Tumgik
#indiss
3rdvoice · 29 days
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
3rd Voice: 59th Scene: Argument
rice-boy.com
webtoon
372 notes · View notes
cilieginas-blog · 2 months
Text
HOW MANY FLAVORS INDISS A SHAME? HOW MANY THEY ARE ENOUGH TO MAKE YOU GO BACK A TASTE THEM AGAIN.🌶🔥
...Cilieginas...🍒
0 notes
automatismoateo · 7 months
Text
Among U.S. Latinos Catholicism Continues to Decline but Is Still the Largest Faith via /r/atheism
Among U.S. Latinos, Catholicism Continues to Decline but Is Still the Largest Faith https://ift.tt/SwCiopN Submitted September 25, 2023 at 04:53PM by InDissent (From Reddit https://ift.tt/46la0f5)
0 notes
Text
Fulgens Corona Pio XII indice il primo Anno Mariano nella storia della Chiesa 8.9.1953
L’8 settembre del 1953, con l’enciclica Fulgens corona, il Venerabile Pontefice Pio XII indisse la proclamazione dell’anno mariano per il 1954, il primo nella storia della chiesa, per commemorare il centenario della definizione del dogma dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria.– SCARICA QUI Enc. Fulgens Corona  “Come ben sapete, venerabili fratelli, di queste esortazioni e inviti a un…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
michelangelob · 11 months
Text
22 maggio 1762: l'inaugurazione della Fontana di Trevi
Era una domenica quel 22 maggio del 1762 quando, sul calar della sera, fu inaugurata in grande stile la Fontana di Trevi da Papa Clemente XIII Rezzonico, dopo trent’anni di cantiere. La storia della più celebre fontana del mondo ebbe inizio quando papa Clemente XII indisse un concorso per realizzare costruire la mostra dell’Acquedotto Vergine sulla facciata di Palazzo Poli. Era ed è tutt’oggi…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
gabbiani-ipotetici · 2 years
Text
Alle Barricate (To the barricades) is a song about the "Fatti di Parma", as the 1922 events are known. The video has several pictures taken at the time.
"Fun" fact: during Fascism, the Oltretorrente neighborhood was completely remade. The official reason was that it was in unsanitary conditions, but many think it was also so the city would be harder to defend in case there were further rebellions.
Note: "Parma" is the city, "the Parma" is the city's river, which shares the same name.
The Parma was actually crossed, briefly, because there was a main bridge that was too big and in the open to be defended. Luckily, right in front of the bridge stood Oltretorrente with its labyrinthine streets, and Balbo was quickly forced to turn back.
Translated Lyrics
August ‘22, all of Italy is being rounded-up
house by house, killed by Fascists
They’re like the black death, cowards and murderers
paid by owners that follow Mussolini’s orders
But the Parma won’t be crossed, Parma is a whole different matter
from Oltretorrente rises a cry, “Death or glory!”
To the barricades, to the barricades, to the barricades
to the barricades, to the barricades, to the barricades
They’re fighting side by side, they look like migrants [*]
the Arditi del Popolo, Anarchists, Comrades
For 5 days and 5 nights, from cellars to rooftops
the uprising is fierce and they fight through gritted teeth
But the Parma won’t be crossed, Parma is a whole different matter
from Oltretorrente rises a cry, “Death or glory!”
To the barricades, to the barricades, to the barricades
to the barricades, to the barricades, to the barricades
Here in Oltretorrente you hear a cry, a promise
From Borgo Saffi to Naviglio red flag will be triumphant
And the black shirts are forced to retreat
Parma is freed from the Fascist horde
But the Parma won’t be crossed, Parma is a whole different matter
from Oltretorrente rises a cry, “Death or glory!”
To the barricades, to the barricades, to the barricades
to the barricades, to the barricades, to the barricades
[*]Oltretorrente was a poor, working-class neighbourhood, and many of the people living there had recently emigrated from the countryside to the city looking for work
Testo italiano/Italian lyrics: https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=47741&lang=it
0 notes
Text
If Every Country’s Demonym Was Formatted Like Switzerland...
