Tumgik
#Abbracci spezzati
lizzyspace · 2 years
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SI IMPARA TUTTO.
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SI IMPARA A COMPRENDERE, A PERDONARE, A
LASCIARSI ANDARE E LASCIARE ANDARE.
SI IMPARA A RICONOSCERE QUANTO POSSANO FERIRE
ALCUNI GESTI, COME SE FOSSI UN QUALCOSA DA
BUTTARE VIA E TENERE LONTANO. SI IMPARA AD
ESSERE FORTI PER POTER DIRE " VOGLIO ESSERE UNA
PERSONA MIGLIORE" SI IMPARA A NON CREDERE A
TUTTO. SI IMPARA A VEDERE LA REALTÀ PER OUELLA
CHE È, CHE A VOLTE FA DAVVERO SCHIFO E FA PAURA,
MA TU VUOI FARE DI TUTTO PER RENDERLA UN PO'
MEGLIO DI QUELLO CHE SI MOSTRA. SI IMPARA A
RACCOGLIERE IL BUONO E OGNI PEZZO DI AMORE CHE
ABBIAMO DONATO, ANCHE SE MALTRATTO, CALPESTATO
IGNORATO, NASCOSTO, NON È STATO VANO. L'AMORE
NON PRETENDE NULLA. SI IMPARA CHE ALCUNI SILENZI
FANNO PIÙ MALE DI ALTRI. SI IMPARA DA OGNI NOTTE
CHE LASCIA IL POSTO A UN GIORNO NUOVO. SI IMPARA
DAGLI ERRORI, DALLE MANCANZE, DAGLI OCCHI LUCIDI
E DAGLI ABBRACCI SPEZZATI. SI IMPARA IN OGNI
SITUAZIONE ANCHE QUANDO PENSIAMO DI NON FARLO.
SI IMPARA A LASCIARSI EMOZIONARE DA UN TRAMONTO
AL MARE E DA UNA MANO STRETTA. SI IMPARA A TENERE
IL CUORE AL RIPARO DALLE TEMPESTE.
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53r0 · 2 months
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E tu fai il mostro
E io che ritorno bambino
Le strade stravolte dalle case
Io che riuscivo
A non perdere i calzini
Magari andiamo a cena
E mi parli di te
Degli abbracci mancati
Dei tuoi diciott'anni
Dei sorrisi spezzati a metà
E di cosa volevi diventare
Che cosa volevi diventare
Che cosa volevi diventare
Senza di me
E per un attimo sembri contento
E in un abbraccio scopriamo le carte
Babbo, siamo ancora in tempo
Siamo ancora in tempo
E tu cosa volevi diventare
Che cosa volevi diventare
Che cosa volevi diventare
Insieme a me
E adesso faccio il mostro
E tu il bambino
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khan-klynski · 1 year
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a codesta persona che s'offre soda di solitudini migranti e desidera essere qua o forse lì con indeterminati sconosciuti senza volto annunciati accondiscendenti amanuensi elusivi evasivi evanescenti senza scazzo alla risposta vi prego ditegli che sta sognando mentre cammina e si trascina volante in assenza di gravità e comunica senza soluzione di continuità aiutiamolo a casa sua mentre il vischio se ne infischia dei baci rubati degli abbracci spezzati delle lettere dal fronte alla bocca del fucile nessuno a più desiderio di morire ma colui è colei che si appisola sulle labbra del mondo ed ha nell'occhio del ciclope un flusso profondo di catalizzazione per il fango l'aria calma su campi di ghiaccio inamovibili dove il seme della vergogna non attecchisce ma atterrisce il frutto la parola spalmata sulla carne sui cibi preconcetti sui paletti da parte a parte entro il paradiso spillato cuneiforme indecifrabile illeggibile inferiore per complesso di cover già presenti impalate a memoria leggi studia suda mia controfigura per capire quant'è stupida la rinuncia quanto è importante l'assenza e l'immortalità per i poveri di spigolo a loro l'eterea incoscienza per noi l'eterna mattanza allattata da un capo all'altro della stanza testate a parte per capir sempre di meno al sanguinare ed ora da qualche sogno purtroppo a voi siappiam tutti cosa fare e senza dirlo si farà senza perdono nontempo nonspazio nonostante tutto questo strumento sia scordato di dare e di essere presente io K.K. foto per gentile concessione di K.K. stancil art Bologna 2015 fu vandalo da ora è già tardi (presso Baraccano - Casa delle Associazioni) https://www.instagram.com/p/CmozFteNI7M/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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“Magari andiamo a cena
E mi parli di te
Degli abbracci mancati
Dei tuoi diciott'anni
Dei sorrisi spezzati a metà”
— Motta, Mi parli di te
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maledettadaunangelo · 3 years
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Certi occhi non sono belli perché sono belli, sono belli per quello che c’è dentro, anche per il dolore di sottofondo, anche per quello che hanno visto, anche per quanto hanno pianto, e i tuoi occhi hanno visto di tutto: lacrime, sangue, occhi lucidi, occhi vuoti, spazi da riempire, abbandoni da ricordare, notti buie, i sorrisi spezzati dalle frasi non dette, gli abbracci mancati, i ritardi, le accuse, le persone diverse da te che non sanno riconoscerti; tu con quegli occhi hai visto le cose precipitare e ritornare a posto e poi precipitare ancora, fino a non sentire più le gambe, brividi invisibili ti attraversavano e poi scomparivano per sempre; tu con quegli occhi hai visto il sole rifiutarsi di sorgere sulle tue giornate più fragili e ogni cosa diventare polvere, e non poterci fare niente, hai visto amici andare via e non tornare mai più e tua madre non sapere come fare a smettere di piangere e l’odio di tuo padre entrarti nella pelle come una lama che arriva al ventre. Certi occhi non sono belli per come sono, ma per come sono stati tristi quando da bambino qualcuno diceva il tuo nome e tu abbassavi gli occhi e piangevi e piangevi senza piangere.
