Tumgik
#papiri di Ercolano
storiearcheostorie · 7 days
Text
Rivelato il luogo di sepoltura di Platone: il nome "nascosto" nei papiri carbonizzati di Ercolano
Oltre 1000 parole, corrispondenti al 30% del testo è quanto è emerso dal papiro ercolanese carbonizzato, contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-dopo il 40 a.C.), grazie allo ‘sguardo’ tecnologico di innovative metodologie di studio adoperate nell’ambito del progetto ‘GreekSchools’, di cui ieri a Napoli, presso la Biblioteca Nazionale ‘Vittorio Emanuele III’, si è…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lospeakerscorner · 15 days
Text
Vesuvius Challenge
I papiri carbonizzati di Ercolano recuperati in parte grazie ai moderni strumenti diagnostici e l’intelligenza artificiale per la Vesuvius Challenge PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella sala al primo piano di Villa Fernandes in via Armando Diaz martedì 16 aprile, con inizio alle ore 17.30 si terrà il nuovo appuntamento con la scienza targato Portici Science Cafè e promosso…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
massimoognibene · 6 days
Text
Tumblr media
Ritrovati a Ercolano i papiri di Platone. Dalle prime ricostruzioni, pare che l'ultimo papiro finisca con un post scriptum: ''La filosofia è bella, ma l'amore, i ragazzi, e il sesso anale sono ancora meglio".
15 notes · View notes
ilciambellano · 7 months
Text
Ma a leggere per primo una parola nei papiri non è stato né Seales né uno dei suoi più stretti collaboratori, bensì Luke Farritor, uno studente di informatica di 21 anni dell’Università del Nebraska.
Farritor è uno degli oltre 1.500 informatici e studenti di informatica che si sono appassionati ai rotoli di Ercolano e ai tentativi di leggerli grazie a Nat Friedman, informatico e azionista di molte aziende tecnologiche americane, che tra le altre cose è stato amministratore delegato di GitHub, popolare servizio di hosting per progetti software. Nel 2020, durante uno dei lockdown dovuti alla pandemia da coronavirus, Friedman si è appassionato alla storia dei papiri di Ercolano leggendo un saggio divulgativo sulla vita nell’Impero romano e poi leggendo online delle ricerche di Seales.
Due anni dopo Friedman ha contattato Seales proponendogli di aiutarlo ad accelerare le ricerche sui rotoli: insieme Friedman e Seales hanno ideato la Vesuvius Challenge, una sfida aperta a informatici di tutto il mondo per realizzare dei software che rendano davvero leggibili i dati ottenuti col sincrotrone, che sono tantissimi per via della loro raffinatezza, in tempi brevi.
Seales ha diffuso su questo sito tutti i dati della sua squadra e insieme a Friedman ha istituito dei premi progressivi per chiunque riesca a ottenere un progresso nel progetto. Farritor ad esempio ha vinto 40mila dollari (circa 38mila euro) per aver identificato la parola “porpora”. Ci è riuscito realizzando a sua volta un programma di machine learning che è in grado di riconoscere le tracce di inchiostro ed evidenziarle.
Forse è un po’ tardi per mettermi a studiare machine learning, mannaggia.
