Tumgik
#sotto il vestito niente II
666frames · 6 months
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Too Beautiful To Die (1988)
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koma-kino · 5 years
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Sotto Il Vestito Niente II - Dario Piana
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ladamarossa · 6 years
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Sotto Il Vestito Niente II: Too Beautiful to Die (1988)
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maxeuterpe · 2 years
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Soliloquio di Molly Bloom
The Sensual World è una canzone di Kate Bush, che utilizza solo parole tratte dal monologo di Molly Bloom dal romanzo Ulisse di James Joyce. Del brano esistono due versioni; la seconda, intitolata Flower of the Mountain è stata pubblicata nel 2011 quando finalmente gli eredi di Joyce hanno concesso i diritti.
La poesia. Soliloquio di Molly Bloom, James Joyce, 1922
Soliloquio di Molly Bloom
…o Io amo i fiori vorrei che la casa nuotasse nelle rose Dio del cielo non c'è niente come la natura le montagne selvagge poi iI mare e le onde galoppanti poi la bella campagna con campi d'avena e di grano e ogni specie di cose e tutti quei begli animali in giro ti farebbe bene al cuore veder fiumi laghi e fiori ogni specie di forme e odori e colori che spuntano anche dai fossi primule e violette e questa la natura e quelli che dicono che non c'è un Dio non darei un soldo bucato di tutta la loro sapienza perché non provano loro a creare qualcosa gliel'ho chiesto spesso gli atei o come diavolo si chiamano vadano e si lavino un po’ prima e poi strillano per avere il prete quando stanno per morire e perché perché perché hanno paura dell'inferno per via della loro cattiva coscienza ah si li conosco bene chi è stato il primo nell'universo prima che ci fosse qualcun altro che ha fatto tutto chi ah non lo sanno e nemmeno io eccoci tanto vale che cerchino di impedire che domani sorga il sole il sole splende per te disse lui quel giorno che eravamo stesi tra i rododendri sul promontorio di Howth con quel suo vestito di tweed grigio e la paglietta il giorno che feci fare la dichiarazione sim prima gli passai in bocca quel pezzetto di biscotto all'anice e era un anno bisestile come ora si 16 anni fa Dio mio dopo quel bacio così lungo non avevo più fiato si disse che ero un fior di montagna si siamo tutti fiori allora un corpo di donna si è stata una delle poche cose giuste che ha detto in vita sua e il sole splende per te oggi si perciò mi piacque si perché vidi che capiva o almeno sentiva cos'è una donna e io sapevo che me lo sarei rigirato come volevo e gli detti quanto più piacere potevo per portarlo a quel punto finchè non mi chiese di dir di si e io dapprincipio non volevo rispondere guardavo solo in giro il cielo e il mare e pensavo a tante cose che lui non sapeva di Mulvey e mr Stanthope e Hester e papà e il vecchio capitano Groves e i marinai che giocavano al piattello e alla cavallina come dicevano loro sul molo e la sentinella davanti alla casa del governatore con quella cosa attorno all'elmetto bianco povero diavolo mezzo arrostito e le ragazze spagnole che ridevano nei loro scialli e quei pettini alti e le aste la mattina i Greci e gli Ebrei e gli Arabi e il diavolo chi sa altro da tutte le parti d'Europa e Duke Street e il mercato del pollame un gran pigolio davanti a Larby Sharans e i poveri ciuchini che inciampavano mezzi addormentati e gli uomini avvolti nei loro mantelli addormentati all'ombra sugli scalini e le grandi ruote dei carri dei tori e il vecchio castello e vecchio di mille anni si e quei bei mori tutti in bianco e turbanti come re che chiedevano di metterti a sedere in quei buchi di botteghe e Ronda con le vecchie finestre delle posadas fulgidi occhi celava l'inferriata perché il suo amante baciasse le sbarre e le gargotte mezzo aperte la notte che perdemmo il battello ad Algeciras il sereno che faceva il suo giro con la lampada e Oh quel pauroso torrente laggiù in fondo Oh e il mare il mare qualche volta cremisi come il fuoco e gli splendidi tramonti e i fichi nei giardini dell'Alameda sì e tutte quelle stradine curiose e le case rosa e azzurre e gialle e i roseti e i gelsomini e i geranei e i cactus e Gibilterra da ragazza dov'ero un Fior di montagna sì quando mi misi la rosa nei capelli /come facevano le ragazze andaluse o ne porterò una rossa sì e come mi baciò sotto il muro moresco /e io pensavo beh lui ne vale un altro e poi gli chiesi con gli occhi di chiedere ancora sì allora mi chiese se io volevo sì dire di sì mio fior di montagna e per prima cosa gli misi le braccia intorno sì e me lo tirai addosso in modo che mi potesse sentire il petto tutto profumato sì e il suo cuore batteva come impazzito e sì dissi sì voglio sì.
Molly Bloom's Soliloquy
…I love flowers I’d love to have the whole place swimming in roses God of heaven there’s nothing like nature the wild mountains then the sea and the waves rushing then the beautiful country with fields of oats and wheat and all kinds of things and all the fine cattle going about that would do your heart good to see rivers and lakes and flowers all sorts of shapes and smells and colours springing up even out of the ditches primroses and violets nature it is as for them saying there’s no God I wouldn’t give a snap of my two fingers for all their learning why don’t they go and create something I often asked him atheists or whatever they call themselves go and wash the cobbles off themselves first then they go howling for the priest and they dying and why why because they’re afraid of hell on account of their bad conscience ah yes I know them well who was the first person in the universe before there was anybody that made it all who ah that they don’t know neither do I so there you are they might as well try to stop the sun from rising tomorrow the sun shines for you he said the day we were lying among the rhododendrons on Howth head in the grey tweed suit and his straw hat the day I got him to propose to me yes first I gave him the bit of seedcake out of my mouth and it was leapyear like now yes 16 years ago my God after that long kiss I near lost my breath yes he said was a flower of the mountain yes so we are flowers all a woman’s body yes that was one true thing he said in his life and the sun shines for you today yes that was why I liked him because I saw he understood or felt what a woman is and I knew I could always get round him and I gave him all the pleasure I could leading him on till he asked me to say yes and I wouldn’t answer first only looked out over the sea and the sky I was thinking of so many things he didn’t know of Mulvey and Mr Stanhope and Hester and father and old captain Groves and the sailors playing all birds fly and I say stoop and washing up dishes they called it on the pier and the sentry in front of the governors house with the thing round his white helmet poor devil half roasted and the Spanish girls laughing in their shawls and their tall combs and the auctions in the morning the Greeks and the Jews and the Arabs and the devil knows who else from all the ends of Europe and Duke street and the fowl market all clucking outside Larby Sharans and the poor donkeys slipping half asleep and the vague fellows in the cloaks asleep in the shade on the steps and the big wheels of the carts of the bulls and the old castle thousands of years old yes and those handsome Moors all in white and turbans like kings asking you to sit down in their little bit of a shop and Ronda with the old windows of the posadas glancing eyes a lattice hid for her lover to kiss the iron and the wineshops half open at night and the castanets and the night we missed the boat at Algeciras the watchman going about serene with his lamp and O that awful deepdown torrent O and the sea the sea crimson sometimes like fire and the glorious sunsets and the figtrees in the Alameda gardens yes and all the queer little streets and pink and blue and yellow houses and the rosegardens and the jessamine and geraniums and cactuses and Gibraltar as a girl where I was a Flower of the mountain yes when I put the rose in my hair like the Andalusian girls used or shall I wear a red yes and how he kissed me under the Moorish wall and I thought well as well him as another and then I asked him with my eyes to ask again yes and then he asked me would I yes to say yes my mountain flower and first I put my arms around him yes and drew him down Jo me so he could feel my breasts all perfume yes and his heart was going like mad and yes I said yes I will Yes.
La canzone. The Sensual World, Kate Bush, 1989
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giancarlonicoli · 4 years
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25 ago 2020 14:57
LA “FATINA” FA 80 – MARIA 'NONNA' ELMI: "STALLONE IN ISRAELE MI FECE SALIRE SUL SUO CAVALLO AFFERRANDOMI CON UNA MORSA D'ACCIAIO. IN AEROPORTO, DOPO, SCAMPAI A UN ATTENTATO" – ''AUDFREY HEPBURN MI CHIESE L’AUTOGRAFO. ERA PER ...'' - LA CORTE DI TONY CURTIS, LA "PAPERA" DEL CAPODANN, ALESSANDRA CANALE IN LACRIME - "IMPARAVO A MEMORIA TUTTO. USAVO BIGODINI BOLLENTI PER FARMI LE ONDE NATURALI, POI ENTRAVO IN UNA STANZINA E SALIVO SU UNA PEDANA..." – QUEL SANREMO CON BEPPE GRILLO: "FU LA MIA GUEST STAR…"
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ELVIRA SERRA per il Corriere della Sera
Maria Giovanna, oggi sono 80. Auguri! «Ah sì, me l'hanno detto...». Non faccia finta di niente. Come festeggerà? «Eh, questo virus non ci voleva... All'ultima festa c'erano 500 persone!». Accidenti! «Erano diventate l'evento dell'estate, perché anche mio marito (l'imprenditore Gabriele Massarutto, ndr ) compie gli anni vicino, il 30: stessa età.
Sono sempre state feste open, si cominciava alle 20 e si finiva il giorno dopo alle 6. Una volta si erano trovati insieme Jörg Haider e Reinhart Rohr, che erano avversari politici. Ma anche il mio barista, per dire... Perfino la squadra di snow rugby al completo: mi avevano vista il giorno prima al supermercato e volevano una foto; dissi che non ero in ordine, ma li aspettavo a casa per il compleanno, e sono venuti con le firme sulla palla ovale».
Maria Giovanna Isabella Isolina Elmi, amatissima figlia femmina, dopo tre maschi, di papà Luigi e mamma Italia, ha mantenuto l'eleganza della Signorina Buonasera che annunciava i programmi dal piccolo schermo e l'entusiasmo dell'inviata di Sereno variabile che si spostava come una trottola da un capo all'altro dello Stivale. Con in più una innata gentilezza nascosta nei dettagli.
Come quello di far trovare alla cronista una sua foto incorniciata sul comodino della stanza dove trascorrerà la notte a Tarvisio - «Così ti senti a casa» - in quella zona di confine tra Italia, Austria e Slovenia che si candidò a ospitare le Olimpiadi invernali nel 2002 e nel 2006, con un progetto chiamato, appunto, «Senza confini».
Dei tanti soprannomi che le hanno dato - Azzurrina, Fatina bionda, Barbie, Voce di velluto, Biancaneve, Serena invariabile - a quale è più affezionata? «Fatina di sicuro, perché me lo diedero i bambini ai tempi in cui conducevo Il dirigibile , prima con Toni Santagata e poi con Mal. Era una specie di Sereno variabile ante litteram... Io ero la Fata Azzurrina, parlavo con i pupazzi, Zippo coniglio macchinista, e Franz cuoco di bordo, e i bambini non capivano perché con loro restassero muti e con me no».
Veniamo alla Signorina Buonasera. Faceva le prove davanti allo specchio?
«No, imparavo a memoria tutto. Per 7 giorni in Parlamento non capivo nemmeno cosa stessi dicendo. Usavo bigodini bollenti per farmi le onde naturali, poi entravo in una stanzina e salivo su una pedana, perché Marina Morgan era molto più alta di me e il tecnico cambiava solo il controluce. C'era un semaforo: giallo attenzione, rosso e verde audio e video».
Papere clamorose?
«È passata per papera, ma non avevo colpe, l'annuncio del Capodanno 1979 a reti unificate. Rai 3 era appena nata. Davanti a me c'erano i monitor di Rai 1 e Rai 2, ma non di Rai 3.
Così, vedendo che sul primo canale e sul secondo c'erano ancora il programma e l'intervallo, continuavo a sistemarmi il corpetto del vestito di pailettes: temevo che potesse dare l'effetto nudo a seconda della inquadratura. Peccato che su Rai 3 fossi già in onda... Quando sono tornata nella saletta del caffè mi passarono subito una telefonata: "Oh ma tu ce voi fa' morì, noi siamo gli avieri di Caserta!"».
Doveva sorridere sempre. Come ha fatto nei momenti più duri? Penso ai giorni del divorzio da Ernesto Hoffman o a quando mancò la sua collega e amica Roberta Giusti... «Prima ci fu la morte del mio papà... Ero disperata, ma il lavoro è sempre stato un complice. Ricordo di aver ricevuto, dopo, una lettera: "Sorridi sempre, ma non più con gli occhi"».
Riceveva tante lettere?
«Tantissime! Un siciliano voleva sposarmi e per iscritto poneva le condizioni: "Andremo al cinema una volta alla settimana, dovrai cucinare per me tutte le sere...". Un altro me lo trovai sotto casa, aveva citofonato dicendo che mi aveva portato i polli cotti. E io: "Ma quali polli?". E lui: "Sì, me lo hai detto tu, hai cambiato la riga dei capelli, era il segnale!"».
Cos' ha pensato della nuova generazione di annunciatrici, alla Claudia Andreatti?
«Ai miei tempi c'era solo il piano americano, non ho amato queste inquadrature a figura intera: alla fine ti chiedevi dove avevano comprato le scarpe... E poi quella chiusura con il dito puntato mi sembrava da maleducati».
E di Alessandra Canale che pianse in diretta dopo l'ultimo annuncio?
«L'uso privato della tv pubblica è sempre stato vietatissimo. Una volta la Carrà si mise a piangere perché sua madre stava molto male ed ebbe una ramanzina... Comunque, tutto sommato, Alessandra ha fatto bene. Io per carattere, non lo avrei fatto».
Lei in compenso fece causa alla Rai per essere stata estromessa da «Sereno variabile».
«Mi è costato molto dolore. A me seccava essere pagata per non lavorare. Comunque è una storia vecchia: si è chiusa dopo un bel po' di anni con una transazione economica».
Chi vinse Sanremo nel 1977?
«Homo Sapiens con Bella da morire ».
E nel 1978? «I Matia Bazar con ...e dirsi ciao ». Ricorda anche chi presentava, immagino...
«Nel '77 scoprii che sarei stata a Sanremo dai tabelloni dei turni. Mike Bongiorno voleva al suo fianco un volto amato dal pubblico e da un breve sondaggio ero risultata io la più amata. Ero terrorizzata! Lui fu splendido: mi diede una scatola con tutte le schede dei cantanti, così potevo prepararmi».
Lo conosceva già, avevate fatto insieme un fotoromanzo...
«Di Mike non ho mai avuto il numero di telefono. E di quel fotoromanzo, Un nido di tenebre , per Grand Hotel , ebbi il coraggio di riparlargli solo molti anni dopo».
Nel 1978, invece, lei era accanto a Beppe Grillo.
«Veramente Beppe Grillo fu la mia guest star. Quel Festival lo presentai io, prima donna nella storia. Indossavo una collana alta della principessa Helietta Caracciolo: mi ero fatta un buco nero con il ferro, cercando di arricciarmi una ciocca, e quel collarino mi salvò!».
Facciamo un balzo in avanti: 2005, l'Isola dei Famosi.
«Era da un po' che me lo chiedevano, ma temevo che la Mutty, la madre di Gabriele, da mutter, disapprovasse. E invece al dunque disse che era fantastico e così andai».
I naufraghi più giovani non furono generosi con lei, che poi arrivò terza.
«Forse pativano di più la fame e si controllavano meno. Ma non importa. Ci sentiamo ancora. Con Idris è nata una bellissima amicizia. Mi è rimasto impresso quando Al Bano andò via e ci affidò la croce di legno che aveva costruito, per proteggerci. Lory Del Santo e Daniele Interrante volevano utilizzare il legno, io mi opposi e Idris, musulmano, mi aiutò a raddrizzarla. "Ricorda che Dio è uno solo", disse».
Davvero Audrey Hepburn le chiese l'autografo?
«Sì, al Matriciano a Roma. Era per il figlio Luca che guardava Il dirigibile ed era innamorato di me».
E della cavalcata nel deserto con Rambo?
«Intervistai Sylvester Stallone vicino a Tel Aviv per Sereno variabile: mi fece salire sul suo cavallo afferrandomi con una morsa d'acciaio. In aeroporto, dopo, scampai a un attentato...».
Prego?
«Ma sì, al check in dopo estenuanti interrogatori, urlarono: " Everybody down ! Everybody down !". Le hostess sparirono, inghiottite non so dove. Poco dopo, due soldati comparvero tenendo per le braccia un uomo».
E del corteggiamento di Tony Curtis?
«Eravamo a Taormina per il festival e mi aveva invitata nel suo hotel per nuotare con Esther Williams, ma io dovevo lavorare e gli diedi buca. Poi al party serale mi venne a cercare con il mio nome scritto sul palmo della mano».
Di quale cosa, tra le tante che ha fatto, è più orgogliosa?
«In Rai facevo parte del gruppo donatori di sangue. Sono 0 Rh negativo, preziosissimo perché lo puoi donare a tutti, ma lo puoi ricevere solo dal tuo gruppo. Una volta un tecnico delle riprese precipitò in parapendio, ci allertarono tutti, ma solo io potevo darlo.
Due anni dopo, quando ci siamo rivisti, mi ha abbracciato e ringraziato».
E sul lavoro di cosa è più fiera?
«Dell'intervista a Giulio Andreotti per le Europee del 18 giugno 1989. Era stato lui a chiedere che fossi io, fu una bella soddisfazione».
Pochi sanno che ha fatto tanta radio.
«Che bei ricordi, erano gli inizi. Facevo dei collegamenti con le Forze armate. Andai dentro un sommergibile, su un incrociatore lanciamissili, sulla nave scuola Corsaro II... A un certo punto quelli dell'Aeronautica protestarono.
Così salii bordo del Fiat G.91 e feci una serie di looping indimenticabili: mi avevano fatto indossare la tuta del Generale Remondino. Quando mi toccò l'elicottero il pilota mi fece fare un "valzer" e mi chiese se era meglio del looping. Ma come potevo dirlo? Allora lui, dopo aver chiesto l'autorizzazione via radio, fece precipitare l'elicottero e quando eravamo quasi a terra fermò l'aeromobile. Quindi, serafico: "Ecco, questo un G.91 non lo può fare"».
Quale regalo vorrebbe per il compleanno?
«Nel 2014 all'udienza pubblica del mercoledì in piazza San Pietro avevo chiesto a papa Francesco di venire al Santuario del Monte Lussari per benedire la Madonna, venerata da italiani, austriaci e sloveni. Avevo portato uno scatolone pieno di cartoline raccolte nei tre Paesi. Lui mi promise: Verrò, se il Signore me darà la vida . Lo sto ancora aspettando».
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romana73 · 4 years
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REYLO FANFIC: YIN E YAN. 5 CAPITOLO, 2 PARTE
AUTRICE : Romana73
TEMPO : Un anno dopo Star Wars. Episodio VIII. Gli Ultimi Jedi
TEMA E FANDOM : Star Wars
RATING : Esplicito
TITOLO : Yin e Yan
CATEGORIA : M/F
COPPIE: Kylo Ren/Ben Solo e Rey
PERSONAGGI: Rey, Kylo Ren/Ben Solo, Anakin Skywalker (nominato), BB – 8, Cavalieri di Ren, Chewbacca, Darth Vader (nominato), Finn, Generale Hux, Han Solo (nominato), Leia Organa, Luke Skywalker, Poe Dameron, Rose Tico, ragazzini di Canto Bright, Snoke (nominato), combattenti vari della Resistenza e Primo Ordine
AVVERTENZE: I personaggi, il mondo e le storie di Star Wars NON SONO MIEI E NON MI APPARTENGONO IN ALCUN MODO, ma sono di creazione e proprietà di George Lucas, Lucasfilm, Disney, J.J. Abrams e Rian Johnson e degli attori che interpretano i personaggi di Star Wars e le loro storie. Io NON SONO IN NESSUN MODO LEGATA A QUESTE PERSONE E CASE CINEMATOGRAFICHE. NON CONOSCO NESSUNA DI LORO e NON SONO IN NESSUN MODO IN CONTATTO CON LORO
AVVERTENZE 2 : violenza, anche a livello di linguaggio. L'idea di partenza di questa storia deriva da un leaks da me letto lo scorso anno e che ha colpito la mia fantasia
Il CAPITOLO I lo trovate QUA : https://romana73.tumblr.com/post/189784149806/reylo-fanfiction-yin-e-yan
Il CAPITOLO II lo trovate QUA : https://romana73.tumblr.com/post/189950233441/reylo-fanfic-yin-e-yang-2-parte
Il CAPITOLO III lo trovate QUA : https://romana73.tumblr.com/post/190300121006/reylo-fanfic-yin-e-yan-3-parte
Il CAPITOLO IV lo trovate QUA: https://romana73.tumblr.com/post/190661242876/reylo-fanfic-yin-e-yan-4-parte
Il CAPITOLO V ( I PARTE) lo trovate QUA : https://romana73.tumblr.com/post/614173505020444672/reylo-fanfic-yin-e-yan-5-parte
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CAP. V (II PARTE)
Kylo era scoppiato in una amara risata, quando aveva visto la cella in cui la Resistenza l'aveva rinchiuso. Immaginava che pochi fossero a conoscenza del suo essere unico figlio di Leia Organa e Han Solo, nipote di Luke Skywalker, ma ciò non era una giustificazione. La Resistenza avrebbe dovuto informarsi più a fondo sui nemici, se intendeva combattere in modo efficace. Rimanendo in piedi, il ragazzo si appoggiò con la schiena contro una parete, guardandosi intorno. La cella non sembrava cambiata da quando Luke l'aveva costruita, fatta eccezione per due lunghe e grosse catene fissate al soffitto. Kylo era tornato a concentrarsi su ciò che gli interessava davvero. Sedendosi in terra, a gambe piegate e divaricate, guardando davanti a se, aveva armeggiando con il braccio destro finché non era riuscito a premere il punto dell'arto che gli interessava. Mantenendo la concentrazione, il ragazzo era riuscito a usare la mente per azionare l'orologio che portava al polso, sebbene l'accessorio fosse bloccato sotto le manette. Due minuti dopo, l'orologio aveva vibrato. Kylo aveva sorriso.
-Attendi il mio segnale – il Leader Supremo aveva ordinato in tono calmo, parlando al nulla.
L'orologio frinì come un grillo e Kylo lo spense mentalmente. “Rey...” chiudendo gli occhi, Il giovane Leader aveva poggiato la testa contro il muro, cercando un contatto con la ragazza, ma niente era arrivato. Doveva essere ancora priva di sensi. La sua concentrazione era stata disturbata da una forte, familiare, presenza. Il Leader Supremo si era irrigidito, aprendo di scatto gli occhi, tirandosi in piedi.
- Generale Organa...- aveva mormorato con voce cupa, muovendo qualche passo, nascondendosi nell'ombra.
Avvolta in un lungo vestito di seta grigia, tagliato in stile impero, con sopra un lungo gilet d'argento, senza maniche, dal collo alto, la principessa e leader della Resistenza, Leia Organa era in piedi, davanti le sbarre della prigione, che lo fissava con occhi umidi.
- Ben... - mormorò la donna con voce rotta.
-No. Kylo Ren, signora. Le consiglio di tornare di sopra, Generale, al sicuro. Ho ucciso suo marito Han Solo...non vorrà che faccia lo stesso con lei, vero? - Aveva tagliato corto lui, mantenendosi nell'ombra. Il suo tono di voce era freddo e duro.
Leia aveva stretto le labbra e, con mento tremante, raddrizzando la schiena, era uscita dalla stanza.  Kylo si era seduto a terra, digrignando i denti. Nel momento in cui l'aveva scacciata, il ragazzo aveva sentito il cuore della donna spezzarsi, la sua debolezza fisica, conseguente all'essere stata sbalzata fuori dalla sua astronave dopo il suo attacco, la sua convinzione che lui fosse perso. Nel percepire quel pensiero della madre, Kylo si era rabbuiato. Quella convinzione del Generale Organa lo aveva irritato, sebbene lei non fosse più niente per lui. Solo una fastidiosa ombra del passato, che lo aveva considerato perso fin da bambino. Dove era la novità? Il rumore di passi furiosi avevano strappato Kylo dalle sue riflessioni.
-Cosa hai fatto al nostro Generale?- In piedi, davanti l'entrata della cella, Poe Dameron, il miglior pilota della Resistenza, si era rivolto a lui in tono accusatorio. Gli occhi castano scuro dell'uomo mandavano lampi, i capelli corti, ricci e neri sembravano spettinati dal troppo passarci attraverso le mani. La bocca carnosa, circondata da un velo di barba, era stretta in una linea sottile, segno del tentativo di Poe di mantenere un certo controllo. Dietro di lui, Finn lo fissava accigliato, osservandolo dal basso in alto.  Risoluto e teso, l'ex stormtrooper sembrava pronto a scattare. Poe aveva aperto la cella, entrando con passo deciso, mettendosi davanti a Kylo. Finn lo aveva affiancato, silenzioso. BB-8, il tondo droide di Poe, era rotolato accanto al padrone, emettendo un timido bip. Kylo aveva guardato entrambi gli uomini, con espressione dura, ma tranquilla, poi aveva scrollato le spalle.
- Ho solo ricordato chi sono, cosa ho fatto e potrei ancora fare...- aveva spiegato placido.
I due erano rimasti a fissarlo con una cupa espressione interrogatoria dipinta sul volto. Kylo aveva sospirato paziente.
- Ho ucciso io Han Solo, il marito del vostro caro Generale e potrei fare lo stesso con lei... con tutti voi - aveva chiarito.
- Maledetto! - Finn non era più riuscito a trattenersi ed era balzato verso di lui, prendendolo per il collo e sbattendolo contro il muro.
Nella mente del ragazzo erano ancora vivide le immagini di Leia che piangeva, sola, nella propria camera per la morte dell'amato marito. Finn ricordava bene la sera in cui, passando davanti la stanza del Generale, aveva udito forti singhiozzi. Preoccupato, era entrato nella stanza senza chiedere il permesso, trovando Leia, seduta al tavolo che piangeva china e disperata, con una mano sulla bocca, davanti un vecchio ologramma di Han Solo. Senza dire niente, il giovane moro, aveva poggiato un ginocchio in terra, piegando l'altro e aveva abbracciato la donna, facendole poggiare la testa sulla spalla e cullandola, mentre lei si sfogava. Adesso Kylo Ren aveva osato rigirare il coltello in quella piaga non ancora chiusa.
- Finn!- Poe era intervenuto, riportandolo alla realtà.
-Signor Finn! - C3 – PO era entrato agitato nella cella, seguito da RD – D2.
-Non lo faccia, la prego! Al piano di sopra c'è una aria così triste! Il Generale vi ha sentiti scendere nelle prigioni e ci ha mandato a controllare... la principessa si è chiusa nella sua camera e la signorina Rey è ancora priva di sensi! La prego, signor Finn, non complichi le cose! - L'intervento di C3 – PO era stato rafforzato dai rumori metallici di RD – D2.
-Ascolta i tuoi nuovi amici, FN-2187. Non vorrai deludere Rey...- aveva commentato Kylo, prima di colpire Finn con una testata in pieno volto.
Il giovane era caduto a terra, rotolandosi e gemendo, tenendosi il naso sanguinante con entrambe le mani.
-Finn! - Poe aveva urlato, accorrendo dall'amico e chinandosi su di lui.
BB-8 aveva emesso una serie di forti bip. Il pilota aveva cercato freneticamente nelle sue tasche qualcosa con cui tamponare il naso dell'altro, finché non aveva trovato un panno in origine destinato alla pulizia del suo X - Wing e lo aveva passato al giovane, aiutandolo a tirarsi seduto.
- Non ho bisogno di usare la Forza per battervi. Posso farlo anche in condizioni normali...- Kylo aveva proseguito. Poe l'aveva afferrato per il bavero.
-Non mi piace usare questi metodi, ma l'hai voluto tu... - l’uomo aveva sibillato tra i denti, portando di forza Kylo verso le catene appese al soffitto della cella.
Finn aveva osservato la scena con espressione cupa, prima di sollevarsi in piedi, pulendosi veloce il sangue residuo e infilandosi il panno in una tasca dei pantaloni blu, aiutando a incatenare il suo ex comandante.
-Potevate usare l'accecante luce  che avete utilizzato per catturarmi nella foresta se volevate appendermi senza difficoltà... - aveva provocato Kylo.
RD – D2 aveva emesso dei mesti bip. Lui aveva lanciato una occhiata veloce al droide che conosceva fin dall'infanzia, prima di tornare a concentrarsi sui due uomini davanti a lui.
- Certo, non pensavo che avreste coinvolto Rey...- Aveva continuato.
-Non so di cosa stai parlando e non mi interessa! Quella luce ti ha messo k.o e tanto basta. Quanto a Rey...non osare pronunciare il suo nome!- Finn aveva replicato irato, stringendo le catene ai suoi polsi e allontanandosi.
-Davvero? A me sembra normale interessarmi alla mia ex alleata...- Kylo aveva commentato in tono casuale.
Finn era scattato come un serpente, agguantando di nuovo il giovane per il bavero.
-Lei non ha niente a che spartire con te!- Il ragazzo aveva urlato, stringendo gli occhi.
Kylo aveva nascosto la sua sorpresa. Rey non aveva rivelato nulla ai suoi amici, riguardo il fatto che lui aveva ucciso Snoke e voleva ammazzare Leia e la Resistenza...non aveva raccontato che, per amor loro, lei non aveva preso la sua mano, ma si era scontrata con lui per il possesso della spada laser di Anakin, lasciandolo a terra, svenuto, e rubando una nave per raggiungerli su Crait. Furente, Kylo l'aveva seguita, ordinando ai suoi piloti di abbattere il Falcon guidato da lei, Chewbacca e Finn.
-Non sto mentendo. Rey ha lasciato Ach – To e Luke per venire da me. Abbiamo ucciso Snoke e le Guardie Pretoriane insieme - Kylo aveva rivelato in tono calmo, fissando Finn negli occhi.
Muovendosi veloce, il suo ex sottoposto l'aveva colpito in pieno petto con un pugnale nascosto nella cintura dei pantaloni. Kylo si era teso, stringendo le labbra e aggrappandosi con ambo le mani alle catene. Il freddo della lama aveva cozzato con il caldo sangue che gli colava dal petto, regalando una strana sensazione di irrealtà, se non fosse stato per il bruciante dolore proveniente dal taglio diagonale che squarciava la sua maglia e la carne.
- Finn! - Poe aveva richiamato l'amico, prendendolo per le braccia, lottando con lui per tenerlo fermo.
RD – D2 aveva rinforzato le parole del pilota con forti rumori metallici. C3PO aveva cominciato a camminare su e giù come una gallina agitata. BB8 aveva fatto uno sconnesso giro per la cella, tornando subito vicino a Poe. Kylo aveva abbassato veloce lo sguardo sulla ferita.
-Bravo FN-2187. Mi hai restituito il colpo che ti ho inflitto alla Base Star Killer. Il mio era sulla schiena, però e...non ho mentito riguardo Rey – aveva osservato blando.
Finn era riuscito a liberare un braccio dalla presa di Poe e, stringendo la mano a pugno, aveva colpito Kylo in piena faccia. Il giovane si era trovato con il volto girato da un lato. Poe aveva bloccato di nuovo l'amico, mormorandogli qualcosa all'orecchio, poi si era rivolto a BB-8, istruendolo a tornare al piano di sopra per eseguire giri di controllo all'interno della base. Senza muoversi, Kylo aveva osservato sottecchi il tondo e roteante droide bianco, dai contorni arancioni e argentati. Mesi prima lui stesso aveva cercato quel robottino, nella cui memoria era conservato il pezzo mancante della mappa per trovare Luke Skywalker, l'uomo ricercato sia da Snoke che dalla Resistenza. Cercando BB-8, Kylo aveva conosciuto Rey, a cui il piccolo droide si era attaccato come un cagnolino. Qualcosa di vago e indefinito lo aveva avvisato di tenere ancora d'occhio il droide. In quel momento, una forte sensazione aveva scosso Kylo, che era rimasto muto e immobile. Lei si era ripresa, aveva percepito il dolore derivante dalla ferita che Finn gli aveva inflitto e stava arrivando. Rey aveva travolto tutti come un ciclone, sorprendendo persino lui. Non era stato il fatto che lei fermasse la tortura e lo liberasse dalle catene, a stupire Kylo. Sapeva che ciò era nella natura della ragazza, ma non si sarebbe mai aspettato che lei lo curasse, offrendogli il fianco una seconda volta. Una simile ingenuità non era accettabile. Rey lo aveva visto uccidere Han, ferire Finn, attaccare in modo selvaggio la sua preziosa Resistenza su Crait. Lei conosceva molto bene la sua intenzione di uccidere Jedi, Sith, Resistenza e tutto ciò che rappresentava il passato, perché aiutarlo? Irritato da quei pensieri, Kylo l'aveva attaccata, ferendola, indeciso se prenderla e trascinarla con se, come aveva progettato fin dall'inizio, oppure lasciarla là e dimenticarla... l'arrivo di Cardo l'aveva scosso. Le guardie della Resistenza avevano potuto fare ben poco. Sfruttando la conoscenza del luogo, Kylo aveva istruito Cardo riguardo a dove nascondendosi e la moltitudine di sentimenti contrastanti suscitati dalla sua presenza alla base, aveva facilitato le cose. Seguendo l'istinto, Kylo era balzato addosso a Rey. Sapeva di essere fisicamente più forte di lei e la ragazza non poteva usare la Forza in quella cella. Ciò nonostante, Kylo era rimasto sorpreso dall'intensità con cui Rey aveva lottato. In alcuni momenti, aveva dovuto faticare per trattenerla, specie quando erano arrivati gli altri e i bambini. Kylo si era accigliato, sospettoso, quando aveva notato che, nel gruppo mancava Chewbacca. In effetti, in tutto quel tempo prigioniero, l'unico che non aveva visto era proprio l'enorme Wookie, inseparabile compagne di avventure di Han Solo. Il gigante peloso sembrava sparito nel nulla e ciò non gli era piaciuto. I pensieri di Finn avevano strappato Kylo da quelle considerazioni, lasciandolo di stucco. Sul serio l'ex stormtrooper lo detestava a tal punto da pensare di ferire Rey? Kylo sapeva che Finn non intendeva far davvero del male a Rey e, a giudicare dalle sue reazioni, il ragazzo ignorava davvero cosa era quella luce che aveva abbattuto lui e la ragazza. I suoi pensieri l'avevano, comunque, stupito. Poco prima, Rey aveva incolpato la guerra e il suo protrarsi per alcuni duri comportamenti dei suoi amici e, forse, aveva ragione, ma lui non poteva ancora porre termine al conflitto.