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nayssa · 3 years
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"Il silenzio: rifugio, forza, strada....
Se non fosse che le parole taciute parlano attraverso i nostri sguardi
Raccontano di noi attraverso gesti apparentemente insignificanti,
Sussurrano le nostre intenzioni, svelano i nostri segreti.
Le parole taciute sono come vecchi sorrisi...
Abbracci spezzati, arrivi e partenze.
Le parole taciute raccontano di noi
Attraverso i nostri sogni infranti e le nostre notti senza stelle."
C. Amato
💕Nayssa
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artide · 4 years
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Gli abbracci spezzati.
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nicolemanara · 3 years
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24.03.2021 ore 02:24
E’ strano come possano cambiare le cose negli anni, è strano vedere persone andar via e altre comparire dal nulla. Sembra impossibile, come tutto quello che viviamo muti così velocemente da non farcene quasi accorgere. Passiamo ore, giorni, mesi con persone a noi care e molto spesso diamo per scontato il tempo che trascorriamo in loro compagnia. Ma nell’ultimo anno le cose sono variate parecchio. Gli amici, i nostri cari e persino quelle persone che hanno deciso di andarsene ci mancano. Personalmente ho davvero paura ogni giorno di non dare abbastanza tempo a chi ho intorno, ho paura di non fare abbastanza, sarà stupido per qualcuno, ma non per me. Ho paura che chiudendo gli occhi per dormire al mio risveglio, qualcuno non ci sarà più; ho paura che un ciao in meno possa essere l’ultimo che scambierò con quella persona. Ho un nodo alla gola e quasi non mi lascia respirare il pensare di non avere abbastanza tempo per vivere, fa paura, mi fa paura. Ho pensato più del solito a quelle due o tre persone che col tempo hanno preso strade diverse e mi fa stare male anche solo l'ipotizzare che l’ultimo ricordo di loro stia sbiadendo e sia effettivamente l’ultimo. Vorrei poter vivere con tutte le persone che ho amato e a cui ho voluto bene...tante quasi come una seconda famiglia. Non sono una persona perfetta, il mio carattere molto spesso mi precede e non me ne vanto, alcune sfaccettature non vanno bene neppure alla sottoscritta, ma so anche di non essere una cattiva ragazza. Affermare che mi manca qualcuno che ho amato, non è “esserci rimasti sotto” ma molto spesso aver provato qualcosa di vero, o ancora, l’essere stata “la migliore amica” di qualcuno, non vuol dire che quella persona dall'oggi al domani non è più importante. Vorrei poter parlare con tutte le persone a cui ho voluto bene e poterci bere una di birra o uno spriz insieme (dipende da dove sono, come al solito una battuta per alleggerire, tipico del mio carattere). Vorrei davvero riallacciare le cose perché il tempo non è molto e il non vedere una persona con cui sono stata bene credo sia la peggiore delle cattiverie. Molto spesso ripenso a qualcuno in particolare e sul bello che dico ora la/lo chiamo, mi rendo conto di non potere. Ma perché no? Come posso andare oltre a questo, che molto spesso non dipende nemmeno da me, capiamoci. Perché non posso semplicemente prendere e mandare un messaggio cretino ad una ex senza che questo sia visto come un secondo fine; perché non posso scrivere a quella che era la mia migliore amica, senza che qualcuno o lei stessa pensi “ok ora mi cerca perché nessuno la caga”; perché non posso semplicemente vivere. Per quale motivo, dietro ogni azione che compiamo ci deve sempre essere un secondo fine? Vorrei davvero poter prendere e mandare un semplice “ehi, come vanno le cose?” o un “ che dici ci troviamo per una birra una sera?” (Si, è ovvio che al momento non si può , ma pensate che lo stia scrivendo per una futura zona gialla o bianca o quel che sarà). Perché non può essere semplicemente cosi facile. Vorrei che si capisse che molto spesso dietro alle mie parole c’è solo voglia di voler bene e non per forza il voler apparire o far del male (cosa che tra l’altro non mi appartiene per natura). Questa cazzo di pandemia mi ha reso ancor più consapevole che voglio semplicemente essere tranquilla e non dover correre dietro al tempo. Quando mi chiedono che cosa per me sia la felicità mi