Switzerland -> Swiss
Switzerland -> Swi+ss
Beggining up to the first vowel (jnless the first letter is a vowel, then move to second) and add ss
Britian-> Briss
England -> Englass
America-> Amess
Scotland-> Scoss
Ireland -> Iress
Wales -> Wass
China -> Chiss
India -> Indiss
Canada -> Cass
Mexico -> Mess
Russia -> Russ
Spain -> Spass
Nigeria -> Niss
Kenya -> Kess
Argentina -> Argess
Paraguay -> Pass
etc. etc. etc....
48 notes · View notes
Tumblr media
The Journey of Success
0 notes
ilgoblinverde · 3 years
Text
Benvenuti nella Locanda del Goblin impennato
Benvenuti nella locanda della Prima Ostessa, Nerill dalle bianche gote -anche conosciuta come la Principessa dei Barbari- inaugurata nell’anno 1060 del Regno.
Nim Drog Drig, goblin di campagna, che tanto desiderava una sposa umana, rapì all’amore della sua tribù la bella Nerill, figlia del re barbaro Tamcor il Selvaggio.
Oltremodo ricco e già padrone della Taverna del Rospo, Nim Drog Drig indisse sontuosi festeggiamenti invitando tutto il villaggio di Rosprum allo sposalizio.
Quando il primo giorno di festeggiamenti stava per volgere al termine, temendo per l'imminente minaccia alla sua purezza, Nerill chiese al suo sposo, come dono di nozze, di poter visitare il leggendario Pozzo dei Desideri, o Pozzo dei Desideri, per poter piangere un ultimo desiderio prima di soggiacere al suo triste destino.
Già ebbro di vino, Nim Drog Drig condusse la giovane al Pozzo dei Re, sperando di poter chiudere in fretta la fastidiosa faccenda e consumare quanto prima le nozze. Concedendole qualche minuto di solitudine, si addentrò nel bosco con l'impellente urgenza di mingere: tra bestemmie e canti osceni, scaricò la vescica su una delle Sacre Quercie di Hurill. La profanazione non passò inosservata! L'unicorno Shuna-hirimdill, custode del Sacro Bosco, andò su tutte le furie.
Lanciato al galoppo l'unicorno sacro rincorse Nim Drog Drig fino a Rosrpum. Qui il Goblin cercò di salvarsi facendosi scudo con gli ospiti che ancora affollavano la taverna del Rospo.
Ma niente e nessuno poteva metterlo in salvo dalla rabbia di Shuna-hirimdill che con un sol colpo lo incornò nel centro della sala grande.
Morto Nim Drog Drig, Nerill tornò a Rosprum. Ereditò le ingenti ricchezze del defunto marito, tra le quali la proprietà della taverna e venne accolta in paese come eroina. Insediatasi nella Taverna la trasformò in un'accogliente locanda, dove ospiti dalle terre più lontane potevano rifocillarsi e riposare ascoltando dalla Prima Ostessa in persona l'incredibile storia de' la Locanda del Goblin impennato.