-Lasciali andare e io verrò con te – nell'udire tali parole uscire dalla bocca di Rey, lui era rimasto interdetto.
Riflettendoci, una simile offerta rientrava nell'indole della ragazza. Kylo aveva piegato la bocca in una smorfia. Non gli era piaciuta la posizione in cui Rey lo aveva messo con tale proposta.
-Al contrario di ciò che pensi, non amo ricattare le persone e nemmeno essere preso in giro...- Kylo aveva replicato, fissandola negli occhi.
La mente del ragazzo era corsa al momento in cui avevano battuto Snoke e le Guardie Pretoriane. Lui le aveva offerto la mano, mentre lei gli si era rivoltata contro non appena aveva appreso la sua intenzione di sterminare i suoi amici. Kylo aveva pensato che, la colpa di quel risultato era sua, avrebbe dovuto essere più subdolo e metterla davanti al fatto compiuto, non aprirsi in quel modo.
-Non ti sto tendendo una trappola – Rey aveva interrotto il flusso dei suoi pensieri, quasi avesse letto nella sua mente.
Lui l'aveva fissata assorto, avvertendo su di se lo sguardo scrutatore e attento di Leia, le proteste rumorose degli altri riempirgli le orecchie, la viva e silenziosa curiosità di Cardo pungerlo. Kylo aveva scosso in modo impercettibile la testa, per scacciare quel groviglio inutile di emozioni.
-Va bene...- aveva concesso, liberando Rey dalla presa e usando la Forza, per liberarla dalle manette.
-Prego, andiamo – l'aveva  invitata, indicandole di camminare davanti a lui.
Kylo aveva guardato di sbieco sua madre che, al contrario, fissava apertamente lui e Rey. Tale atteggiamento lo aveva messo a disagio, inducendolo ad affrettare il passo, costringendo Rey e Cardo a correre per seguirlo. Percorrere il tragitto verso il Finalizer non era stato facile. Rey era un vulcano di emozioni che travolgevano anche lui. La ragazza procedeva in silenzio, tra lui e Cardo, tentando di trattenere le lacrime. Kylo la ammirava. Rey era passata dall'essere una orfana, piena di sogni e speranze, su un pianeta desertico, dimenticato da tutti, a scoprire di avere capacità che in pochi conoscevano a fondo e capivano, ritrovandosi catapultata in un conflitto a lei estraneo. Cardo l'aveva strappato a tali riflessioni, annunciandogli che l'avrebbe preceduto al Finalizer. Non appena si erano ritrovati soli, Rey si era voltata verso di lui, informandolo che mai si sarebbe piegata al suo volere. Kylo aveva sospirato paziente, quando un disturbo nella Forza aveva richiamato la sua attenzione. Muovendosi veloce, aveva imprigionato di nuovo i polsi di Rey nelle manette anti – Forza, ottenebrandole le percezioni. Lei era già abbastanza agitata, non voleva che esplodesse del tutto. Fingendo di non essersi accorto degli inseguitori, Kylo aveva preso la giovane in braccio per percorrere più in fretta il tratto che li separava dal Finalizer. Lei lottò come una furia, ma lui era determinato a resistere. Prima o poi si sarebbe calmata. Lo scoppiare in lacrime di Rey, la sua disperazione, il lasciarsi andare contro il suo petto, l'avevano disorientato. La prima volta che aveva portato in braccio la giovane alla sua nave, l'aveva addormentata usando la Forza e poi l'aveva assicurata al tavolo da interrogatorio. A quanto sembrava aveva fatto bene, visto i problemi che gli stava dando adesso. Kylo aveva pensato usare la Forza per farla svenire anche questa volta, ma quando aveva abbassato gli occhi su di lei, si era accorto che Rey era passata dal pianto al sonno, con il volto rigato di lacrime. Il giovane aveva sospirato di nuovo e aveva sistemato meglio la ragazza tra le braccia, percorrendo l'ultimo tratto di strada.
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Kylo aveva appena terminato la doccia, indossando stivali e pantaloni in pelle nera e stava per chiamare un robot medico, quando sentì un nuovo disturbo nella Forza. Il giovane indossò veloce una maglia nera, a coste grosse, lunga fino alle ginocchia, con una cerniere nel mezzo. Assicurò alla vita una alta cintura di pelle nera e sistemò la sua spada laser in un passante, gettò uno sguardo a Rey ancora addormentata e, con i neri e mossi capelli umidi che gli ricadevano sulla fronte, uscì dalla stanza. Lungo il corridoio, Kylo sentì l'acida voce del Generale Hux, minacciare qualcuno in tono divertito. Il ragazzo schioccò la lingua, pensando a quanto il solo udire la voce dell'uomo, lo irritasse.
-Cosa succede, Generale Hux?- Tuonò, arrivando con passo deciso alle spalle dell'uomo.
L'ombra di un sorriso passò leggera sul viso di Kylo, nel vedere il militare che sussultava lievemente, al suono della sua voce. I tre stormtroopers con Hux scattarono sull'attenti.
-Allora?- Kylo proseguì, notando che i quattro uomini stavano circondando qualcosa o qualcuno. Hux si spostò dalla sua visuale.
- Leader Supremo, abbiamo catturato questi intrusi...- il Generale indicò i prigionieri con una mano e Kylo socchiuse la bocca, sorpreso nel vedere di chi si trattava.
Alcuni bip disperati raggiunsero le sue orecchie. Il giovane sollevò gli occhi, accigliandosi indispettito, nel vedere cosa si stava allontanando dalla nave. Kylo alzò una mano per usare la Forza per bloccare e riportare indietro il fuggitivo, quando una spada laser azzurra si parò davanti i suoi occhi. Il Leader cambiò obbiettivo, usando la Forza per disarmanrecon facilità l'aggressore. La spada laser finì in terra, spegnendosi e rotolando lontana di qualche passo. Senza muoversi e neppure toccarla, Kylo la attirò a se, requisendola.
- Grazie, Generale. Può tornare ai suoi doveri, qua ci penso io – Kylo ordinò, liquidando Hux con un gesto della mano.
L'uomo batté i tacchi insieme. Inchinandosi veloce, con le braccia rigide lungo i fianchi, il rosso di capelli si allontanò con passo deciso e veloce. Kylo tornò a fissare gli intrusi.
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-Grazie...nulla...sì, lo so. No... non disturbatemi – seguito da un robot medico, Kylo rientrò in camera dopo aver sistemato gli intrusi.
Al pensiero del fuggitivo si rabbuiò. Si aspettava un attacco da un momento all'altro, ma aveva già allertato Hux e l'esercitò, fornendo precise istruzioni. Aveva pensato a qualcosa anche nei confronti di Rey, sebbene già prevedesse la sua reazione. Il giovane si tolse la maglia, poggiandola su un ripiano. A petto nudo, si sedette al tavolo, stringendo i denti e il pugno, quando il robot incise la carne dell'avambraccio, lavorando con i suoi pungenti e taglienti tentacoli per estrarre il microchip che lui aveva sistemato sottopelle. Una sensazione lo scosse, inducendolo a sollevare lo sguardo sull'esile figura sdraiata della ragazza.
- Rey... so che sei sveglia – Kylo annunciò, sospirando paziente.
- Avrei una...sorpresa per te, se e quando ti degnerai di alzarti –  proseguì, sollevando le sopracciglia, con una smorfia.
Il problema non era la sorpresa, ma il gradimento. Rey si tese, restando all'erta, poi si rassegnò a girarsi piano, sul fianco, ritrovandosi a fissare gli occhi castani e tempestosi di Kylo Ren.
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operazione-paura · 7 years
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Sotto il vestito niente II (Dario Piana, 1988).
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pangeanews · 6 years
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“La bambina si rammenta di una misteriosa dama vestita di bianco”: in disparte, seguiamo il feretro di Emily Dickinson
L’eccentrico, estasiante Luca Merdone, dietro a cui si nasconde un ardito lettore, mi ha fatto conoscere Christian Bobin un tot di anni fa. Fui rincuorato da questo scroscio di farfalle sotto la camicia. Felicemente tradotto in Italia da una miriade di piccoli, delicati editori (provo a non dimenticarli tutti: Gribaudi, Servitium, Quiqajon, San Paolo, AnimaMundi, Camelozampa…), nel 2007, per Gallimard, pubblica il delizioso “La dame blanche”, in omaggio a Emily Dickinson. Abbiamo eletto questo fascicolo, dedicato al poeta irraggiungibile, come nostro, condiviso ‘libro dell’estate’. Dopo un primo assaggio, ecco altre pagine, tradotte da Anna Maria Biondi.
*
Una bambina guarda le genti irlandesi attraversare il prato fiammeggiante recando sulle loro spalle una cassa bianca.
La bambina ha sei anni.
È la figlia di Mabel Todd, amante del fratello d’Emily.
Sua mamma è là, nel corteo.
La bambina – che si chiama Millicent – guarda gli afflitti, titubanti sotto il sole cinico, avanzare lentamente verso il cimitero dove un pezzo di terra apre la sua gola spalancata, pronta a inghiottire il legno della bara e la carne della morte.
La piccola Millicent non sopporta il legame di sua madre.
La sua sofferenza arreca ai Dickinson i tempestosi colori dei personaggi dei racconti: dietro la bara camminano “la strega” Vinnie, con le sue braccia nodose “come le fascine di una riserva di tronchi” e “il re” Austin che Millicent ha l’abitudine di vedere a casa sua, seduto, accigliato, davanti al caminetto con la sua donna, attizzando le fiamme con il suo bastone dorato di cui il pomello è “una testa d’oro”.
A sei anni il naso è incollato al vetro della verità.
Non si vede che qualche dettaglio, il nostro fiato fa troppo vapore.
È di Emily che Millicent ha il minor numero di ricordi.
La bambina si rammenta di una misteriosa dama vestita di bianco con i capelli rossi che non usciva mai. Qualche volta, da una persiana socchiusa della sua camera al primo piano, la dama faceva scendere in un paniere di vimini attaccato ad una corda, un pane speziato uscito bruciante dal forno, per un bambino vicino di casa.
Il solo favore che il mondo abbia mai fatto a Emily è stato di assegnare, nell’ottobre del 1856, un secondo premio per il suo pane di segale, alla fiera di Amherst. La parola giusta, ogni volta che la si trova, illumina il cervello come se qualcuno avesse pigiato un interruttore dentro il cranio. La scrittura è di per sé una ricompensa.
 *
Cinquantaquattro anni. Si nasconde il proprio viso il più possibile, si vorrebbe essere visti solo da Dio, dato che neanche la nostra madre ci può vedere, poi moriamo e il primo bimbo arrivato guarda con indifferenza la nostra bara navigare al di sopra di un prato elettrizzato di api. C’è sempre uno straniero che guarda la nostra morte, e il distacco emotivo di questo testimone fa della nostra fine un avvenimento pacifico, vestito a festa, concordante con l’enigmatico susseguirsi dei giorni semplici.
 *
Pini e felci ombreggiano il quadrato della famiglia Dickinson al cimitero. Dei fiori vengono gettati a pioggia sulla tomba al momento in cui discende nella fossa, poi si va via. I fiori nelle mani della morta sono come un sfolgorio nell’oscurità.
 *
Qualche ora passa come niente. II tempo non entra nel regno dei morti. Un sole irrompe senza far rumore nel feretro, dove è improvvisamente più giorno che a mezzodì.
 *
Cinquantatre anni prima il cielo sopra Amherst diviene nero come alla morte di Cristo. Scoppia un temporale allorché un calesse attraversa un bosco di pini. I fulmini fucilano gli alberi, i diavoli del diluvio mitragliano il tetto del calesse costretto a fermarsi. All’interno vi si trova la piccola Emily, due anni e mezzo, che sua madre, sul punto di addormentare Vinnie, ha appena lasciato dalla zia Lavinia. La bambina fissa l’apocalisse, supplica la zia: «riportami dalla mia mamma, riportami dalla mia mamma». I soldati agonizzanti chiamano così e nessuno risponde loro. Nessuno risponde neanche alla piccola guerriera di due anni e mezzo smarrita in mezzo al campo di battaglia del mondo. Spesso, accovacciata sulla panchetta di cuoio, in maniera sovrannaturale, tace.
«Se non vi inghiottite la morte e la paura in un sol colpo, non sarete mai in grado di fare nulla di buono», disse Teresa d’Avila. È ciò che ha appena fatto l’abbandonata: il terrore di tonnellate d’acqua, l’irreparabile silenzio della madre – lei ha appena inghiottito tutto questo in un sol colpo.
I diavoli se ne vanno altrove a dare i pugni, il cielo brilla ammirevolmente, il viaggio può riprendere.
 *
Da zia Lavinia c’è un pianoforte. Le note che ne escono sono come i petali dei fiori di ciliegio: degli atomi di luce che sciacquano l’aria e il cuore. Emily è libera di far correre le sue dita sulla tastiera. Parla ogni tanto dei suoi genitori e del “piccolo Austin” ma non manifesta alcun desiderio di vederlo. Non v’è alcuna differenza fra l’assenza e la morte. Ha perso tutti i suoi e porta impavidamente il lutto, sforzandosi di non pesare su nessuno. Non causò mai alcun problema, a parte una domenica, alla messa dove la si portava e dove parlava un po’ troppo forte, cosa che le valse uno schiaffo. Avere ricevuto il nero battesimo dell’abbandono ha reso Emily invulnerabile come sono i morti. Chi ha perso tutto può salvare tutto. Vicino a lei le anime si infiammano come dei rosai: ella irradia tanta calma che sua zia ama, la sera, all’ora di andare a dormire, allungarsi qualche istante al suo fianco, come si ruba ad una santa la sua povera pace, toccando un pezzo del suo vestito.
Zia Lavinia, fornendo notizie, scrisse che la bambina “correva sempre da lei alla minima preoccupazione”. Più tardi Emily confiderà, con un’angelica brutalità, di non avere mai avuto una madre e di “supporre” che una madre è “qualcuno a cui ci si rivolge quando una cosa ci tormenta”.
È una perfetta definizione di che cos’è una madre. Non si apprende mai così bene a conoscere una cosa se non quando ci manca.
Christian Bobin
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goonsquadme-blog · 6 years
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adidas tubular doom
ÿþLa ricerca ha adidas tubular doom dimostrato che trovare le calzature corrette fa miracoli per i tuoi livelli di fiducia. Pensa al fitness come al Santo Graal quando acquisti scarpe da ginnastica perché nello sport significa tutto. Non c’è spazio per errori. Alcune delle esperienze negative che derivano da prodotti inadeguati sono tali da affaticarsi costantemente. Alcune aree dei piedi diventeranno dolorose facendo correre o camminare in un incubo. Prima di pagare il conto, prenditi un po ‘di tempo per sentire l’interno per accertarti che sia della misura giusta. Molti dei marchi in vendita sono realizzati su misura per cui l’adattamento non dovrebbe essere un problema. L’Adidas Superstar Ii è disponibile in tutte le taglie ed è comodo. Se per qualche motivo sei in dubbio o non ti senti a tuo agio con il prodotto, non aver paura di chiedere una prova. 
Va con qualsiasi vestito di allenamento ed è un acquisto obbligato per te se stai cercando la moda con comodità. Sia la Superstar che Forest Hill sono sofisticate scarpe da ginnastica per coloro che cercano le calzature più di supporto. Realizzato specificamente per scopi di allenamento, puoi contare su Adidas anche per la sua adidas tubular nova capacità di girare la testa. È sempre stato pubblicizzato come la scarpa perfetta con benefici a tutto tondo e, soprattutto, elegante come l’inferno! Cerchiamo di riassumere tutte le cose positive che i clienti avevano beneficiato dalle scarpe Adidas Superstar. Perché le scarpe erano così popolari? Poiché questo articolo non si sofferma su ciò che è buono per le scarpe, non lo elaboreremo, ma lo adidas tubular radial vedremo rapidamente perché è importante per sottolineare il nostro punto. 
Le scarpe Adidas Superstar avevano una suola moderatamente piatta accompagnata da una leggera inclinazione del tacco che lo rendeva molto utilizzabile per camminare soprattutto sotto la pioggia. Le scarpe erano massicciamente resistenti e tuttavia avevano un aspetto elegante e attraente. La cosa migliore di loro era che, in breve, erano il miglior paio di scarpe che un bodybuilder potesse indossare in palestra. E il fatto che fosse conveniente e ragionevole per le tasche ha reso ancora più divertente. Allora cosa diavolo è sbagliato? Beh, in realtà non c’era niente di sbagliato nell’acquisto online di un paio di scarpe Adidas Superstar finché il marchio sportivo non ha deciso di apportare alcune modifiche, il che si è rivelato essere peggiore per nike free usura. L’ultima edizione delle scarpe ha molti aspetti che non è stato preferibile ai fedeli ammiratori di questo prodotto. 
Diamo un’occhiata a loro. Il logo orribile so che questo è più un aspetto personale, ma dai! Il classico bianco su nero e il freddo oro su loghi bianchi sono stati i migliori. Il nuovo design sfoggia un logo nero lucido stampato sulla linguetta della scarpa. Mentre si potrebbe obiettare che il nuovo nero aggiungesse un tocco di gansta alla coppia, i classici bianchi li hanno resi ancora più straordinari. Hanno mantenuto lo stesso design con la lingua d’oro nella versione da donna delle scarpe superstar Adidas, allora perché privare gli uomini? La nuova dimensione, quella aggiornata Il concetto di aggiornamento è stato preso un po ‘più lontano da Adidas nella loro nuova versione Superstar. Cercando di migliorare ogni aspetto delle scarpe, hanno persino aggiornato il loro dimensionamento. 
Ma se allarghi il tuo laccio, devi anche allargare il piccolo supporto al centro della lingua. Inoltre, Adidas è stata nominata all’indice FTSE della responsabilità sociale. Inoltre, dal 2000, Adidas era l’unica compagnia di articoli sportivi, che pubblicava rapporti di sviluppo sostenibile ogni anno. Il lavoro di sviluppo sostenibile del Gruppo Adidas si concentrerà principalmente sui seguenti aspetti. Prima di tutto, Adidas spera di rimuovere materiali e lavorazioni inquinanti attraverso lo sviluppo. Inoltre, saranno adottati materiali e azioni con lo sviluppo sostenibile. In secondo luogo, finché la tecnologia lo consentirà, Adidas utilizzerà materiali riciclati. In terzo luogo, Adidas si impegna a evitare l’uso del PVC in tutte le categorie di prodotti. 
Al giorno d’oggi; Il PVC non è incluso in novantanove per cento di prodotti. Adidas non solo fa investimenti in cotoni sostenibili, ma appoggia anche fondi per “Better Cotton nike free flyknit Initiative”. Questa iniziativa mira a migliorare l’impronta ambientale dell’industria del cotone. Come parte della strategia di protezione ambientale del Gruppo, Adidas promette di mettere migliori cotoni nell’uso di prodotti al cento per cento. Simon Cartwright ha aggiunto: “Le Olimpiadi di Londra 2012 ci hanno permesso di stabilire un nuovo traguardo”. “Nel campo dello sviluppo sostenibile, i nostri progressi saranno accelerati con l’aiuto di esso”. “Questo tipo di processo può essere visto con i nostri occhi nei Giochi Olimpici”. Ha detto: “Nella competizione di tennis ai Giochi Olimpici di Londra, il  pubblico vedrà alcuni dei prodotti più interessanti dello sviluppo sostenibile”. Download from Source link
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andreafederici · 7 years
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Senza rileggermelo o verificare errori grammaticali copio anche qui, così sarà più facile ritrovarlo tutto assieme, il mio diario di viaggio in India, pubblicato quotidianamente su Facebook durante le mie tappe ad agosto del 2014.
8/8 – New Delhi Allora diciamo che come inizio non è andata granché fin ora. Delay di un ora del volo da Roma per Nuova Delhi. Atterrato altri casini perché ovviamente ho corso per andare all’aereoporto dei voli nazionali per prendere l’aereo Varanasi ma nulla da fare. Perso. E quindi ho dovuto prenderne un altro dopo 4 ore. Ricomprando il biglietto con carta perché ‘ovviamente’ 😛 nell’apt dei nazionali non hanno uffici cambio e io non avevo preso le rupie in quello internazionale visto che recuperato lo zaino correvo come un pazzo per provare ad arrivare in tempo. Costretto anche a prelevare con carta perché senza una rupia non puoi mangiare nulla. Finiti qui i problemi? No! Wi-fi zero… Ho provato più volte a entrare nella rete gratis del l’aereoporto ma nulla… E dovevo avvisare urgentemente l’albergo di Varanasi che il pickup in aeroporto era slittato dalle 13:20 (atterraggio del volo perso) alle 17:40. Fortunatamente all’ufficio info ho trovato uno gentile che dopo aver provato anche lui ad attivare il wifi sul mio iPhone si è alzato e mi ha fatto usare il suo laptop dietro al desk 🙂 Sbrigate le urgenze alle 13:40 di corsa a pranzo affamato e per modiche 260 rupie mi sono mangiato il primo buon pranzo indiano!!! 😀 Varanasi sto arrivando … E visti i casini della prima mezza giornata mi raccomando com i vari dei indiani che li non piova e mi possa rilassare facendo stasera un bel po’ di foto!!!8/8 – Varanasi ci vuole un po di pelo stomaco per girare a Varanasi. Soprattutto se è la prima tappa in India. Stamane giro con guida (www.walksofvaranasi.com) che consiglio a tutti. Ti fa calare in questa realtà che di reale come da noi non ha nulla. Quattro ore intense fra tempi da girare a piedi nudi, mercati dove fare colazione e gath. Rimarrà per sempre nella mia mente questa città. Ora relax in camera poi passeggiata pranzetto fuori e nel pomeriggio treno notturno (13 ore ) per Agra e il Taj Mahal
9/8 – in treno da Varanasi ad Agra Girare l’india in treno e’ fantastico per conoscere bene il Paese e la sua gente. Soprattutto se non si hanno tanti giorni a disposizione, come nel mio caso, e’ assolutamente da valutare di fare le lunghe tratte di notte fra una città e l’altra pernottando in treno. Qui in India il sistema ferroviario e’ davvero capillare anche se lo stato di alcune stazioni e di alcuni treni a volte lascia un po’a desiderare… Alcune sembra siano ferme ai lasciti della dominazione inglese Va detto però che prendere un treno in India non è da tutti. Perlomeno non e’ di poco impatto soprattutto entrare in una medio/grande stazione come ho fatto io oggi a Varanasi dove ti ‘assaltano’ anche i portantini per chiederti se gli lasci portare il bagaglio per poche rupie. Dentro la stazione c’erano migliaia di persone. ( Ce n’erano di più rispetto all’Olimpico la domenica quando gioca la Lazie… Di sicuro perlomeno un paio di migliaia di viaggiatori c’erano ) Erano in fila alla biglietteria, bivaccavano lungo le rampe di scale che portano ai binari, aspettavano li i treni o i poveretti camminavano lungo i binari a cercare scarti e rifiuti con cui campare. Mentre io morivo di sudore (sembravo uscito da una doccia vestito) guardavo e aspettavo il treno e guardavo di nuovo .. Spesso impressionato e sbigottito. E chi mi conosce sa che io non mi impressiono facilmente. Poi e’ arrivato il mio Marudar Express per Agra ed è cominciata l’odissea!!! L’assalto degli indiani non a Fort Apache ma alla carrozza di 2′ classe, quella senza prenotazioni. ( C’era più calca all’ingresso della carrozza che all’ingresso della Sud quando gioca la magica! Milioni di indiani a spingere e correre… ) Io fortunatamente ho scelto l’AC2 perché anche economicamente e’ davvero conveniente il treno. In teoria lo si può anche peraltro prenotare sul sito delle Ferrovie indiane, ma ahimè da qualche tempo per noi stranieri è complicato perché e’ necessario essere in possesso di un numero di cellulare indiano. A me i miei treni li hanno prenotati gli alberghi dove alloggio da tempo. Visto l’affollamento permanente è obbligatorio prenotare i biglietti anche con un certo anticipo. Sono pochi infatti i treni che si possono prendere al volo, a meno che non siate disposti alle carrozze di II classe, che anche per i backpackers come me sconsiglio per le tratte lunghe… Forse lo avete visto in un film, ma e’ vero che c’è gente ammucchiata anche sul tetto Se invece volete decidere i vostri spostamenti di volta in volta il consiglio, se non l’obbligo, e’ prenotarvi la tratta successiva appena raggiunta la destinazione, prima ancora di andare all’albergo.
Ma AC2 avevate capito cos’era? Ve lo chiedo perché ci sono 8 differenti classi, non tutte sempre su ogni corsa e neanche molto facili da capire: o A C 1: aria condizionata in scompartimenti da 2 o 4 cuccette; lenzuola, servizio pasti o A C 2: aria condizionata in carrozza/camerata con 2 piani di cuccette, con tendine privacy, pasti e e lenzuola (quella che ho preso) o A C 3: aria condizionata in carrozza/camerata con 3 piani di cuccette, senza tendine privacy o 1a Classe: ventilatori in scompartimenti da 2 o 4 cuccette. Finestrini spesso senza vetri ma con sbarre o Sleeper: carrozza /camerata con 3 piani di cuccette, 2 nei corridoi; niente lenzuola né servizio pasti o 2a Classe: senza prenotazione. La marea umana che vi dicevo! Da pendere solo se si è pronti a farlo e al massimo per brevi tratte. o AC chair Exec.: tipo intercity 1a classe; solo poltrone. o AC chair 2: tipo intercity 2a classe; solo poltrone.
Io avevo scelto di prendere la Air Conditioned 2 perché il viaggio da Varanasi ad Agra e’ davvero lungo … 13 ore… Meglio quindi la bella cuccetta numero 23 con la sua bella tendina per la privacy, cuscini e lenzuola fresche e all’ora consona, per 100 rupie, una cena semplice ma buona a base riso e verdure…molto piccante come sempre. Sul treno ti capita poi anche di conoscere e chiacchierare con qualche altro passeggero. Io avevo vicino 3 giapponesi simpaticissimi e una coppia tedesca che a confronto era più simpatico Antonio Conte.