possano davanti un infinità di visi, momenti. Manca da togliermi il respiro il prendere e salire in macchina con meta sconosciuta, finestrini abbassati, musica a palla con le urla di tutti in macchina a cantare a squarciagola sulle note di canzoni estive e non. Mi manca il prendere e dire dobbiamo portare a casa tizio caio e sempronio. Il fare l’arbitro per decidere chi stava nel sedile davanti accanto al mio. Mi manca il restare a guardare le stelle e chiacchierare di tutto fino al mattino sul campetto da basket. Mi manca il rimanere a casa di qualcuno a "dormire" per modo di dire. Il camminare e cantare in gruppo per le strade sbattendosene delle opinioni
altrui sul quanto fossimo fuori di testa. Il correre per i marciapiedi con un asciugamano in testa alle quattro del mattino o semplicemente senza calze e senza scarpe, convincendo gli altri a fare lo stesso. Mi manca anche la paglia prima di tonare a casa, quel saluto silenzioso che stava per "ci vediamo domani" o il semplice rimanere al bar. Mi manca stare insieme. Mi manca stare a guidare con attorno la confusione più totale, che non era confusione ma semplicemente uno stato di felicità immateriale. Una carica di adrenalina, cretinaggine, spensieratezza, felicità pura. Quella bolla di tempo fermo al passato era e rimarrà il mio salvagente. Sono i ricordi che mi mantengono vigile, quelli che mi spingono a reagire, quelli che dopo ogni caduta mi ricordano che anche io sono stata importante per qualcuno. Parliamoci chiaro non mi mancano gli amici, ne ho, non troppi, ma neanche pochi e soprattutto non scontati, perché chi c’è lo dimostra anche senza il doversi sentire ogni giorno. Mi manca semplicemente l’armonia, il disagio trash, la compagnia delle persone felici intorno a me che a loro volta trasmettevano positività. Ho bisogno di tornare a quel mood, di ricaricare le forze. Quel modo di vivere a 100 all’ora, costantemente in balia dell’incognita del momento; quel toccare il cielo non più con un dito, ma con l’intera mano. Quell’essere sempre a mille senza mai aver bisogno di respirare, perché non ce nè mai stato bisogno. E’ questo che si vede attraverso i miei occhi quando mi blocco a fissare un punto nel vuoto, immersa in quei ricordi che sembrano lontani, ma che in realtà sono aggrovigliati stretti nel profondo più vicini di quanto spesso credo. Ho smesso di respirare nel momento in cui queste cose hanno cominciato a venire meno, in pratica la stessa cosa che succede ad un albero nel momento in cui viene privato della luce solare, muore. Non dico di non essere felice, ma non lo sono come lo ero prima. Vorrei fosse possibile mettere tutti i pezzi a posto, non per forza dover andare d’accordo, ma almeno convivere in armonia. Tutto questo solo se il tempo non fosse così bastardo da venire meno, quando in realtà dovrebbe fermarsi e lasciarci liberi di vivere a pieno le nostre vite. Vorrei solo poter essere serena con tutti quelli a cui ho dato l’anima. Sembra quasi una supplica a volte, in realtà mi sono resa conto che è semplice paura di perdere qualcuno senza fargli sapere che è importante per me nonostante tutto. Personalmente se qualcuno ha conosciuto l’amore che ho potuto dare in amicizia e non solo, beh vorrei sapesse sempre che al di la delle litigate, dei sorrisi, degli abbracci, delle prese in giro, dei cuori spezzati e chi più ne ha più ne metta, rimarrà indelebile. Vorrei poter spiegare a ogni singola persona, cosa mi ha lasciato. Col tempo ho voluto soffermarmi sulle parti positive di ognuno e dare meno valore a quelle negative, come ho detto non c'è abbastanza tempo. Insomma ho cercato di capire il perché nel frangente in cui qualcosa è iniziato, ho deciso che quella specifica persona potesse essere importante per me. Tante volte farei mille passi avanti o indietro, malgrado l’orgoglio che chi mi conosce sa essere un mio punto debole. Se tengo a qualcosa, cerco di capire come migliorare, anche se questo vuol dire che tutto debba partire da me. Non importa se devo chiedere scusa una volta in più anche se non è colpa mia, se questo può migliorare le cose. Spero un giorno, magari più vicino di quanto credo, le faccende possano cambiare, spero che qualcosa di buono torni, infondo non ho seminato solo tempesta, qualcosa di decente l’ho fatta pure io.