8 notes · View notes
afnews7 · 7 days
Text
Platone, grazie ai papiri di Ercolano abbiamo scoperto un po' di più su di lui
http://www.afnews.info segnala: Grazie all’uso delle nuove tecnologie, i ricercatori del progetto Greek Schools sono riusciti a estrarre nuove informazioni dai famosi papiri di Ercolano, rotoli semi carbonizzati dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, che contengo testi filosofici e la Storia dell’Accademia di Atene. I ricercatori sono riusciti a decifrare oltre mille parole mai lette…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
michelangelob · 7 days
Text
Ercolano: dal papiro carbonizzato viene individuato il luogo di sepoltura di Platone
Nuove tecnologie stanno rendendo possibile la lettura dei papiri carbonizzati rinvenuti nella celebre Villa dei Papiri di Ercolano e le scoperte fatte fino al momento lasciano a bocca aperta. Fra le oltre mille parole decifrate individuate grazie a tecnologie di ultima generazione abbinate alla scienza filologica, dal papiro di Ercolano che custodisce la Storia dell’Accademia scritta da Filodemo…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
stranotizie · 7 days
Link
Dopo 2370 anni dalla sua morte, una nuova scoperta eccezionale ha appena permesso di scoprire il luogo esatto in cui venne deposto il corpo di Platone, il grande pensatore greco noto per aver rivoluzionato la storia della filosofia tramite i suoi racconti e l'introduzione del "mondo delle idee".Questa scoperta è avvenuta grazie al progetto Greek School, che ha l'obiettivo di tradurre - tramite l'aiuto di alcune nuove tecnologie - il contenuto dei papiri carbonizzati di Ercolano, sopravvissuti all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Già qualche settimana fa questo progetto finanziato dall'Unione Europea aveva ottenuto fama internazionale, riuscendo a determinare il significato di 4 passaggi complessi di una pergamena contenente un'opera filosofica epicurea. Le notizie pubblicate però qualche ora fa, inerenti le ultime settimane di vita del grande filosofo greco, risultano tuttavia molto più rilevanti. Da una parte infatti ci consentono di svelare le sorti di uno dei padri del pensiero occidentale e ci dimostrano anche come la tecnica sviluppata dai ricercatori dell’università di Pisa, insieme all’istituto di Scienze, al CNR e alla biblioteca nazionale di Napoli, funzioni egregiamente. Visto che i papiri di Ercolano non possono essere srotolati per colpa dell'eruzione del Vesuvio (si danneggerebbero immediatamente), il team di ricerca ha usato complesse tecnologie di imaging e di scansione per osservare i caratteri sottostanti la coltre di fuliggine e di carbone. Nelle nuove 1000 parole provenienti dalla Rassegna dei filosofi di Filodemo di Gadara - il più antico manuale di storia della filosofia pervenutici dal mondo greco - viene descritto che il filosofo allievo di Socrate fu venduto dagli spartani come schiavo sull'isola di Egina, attorno al 404 a.C. o il 399 a.C., quando altre tradizioni affermavano invece che venne venduto al tiranno di Siracusa Dionisio I il Grande nel 387 a.C. Il periodo storico di riferimento è quello della Guerra del Peloponneso, la stessa che fa da ambientazione ad Assassin's Creed Odissey e che vide la Grecia affrontare un lungo periodo di conflitti e di declino. La Sicilia rimane comunque il luogo più probabile in cui Platone morì, visto che al termine di questo conflitto l'isola divenne la meta per molti schiavi sconfitti provenienti da Atene. Secondo le descrizioni riportate sulla pergamena, sembra che dopo la sua morte Platone venne riportato ad Atene, dove venne sepolto da alcuni suoi allievi - tra cui un giovane Aristotele - nel giardino a lui riservato nell'Accademia di Atene, nei pressi del Museion. Nello stesso testo si afferma che Platone nei suoi ultimi giorni, per quanto ammalato e lontano dalla sua scuola, continuò a ragionare di storia, arte e di musica, sostenendo che una musicista proveniente dalla Tracia non avesse "stile". Un parere molto comune, all'epoca, visto che gli abitanti di questa regione venivano considerati dai greci come dei barbari senza cultura. I nuovi testi tradotti ci permettono anche di avere un quadro più realistico della corruzione presente nell'allora oracolo di Delfi, che dettava la politica della regione tramite il controllo delle profezie. Fonte
