Io l'ho chiamata "ragazza uragano", una donna apparentemente tranquilla, ma sempre pronta a esplodere.
Quelle come lei le riconosci subito: loro si distinguono tra mille, le trovi magari sugli autobus, con le cuffie nelle orecchie e un libro in mano, immerse in quelle storie, si perdono nei libri perché sognano, si immedesimano in quelle storie romantiche o tristi.
Cambiano umore molto facilmente, il mondo intorno sembra non toccarle, ma in realtà si distruggono in silenzio.
Proprio nel giorno della festa di san Giuseppe, patrono di Jangany, un fulmine cade su Jangany danneggiando gravemente il sistema energetico; il tornato provoca diversi danni tra cui lo scoperchiamento dell'aula magna della scuola Sainte Marie.
L'ultimo evento di questo tipo risale al 2018, documentato al link https://jangany-uragano.tumblr.com/
È in corso il conto alla rovescia per il lancio della missione Artemis 1 della Nasa, fissato per mercoledì 16 novembre a partire dalle ore 07,04 italiane.
I tecnici Nasa sono però al lavoro per confermare la fattibilità del lancio, dal momento che il passaggio dell’uragano potrebbe aver provocato qualche danno: in particolare, i forti venti hanno causato l’allentamento di una sottile striscia di materiale simile al mastice che si trova intorno alla capsula Orion.
Brevi “ere” le nostre, anche quelle dimenticate, che ogni tanto riaffiorano dalla familiare “letteratura”. I signori dell’informatica in un’escalation, in un climax ascendente sempre più rapido, ci hanno trasformato la vita quotidiana dagli aspetti fondamentali fino ai minimi particolari… la stessa scrittura, la vita sociale, perfino gli amori. Le lettere sostituite dalle @mail, la scrittura…
"Coloro che l'uragano aveva gettato su quella costa non erano né degli aeronauti di professione né degli amanti delle spedizioni aeree. Erano prigionieri di guerra, la cui audacia li aveva spinti a fuggire in circostanze eccezionali. Cento volte avrebbero dovuto morire! Cento volte il loro pallone squarciato avrebbe dovuto precipitarli nell'abisso! Ma il Cielo aveva in serbo per loro uno strano destino, e il 24 marzo, dopo essere fuggiti da Richmond, assediata dalle truppe del generale Grant, si trovavano a settemila miglia dalla capitale della Virginia, principale roccaforte dei separatisti durante la terribile Guerra di Secessione. La loro navigazione era durata cinque giorni."