Nicki
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biagiodiggi · 3 years
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Quest’anno a colori è quasi giunto al termine, un anno dominato dal un virus bastardo, uno dei peggiori... per cui niente festeggiamenti. Il mio pensiero va a tutte quelle persone che questo maledetto virus si è portato via e, a tutte quelle persone che hanno perso il lavoro.
Vorrei scrivere tante cose ma, non riesco a concentrarmi, però riflettendo ci provo;
penso che quando tutto questo finirà andremo al mare per respirare, per ritrovare quella parte di noi che con la reclusione si è persa nei pensieri bui e, annegheremo questi giorni che, ormai, sembrano non finire anche se quando sentiremo crescere la nostra responsabilità
ritorneremo ad abbracciarci tutti... se pur il mondo non sarà più lo stesso.
Baci e abbracci vitali, si son spezzati per i giorni virali.
Biagio D.G.
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libero-de-mente · 4 years
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AGGIORNAMENTO CORONAVaIRUS 11.07.2020
Stato sentimentale: Inizio di una relazione complicata con la “Fase3”.
Siamo tutti liberi da qualche settimana, forse, anzi no si manterrà lo stato di emergenza fino al 31 dicembre; l’unico lato positivo in un eventuale ritorno al lockdown sarà l’assenza delle domande “Che fai a Capodanno?”.
Leggendo qua e là il popolo italiano si comporta così:
I parchi pubblici e le piste ciclo pedonali con l’apertura alla Fase3 si sono liberate dei runner. Estinti, fino alla Fase2 la voglia di correre era più forte della paura del Covid-19.
Secondo l’ANMVI sono in aumento le patologie alle vesciche urinarie dei cani, si erano abituati a “scendere per pisciare” dalle venti alle venticinque volte al giorno, ora i cani devono trattenere la pipì per giorni.
L’OMS dice che la seconda ondata arriverà dopo la prima.
Si è creta una nuova linea temporale, quella del “quando finisce l’emergenza” usata per rinviare le cose in un lasso di tempo che varia da un mese a tre anni.
Ancora di più il Governo ci richiama alla responsabilità nella nostra libertà. Proprio noi, gli italiani che non ascoltano neanche i consigli di Studio Aperto quando ci consiglia di non uscire durante le ore più calde e di bere molto.
Gli italiani, in particolare le nuove generazioni, quelli che sfidano le nonne con frasi del tipo: “No grazie nonna, ma non ho fame”.
L’OMS dice che le mascherine e i guanti ci aiutano a preservarci. Come se fossero preservativi, e i gel disinfettanti sono da paragonare ai gel lubrificanti. Mi viene il sospetto che ci ritengono dei minchioni.
Tempo fa starnutivi e ti sentivi dire “salute” da chi ti era vicino, che gentilezza. Recentemente se starnutivi nessuno che ti augurava "salute". Maleducati. Oggi se hai uno starnuto ti insultano o peggio ti prendono a sberle. Esagerati.
Si stanno mettendo da parte, non si sa mai, scorte di gel disinfettante e mascherine e speranze.
Durante il lockdown molti hanno provato a fare sesso in qualche modo, con il proprio compagn* intendo, ma niente l’amante rimane il migliore. Quindi vai di divorzio.
Abbiamo visto molti virologi blabblare in questi mesi.
L’OMS dice che la mascherina rimane cosa buona e giusta, i guanti no. Via via subito che schifo.
Con i discorsi in diretta televisiva di Conte mi sentivo già ricco, potenza di fuoco di milamilemiliardi che ci investivano, secondo lui. Dall’entusiasmo mi ero già impegnato con un sacco di acquisti su Amazon. Mi sono rovinato.
L’ansia. Essere ansioso una volta ti portava a uno stile di vita anonimo, mentre fuori la vita della gente era piena di colpi di scena, suspense e botte di adrenalina. Ma vi rendete conto per noi ansiosi cos’è voluto dire mantenere uno stile anonimo quando le vostre vite erano piatte e vuote durante l’emergenza? Terribile…
Oh, appena finisce tutto questo caos dovuto al coronavirus ci sarà Greta Thunberg che ci aspetterà al varco.
L’OMS dice che anche la mascherina non serve, via via brutta e zozza!
Una cosa positiva del coronavirus è che sono spariti i ti lovvo, io muoro, vuoi kaffè?, facciamo apericena?, una pizzata? Però sono comparsi gli "aperivirus"...