0 notes
foxpapa · 8 days
Text
0 notes
cinquecolonnemagazine · 3 months
Text
Papiri ercolanesi decifrati grazie all'intelligenza artificiale
Papiri ercolanesi bruciati dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. diventano leggibili duemila anni dopo grazie all'intelligenza artificiale. A riuscire nella storica impresa sono stati tre giovani studiosi che hanno risposto a una challenge lanciata da un'azienda della Silicon Valley. La challenge Dieci mesi fa Brent Seaes lanciò l'idea di utilizzare l'intelligenza artificiale per decifrare degli antichi papiri distrutti. Il docente di informatica presso l'università del Kentucky è impegnato da anni nell'utilizzo della tomografia a raggi X e dell'intelligenza artificiale in questo campo. L'interessamento di Nat Friedman e Daniel Gross, due imprenditori della Silicon Valley, ha portato alla nascita di una vera e propria challenge: la Vesuvius Challenge. Il primo studioso che fosse riuscito a decifrare quattro passaggi di un papiro di 140 caratteri entro il 31 dicembre 2023 si sarebbe aggiudicato un premio di 700.000 dollari. Per gli altri che avessero raggiunto risultati minori erano in palio premi di valore sempre decrescente. Tra i 1.500 informatici che hanno risposto alla competizione, si sono aggiudicati il premio il dottorando egiziano Youssef Nader, lo studente universitario Luke Farritor, tirocinante presso Space X, e Julian Schilliger, studente di robotica al Politecnico federale di Zurigo, che avevano lavorato insieme in team. I giovani studiosi, in realtà, hanno sbancato, come si suol dire, poiché sono riusciti a decifrare anche altre 11 colonne di testo per un totale di oltre 2.000 caratteri. Di cosa parlano i papiri ercolanesi decifrati Il testo ricostruito attraverso algoritmi di intelligenza artificiale addestrata sulle immagini tridimensionali di tomografia computerizzata è stato prontamente sottoposto allo studio di esperti filologi. La traduzione ha restituito frasi in cui si parla di piacere, nelle sue manifestazioni più plateali come il cibo e la musica. Quel piacere che sappiamo essere il nucleo della filosofia epicurea. Da queste indicazioni iniziali si può ipotizzare, quindi, che il testo sia stato scritto da un esponente dell'epicureismo, come ad esempio il filosofo greco Filodemo. Questi, infatti, visse nella villa di Ercolano nella quale sono stati rinvenuti i papiri analizzati. Quanto altro abbiamo ancora da scoprire dai testi che potranno essere decifrati grazie a questa tecnologia rivoluzionaria. Ci sono ancora centinaia di rotoli di papiri ancora da "srotolare" e leggere e dalle informazioni che forniranno potranno, forse, dare nuove indicazioni per ulteriori scavi e riportare alla luce, chissà, la biblioteca della Villa dei papiri: un tesoro inestimabile che secondo gli studiosi è ancora per la maggior parte sotterrato. L'eruzione del 79 d.C. Quella del 79 d.C. è l'eruzione principale del Vesuvio avvenuta in epoca storica. Avvenne dopo un lungo periodo di quiescenza del vulcano e colse la popolazione di sorpresa. In due giorni e mezzo (fu questa la durata dell'evento eruttivo) modificò la struttura del vulcano e distrusse intere città come Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia che rimasero sepolte sotto dieci metri di materiale eruttivo. La forza di quell'eruzione, in termini di energia termica rilasciata, è paragonabile a sei volte la bomba atomica Little Boy e 2 volte la Bomba Zar, l'ordigno più potente mai creato dall'uomo. In copertina foto di Tamás Lieber da Pixabay Read the full article
0 notes
levysoft · 3 months
Link
Duemila anni fa, un’eruzione vulcanica ha sepolto un’antica biblioteca di rotoli di papiro, conosciuti come i “Papiri di Ercolano“. Questi preziosi rotoli furono carbonizzati in seguito alla storica eruzione del Vesuvio, verificatasi nel 79 d.C. I manoscritti furono scoperti nel XVIII secolo e per oltre 800 la biblioteca di Napoli li ha gelosamente custoditi.
