Tumgik
#i miei due neuroni
valentina-lauricella · 7 months
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La cosa bella del mio Tumblr è la sua coerenza, che vedo solo io ma tanto basta: ogni singolo contenuto che posto è riferibile a Leopardi (direttamente o mediante un esercizio simile a quello del Giuoco delle perle di vetro di Hesse, e comunque attraverso un numero minore di sei gradi di separazione).
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autolesionistra · 6 months
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Ci sarebbero cose da dire, ma come diceva quello
Devi dirle, mi dici, le tue perplessità: ma sono troppo perplesso, oggi, per dirle (*)
parleremo quindi dei fatti miei, che non si sbaglia mai.
È da qualche mese che mi sono scordato come si fa a dormire decentemente. Sono abbastanza nuovo ai problemi del sonno, l'unica altra mia casistica di riferimento è stata quando sono arrivati in casa due pupi a breve distanza, ma non dormire per cause esterne è uno sport un po' diverso.
Visto che come si evince anche da questo blog sono una persona particolarmente riservata che si tiene tutti i cazzi suoi per sé, la mia prima reazione è stata raccontarlo a qualsiasi malcapitato mi finisse a portata e, per quanto questa operazione non abbia giovato granché al dormire, ho scoperto che ci sono davvero un sacchissimo di persone che dormono di merda, con la sensibile differenza rispetto a me che non ci ammorbano il prossimo (a meno che non lo faccia tu prima, e a quel punto te lo raccontano). Questa cosa mi ha fatto un po' pensare, ma non sono stati pensieri particolarmente profondi perché metà dei miei neuroni è spesso in coma da privazione di sonno.
L'altra cosa che ho notato è che a raccontare insonnie la disarmante risposta che va per la maggiore è "e come mai?" e anche se spesso mi verrebbe da rispondere come il leggendario macellaio più probabilmente come diceva il saggio la risposta è dentro di me (epperò è sbagliata).
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kon-igi · 8 months
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Ciao Doc,
partendo dal mio post scherzoso mi è poi saltata ai neuroni una riflessione più seria, con tanto di domanda.
Mi ricordo che tempo fa facesti un post relativo alle risposte intestinali dovute a carichi emotivi, tipo ansia, paura, stress e robe simili, mo' non ricordo i dettagli, ma credo che tutto ciò abbia ovviamente una importante spiegazione dal punto di vista evolutivo, e ci sta.
Quello che però mi incuriosisce è perché sia anche questo il caso. Mi spiego.
Stamattina ho ripreso i miei studi sulla AI, dopo la pausa estiva, e ho passato mezza mattinata sul WC, perché ogni due per tre, tra sigmoidi, derivate di ogni ordine e calcoli di probabilità, me scappava. La domanda è: perché evolutivamente parlando si è formato lo stesso meccanismo? Stamattina non avevo alcun carico emotivo, nessuna pena d'amore, nessuna ansia per il domani, nessuna paura per il futuro, eppure due funzioni in croce hanno funzionato meglio di una endovena di Guttalax. Francamente non capisco perché evolutivamente io abbia questo meccanismo, visto che leggermi le formule sul WC non mi aiuta a capirle meglio che stare alla scrivania, quindi mi chiedo se ci sia lo stesso pattern delle emozioni e quindi il cervello le processa come se fosse una paura o una emozione con lo stesso effetto, oppure c'è qualcosa di più misterioso che mi sfugge.
Adesso scusami, ma dopo aver scritto questo ask ho bisogno di un nuovo rotolo e me devo alza'.
Quando ho citato in modo tranchant serotonina e sistema serotoninergico sapevo che questo avrebbe dato adito a dubbi e fraintendimenti.
Intanto chiariamo una cosa: non tutto quello che si sviluppa con l'evoluzione è utile.
Alcuni tratti evolutivi 'deviati' dalla norma possono risultare utili, altri addirittura disfunzionali ma la maggior parte di essi ci sono e basta. Potrebbero risultare utili per sopraggiunta necessità - vedi la falena Biston betularia nella forma typica (bianca) e carbonaria (nera) - e a volte decisamente svantaggiose (vedi i geni 'neanderthaliani' della Val Seriana che ti fanno ammalare in forma grave di Covid-19).
Sai qual è il problema del sistema serotoninergico, di quello adrenergico e in genere di tutti i neurotrasmettitori?
Che fanno davvero un casino di cose molto diverse tra loro.
E noi siamo un sistema così tanto complesso - mi piacerebbe farti un paragone 'informatico' ma non ne capisco - che alla fine noi conosciamo solo a grandi linee le interazioni causa-effetto organiche ma non sappiamo mai veramente cosa succede nel nostro organismo a un dato input esterno.