A forza di stare in casa abbiamo imparato ad accendere le luci giuste al primo colpo, senza sbagliare interruttore. Settimane di clausura sono servite a qualcosa.
Quanti di voi erano pronti per una storia seria, a dichiararsi ufficialmente, con impegno… veramente convinti. Questo il 9 marzo 2020. Poi il Governo ve lo ha impedito, che sfortuna vero? Per la serie “Cara non sono io, è stato Conte”.
Riprendendo a uscire… vi vedo peggiorati.
L’OMS dice che la seconda ondata che arriva generalmente dopo la prima, avrà più una caratteristica di uno tsunami. Però restate distanti un metro, che il virus non si propaga e muore subito.
Vi ricordate la pubblicità che chiedeva “Chi pulisce più di Chanteclair?”, ora lo sappiamo: l’Amuchina.
Stiamo imparando a usare il linguaggio degli occhi, indossando la mascherina, si sorride con gli occhi. Si manda a fare in culo con gli occhi. E più ci sono borse gonfie sotto di essi e più si hanno le palle piene. Ieri specchio dell’anima, oggi dei chittemuort. Gli occhi. “Che occhi grandi che hai!” – “Sono i coglioni”.
Comunque avete ragione tutti. Si si, come no.
Con la fine della Fase2 e l'inizio della Fase3 certe persone, che si sono conosciute tramite web, si sono potute finalmente incontrare. Quanti cuori spezzati, quanti sentimenti distrutti… quanti coglioni rotti.
L’OMS dice che la distanza dev’essere portata a un metro e ottanta centimetri. Meglio. Il virus non è vero che muore subito nell’aria. Per un po’ ci campa e fa anche il cazzo che vuole.
Ci restavano gli abbracci sinceri in cui rifugiarci, ci hanno tolto anche quelli.
Usiamo plexiglas per dividere le persone a un tavolo per due, finita la cena quei due trombano come matti in auto. Il Covid-19 non è scemo, infatti li aspetta in auto non entra nel ristorante.
I segnalatori dalle finestre di runners erano diventati gli umarell del curiosare in smartworking. Ora che faranno?
L’OMS dice che è meglio allontanarsi di qualche decina di centimetri in più. Meglio. Il virus nell’aria se la spassa proprio.
Alzi la mano chi durante il lockdown stava nel meraviglioso mondo dei cazzi suoi.
Vi ricordate le splendide e gradevoli giornate di sole che c’erano durante la quarantena? Oggi si passa dall’afa alle bombe d’acqua. Per me Dio è misantropo.
Tutto torna, anche e soprattutto i minchioni.
Io le distanze le prendevo anche prima del coronavirus, ecco.
Ci siamo messi in mostra sui social, più di quanto lo facevamo in passato. Oggi dopo esserci conosciuti un po’ di più potremmo giocare tranquillamente a nomi, disagi e patologie.
L’OMS dice che il virus viaggia tanto per aria e di portare le distanze a un millemetro e mezzo, che il virus campa qualche minuto sull’acciaio, qualche ora sul cemento, una settimana sulle lasagne al forno.
Avete mai notato che anagrammando “rido poco” esce una bestemmia pesante?
Comunque a me pare che qui sui social scrivete e scrivete ma non vi capite. Ho questo dubbio.
Sogno una conferenza di Conte in cui pronunci: “Stiamo lontani oggi, per restare più lontani anche domani”, perché una bella distanza è per sempre.
L’OMS dice che hanno hackerato il loro sito, ritirano tutto quello che hanno detto prima. Il Covid-19 non esiste.
Ai corsi motivazionali i mental coach diranno ancora “siate positivi”? Forse un “siate diversamente pessimisti”… credo.
Quando la volpe non arriva all’uva dice che è contagiata dal Covid-19.
Le mani avete imparato bene a lavarvele, bravi! Magari ora passerei alle ascelle se siete d’accordo.
L’OMS dice che l’OMS non esiste.
Quanti di noi hanno impedito ai propri genitori di uscire, rimproverandoli quando non seguivano “l’ordine”, chi l’avrebbe mai detto. Dite la verità, avrete sicuramente ripensato ai rimproveri subiti da adolescenti dai genitori… un po’ vi siete vendicati, vero?
A marzo tutti amavate i cani, ad aprile tutti eravate cultori del mantenersi in forma, a maggio non vedevate l’ora di rivedere i congiunti a giugno siete tornati tutti a essere economisti/politici/iconoclastici… vi apprezzavo di più quando con un cane di peluche scendevate a correre in sovrappeso rischiando i menischi, per poi correre a salutare anche gli zii di quindicesimo grado.
Avvocati divorzisti, dietologi e psicologi vanno per la maggiore, me lo confermate?
Anche l’ansia ha preso il covid-19.