Esaminandoli, i papiri in questione hanno le sembianze di piccoli ceppi: in realtà si tratta di masse di cenere carbonizzata che, ovviamente, non possono essere aperte senza causare danni irreparabili. La sfida, che fino ad oggi sembrava impossibile da superare, consisteva nel leggere il contenuto dei papiri lasciandoli inalterati, nella loro condizione originale, quindi completamente arrotolati su se stessi.
I vincitori della sfida: letto il contenuto dei Papiri di Ercolano, carbonizzati nel 79 d.C.
A marzo 2023, Brent Seales, docente di scienze informatiche presso l’Università del Kentucky, insieme con gli imprenditori Nat Friedman e Daniel Gross, hanno lanciato la Vesuvius Challenge, un’iniziativa che ambiva proprio a decifrare il contenuto dei Papiri di Ercolano. Adesso, a distanza di appena un anno, il traguardo è stato già raggiunto. Almeno per ciò che riguarda l’obiettivo inizialmente prefisso.
Gli imprenditori hanno messo in palio centinaia di migliaia di dollari, a vantaggio di chiunque avesse proposto una soluzione efficace per leggere il contenuto dei papiri, senza provocare alcun danno. Ed oggi i vincitori dell’incredibile gara possono finalmente raccogliere il frutto del loro lavoro. Youssef Nader, Luke Farritor e Julian Schilliger incassano 700.000 dollari ma, soprattutto, dimostrano di aver individuato “le chiavi” giuste per accedere al contenuto dei manoscritti, a distanza di duemila anni.
Intelligenza artificiale e apprendimento automatico protagoniste dell’operazione di decodifica dei preziosi rotoli vesuviani
Come si spiega in questo documento, I ricercatori hanno utilizzato una combinazione di tecniche avanzate, inclusa la tomografia computerizzata (CT), la visione artificiale e l’apprendimento automatico per decodificare i Papiri di Ercolano.
Trasportati con cura presso il Diamond Light Source, un acceleratore di particelle vicino a Oxford (Regno Unito), i rotoli di Ercolano sono stati sottoposti a una scansione a raggi X ad alta intensità. In questo modo, usando il fascio parallelo così generato, i ricercatori hanno potuto ottenere una replica rapida, accurata e ad alta risoluzione (questo video mostra un rotolo in sezione).
Le immagini a raggi X hanno infatti permesso di creare una rappresentazione tridimensionale (3D) dei papiri, consentendo ai ricercatori di esaminarli virtualmente strato per strato senza danneggiare i supporti originali.
Il software chiamato Volume Cartographer ha quindi permesso di tracciaremanualmente i vari strati del papiro elaborando la scansione 3D. Un passaggio rivelatosi essenziale per identificare la struttura e la disposizione dei fogli di papiro all’interno del rotolo.
Addestramento del modello usato per decodificare il contenuto dei papiri
Nel corso dell’estate 2023, un altro ricercatore, Casey Handmer, ha scoperto la presenza di un particolare modello chiamato crackle all’interno delle immagini ottenute ai raggi X. Tale modello sembrava formare lettere e segni.
Tumblr media
Farritor, uno dei vincitori del Vesuvius Challenge, ha così provveduto ad addestrare un modello di apprendimento automatico per rilevare le forme associate al testo partendo proprio dalle immagini.
L’altro vincitore della grande sfida, Nader, ha esteso applicato tecniche di adattamento costruite a partire da modelli di apprendimento automatico precedentemente addestrati su frammenti aperti di papiri. Questa intuizione ha contribuito a rilevare l’inchiostro nelle immagini 3D evidenziandole chiaramente sui rotoli carbonizzati.
