Tumgik
drelevine · 5 years
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Tutto aveva senso solo quando
la tua mano sfiorava la mia,
le tue labbra si univano alle mie
e il tuo cuore si fermava a ballare con il mio.
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drelevine · 5 years
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Potevo amarla, ma non avrei mai potuto salvarla.
Me lo disse la seconda volta che ci incontrammo, come se temesse di ferirmi senza volerlo. Era una specie di avviso.
E io lo sapevo già, anche se non ebbi il coraggio di dirglielo.
Lo vedevo nei suoi occhi ogni volta che la stringevo. C’era qualcosa dentro di lei che la privava di ogni gioia, una ferita che spegneva i colori.
Non ne parlava con nessuno. Nemmeno con me.
Sapeva che nessuno avrebbe guarito quella ferita. Non le interessava un principe azzurro, un cavaliere che avrebbe combattuto le sue battaglie.
Lei era diversa, era una tipa tosta. Affrontava la vita a testa alta, nonostante il dolore che ancora portava dentro.
Una volta eravamo entrambi a letto e nel buio trovai il coraggio di chiederglielo, di chiederle cosa aveva segnato il suo cuore così profondamente.
Lei non rispose a parole; lo fece con gli occhi, bagnati al solo pensiero di ciò che le era successo.
Fu in quel momento che capii: era colpa dell’amore.
Diede il suo cuore alla persona sbagliata. Come quando da bambini prestavamo i nostri giocattoli a un amico e questo ce li restituiva danneggiati o a pezzi, lei ricevette così il suo cuore: rotto, a stento riconoscibile.
Il ricordo permanente di una colpa che colpa non è perché amare qualcuno non può essere un errore.
Eppure lei non l’avrebbe mai più pensata diversamente. Il danno era stato fatto ed era stato fatto in modo profondo. Tutto ciò che mi restava da fare era aspettarla lì ogni volta che lei avrebbe vinto le sue lotte.
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drelevine · 5 years
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Anche se provi a ricominciare, ogni volta gli stringi la mano e ti rendi conto che non vi appartenete più.
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drelevine · 5 years
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Anche se provi a ricominciare, ogni volta gli stringi la mano e ti rendi conto che non vi appartenete più.
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drelevine · 5 years
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Ci siamo detti addio, ma non è mai finita.
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drelevine · 5 years
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Sono seduto al bar da solo mentre tu probabilmente sei nascosta sotto il piumone versando lacrime che io invece non ho il coraggio di lasciare andare. È così che ti immagino, anche se non so più cosa pensare ormai.
Continuo a chiedermi perché non ne hai voluto parlare, perché preferisci lasciare che ciò che ci siamo urlati resti sospeso tra noi, perché hai sacrificato noi per rendere felice tuo padre.
Io non riesco a muovermi da questa stupida poltroncina, sono troppo orgoglioso per fare la prima mossa, anche se non faccio che fissare la finestra di camera tu desiderando come un matto che tu la apra e mi dica di salire.
Ma è passata qualche ora e tu non l’hai ancora fatto perché in fondo hai già scelto.
Mi chiedo cosa servirebbe per tornare a come eravamo qualche ora fa, prima che mi dicessi che non possiamo più vederci, prima che mi dicessi che tuo padre non vuole che stiamo insieme. Mi chiedo se basterebbe bere del vino scadente e ubriacarci. Mi chiedo se basterebbe parlare, parlare di quello che non va bene, quello ci fa stare male, quello che ci sta distruggendo. Mia madre mi ha detto che parlare di un problema molte delle volte equivale a trovare una soluzione. Forse possiamo trovare una soluzione anche a questo, all’odio che lui ripone in me, al motivo per cui mi crede sbagliato per te.
È stupido pensarlo?
La verità è che ti ho urlato che sto benissimo senza te, ma se ti affacciassi alla finestra, scopriresti che mentivo, che ero ferito e arrabbiato.
Non sto affatto bene. Ti ho amato così tanto che mi manca il respiro solo al pensiero che non potrò più stringerti, che non potrò più baciarti o sentire il tuo profumo sul mio cuscino. E più passa il tempo, più mi convinco che è tutta colpa mia, che l’ultima volta che ti ho stretta non ti ho tenuta a me abbastanza, che quando ti ho baciata non l’ho fatto con abbastanza amore, che quando sorridevi non ho scattato abbastanza foto. Più passa il tempo, più mi convinco che è colpa mia se non sono abbastanza, se non sono giusto per i tuoi.
È colpa mia se tutto ciò che volevo era essere perfetto per te, se non ho capito prima che essere perfetto per te non sarebbe bastato comunque perché avrebbe scelto lui per te.
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drelevine · 5 years
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Perdonami se stavolta salvo prima me.
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drelevine · 5 years
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«Siamo fatti l’uno per l’altra.»
«Come lo sai?»
«Ci parliamo restando in silenzio.»
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drelevine · 5 years
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Mi manchi in un modo strano, diverso.
Mi manchi come il respiro quando al mare mi tenevi sott’acqua, come quando riemergevo e ti vedevo ridere spensierata, felice, come quando ti rivedevo dopo qualche ora ed eri sempre più bella di quando ti lasciavo.
Mi manchi come il sole quando piove, quando sono giù di umore e aspetto che tu bussi alla mia porta, come il caldo quando fuori fa freddo, quando il freddo che mi hai lasciato dentro diventa troppo forte.