Monopattini, chi non è stato colpito dal coronavirus rischia seriamente di essere centrato da un monopattino a folle velocità sul marciapiede.
Ricordatevi quando siete sul punto di mollare il motivo per cui avete resistito fino a ora, dovete fatturare.
Sto pensando seriamente che il 2019 in fondo… non era così male.
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Il messaggio l'ho scritto io.😇
"Un'opera d'arte continua ad essere tale perfino quando le luci sono spente e la stanza è vuota. Un capolavoro è stato Arte ancor prima che qualcuno si fosse soffermato ad ammirarlo; e continuerà ad essere Arte, anche quando quel qualcuno se ne sarà andato." Ma io non sono un'opera d'arte, sono un disastro e lo sono da sempre .. A volte però mi sono illusa di essere "Arte" anch'io.. Mi sono illusa di esserlo nel momento in cui qualcuno mi ha mostrato attenzioni, mi sono illusa di esserlo quando qualcuno mi ha dedicato delle canzoni, delle belle parole, quando qualcuno ha detto di "amarmi" .. Mi sono illusa di esserlo nel momento in cui qualcuno mi ha apprezzata per quello che sono. Mi sono illusa e basta, perché ogni volta che quel "qualcuno" è andato via, io mi sono sgretolata sempre più, volta dopo volta, fin quando non è rimasto più niente di me. Io sono consapevole del fatto che ho un carattere strano, che non sono la persona più aperta di questo mondo, che se m’incazzo me la prendo con tutti, che spesso mi isolo, che certe volte sono assente alla vita e alle persone, che spesso entro nel mio mondo e non lascio entrare nessuno. Sono consapevole di essere gravemente complessata e problematica, di essere quella per cui non ne vale la pena. Sono una di quelle che sognano, e si perdono nei libri, immaginandola così la loro vita,come una delle tante storie che leggono. Nella mia vita ho sognato tanto, ho corso dietro sogni impossibili, di cui non ero, certamente, all'altezza, e mi sono rovinata a tal punto da non saper più distinguere il vero dal falso, da non saper più affrontare la realtà. Sono caduta tante volte ma sempre senza far rumore, perché credo che ognuno debba essere in grado di salvarsi da solo. Ho seguito spesso il mio cuore, e alla fine me ne sono pentita sempre. Ho accumulato delusioni su delusioni, credendo che il problema fossi io che permettevo agli altri di trattarmi come volessero, mostrandomi sempre disponibile, quando in realtà il problema erano loro che approfittavano della mia generosità. Con il tempo ho imparato che nessuno ti è davvero amico. Lo è solo fin quando gli è necessario esserlo. Ho imparato che rimanerci male ogni volta che qualcuno andasse via dalla mia vita non serve a un cazzo. Spensi il mio cuore, decisi che non mi sarei più fatta mettere i piedi in testa, che chi non aveva apprezzato la mia gentilezza meritasse solo il peggio di me. “Se sei fredda ferisci le persone.
Se sei sensibile le persone feriscono te." Forse ti starai chiedendo perché dopo esserci detti "addio" adesso io sia qui a farti perdere tempo con sto messaggio. In realtà non lo so neanche io, so solo che gli addii non sono il mio forte. Nella mia vita ho detto addio a tantissime persone, ma quanti di questi addii sono stati effettivi? Io non riesco mai a lasciare andare del tutto le persone, i miei addii sono più degli arrivederci, perché io non riesco a voltare pagina, resto sempre ferma, a pensare a tutto quello che di bello e brutto ho passato con quella persona, resto ferma in attesa che quella persona mi scrivi, mi saluti, resto ferma nella speranza che non si dimentichi di me. E so che anche con te sarà così. E giuro che ci provo, ci provo a fare la stronza, quella a cui non frega niente, che riesce benissimo a vivere senza nessuno. Ho urlato al mondo "non me ne frega un cazzo" ma forse non basta, quanti "non me ne frega un cazzo" servono affinché io riesca a fregarmene davvero di te? Mi sono subito affezionata e non è una cosa che mi accade spesso, ti sei fatto volere bene nonostante io provassi a tenerti distante, piano piano ti sei fatto spazio nella mia testa e poi nel mio cuore, e sta sicuro, che quel posto sarà sempre tuo. E sento morire una parte di me, ogni qualvolta ti dico di andar via e lasciarmi. Perché io sono fatta così, non riesco mai a mettere da parte l'orgoglio, mi faccio prendere dal momento, la rabbia vince su tutto, e così comincio a parlare, a dire cose che ti allontanino da me, nonostante il mio cuore voglia altro. E fa male, fa male volerti e doverti tenere lontano, fa male provare a credere che non siamo stati nulla. Forse ti starai chiedendo a che serve cercare di convincermi se so che non è cosi, a che serve continuare a mentire, a negare l'evidenza. E ti darei anche ragione, negare la realtà non serve mica a cambiarla, purtroppo.. "E’ dura sai? E’ dura perché ogni ricordo degli ultimi tempi è legato a noi. È dura perché vorrei non pensarci, vorrei poterti dimenticare, ma soprattutto vorrei saper essere più forte, continuare a sorridere, anche se tutto crolla. Prima ci riuscivo meglio, prima, anche se dentro c’era la tempesta, riuscivo a sorridere, piangevo