Con l’utilizzo dell’approccio noto come TimeSformer è stato quindi possibile ottenere immagini ancora più nitide. Il TimeSformer è un tipo di architettura basato su rete neurale che si propone come una variante del classico concetto di Transformer, introdotto da un team di Google nel 2017 (e oggi ampiamente utilizzato nei modelli generativi, compresi quelli della concorrente Microsoft-OpenAI).
La principale caratteristica di TimeSformer è la sua capacità di elaborare sequenze 3D e dati spaziotemporali. Mentre i modelli Transformer tradizionali sono progettati principalmente per dati bidimensionali e sequenziali, TimeSformer estende tale architettura per gestire sequenze di dati tridimensionali, come nel caso delle immagini a raggi X ottenute dalla scansione dei papiri. Qui trovate l’output prodotto a valle dell’elaborazione con TimeSformer.
Diverse misure legate all’ottimizzazione degli algoritmi di intelligenza artificialehanno permesso di evitare i tipici problemi dovuti al sovradattamento e alle allucinazioni. Il sovradattamento si verifica quando un modello di machine learning si adatta troppo ai dati di addestramento, imparando anche i dettagli del rumore e delle variazioni casuali presenti in quei dati specifici. Le prestazioni su “dati nuovi” possono quindi risentirne negativamente.
I risultati degli studi sui Papiri di Ercolano sono da oggi sotto gli occhi del mondo
Il 12 ottobre 2023, Faritor, uno studente universitario di 21 anni, stagista presso SpaceX, è riuscito a decifrare per la prima volta una parola dai manoscritti di Ercolano: si trattava del termine “Πορφύρας”(viola, porpora).
Il lavoro è poi proseguito incessantemente riuscendo nel compito estremamente complesso di decifrare quattro parole con un’accuratezza superiore all’85% entro la fine del 2023. Il team composto dagli studiosi Nader, Farritor e Schilliger è riuscito a leggere più di 15 colonne di testo, per un totale di oltre 2.000 caratteri. Un’enormità per questo primo tentativo, considerato lo stato in cui versano i rotoli. Cliccando qui, potete verificare le colonne sin qui recuperate dai papiri: il 95% del testo dev’essere ancora scandagliato.
Di cosa parlano i papiri?
Il testo decifrato riguarda la “fonte di gioia“, il bene supremo nell’Epicureismo. Si tratta di un concetto caro al filosofo greco antico Epicuro, che insegnava una concezione particolare della felicità e del piacere. Quella “fonte di gioia” era strettamente legata alla ricerca del piacere, ma in un senso più profondo e duraturo. Non si trattava solo di cercare piaceri momentanei, ma di raggiungere una forma di piacere duraturo e stabile che portasse a una vita felice nel complesso. Per Epicuro, la felicità era raggiunta attraverso la moderazione, la soddisfazione dei bisogni essenziali, e la coltivazione di amicizia e relazioni significative. La “fonte di gioia” poteva essere trovata nella tranquillità dell’animo, nella soddisfazione delle necessità basilari, e nella minimizzazione delle preoccupazioni e delle ansie.
Sfida rinnovata per il 2024: l’asticella si alza ancora di più
La sfida, tuttavia, è solamente all’inizio. Per il 2024, gli organizzatori hanno fissato l’ambizioso obiettivo di decifrare l’85% del contenuto dei papiri entro la fine dell’anno. Per cercare di tagliare il traguardo, si parla dell’imminente installazione di uno scanner utile ad esaminare volumi di rotoli significativi, ogni giorno.
Nel 2023 i ricercatori sono passati dallo 0% al 5% di una pergamena. Nel 2024, l’obiettivo è portare il 5% del contenuto attualmente decodificato in un solo rotolo al 90% di tutti e quattro i rotoli a disposizione. Questo balzo in avanti getterà le basi per leggere con successo tutti gli 800 rotoli.