Tumblr media
3 notes · View notes
gregor-samsung · 4 years
Quote
Concluse le ostilità, i nordamericani iniziarono ad appropriarsi della rete ferroviaria, delle attività estrattive e del settore della canna da zucchero. In pochi anni gli investimenti statunitensi raggiunsero i 30 milioni di dollari. Sbarcò sull'Isola la United Fruit, che comprò 1.900.000 acri di terra al prezzo di 20 centesimi l'uno. Alla fine dell'occupazione, nel 1901, giunse anche la American Tobacco Company. Secondo una stima di Foner, almeno l'80 per cento delle esportazioni cubane era in mano a imprese degli Stati Uniti, in special modo della Bethlehem Steel. Durante l'occupazione militare non mancarono le manifestazioni di protesta. Nel settembre del 1899, una folla composta da migliaia di lavoratori indisse uno sciopero generale per rivendicare la giornata lavorativa di otto ore: «Abbiamo deciso di sostenere la lotta tra operaio e capitalista, perché i lavoratori cubani non sono più disposti a vivere in questo stato di asservimento». Il generale statunitense William Ludlow diede al sindaco dell'Avana l'ordine di arrestare undici fra organizzatori della protesta, mentre le truppe statunitensi occupavano porti e stazioni ferroviarie. La polizia passò al setaccio la città sciogliendo ogni assembramento, ma l'agitazione paralizzò comunque la capitale. Incrociarono le braccia tabaccai, tipografi e panettieri. Centinaia di scioperanti vennero arrestati e alcuni dei leader incarcerati subirono intimidazioni perché lanciassero un appello che invitasse alla cessazione delle agitazioni. Cuba non fu annessa agli Stati Uniti, anche se l'assemblea costituente cubana venne informata del fatto che le truppe statunitensi non avrebbero lasciato il territorio del paese sino a quando non fosse stato recepito nella nuova Costituzione dell'Isola l'emendamento Platt, approvato dal Congresso nordamericano nel febbraio del 1901, che conferiva agli Stati Uniti «il diritto di intervenire per salvaguardare l'indipendenza di Cuba e garantire un governo in grado di proteggere la vita, il patrimonio e le libertà dei cittadini [...]». Tale emendamento consentiva inoltre agli Stati Uniti di insediare sul territorio dell'Isola basi navali e carbonifere. Venne inoltre concessa agli statunitensi, a tempo indeterminato, la base militare di Guantanamo.
Howard Zinn, Le radici della politica USA nei confronti di Cuba, in:
AA.VV., Il terrorismo degli Stati Uniti contro Cuba, (a cura di Salim Lamrani, traduzione di Andrea Mazza, Silvia Raccampo, collana Continente Desaparecido), Sperling & Kupfer editori, 2006, pp. 25-26.
19 notes · View notes
leanddrofs-blog · 3 years
Text
Saúde é importante mais sem dinheiro não tem saúde, pois precisa pagar os remédio e o estado da o salário dos médicos e enfermeiros. Como assim vc tá dizendo saúde agora e economia depois, a economia roda tudo é mais sedo ou mais tarde vai começar a faltar comida e o indisse de agente passando fome antes deste pandemônio começar já tava grande e agora agravou e vc vem quere dizer q é pela vida que vc está lutando, as vezes ficar queto ajuda muito
1 note · View note
paoloxl · 5 years
Text
Il I° febbraio 1945 il diritto di voto in Italia viene esteso anche alle donne e il suffragio diventa effettivamente universale. L’atto che concretizza il diritto di voto fu il decreto legislativo luogotenenziale n.23 del governo Bonomi che vedeva riunite le forze antifasciste. Decisivo fu l’impegno in questa direzione dei nuovi partiti di massa che emergevano dalla fine della dittatura come i principali punti di riferimento popolare.
In un’Italia ancora divisa in due, con il Centro-Sud liberato e la Repubblica di Salò nel Nord occupato dai tedeschi, a Roma su richiesta di De Gasperi e Togliatti la questione venne esaminata dal Consiglio dei ministri il 24 gennaio 1945. Il 30 si ebbe l’approvazione, ratificata con il decreto luogotenenziale n. 23, datato 1° febbraio 1945.
Il diritto al voto, l’ingresso con piena cittadinanza nella vita politica fu uno dei frutti di quel grande rivolgimento democratico che fu la Resistenza antifascista, la lotta per la liberazione del nostro paese dalla tirannide: il riconoscimento del contributo intelligente e appassionato che tante donne italiane dettero alla lotta contro il fascismo e la guerra.