di nascosto con i singhiozzi mozzati sul cuscino, adesso no. Adesso crollo più facilmente, anche per le sciocchezze, per un silenzio di troppo, per una foto. " Non sono qui per dirti che mi hai sfregiato il cuore, o che mi manchi. Sono qui senza alcuna ragione in realtà. Nell'ultimo periodo ho imparato un po di cose. Ho imparato che ad affezionarmi non sono brava, ma che quando lo faccio potrebbe durare per sempre. Ho imparato che dopo un abbandono ho bisogno del mio tempo per ricostruirmi, per ritrovare la mia forza. Ma adesso sono stanca, sono stanca di combattere e non ottenere risultati, sono stanca di essere amata da tutti e non essere poi l'amore di nessuno, sono stanca di vivere in questa torre che mi sono creata e che nessuno riesca a varcarla per salvarmi da me stessa. Mai nessuno si è preoccupato per quello che provavo e sentivo io.. <<"tu non ce l'hai il cuore come tutti gli altri", già, io non ce l'ho il cuore come tutti gli altri, perché io ne ho uno solo di cuore, gli altri ne hanno almeno uno per ogni occasione..>> Eppure questo non lo ha mai capito nessuno, io per gli altri sono solo quella "senza cuore", in realtà sono quella con il cuore spezzato, che non potrà mai tornare ad essere quello di prima .."È questo il brutto dei cuori spezzati: che non ci puoi buttare sopra l'acqua ossigenata e soffiare mentre le bollicine camminano sulla ferita, che puoi solo tenerti i cocci. E non ci stanno operazioni e non ci stanno medicine che li possono rimettere insieme, te lo devi tenere così il tuo cuore, rotto." Ed io mi sento proprio come il mio cuore, rotta. Sono fragile, debole, non sono una dura come voglio far credere. È tutta una copertura, una maschera. Fingi di avere il cuore di ghiaccio e nessuno potrà ferirti, fingi di non avere sentimenti e nessuno farà domande, fingi di star bene e nessuno lo metterà in dubbio. A nessuno importa realmente se stai bene o meno, se ti importa di qualcuno o meno. Ed io ho preso esempio da loro, ho preso gli aspetti negativi del carattere di ogni persona,il menefreghismo, l'odio, la rabbia e li ho usati per forgiare il mio "carattere", li ho usati per creare la mia immagine, la mia fama. Perché si, per tutti ho la fama della stronza, e a me questo fa piacere, mi piace il fatto che nessuno sappia come io sia realmente, mi fa capire che chi si ferma all'apparenza non merita di sapere altro, merita la me stronza. E per questo ti chiedo scusa, perché forse tu non la meritavi la me stronza, e anche se per poco sei riuscito ad avere la vera me, quella che soffre per qualsiasi minchiata, che se la prende per tutto e che ha paura di disturbare. Quella che ha perennemente bisogno di un abbraccio, quella a cui mancano i tuoi abbracci. Perché si Ale, mi manca da morire stare tra le tue braccia. Ma forse è arrivato il momento di andare avanti no? E quindi mentendo ti dico che non sentirò più la tua mancanza. "Ti prometto che sorriderò ogni volta che sentirò il tuo nome. Quando mi chiederanno di te, non abbasserò più lo sguardo.Abbiamo condiviso tanto, ma non abbastanza. Non mi mancherai più, te lo prometto. Non cercherò più il tuo sguardo fra i passanti, non controllerò più ossessivamente il tuo ultimo accesso su WhatsApp sperando che tu mi scriva, anzi, ti dirò di più: cancellerò il tuo numero di telefono. Non sarai più niente, per me. La notte fonda non rileggerò più le nostre vecchie conversazioni. Non mi verrà più quel maledetto nodo alla gola ad ogni messaggio dolce che mi hai mandato. Guarderò tutti quei messaggi e ci riderò sopra. Sì, riderò della mia ingenuità, del fatto che non imparo mai a non fidarmi delle belle parole. Trascorrerò le mie notti a dormire serenamente, non ti sognerò più come succede adesso. Te lo prometto, non mi mancherai più." Non mi mancherai più, ma non per questo ti scorderò. Ti ricorderò sempre come un periodo bello della mia vita, come un ragazzo che fin da subito mi ha fatto stare bene, che quando mi abbracciava mi faceva sentire al sicuro. Perché davvero, lasciando stare tutto ciò che è successo, sei una persona fantastica, e lo ammetto ci starò male quando ti vedrò felice con quella che prenderà il mio posto. Non so quando smetterò di starci male, non so quando riuscirò a guardarti negli occhi senza pensare a tutto quello che siamo stati. E non proverò nemmeno a sostituirti "perchè dimenticare una persona con un'altra è come fotografare il sole e sperare che di notte ci scaldi" Sarai sempre al centro dei miei pensieri. Buonanotte Ale✨
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53r0 · 9 months
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E tu fai il mostro e io che ritorno bambino
Le strade stravolte dalle case
Io che riuscivo a non perdere i calzini
Magari andiamo a cena
E mi parli di te
Degli abbracci mancati
Dei tuoi diciott'anni
Dei sorrisi spezzati a metà
E di cosa volevi diventare
Che cosa volevi diventare
Che cosa volevi diventare
Senza di me
E per un attimo sembri contento
E in un abbraccio scopriamo le carte
Babbo, siamo ancora in tempo
Siamo ancora in tempo
E tu cosa volevi diventare?