Il collo di bottiglia che rimane da superare riguarda il processo di tracciamento della superficie di ciascun foglio di papiro all’interno del singolo rotolo. Questo processo è oggi manuale richiedendo quindi un dispenso di forze davvero immenso. Il lavoro è costato più di 100 dollari per centimetro quadrato, soltanto per arrivare a leggere le 15 colonne pubblicate oggi.
Con questi costi esorbitanti, segmentare tutti i rotoli costerebbe centinaia di milioni o forse addirittura miliardi di dollari. A questo punto bisogna investire sull’automazione e quindi sulla cosiddetta autosegmentazione.
“Se siete interessati, potete contribuire con un investimento e unirvi così al più folle progetto archeologico in essere“, si legge nel post celebrativo di Vesuvius Challenge.
[…] 
0 notes
storiearcheostorie · 1 year
Text
ARCHEOSTUDI/ Righe e colonne: dai papiri di Ercolano emergono le griglie per delimitare lo specchio di scrittura
#ARCHEOLOGIA #STUDI / Righe e colonne: dai #papiri di #Ercolano emergono le griglie per delimitare lo specchio di scrittura La scoperta effettuata da un team di @UniPisa, @cnrisp e @Infn_CT @INFN_ Articolo completo su @StorieArcheo
Nell’immagine: (a, c) mappa di distribuzione del piombo ottenuta tramite imaging MA-XRF su due superfici di papiro di 8,7×8,4 cm2 e di 6,9×5,7 cm2. Su concessione del Ministero della Cultura (credito fotografico: Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”, Napoli – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale); (b, d) Immagine infrarossa a 950 nm. Le linee…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Text
1 note · View note
lospeakerscorner · 6 months
Text
Il bello e il lusso di Hercvlaneum
Dalla Villa dei Papiri alla casa sulla bottega: il bello e il lusso tra desiderio e realtà.  All’Antiquarium nuovi reperti presentati al pubblico ERCOLANO | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Da qualche anno il Parco Archeologico di ha lanciato una sperimentazione per rendere più ricca e completa l’esperienza di visita nella prospettiva di un nuovo museo di sito. Dal prossimo 30 ottobre – a partire…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
libroazzurro · 9 months
Text
Tumblr media
È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE - UN DIO CAPRICCIOSO
Senza dubbio Pan, che è la vita, è un dio scomposto, capriccioso e raccapricciante, e, oggi come oggi, non si presenta molto bene in società. Non si presenta per niente bene in nessuna occasione conforme a norma d’uso di socialità, non si presenta mai al lavoro, e non è forse sbagliato tacciarlo addirittura (o: a di rottura) di volgarità o trivialità, e cogliere in lui i segni di certi eccessi espressivi, poetici, linguistici inappropriati a quel desiderio sbiancato di nulla programmaticamente espresso da quella pragmatica moderna che impone perentoriamente costantemente quotidianamente di andare dall’utile all’inutile, dal bello al brutto, dall’umano all’inumano, passando per il vuoto: ed è per questo che il dio dispiace a molti. A molti dispiace la vita, che è il dio Pan.
Nell’immagine un dettaglio di “Pan e Capra”, scultura rinvenuta negli scavi archeologici di Ercolano, nel giardino della Villa dei Papiri, oggi conservata presso il “Gabinetto segreto” nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli (foto di Denghiù, pubblico dominio, tramite Wikimedia Commons).
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica di Veronica Leffe.
0 notes
Righe e colonne, dai papiri di Ercolano emergono le griglie
(ANSA) – NAPOLI, 04 MAG – Anche gli scribi antichi che esercitavano la loro arte sui papiri di Ercolano utilizzavano diversi tipi di griglie grafiche per delimitare lo specchio di scrittura. La prima conferma scientifica di questa consuetudine di compilazione, di cui gli autori classici avevano tramandato notizia, si deve ai risultati del gruppo di lavoro del Progetto ERC Advanced Grant…
View On WordPress
0 notes
foxpapa · 3 months
Text
0 notes