… Ed ora, dopo una notte di sonno, abbastanza costante anche se su un materasso pari direi quasi a una lastra di marmo, e con un ora e venti di ritardo eccomi ad Agra. Mi aspettano il Fort e soprattutto il Taj Mahal
10/8: Agra Eccomi ad Agra, ancora nell’Uttar Pradesh ma a due passi dal Rajasthan e già si percepiscono le diversità rispetto a Varanasi da dove arrivo. Non so se Varanasi e’ meglio lasciarsela all’ultimo in un viaggio in India o come ho fatto io farsela subito e poi andare in discesa… Tenere conto però farla per prima non è proprio adatta a tutti. Arrivato ad Agra con due ore di ritardo già sul tuk tuk mentre andavo verso l’albergo percepivo molti cambiamenti rispetto alla tappa precedente. Ma viste le distanze e’ anche normale che sia cosi. Un po’ come se ci aspettassimo che Roma e Berlino e la loro popolazione siano uguali. Mucche si ma ogni tanto, e oltre alle solite apette a tre ruote qui anche cammelli e calessi per farsi portare in giro. Anche le persone sono più solarli. C’è sempre qualcuno che ti assale e ci prova a venderti qualcosa o darti un passaggio, ma sono tutti meno invadenti e più sorridenti. Anche le donne sono più belle… Non come nell’Uttar Pradesh dove Morandi direbbe che 1 su 1000 ce la fa a esser caruccia… Sbrigate le pratiche varie sono andato subito in un tour operator locale per prenotare lo spostamento a Bundi domani. L’auto che avevo ipotizzato non era fattibile… Avevo visto dall’Italia diversi siti web per pianificare le tappe in base a distanze e collegamenti ma dicevano qualcosa di poco reale. Davvero stancante sarebbe fare 8 ore in macchina su strade trafficate e non sempre autostrade. Quindi domani taxi per Mathura alle 13:00, poi da li treno per Kuti con partenza alle 15:00 e, arrivati li, 45′ di taxi per Bundi dove dovrei esser per le 20:00. Sbrigato il tutto il primo giro nell’Agra Fort. Castello impressionante ma già alle 10:30 fa davvero tanto caldo per goderselo e tanto più fare belle foto. Rientrato in albergo, doccia e poi pranzo allo Yama Caffè con wifi 🙂 e ottimo sweet lassi ad accompagnare l’arrosto di capra. Poi pennichella per recuperare il sonno perso nel treno e non morire in giro sotto al sole. Alle 16:00 appuntamento con Rem il mio tuk tuk che mi porta al tempio xxx e poi nel giardino pubblico al di la del fiume dove si ammira il Taj Mahal da nord. Rientrato in albergo giretto nella zona dei mercati e poi relax nel ristorante sulla terrazza dell’albergo bevendo un lassi e una birretta 🙂 Domani alzataccia alle 5:00 per esser al Taj Mahal all’alba … Incrociando le dita che il tempo regga 😛
11/8: l’alba ad Agra e il viaggio per Bundi Stamane sveglia alle 5:00 per essere al Taj Mahal all’apertura dei cancelli alle 5:45. Come sempre quando c’è qualcosa di importante da fare, o che voglio fare, la sveglia non serve… Occhi aperti alle 4:50. Doccia al volo per svegliarmi bene ed ero pronto. Al cancello della Guest house trovo il lucchetto chiuso e mi tocca svegliare il portiere per aprirmelo. 5′ a piedi, faccio il biglietto e sono il primo in fila Ma l’alba e’ un po’ sfigata dal punto di vista meteo dato che il cielo e’ coperto e di sole che sorge da fotografare non se ne parla proprio… Ma la maggiore imprecazione e’ stato all’ingresso. Supero tutti i controlli (controlli stile JFK apt a NY) tranne che per il… treppiedi! Taccio loro! Non te lo fanno entrare e ti obbligano a portarlo all’ufficio depositi. Vado li e scopro che apre alle 6:00, ma alle 6:05 ancora nulla… Tacci loro bis! Temendo di dover aspettare a lungo prendo al volo un tuk tuk e vado a lasciarlo in albergo. In pratica anziché alle 5:45 entro alle 6:20 Ma a parte che c’erano un altro po’ di persone già li, molto, in termini di foto all’alba, non ho perso. Il tempo e’ bruttino. Tempio molto bello si, lo ammetto, ma sinceramente rispetto a San Pietro non vale una mazza! Cristina vuercic che ne pensavi? Lasciato il Taj Mahal ritorno verso Agra dove faccio una bella colazione all’americana. Oggi avevo voglia di scrambled egg Comincio poi a cercare una farmacia aperta perché, come a natale nel giro in europa, anche qui mi stanno venendo le vesciche sui piedi. Una già c’è per colpa della cucitura dei sandali… Avrò speso su amazon 1/3 del costo delle mie amate Teva ma queste non reggono il confronto in termini di fattura. Era meglio spendere di più Trovata la farmacia scopro una cosa fichissima… Ti danno tutto a pezzi. Sia i farmaci che cose come i cerotti. Gli ho chiesto i band-aid e lui mi ha chiesto quanti. Io pensando alla confezione ho detto one! 1 cerotto mi ha preso dal cassetto dopo le risate gli ho detto 10 grazie Chissà se uno chiede i profilattici… per far bella figura secondo me la gente ne chiede come minimo 10 anche per quelli
Anche stamane poi mi giro la zona del mercato e la città vecchia. Una cosa qui in India e’ costante e impressionante. La sporcizia. Ne ho fatti tanti di viaggi girando tante città ‘popolari’ o addirittura ferme ad anni fa. Sapa in Vietnam, Battambang in Cambogia, Luang Namtha nel Laos, la zona del Triangolo d’oro in Thailandia, il Chiapas in Messico o i villaggi masai o di altre tribù africane fra Tanzania, Sud Africa e Botswana. In nessuno di questi posti c’era neanche lontanamente la sporcizia per strada che sto vedendo qui. Ed e’ così un po’ ovunque. Dopo aver fatto il check out avevo 2 ore di tempo prima di lasciare Agra e mi sono preso un tuk tuk a pedali e ho girato un po’ la città tornando verso il forte e la zona più commerciale … ovunque la monnezza lungo la strada c’è sempre. Al forte, accaldatissimo nonostante non pedalavo io, mi sono bevuto una cosa buonissima ma non so cosa fosse. Era davvero dissetante e aveva una bottiglia di vetro particolarissima, con una pallina dentro che scuotendo agita la bevanda. Rientrato poi ad all’albergo prendo lo zaino, saldo il biglietto del treno e con il taxi prenotato mi incammino verso la stazione di Mathura ad 1 ora e mezza da Agra dove devo prendere il treno per Kota. Anche il tassista alla guida e’ un fenomeno! Fa anche le rotatorie contromano. Quello che mi chiedo in generale e’ cos’è qui il senso di marcia? Secondo me qui la patente non la danno neanche con i punti del Dash. Non esiste proprio … Chiunque può guidare. E secondo me la Tata e le altre marche delle automobili per risparmiare non hanno neanche istallato le frecce sulle auto… Non ne ho mai visto lampeggiare una. Comunque in taxi meglio dormire e non vedere quello che fa e chi ti viene incontro… Quindi sonnellino per recuperare fino alla stazione. Salutato l’Alonso di turno prendo i due zaini e mi metto ad aspettare il treno … Arriva puntuale, con il solito assalto degli indiani per la 3 classe senza prenotazione, e io vado con calma al mio posto 12 nello scompartimento C3. E metto subito la felpa visto che ero sudato, e non poco, e l’aria condizionata come sempre in treno e’ a mille! Lungo il tragitto pennica, due chiacchiere con i passeggeri accanto a me e qualche pagina di L’ombra del Vento. Fuori pioggia costante dalle 17:00. Ed e’ arduo anche trovate il taxi per Bundi. Il primo mi dice ok poi fa il giro della stazione chiamando al cell un amico e mi porta ad altra macchina perché lui è’ un ‘taxi’ e non può andare fuori città. E allora per qualche cavolo di motivo mi hai fatto salire e portato in giro 10′ contattando amici tuoi? Le parolacce in italiano e inglese non sono mancate dirette a lui. Qualcuna l’avra’ capita spero L’amico suo non conosce l’albergo e, cosa scontata, non spiccia una parola di inglese. Mi chiede la stampa della prenotazione e va in farmacia a farsi tradurre l’indirizzo e farsi spiegare la strada. Le mie imprecazioni non mancano neanche stavolta. India… lo so che sei così ma io la gente furba non la tollero. E la maggior parte qui e’ così. Facile girare con tour operator con tutti che ti sorridono visto quanto paghi, altro invece è’ fare tutto da soli e dover evitare ti fottano. Sarà per la pioggia e visto l’orario ma la strada da Kota a Bundi e’ come la Pontina per il Circeo il sabato alle 11:00. Ah stavo poi dimenticando che qui si guida con gli abbaglianti fissi e anche le doppie frecce spesso accese. E nonostante ciò stavamo per fare frontale con una mucca bianca… Magrolina ma comunque grandicella. Sarà pure santa ma tutta sta voglia di mandarla in paradiso e seguirla non ce l’ho. Arrivato a Bundi subito un panino e poi a nanna incrociando le dita che domani il monsone stia più tranquillo
12/8: Bundi – Rajasthan Dopo la giornata impegnativa di ieri oggi sveglia senza ‘sveglia’ a Bundi. Ovviamente abituato ad alzarmi presto, anche a Roma alle 8:00 ho aperto gli occhi. Durante la notte aveva piovuto molto e anche di mattina qualche goccia continuava a farla, con un cielo completamente grigio… paro paro come se dice a Roma. Mi sono alzato con calma poltrendo a metto per un po’ divertendomi a leggere i commenti botta e risposta con pareri ben diversi su cosa fare per le mie vesciche. Alla fine visto che qui la pulizia non è il massimo in giro (eufemismo) e non ho ago, filo e accendino, ho preferito coprirle con dei Compeed e mettere calzini e scarpe. Oltretutto piovendo ci sono pozze ovunque. Salgo poi in terrazza per una breve colazione ammirando Bundi Palace. Verso le 9:30 fortunatamente smette di piovere e comincio a girarmi Bundi partendo proprio dal Palazzo reale dotato di un bastone che mi ha prestato l’hotel per allontanare le scimmie a volte invadenti. Raggiungerlo e’ facile. Non altrettanto salire superato il portone del Palazzo visto che la salita e’ molto pendente e i sassi sono tutti bagnati. (Ovviamente e’ stato peggio poi scendere quando ho rischiato di cadere all’indietro sulle mie chiappe d’oro). Il palazzo reale, costruito nel 1607 in 24 anni, e’ bellissimo. Sembra uscire dalla roccia. In alcune stanze aperte al pubblico ci sono delle pitture bellissime e ancora attaccati ai muri degli specchi antichi. Anche guardare dall’alto del palazzo verso fuori e’ suggestivo. Panorama delle case blu, bazar e templi dall’alto. Peccato il tempo sia quello che è. Tornando giù in paese ecco che incontro ancora gruppi di ‘camminatori’ che già ieri notte avevo visto lungo la strada che da Kota mi ha portato a Bundi… Oggi ho scoperto che fanno 800km a piedi – altro che i 60 di ieri notte – pregando e raggiungendo un posto sacro. Una sorta di Cammino di Santiago per intenderci. Passeggiando poi in paese mi sono fermato in una bancarella. Un ragazzo molto simpatico oltre fare due chiacchiere mi ha offerto un bel the … Ovviamente mi stava corrompendo infatti ho acquistato un paio di pantaloni indiani per me e un bel fular da regalare. Dopo un po’ di giri nella parte storica mi fermo a pranzo da Out of The Blue dove mi prendo pizza e supplì… Certo non reggevano il paragone con le nostre ma non erano male affatto. Forse pizza troppo dura. Magari si possono offrire per una consulenza anche qui Giancarlo o Stefano Dopo il pranzo un giro intorno al laghetto sotto un po’ di pioggia … La strada provinciale e’ davvero infangata. Poi la pioggia si ferma e raggiungo il mercato dove vedi di tutto. C’è chi vede alimenti, chi pentole e chi gioielli. Mercato davvero eterogeneo ma davvero interessante. Torno verso le 17:00 in albergo perché stamattina avevo preso un appuntamento. Ore 17:30 il mio primo massaggio Ayurveda Dopo un ora di scrocchiate e manipolazioni sono rinato! (Maschi non pensate male! Non siamo in Thailandia e non mi hanno offerto l’happy end… E il massaggiatore era peraltro masculo. Bravissimo, un massaggiatore professionista) Post massaggio obbligatoria la doccia per eliminare l’olio – ero più unto io di chi fa male il fritto misto – e riesco per la passeggiata post tramonto. Unica maledizione e’ che ho scordato i tappi per le orecchie e ripartono i vaffa a ogni scooter che suona il clacson anche a strada vuota. Domani li rimetto appena mi sveglio, anche prima di lavarmi. Meno male che li ho portati con me e preparo i viaggi leggendo forum e guide… Come direbbe un amico di Roma Lonley ti adoro tappo ti metto. Finita la cena ora si rifanno gli zaini. Domani alle 6:30 mi aspetta il tuk tuk per portarmi alla stazione dove prendo il treno per Chittorgarh e dopo 3 ore la coincidenza per raggiungere la tappa di Udaipur nel tardo pomeriggio.
13/8 – verso Udaipur Apro occhi alle 5 e non riprendi sonno. Un ora prima della sveglia porca paletta… Stamattina problemi wifi in albergo quindi niente letture on line. Pazienza posso farne a meno quindi rapida doccia e due passi a Bundi che è ancora nel mondo sogni. Tutto chiuso, incrocio solo pellegrini… Incredibile ma ancora pochi clacson si sentono. Siamo ancora con le luci per strada. Manca un po’ al sorgere del sole. Cerco inutilmente qualcosa di aperto per fare colazione . Ho anche un po’ fame visto che ieri sera ho cenato light al volo. Rientro in albergo alle 6:00 e dalla terrazza scatto qualche foto alle prime luci dell’alba guardando il palazzo reale di Bundi. Prendo poi gli zaini preparati ieri e scendo giù ad aspettare il tuk tuk per la stazione…
Dopo una ventina di minuti arriviamo alla micro-stazione di Bundi. Chiedo alla biglietteria dove si fermerà la carrozza della seconda classe (così evito di correre lungo il treno con peso sulle spalle) e poggio gli zaini… Un paio di foto e, ovviamente anche un #selfie e aspetto assieme a un milione, più o meno di mosche. Suona la campana!!!! Ricreazione?!? No arriva il treno che devo prendere pe Chittogarh! Oggi sono in S2 con posti a sedere e sono accanto al finestrino. Ops… Volevo dire sbarre. Il vetro non esiste. Perfetto però così non si muore di caldo e mi godo il viaggio guardando fuori il paesaggio. Territorio tutto pianeggiante inizialmente pieno di risaie, poi roccia piatta con pascoli di mucche e gregge di capre seguite dai loro pastori. Ogni tanto qualche laghetto dovuto alle pioggie monsoniche. Comincio poi un po a leggere anche perché il paesaggio e’ molto costante ma dopo una mezz’ora, vista la sveglia prima delle galline sento sonno e mi sdraio sui sedili con cuffie e un occhio chiuso e uno aperto per il timore che qualcuno possa frugare negli zaini. A metà tragitto sale poi molta gente e mi rimetto a sedere. Uomini donne bambini di diverse etnie. (Uno di loro mi ha anche chiesto se volevo l’erba … Eppure ho faccia da bravo ragazzo io ) L’arrivo era previsto per le 10:50 ma avevo il timore di perdere la stazione e sono stato allerta da una mezz’oretta prima. So che semmai qui tardano i treni piuttosto che arrivare prima ma meglio esser prevenuti. Anche perché qui con questi treni regionali non avvisano tramite annunci a che stazione si sta per arrivare, e nelle stazioni di questi piccolo paesi in inglese e’ arduo trovare il nome della città nei cartelli. Arrivato comunque puntuale a Chittogarth vado subito a lavarmi con il magico sapone a foglietti e poi a cercare un posto per pranzare prima del prossimo treno per Udaipur delle 13:20. Uscito dalla stazione mi viene ovviamente chiesto più volte da diversi tuk tuk se voglio fare un giro al forte della città. (Peraltro leggendo guide molto ma molto bello). Ma con due zaini con me non potrei farci una visita, quindi sempre sorridendogli declino l’offerta e cerco un posto dove pranzare. Mi sono lasciato convincere da un locale e sono entrato nel ristorante di un albergo davanti alla stazione. Gran bel consiglio. Ottimo il lassi e buonissimo il Masala con formaggio di pecora, peperoni, cipolle rosse e spezie varie. Oltretutto servizio eccellente … Forse troppo prescioloso… Ti riempiva nuovamente il piatto il cameriere quando eri a un boccone da finire la porzione. Tornato in stazione mi diverto a fare qualche foto e poi dopo un oretta ecco il treno. La fortuna vuole che nella mia cuccetta sono solo quindi subito a gonfiare il cuscino, mettere lucchetti agli zaini, lencuffie nelle orecchie e buon riposo Una bell’ora sdraiato sui sedili a recuperare un po’ di sonno Arrivato ad Udaipur puntuale mi aspetta per il pick up un tuk tuk dell’albergo. Ora doccia e poi subito in giro per la città definita la più ‘romantica’ del Rajasthan! Cenerò a lume di candela … Solo! Uah uah uah
13/8 bis – l’arrivo a Udaipur Preso il taxi dalla stazione, dopo 15′ in mezzo al traffico ero in albergo. Una frase fantastica detta dal tassista mentre parlavamo del traffico in India e’ stata: gli indiani guidano come i cammelli con bende laterali agli occhi! Verissimo!!! Dopo check in, doccia e aver indossato la mise indiana/thailandese (pantalone preso a Bundi, maglia a Chang Mai lo scorso anno) esco per il primo giro a Udaipur. Bella, bella, bella! Questa e’ una città pulita ed e’ davvero meravigliosa! Artisti di strada e negozi d’arte, palazzi antichi fantastici, sorrisi ovunque. Un po’ di foto al tramonto e organizzo un giro in moto attorno a Udaipur nei villaggi per domani mattina. 3 ore in giro fuori città, nei villaggi delle etnie locali, io e Carlos, un ragazzo della catalogna che era li con me mente contattavamo il prezzo, dietro a due motociclisti locali. Dopo un po’ di su e giù decido di cenare in albergo anche per cominciare ad affrontare il tema del 15 agosto… Loro festeggiano l’indipendenza io devo capire come fare i 500km che separano Udaipur dalla tappa successiva, Jaisalmer, visto che i treni non le collegano. Ipotesi avanzata dal tour op e’ taxi con tappa a Kumbhalgarh a modiche 7000 rupie. Che per noi, visto che saranno 10 ore in taxi, e’ una bazzecola (sono 90€ circa), ma qui e’ un cifrone considerando che il volo New Delhi-Varanasi mi è costato 4500 rupie Pensieroso se ok o sentire poi il giorno dopo altri tour op, vado a farmi la cena romantica a lume di candela in due… Io e la signora Canon. D’altronde avevano detto che questa e’ la città romantica Ora a nanna presto per alzarmi all’alba domani e andare a far foto prima dell’appuntamento alle 8 con i motociclisti. Buonanotte!
14/8 – Udaipur Indovina un po’ a che ora ho aperto gli occhi? 5:00 spaccate! Sveglia prevista 5:30 😛 Il tempo non è il massimo… Nuvole cariche e cielo molto scuro. Ma le foto si fanno comunque 😉 Poi in nei vicoletti del centro di Udaipur con ancora tutte le tapparelle tirate giù…. Giusto qualche bancarella aperta e ne approfitto per fare colazione con un bel riso tostato con cipolle e peperoni 😛 Dopo un paio d’ore vado all’appuntamento per fare il giro nelle colline attorno alla città. Paesaggio molto bello, gente ancora di più. Ci siamo fermati in un paio di scuole elementari, ad un bel lago dove c’era chi faceva il bagno, in diversi villaggi etnici chiacchierando con la gente e assaggiando un ottimo latte di capra. La batteria dell’iPhone m’era morta li quindi per le foto aspetterete quelle vere 😉 (ve ne metto giusto un paio di quelle vere). La fine del tour e’ in cima a una montagna, nel vecchio palazzo dove il Raja ‘si riposava’ quando non voleva troppa vita da re. Da dove si ammira tutta la valle e Udaipur. Uscendo becchiamo la scimmia che si è fregata dalla sacca della moto l’altro mio riso che mi aveva preso la guida. (Meglio, tanto a me non andava e mi sembrava brutto dirglielo 😉 ) Tornato a Udaipur alle 11:00 sono andato in albergo perché più ci pensavo più non mi conveniva andare a jaisalmer via taxi. A parte l’inutile spesa di 7000 rupie mi perdevo in viaggio tutta la giornata della festa della liberazione dell’India di domani. Quindi ho prenotato sleeping bus che partirà alle 20:30 e arriverà alle 7:30… Perdo la notte già pagata in hotel ma spendo 900 rupie e non le 7000 del taxi. Riprendo la visita a Udaipur e come prima tappa, visto che ho mangiato alle 6:30 solo un po’ di riso, mi fermo a farmi un bel mix di frutta, muesli e yogurt per darmi la carica. Visita al bel Palazzo Reale pieno di stroria, di opere e di turisti :-), tante foto – anche alla #macchina di Damiano – e poi zizzagheggio in città prima di andare a pranzo, nel primo pomeriggio, e mangiare, dopo un ottimo lassi, un bel piatto a base patate lesse e spezie. Poi altri templi, altre foto alla gente e nei quartieri meno centrali, un po’ di shopping con le consuete trattative ad abbassare il prezzo di partenza che io sono davvero incapace a fare e poi, coincidenza delle coincidenze, l’incontro casuale con la coppia di Roma con cui avevamo parlato via chat del viaggio nello stesso periodo, con tappe simili ma in giorni diversi. A volte capitano cose che se anche uno avesse voluto fare sarebbero state irrelizzabili… Stessa città, stessa viuzza, stesso momento e ci siamo incrociati 🙂 Rientro in albergo alle 18:00, preparo lo zaino e poi due passi in pieno relax … senza neanche la Canon 😛 … per una birretta di nascosto in un bar lungo il lago. Di nascosto perché qui per legge molti non potrebberlo venderla… Infatti nel menù non c’è, me la apre nascondendosi piegandosi sulle ginocchia sotto il tavolino e la bottiglia di lato nascosta sotto il tavolino rimane. Vicino a me gli anziani giocano a scala 40?!? Poker non è … 🙂 Finita la birra faccio due passi e poi albergo per il check out e aspettare il tuk tuk che mi porterà alla stazione dei bus. Jaisalmer sto arrivandooooo….
14 – 15/8 – da Udaipur a Jaisalmer con lo sleeping bus Si parte da Udaipur con il bus notturno alle 20:30. Arrivo previsto dopo 13 ore. Lasciato lo zaino grande salgo e vado nel mio lettino J. Scomodissimo salire dalla scaletta, il letto e’ comodo, anche se sembra di andare a dormire in un loculo, ma la cosa che non va e’ l’aria condizionata! Mai più posti con AC. E’ a palla, non è regolabile e non è possibile chiudere il bocchettone. Mi gelo. Anziché in un bus verso il deserto di jaisalmer mi sembrava di stare in un rompighiaccio verso l’artico. Provo a mettermi al contrario perché il bocchettone e’ lato testa, ma anche le gambe mi si gelano visto che sto in bermuda e poi sdraiato con la testa al contrario rispetto al senso di marcia un po mi da fastidio, soprattutto viste le continue frenate. Dopo un oretta di sonno per la stanchezza – ero sveglio dalle 5:00 – mi cerco di ingegnare per capire come bloccarlo, ma nello zaino avevo poche cose utili. Macchine foto varie, salviettine umide, acqua e doc vari. Unica soluzione che ho trovato e’ stato inserire il copri macchina di plastica trasparente che si usa quando si fanno foto sotto il diluvio. Infilato le cose vanno meglio anche se comunque gli spifferi si sentono. Alle 00:30 facciamo prima sosta e recupero una coperta. Non sarà stata appena ritirata dalla lavanderia ma meglio poi lavarsi che morire surgelati. Sonno leggero ma riesco a dormire con felpa con cappuccio e arrotolato nel copertone 🙂 Alle 6:10 apro gli occhi e il bus dopo poco si ferma per la colazione. Siamo a 2 ore dalla meta e io non vedo l’ora di arrivare… Stare 12 ore in un loculo non è comodissimo. Arrivati a Jaisalmer prendo il tuk tuk e arrivo nella bella Suryia Praji Guest House, dentro il Forte, pronto per godermi in questi due giorni la loro bellissima città chiamata ‘golf city’ visti i colori, la festa nazionale per l’indipendenza Indiana del 15/8 e il loro deserto dove farò una bella gita al tramonto su un cammello. Buon ferragosto a tutti e, mi raccomando, non pubblicate su FB troppi carboidrati e soprattutto troppe bottiglie di quello che berrete … Perché un po’ rosico! E’ da 10 giorni che non tocco vino 😛
15/8 – Jaisalmer Auguri!!! Buon ferragosto dall’India!!! Chi ha letto il mio diario precedente sa che sono arrivato con io bus notturno a Jaisalmer starmane alle 9:00. Alla stazione dei bus mi ha preso Padam e con la sua moto siamo saliti nella parte storica della città, dentro le mura, dove proprio in uno dei bastioni del forte c’è la sua Guest house dove alloggio. Bellissima! Con la mia camera che si affaccia con due finestre sulla città! Visto il gelo della notte in bus il fatto che non abbia A/C e’ anche meglio e il bagno in comune ormai e’ un lusso visto che stanotte noi maschietti la pipì alle fermate del bus le facevamo per strada Un oretta nel loro ristorante/bar in attesa della camera e due chiacchiere con il simpaticissimo Padam per cominciare anche a organizzare il giro di domani, noi due in moto nei templi a qualche km da Jaisalemer e nel deserto. Pronta la camera e ovviamente, vista la notte non proprio rilassante, subito una bella doccia fredda!!! Poi comincio a girare la parte storica di Jaisalmer cominciando dal Fort Palace fondato nel 1156 da Jasal e utilizzato nei secoli per difendersi durante le guerre. Un oretta e mezza di guida audio che ti fa calare bene nella cultura e nella storia. Proseguo poi il giro dentro il forte a scoprire le viuzze – piene di bancarelle che Padam mi ha sconsigliato visti i prezzi assurdi – e i templi gianiniti di Chandraprabhu e Rikhabdev. A pranzo torno nella Guest house e dopo un ottimo pranzo, due ore di sonno per recuperare la notte non proprio rilassante. Nel pomeriggio scendo a piedi nel paese girando a caso tutte le viuzze bellissime, piene di case storiche nel fantastico stile Haveli con splendidi portoni in legno, balconi e torrette. Arrivato poi alla Porta Ghandi vado a vedere il mercato dove compro un nuovo cappello per andare domani nel deserto, visto che il mio devo averlo scordato da qualche parte. Girando, una cosa particolare che ho rinotato oggi anche qui e’ che in India se sei una coppia normale non passeggi mano nella mano, se sei una coppia omosessuale si Per tornare su al forte baratto la corsa con il tuk tuk – ammetto di non esser facile a trattare – e sono su al forte al tramonto per una birretta e due chiacchiere con una coppia di milanesi incontrati li. Saltata la corrente ovunque mi cambio poi alle ultime luci del giorno e scendo per cena al ristorante Trio dove speravo di trovare il vino locale ma nulla! (Forse dovrei dire menomale ) Domani provo il Saffron visto che la Lonley dice che ‘has a Wine list’. Mangio un ottimo piatto di montone, morbidissimo e comincio anche a farlo all’indiana… Niente posate e solo con mano destra Anche li pieno di europei… Tanti tanti spagnoli e francesi in giro con molti pochi italiani invece. Rientro su a piedi e mi metto a bere una bella Coca-cola fresca dopo la lunga camminata ammirando dall’alto le luci della città. Domani foto presto e poi giornata in giro moto io e Padam! Di nuovo buon ferragosto!!!
16/8 – Jaisalmer Siamo a metà viaggio. 8 giorni sono trascorsi e altri 8 ne mancano al ritorno a casa. Stamane alle 5:30 ho aperto gli occhi per vedere come era il tempo per le foto all’alba e li ho richiusi subito… Tutto coperto Sveglia quindi con più calma un paio d’ore dopo e subito in giro per la parte storica di Jaisalemer camminando lungo i bastioni. Eravamo io e gli animali. Peraltro stamane o puzzavo o profumavo troppo… Prima 4 cani randagi mi si avvicinano e mi seguono ringhiando un po’ e ho dovuto far finta di tirargli un sasso per allontanarli, poi una delle solite mucche tranquillissime mi ha dato testata su una chiappa passandole accanto. Rientrato in guest house faccio una lauta colazione rifocillante a base lassi, pankake a cioccolata e banane e spremuta di arancia. Alle 9:00 si parte per il giro in moto io e Pandam. Partiamo con la visita al cimitero dei Marajha per poi andare in un tempio sacro sperduto in mezzo al nulla dove per l’ennesima volta sbatto le corna entrando!!! Mannaggia a queste porte basse che gli indiani costruirono così perché i poveri si inchinassero entrando a casa d’altri e, sopratutto, per tagliare la testa al soldato nemico in guerra, quando entra per forza piegato in avanti, prima che rialzi la testa! Riprendiamo poi la moto per andare verso il deserto. Buffo vedere in molte zone dei sassi accumulati. Pensavo fossero tombe, invece Pandam mi spiega che qui se copri di blocchi di sassi una zona limitandone il perimetro dopo 30 anni il terreno diventa di tua proprietà… Potrei volendo farmi casa qui, gratis o quasi, per trascorrerci la vecchiaia quando andrò pensione Dopo una 15 di km fra dune, alberelli e piccole case arriviamo alla ‘città fantasma’. Fantasma perché fu abbandonata in una sola notte da tutta la famiglia del ricco proprietario dell’Haveli che espresse il desiderio di voler sposare una donna bellissima ma povera e che, soprattutto, non faceva parte della casta nella quale lui doveva per forza scegliere la futura moglie. Rimase solo e abbandonato e la leggenda dice che il suo fantasma e’ ancora li… io non l’ho incrociato e non sono riuscito a fargli foto Rientrati a Jaisalmer mi faccio lasciare al mercato per fare qualche foto e un po’ di shopping salendo verso il forte nella via dei bazar. Più passano i giorni e faccio primi piani, più noto come i caratteri somatici siano ben diversi dalla gente vista nelle precedenti città. Qui si nota la pelle scura e i caratteri somatici simili ai pakistani. (Il confine e’ a soli 150km). Buffissimo poi vedere mentre passeggi che ci sono tanti calzolai che ti guardano le scarpe e propongono di riparartele … Faccio qualche altro acquisto per riportare a Roma qualche pensierino e mi cimento anche nel baratto… Ma sono una sega… Guidano loro e ovviamente vincono loro A pranzo un cheesburger che di burger non aveva nulla visto che era di patata e non di carne! Giuro che appena torno a casa mi mangio una bistecca di vitella anche a colazione!) Nel pomeriggio dopo la pennichella delle ore calde indosso la mia nuova maglia indiana e vado a zonzo nei quartieri meno noti della città. Fa un caldo boia e visto che a pranzo avevo mangiato poco, mentre passeggio e faccio foto di primi piani con lo zoom, in un paio di bancarelle assaggio prima una sorta di crocchetta salata con dentro verdure e poi un frullato di mango. Mi ero anche fermato in un posto pieno di europei/americani dove fanno, dice la Lonley, ottimi lassi ma poi ho scoperto perché ottimi secondo molti e con tutta quella fila di gente… Frullano yogurt, frutta e un erba locale tipo maryiuana. Volendo infatti c’era chi beveva il lassi senza e quella se la fumava Rientrato poi in guest house doccia e preparazione degli zaini visto che domani alle 8:00 si parte in bus per Jodhpur, la città blu!
17/7 – Jodhpur, la città blu Niente… Nulla da fare. Nella stagione dei monsoni e proprio inutile mettere la sveglia alle 5:30 per fare foto all’alba. Il cielo e’ nuvole e basta e la visibilità e’ davvero poca. Alle 8:00 prendo lo scooter per andare alla stazione bus. Arrivo e attendo che parta dopo aver messo lo zaino nella sacca di sicurezza che oltre a evitare lo aprano ho scoperto evita anche che diventi pieno di polvere visto che viaggiando nel bagagliaio c’entra più polvere e sabbia che nel deserto. Posto 16, sedile e non lettino stavolta e 0 aria condizionata, fa molto caldo ma stando vicino al finestrino durante il viaggio brezza arriva. Si schiuma solo quando si fanno le soste per far salire la gente. Come quando a metà percorso, in una città che non ho idea quale sia, c’è stato l’assalto alla corriera… Siamo ripartiti con una 20 di persone in piedi… A confronto nella metro B di Roma alle 8:00 si sta larghi. Meno male che l’unico non indiano, dalla carnagione abbronzata ma più chiara e la sua barba ormai lunga, a bordo aveva prenotato il suo singolo comodo posticino Sosta successiva faccio anche la merendina a base gelato alla banana consegnato direttamente dal finestrino al sottoscritto Dopo 5 ore sono arrivato nella città blu. Subito in albergo per check in e doppia doccia prima di cominciare a scoprire Jodphur. Arrivo alle 15:00 sotto il caldo torrido con un tuk tuk al forte. Enorme e bellissimo su di una rocca da cui si ammirano i tetti blu della città. Fatico un bel po’ a reggere fisicamente la folla e il sole che picchia. Comunque cuffie in testa e la Canon sulle spalle mi giro tutto il Mehrangarh. Scendendo incontro una coppia di ragazzi di Viterbo conosciuti a Bundi…. Altra coincidenza Mi incammino verso il bazar e poi mi perdo nelle viuzze della città blu… Mi perdo a tal punto che chiedo diverse volte la strada per ritornare in albergo. Alla fine trovo un signore e gentilissimo che mi da uno strappo in moto. Arrivato in albergo mi informo se per spostarmi a Pushkar domani c’è un taxi disponibile a prezzi decenti, ma nulla, e anche considerando che rispetto al bus risparmierei solo mezz’ora domani mi prenderò uno dei bus che da qui partono ogni 30′ e in 4 ore sono Ajimer e poi 20′ di taxi per raggiungere la reggia… Perché come alloggio finale nel Rajasthan me la volevo togliere la soddisfazione di stare in una reggia a modici 40€ Serata poi rilassante in terrazza guardando il forte e chiacchierando con una coppia di spagnoli e i due proprietari dell’albergo. Ammetto di esser un po’ sazio del Rajasthan… Non vedo l’ora di decollare e farmi gli ultimi giorni nel Ladakh.
18/8 in corriera verso Pushkas, la mia ultima tappa nel Rajasthan 6:04 sveglia naturale… Niente suoneria per dormire il più possibile, ma nulla da fare, l’istinto del fotografo prevale sulla stanchezza e mi godo il sorgere del sole dalla terrazza del Castle View home stay dove alloggio mentre mi prendo il primo caffè. Poi doccia e a passeggio fra le case blu, un coloro utilizzato come repellente per gli insetti dicono, ma non funziona visto che io ho le gambe piene di bolle di zanzara e qui di mosche ce ne sono miliardi. Sarà anche perché anche qui nella parte storica e non solo le strade sono di un lercio che la metà basta. Per le pulizie di strada a confronto l’AMA di Roma e’ stra-efficiente!!!. Qualche bella foto incontrando mucche che fanno colazione e una bellissima coppia di bambini, loro si che camminano mano nella mano. Rientrato in albergo continental breakfast… reggo sempre meno lo street food locale … e poi a completare gli zaini e un altra bella doccia. Ho coniato un nuovo detto indiano: 4 docce al giorno levano lo sporco di torno…. 5 anche meglio Per raggiungere la stazione dei bus prendo il solito tuk tuk dove, nonostante ci sia, il tassametro e’ finto… Mai visto attivo Arrivato alla stazione prendo al volo la corriera diretta a Pushkar, l’unica, evitando così di dover andare ad Ajimer e poi 40′ di taxi. Alla fine meglio del taxi diretto la. Guadagnavo forse 30′ ma perdevo parecchio a livello di spesa: Corriera 164 rupie, taxi 3400!!! ( 2,2€ vs 42,5€) Quando si sosta si schiuma… Corriera affollatissima e zero brezza da fuori. Meno male che io occupavo due posti uno io accanto al finestrino e uno i due zaini verso il corridoio. Occupavo perché nelle ultime due ore nulla da fare c’era un bordello di gente e il mio backpack ha ceduto il posto e mi guardava dal corridoio … Tutto il resto del viaggio in piedi lui. Comunque no more corriera! Anche se da qualche foto potete vedere che c’è di peggio per viaggiare… Arrivato ora a Pushcar mi rilasso in una reggia
18/8 – Arrivato a Pushkar Dopo le 5 ore in corriera, check in al 5 stelle e relaxxxxx… Mezz’ora a leggere in una bella vasca da bagno!!! Poi con calma, ma molta calma, passeggiata verso i Gath dove si lavano e beatificano gli indiani. Prima tappa un tempio lungo la strada … No ricordo il nome… Stra-tempio perché qui oltre a togliere scarpe devi lavare le mani, mettere un fular a coprire la testa e entrare mettendo i piedi in una vasca d’acqua. Dentro peraltro foto vietate ma io ne ho fatte un paio di nascosto Alle quattro un po affamato mentre proseguo per lago santo, mi fermo a fare un burger vegetariano. Molto buono. Poi proseguendo stavolta ci casco come un pollo e mi faccio portare da una moto ad uno dei gath. Li mi riceve un santone che mi da i petali di fiori e mi accompagna ai bordi del lago. Li mi fa recitare nmila cose in indiano … Praticamente ho augurato benessere, felicità, gioia e tutto quanto di buono a a Damiano, ai parenti, ai cari amici (soprattutto un paio in questo momento), agli amici di FB, alla magica Roma… Insomma un po a tutti. Tirati i fiori in acqua e ‘beatificato’ anche me mettendomi la crema rossa sulla fronte … Chiede i soldini… Mannaggia a me! Voleva 3000 rupie! 24€! Gliene ho date 500 Poi comincio a fare foto… In alcuni punto mi rompono pure i maroni che sono vietate ma rubo qualche bello scatto. Rientrano poi verso l’albergo comincio poi a informarmi per come andare a Delhi partendo il 19 sera per essere in aereoporto al massimo alle 6:00 visto che alle 8:30 ho il volo per Leh. Ahimè sleeping train già posti finiti nei vagoni letto Ci sono diversi bus notturni ma arrivano verso le 7:00 e non voglio rischiarmela… Dovesse piovere o trovare problemi lungo la strada. Le due ipotesi sono sleeper bus che passa in zona aereoporto e mi lascia li alle 5:00 o taxi diretto, con costo però 4 volte tanto e non e’ che sia molto comodo dormirci. Domani vedremo se tramite alcuni tour op mi trovano altre soluzioni. Rientro quindi in albergo e mi faccio la 5′ doccia del giorno per poi andare a cena a pushkar a mangiare …Pizza!!! Ora a nanna per riposarmi un po’ … Domani come si dice a Roma ‘cazzeggio’ un po’ in giro senza metà.