Mi manchi ogni volta che ti incontro per strada e non mi guardi, e non mi sorridi, e non mi ami; ogni volta che ti giri dall’altra parte e fai finta di non avermi visto; ogni volta che sorridi a lui che non ti ama abbastanza, che non ti stringe mai come piace a te, che si accontenta di un solo bacio prima di andarsene.
Mi manchi e non so come dimenticare il tuo viso e amare qualcun’altra, non so come dimenticare il tuo nome e chiamare quello di un’altra, non so come dimenticare il tuo amore e andare avanti.
Mi manchi e non riesco a smettere. Vorrei poter fare qualcosa per riportarti da me, ma non è possibile, non più. Non eravamo la coppia perfetta, ma tu ne valevi la pena, e ogni giorno che passa il cuore mi si spezza un po’ di più al pensiero che il tuo batte per quello di un altro mentre il mio ha smesso di farlo il giorno che ti ho persa.
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drelevine · 5 years
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Ti dedico ogni successo perché senza il dolore che hai lasciato non avrei capito quanto valgo.
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drelevine · 5 years
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Ho perso te,
che non sei mai stata mia.
Ho perso te,
che sei sempre andata via.
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drelevine · 5 years
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Non m’importa più nulla, sai?
Ho lasciato andare tutto, ho chiuso le porte a tutte le sciocchezze che negli anni ho cercato di tenere vicino, tutte le fughe fatte con gli amici per restare da soli, per restare con quella ragazza che tanto mi piaceva, ma che mi bastava solo per un giorno.
Ho lasciato andare tutti, ho chiuso il mio cuore in una scatola e l’ho nascosto sotto al letto, insieme ai mostri che da bambino mi tenevano sveglio e che ora sono gli unici a tenermi compagnia.
Mi sono nascosto per evitare che il mio cuore possa assaporare la felicità, per evitare che possa innamorarsi ancora di qualcuno che non posso amare, non ora.
Molti m’incontrano per strada e mi chiedono cosa sto combinando, perché sono scomparso, perché non mi faccio più vivo alle loro feste.
Vorrei tanto dirgli che l’ultima volta che l’ho fatto c’ho lasciato il cuore ed è finita in modo orrendo, sbagliato, perché in fondo io ero sbagliato.
Ero sbagliato per lei e lei era sbagliata per me, eppure ci sentivamo perfetti. Eravamo rotti ed eravamo un disastro, ma insieme sembravamo normali, sembravamo felici, innamorati, ma era tutta una finzione: ci stavamo distruggendo dall’interno senza saperlo.
A un certo punto lei se n’è andata o forse io l’ho allontanata e il dolore ha avuto inizio, quello che somiglia molto a un cuore spezzato, alla perdita di una parte di noi.
Ho aperto gli occhi e mi sono guardato intorno. Ho visto ciò che non volevo più, ciò che ero, ed ero miserabilmente infelice. Perciò ho distrutto i ponti, risolvendo la questione prima ancora che potesse nascere.
Mi ripeto che se non cedo, se non conosco nessuna, se non faccio nuove amicizie, non potrò innamorarmi e non potrò soffrire. A volte il mio cuore è più debole, a volte mi implora di cedere, di liberarlo, ma so che finirebbe investito sotto i desideri di qualcuno che resterà solo per qualche ora. E non posso permetterlo. Non più.
Gli ho promesso che sarà felice un giorno, che quando incontrerà la persona giusta capirà perché l’ho rinchiuso in quella scatola. E io soffrirò, mi sentirò solo, certi giorni sarà più dura che in altri, ma va tutto bene perché so che un giorno starò con te.
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drelevine · 5 years
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Ti ho vista oggi.
Sei più felice da sola.
Mi dispiace se per un attimo ho impedito che lo fossi. Quando amiamo così tanto qualcosa, dimentichiamo la realtà, la cancelliamo.
E la realtà è che non ti rendevo felice abbastanza.
Ma sono felice anche io adesso, sapendo di averti amata abbastanza da lasciarti andare.
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drelevine · 5 years
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Tu sorridi ora.
E lui vorrebbe non averti mai lasciata andare.
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drelevine · 5 years
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Voglio che tu sappia che ci sarà sempre un pezzo di te in me, che anche se te ne sei andata, un po’ sei rimasta, che anche se mi hai distrutto, grazie a te sono rinato, mi sono trasformato e sono diventato più forte.
Voglio che tu sappia che non dobbiamo odiarci per guarire da tutto questo, che non c’è bisogno di rinnegare ogni volta che ci siamo detti ti amo per andare avanti, che non c’è bisogno di cancellarmi dai tuoi ricordi per far spazio a qualcun altro.
Voglio che tu sappia che non cambierei nemmeno un istante di tutto ciò che abbiamo vissuto, che non cancellerei nessuna delle volte in cui abbiamo pianto per amore, che non sostituirei nessuno dei tuoi baci, perché ti amavo, perché una piccola parte di me lo farà sempre, perché, anche se ha fatto male, sei stata qualcosa di bello e le cose belle le tengo strette al cuore per sempre.
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drelevine · 5 years
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Sono come un vecchio pianoforte con corde rotte e tasti saltati, pieno di polvere e graffi, ignorato da molti, un arredamento per altri, ma tu, in qualche modo, riesci ancora a tirarmi fuori una melodia, una sinfonia da ascoltare, delle note su cui ballare, su cui amare.
Amare me.
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drelevine · 5 years
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Ho imparato a tenere la porta aperta
per tutti quelli che non vogliono restare.
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