Che cosa volevi diventare?
Di cosa volevi diventare
Insieme a me
E adesso faccio il mostro
E tu il bambino
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drelevine · 5 years
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Hai presente quando dicono che ogni volta che ci si innamora si dona un pezzetto di noi?
Io ho capito stanotte che un pezzetto di te non lo voglio,
un pezzetto di te non mi basta.
Io voglio tutto di te,
voglio tutto il tuo cuore,
tutti i tuoi abbracci,
tutti i tuoi baci.
Voglio i tuoi respiri,
quelli accelerati dalla gioia,
ma soprattutto quelli spezzati dal dolore.
Voglio tutte le tue carezze,
quelle che lasci sulla mia pelle di nascosto,
quando pensi che io stia dormendo
e invece penso a come amarti un po’ di più;
le carezze che mi neghi ogni volta che ti faccio arrabbiare
e devo abbracciarti più forte per farmi perdonare.
Voglio i tuoi capricci,
i tuoi sbalzi d’umore,
i tuoi no categorici che poi si trasformano in deboli forse.
Voglio tutte le tue incertezze,
quelle che ti tengono sveglia di notte,
e voglio tutte le tue paure,
quelle che ti fermano per qualche istante prima che tu possa compiere un altro passo.
Voglio tutto di te
perché non voglio essere come quelli che ci sono stati prima,
e io non voglio che ci sia qualcun’altra dopo di te.
Voglio tutto di te,
davvero,
perché tu non mi basti mai,
perché un’ora senza di te non passa mai,
perché un respiro senza te non conta mai.
©
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poetyca · 2 years
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Respiri d’attesa – Breaths waiting
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Respiri d’attesa
Meraviglia ed incanto di parole vive che come lanterna accendono il buio di silenzi spesso spezzati da un sospiro
Attimi ed attese tra sponde di sogni che tagliano il tempo come la nave un oceano di pensieri
Tu che sorridi e con la voce accompagni l’aurora in attimi lucenti di bellezza
Apolide senza terra corre nel vento per una carezza ancora
Abbracci della sera quando strappi un solo attimo alla vita che scorre pigra per destare la fiamma
Desideri e sogni che respirano piano e costruiscono trame che incantano la vita
17.08.2010 Poetyca
Breaths waiting
Wonder and enchantment of words heated and as a lantern light up the darkness of silence often broken by a sigh
Moments and expectations between the shores of dreams that cut the time the ship as an ocean of thoughts
You who smile and voice accompany the aurora shining moments in Beauty
Stateless landless runs in the wind even for a caress
Embrace the night when tears one moment life flowing lazy to arouse the flame
Wishes and dreams breathing plane and building plots life that enchant
17.08.2010 Poetyca
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jacopo-luchetti · 3 years
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Il poster di 'Madres Paralelas', o per lo meno il titolo, ne 'Gli abbracci spezzati', del 2009. Acchittatevell al @nuovocinemazzurro https://www.instagram.com/p/CV73eensB4-/?utm_medium=tumblr
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kikimoraa · 3 years
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Mi mancano i tuoi abbracci, le chiacchierate da ubriache, le sere passate a consolarci per le lacrime versate, i cuori spezzati, le serate da strafatte e da ubriache, i baci, le coccole, guardarci negli occhi e ridere. Mi manca il tuo profumo, quello di casa, le giornate sul divano a guardare la tv, i tuoi capelli, i tuoi occhi verdi che più belli non ci sono, il tuo sorriso e anche il tuo carattere di merda.
Mi manchi ma scappo ogni volta da te.
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