19/8 – pushkar, l’ultimo giorno prima del Ladakh Occhi aperti alle 7:44.. Ah che bella colazione in albergo e ancora non esser in giro prima delle 9:30! Poi con calma a passeggiare lungo la strada del mercato che costeggia i gath. Foto qua e la come quella alla libreria che ‘non’ vende libri alla mucca interessata a un bel vestitino e alla fila incredibile sotto al tempio Bhrama dei milioni di pellegrini che sono qui per un due giorni in cui festeggiano qualche dio particolare Alle 10:30 con calma vado a rimettere a posto le ossa e i muscoli da un dottore consigliato da alcune guide nell’ospedale di Pushkar. Un ora di massaggio Ayurveda che mi rimette in sesto. Tornato in albergo ho aspettato le 12:00 – apriva il booking – per prenotare il treno delle 15:30 per Delhi tramite la reception. In autonomia via booking ho poi subito prenotato una camera a due passi dall’aereoporto. Arriverò a Delhi alle 21:30… Tempo poi di prendere taxi per albergo e sarà tardi. Meglio una camera in quella zona così che domani mattina mi alzero’ con calma visto che il volo per Leh e’ alle 8:30. Bye bye Rajasthan …. Himalayaaaaaa sto arrivandoooo!!!!
20/8 – Leh, Ladakh Oggi la sveglia prestissimo era mandtoria. Messa alle 5:40 per fare check out alle 6:00 e prendere il taxi per l’aereoporto. Lasciato il bagaglio da stiva una bella colazione… Inglese… Chocolate muffin and black coffe Attendendo il bording e mi sono riletto un articolo scaricato dal web sul mal di montagna. Sintomi, cure, rischi ecc… ecc… E la guida per cominciare a pianificare giri e tappe degli ultimi 5 giorni sulla catena Himalayana. Atterrare e’ da restare a bocca aperta!!! L’aereo fa giro giro tondo per abbassare quota visto che l’aereoporto e’ circondato tutto attorno dalle montagne. Paesaggio spettacolare! Fa caldo, 22′ gradi al sole ma stasera ci sarà di sicuro un escursione termica notevole. Mentre faccio colazione in giardino comincio bene a percepire come l’aria sia più rarefatta di ossigeno. Ai primi sintomi di mal di testa, vertigini, nausea o stanchezza mi prenderò subito il Diamox! Oggi sarà una giornata tranquilla a Leh di ambientamento ai 3500 metri di quota, bevendo tanta acqua!!! Anche se non vedo l’ora sia domani e comincio a salire in quota passando ai valichi oltre 5000 metri!
20/8: il resto della giornata a Leh Fatto il check in, un bel riposo in camera sino alle 16:30. E’ un must ambientarsi piano piano a 3500 metri di quota. La testa era un po’ pesante e ho dormito e mangiate bene, quindi per ora mal di montagna non l’avevo. Sono poi uscito per una passeggiata a Leh. Bel paesino pulito e pieno di negozietti carini. Per ora ho solo comprato due cappelli. Uno a tesa larga per il giorno e uno di pile per la sera. Perché qui la sera fa freddino!!! Ho cenato in una bella terrazza che guardava il palazzo e meno male che avevo il mio pile pesante al posto della felpa. Ho mangiato un piatto del Kashmire a base montone buonissimo!!! Rientrato poi piano piano, salendo a pezzi fermandomi a guardare varie vetrine. Sempre meglio muoversi con grande calma qui. E domani girerò attorno a Leh per non arrivare subito oltre i 5000, cosa che vorrei fare gli ultimi due giorni dormendo in quota in qualche villaggio… Ma vedremo.
21/8 – in giro nella valle Indus Stanotte la cefalea cominciava a esser pesante, anche perché in bagno c’era la doccia ce perdeva e mi trapanava la testa ogni goccia che cascava nel secchio. Ho risolto le due cose. Dopo aver navigato un po’ su internet per capire cosa fosse meglio che fare, visto che sto assumendo il Diamox, mi sono preso una pasticca di parcetamolo, la tachipirina. E nel secchio sotto la doccia ho infilato uno dei cuscinetti del letto così assorbiva l’acqua e non faceva rumore Ho ripreso così dopo un po’ il sonno e stamane ero molto più in forma. Pancake al cioccolato e black coffe alle 7:30 e poi con un taxi al Palazzo di Leh per la visita, qualche foto della città dall’alto e il giro nelle viuzze del vecchio quartiere del paese. Mentre mi incamminavo verso il centro portavo avanti il primo obiettivo della mattinata leggendo gli annunci delle escursioni in jeep organizzate dai tanti tour operator che ci sono a Leh. Dopo qualche tentativo sono riuscito a trovare quello che per domani aveva già organizzato la due giorni nella Nubra Valley con la notte li. Mi sono subito segnato e domani con una coppia di tedeschi partiro’ per questa due giorni superando il valico di Khardung La a 5400 metri di quota per poi riscendere giù e visitare i paesi della valle dove dormirò anche. Poi ho approfittato dell’agenzia anche per il giro di oggi nella valle Indus. Lasciamo Leh alle 9:00 e la strada sembra sia fra paesaggi lunari vette e, all’inizio, basi militari. Incrociamo tanti camion bellissimi, dei Tata tutti colorati Ci fermiamo al primo tempio di Gudora dove parte anche un #bi-selfie io e Torgy il mio driver.
Il secondo tempio su una rocca che sovrasta il paese di Basgo e’ molto bello, sia dentro che per il posto suggestivo doe si trova. La strada che attraversa le montagne e’ bellissima… Piena di cartelli a rima che suggeriscono di non correre e di gente che la percorre. Ma Oltre ad auto, moto e camion ci sono anche gli iron man!!! Gente che se la fa in biciciletta o a piedi! Ancora più bello però e’ quello di Alchi. Un tempio antichissimo dove e’ però vietato far foto. Pranzo li stavolta con un ottimo piatto si spaghetti cinesi che mi ha suggerito Torgy. Rientrando ci fermiamo per un caffè lungo il fiume Sungam dove vediamo smontare canoe e gommoni di gente che ha fatto rafting… Ad avere più giorni l’avrei fatto anche io volentieri. Ultima tappa il Thiskey Gompa, uno dei monasteri più famosi Ladakh nella città di Shey. Non era previsto nel giro pagato all’agenzia ma Torgy mi ci porta con una piccola mancia a lui. Monastero davvero bello dove ho anche potuto fotografare i monaci in preghiera oltre alle varie sale delle divinità. Stasera dopo le 2 ore di riposo ora in camera andrò a fare le foto al tramonto, guardando Leh, dallo Shanti Stupa che è proprio sopra l’albergo. Lasciata poi l’attrezzatura Canon in albergo, passeggiata in paese per una bella cena e cercare gli ultimi regali. Perché domani si parte per la due giorni nella Nubra Valley e poi domenica all’alba c’è il volo per tonare a casa…
21 e 22/8 – I 2 giorni nella Nubra Valley Vi stavate preoccupando che da un po’ non leggevate nulla vero? Beh in Nubra Valley il wifi e’ un lusso per pochi. Primo giorno: Ho aperto gli occhi prestissimo nonostante la sveglia fosse un paio d’ore dopo. Sarà stato oggi per la trepidate attesa dei due giorni che mi aspettano nella Nubra Valley. Fatta una lauta colazione rifocillante mi incammino verso l’agenzia dove ho l’appuntamento per partire cercando lungo la strada un burro di cacao perché ho le labbra a pezzi e non potrei baciare nessuna Ladakhiana Arrivato, mentre aspettiamo finiscano di preparare la Jeep ci presentiamo con i due compagni di viaggio Thomas & Petra, due giovani di Stoccarda che da 8 mesi stanno facendo campeggio in giro per il mondo (Nuova Zelanda, Australia, Indonesia, Malesia, Filippine e ora India) Grande invidia la mia! Cominciamo a salire e il primo cartello recita: You are driving in the most higher road in the World! Una strada praticamente a senso unico che mette i brividi a ogni curva dove da una parte hai la roccia ma dall’altra il precipizio e non c’è ovviamente nessun guard rail. Purtroppo, salendo con l’aumento della pressione atmosferica comincia a farmi male l’orecchio destro (al ritorno il sinistro), il dolore peggiorava sempre più amplianodosi e mi si stava bucando cervello dopo pochi km. Con me avevo, oltre al farmaco per il mal di montagna (di cui non ho mai sofferto), solo la tachipirina che fortunatamente ha alleviato il dolore dopo una mezz’oretta che l’ho presa. Salire d’altitudine (non poca) fa questi scherzi. Finito il primo tratto di strada asfalta dopo la consegna del primo visto al check in militare – perché andavamo in una zona dove è necessario chiederlo per entrare – siamo passati sulla strada sterrata piena di buche ad una velocità media 30 km/h! Arrivati al passo di Khardung La siamo stati fermi per i max 20/25′ consigliati, bevendo un bel black the che fa bene e facendo un po’ di foto del fantastici panorama e mettendoci in fila per fare quella sotto il cartello che dice ce sei sotto il passo carrozzabile più alto al mondo. Scendiamo poi verso la valle Nubra con la strada che attraversa un paesaggio stupendo. Nonostante le curve sono stanco e la tachipirina incrementa il sonno e per un oretta mi abbiocco. Raggiunta la valle ci fermiamo al primo paesino per pranzare. Sono le 13:00. Ottimi ravioli alle verdure e un bel the a chiudere il pranzo. Riprendiamo poi verso le due la jeep per la prima tappa: Deskit. Arriviamo al tempio buddistha verso le 14:30. Nonostante eravamo a circa 3500 metri, e il tempo era coperto, faceva molto caldo. E per raggiungere il tempio abbiamo dovuto attraversare un villaggio tutto fatto a scale Finita la visita, siamo ripartiti percorrendo una strada che attraversava una zona strana con da una parte a sinistra le rocce mentre a destra c’è sabbia!?! Cosa che davvero sull’Himalaya non ti aspetti. E invece la seconda destinazione era proprio la zona desertica di Hunder. Arrivati passeggiamo verso le ‘Sand Dunes’, dove volendo si poteva anche andare noleggiando i dromedari. Lasciate anche le dune ci dirigiamo verso la GuestHouse dove alloggiavo. (i due tedeschi dovevano semplicemente trovare una zona dove montare la tenda). Struttura base ma pulita dove ovviamente però non c’era wifi. Subito una bella doccia calda e poi a dormire un paio d’ore. Aperti gli occhi alle 18:30 mi sono chiesto subito cosa potevo fare fino alla cena delle 20:30 Tantra non sono e quindi solo pensare non faceva per me… E porca paletta mi ero scordato il libro La Porta del Vento. Prima quindi ho portato avanti il resoconto finale su questo viaggio che posterò domenica mattina lasciando Leh e l’India, e poi mi sono messo a rivedere le foto fatte da inizio viaggio, per riviverlo ed eliminare qualcuna se non mi convinceva. Alle 20:30 hanno bussato alla camera per confermarmi che la cena era pronta. Sceso in sala mi sono seduto per terra sui loro tappeti e mi hanno servito un ottimo minestrone, con tanti legumi, e un piatto di patate e cipolle, oltre ovviamente al loro pane. Finita la cena sono tornato in camera finendo in un paio d’ore di guardarmi gli oltre 3500 scatti fatti sino ad oggi. Molti mi sono piaciuti… Sarà dura trovare le mie preferite.
21 e 22/8 – Nubra Valley, 2ndo giorno Secondo giorno: Il tempo, perlomeno a Hunder dove ho dormito, non era proprio il massimo quando alle 6:30 ho aperto gli occhi. Cielo copertissimo e un vento impressionante che piegava gli alberi. A colazione un bel pane con verdure e cipolle e una bell’omelette con cipolle… Se anche avevo le labbra non screpolate col cavolo che anche la più cessa del Ladakh m’avrebbe baciato Uah Uah Uah Un ora poi ad aspettare la jeep… L’appuntamento era alle 8:00 e lui è non arrivava. Nel frattempo giravo l’orto, vedevo come essiccavano le albicocche, i funghi e facevano il formaggio. Poi alle 9:20 mi sono un po rotto le scatole e ho chiamato l’agenzia di Leh che aveva organizzato il viaggio (non avevo il cell del driver). Alle 9:30 arriva a prendermi e partiamo. Lungo la strada sosta obbligata di una mezz’ora in un ponte a unica corsia e che regge un mezzo per volta, dove ovviamente la precedenza l’avevano i cento e oltre camion militari. Toccato poi a noi riprendiamo la strada e dopo 12km arriviamo al monastero di Sumur, l’ultima tappa prima di metterci in moto per le 4/5 ore di auto e rientrare nel pomeriggio a Leh. Anche se l’hai già fatta all’andata la strada che si inerpica sulla montagna e’ impressionante…. Qui davvero chi non sta ben attento mentre guida e magari usa un cellulare sta regalando l’anima al signore. Dopo esserci fermati a pranzo a Kumbalgar per due spaghi con verdure miste ripartiamo e dopo pochi km la machina comincia a dare problemi. Da sotto le ruote anteriori un fischio fisso, che si accentua in curva. Skalzang il driver si ferma due volte per cercare di capire ma poi riparte… Forse dischi delle ruote surriscaldati, infatti ad un certo punto si ferma e tira dietro le gomme secchiate d’acqua. Ci fermiamo al passo per un che caldo e ripartendo la fortuna vuole che non sentiamo più rumore alle ruote. Forse era un sasso dice il driver che si era infilato e sfregava contro i dischi. Scendendo verso Leh io al volo, mentre lui guidava, scattavo le ultime foto alle faglie detritiche e alle vette. Una due giorni bellissima. E ora a fare le valigie che domani alle 8:00 ho il volo per Delhi per poi alle 14:30 prendere il diretto per Roma…
Resoconto finale Ogni giorno mi sono divertito a fare un diario in diretta del mio viaggio. Nel frattempo assimilavo e riflettevo su quello che vedevo, sentivo, provavo. Ecco il mio resoconto finale. Parte 1 – Uttar Pradesh & Rajasthan In queste due grandi regioni, alla fine, tirando le somme, 4 sono i fattori comuni che ho trovato ovunque sono stato: sporcizia, povertà, caos e religione. Non sono schifettoso, chi mi conosce sa che mi sono girato diversi stati nel mondo sempre in autonomia (Asia, Africa, centro America), o solo o al massimo con una altra persona affianco, calandomi sempre in quei ‘mondi’. Perché per me il ‘viaggio’ e’ quello. E’ vivere la realtà del paese che visito. Diciamo che i miei viaggi sono ben diverso dalle vacanze ‘turistiche’. In India siamo oltre certi limiti un po’ ovunque. Poi ci mancherebbe, ci sono i palazzi reali, i templi, gli scorci dei paesaggi, la spiritualità, ma sulla bilancia il peso e’ relativo rispetto alle altre cose elencate. Il paesaggio e’ generalmente uniforme, pianura costante salvo qualche cucuzzolo e spesso e’ un po’ monotono. (Da noi invece ogni scorcio ti cattura l’anima). I palazzi e i templi valgono le visite. Ma a parte due / tre per città non è che ve ne siano molti. Non possiamo poi ovviamente paragonarli alle opere d’arte dall’antica Grecia al rinascimento in poi in Italia/Europa. Sono semmai Forti o Palazzi in cui vivevano i Raja. Anzi spesso e’ più bello perdersi per le vie delle città o nei mercati locali per scoprire scorci particolari e meno pubblicizzati dalle guide. Una cosa per me intollerante girando nelle città e’ stato alla fine, oltre allo sporco, il rumore!!! Avevano consigliato la crema per il naso all’eucalipto e i tappi per le orecchie. La prima e’ rimasto nel beauty case, e ne ho potuto fare a meno sopportando i mal odori, ma i secondi assolutamente no! Schiacciano il clacson ogni momento, anche senza motivo! Alla fine a ognuno che mi suonava, anche quando c’erano 10 metri di distanza fra me e lui, ce lo mandavo e di brutto. Anche la vita sociale e’ un po’, diciamo particolare… Qui la casta e’ tutto. Posizione sociale, lavoro, matrimoni. E il fulcro della vita e’ la famiglia patriarcale. Non esser sposati a 35 anni e’ sgradito. Come esserlo stato e non esserlo più (anche se i divorzi stanno un po’ aumentando). Infatti ogni volta che mi chiedevano età / moglie rimanevano tutti sorpresi e un po’ straniti che a 44 anni sono single Il bello e’ che la maggior parte delle unioni hindù, anche se non è scritto da nessuna parte, sono combinate dalle famiglie. E se non si trovano mogli o martiri per il proprio figlio si parte a volte anche con agenzie e annunci sui quotidiani, e se poi viene trovata la dolce metà, e anche gli oroscopi sono ok, si fa l’incontro fra due famiglie. Fondamentale qui anche la cremazione per purificare e consolare il defunto e i parenti vivi. La gente comune raramente e’ tranquilla e simpatica. Fra quelli che incontri per strada in pochi si aprono a parlare con il turista, molti ci provano sempre, assaltandoti con proposte di acquisti, giri, locali, ecc… ecc… e provano sempre a fotterti. In parte comprensibile vista la povertà, ma solo in parte, perché ho visitato nazioni più povere e la gente non era così! Sorrisi pochissimi e poi puzzano che la metà basta! Caratteri somatici brutti – per esser gentile – e sono davvero il popolo più sporco che abbia mai incontrato in vita mia. Secchi mondezza? Bagni pubblici? Sapone negli alberghi o alle stazioni? Salviettini o tovaglioli nei locali? Mai visti! Si butta tutto per strada, la pipì la fai al primo muretto che trovi, and what is sapone?! Spazzatura in giro ovunque! Per camminare a volte, per quant’e’, sei costretto a passarci sopra. A confronto nel Chiapas o nel villaggio Masai al Serengheti avrei mangiato apparecchiando per terra. E meno male che avevo con me le saponettine che porto sempre via dagli alberghi quando giro e le salviettine umide che ho rubato a Dami Loro si lavavo sempre solo quando devono entrare in un tempio! E comunque io oramai dopo tutti questi viaggi in giro per il mondo ho gli anticorpi coi contro-cojoni!!! Zero medicine nel Rajasthan! Altra cosa che non ho sopportato e’ che sputano per terra ogni due per tre. Sei dietro all’autista del tuk tuk e rallenti perché c’è traffico? Due clacsonate e uno sputo e si riparte… Il panorama gastronomico e’ legato a tanti piatti vegetariani con anche alcuni buoni di carne (pollo o capra). E soprattuto alle spezie che trovi ovunque, con la curcuma e i semi di coriandolo diffusissime. Mentre il pane più diffuso e’ il chapati – anche detto roti – integrale e non lievitato. La cucina mi e’ piaciuta ma troppo, troppo uguale, quasi ovunque sono stato. Spesso peraltro i menù propongono tantissimi piatti, li chiedi e ti dicono che non hanno quello che hai scelto spostandoti sempre su pollo o la pecora al curry e poi quasi sempre soprattutto le GuestHouse, che pubblicizzano che hanno anche il ristorante sulla terrazza, hanno delle fotocopie dei menù che trovi altrove – sono tutti uguali, identico anche il menù di plastica – e non hanno una loro cucina ma il piatto arriva da qualche casa/ristorante vicino. Anche relativamente al cibo ho preferito la delicatezza di quello vietnamita o la piccantezza e la varietà di quello thai. E poi qui niente mucca e soprattutto ZERO vino!!!! Ma che scherziamo?!? Io qua non potrei viverci Per lo shopping nei bazar ci sono sempre tante, ma tante cose, ma non era mai facile capire la qualità dell’articolo. Perlomeno all’inizio. Poi piano piano vedendo spesso cose identiche anche cambiando città a 500km capivi che erano articoli non artigianali. Ma se facevi più attenzione vedevi poi bellissimo tappeti, articoli di pelletteria, argento, bracciali e collane in pietre, abbigliamento, pashmine e foulard di chachemire. Per le religione e la spiritualità possiamo aprire un dibattito. La cosa più importante per loro e’ pregare, sacrificare, cremare, ed entrare in un tempio ogni santa mattina, rispetto a qualsiasi altra cosa… La Spiritualità e’ il fil ruoge di tutto. Permea ogni aspetto della vita degli hindu che sono l’80% della popolazione. Essere Hindu significa credere nel Brahman, l’uno, l’eterno, infinito e non creato. E in tanti altri dei. Come Vishnu, che sostiene e protegge tutto ciò che è buono, Shiva il distruttore, Ganesh con la testa d’elefante dio della buona sorte. Poi vacche e serpenti, venerati da sempre. Il primo e’ fertilità e nutrimento, l’altro prosperità. Ed esser un Hindu devoto vuol dire almeno 1 pellegrinaggio all’anno! Almeno… e sono fatti per diversi motivi come esaudire un desiderio, portare le ceneri di un patente in un fiume sacro o altro. E qui la vita e’ un semplice ciclo. Si muore e poi si rinasce. E rinasci a seconda di come ti sei comportato nella vita precedente. Se porti a compimento il tuo dharma (dovere sociale) rinasci nella casta superiore Insomma tirando le somme a me quest’India non m’ha fatto impazzire. Voto 5 Parte 2 – Ladakh Fare gli ultimi 5 giorni nel Ladakh e’ stata la scelta migliore che ho fatto quando ho pianificato il giro tagliando alcune tappe in Rajasthan, cambiando così completamente la realtà in cui avrei finito la vacanza. Il Ladakh, un ‘piccolo Tibet’, e’ un piccolo gioiellino! Girandolo si capisce perfettamente a prima vista che con l’India non centra nulla. E’ una regione solo recentemente annessa e in tutto completamente differente. Oggi e’ una delle ultime comunità buddisthe tantriche al mondo. Qui, a differenza del Rajasthan, i fattori comuni che ho trovato sono stati: gente dalla cordialità disarmante, consapevolezza ambientale ed estrema pulizia, paesaggi/natura fantastici e ottimo cibo. La zona non è facilmente raggiungibile, si apre al turismo da giugno a settembre riempendosi di appassionati di attività all’aperto: trekking, biking, rafting, relax, passeggiate al fresco, anziché al caldo umido delle zone basse spesso battute dai monsoni in quel periodo. Qui solo sole!!! Aspre montagne con le cime innevate, monasteri tibetani arroccati, laghi di montagna, canyon, faglie e campi irrigati che formano il territorio. Leh e’ incantevole, bella la Indu Valley e meravigliosa la Nubra Valley. La popolazione qui e’ per lo più tibetana / buddistha e infatti la religione prevalente non è l’hindu. E’ un posto anche un po’ più caro rispetto alle altre regioni ma vale la spesa! Anche il cibo stesso e’ leggermente più caro ma anche più vario vista anche la vicinanza con altri paesi. Ottimo i momo (ravioli) e la thukpa (zuppa di noodles). Tirando anche qui le somme, per il Ladakh, voto 8! Conclusioni: Ripeto che ho espresso un giudizio estremamente personale. Vi saranno quindi di sicuro pareri diversi da parte di chi c’è già stato e di chi ci verrà organizzando viaggi diversi, più ‘distaccati’ e tranquilli, o addirittura da mille e una notte. Io ero solo, e solo, senza guide e/o autisti, volevo girare nelle città e spostarmi. Un po’ una sorta di avventure nel mondo in solitaria. Se dovessi fare oggi una classifica delle nazioni asiatiche visitate per consigliare dove andare, considerando 1) natura, 2) cultura, 3) gente e 4) cucina, l’India del nord e’ all’ultimo posto. Questo il mio ordine con il voto da 1 a 5 per i 4 temi su citati: 1) Vietnam (5/3/5/5) – 2) Thailandia (5/4/4/5) – 3) Laos (4/3/5/4) – 4) Cambogia (4/4/3/4) …. 5) India* (3/5/3/3) *: escluso Ladakh Il viaggio e’ stato comunque una bell’esperienza, che non scorderò mai, nel bene e nel male. E non vedo l’ora di scaricare nel Mac le foto per cominciare a selezionarle, lavorarle e pubblicarle. Credo che creerò un video con al suo interno sia le fotografie che le riprese con la telecamera, e poi farò il solito libro fotografico dove stavolta però non solo scatti … ci metterò dentro anche il diario di viaggio. Per le prossime vacanze probabilmente basta Asia! O America Latina – dove non sono mai stato – o tornerò in Africa! Ma manca tempo per decidere… prima c’è Natale per una bella settimana in giro per qualche capitale europea
Bye bye India…
Il mio diario di viaggio in India Senza rileggermelo o verificare errori grammaticali copio anche qui, così sarà più facile ritrovarlo tutto assieme, il mio diario di viaggio in India, pubblicato quotidianamente su Facebook durante le mie tappe ad agosto del 2014.
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wwffb · 7 years
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WH - Kissing Booth pt 2
15:00 19/2 Rebekha_Grimes [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco] {Altro giro altra corsa, ore sono passate ma la situazione non è che sia mutata tanto, sempre lì siamo. Ovviamente tutti gli introiti del pranzo sono già stati raccolti e portati via tanto per evitare spargimento di falci e galeoni per sbadataggine o calca di gente. Certo ci sarebbe da essere orgogliosi per il successo. La pausa pranzo è stata una pura follia, la gente che si è presentata è stata davvero tanta, quasi quanto la loro generosità che ha comunque permesso incassi notevoli. All’ingresso davanti alla sala grande segue ancora il chiosco con tanto di manifesto, lo stesso montato per il pranzo e che ha ospitato tutti i baciatori della giornata. La corvonero si trova proprio al suo fianco al momento. La metamorphomagus oggi si presenta ancora spenta. I capelli sono di un biondo spento e scuro quasi fosse sabbia. Sono raccolti alla bella e meglio in una coda improvvisata che lascia sfuggire ciocche più o meno piccole che finiscono inevitabilmente sul volto spento. Un volto che presenta ancora qualche tratto infantile, ma che va in contrapposizione con un altezza che cerca di svettare ed aumenta sempre di più e un fisico che al momento non solo è longilineo, ma presenta curve in via di sviluppo. Indossa la divisa naturalmente visto che la lezione lo richiede, l’ha sistemata alla meglio per evitare di far scaturire l’ira di qualche professore, ma perfetta non è. Camicetta bianca con il colletto svolazzante che sbuca da un maglioncino grigio con i bordini bronzo-blu, stessi colori della cravatta che porta al collo, allentata quel che basta per sbottonare il bottone del colletto e non darle l’idea di soffocare. La gonna che arriva a malapena una decina di centimetri sopra il ginocchio mostrando le gambe snelle, ha qualche piega e fa notare delle calze molto semplici a trama sottile, riportano dei disegni alternati verticali che decorano le gambe della ragazza con qualcosa che ricorda una trama a pizzo chiara sui colori grigio antracite. Ai piedi un paio di stivali alla cavallerizza alti e rigidi fino a sotto il ginocchio con giusto un accenno di tacco a colpo per slanciarla. Sopra tutto porta la palandrana con lo stemma della casata e nella cui tasca interna risiede la stecca di biancospino, gli alamari ben allacciati cercando di nascondere la figura sotto quella tunica aperta, non che ci si riesca. A spalla ha la tracolla di pelle che contiene tutto il materiale per la lezione e quelle che verranno a seguire, si la borsa è adducata ovviamente. In braccio una cartelletta con mollettone dove sono segnati i turni, viene tenuto conto della cassa e beh tutto quello che serve per coordinare al meglio quella che è stata una giornata folle. Peculiarità di questi giorni sono gli occhi di un blu così scuro da sembrare le profondità degli abissi e che al momento sono fissi su quello che una piuma autoinchiostrante sta segnando}
15:09 19/2 Colt_Fleming [Sala d`Ingresso|Stand di San Valentino] [Colt Fleming sta davvero andando a fare un`offerta per salvaguardare gli animali in via d`estinzione al chiosco del WWFFB. Incredibile, no? Tiene pure un passo deciso, non baldanzoso, segnato da quei mocassini indiani regalati dal padre a Natale. Una maglietta a maniche lunghe nera, ormai diventata aderente per colpa della crescita rapida, un gilet di pelle marrone scuro con frange ed un paio di jeans con toppe a renderli integri. I capelli neri e tendenti al riccio, così legati, svelano i tratti più affilati che hanno perso ormai le rotondità proprie dell`infanzia. La pelle è scura, le sopracciglia altrettanto e gli occhi neri cercano tra la gente una personcina in particolare: BEKHA. Il quantitativo di gente attorno al chioschetto lo fa rallentare. La sicurezza viene sporcata da un attimo di titubanza, attimo che sparita nel momento in cui avrà individuato la sua...massì, preda.] Ciau [un borbottio ad un volume più alto del solito, visto il casino] lo so che ci sono le altre femmine adesso e ci sta la coda, eccetera [mannaggia al bufalo che situazione di cacca ma chi glielo ha fatto fare] però boh, siamo compagni di classe e - ci sta anche NYLA e ok ma lei va più a genio a KILL capisci [no secondo me non capisce] - a me va di fare la donazione a `ste p- [Si morde la lingua, strizza gli occhi e si decide finalmente ad alzare lo sguardo su BEKHA. Spiriti che fatica sforzarsi a dire] Voglio fare un`offerta per salvare gli animali [così li chiama Medy, ecco] ma vorrei baciare te, non le altre... [La sinistra andrebbe a cercare la destra della coetanea e delicatamente farebbe il gesto di afferrarle il polso] Posso? [In modo da invitarla a favorirgli il palmo su cui poserà tre falci. Gli occhi di Colt passano dalla mano al volto della bionda: il Cheyenne attende una risposta, milady.]
15:12 19/2 Maverick_Attwater {Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni} E si che si è preparato per bene per questa giornata. O meglio l`hanno obbligato i compagni di dormitorio. A quanto pare l`odore di maschio - che poi è sudore misto a cibo - non sembra attirare così tanto le donzelle a detta loro quindi è stato obbligato a lavarsi per bene. Per questo oggi, a differenza degli altri giorni settimanali post doccia - che sono uno o due dipende dalla settimana se è stata più o meno calda - si è pure lavato con un coso di Claus. Un coso che fa una schiuma immane e profuma tipo di muschio di qualche paese Norvegese - a detta dell`etichetta almeno. E lui ha passato una buona mezzora ad annusarsi le braccia un po` confuso ma a quanto pare si è abituato in fretta al nuovo odore. Di certo un lupo mannaro non lo trova più oggi. I capelli sono stati lavati anch`essi ma non profumano di nulla di particolare - impuntandosi al non voler utilizzare uno shampoo utopia alle bacche africane di sto gran bolide - mentre è - udite udite - vestito di tutto punto. E questo non significa che si è cambiato - è sempre un giorno settimanale e la divisa è obbligatoria - ma il cravattino è ben puntato al collo, il colletto della camicia è bianco splendente e non ci sono macchie di olio di sugo sul maglione. Qualcuno può averlo visto mentre le amiche lo obbligavano a mettersi tre tovaglioli e lo obbligavano a fare pezzi piccoli - mangiare è stato un parto ha detta sua. Ma ora è in direzione del chiosco. Cammina lento come al solito, con le solite mani nelle tasche, estratte di tanto in tanto per un passare le dita tra i capelli biondi alla Ethan Craft. Ed eccolo in dirittura di arrivo. La prima persona che vede e sicuramente BEKHA <Ehi> un saluto leggermente più basso del solito mentre lo sguardo si abbassa sul pavimento come chiaro segno di imbarazzo che prova a non mostrare. Che poi sia un po` più distaccato nei confronti della ragazza, quasi non volesse darle fastidio, è abbastanza chiaro. Non è un mito nel camuffare le situazioni relazionali con amici e altro. Si avvicinerebbe comunque alla ragazza posando lo sguardo nocciola sulla cartelletta <Beh?> come a chiedere "chi, quando, cosa, dove?". Ma non farebbe manco in tempo a rispondere che la figura di COLT si palesa in tutta la sua arroganza <CHE GRANDE!> è la risposta di Rick dopo una sonora risata mentre gli da una pacca sul braccio. Ma ecco che evita di dire altro. Non guarda l`amica metamorfa e non fa commenti sul fatto che lei debba o no baciare qualcuno. Il suo commento, in linea teorica, è semplicemente sulla gran <Faccia di m..> del ragazzo.