Nell’ltalia del Nord era ancora occupata dai nazi-fascisti l’annuncio viene da un volantino dei Gruppi di difesa della donna che circola clandestinamente: “Donne italiane, il governo dell’Italia libera ha riconosciuto in questi giorni il voto alle donne. …E’ un diritto che esse si sono conquistate partecipando a tutte le lotte popolari  contro tedeschi e fascisti, prendendo parte attiva nella lotta di liberazione nazionale”.
Nel corso della Resistenza la questione era stata posta con forza dalla organizzazioni femminili. 
Nell’ottobre 1944 l’UDI, insieme a due associazioni che avevano alle spalle una storia gloriosa, e cioè l’Alleanza femminile pro suffragio e la FILDIS (Federazione italiana laureate e diplomate istituti superiori), inviò un promemoria al capo del governo Bonomi, affinché l’estensione alle donne del voto e dell’eleggibilità fosse tenuta presente nell’elaborazione delle leggi elettorali da introdurre per le future consultazioni.
Nello stesso mese, più esattamente il 25, sempre l’UDI indisse a Roma un incontro con le esponenti di DC, PRI, PCI, PSIUP, Partito d’Azione, PLI, Sinistra cristiana, Democrazia del lavoro e delle due associazioni già nominate. Dalla riunione nacque un Comitato pro voto, che il 27 sottopose un promemoria al CLN nazionale. Il 15 novembre un gruppo di donne presentò una mozione al CLN (DOC. 8a) e nello stesso mese il Comitato pro voto si fece promotore di altre iniziative, come la stampa di un opuscolo e la stesura di una petizione, diffusa dal Comitato di iniziativa dell’UDI, per raccogliere il maggior numero possibile di firme.
Questo il testo della mozione presentata al Comitato di liberazione nazionaleda Angela Maria Cingolani Guidi, Josette Lupinacci, Rita Montagnana Togliatti, Bastianina Musu Martini, Emilia Siracusa Cabrini (Noi Donne – Rivista quindicinale dell’Unione delle Donne Italiane,
a. I, n. 6, Roma, 15 novembre 1944):
Le rappresentanze dei centri femminili del Partito Liberale, Democratico cristiano, Democratico del lavoro, del Partito d’Azione, del Partito socialista e del Partito comunista italiano interpreti delle diffuse aspirazioni delle donne italiane chiedono al Comitato di Liberazione Nazionale di sostenere presso il governo il diritto delle donne italiane di partecipare alle prossime elezioni amministrative su un piano di assoluta parità cogli uomini.
Benché i partiti del Comitato di Liberazione Nazionale si siano già da tempo e in più occasioni espressi in senso favorevole all’estensione dei diritti politici alle donne, il governo nel dare inizio alle operazioni preparatorie per la compilazione delle liste e la designazione dei seggi ha mostrato sino ad oggi di voler assolutamente ignorare questo importante aspetto del programma di democratizzazione del paese.
Un tale atteggiamento è in netto contrasto con i principi fondamentali del diritto pubblico della quasi totalità dei paesi democratici, dagli Stati Uniti d’America alla Cina, dall’URSS all’Africa del Sud. 
Indicativo per l’Italia in questo senso, ci sembra l’esempio del Comitato di Liberazione francese che nell’annunziare la data delle prime elezioni amministrative, dopo quattro anni di occupazione tedesca, ha contemporaneamente riconosciuto alle donne il diritto di parteciparvi. Del resto in Italia la questione del diritto di voto amministrativo alle donne, sollevata più volte sin dalla proposta Minghetti del 1861, aveva già ottenuta
l’approvazione della Camera nel 1920, con l’emendamento Sandrini che non fu sottoposto all’esame dell’altro ramo del Parlamento per la chiusura di quella Legislatura. Pertanto, l’accoglimento della legittima rivendicazione delle donne italiane si riallaccerebbe anche alla tradizione democratica nazionale del periodo fascista.