15:18 19/2 Eileen_Walker [Chiosco dei baci, 14/02, pomeriggio] Ma che aveva in testa quando ha accettato di fare questo? Probabilmente niente, visto e considerato che ora si trova seduta in uno dei chioschi per dare baci, non gratis, ma a pagamento, solo che ora non si ricorda quanto. Eileen è più tesa di una corda di violino e probabilmente tutti possono notarlo, se vogliono. La divisa scolastica, dopo una giornata di lezioni, non è più ordinata come lo era la mattina: il nodo alla cravatta è allentato, la camicia ha i primi bottoncini sbottonati e le maniche arrotolate sopra le braccia. Eileen cerca di scaricare il nervosismo in diversi modi: le gambe, coperte dai collant neri, non vogliono stare ferme per più di qualche minuto, sbattendo ogni tanto i piedi, che hanno delle semplici ballerine nere; con le mani prova a lisciare le pieghe della gonna prima di portarsele ai capelli biondi, che non sono legati, e lisciare così con una ciocca di capelli che non vuole saperne di stare liscia. “Fallo per gli animali, fallo per gli animali” non fa altro che ripetere questa frase, sussurrandola come se fosse un mantra per calmarsi ma qui ci vuole un calmante o una pozione. Potrebbe disegnare ma ora come ora non ha la minima idea di cosa disegnare. È come se la sua mente è vuota, tranne per il continuare ad essere nervosa. E a disagio. E la gente continua a venire. Sa già dell’enorme successo durante la pausa pranzo. Rivolge sorrisi nervosi a chiunque la chiami. L’unica cosa che spera è che nessuno le chieda un bacio, il massimo che può sopportare è un bacio sulla guancia. Che qualcuno la calmi, per Cosetta.
15:19 19/2 Evan_Miller ( 14/2 post lezioni | chiosco ) {Sembra aver deciso di prender parte a questa "follia di beneficenza", una follia che alla fin fine è stata per metà idea sua, una delle tante idee malate che qualcuno ha avuto l`accortezza di mettere in pratica. Per ovvie ragioni indossa l`uniforme scolastica, il colletto candido della camicia sbottonato di quelle due/tre asole che gli permettono di respirare ed il cravattino semi allentato per la medesima ragione, appena storto sul petto. La spilla da Prefetto è stata appuntata all`altezza del cuore, mentre il fodero contenente la stecca in ebano è allacciato ai passanti dei pantaloni, all`interno dei quali è stata sistemata la camicia. I capelli corvini incorniciano il volto dalle fattezze spigolose come due tende scure e lucenti, che ormai gli arrivano bene o male alla base del collo, pettinati distrattamente ma non acconciati in alcuna maniera particolare. Si presenta come al solito, una Creatura selvatica e disinvolta a forma di armadio a quattro ante, che svetta accanto a BEKHA, l`organizzatrice dell`evento. Indossa i soliti accessori di sempre, ovvero i bracciali di cuoio, la fedina argentea (all`anulare sinistro) ed un ciondolo a forma di boccetta contenente la minuscola riproduzione di un vegetale.} Con tutti i soldi che avete ricavato mi aspetto come minimo che la tua pelle diventi color galeone, bunny {la sfotte giocosamente, lanciando un`occhiata a MAVERICK in avvicinamento con aria ben poco conciliante, contraendo la mascella nel distogliere altrove lo sguardo, quando il Tassorosso saluta la METAMORFA. L`accostarsi di COLT gli dipinge invece un sorrisetto divertito in volto, inducendolo a flettere un sopracciglio senza perdere quell`aspetto indolente. Ascolta le parole del ragazzino e schiocca la lingua contro il palato, scoccando un`occhiata divertita alla ragazzina.} Come resistere a tanto spirito animalista... ? {Sospira teatrale, rilasciando uno sbuffetto nasale, una mezza risata che lo induce a distogliere lo sguardo altrove, come se fosse in attesa di qualche "cliente".}
15:24 19/2 Allen_Hollowdale Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni] Eccolo di nuovo lì finite le lezioni. Ha fatto una puntatina in bagno, così adesso la divisa risulta perfettamente in ordine e lo veste con un certo garbo donandogli l`aspetto da principino che tanto facilmente acquisisce appena si veste un po` più elegantemente. Tra il cespuglietto di capelli bianchi che ricadono in onde naturali sulla fronte, spicca una margheritina bianca all`orecchio, messa lì per uno scherzo avvenuto qualche ora prima e probabilmente dimenticata dall`albino. Arriva rivolgendo un sorrisino e un cenno del capo ai colleghi sbaciucchiosi e si mette lì, dietro al banchetto, in piedi, un sorrisino divertito sulle labbra e lo sguardo vispo che si posa sui presenti e sulla gente che passa per lo stand, e che torna tra le righe del libretto che regge in mano, ogni volta che si accorge che l`attenzione dei passanti non è rivolta a lui. <Avete ricominciato da molto?> Chiede un po` distrattamente rivolto verso EVAN e BEKHA. Lui ha fatto prima che ha potuto, ma magari un po` di tempo per posare i libri della giornata l`ha perso. Ignorando il nervosismo di EILEEN, ridacchia in direzione di COLT quando questi avanza la sua proposta direttamente alla metamorfa. <Oh, hai un fan!>
15:28 19/2 Nyla_Daley [ 14 - post lezioni | Sala d`ingresso ] Si può resistere al richiamo del chiosco dei baci il giorno di San Valentino? Ovviamente no, ed è per questo che sta camminando proprio in direzione della sala d`ingresso alla ricerca del chiosco dei baci. Come sempre si muove e non sembra nemmeno spostare l`aria vista la grazia con cui passa per i corridoi e con cui fa lo slalom tra un gruppo di studenti, gli unici rumori sono quelli dati dai millemila bracciali che indossa, alcuni di rame, altri in metalli strani con pietre colorate, che le ornano i polsi nudi visto che maglioncino e camicia della divisa sono risvoltati fino ai gomiti. Non ha la divisa esattamente in ordine, nel senso che il cravattino è mollemente annodato al collo, i bottoni della camicia sono slacciati fino a dove lo consente, la gonna è tutto sommato a posto, lunghezza più o meno normale anche se le lunghe gambe magre si notano visto che non indossa le calze e non sta morendo di freddo, no. Ai piedi ha degli stivaletti marroni con le frange, tipo indianini, che possiamo assicurare non si confondono con il colore della pelle. I capelli sono sciolti, lisci ma hanno l`aria arruffata da "mi sono appena svegliata però sono carina", merito di utopia probabilmente. Orecchini con delle piume gialle, che si abbinano ai colori della divisa, la tracolla è piena di frange, giusto per non abbandonare lo spirito hippie che vive dentro di lei, mentre la mano destra ha già tirato fuori i soldi che servono per poter fare una buona azione. Sorriso dolce stampato in viso e sguardo attento per vedere chi è già arrivato e chi, come lei, è ora in cammino verso il chioschetto. Riconosce subito la corvonero super organizzatrice dell`evento, infatti è a BECKHA che va il primo sorriso una volta arrivata. < Un ragazzino del primo anno mi ha schiacciato un piede a pranzo per venire qui, spero che abbia fatto una grande donazione > ecco, è arrivata Nyla che si annuncia in questo modo, sorridendo e salutando COLT e RICK con una sfarfallata di ciglia e un`espressione dolce, con la mano destra che tiene i falci che si è data come "budget". Dirotta poi il sorriso su EVAN, così come l`attenzione e anche la curiosità del caso, < Non si può resistere allo spirito animalista, sarebbe un crimine > fa eco, ironicamente, alla frase del prefetto, con un tono di voce basso, sbattendo le palpebre continuando a guardarlo. < Chi paga ha potere decisionale? > questa in realtà è una domanda più generale, che si trova a fare agli organizzatori, insomma lei è venuta lì ma non sa bene le regole della cosa, è tutto buon cuore.
15:28 19/2 Killian_Wordsworth [Chiosco dei baci – San Valentino] Il rosso predomina quest’oggi nell’abbigliamento del giovane Tasso e non solo. La scelta di diventare baciatore per un giorno l’ha incuriosito a tal punto da voler accettare ma il rossore sulle guanciotte sottolinea l’imbarazzo che prova nel dover eventualmente compiere un gesto simile. Se ne sta buono buono, accanto al banchetto sistemato appositamente, nelle vicinanze prossime di RICK, con le mani attorcigliate dietro la schiena e un nervosismo inconsueto che gli fa tremare le gambette esili. Saltella da un piede all’altro, dispensando sorrisi timidi e vergognosi a tutti i potenziali baciatori in arrivo. Una sofferenza che compie per la salvaguardia degli animali ma che lo sta mettendo a dura prova. Un’ innocenza ancora preservata del resto. Ciò che risalta all’occhio è il colore rossastro dei capelli, solitamente biondi: sulla divisa si è appuntato un grande CUORE di carta che ha fatto con le se mani, proprio all’altezza del vero cuore, con su scritto: “Non sono molto bravo, ma farò del mio meglio. Baciatemi e salverete gli animali” a sottolineare la sua inesperienza in materia, sotto ogni punto di vista, e la volontà ferrea di essere sincero pur lottando per una giusta causa. L’arrivo di COLT lo lascia sorpreso <Ehi COLT, davvero hai deciso di fare un’offerta?? Oh, bravo, o ti sei sarei venuto a cercare per tutto il Castello> e ancor di più la sfrontatezza con cui si rivolge a BEKHA <Ma davvero vuoi baciarla?? Cioè tu….sai farlo?> un cucciolo di petauro impaurito e sconcertato. NYLA, dolce metà cucciolosissima, dove sei?
15:29 19/2 Alexandria_Evans [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco] La bambina avanza a passo svelto verso REBEKHA pronta a darle una mano come può.. Le iridi nocciola si spostano un secondo sulle pareti della sala d’ingresso e poi sul banchetto allestito con tanto di manifesto. Scorge anche i presenti ed eccola mostrar un sorrisetto dolce e cortese<..salve a tutti..>direbbe con vocina allegra.. Le iridi castane si volgono su MAVERIK e EILEEN e sorride <come va?> chiederebbe garbatamente anche se un leggero rossore le invade le gote candide soprattutto quando si rivolge al tassorosso. Sposta una ciocca di capelli castani dal visino candido adorno di lentiggini. Il resto dei capelli rimane sciolto dietro la schiena celata dalla divisa dei grifondoro del color del carbone, ben sistemata, e con decorazioni doro e rosso proprie dei colori di casata. Sotto la divisa porta calze bianche pesanti e delle scarpette scure. La bacchetta di betulla, lunga 9 pollici, con nucleo di polvere di unicorno risiede nel fodero addetto allacciato alla cintura e la borsa con targhetta nominativa è situata a tracolla. La mancina è adorna oggi del braccialetto portafortuna , unico dono di quel padre che non conosce, che presenta il ciondolo di un gatto argentato con su inciso il suo cognome.. eccola ora scorgere anche ALLEN e quindi lo saluta con la manina non conosce COLT ma lo nota avvicinandosi a REBEKHA ed eccola ora rivolgersi a lei<…ehià scusami il disturbo..io sono qui..> sorride dolcemente e si guarda attorno<..a tua disposizione> afferma avvicinandosi alla metamorfa..non ha sentito quanto veniva detto prima tra i presenti. Quando altri si avvicinanano tipo KILLIAN e NYLA sorride<..salve..> educatamente saluta la nanetta.
15:40 19/2 Rebekha_Grimes [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco] {La metamorfa si trova lì, intenta a scrivere controllare perché quando si tratta di queste cose è praticamente terribile, ci tiene troppo che le cose vadano bene. E poi arrivano le parole di EVAN che sta al suo fianco ed è la figura a cui si rivolge più spesso. Il commento che il prefetto le fa, la fa sorridere appena} in effetti staranno andando bene il che non so se mi fa stare bene o mi fa pensare che questa scuola ha bisogno seriamente di darsi una calmata {come a dire che hanno troppi bollenti spiriti nella vita. Però si distrae quando arriva quel saluto di MAVERICK che la fa impallidire e mica in modo di dire. I capelli sbiancano, insomma più che altro è un colore carta da zucchero pallido pallido. Il cuoio capelluto che prude appena per quella mutazione che va in atto a scolorirla neanche fosse stata bagnata nella candeggina. Le ciocche mutano dalle radici fino alle punte, più pallide le radici per poi arrivare alle punte più scure in un lento progredire. Deglutisce abbassando lo sguardo sulla cartellina e quando lui si avvicina lei sospira} si… ecco… basta che ti metti al chiosco e aspetti che si avvicinino {probabilmente dopo l’ultima fuga e situazione vuole scavare per arrivare in Cina} comunque sono tre falci e niente sconti o regali della casa… {simpatica lei deglutisce guardandolo poco in faccia e molto la carta} per il resto vai pure {indica un punto e lì inquadra la ragazza del secondo, EILEEN} Eileen tesoro respira {le va a dire con un sospiro e un tono più dolce} te l’ho già detto nessuno può forzarti, un bacio sulla guancia è più che appropriato {va a dire provando un sorriso gentile per farla stare meglio. Poi arriva però COLT e lì le viene un colpo. Insomma Resta completamente si sasso e con le labbra schiuse a fissarlo confusa. Umetta le labbra incapace di saper rispondere peccato che poi arrivi EVAN e sinceramente si prende una tale occhiataccia che è un miracolo che non l’abbia schiantato, poi ecco che arriva NYLA e la guarda sospirando} sinceramente non saprei ma si a pranzo siamo andati molto bene {si volta verso COLT} me? {domanda davvero cadendo dalle nuvole perché non sembra capire perché baciare lei} veramente io non sarei fra i volontari, faccio solo cassa e controllo che tutti non facciano danni… sicuro di non voler baciare qualcun altro? {ci manca poco che balbetti per la faccenda che la mette profondamente in imbarazzo infatti di nuovo quel formicolio e una ciocca dei capelli diventa completamente rosa, un bel rosa puffola. L’arrivo di ALLEN non aiuta. Si sposta con lo sguardo su di lui per un attimo} no sei in tempo per il tuo turno {va a dire lei sorvolando sulla faccenda fan. Guarda poi di nuovo NYLA} beh si puoi scegliere di baciare chi vuoi fra i volontari {lo sguardo che di sottecchi va ad EVAN perché lei vorrebbe tanto che nessuno baciasse lui, desiderio vano e profanato ma va beh. Poi arriva KILLIAN e lei lo guarda per un attimo non capendo se quella situazione sia davvero così un caso di stato, nel senso tutti lì stanno? Tutti a guardare loro? Primo sorriso della situazione va ad ALEXANDRIA che si avvicina} ciao tesoro {va a dire dolce perché ormai se la tira dietro tutto il tempo quando può, insomma è pur sempre la sua assistente e tutto} vieni pure qui {insomma tanto per avere un supporto nella vita}
15:54 19/2 Colt_Fleming [Sala d`Ingresso|Stand di San Valentino] [Avete presente quando si arrossisce e gli altri lo fanno notare apposta, in modo tale che si arrossisce sempre di più? Ecco, qui Colt sta diventando un vulcano rosso fuoco a forza di tutti i commenti fuori campo. Prima RICK che arriva pure a dargli una pacca sul braccio. Un] Grazie [borbottato appena sarà quello che si guadagnerà il quintino. Poi basta, perché i commenti di EVAN e ALLEN lo fanno diventare un pellerossa vero senza neanche una prova di coraggio tipo. In più uno pensa che magari i tuoi amici vengano in soccorso, invece fanno di peggio. Ti umiliano.] KILLIAN [si volta leggermente verso di lui, ringhiando] Non adesso. [però la domanda di NYLA viene ripetuta, Colt la ripete guardando direttamente REBEKHA] Allora? Chi paga ha il potere decisionale? [Perde in queste parole quel goccio di dolcezza. Non è irruento, è l`imbarazzo che lo fa parlare così.] Sì. [Che deve fare? In più la Corvonero chiama ALEXANDRIA vicino a sé e Colt guarda prima una e poi l`altra, ancora più titubante.] Solo se ti va. Io la donazione l`ho fatta e...beh, se non hai il coraggio di farlo davanti a tutti... [perché ora indica i più grandi e, insomma, capisce che per una ragazza possa essere imbarazzante.] Sei tu la capa della baracca [seh baracca e burattini] per cui credevo che...beh. [baciasse pure lei.]
15:55 19/2 Morgan_Rothschild [ 14/2 post lezioni | chiosco ] E’ al secondo giro di quel dannatissimo chiosco dei baci. Quella follia alla quale ha deciso di partecipare senza potersi più tirare indietro. Ragion per cui l’espressione è esattamente come quella di pranzo, da cane bastonato insomma. Nè più nè meno alla fine dei conti. La divisa è in perfetto ordine maniacale di sempre, cravattino al suo posto, tracolla che ciondola di lato e l’aria di chi prega che tutto quello abbia presto fine, e un minimo di occhiaie. Che poi volendo poteva pure evitare, no? Infondo il suo bellissimo turno lo aveva già fatto. Insomma avrebbe preferito tornare a sotterrarsi in qualche antro buio del castello, ignorando l’esistenza del mondo. Invece no. Niente da fare. Eccolo lì, muoversi in direzione del chioschetto di cui conosce la perfetta ubicazione, decisamente in ritardo, cosa che sia voluta o meno non è dato saperlo, ma vi assicuriamo che sapere di essere nel bel mezzo di un turno con tutta la gente che preferirebbe evitare a questo giro, è davvero poco. Insomma il disagio vivente e nessuno lo può negare, ecco cosa. Un sospiretto all’approssimarsi del banco dei baci, lo sguardo che scivola appena sui presenti, un <Scusate per il ritardo> blandamente lo dice, senza troppa enfasi del caso, magari fissando solo RICK tra i presenti, uno sguardo di sfuggita a COLT. E uno a BEKHA giusto per assicurarsi che sia ancora viva e non un fantasma che cammina, senza doverla risalutare. Che di Mirtilla ce ne basta e ne avanza una da queste parti. Per il resto è un cenno di saluti generale, a KILLIAN, MILLER, ALLEN e via discorrendo, senza riferimenti in particolare, perchè voglia di vivere saltaci addosso, passando di sfuggita in rassegna i presenti. Assicurandosi di essere in perfetto ordine. Ed è solo quando si rende conto che RICK ha qualcosa che non va, perchè per lui è davvero così, che si acciglia, andandogli palesemente incontro, <Dovresti conciarti così più spesso> senza filtri lui, mentre lo osserva < stammi a sentire che le donne così ti vengono dietro come se fossero api con il miele...> consiglio spassionato il suo. Manco ne sapesse davvero qualcosa.
15:59 19/2 Maverick_Attwater {Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni} Lo sbiancarsi dell`amica si oppone esattamente al colorito di Rick. Le orecchie rosse che prendono fuoco mentre il colorito si irradia fino alle guance. Abbassa lo sguardo e deglutisce. Ascolta le sue parole ed è già pronto per andare in silenzio, con la coda tra le gambe se non fosse che l`arrivo di COLT lo interrompe. Risate e prese in giro tipiche prima dell`arrivo di EVAN. E l`ansia successiva è palpabile. Lo guarda arrivare, teso, e alla sua occhiata abbassa lo sguardo. Non lo saluta, decidendo di spostarsi da a fianco a BEKHA per allontanarsi verso il chiosco e appoggiarsi con i gomiti a uno di questi. La mano destra va a sistemarsi i capelli con il solito fare hollywoodiano. L`espressione leggermente preoccupata cerca di essere cacciata via velocemente. Lo sguardo nocciola è ben attento a non incrociare mai quello dell`amico più grande o dell`amica più piccola, insomma. Fortunatamente l`arrivo post lezioni degli studenti aiuta e l`attenzione viene portata sul palesarsi di NYLA con molto piacere. Le fa un enorme sorrisone mostrando tutti i dentini bianchi <Ehi bionda> con tanto di occhiolino veloce. All`arrivo di ALEX la primina riceverebbe lo stesso sorrisone <Ma guarda un po` chi c`è> la prende leggermente in giro canzonandola <Lexa ha una passione per gli animali o per i baci?> poverina. Ma tanto lui le fa un bell`occhiolino e un sorrisetto dolce con tanto di fossetta tipica Attwater, giusto per farle capire che scherza e che non vuole offenderla. E poi sente il suo parlare con BEKHA e se ne cade dalle nuvole. Figurati se Rick a seguito l`organizzazione. Lui si è solo presentato per pomiciare, mica sa che Alex sta aiutando la corvonero. Ma tant`è che non sembra interessargli poi così tanto. L`attenzione, infatti, si sposta presto su EILEEN. Si avvicina a lei con aria gentile <Ehi..> ma dai, si nota che è tesa come un corvosecchio prima di un esame <..dai non ti preoccupare> con tanto di voce bassa mentre si china leggermente per sussurrarle qualcosa all`orecchio per poi guardarla con un sorrisone che prova a darle forza. Ma è l`arrivo di MORGAN che lo rende ancora più strambo del solito. Lo fissa con un espressione mista tra l`arrabbiato e il nostalgico. Tutto molto feel, insomma. Lo guarda finchè non si avvicina <Ehi bello> che poi lo ha sempre chiamato così. Random. Anche dopo le scazzottate e gli insulti. Non è uno che si attacca a ste cose. Al commento sui vestiti si guarda <E` la divisa> mica si è messo un completo ma poi al commento sulle donne scoppia a ridere <Mah.. vediamo..> se accorreranno in massa da lui sebbene è più probabile che vadano tutti da Evan, alla faccia di Bekha.
16:06 19/2 Eileen_Walker [Chiosco dei baci, 14/02, pomeriggio] È talmente tesa che respira profondamente solo quando BEKHA glielo ricorda con i suoi modi dolci. Facendo infatti un bel respiro profondo, chiude gli occhi e si rilassa. Giusto quel poco per non avere la schiena tesa. Quando riapre gli occhi e inizia a respirare normalmente, è rilassata ma ancora nervosa. La gamba non smette di tremare ma almeno ha smesso di muovere le mani in modo impulsivo che ora stanno belle ferme e appoggiate sopra le gambe. <Ok, baci sulla guancia, ok, capito> almeno ora riesce a dire qualcosa e a sorridere normalmente. Infatti ricambia il sorriso di BEKHA prima di salutare ALEX che è tanto dolce e carina. <Va bene?> è un po’ incerta per la risposta, ma forse è solo la tensione che è rimasta sulla voce. <Sono solo un po’…> tesa? <Passerà> speriamo. RICK cerca di calmarla con il suo modo di fare, che è veramente dolce, ma era meglio evitare di sussurrarle nell’orecchio. Non è una cosa che lo mostra a tutti, ma soffre incredibilmente il solletico. Quindi quando RICK le sussurra all’orecchio, Eileen inizia a ridacchiare sommessamente, ma non per quello che dice, ma questo, più le parole di Bekha, la calmano. <Scusami tanto> gli dice, sperando di non averlo offeso per aver riso <è che soffro il solletico> continua <Giusto un po’> aggiunge, ma ormai il danno è fatto. Speriamo che ora nessuno ne approfitti.
16:06 19/2 Evan_Miller ( 14/2 post lezioni | chiosco ) {Sembra non toccarlo minimamente l`idea di esser lì come giocattolo per chiunque abbia intenzione di fare una donazione, dal momento che osserva l`arrivo di qualche studente con l`aria semi-divertita, canzonatoria, di chi trova tutto particolarmente "normale". Le parole che KILLIAN rivolge a COLT lo inducono a ridacchiare piano, ma è il "cartello" che il ragazzino reca sul cuore ad attirare la sua attenzione, e ad indurlo a fare un commento:} E`davvero commovente il tuo spirito di sacrificio, e tutto per la salvaguardia degli animali {il tono solenne, ma indubbiamente ironico alla solita maniera bonaria e chiaramente amichevole.} ma sono sicuro che oggi avrai modo di fare pratica, non temere. {Insomma, un evento del genere il giorno di San Valentino non può che attirare qualche curioso... o qualche studente/studentessa in crisi ormonale dalle dubbie capacità persuasive. Nota con la coda dell`occhio la mutazione di BEKHA nel momento in cui il TASSOROSSO va a salutarla, e questo la induce a cercare un breve contatto col suo fianco, una carezza leggera che va a sommarsi ad un piccolo sorriso, incoraggiante. Certo, l`occhiataccia che BEKHA gli rivolge in seguito lo induce a ritrarre la mano, ma non sembra scomporsi minimamente, come al solito.} Io lo dicevo che avresti moltiplicato le vendite se ti fossi messa in gioco anche tu. Ma forse, considerando la situazione... {occhiataccia a MAVERICK obbligatoria.} è meglio che ti limiti a fare da controllore. Qualcuno potrebbe non tenere le mani a posto, è giusto fare attenzione. {Ridacchia, lanciando un`occhiata ad EILEEN che sembra prossima ad un collasso.} Oh dai, sono sicuro che anche un bacetto a stampo non sarà questo grande problema. {Intercede lui, rivolgendo un occhiolino alla SECONDINA mentre lo sguardo scivola su ALLEN, appena giunto fra loro.} Sei perfettamente in orario. {Lo saluta così, esaminando quella margherita con aria sottilmente divertita mentre muove qualche passo in sua direzione, rallentando l`incedere nell`udire quanto affermato da NYLA, su cui posa lo sguardo.} Non si può, e non si deve. {Resistere, s`intende. Le strizza un occhiolino fugace, dando modo a BEKHA di rispondere alla sua domanda, prima di confermare:} Puoi baciare chi ti pare ciccia, d`altronde sei tu a fare la donazione. Scegli la Creatura da salvare. {Ironizza, umettando le labbra nel muovere qualche passo verso ALLEN, a cui si affianca, in attesa che qualcuno se lo fili.} Beh, pronto ad arricchire le casse di Stato? {Domanda divertito al CAPITANO, arricciando gli angoli delle labbra in un sorrisetto appena provocatorio, lanciando un`occhiata alla margherita con aria cogitabonda.} Forse avrei dovuto prenderne una anche per me, ma pensavo che la spilla fosse sufficiente a rendermi più appetibile. A te però sta davvero bene. {Sorride, distratto soltanto dal saluto di MORGAN, a cui rivolge un cenno appena impacciato, come se non sapesse come comportarsi. Nel vederlo avvicinarsi a MAVERICK poi, lo sguardo s`indurisce appena, prima di esser distolto altrove.}
16:20 19/2 Allen_Hollowdale [Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni] Si disinteressa velocemente di Bekha e del suo fan, con grande sollievo di quest`ultimo, andando invece a rivolgere un sorriso splendido verso NYLA - lui si fa pubblicità coi sorrisi splendidi, che poi con quella margheritina tra i capelli fa pure un po` ridere ma va beh - e poi verso ALEXANDRIA. <Oh, non sapevo che ci fosse pure qualche primina coraggiosa..> le dice scherzoso, tornando quindi con l`attenzione sui passanti, il libricino che viene accantonato, chiuso lungo il fianco col dito medio che resta tra le pagine come segnalibro. Si umetta le labbra stringendole per qualche secondo tra sé, pensieroso, quando anche MORGAN viene scorto in avvicinamento. Poi alla fine però lo saluta con un sorrisino diverso da quelli disinvolti che rivolge agli avventori (?), un poco più titubante e decisamente breve. Per fortuna arriva Evan a distrarlo. Il sorriso che rivolge a lui è di sicuro più spontaneo e complice, <Ma siamo sicuri che poi questi soldi non se li prende Savin per comprarsi qualche altro libro?> Il dubbio viene sempre, eh. Confuso dal riferimento floreale, l`albino arriva a toccarsi l`orecchio ricordandosi così che c`è ancora il fiorellino, incastrato lì. Ridacchia, <Beh ma potevi dirlo subito!> Passa il libro alla sinistra mentre la destra recupera il catalizzatore, che poi muove in un cerchio fluido mentre scandisce nella sua testa la formula °orchideous° per far apparire un bel mazzetto di fiorni dalla punta della bacchetta. Fiori che poi lancia in aria tra gli ospiti del banchetto gridando <Forza con quei Falci! Che qui se no ci annoiamo!> Non è vero ma va beh. Comunque prima di disfarsi dei fiori ne ha preso uno, qualcosa di un bel arancione rosato, che va ora a sistemare tra i capelli corvini del prefetto. <Ora hai spilla e fiore, meglio di così..! ..Che hai?> Chiede notando l`espressione indurita, ma andando poi a rivolgere l`attenzione attorno a sé.
16:26 19/2 Nyla_Daley [ 14 - post lezioni | Sala d`ingresso ] La situazione COLT-BECKHA lei l`ha recepita ma, com`è giustoche sia, non ha di certo focalizzato l`attenzione su di loro né altro, limitandosi poi a cambiare punto in modo da non intromettersi in cose che non la riguardano. L`unica cosa che regala alla corvonero è un altro sorriso, per via della sua risposta, e poi anche una sorta di sguardo dolce come di appoggio, insomma la giusta carica per poter affrontare la gente che sta arrivando. Intanto si muove come un asticello davanti al chiosco e quindi ai presenti, baciatori e non, il saluto di RICK la trova a ricambiare, < Ehy tu > con tanto di bacetto volante per concludere il tutto. Anche se poi lei è più interessata a ricevere la risposta di BECKHA per quanto riguarda lo scegliere, insomma lei paga e lei sceglie, le sembra una cosa socialmente accettabile. Sposta una ciocca bionda dal viso, portandola dietro l`orecchio e mostrando l`orecchino con la piuma gialla mentre si mordicchia il labbro inferiore. Il sorriso, poi, si sposta su EVAN e sulla rispostache le viene data, < le Creature sono una causa davvero nobile, è giusto non essere parsimoniosi > dice subito dopo, col medesimo tono e il sorriso sulle labbra, sebbene sia dolce come la sua espressione, non è totalmente tonto o ingenuo, tanto che preme le labbra tra loro e quando il prefetto si sposta verso Allen, lei ne approfitta per andare a salutare KILL. < Kill, quel cuore è perfetto > ammette lanciandogli un bacio volante con tanto di mano che lo soffia via, < tu stai pronto lì che io torno subito > dice sempre al compagno di anno, arricciando il naso per poi congedarsi, perché ovviamente la sua preda ha deciso essere il prefetto Corvonero. Si piazza davanti ad EVAN e ALLEN, sorridendo a quest`ultimo e allungando, invece, i falci a EVAN, < se baci un prefetto salvi più creature, no? > Domanda volutamente retorica, visto che non ha nemmeno molto senso. Per il resto, avendo scelto il primo malcapitato, aspetta che lui prenda i soldi e senza dire altro continua a guardarlo, ha quegli occhietti nocciola che non riescono ad evitare il contatto visivo, osservando quelli del ragazzo più grande, per poi avvicinare il viso a quello del Corvonero, con naturalezza, tanto che posa anche una mano sulla sua guancia mentre l`intento è quello di lasciargli un morbido bacetto a stampo, senza troppi fronzoli o indugi: insomma ha pagato e ha salvato una creatura, easy.
16:32 19/2 Killian_Wordsworth [Chiosco dei baci – San Valentino] Saluta ALEXANDER e MORGAN al loro arrivo con un sorrisone contento, trattenendosi dall’abbracciarlo per questa volta, vinto dall’imbarazzo. E’ che , quella che lui reputa sicurezza, lo ha spiazzato nell’indianino che è arrivo tutto ganzo e gasato. Si, una distorsione nella percezione delle cose che subisce il giovane Tasso poco avvezzo a questo genere di cose. Per lui sono tipo tutti più spigliati e disinibiti di lui, ecco. E si tratta solo di un banchetto di beneficenza dopotutto per gli animali <Okok, non ti scaldar amico. Ti lascio ai tuoi pomiciamenti vari ed eventuali> che lui stesso non crede che potrà sperimentare quest’oggi, cosi, a sensazione. EVAN apprezza il proprio Cuore, in tutti sensi <OH, DAI TI PIACE? HAI VISTO?!> e il tono di voce si alza come al solito, quando è l’entusiasmo a prendere il sopravvento <Per loro questo e altro! Per quanto riguarda il resto, beh, è giusto che sappiano la mia inesperienza. E …> fa qualche passo in direzione di EVAN, in modo che possa mormorarglielo solo a lui <E’ cosi umidiciccio come dicono? O è molto bello?> ha un solo tentativo pregresso alle spalle con Gin, ma è stato un incontro di labbra talmente fugace e talmente passato che a stento lo ricorda <E poi tipo come si dovrebbero mettere le labbra?> chiede consigli, si, attorcigliandosi le mani l’una con l’altra, chiaramente in difficoltà, nel frattempo che protende le labbrucce in avanti, in quella posizione a cu…ore di gallina che tutti conosciamo. Eppure è sempre la curiosità a farla da padrone e questo giustifica, insieme agli animali, la sua presenza li. Solo dopo qualche secondo, deciderà di tornare in postazione, sentendosi quasi più sicuro, dopo aver augurato un <In bocca al gramo> ad EVAN. Ecco, NY interviene con quel comando che paralizza il Tassino, senza nemmeno chiederglielo. Oddio, che avrà intenzione di fare? …. Killian sgrana gli occhioni tendenti adesso al blu mare, bello e intenso, come l’emozione che gli ha attorcigliato le budella <NY, non vado da nessuna parte eh. Ti aspetto qui allora eh. Cioè rimango qua, proprio in questo punto e non mi muovo. Giuro. Sono qui eccomi..> ok, taci.
16:37 19/2 Alexandria_Evans [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco] La ragazzina di undici anni si guarda attorno ora e presta attenzione ai presenti mostrando sempre quel sorrisetto e celando la timidezza che solitamente presenta infondo deve dare una mano e starsene zitta e silenziosa oltre che timida in quest’occasione non è proprio il caso. Sorride gentile all’appellativo di REBEKHA e si avvicina e lei andandole a cercar di poggiar una mano sul fianco la vede un po’ nervosa e vorrebbe farle sentire che c’è non si immagina cosa ha per la testa ma crede sia un po’ così per l’evento che comunque ha visto molto tempo nell’organizzazione soprattutto questo più le mille attività della ragazza..è la sua assistente e quindi si è li e osserva i presenti per capire chi sono i volontari e chi gli altri e fortuna vuole che ha sentito e sa un po’ dell’organizzazione e quindi cerca di darsi da fare e quella che nota più nervoso per ora è EILEEN e quando l’ascolta<…Eile..suvvia stai tranquilla..> direbbe con voce dolce e calma<..è solo un bacino sulla guancia…non ti chiederanno di più tranquilla..>eh si decisa a porsi da paladina nel caso qualcuno dovesse pretendere un po’ troppo..eh si. L’osserva ora e le fa il segno della vittoria<..andrà tutto benissimo e i nostri amici a quattro o due zampe ti ringrazieranno..> Ma ecco che ora nota il cambiar della ciocca di BEKHA e comprendere forse qualcosa e come non farlo al dire di COLIN che sembra fare la sua donazione e quindi osserva la corvonero e poi lui che vede esser arrossito e quindi beh non sa che dire ma ode bene il dire di MAVERIK che la fa voltar verso di lui< beh non potevo mancare no?> direbbe al suo primo dire ma ecco che l’altro suo fare le fa divenire le gote ancor più rosse< ti lascerò nel dubbio..>alla fine gli dice non se la prende soprattutto perché comprende lo scherzo e perché non assecondarlo<potrebbe anche darsi che sia venuta..per qualcuno..>direbbe sorridente ora. Dalla sua posizione dovrebbe notar ora EVAN che parla con la corvonero e tipo ecco tremila interrogativi nella testolina della primina ma non emette domanda alcuna verso BEKHA ma ecco che ALLEN richiama la sua attenzione con il suo dire…<emmm..in realtà io sono qui per dare una mano..per ora..sono l’assistente di Bekha…> aggiunge questo e si presenta orgogliosa del compito assegnatole ma ecco che nota il suo incanto e quei fiori<…wao..> rimane incantata dall’incanto come adora questa scuola la mezzosangue ignara ancora molto sul mondo magico gli batte le mani<..sei molto bravo> si più con la magia che con la pasta all’italiana ma questo non lo dice. Ecco che nota la NYLA che fa la sua donazione e scelta . Segue anche gli altri presenti ma per ora rimane ferma e buona come la corvonero le chiese infondo controlla solo che non ci sia qualcuno che si avvicini e no rispetti il regolamento del bazar e rimane pronta a far quanto le viene chiesto dagli altri del wwwffb scolastico presenti in caso serva qualcosa.
16:42 19/2 Rebekha_Grimes [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco] {Guarda EVAN che fa commenti e sembra propriamente a suo agio cosa che la rende più preoccupata di quello che succederà prima o poi. Sorride appena quando arriva quel tocco leggero per quel supporto che sembra volerle dare e lei gli lancia un occhiata quasi grata. Il commento che fa sulla gente che se ne approfitterebbe le fa abbassare lo sguardo cupa e abbattuta per questa cosa. Le manca un attimo l’aria, poi però quando se la prende con COLT sospira. Quando fa quel commento sul fatto che doveva mettersi in vendita anche lei lo guarda. Nonostante tutto il gruppo al banco riesce comunque a cogliere MORGAN e il suo ritardo e sicuramente non ci fosse il problema della settimana passata glielo avrebbe anche fatto presente, ma siccome muore dentro anche solo a vederlo pensa bene di segnare solo il suo arrivo e lasciarlo fare. Lancia occhiate ad EILEEN almeno finchè non si affianca a MAVERICK e da allora spera che si senta meno in crisi, ma lei non la tiene poi d’occhio. Quando EVAN va verso ALLEN però le sale in nervoso, nervoso che si moltiplica per quell’incanto, quei fiori… e quindi ecco l’ennesima mutazione, il cuoio capelluto che porta le dita a massaggiare la cute, anzi in realtà quasi si gratta sopra la tempia, quando muta una ciocca. Mutazione bella potente in verde acido davvero acceso e pressante. Lascia che sia ALEXANDRIA risponda a MAVERICK, ma quando si parla della bravura di ALLEN ecco che vorrebbe seppellirsi, ammiriamo che non faccia il verso al ragazzo come una cretina. Poi però arriva quel discorso di COLT che poverino si è anche ritrovato accerchiato da gente e alcuni –non facciamo nomi- sono anche stati antipatici nel rimarcare l’imbarazzo e quindi annuisce. Allunga la mano per prendere i tre falci e come si suol dire: pensa ai crup, no quella era l’Inghilterra, ma va beh per sta volta facciamo così. Deglutisce mentre lancia occhiate ad EVAN e NYLA con la morte del cuore. Sbatte le palpebre un paio di volte e le iridi mutano in colori davvero cupi scuri. Si perde la scena del povero KILLIAN che però viene tanto messo in evidenza da EVAN e beh tanto supporto emotivo per lui. Guarda la sua assistente con un sorriso} grazie Lexa {le passa la cartellina con la piuma} tieni un attimo le cose per me? {glielo chiede per un attimo con un sospiro basso e divertito. Quindi se COLT le passa quei falci le prende un grosso respiro, come per calmarsi e passa le falci a ALEXANDRIA, ovviamente lo sguardo lontano da EVAN o col cavolo che lo fa} mi pare giusto io ho organizzato e tu fai donazione quindi {deglutisce e si avvicina a COLT. Un passo avanti mentre il capo proverebbe a inclinare appena il capo con l’intento di dargli un semplicissimo bacio a stampo, labbra a labbra. Insomma deve dare l’esempio no?}
16:50 19/2 Colt_Fleming [Sala d`Ingresso|Stand di San Valentino] [Gli interventi non richiesti. Che belli. Colt ha i prosciutti davanti agli occhi, quindi figurarsi se si accorge delle dinamiche corporee (?) tra BEKHA ed EVAN. Certo non ringrazia quest`ultimo per essere intervenuto in suo favore, troppo in imbarazzo ormai per guardare la coetanea in faccia. Si è esposto troppo, è altrettanto vicino. Sta quasi per rinunciare quando nota dei cambiamenti in BEKHA. Cambiamenti che non può evitare di comprendere. Il suo migliore amico è un Metamorfocoso, cioè.] Sei gelosa? [Anche qualcun altro che non si vede ma c`è. Qui però siamo concentrati sulla ragazza, lo sguardo sorpreso di Colt ne è una prova. Il rossore ritorna quando la quartina dà il suo sì silenzioso ma esplicito. Colt è carino, nel senso mani unite dietro la schiena, si sporge solo un pochino, piegandosi in avanti per favorire l`incontro di labbra. Nulla di più. All`improvviso una specie di missile sfreccia tra i portoni dell`entrata aperti e raggiunge di volata il gruppetto. Si ritiene che un falco pellegrino durante la caccia possa raggiungere anche i 320 km/h. Non vi dico una sorella maggiore piumata gelosa del proprio padroncino. La vicinanza eccessiva con una femmina di umano (figurarsi un bacio) comporta due conseguenza, di solito. La prima è che Kaya non apprezzi affatto la cosa. La seconda è che, con un rapido schiocco del becco, questa strappi una piccola ciocca alla femmina tentatrice.] KAYA! [un rimbrotto o un avvertimento? Urla ma a nulla servirà probabilmente, perché lei fa sempre così e sempre farà.] Per tutti i bisonti, scusa! Non dovrebbe nemmeno entrare! Io... [Nel frattempo il falco si sarà appollaiata da qualche parte, in alto, fissandolo con un occhio solo, castano dorato. La testolina piumata di profilo che passa dal bianco vicino al becco fino alle punte nere delle piume brune, tutte arruffate.] È gelosa. Le piacciono i capelli delle ragazze perché sono morbidi. [Successo pure ad Alaysha, puoi chiederlo se vuoi. Kaya sembra confermare l`abitudine con un`occhiolino, ora soddisfatta con la ciocca bionda nel becco. Colt la fissa, uno sguardo carico di significato, poi in Cheyenne la invita ad andarsene: vai da Brandy. Subito. Il falco rigonfierà le sue piume e prenderà il volo, come se niente fosse.] Grazie...? [Il bacino se lo merita un ringraziamento oh.]
16:51 19/2 Morgan_Rothschild [ 14/2 post lezioni | chiosco ] La felicità non è di casa, d’altronde in questi giorni è stata abbastanza tragica da evitarsi amorevolmente ogni posto che fosse troppo affollato. Ragion per cui c’ha la faccia da cadavere e quella di chi vorrebbe quanto meno buttarsi giù. Ragion per cui è poco intenzionato a filarsi chiunque, anche se al cenno di MILLER, non si redime dal salutare in maniera più cordiale, < Ciao Miller>, in quell’educazione di sempre che si porta dietro, anche perchè non ha idea di niente, quindi come minimo serbiamoci un sorrisetto per i pochi che restano. Solo quando poi in realtà, nel procedere verso la zona dove andrebbe a posare la borsa, la propria mente focalizza anche la presenza di ALLEN, cosa che beh...ciao, mondo, lasciatelo morire lì che è meglio. Ed è un momento buono quello , dove si blocca sul posto, cercando di non farsi prendere da nessun attacco di panico che potrebbe benissimo arrivare. Comprendetelo, dopo il casino combinato con l’albino, gli viene fatica pure a farsi vedere, figuriamoci tutto il resto. Quindi l’espressione che cerca di rivolgergli è quella delle più apatiche e piatte possibili, come se la presenza dell’altro sia per lui niente di più che una come un’altra. Anzi vi diremo di più, è così sfacciato a questo giro, e no, non sappiamo come sia possibile da uscirsene con un <Allen> piatto e disinvolto, per quanto una volta allontanatosi, si ritrova ad arrossire di rimando, cercando di nasconderlo al resto del mondo e magari riprendendo pure fiato. Insomma gli ha detto che non è stata colpa sua, tanto può bastare a non farsi impanicare. Forse.Ed è forse anche per quello che finisce con l’abbarbicarsi a RICK, in qualche strano modo che non avrebbe mai pensato. Un lieve sorriso che compare appena agli angoli delle labbra, ma mezzo smorto, sicuro, alle affermazioni del tassorosso, <Beh, suggerirei una divisa messa ad arte e mestiere, no?> domanda retorica la sua, < quanto meno hai l’aria appetibile, dai che farai scintille...> sorridendo appena. In pratica fa l’amichevole perchè è l’unico con cui riesce a parlare ancora, forse, senza farsi venire un mezzo infarto del caso. Voltandosi appena intorno per fissare i siparietti che si fanno avanti di volta in volta, persino la complicità che avrebbe preferito non vedere tra prefetto e ex di prefetto Corvonero, alias EVAN E ALLEN. Insomma un nervoso che nasce dal profondo, perchè insomma vorrebbe lui quelle attenzioni e invece niente. E lui e BEKHA potrebbero fare a gara a chi rode di più. E se intravede quel cambiamento nella corvonero, è solo un miracolo, perchè sta decisamente cercando di fingere che non esista al momento. Anche perchè lei di parargli non ne vuole sapere. La osserva incuriosito, cercando intorno, senza arrivare ad una buona conclusione se vogliamo. Dirottando la propria attenzione infine su KILLIAN e le parole che sente appena sui baci, <Amico, buttati, non stare a pensarci troppo> disse lui, eh, dandogli una leggera pacca sulla spalla, <Credimi, meno ci pensi e meglio è, perchè poi arriva qualcuno che ti rovina tutto, e insomma lascia perdere, buttati che è morbido, tanto alla fine non sarà mai come vuoi..> wtf?. Ecco si sarà capito da solo.
16:57 19/2 Maverick_Attwater {Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni} Se ne sta li con il serpeverde che ride e sscherza. Sembra contento e di tanto in tanto gli da grosse pacche sulle spalle amichevoli. Un po` come la loro chiacchierata in corriodio dei sotterranei. Lo sguardo un po nostalgico e triste nei suoi confronti si è andato a dileguare per un comportamento molto più fraterno. E` contento che EILEEN stia meglio quindi le fa un grosso sorriso e mostra due pollici in su. Insomma, sono una squadra e sono li per gli animali - come se a lui fregasse qualcosa - quindi devono essere uniti. Alle parole di ALEX ridacchia prima di sentire la sua frase sul "qualcuno" <Uuuh! Si da da fare> con tanto di occhiolino e risatina successiva. Ma si, ormai ha preso confidenza per scherzare pure con lei. Che poi a lui servono cinque minuti per prendere confidenza. E dio solo sa come sta guardando con faccia beota NYLA mentre cammina leggiadra da EVAN. Una volta arrivata si girerebbe verso MORGAN <Ecco lei me la limonerei volentieri> sbuffando con l`espressione di chi ha già perso un premio alle giostre ma rimanendo comunque contento e sorridente per poi osservare il serpeverde e chiedere <Mmh? Tutto ok?>. Gli sguardi assassini di EVAN alcuni li vede altri no. Ma quelli che vede sicuro seguiranno un sospiro e un trasformarsi del volto in un misto di tristezza e ansia. Il tutto durerebbe ben poco perchè la capacità di tornare con il sorriso in Rick è altissima. Di certo cercherebbe di non stare a guardare i due amici corvonero ma quando BEKHA si avvicina a COLT per baciarlo lui fa un mezzo sospiro e solleva gli occhi al soffitto prima di spostare lo sguardo nocciola chiaro su EVAN. Rimarrebbe a guardare le due scene come si guarda una partita di Tennis, lasciando la scena solo per fare qualche occhiolino di tanto in tanto verso qualche nuova arrivata. Alle parole di MORGAN ovviamente lo guarda come fosse impazzito <..> ma non commenta. Poi l`arrivo del falco. Dura tutto una manciata di secondi ma lui scoppierebbe a ridere. Il busto chinato sul chioschetto e i capelli biondi che cadono sul volto. Insomma, una scena un po` ridicola. Ma lui proverebbe pure a tapparsi la bocca con la mano. E si solleva dal chiosco, fa un passo indietro e sembra avere tutta l`intenzione di andare verso la corvonero ma poi si blocca. Si blocca, rigido, arriccia il naso e torna al suo posto mentre sul volto torna l`espressione un po` stanca e gonfia le guanciotte d`aria abbassando gli occhi.
17:02 19/2 Seanna_Hollins [14 febbraio, pomeriggio | Sala Ingresso, presso Chiosco] Prima di scendere in sala comune a cambiarsi e a rilassarsi il passaggio per la sala d`ingresso, fra i vari chioschi di baciatori è praticamente d`obbligo. E lei, proprietaria di una puffola pigmeae di un gatto, e di un`altra puffola in propriet cindivisa con gli amici Sheena Davidson e Narcisse Dubois, non può certo esimersi di lasciare tre falci ad uno dei chioschi per il WWFFB. In mezzo a tutta quell`affollamento di studenti delle più disparate età -fra cui riconosce concasati come Colt, Nyle, Killian e colleghi scribacchini come Allen- la sua attenzione viene attirata da qualcuno che all`inizio fa quasi fatica a riconosce, se non fosse per i colori Tassorosso che indossa e quel suo comportamento un po` così a cui lei ormai si è abituata. I capelli biondi dei quintino pettinati perfettamente, la divisa più che in ordine... <RICK ATTWATER!> lo appellerebbe proprio così, per nome e cognome <sei stato imperiato o cosa?> perché se lo sarebbe immaginato così perfettino, o almeno mai se fosse dipeso dalla sua volontà. <A chi mi devo rivolgere per la raccolta fondi?> gli chiede avvicinandosi.
17:06 19/2 Eileen_Walker [Chiosco dei baci, 14/02, pomeriggio] Alle parole di EVAN non sa se ridere dal nervosismo o diventare più rossa dei capelli di KILLIAN o della faccia di COLT. Per l’indecisione il suo cervello ha scelto una via di mezzo, le guance diventano un po’ rosse e fa una piccola risata nervosa, probabilmente anche . <Mi limiterò ai baci sulle guancie> gli dice, anche perché al momento è il suo limite se non vuole fare una visita in Infermeria. Sorride ancora, i vari commenti e le situazioni un po’ imbarazzanti la calmano ancora di più. Ed è anche molto sicura che la “clientela” di questo pomeriggio sarà prettamente femminile, visto la presenza in maggioranza maschile del chiosco. Ripensa a quello che le ha sussurrato RICK e sposta gli occhi grigi sull’afflusso di gente che prima o poi passerà anche di lì. Tira fuori uno dei suoi sorrisi migliori, quello felice che ha avuto quando è andata in giro con il cartello “free hugs” e finalmente si calma. Grazie Cosetta, e grazie Rick. ALEX continua ad essere dolce nel calmarla. Infatti le regala un bel sorriso. Quelli sono gratis. Ora che è calma può osservare tranquillamente la situazione sotto i suoi occhi e non può che provare un po’ di empatia nel caso di COLT, in cui sua sorella si mette in mezzo. Anche lei è così con suo fratello, ma lui ha sette anni. Viene comunque distratta dall’arrivo di SEANNA, che fissa con i suoi occhi grigi. Forse anche qualcuna delle sue amiche verrà qui al chiosco?
17:08 19/2 Evan_Miller ( 14/2 post lezioni | chiosco ) {Il saluto di MORGAN viene ricambiato da un pallido sorrisetto, niente di troppo vivace, tant`è che distoglie lo sguardo verso il Capitano piuttosto in fretta, passando per MAVERICK con quell`aria poco conciliante. L`entusiasmo di ALLEN lo induce a ridacchiare, facendo mostra di una schiera di denti candidi e imperfetti.} Non volevo mica rubarti l`idea. E comunque, Savin non prenderà un bel niente perché BEKHA si assicurerà che i soldi arrivino a destinazione. Quella giusta. {Afferma convinto, salvo poi accogliere quell`ornamento fra i capelli che gli dona un aspetto un po` hippy, come del resto già fa la chioma folta e incolta, come un Cespuglio Farfallino selvatico.} Che onore {commenta divertito, arricciando gli angoli delle labbra carnose in un ghigno cretino.} ..adesso abbiamo proprio l`aria di due angeli caduti a sposare la causa delle povere Creature maltrattate del mondo magico. {Commenta, salvo poi volgere il capo verso KILLIAN che gli risponde con entusiasmo. Si lascia dunque avvicinare, sporgendosi appena affinché possa udire il sussurro del ragazzino, a cui risponde con uno schiocco di lingua ed un bassissimo:} Uh beh, quello dipende. In genere è davvero bello, a meno che tu non ti ritrovi davanti un esemplare di lumaca sotto mentite spoglie. Ma davvero, vedrai che sarà tutto più chiaro quando lo darai senza pensare a come si fa. {Gli da` una pacca sulla spalla - con scarsa delicatezza, c`è da dirlo, ma non dovrebbe buttarlo giù come un birillo - flettendo un sopracciglio dinanzi a quel tentativo stentato.} Uh, non così strette. Dev`essere una cosa morbida. {Afferma, prima di volgere il capo verso NYLA che sembra intenzionata a fare la sua opera di carità senza troppi ripensamenti, scegliendolo come prima tappa.} Qualche cucciolo di Erumpent nel mondo sarà felice di questa tua mancanza di parsimonia {sorride morbidamente, facendo un po` la provola ma... con cognizione di causa, certo. Si avvicina dunque al banchetto, ascoltando quella domanda retorica con aria sottilmente divertita.} i Prefetti è giusto che diano l`esempio, dunque immagino di sì. {Va quindi a recuperare i soldi che gli vengono allungati, sfiorandole la mano inavvertitamente mentre l`altra si avvicina. Inclina appena il capo di lato, schiudendo le labbra su quelle di NYLA per un bacio morbido e superficiale, innocente, che si consuma in una manciata di attimi, mentre un falchetto a quanto pare sembra non prendere affatto bene il bacetto fra BEKHA e COLT, tant`è che nel ritrarsi Evan volge il capo in direzione della scenetta, preoccupato.} Oh Merlino, ma perché- {sbuffacchia, ridanciano, volgendo il capo nuovamente verso NYLA.} Grazie mille per la donazione. {Le strizza un occhiolino, sistemando il ricavato all`interno del sacchetto che ha deciso di utilizzare per racimolare il guadagno personale, e dare tutto a BEKHA una volta chiusa la baracca.} Tutto bene, BUNNY? {Domanda, rivolgendosi ovviamente alla METAMORFA, lanciando giusto un`occhiata a MAVERICK che è tutto un programma, nel scorgere quel primo tentativo di avvicinare la ragazza. Sistema il fiore fra i capelli e si rivolge nuovamente ad ALLEN, commentando con un:} E un primo passo verso un`opera di bene è stato fatto. Visto che bravo?
17:19 19/2 Allen_Hollowdale [Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni] Poggia un palmo sul bancone per sporgersi appena verso NYLA, <Se baci un prefetto, ti porta bene per il resto della giornata!> Le rivela a voce sussurrata e concitata, come se fosse un segreto da tenersi ben stretto. Lascia quindi che EVAN riscuota il primo pagamento della serata, sorpassandolo e raccogliendo uno dei fiorellini caduti sul bancone. Sorride ed esegue un lieve inchino verso ALEX, porgendole poi il fiore, <Grazie! Si tratta di un incantesimo del primo anno, non lo conosci?> Le chiede sorridente, <Se vuoi te lo insegno!> Che sì, di sicuro è più bravo con la magia che con la cucina, coff... <Quindi niente baci per te?> Però poi viene distratto dal falco geloso di COLT, fissando la scena con un`aria perplessa e assolutamente divertita e ridacchiando subito dopo. Seppure ha notato quella bella ciocca acida tra i capelli di BEKHA, probabilmente ormai ci ha fatto l`abitudine visto che succede sempre quando lui ronza attorno ad EVAN e beh, di sicuro non è scemo. Preferisce tralasciare, scoccando un sorriso caldo di benvenuto a SEANNA, <Sei qui per scrivere un articolo, cara? In effetti potresti approfittarne per un`intervista!> Butta là ma no, non controllerà che questo accada, dal momento che torna a guardare EVAN sorridendogli complice, <È un duro lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo, per quei poveri cuccioli di vermicolo spremuti a dovere per ogni pozione e lozione!> Ironizza ridacchiando, totalmente ignaro dell`arrossire selvaggio di MORGAN nonostante si sia comportato con così tanto distacco.
17:26 19/2 Nyla_Daley [ 14 - post lezioni | Sala d`ingresso ] Lei è probabile che noti la quantità di disagio che è presente in quel momento di scambio di baci, silenziosa e poco invasiva osserva bene o male tutti quanti e capta i cambiamenti di BECKHA, impossibile non farlo, collegandosi poi a quello che sta succedendo con COLT e EVAN, ma lei è lì per donare soldi al wwffb per cui non ci dà nemmeno peso. Sembra del tutto estranea alle dinamiche instaurate trai vari presenti, lo fa ovviamente di proposito, mostrando grandi sorrisi, anche ad ALLEN ovviamente, e ai suoi fiori che trova davvero carini, tanto che gli occhietti nocciola li guardano con ammirazione. < Questa sì che è un`informazione utile! > commenta verso ALLEN per le sue parole, arricciando il naso subito dopo. Con la stessa calma e sicurezza va a fare la sua opera di bene, dando i soldi al prefetto e sbuffando una risatina alle sue parole circa gli Erumpent, < è un pensiero che mi riempie di gioia > a metà tra l`essere la verità e una frase divertita che viene ben presto dimenticata. Poi il bacio si svolge nella più totale tranquillità, occhi chiusi, capo leggermente inclinato e labbra che trovano quelle del prefetto in un contatto molto casto e innocente, insomma l`esemplare di bacio del chiosco dei baci. Non può fare a meno di strabuzzare gli occhi all`arrivo del falco e portare l`attenzione su BECKHA e COLT, < gramo qualcuno non l`ha presa bene > commenta a bassa voce e poi fa un occhiolino a EVAN, < è stato un piacere > parole dolci, anche se poi mantiene la parola data a KILLIAN e si ritrova a piazzarsi davanti al compagno. < Ecco te l`avevo detto che tornavo > lo saluta così, < la prossima volta niente cartello, basta solo esercitarsi > e ovviamente parla del suo mettere le mani avanti sui baci, andando a posare l`indice proprio dove ci sono le scritte. Anche a lui allunga i falci per la donazione prima di tutto, è una ragazza onesta non c`è che dire. Per il resto gli sorride, cercando di metterlo a suo agio, non aggiunge altre parole inutili, piegandosi in avanti con la schiena in modo da potersi avvicinare con il viso a lui, e se anche KILL non sapesse cosa fare, c`è lei a pensarci, visto che piega il capo verso destra e poi posa le labbra sulle sue, sono morbide, tiene gli occhi chiusi per qualche istante, un po` di più rispetto al bacio precedente, senza però andare oltre, allontanandosi poco dopo e riaprendo gli occhi come a voler vedere la reazione del compagno.
17:28 19/2 Domhnall_MacGillivray [san valentino – post lezioni] Non è propriamente il suo turno al chiosco ma questo non gli impedisce di fare un giro da quelle parti per vedere come se la stanno cavando gli altri e soprattutto se c’è qualche presenza interessante. Le mani infilate nelle tasche, il passo baldanzoso e lo sguardo curioso che rimbalza sui presenti, in particolare su coloro che indossano una gonnella. La divisa è sfatta, tipica di chi ha avuto sulle spalle un’intera giornata di lezioni e che prevede quindi che la camicia esca dai pantaloni, una manica sia arrotolata fino al gomito ed il colletto in disordine, con tanto di cravattino più allentato del solito. I capelli sono sempre vagamente sistemati in quella chioma con ciuffo laterale e qualche ricciolino biondo, ad imitare forse un Erni Spiles degli inizi – roba da sbarbine intenditrici. Gli basta un’occhiata al banchetto per capire che non c’è nessuno per cui valga la pena mettersi in fila per il momento, così ciò che si limita a fare è avvicinarsi a NYLA negli istanti successivi al bacio dispensato a KILL, annunciando la sua presenza con un modesto <Un gran peccato che la punta di diamante del chiosco non sia di turno, ora.> un sospiro teatrale a cornice ed un sorrisetto furbastro a stirargli le labbra, a cui accompagna un’ammiccatina quando lei si volterà a guardarlo.
17:37 19/2 Alexandria_Evans [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco]La ragazzina osserva il mutamento della corvonero e si prima o poi dovrà farle qualche domanda ma quando nota che lei le porge la cartellina e piuma e va prenderle<..tranquilla> controlla se vi è la menzione della donazione dei presenti e osserverebbe la ragazza dare il buon esempio e si tiene lei per ora i falchi dati. Li tiene con se per ora e sposta le iridi tra quei ragazzi e ragazze li vicino alcuni, molti non li conosce e quindi si limita a un sorriso e saluto quà e la controllando la situazione. Al dire di RICK sorride ma nota il suo fare dopo un certo bacio ed eccola altre domande che le sfiorano la mente e vorrebbe dire qualcosa ma ode SEANNA che fa la sua domanda e quindi gentile<..per la raccolta se vuoi posso aiutarti anche io per ora..>direbbe con vocina allegra e cordiale anche un po’ timida ma BEKHA è impegnata e gi altri del wwwffb non li conosce ancora<..allora..scegli il volontario baciatore e doni tre falchi> andrebbe a dire. Ogni tanto osserva EILEEN e le sorride per rassicurarla anche se sembra che la corvonero ci sia riuscita bene da sola eh si. La ragazzina osserva ora ALLEN e riflette< emm..non ancora> voce bassa e sorride poi andando a prendere il fiore che le porge<..si…saresti gentilissimo…eh se vuoi per debitarmi..ti darò una mano con il prossimo lavoro di cucina per babbanologia se ti va?.. > direbbe gentile . Alla domanda riflette e< chissà…penso che farò anche un offerta… o due …per i nostri amici a quattrozampe..e non solo> sorride ma poi anche lei inarca il sopracciglio al fare del falco. Infondo davvero è quello che le preme è troppo piccola per pensar ad altro . Andrebbe a segnare ora sulla cartellina le due quote versate fino ad ora una per BEKHA e ‘altra per EVAN almeno alleggeriamo un po’ il peso della metamorfa. Ecco che ora osserva eprò nuovamente RICK cercando di capir come stia.
17:41 19/2 Rebekha_Grimes [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco] {Il coetaneo sembra interpretare una mutazione che lei manco aveva notato e lo guarda scuotendo il capo con decisione} no, no tranquillo {va a nascondere le ciocche cacciandole indietro. Quando si dice la sfiga immane della vita ecco beh questo giorno decisamente è segnato da una sfiga e depressione che va oltre ogni previsione. Partiamo dal suo CAPITANO che le fa salire a mille il nervoso ogni volta che orbita vicino ad EVAN –MORGAN e BEKHA stanno facendo a gara su chi è più geloso, potrebbero benissimo cercare un modo per usarla altro che magia-, poi arriva NYLA che con tanto affetto, fra tutti proprio il PREFETTO? Poi decide di essere gentile con COLT e quello le arriva come colpo indietro. Proprio nel senso di colpo visto che arriva un falco pellegrino a fare Trilli della situazione, fantastico visto che con quel becco malvagio va a prendersi pure la coda per tirare via. Un URLO ci sta tutto visto che le mani vanno a fermarsi sui capelli come per tirarli indietro. Gli occhi liquidi per il dolore di quel colpo a tradimento} non preoccuparti, non preoccuparti {va a dire lei cercando di massaggiarsi i capelli che sono stati la vittima dell’attacco e va beh dai che non farebbe mai male a un animale. Umetta le labbra e quando arriva quel colpo di voce da EVAN annuisce appena} tutto okay {anche se il tono è quello di chi vuole sparire in un buco nel terreno e non uscire mai più. Si volta quindi verso ALEXANDRIA} puoi tenere tutto d’occhio un istante? {domanda lei che ancora si tiene i capelli con aria dolorante e quegli occhi dalle sfumature così scure e profonde che sono segno solo di sofferenza per quel suo essere stata tirata a quel malo modo. Deglutisce} vado un attimo in bagno e torno {se non si affoga nel water e fa compagnia come anima in pena a Mirtilla Malcontenta. Quindi è così che esce di scena la bionda, sperando che torni in tempi celeri e non sparisca davvero nei meandri delle tubature}
17:45 19/2 Killian_Wordsworth [Chiosco dei baci – San Valentino] E infine COLT vince quel bacio tanto atteso e a Killian un applauso parte per forza con tanto di ovazione. Eccone un altro che se ne va! MORGAN pare intenzionato a dargli consigli che lo freddano senza colpo ferire e ai quali non sa bene come rispondere <Via il cerotto, via il dolore?> tutto qui quello che comporta il baciarsi? <E-e…non c’è nulla di romantico o di dolcioso in tutto questo eh MORG? Che tristezza!!!> non infrangere i suoi sogni da bambino, dai. Per fortuna c’è EVAN che pare sollevarlo un po’ di morale con quei consigli <A me le lumache piacciono, ma non da baciare forse. Oddio non so, non so nulla davvero> e le manine si infilano tra i capelli rossi disperate mentre tenta di aggiustare il tiro con le labbra come gli ha consigliato EVAN. Una posizione che mantiene anche quando torna al suo posto e osserva NYLA E EVAN baciarsi. E lo si può notare analizzare la situazione con fare scientifico, cercando di imitare la gestualità di quel bacio di cui non conosce le coordinate. Poi sembra proprio arrivare il suo turno, perché come aveva più volte ripetuto a NYLA, eccolo li, nella stessa posizione in cui l’ha lasciato. Le mani sono infilate in tasca, le guance sono arrossate e i capelli se non hanno la consistenza, hanno sicuramente il colore del fuoco. Non giocano a favore gli ormoni sopiti e la bellezza di una certa quartina che gli sta venendo incontro. Ecco <Ehm si, lo vedo che sei qui> in tutto il tuo splendore mia cara, anche se è il tuo spirito affine ad incantare il metamorfo. Deglutisce, immobile, in attesa di quello che sta per succedere. Una stretta allo stomaco, una gocciolina di sudore che scende lenta lungo la tempia il respiro più corto e affaticato, appena udibile da quelle labbra semischiuse. Cosa aveva detto EVAN? Qualcosa a che fare con le lumache. Ecco, deve essere una lumaca si. Oppure no? Il cervello s’inceppa del tutto e rimane rigido e con le braccia lungo i fianchi quando vede il volto di NYLA farsi sempre più vicino. Per tutti gli erupment imbufaliti!!!! Le può analizzare ad uno ad uno i porti della pelle per quanto è vicina. LE falci? Gli sono cadute a terra per la mollezza delle mani che nulla afferrano al momento. Chiude gli occhi e lascia che sia lei ad orchestrare il tutto. UAO! E’ sicuro che ci sia un unicorno colorato che zompetta su un arcobaleno al momento. E qualcosa di caldo si muove dallo stomaco fino ad arrivare alla punta dei capelli; le guance s’incendiano ed è sicuro che sta prendendo fuoco come una torcia. Quando NYLA si stacca, Killian avrà ancora gli occhi chiusi, un naso da porcellino e una parte del collo, proprio lì, in tutto quel lembo di pelle che congiunge il collo alla spalla, di un bel colore nero. Sono gli effetti degli ormoni e di un potere che non ne vuole sapere di essere controllare. Boccheggia qualcosa come.. <No, non sei una lumaca. Affatto>
17:50 19/2 Maverick_Attwater {Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni} Se ne sta li a ridere quando il suo nome viene urlato. Fa un saltello spaventato mentre strabuzza gli occhi verso SEANNA <CHE?> cosa? <Che ho fatto?> no, non ha capito che si riferisce all`essere lavato e profumato. Ogni tanto gli sfugge questa cosa. Alla sua domanda, però, le fa un sorriso <Hollie! Vecchia porcella> qualcuno lo fermi. Ma si, dai, scherza ovviamente. Scoppia pure a ridere facendo una faccia idiotissima per farsi "perdonare" <Scegli il maschione che più ti attizza e poi gli vai a dare tre falci> con tanto di occhiolino prima di ridacchiare ancora <Ah..> si fa leggermente - ma poco - più serio <Mi pare.. di aver capito..> si gira pure verso EILEEN e MORGAN <che tipo puoi scegliere la creatura da salvare?..> mentre arriccia il naso mica tanto convinto <Mmh chiedi a Bekha dopo> le dice con un sorrisetto mentre arriva a salvare la situazione ALEX <Ecco Lexa.. visto che sei tu la signora della cartelletta> visto che Bekha è intenta a sbaciucchiarsi il tassorosso <Spiega un po` a Hollie> che sarebbe Seanna ma si sa che a Rick piacciono i soprannomi. E al vedere di NYLA con intorno KILL e DOM sbuffa e scuote la testa <Bionda lascia stare i pivelli!> con tanto di enorme sorrisone che cerca di non tramutarsi in una risata idiota ma prova a rimanere serio <Vieni che ti diamo un po` d`amore come si vede> come attirare le donne parte zero. Dovrebbero mettere il cartello "non fatelo a casa". E l`espressione rimane super divertita finchè non succede tutto veloce. Falco, capelli, lui che si avvia e occhiataccia di EVAN che lo immobilizza all`istante. Fa un mezzo sospiro e torna al suo posto. Giusto il tempo di riepire le guance d`aria e abbassare lo sguardo un paio di secondi prima di tornare a guardarsi intorno. Il prmo sguardo che trova è quello di ALEX <Che c`è?> chiede notando che lo sta fissando. Meglio buttarla sullo scherzo <Lo so che vuoi un bacio.. ma non posso fare sconti eh> con tanto di occhiolino.