Fra i numerosissimi argomenti che potrebbero suffragare la tesi più largamente favorevole alle rivendicazioni politiche femminili si ricorda soltanto che mentre quattro anni di durissima guerra hanno eguagliato nei sacrifici e nei rischi la donna italiana agli stessi combattenti dei fronti, la lotta di liberazione contro i nazifascisti ha dimostrato la piena e consapevole solidarietà femminile con tutti i militanti del fronte interno e delle bande partigiane e quindi la raggiunta capacità di attiva collaborazione anche nell’opera di ricostruzione.
Si sollecita quindi una precisa presa di posizione del Comitato di Liberazione Nazionale sul problema che interessa la metà della popolazione pensante del paese e di cui non può essere ulteriormente rimandata una piena soluzione, senza pericolo di un forte disorientamento delle masse femminili. Soluzioni parziali che eventualmente si prospettassero, tendenti a conferire pieni diritti solo a limitate categorie femminili, urterebbero profondamente quei principi di schietta democrazia per i quali l’Italia ha combattuto e combatte.
Petizione da far firmare dal maggior numero di donne possibile e da far approvare in apposite assemblee, riunioni, comizi femminili. (Noi Donne – Rivista quindicinale dell’Unione delle Donne Italiane, a. I, n. 7, Roma, 1° dicembre 1944)
Noi donne di ………………………………………. chiediamo
al Governo di Liberazione Nazionale il diritto di voto e di eleggibilità nelle prossime elezioni amministrative.
Riteniamo che l’esclusione da tale diritto lascerebbe la donna in quella posizione di inferiorità in cui il fascismo ha voluto mantenerla, non solo all’interno dello Stato, ma anche nei confronti delle donne di tutti i paesi
civili.
Il fascismo con la sua folle politica di guerra ha distrutto i nostri focolari, ha disperso le nostre famiglie, ci ha posto di fronte a più gravi responsabilità nel lavoro, nell’educazione dei figli, nella quotidiana lotta per l’esistenza.
Contro il fascismo e contro l’oppressore tedesco abbiamo lottato accanto ai nostri uomini con tenacia e coraggio nei duri mesi dell’occupazione.
Sentiamo di esserci così acquistato il diritto di partecipare pienamente all’opera di ricostruzione del nostro paese.
Confidiamo pertanto che la nostra legittima aspirazione sia presa in esame dagli uomini del governo e sia finalmente resa alla donna d’Italia quella giustizia e quell’uguaglianza di diritti che è alla base di ogni
ordinamento veramente democratico
3 notes · View notes
eurekakinginc · 3 years
Photo
Tumblr media
"[OC] Vaccination status and Ivermectin opinions based on 2020 voting"- Caption by InDissent - Detail: https://ift.tt/3jVv44g. Filed Under: 1,000 ways to visualize Data. Curated by: www.eurekaking.com
0 notes
michelangelob · 4 years
Photo
Tumblr media
Sapete quale anniversario merita di essere celebrato oggi? Era un 7 agosto come oggi ma di 600 anni fa quando venne avviata la realizzazione della Cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore, da secoli diventata uno dei simboli di Firenze più conosciuti nel mondo intero. Solo un paio d'anni prima, l'Opera di Santa Maria del Fiore indisse un concorso pubblico per quel progetto. In realtà non ci furono ufficialmente vincitori ma il lavoro venne affidato ai capomastri Brunelleschi e Ghiberti. Così il 7 agosto del lontano 1420, quell'impresa apparentemente impossibile ebbe inizio. Vi racconto quell'incredibile storia nell'ultimo post: link in bio . . #michelangelobuonarrotietornato #brunelleschi #firenze #museodelduomofirenze #florence #storytelling #bellezza #madeinitaly #lifestyle #bellezza #rinascimento #cupola600 #accaddeoggi #inartwetrust #antoniettabandelloni #luxury #lifestyle #artblogger #anniversari — view on Instagram https://ift.tt/3gAxql3
2 notes · View notes