17:52 19/2 Morgan_Rothschild [ 14/2 post lezioni | Banchetto del disagio] Saluti o meno, ignora mezzo mondo, ci prova, per il fastidio che in questo momento lo prende dalla radice dai capelli a imbrigliare tutto il corpo. Vi preghiamo di seppellirlo vivo, perchè tanto potrebbe morire comunque a momenti. Tira un profondo respiro di rimando, cercando una quiete che non fa parte di lui in quel preciso momento. L’attenzione che presta a RICK è sicuramente per la maggiore, soprattutto a quel commento su NYLA, portando il proprio sguardo sulla compagna d’anno, con il capo ciondolante come se soppesasse chissà cosa, stringendo pure le labbra appena un po, prima di mormorare qualcosa verso RICK, in un surrusso, < Beh...direi..> con tanto di pacca anche a lui, sebbene sia fatto più per la maschera che porta su di norma che, beh, per reale pensiero verso la ragazza, per quanto comunque non gli dispiaccia, sia chiaro. Commenti che mette su con non chalance, per quanto possa riuscirgli una cosa del genere nel mascherare pensieri propri. Le scenette più o meno divertenti, invece, non paiono toccarlo minimamente, neanche la cosa del falco perchè si sa, se uno è sad inside, col cavolo che lo rianimi. Probabilmente preferirebbe restarsene a fare compagnare a Lachian, piuttosto che dispensare bacini innocenti quando qualcuno lo richiede. Poi vabbè lui e BEKHA fanno a gara di sicuro a chi sale prima il diavolo per capello, e vi assicuriamo che non è così complicato come dovrebbe, vista la gamma di scenette piuttosto varie che si dipingono al loro sguardo. Quando vede poi BECKHA in quello stato un po gli dispiace, ben forse immaginando in che barca si ritrovano entrambi. Una pacca però vola verso KILLIAN ovviamente, diventando nuovamente rosso a quel replicare da parte del tassorosso, agitando le mani pure come a dire che non ha capito niente, < MA NO> e non si rende conto di alzare i toni, schiarendosi la voce, buttando uno sguardo in giro e tornando sul tassorosso, < intendo dire che..beh, il dolcioso (??) ci sta con la persona che ti piace..> e vediamo di non morire perchè sta faticando a non guardare ALLEN, anche se un’occhiata fugace capita eccome, < intendo che, questo non è il posto dove si cerca il bacio da favola, è un chioschetto..> dei disagiati aggiungerebbe, < quindi, lo prendi per quello che è..> sospirando, < insomma, KILL, il bacio da mille e una notte lo dai quando non c’è nessuno, mica dinnanzi a mezzo mondo eh..> altra pacca, lasciandolo al suo bacibà con NYLA. Lo sguardo che vaga poi sull’arrivo di DONNIE, con al seguito un mezzo <Ciao> tutto svogliato, <battiamo la fiacca, si?> domanda per domandare, ridendo appena e prendendolo in giro.
17:59 19/2 Eileen_Walker [Chiosco dei baci, 14/02, pomeriggio] Eileen riporta la propria attenzione su quello che accade proprio accanto a lei. Girando la testa bionda, vede appena in tempo quello che succede alla povera BEKHA che lascia tutto nelle piccole mani di ALEX prima di andare in bagno. Speriamo che ritorni qui tra noi e non decida di rimanere a far compagnia a Mirtilla nei bagni. <Speriamo che sta bene> dice ad ALEX e a RICK, anche se è un po’ rivolto a tutti. A RICK poi risponde <Pensavo che si salvassero tutti gli animali, non sapevo che si potevano scegliere> e qui ha il dubbio che sia più che altro una battuta dei Corvonero più grandi. Si gira ancora per guardare meglio KILLIAN che è diventato un . . . maialino? <Stai bene?> chiede a KILLIAN guardandolo confusa, perché non si spiega come mai è così. A meno che non fosse stato il bacio, ma nota che EVAN sta più che bene, quindi il problema è un altro.
18:10 19/2 Nadine_Davies [Sala d`Ingresso|Stand di San Valentino] [Ok. Se l`è cercata lui. Nick non ama gli animali? Vabbè, li amerà lei per tutti e due. Nick non vuole che faccia parte dei baciatori allo stand? Ok, è il suo ragazzo, ci può stare al limite. Ma se si lamenta pure di una piccola donazione e conseguente bacio eccheccavolo. No. Non va affatto bene. Per questo motivo una Nadine Davies con camicetta bianca e gonna a tubino nero arriva allo stand dove sosta un ALLEN oggetto di innumerevoli occhiate (?). Ma alla settimina che le frega? Giunge di gran carriera, dà le sue tre falci al compagno e lo tirerebbe per il colletto per beccarmi un bacio ben piazzato. Casto eh, niente lingua, pero si capisce che la Serpeverde esce fresca fresca da una vivida discussione col Troll che noi tutti conosciamo (?).] Scusa, dovevo in qualità di iscritta al WWFFB. [Ciao albino del nostro cuor.] La prossima volta che ti rendi invisibile in piena battaglia ti Crucio da degna figlia di Salazar, chiaro? [Ecco, ora sorride e gli lascerebbe stare il colletto.]
18:11 19/2 Nyla_Daley [ 14 - post lezioni | Sala d`ingresso ] Sta sicuramente facendo un sacco di buone azioni, questo è innegabile, ha già devoluto (inserire numero di falci giusti che non lo ricordo) falci per salvare delle povere creature magiche innocenti, e il prezzo da pagare è solo un bacio, insomma niente di più carino e facile. E` chiaro che verso KILL c`è un`attenzione in più e anche un pizzico in più di dolcezza, insomma lei non diventa rossa perché non è nella sua natura, anzi quelle dimostrazioni fisiche di affetto sono naturalissime e le fa con tutta la naturalezza del mondo. Per il concasata non è proprio la stessa cosa, anzi direi il contrario, dato che il bacio, molto casto e molto innocente, che gli dà, sembra sortire l`effetto di farlo incendiare praticamente nel vero senso della parola. Solo quando si stacca e riapre gli occhi vede il rosso acceso dei capelli, il naso e il collo nero, le scappa un sorriso, tanto che la mano passa ad accarezzargli la guancia, < il rosso ti sta bene > commenta con innocenza, per poi girarsi di scatto all`arrivo di DOM proprio vicino a loro. < Sei venuto a fare turni extra? > domanda verso il Serpeverde, sorridendo anche a lui, sebbene le parole di RICK la facciano girare per poter individuare la figura del Tassorosso. < Gli Erumpent saranno tutti salvi grazie a me > commenta così, lanciandogli un bacio volante ma rimanendo nella medesima posizione accanto ai due quartini, tornando a guardare DOM arrivato adesso. < Hai raccolto molto? > e la sua è una domanda del tutto seria, davvero, con lo sguardo che palleggia da DOM a KILL e viceversa. < Qui mi sembra che stia andando molto bene > spiega girandosi verso il Tassorosso per vedere come sta ora, se si è ripreso dal bacio che l`ha lasciato visibilmente provato.
18:15 19/2 Allen_Hollowdale [Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni] Rivolge un`occhilino complice a NYLA come se gli avesse passato questa gran informazione, prima di spostarsi verso ALEXANDRIA, <Ahah beh direi che è uno scambio equo. Affare fatto!> Esclama cercando di suggellare il patto con una stretta di mano simbolica, salvo poi rivolgerle un sorrisino invitante, <Beh, se non sai da chi farti dare il bacio, io accetto anche primine!> Massì, se proprio ha deciso di mettersi in mostra con sta cosa del banchetto dei baci, che lo faccia fino in fondo. E a proposito di questo, guarda EVAN pensieroso restando così per una lunga manciata di minuti, prima di scuotere la testa e... incrociare uno dei rari sguardi di MORGAN. Gli sorride un pizzico più convinto di prima, <Ehy, ma tu sei venuto qui a ricevere o hai pure qualche Falco da dare?> Così, tanto per stuzzicarlo e distrarsi dalle idee malsane che gli frullano in testa. E poi niente, arriva un piccolo terremoto serpeverde, paga velocemente il suo pegno e lo riscatta con altrettanta decisione. Allen ha giusto il tempo di sgranare gli occhi prima che NAD lo tiri per il colletto e gli scocchi un bel bacio a schiocco. <....Ah...eh, hai fretta per caso?> Ridacchia confuso più per la velocità con cui tutto è accaduto che per imbarazzo vero e proprio. Le regala un ghignetto divertito, <Non ti sarai davvero preoccupata per me a lezione, vero?> La punzecchia sfacciato, riallisciandosi il colletto. <..Dove hai lasciato il Troll?> E scocca occhiate attorno, perché una fattura improvvisa e inaspettata da Watson proprio non vorrebbe beccarsela, ecco.
18:19 19/2 Killian_Wordsworth [Chiosco dei baci – San Valentino] <AAAAAAH> ecco, compreso il concetto di MORGAN <Si ma per me tutti i baci sono belli. Però ho capito. E tu ce l’hai la personcina speciale MORGHY?> come mettere a disagio le persone. IN seguito a quel bacio, non è in grado di valutare cosa stia accadendo intorno a lui, a mala pena individua NADINE farsi avanti in quel gruppetto e avvicinarsi ad Allen. E devi solo ringraziare Merlino che ci sia Killian, ancora tramortito da quel bacio favoloso. Almeno per lui lo è <G-grazie> il rosso gli dona, cosi come quel naso da porcellino che gli è spuntato a caso e quella parte del collo macchiata di nero <Eh, si, cioè no, cioè è normale> cerca di spiegare a EILEEN il perché di quella trasformazione che per lui è del tutto normale. Non si è ancora abituato all’imprevedibilità, quello si <Eeeee, cioè mi succede spesso, volente o nolente> in questo non c’è nessuna volontà a comandare, ma solo l’insieme di una poltiglia che dovrebbero essere ormoni <E… NYLA> deglutisce, un po’ a fatica, ancora rossastro sulle guanciotte e sui capelli, particolarmente bruttino forse al momento <Non è che faresti un’altra offerta per gli animali?> Cioè, lo sai quanto io ci tenga a loro> ehm. Ci ha preso gusto il ragazzo.
18:22 19/2 Domhnall_MacGillivray [san valentino – post lezioni | chiosco] Per il momento si trova ancora dall’altra parte del chiosco, quella dei clienti intenzionati a pagare per sbaciucchiarsi qualcuno con la nobile scusa del salvare le creature. Peccato solo che al momento sia lì per esercitare al meglio la nobile arte del cazzeggio, importunando la Tassorosso, <Beh, ma ovvio. Come si fa a non voler fare turni extra quando ci sono così tanti cuccioli da salvare..?!> mente spudoratamente visto il reale motivo per cui è lì ma lo fa con una certa convinzione che risulta difficile dire il contrario a chi non lo conosce nell’intimo (…..). È la reazione di KILL che però gli strappa una risatina soffocata, al quale andrebbe a rivolgere una strizzatina d’occhio divertita che vuole essere complice.. giusto per alleviare la tensione eh. Lo sguardo si sposta quindi per un attimo su RICK con una mezza occhiataccia, per poi portarsi su MORGAN a quell’osservazione che in realtà viene glissata, dato che è stato colto da una realizzazione improvvisa, <Oi! Ma lo sai che mi ha detto poi la Havenport?> quando all’ora di pranzo è passata di lì a pagargli un bacio sulla guancia, <Che ho avuto coraggio a dirle che ha un bel culo!> parafrasando le parole di lei in maniera moooolto poetica. Perché sì, nel delirio mattutino delle dediche alla Radio c’è stata anche la sua che decantava le lodi del fondoschiena della Grifondoro. E ci piazza un sollevare complice delle sopracciglia con tanto di aria soddisfatta della cosa, per quanto possa essere assurdo dare del cuor di leone ad uno come lui. Sono ancora però le parole di NYLA a fargli spostare l’attenzione nuovamente su di lei, mettendo su un accenno di broncio triste mentre le risponde con uno stringersi delle spalle, <Oh, non troppo in effetti… c’è molto ancora da fare per la causa.> e cogliendo al balzo la palla delle parole di KILL – tvb – si intrometterebbe per dire <Ecco sì, se vuoi io sono libero!> eh Ny? eh? <Cinque falci per salvare i cuccioli di Crup sfruttati con un bacio, che cosa vuoi di più?> e sorride anche, che carognetta.
18:24 19/2 Alexandria_Evans [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco]Ok la situazione degenera e il falco fa più danni che altro<…oh…> povera BECHKA vorrebbe aiutarla ma come? Ma ecco che si risolve nonostante il tripurdio dei cambiamenti della metamorfa he le sia avvicina<..stai bene?> direbbe preoccupata cercando di avvicinarsi a lei ora e al suo dire<..emm..si tranquilla..ma hai bisogno di una mano?>non vuole lasciarla sola ma alla sua richiesta alla fine annuisce…dai torna presto ma non preoccuparti del chiosco ora> direbbe gentile cercando di sorriderle dolcemente , le dispiace tanto ed soffre quasi per quel che l’è accaduto e si nota che è dispiaciuta ma alla fine si mostra determinata a far quanto richiestole. Prende un sacchettino dalla borsa e ripone all’interno i falci che le ha dato BEKHA ormai segnati e li ripone in tasca poi osserva MAVERIK E SEANNA che parlano delle modalità di partecipazione al chiosco e sorride soprattutto all’appellativo<..va bene RICK la signora della cartella..si rende utile> ironica<ciao HOLLIE piacere di conoscerti > direbbe ora garbata e solo ora si accorge del buon profumo del tassorosso . le iridi nocciola vagano fra i presenti vicino al chiosco e notando i baci…<Emmm…le donazioni di tutti.. potete lasciarle a me per ora…mi dite anche nome e cognome per favore??>alzando un po’ la voce per essere udita dai presenti mettendosi il forellino donatole tra i capelli sospira e al dire di EILEEN diventa un po’ seria<..eh si lo spero tanto…dopo quando ci sarà una pausa se non è ancora tornata potresti andar a veder come sta? Io non posso allontanarmi> sussurra questo a lei. Ascolta il dire di ALLEN e gli stringe la mano gentile<..ottimo..inizieremo quando vorrai..>felice e al suo dire <…lo terrò a mente allora…>infondo ha detto uno o due baci quindi sembra ragionarci ma ecco che nota il bacio di NADINE a ALLEN e rimane colpita dall’impeto. Asclta i presenti cercando di non perdersi i baci e le offerte che andrebbe a sagnare ma ..Ok nuovamente il tassorosso riesce a farla diventar del colore della casata le gote<…RICK..>dice ora imbarazzata<…eh se fosse???..beh si lo so niente sconti ma per una buona causa come questa …che poi se ti stessi osservando solo coì tanto per?>ironica ma eccola prendere dalla tasca dei falci richiesti e metterli nella propria sacchetta e poi scrivere il proprio nome e donazione sulla cartellina<…ma..direi che anche se non mi hai nemmeno detto se ti piaceva quel che ti ho donato l’altra volta> linguaccina scherzosa< hai ragione..dai un bacino >direbbe ora un po’ imbarazzata<..solo per gli animali. > eh si come no tende a sottolinearlo anche se poi si rammenta gli altri<..emm..ma sulla guancia eh….>aggiunge sussurando imbarazzata questo.
18:24 19/2 Seanna_Hollins [Sal ingresso | post lezioni] Risponde ridacchiando alla domanda di ALLEN sull`intervista. <Potrei farci un pensierino, caro vice> perché Vice caporedattore è troppo lungo <ma non vorrei rubre l`articolo proprio a te> e gli strizza anche l`occhio scherzando. Annuisce poi alla spiegazione di ALEXANDRIA che le spiega il funzonamento della cosa dei baci. <Capito!> dice quindi in risposta a lei e a RICK <La tua uniforme> e gliela indica pure <sei tutto pulito, lavato e pure stirato> sì, col ferro a vapore, magari che non si sa mai. Ma se arriccia il naso su quel `vecchia porcella` va poi a farne una smorfia mezza divertita e mezza severa a quell`espressione idiota che lui le fa <Va bene. Ti perdono> con tono accondiscendente. E alla spiegazione del concasato si guarda intorno. Non è in confidenza con nessuno dei baciatori, a parte Rick. Che se con EVAN ci ha parlato mezza volta al tempo del suo primo anno, con KILLIAN stanno si o no al livello dei convenevoli quando e se si incontrano in sala comune -che magari un giorno una chiacchierata la faremo pure, ma per ora le cose stanno cos`.. <Credo che per la causa e per un bacino, vada bene pure tu> dice. No, non è proprio così, che se c`era chi dice lei, sarebbe già partita in quarta... ma tanto lei non lo ammetterebbe mai. Va quindi a lasciare sul banco di Rick <Se si può scegliere... per le puffole pigmee> che sì i poveri vermicoli vengono usati in pozioni e lozioni, ma a lei danno anche leggermente il voltastomaco. E alzerebbe quindi la faccia, e anche le punte dei piedi, per avvicinarsi al viso di Rick.
18:33 19/2 Morgan_Rothschild [ 14/2 post lezioni | Banchetto del disagio] Sgrana appena lo sguardo a quella domanda di KILLIAN, deglutendo a vuoto perchè quelle cose KILLIAN non si chiedono. E quindi arrossisce di rimando, perchè insomma sono cose troppo personali. Schiarisce la voce, <Chi? Io?> si tu Morg, <Beh...> si guarda in giro, fingendo di niente ecco, <Diciamo di si..> e insomma sotterratelo che vorrebbe morire lì, again per certe domande iper imbarazzanti. E quindi si stacca da Killian per riprendere un momento di fiato, insomma non è che stia completamente a proprio agio. Rivolgendosi quindi al marmocchio (??), ma neanche tanto di casa MacGillivray, DONNIE, appunto, ascoltando quello che sono i commenti sulla sestina grifondoro e regalandogli uno di quei sorrisi ampi e tanto di ammiccatina al seguito, < Allora hai fatto colpo> annuendo di rimando, anche se poi parliamo sempre della Heavenport e quindi boh, capitela voi. Poi ovviamente, come se non bastasse è ALLEN a raddoppiare la tensione che in quel momento sta saggiando, lasciandolo rigido sul posto come un ciocco di legno, e l’espressione un po perplessa, di chi pare impiegare più del necessario perchè la cosa arrivi ai neuroni. DANNATO ALLEN fai bruttissimi effetti. Ruota appena il capo in sua direzione, cercando di appiattire l’espressione in viso, sebbene sia lo sguardo a tradire tutto il resto probabilmente e in quel preciso momento. <Fosse per me avrei evitato..> lo sentenzia senza problemi, < ma ho dato a pranzo> giusto per chiarire che se è ancora lì è un di più, < e comunque è anche per dare si..> per quanto possa dare, considerato che fa la parte di quello che è meglio nascondersi che altro. <Dopo do a Bekha dei galeoni> sincero almeno in quello, osservando poi di conseguenza la scenetta stranita di una NADINE che arriva a prendersi quel bacio con tutta la prepotenza del caso. E insomma, abbiate pazienza, gira male. E il suo livello di sopportazione è pure ampio. Lascia quindi che sia il teatrino a volgere al termine, smollando la postazione e andando a recuperare la tracolla da terra nel frattempo. Uno sguardo a RICK, seguitato da un <Me ne vado> limpido e cristallino, ma è verso ALLEN che si dirige alla fine, tirando fuori una manciata netta di galeoni, <T’oh, daglieli tu a Bekha per il mio mancato operato> e l’aria di stizza si, sebbene i movimenti siano comunque misurati, perchè si è innervosito ecco tutto. Uno sguardo ad ALLEN eloquente, i soldi poggiati sul bachetto, abbandonandoli tutti quanti lì.
18:38 19/2 Maverick_Attwater {Chiosco dei Baci, San Valentino, Dopo le lezioni} Oh, ma dai. E` arrivata pure lei? Gli occhietti nocciola seguono l`irruenta entrata della Serpeverde che giunge fino ad ALLEN per un bacio a stampo. Scoppia a ridere e in direzione di NAD commenterebbe con un <Ma tu non hai un ragazzo?> con tanto di super sorrisone <Lo sapevo che eri un po` porca.. stavi sempre a sbavare sul doc> coff. Quanto amore scorre tra i due? Niente da fare, la tipetta non gli sta per niente simpatica. E quando arriva la risposta di NYLA lui fa un sorrisetto ebete e solleva la mano per chiuderla in un pugno - come a voler acchiappare il bacio volante - per poi riappoggiarsi la mano sul petto ad altezza cuore e fargli un sorrisetto ammiccante. Certo è tutto molto dolce se non fosse che si avvicina a MORGAN facendogli segno di avvicinarsi. Giusto per sussurrargli qualcosa all`orecchio e poi scoppiare a ridere con tanto di pacca sulla spalla. E poi ecco che succede tutto un sacco in fretta, prima di tutto sta parlando con ALEX. Scherza, la prende in giro, ma alla sua richiesta quando mostra i tre falci non fa altro che farle un sorriso dolce. Due leggere fossette si vanno a creare al lato delle labbra mentre si china sul chiosco con le braccia incrociate <Ma certo che mi è piaciuto> con tanto di occhiolino <Ovvio no?> e quando lei ribadisce sulla guancia lui fa spallucce <Tutto quello che vuoi principessa> con tanto di occhiolino e sorrisetto. E poi eccolo li a chinarsi leggermente divertito e a lasciale un bacetto sulla guancia. Leggerissimo, sfiorando la pelle appena in modo carino ma rimanendo li una manciata di secondi. Niente baci alla nonna che ti slingua la faccia. Una volta staccato commenterebbe con un <Grazie> per l`offerta, certo. Quando torna a SEANNA si guarda l`uniforme <AAAH!> esclama ridacchiando <Hai visto? Ti piaccio eh?!> per poi beccarsi un occhiataccia alle sue parole successive. Ma lo sa che lui è così ma scherza. E quando lei si guarda intorno e poi lo sceglie strabuzza gli occhi <Vero!?> sul serio? Scoppierebbe a ridere per un istante prima di tornare un po` più serio <Va bene> ed eccolo che a sto giro si stacca dal chiosco e fa il giro, si metterebbe proprio davanti all`amica sorridente prima di allungare la mano destra per appoggiarla sul fianco della ragazza leggerissimo. Piega la testa di lato e appoggerebbe le labbra sulle sue. E se gli altri hanno dato carinissimi baci a stampo lui non è proprio il tipo. Il bacio è leggermente meno casto muovendo le labbra sulle sue ma senza approfondire facendola diventare una pomiciata. Il tutto lo farebbe durare una manciata di secondi, tre o quattro al massimo - sempre che lei non si stacchi prima - per poi farle un sorrisone idiota. E probabilmente dopo non saprebbe che dire se MORGAN non annunciasse la sua uscita di scerna <Ehi bello> con tanto di apertura delle braccia e passi verso di lei <Perchè? Rimani..> con la faccia leggermente dispiaciuta mentre lo sguardo già si abbassa. Ma lui prende e se ne va. Sbuffa, guardando la scena successiva prima di tornarsene al suo posto al chiosco.
18:54 19/2 Nyla_Daley [ 14 - post lezioni | Sala d`ingresso ] Allora abbiamo capito che l`affluenza comunque non è male nemmeno a quest`ora, visto che a quanto pare la gente c`è, o almeno ci sono tanti volontari, per il resto dovrebbero dare a lei dei ricavati visto che sta facendo un ottimo lavoro(?). Lei, però, adesso deve controllare che KILL sia ancora tutto intero, e a quanto pare la reazione al bacio è stata molto positiva a giudicare da come parla e dal fatto che sembra chiederne ancora, gli sorride arricciando il naso, < sapevo che ti stavano a cuore > ci scherza sopra lanciandogli un bacetto, però lui ne ha già avuto uno per cui ci penserà dopo, visto che è per le pari opportunità e lì c`è un DOM selvatico che a quanto pare vuole fare turno extra. Infatti l`attenzione passa al Serpeverde, visto che il bacio volante a RICK è stato mandato e degli altri è rimasto solo ALLEN, ma non è che deve salvare l`intera stirpe di Crup dopo tutto. < Hai un grande spirito di collaborazione, non pensavo fossi così interessato ai cuccioli di Crup > commenta con il solito tono, a metà tra l`essere innocente e diverito, perché non è mai intenzionalmente ironica, insomma sono frasi che le vengono spontanee senza che si impegni di metterci troppi significati dietro. Allunga i cinque falci senza girarci attorno, < avevo messo una soglia da spendere > come a volersi giustificare con un`espressione angelica, lascia che lui li prenda e poi avvicina il viso al suo, e siamo a tre nel giro di non si sa bene quanto tempo. Appoggia le mani al banchetto, che teoricamente dovrebbe dividere chi sta dalla parte dei volontari e chi paga, piega la schiena in avanti per arrivare a posare le labbra su quelle del serpeverde. Capo lievemente inclinato a destra e occhi chiusi, a questo giro schiue appena le labbra e sembra indugiare un po` di più nel bacio, insomma è solo un crescendo, ma lei dopo tutto ha pagato per cui è sempre un gesto fatto per la causa giusta.
19:12 19/2 Domhnall_MacGillivray [san valentino – post lezioni | chiosco] Lui, al commento di Morgan, non può che sollevare il mento con un’espressione tronfia peggio di un Corvonero, ribattendo convinto <È già pazza di me, deve solo capirlo.> crediamoci tutti. È con quello stesso sorriso storto che riporta lo sguardo in quello di NY, ora intento a rubarle un bacio che magari era pure destinato al povero Killian – sorry not sorry -, <I cuccioli di Crup sono il mio animale preferito, non lo sapevi?> manco lui, ma per fare colpo su una ragazza questo ed altro, figuriamoci. Solleva poi un sopracciglio alle parole successive di lei, un guizzo divertito nello sguardo castano mentre le risponde compiaciuto <Oh che carina, li avevi tenuti giusto per me, allora..!>, rigirando a proprio favore un pochino quanto detto da lei, senza smettere di dedicarle quel ghigno storto furbetto mentre se le intasca come gruzzoletto personale magari, coff. Lei si avvicina e lui lascia che sia lei stessa a cercare le sue labbra per un bacio che si fa meno casto degli altri che ha dispensato in servizio (?). Difatti cercherebbe di imitare quanto ha visto da Lot-San, andando a portare la mano dietro la nuca di lei infilando le dita tra i suoi capelli morbidi, come a volerla farla restare lì ferma mentre approfondisce il bacio in un limone come si deve che vale tutte le cinque falci donate. Si staccherebbe quindi dopo qualche momento con aria soddisfatta, provando a spostarle una ciocca di capelli dietro un orecchio e aggiungere <Per ogni altra donazione, mi trovi qua. E non solo.> del tipo che quando vuoi scambiare limoni e altri agrumi, lui è disponibile (…).
19:19 19/2 Seanna_Hollins [Sala Ingresso | 14 febbraio, pomeriggio] <Stai benissimo> risponde <quasi non ti riconoscevo> E infatti lei lo sa com`è fatto Rick per questo subito dopo l`occhiataccia scoppia a ridere. <Non sto scherzando> e si alza anche sulle punte per avvicinarglisi. Ma quando Rick, dopo aver fatto il giro del chiosco e esserlesi parato davanti con quel suo sorriso va ad appoggiare le labbra sulle sue, se quello che si aspettava era un castissimo bacio amichevole appena accennato deve ricredersi. Perché lui va a muovere le labbra contro le sue. Fino a quando non è lui a staccarsi e a guardarla con un sorriso idiota. Ma lei nemmeno se ne accorge, perché sta cercando di rimettere insieme quei sue o tre neuroni che il bacio di Rick le ha ridotto il poltiglia e con un viso che è diventato più rosso di un peperone maturo o di una pluffa da Quidditch, che fa lo stesso. <A-allora, c-ciao> e indietregerebbe senza nemmeno guardare chi c`è dietro prima di voltarsi e scappare via correndo. Tanto l`offerta è fatta, il suo dovere pure e... contaci, Rick, che quel bacio se lo ricorderà per un bel pezzo.
19:27 19/2 Nyla_Daley [ 14 - post lezioni | Sala d`ingresso ] Sbuffa una risata alle sue parole sui Crup, < ora lo so > risponde così, come a volergli dare il beneficio del dubbio ma anche divertita per quel suo tentativo, non che lei si fosse mostrata restìa al bacio, però è comunque una frase che la fa sorridere senza che approfondisca altro. Non è ben chiaro se sia totalmente consapevole che lui lo stia facendo apposta, sta di fatto che la sua reazione è la stessa, anche perché lei è lì per fare una buona azione, che comprende sia pagare che dare baci, visto che sono un gesto come un altro a cui, purtroppo, non dà davvero peso. Fa più o meno tutto lei, tranquilla, posa i soldi, poi la mani sul banchetto e infine si avvicina al Serpeverde. Stesso piegamento di capo verso destra, stesse labbra che si posano sulle sue, ma questa volta ci concediamo un limone più approfondito perché un banco dei baci senza limone non è accettabile. Poi lui aggiunge la mano trai capelli, insomma per fare le cose fatte bene non c`è che dire. Riapre subito gli occhietti quando si stacca, iridi nocciola che mettono a fuoco il ragazzo, sorriso perenne e smorfietta quando sente le sue parole. Si mordicchia il labbro inferiore e poi avvicina il viso al suo, di nuovo, labbra vicino all`orecchio, < a me trovi a lezione, e non solo > e gli lascia un bacio sulla guancia prima di fare un passo indietro rispetto al banchetto. Sorrisi generali a chi è ancora lì, a chi se ne è andato e quant`altro, < buona continuazione > lo augura a tutti quanti, con un occhio di riguardo per Kill questo è chiaro, facendo dietro front e tornandosene non si sa dove, con la solita grazia e delicatezza con cui è arrivata.
19:28 19/2 Alexandria_Evans  [14.II post-lezioni | sala d’ingresso - chiosco]Osserva MORGAN e nota il suo fare e osserva ALLEN ora serrando che le dia lui quei soldi che poi darà alla responsabile. Osserva SEANNA e sorride attendendo i suoi tre falci ora non sospettando la sua scelta ma ecco che ora MAVERICK l’attira con le sue soavi parole vezzeggiative verso NAD che non conosce ma ecco che ora lui si rivolge a lei e le sorride. Le iridi nocciola osservano il maggiore e l’osserva chinarsi e al suo mi è piaciuto eccola li rimaner senza parole rosso peperone per un secondo e poi ecco il sorrissetto e l’occhiolino a cui lei vorrebbe rispondere ma le viene spontaneo chiudere gli occhi.per un semplice bacino sulla guancia? Eh si e perché al principessa le batte il cuoricino? Come durante il bacino innocuo? Rimane li ferma e imbrazzatissima con la cartellina tra le braccia e quando finisceripare le iridi e osserverebbe MAVERICk…a..te..>sussurrerebbe e poi cercherebbe di passar oltre ma ecco che il bacio di MAVERICK a SEANNA le fa strano davvero…distoglie lo sguardo e cercherebbe qualcosa con cui distrarsi le da quasi fastidio? Boh e dovrebbe notar NYLA che porge dei soldi ad un altro volontario…<ehi…spetta…sono solo tre falci >gentile e garbata scusatela ma deve pur far da moderatrice. Respira piano ed osserva DOMHNALL che intasca quei soldi..<emmm..ripeto VOLONTARI SCUSATE DATE A ME…> sorride rivolta a tutti..<tutte le donazioni…faccio le veci di BEKHA…quindi vi prego..e mi dite anche nome e cognome?>osserva NYLA, DOMHNALL, ALLLEN; SEANNA; KILLIAN e gli altri presenti diciamo che ora è seria ma sembra garbata e va a prendere la cartellina pronta a segnare distraendosi da quanto succede al tassorosso..ma ecco che SEANNA corre via anche se non lo nota per ora e va a prendere la sacchettina dove sta raccogliendo il ricavato che poggia sul banchetto ora sistemandosi li ora. Prende i dindini di ALLEN che da il bacino a EILEEN. Poi eccola mettersi a controllar ancora ed attendere altre donazioni rimanendo a coordinare come può e facendo alternare i turni ai volontari fino a chiusura chiosco
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ladamarossa · 7 years
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Too Beautiful to Die (1988)
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giancarlonicoli · 6 years
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26 nov 2018 09:54
VITA, PENSIERI E RACCONTI DI BERTOLUCCI: ‘’QUANDO PROIETTAI ‘NOVECENTO’, ALLA FINE DEL PRIMO TEMPO PAJETTA MI ABBRACCIÒ. POI, VEDENDO LE IMMAGINI DELLA LIBERAZIONE IN CUI MOSTRAVO ANCHE IL LATO OSCURO, SI ALZÒ FURIOSO E SE ANDÒ GRIDANDO. AMENDOLA DISSE CHE ERA BRUTTISSIMO, VELTRONI…’’ - FRASI: ‘I CRITICI SONO ALPINI DI PIANURA’ (IL PADRE ERA UN CRITICO CINEMATOGRAFICO). ‘LA LUNGHEZZA DI UNA GONNA, SOPRA O SOTTO IL GINOCCHIO, A VOLTE È PIÙ IMPORTANTE DI UN’IDEA DI SCENEGGIATURA’
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Biografia di Bernardo Bertolucci
Da www.cinquantamila.it, sito a cura di Giorgio Dell'Arti
Parma 16 marzo 1941. Regista. Debuttò nella regia con La commare secca (1962). Poi: Prima della rivoluzione (1964); Partner (1968); Strategia del ragno (1970); Il conformista(1970); Ultimo tango a Parigi (1972, il film di maggior successo assoluto nella storia del cinema italiano con circa 14 milioni di spettatori, compresi quelli della riedizione Titanus dell’87.
Fece epoca soprattutto la scena in cui Marlon Brando, per favorire una penetrazione anale in Maria Schneider, ricorre all’aiuto del burro (vedi sotto); Novecento (Atto I e II, 1976); La luna (1979); La tragedia di un uomo ridicolo (1981); L’ultimo imperatore (1987, vincitore di nove Oscar); Il tè nel deserto (1990); Piccolo Buddha (1993); Io ballo da sola (1996); L’assedio(1998); The dreamers (2003); Io e te (2012, dal romanzo di Niccolò Ammaniti). «Io spero sempre che i miei film non vengano compresi fino in fondo».
• Vita Figlio del poeta Attilio e di Ninetta Giovanardi, nata in Australia da mamma irlandese e padre ingegnere parmigiano costretto a emigrare (era la fine dell’Ottocento) per ragioni politiche. Fratello del regista Giuseppe. «Ha vissuto fino a 12 anni in campagna, in una casa che “da quando è morto mio padre non ho più il coraggio di rivedere”. Arrivato a Roma, nuovi amici, nuovo quartiere borghese – Monteverde vecchio –, nuova casa al quinto piano in via Carini. “I miei genitori hanno costruito un incantesimo, nel quale mi sento tuttora immerso. Anche per questo, forse, non sono mai diventato padre”. Il rito di iniziazione alla regia ha luogo proprio in via Carini. È domenica pomeriggio, alle tre, ora del riposo.
“Avevo quattordici anni, vado ad aprire, vedo un giovane vestito a festa, con un ciuffo strano. Chiedo: cosa vuole? E lui: cerco Attilio Bertolucci, sono Pier Paolo Pasolini. Mi spavento, gli dico di aspettare, lo lascio fuori, chiudo il portone. Vado da mio padre e gli racconto: c’è un tipo strano, ho paura che sia un ladro. E papà: ma no, è un poeta, fallo entrare”. Pier Paolo porta sua madre Susanna ad abitare al primo piano di via Carini e Bernardo – da giovanissimo aspirante poeta – scende le scale di corsa per far leggere le sue creazioni all’amico più grande» (Barbara Palombelli).
• «Quando avevo 17 anni, sempre sul portone di via Carini, un giorno Pier Paolo mi chiede: vuoi fare il mio aiuto-regista in Accattone? Io ribatto: ma non lo so fare, e lui a me: nemmeno io. In quel periodo, ho assistito all’invenzione del cinema, giorno per giorno, una scuola unica».
• Il padre fu uno dei primi critici cinematografici italiani. «Mi ricordo che, doveva essere il 1949 o il 1950, andava a vedere quei film americani di guerra. Poi tornava a casa e faceva una cosa incredibile. Telefonava al giornale. Si faceva passare lo stenografo e dettava tutta la sua recensione al telefono, senza esitazioni. Senza averla scritta prima. Dopo se la faceva rileggere e cambiava al massimo due parole».
• Quindicenne, con una 16 mm presa in prestito, girò i suoi primi cortometraggi: La teleferica, storia di tre bambini che si perdono nella foresta, e Morte di un maiale, unico piano sequenza all’interno di un mattatoio.
• A 21 anni vinse il Viareggio opera prima con una raccolta di toccanti liriche intitolata In cerca del mistero. Poi si decise per il cinema.
• «Eravamo all’inizio degli anni Sessanta. Con Glauber Rocha avevamo deciso di chiamare i nostri film “i miura”. I miura sono una razza di tori dalla pelle durissima. Non solo la spada del torero non riusciva a entrare nella cervice. Ma si diceva che neppure una zanzara poteva entrargli nel buco del culo. Nelle sale dove davano i nostri film nessuno entrava. Nessuno andava a vedere i nostri miura. Poi ho avuto un senso di soffocamento. E mi sono detto: “Voglio sentire il pubblico”. Voglio che la gente entri a vedere i miei film. E nel 1970 mi sono ritrovato a fare Strategia del ragno. E poi Il conformista, sentendomi un po’ come un traditore dei princìpi che fino a quel momento mi avevano formato. Era il passaggio dalla pura espressione alla comunicazione».
• «Quando Sergio Leone mi chiamò per sceneggiare C’era una volta il West (era il 1967, ndr), la prima cosa che mi chiese era come sparassi. Se impugnassi la pistola solo con una mano o se le usassi tutte e due. A me sembrò un marziano, ma aveva ragione lui: bisogna credere in quello che si fa» (a Paolo Mereghetti).
• Dopo la scomparsa di Maria Schneider (il 3 febbraio 2011), è tornato a parlare più volte della scena di sesso anale in Ultimo tango a Parigi per cui lei non l’aveva mai perdonato: «Sì, sono stato colpevole per la Schneider, ma non potranno portarmi in tribunale per questo. L’idea è venuta a me e a Brando mentre facevamo colazione, seduti sulla moquette. A un certo punto lui ha cominciato a spalmare il burro su una baguette, subito ci siamo dati un’occhiata complice. Abbiamo deciso di non dire niente a Maria per avere una reazione più realistica, non di attrice ma di giovane donna. Lei piange, urla, si sente ferita. E in qualche modo è stata ferita perché non le avevo detto che ci sarebbe stata la scena di sodomia e questa ferita è stata utile al film. Non credo che avrebbe reagito allo stesso modo se l’avesse saputo. Sono cose gravi ma è anche così che si fanno i film: le provocazioni a volte sono più importanti delle spiegazioni» (a Silvia Fumarola). [la Repubblica 18/11/2013]
• Dal 19 febbraio 2008 ha una “stella d’oro” sul marciapiede delle star, la Walk of Fame dell’Hollywood Boulevard di Los Angeles davanti al Chinese Theatre, premio che fu assegnato, tra gli italiani, a Rodolfo Valentino, Anna Magnani, Arturo Toscanini, Enrico Caruso, Sofia Loren.
• Nel 2007 fu premiato a Venezia con un super Leone d’oro («non è alla carriera, odora di prepensionamento, ma per il 75° compleanno della Mostra»).
• Nel 2011 a Cannes ha ricevuto la Palma d’oro alla carriera («La dedico agli italiani che hanno la forza di indignarsi»).
• È stato presidente della giuria alla 70esima edizione del Festival di Venezia.
• Nel 2000 fu operato per quella che sembrava una banale ernia del disco, da lì ne conseguirono altre quattro operazioni alla colonna vertebrale. Dodici mesi a letto, la depressione, poi la riabilitazione. Da anni è costretto a muoversi su una carrozzina. «Ho imparato ad accettare questa mia nuova condizione. Da allora è diventato tutto più facile. E ho ripreso a fare film. E ho capito che fare film è la sola terapia». [Alessandro Piperno, Cds 14/10/2012]
• È sposato con l’inglese Claire Peploe, regista e sceneggiatrice. Non ha figli. «Può darsi benissimo che il mio desiderio di paternità si materializzi nei miei film».
• Critica «Il suo è un cinema sotto la costellazione Marx-Freud-Verdi. Ama gli attori e sa sceglierli. Ama le scene di ballo e pochi come lui sanno far danzare la cinepresa su un dolly. Sa coniugare Proust al culatello, Hopper e Magritte al melodramma di Giuseppe Verdi. Bertolucci è un regista creolo» (Morando Morandini).
• «Ho capito che non riuscirò mai a eguagliarlo, perché viene da una cultura diversa dalla mia, suo padre è un poeta e lui stesso ha pubblicato delle poesie, è stato allevato con una coscienza politica, al contrario di me, che sono cresciuto in una casa dove non c’erano libri...» (Martin Scorsese).
• Frasi «I critici sono alpini di pianura».
• «È come se il mestiere di cineasta appartenesse a un’altra epoca come i lavori che scompaiono, tipo il sellaio. Credo che il lungometraggio, la forma film, abbia imboccato una strada di inesorabile declino, un po’ come quello che è successo con l’opera lirica».
• «A un certo punto è avvenuto in me un grande cambiamento. Mi è sembrato che i film che noi andiamo a guardare invece guardino noi».
• «Arriverei a dire che la lunghezza di una gonna, sopra o sotto il ginocchio, a volte è più importante di un’idea di sceneggiatura».
• «Quando finisco un film nuovo, provo un senso di pienezza a dir poco imbarazzante, che cerco di nascondere a tutti gli altri che si salutano con i visi tristi. Senti il bisogno di nasconderlo e di esorcizzarlo. Pensa che l’ultimo giorno di lavorazione di Io e te ho chiesto di essere truccato da donna. Alla fine sembravo una vecchia bagascia giapponese. Poi ho detto a tutti: “Vedete? Sono come Sean Penn. Più mi trucco più divento virile”» (ad Alessandro Piperno). [La Lettura 14/10/2012]
• Politica «Prima proiezione del mio Novecento, un film in cui raccontavo una saga familiare a partire dalla nascita del comunismo in Emilia Romagna. Eravamo nel 1976, in pieno compromesso storico e mi sembrava di dover celebrare un rito, pensavo di rendere omaggio alla storia del Pci. Paese Sera, quotidiano comunista romano, organizzò un dibattito con lo storico Paolo Spriano e Giancarlo Pajetta.
Alla fine del primo tempo, Pajetta, entusiasta, mi abbracciò. Poi, vedendo le immagini della Liberazione, in cui mostravo anche le vendette private, i processi popolari contro i fascisti, si alzò furioso e se ne andò gridando: mi rifiuto di partecipare. Giorgio Amendola disse che il film era bruttissimo. La Fgci di Walter Veltroni, invece, mi appoggiò.
Da allora, la mia tessera del Pci, presa nel 1969 contro l’estremismo filocinese dell’estrema sinistra, proprio nel momento in cui ci fu la rottura del partito con il gruppo del Manifesto, si è andata via via scolorendo... Alla metà degli anni Ottanta ho smesso di rinnovarla, non ero un militante, ho iniziato a vivere più all’estero che qui. Oggi, mi pare di non avere più trasporto politico per nessuno: salverei proprio soltanto Veltroni, perché è capace di guardare al futuro senza dimenticare le radici in cui tutti amiamo riconoscerci».
• Vizi «Sono ateo, grazie a Dio. Come diceva Buñuel».
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romana73 · 4 years
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REYLO FANFIC: YIN E YAN. 4 PARTE
AUTRICE : Romana73
TEMPO : Un anno dopo Star Wars. Episodio VIII. Gli Ultimi Jedi
TEMA E FANDOM : Star Wars
RATING : Esplicito
TITOLO : Yin e Yan
CATEGORIE : M/F
COPPIE: Kylo Ren/Ben Solo e Rey
PERSONAGGI: Rey, Kylo Ren/Ben Solo, Anakin Skywalker (nominato), BB – 8, Cavalieri di Ren, Chewbacca, Darth Vader (nominato), Finn, Generale Hux, Han Solo (nominato), Leia Organa, Luke Skywalker, Poe Dameron, Rose Tico, ragazzini di Canto Bright, Snoke (nominato), combattenti vari della Resistenza e Primo Ordine
AVVERTENZE: I personaggi, il mondo e le storie di Star Wars NON SONO MIEI E NON MI APPARTENGONO IN ALCUN MODO, ma sono di creazione e proprietà di George Lucas, Lucasfilm, Disney, J.J. Abrams e Rian Johnson e degli attori che interpretano i personaggi di Star Wars e le loro storie. Io NON SONO IN NESSUN MODO LEGATA A QUESTE PERSONE E CASE CINEMATOGRAFICHE. NON CONOSCO NESSUNA DI LORO e NON SONO IN NESSUN MODO IN CONTATTO CON LORO
AVVERTENZE 2 : violenza, anche a livello di linguaggio. L'idea di partenza di questa storia deriva da un leaks da me letto lo scorso anno e che ha colpito la mia fantasia
Il CAPITOLO I lo trovate QUA : https://romana73.tumblr.com/post/189784149806/reylo-fanfiction-yin-e-yan
Il CAPITOLO II lo trovate QUA : https://romana73.tumblr.com/post/189950233441/reylo-fanfic-yin-e-yang-2-parte
Il CAPITOLO III lo trovate QUA : https://romana73.tumblr.com/post/190300121006/reylo-fanfic-yin-e-yan-3-parte
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CAP IV
-Cosa ti fa pensare che mi sia lasciato catturare? - In piedi, davanti a Rey, Kylo piegò le labbra in un fugace sorriso divertito. Rey lo fissò, sollevando un sopracciglio.-Oh beh, magari volevo solo incontrarti di persona…vederti e toccarti dal vivo… sai, ero stanco di connessioni a distanza – il ragazzo continuò in tono leggero.Rey si incupì, fulminandolo con un occhiata. Il dolore lancinante alla testa che lui le aveva procurato con i suoi continui tentativi di forzare la loro connessione era ancora vivo. Kylo sembrò leggerle nel pensiero. Il ragazzo si accigliò, assumendo una espressione severa.-Ti avevo avvisato di non resistere quando succedono cose del genere. Avresti potuto morire! - Aveva terminato, tuonando. Rey era sobbalzata suo malgrado, sentendo la voce di lui rimbombare nella stanza fin quasi a far tremare le pareti. Si guardò intorno per vedere se il tono del ragazzo avesse richiamato qualcuno, ma nessuno apparì. La ragazza si rivoltò contro di lui, come una tigre cui avevano pestato la coda.-Mi hai usata, tradita, hai tentato di manipolarmi, perché mai avrei dovuto riaprire la connessione? Ripeto quello che ti ho detto sotto tortura: io non ti darò niente! - Rey ringhiò.Kylo sbatté le palpebre interdetto, aprendo la bocca, stupefatto. La sua sorpresa durò un battito di ciglia, poi il volto del ragazzo si indurì. Kylo mosse un lento passo verso Rey. La ragazza trattenne il fiato, irrigidendosi, ma rifiutò di lasciar trapelare l'emozione.-Non ricordo di aver fatto niente di ciò di cui mi stai accusando e nemmeno di averti torturata, come ritieni tu. Credevo saresti stata dalla mia parte. Ti stavi fidando di me, eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, invece mi hai abbandonato! Ti sei rivoltata contro di me, mi hai attaccato da vigliacca!- Sbraitò lui.- Rivoltata contro di te? - Rey ripeté, sibilando e stringendo occhi e pugni – non sono il tuo cane! - Sbottò indignata.-Non sono neppure una assassina! Tu pretendevi che mi girassi dall'altra parte mentre massacravi innocenti, i miei amici e anche tua madre! - Rey lo fissò negli occhi, sfidandolo. Kylo ingoiò pesante, senza rompere il contatto visivo.- Adesso stai persino uccidendo bambini…fai schifo! - Urlò lei.Il ragazzo voltò la faccia da una parte, come se Rey lo avesse schiaffeggiato. Il Leader Supremo tornò a fissarla, piegando la bocca in un amaro sorriso.-Una volta ancora pensi di sapere tutto… credevo di averti insegnato a investigare a fondo prima di sentenziare…--Sono i Cavalieri di Ren a eseguire gli omicidi e, se non sbaglio, loro ubbidiscono solo a te…- Rey replicò in tono mordace.-Vero. Parliamo dopo. Adesso dobbiamo andare – Kylo disse in modo distratto, guardando veloce un cinturino di pelle nera che portava al polso destro e che Rey notava solo in quel momento. La ragazza si accigliò. Provava una brutta sensazione riguardo quello strano bracciale.D'istinto Rey fece un passo indietro. Portando una mano dietro la schiena, la giovane estrasse lenta la sua spada laser, accendendola, mentre teneva gli occhi fissi sul ragazzo. Kylo osservò in modo distratto l'arma che Rey stringeva in mano. Il Leader Supremo sopirò, assumendo un aria tra l'annoiato e il benevolo. All'improvviso, le manette intorno ai suoi polsi caddero in terra, con un tonfo sordo che fece correre un brivido lungo la spina dorsale di Rey. La giovane si sentì gelare, osservando le mani libere di Kylo. Muovendosi veloce, il Leader Supremo calciò le manette lontane da lui e afferrò il polso della ragazza. Rey sentì come se lui le stritolasse il polso e lasciò cadere la spada laser. Kylo raccolse l'arma, infilandola nella propria cintura, mentre faceva roteare Rey su se stessa, imprigionandola contro di se con un braccio. Rey cercò di divincolarsi in ogni modo.- Ah!- Urlò ad un certo punto, sentendo un dolore al braccio. La stretta di Kylo sembrava d'acciaio.-Ti stai ferendo da sola. Stai ferma. Non puoi neppure usare la Forza qua dentro – il ragazzo le consigliò in tono tranquillo, mentre si guardava intorno. Rey lo vide sollevare una mano e attirare a se le manette. Sgranando gli occhi, la ragazza intuì le sue intenzioni e riprese a lottare. Assecondando i movimenti del corpo della giovane, Kylo circondò Rey con l'altro braccio riuscendo, sebbene a fatica, a bloccarle i polsi nelle manette anti - Forza.-Non hai considerato che io ero presente mentre Luke costruiva questa cella. Conosco i suoi trucchi e so cavarmela anche senza la Forza, sebbene ho trovato il modo di aggirare la barriera e usare la Forza anche qua dentro... – Kylo sussurrò all'orecchio di Rey, sorridendo e bloccandola contro di lui. La ragazza poteva sentire la sua schiena premere contro l'ampio petto del Leader Supremo, ma rifiutò di indugiare su quel fatto.-Io so cavarmela meglio senza Forza, perché ho vissuto più a lungo di te senza neppure sapere di possederla! - Replicò decisa Rey.Kylo fece una smorfia, scrollando le spalle.-Vero… - mormorò distratto.Una assordante esplosione fece crollare il muro dietro di loro. Rey sobbalzò, chiudendo gli occhi, mentre Kylo girò il viso, contemplando tranquillo l’ampia e rudimentale apertura si formava al posto della parete. Sudando freddo, Rey osservò un manipolo di Stormtroopers entrare veloci e salire le scale della prigione, mentre un uomo vestito di nero, con indosso un elmo ricavato da una piastra dell'altoforno si fermò a fianco di Kylo Ren. Rabbrividendo, con una smorfia di disgusto, Rey notò che il nuovo arrivato portava un enorme cannone a braccio, modificato fin quasi all'inverosimile e granate a concussione sul petto.-Cardo – lo apostrofò Kylo, con espressione cupa e seria. - In perfetto orario-- Grazie, Ren. Ho solo eseguito i tuoi ordini – rispose asciutto l'altro.Rey percepì il cambiamento in Kylo. Dal momento in cui era crollato il muro, il ragazzo sembrava averne alzato un altro, impenetrabile, dentro di lui, ma Rey non ebbe tempo di pensare a tutto ciò. Rumori di spari, urla e voci concitate attirarono bruscamente la sua attenzione. Al piano sopra di loro infervorava la battaglia. La mente di Rey lavorava veloce. I due uomini avevano parlato di ordini e orari, ma da due giorni, Kylo era loro prigioniero… il ricordo dello strano bracciale che aveva notato al polso del ragazzo, si riaffacciò alla mente di Rey. Una trasmittente, ecco di cosa si trattava, che stupida! Rey chiuse gli occhi, biasimandosi.“Non è tua la colpa. Ti ricordo che, per un po’, sei stata fuori gioco…” la voce di Kylo arrivò alla sua testa forte e chiara, come se lui avesse parlato, invece stava comunicando telepaticamente.- Hai trovato ciò che cercavi?- Cardo chiese a Kylo Ren- In parte – rispose lui, indicando Rey con un cenno della testa. -Credo sarà una cosa più lunga del previsto. Richiama i soldati, non voglio…--REYYY! REY! - La voce ansiosa di Finn interruppe i discorsi tra i due uomini.Il trio si voltò verso le scale di accesso. Rey trattenne il fiato. A occhi sgranati, la giovane osservò Finn volare giù dalla rampa, voltandosi per sparare a due Stormtroopers alle sue calcagna, prima di portare lo sguardo su Rey. Il ragazzo osservò con puro orrore l'amica ammanettata, tenuta bloccata da un braccio del Leader Supremo.-Lasciala! - Urlò Finn, accigliandosi, le pupille nere lampeggianti, puntando il blaster che stringeva in mano verso Kylo Ren. Il Leader Supremo rimase in silenzio, fissando tranquillo l'ex Stromtrooper.-Richiama gli uomini. Andiamo via – ordinò Kylo, voltando la testa verso Cardo. L'uomo portò davanti la bocca una trasmittente, ordinando al manipolo di soldati di rientrare. Kylo diede la schiena a Finn, iniziando a muoversi verso la breccia nel muro aperta dal Cavaliere di Ren, trascinando Rey con sé. La ragazza incespicò nei propri piedi, ma stringendola appena, Kylo evitò che cadesse.-Fermo! - Urlò di nuovo Finn, armando il blaster-Finn! Rey! - La voce di Poe arrivò all'orecchio di Rey.Il pilota si fermò di fianco all'amico, estraendo la propria arma e puntandola alla schiena di Kylo. Il giovane bersaglio sospirò, continuando a camminare. Rey chiuse gli occhi, addolorata nel sentire le voci degli amici che la chiamavano. Dietro di loro si sentirono i passi ritmati degli Stormtrooper che rientravano. Il gruppo di soldati superò Kylo, Rey e Cardo, riversandosi nel buco nel muro.-Maestra! Maestra! - Due voci infantili si unirono a quelle di Finn e Poe.A quel richiamo, Rey si bloccò all'istante. Lottando per divincolarsi, la giovane riusci a girarsi verso i bambini.-Milo, Cleena! Andate via da qua! Mettetevi al sicuro!- Urlò Rey, agitata. Senza lasciare la presa sulla ragazza, Kylo spostò lo sguardo sui due bambini, che lo stavano fissando. Il maschietto era piccolo, biondo, con gli occhi azzurri aperti e curiosi. Kylo socchiuse la bocca sorpreso nell'avvertire con quale potenza la Forza albergava in lui, ma anche la serenità e calma che emanava il ragazzino. A colpire il Leader Supremo furono, però, gli occhi della ragazzina, che Rey aveva chiamato Cleena. La Forza scorreva potente anche in lei. Mordendosi il labbro inferiore, la bimba lo fissava dal basso in alto, con una luce pericolosa negli occhi marrone scuro. I capelli ricci e lunghi di un castano rossiccio le ricadevano sulle spalle come una infuocata criniera. La ragazzina non poteva avere più di dieci anni, ma pareva già pervasa da una profonda rabbia. Una furia che il Leader Supremo riconobbe aveva un solo obbiettivo. Lui.Cardo sollevò il suo cannone a braccio, puntandolo sul gruppo davanti a loro.- Se vuoi, li spazzo via…- disse, rivolgendosi a Kylo.-Maledetto assassino! - Rey ruggì, lottando contro la stretta di Kylo, nel tentativo di assalire Cardo. Colto di sorpresa, il Cavaliere di Ren arretrò, fischiando con ammirazione verso Rey.- Hai catturato una tigre…- osservò, guardando Kylo faticare per mantenere la stretta su Rey.-Rey! Staccati da lui! - Urlò Finn, tentando di prendere la mira. Il ragazzo era nervoso. Kylo Ren non allentava la presa sulla giovane, rendendo impossibile sparargli senza colpire lei.Una idea colpì la mente del ragazzo. Una volta Rey gli aveva spiegato che i Jedi guarivano le ferite. Gli adepti del Lato Oscuro perdevano, invece, tale capacità nel momento in cui cedevano al male. Per cui, forse…poteva colpire Kylo ferendo Rey? Leia avrebbe di sicuro aiutato a curarla e lui era un ottimo tiratore. Poteva colpirla senza provocarle gravi danni. Kylo si voltò verso di lui, come se avesse letto la sua mente.-Davvero? Avresti il coraggio di farlo? Mi stupisco di te, FN-2187. Mi odi a tal punto?- Il giovane costrinse Rey a raddrizzarsi e, tenendola contro di se, con le mani sotto il mento, si piazzò con lei davanti a Finn, sfidandolo con lo sguardo e un sorrisetto maligno.-Avanti, spara! Fermerò il tuo proiettile prima che vada a segno e lo rivolterò contro di te!- Lo incitò Kylo.Rey scosse la testa.-Finn, no. Ti prego. Moriresti inutilmente…- Rey mormorò, mentre una lacrima le solcava il viso.Il ragazzo fissò l'amica negli occhi, mentre Milo, Cleena e Poe fissavano Finn in attesa di un segno che rivelasse loro le intenzioni dell'amico, inducendoli ad agire di conseguenza. Kylo ridacchiò amaro.-Non sai cosa stava per farti lui…- Kylo informò sibillino Rey.- Bastardo! Sai benissimo che io…io… - Finn ringhiò, puntando ancora il blaster contro Kylo.-Fermi!- Una voce dolce, ma decisa, scosse tutti i presenti nella stanza, svegliandoli da un sogno, dissipando la tensione nella stanza. Cardo anche sembrò colpito. Il suo braccio armato si abbassò all'istante, senza che lui se ne accorgesse.Leia comparve nella stanza, come la più solare delle apparizioni. Rey percepì un cambiamento in Kylo. Il giovane ingoiò a vuoto.-Lascia andare Rey- Ordinò Leia, mettendo le mani sulle spalle di Cleena e fissando il figlio negli occhi, con espressione risoluta.-Avete perso, Generale Organa. Accettate la sconfitta e il mio gesto magnanimo - Kylo rispose divenendo, se possibile, ancora più cupo. -Vi lascio vivere – chiarì, distogliendo suo malgrado lo sguardo dalla donna.Rey osservava la scena in silenzio, sudando freddo, confusa. In quel momento Kylo sembrava un vulcano in ebollizione. Quella era la prima volta che madre e figlio si incontravano dopo che lui aveva ucciso Han Solo, suo padre e marito di Leia. Rey si sentì infilzata da mille pugnali. Uno più crudele e doloroso dell'altro, ma quella emozione non apparteneva a lei, bensì a Kylo Ren. Il Leader Supremo pareva trafitto da mille spade laser e ognuna colpiva una profonda ferita. Rey barcollò.- Basta!- Sentì se stessa pronunciare, come se la sua voce non le appartenesse.Tutti si fermarono, fissandola. Rey girò la testa, sollevando gli occhi su Kylo.-Lasciali andare e io verrò con te – Rey propose piano.-No, Rey!- Finn e Poe sbottarono all'unisono-Rey…non c'è bisogno… - La voce e l'espressione di Leia si addolcirono.Kylo scrollò le spalle.-Al contrario di ciò che pensi, non amo ricattare le persone e non amo essere preso in giro…- Kylo replicò, fissando Rey negli occhi.-Non ti sto tendendo una trappola – si difese Rey.-Va bene, allora…- Kylo lasciò la presa su Rey. La ragazza traballò per la sorpresa dell'atto. Il Leader Supremo mosse una mano e i polsi di Rey furono liberi dalle manette anti – Forza.-Prego, andiamo – Kylo mosse una mano, indicandole di camminare davanti a lui. Rey sentì gli occhi riempirsi di lacrime, mentre contemplava per un ultima volta i suoi amici.-Leia…- sussurrò, portandosi una mano al petto.La donna sorrise, annuendo. Gli occhi del Generale Organa si spostarono sul volto del figlio, studiandolo apertamente. Kylo guardò la donna di sbieco, poi si piegò a raccogliere le manette anti - Forza, mentre Rey gli passava davanti. Kylo mise una mano sulla schiena della ragazza, guidandola all'uscita.-Maestra! - Gridò Cleena, muovendosi per rincorrere Rey. Una mano piccola e paffuta si chiuse intorno al polso della ragazzina, trattenendola. Cleena si voltò, sorpresa di scoprire che chi la bloccava era Milo. Il bimbo guardò sorridendo prima l'amica, poi si voltò verso Leia e annui.———————————————————————————
Rey si sentiva svuotata e disorientata, mentre camminava davanti a Kylo, tenendo la schiena dritta e il mento alto, nonostante non riuscisse a fermare le lacrime che gli bruciavano gli occhi e lei bloccava, asciugandole ogni minuto, prima che cadessero, rigandole il volto. Da quando avevano lasciato la base della Resistenza, il giovane Leader Supremo non aveva parlato, mettendosi dietro di lei, sempre tenendole una mano sulla sua schiena. Facendo un cenno con il capo, Kylo aveva ordinato a Cardo di camminare davanti a Rey, chiudendo alla ragazza ogni via di fuga. Non che Rey avesse voglia di fuggire. Camminavano da due ore nella foresta e, seppur allenata, lei era stremata. La moltitudine di emozioni provate quel giorno l'avevano psicologicamente stancata. Dal momento in cui avevano catturato Kylo, lei aveva sospettato qualcosa di strano, ma non avrebbe mai pensato di finire in pieno in una trappola. La fila si fermò. Rey vide i soldati superarli e correre avanti. Cardo si girò verso Kylo.-Il Finalizer è poco lontano, con il tuo permesso, andrei a preparare tutto per la partenza…- annunciò l'uomo.Kylo annuì. Cardo si allontanò e Rey rimase sola con Kylo.- Non credere che io mi sottometterò a te…- senza voltarsi, Rey avvisò Kylo digrignando i denti.Un disturbo nella Forza richiamò l'attenzione di entrambi, ma Rey non ebbe il tempo di mettere a fuoco. Arrivando da dietro, Kylo le bloccò di nuovo i polsi con le manette anti – Forza, imbrigliando le sue percezione. Ignorando le sue occhiatacce, il ragazzo sollevò Rey tra le braccia, percorrendo l'ultimo tratto che li separava dalla sua nave a piedi. Poco lontano, due potenti ombre li seguirono.
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