Se poi aggiungiamo che la nostra psiche è unica e irripetibile perché somma delle nostre esperienze emozionali passate e che è questa a decidere come il cervello fisico gestisce ogni singolo input esogeno, viene fuori che la tua reazione cerebro-colica può essere tanto una risposta da tratto genetico non utile/dannoso (per adesso) quanto una risposta organica personale dettata da episodi trascorsi che hanno rinforzato questa tua reazione psico-organica che si ripresenta a ogni ripetersi di contesto.
P.S.
Comunque il Guttalax contiene sodio picosolfato,(C18H13NNa2O8S2) una molecola che esplica il suo effetto lassativo per contatto diretto col microbioma che lo trasforma in 4,4'-diidrossifenil-(2-piridil)metano e che - come si deduce dalla formula - funge da potente procinetico sulla muscolatura liscia del colon e quindi promuove una brusca peristalsi intestinale.
Se lo inietti per endovena uccidi la persona.
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seoul-italybts · 1 month
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[✎ TESTO ♫ ITA] Hope on the Street Vol.1 - J-Hope⠸ ❛ NEURON ❜⠸ 29.03.2024
[✎ TESTO ♫ ITA] 
J-HOPE 📀 Hope On The Street Vol.1
 🌟🕺 ❛ NEURON (with Gaeko & Yoon Mirae ❜ 💃💫
~ NEURONE ~
__ 29. 03. 24 | Twitter __
SCRITTA DA: j-hope, Gaeko, Pdogg, Yoon Mirae
PRODOTTA DA: Pdogg
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* Il titolo della canzone, "NEURON" è sì un rif. ai 'neuroni' – cellule specializzate nella ricezione, elaborazione e diffusione delle informazioni e stimoli ricevuti, attraverso segnali elettrici e chimici -, ma anche alla crew di ballo NEURON, di cui faceva parte j-hope prima di debuttare con i BTS, n.d.t.
Lasciate che ve lo ripeta
Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre
Lasciate che ve lo ripeta
Saremo eternamente vivi e in movimento
(il tuo/vostro movimento interiore ha radici profonde
non perderlo/perdetelo mai
perché è più prezioso di ogni altra cosa)
N-E-U-R-O-N, prestate attenzione¹ N-E-W-R-U-N, non è abbastanza Appello a tutti i miei neuroni In piedi, NEU In piedi, RON N-E-U-R-O-N, prestate attenzione N-E-W-R-U-N, non è abbastanza L'inizio di questa mia opportunità inestimabile Meglio NEW (*nuova) Meglio RUN (*corsa)
Neuron, una reazione ai miei pensieri Neuron, una reazione alla mia vita
New run, è di nuovo il mio momento
Uno stimolo per i miei nervi, come quando ero più giovane, mi lancio
Il mio corpo a stile libero, ancora freestyle
Il mio spirito è intramontabile, una cosa prima mai vista
Un albero ben radicato, come l'acqua sorgiva che fluisce in profondità
Perché questi neuroni sono le cellule che mi hanno risvegliato
Lasciate che ve lo ripeta Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre Lasciate che ve lo ripeta Saremo eternamente vivi e in movimento Lasciate che ve lo ripeta Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre Lasciate che ve lo ripeta Saremo eternamente vivi e in movimento
N-E-U-R-O-N, prestate attenzione N-E-W-R-U-N, non è abbastanza Appello a tutti i miei neuroni In piedi, NEU In piedi, RON N-E-U-R-O-N, prestate attenzione N-E-W-R-U-N, non è abbastanza L'inizio di questa mia opportunità inestimabile Meglio NEW Meglio RUN
La vita che ho vissuto mi si legge in viso
Mi guardo allo specchio e ciò che vedo non è niente male
Rilasso le spalle, per essere onesto
Ho dozzine di buone motivazioni
Al crocevia dove si incontrano i neuroni
Cerco con calma di comprendere il significato della vita, le ragioni
Quanto fulminea e distante sarà la traiettoria di lancio
Lunga o breve, dipenderà da ogni singola decisione
Mi sono liberato delle bombe [*dei pesi]
Ho passato la palla alla mia crew
Gioco a catch ball con mio figlio
Prendo la metro dalla periferia
Il metronomo ancora vicino al piano della mia infanzia
Tenere il tempo è diventato il mio lavoro ed i guadagni continuano a salire
Ma la mia vita è ancora precaria
L'ansia del futuro è sempre in agguato sotto-palco come uno spettro
Urlo, faccio casino e poi rientro
Per rilassarmi con un semplice pasto fatto in casa
Giusto per avere del rumore di fondo
Lasciate che ve lo ripeta Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre Lasciate che ve lo ripeta Saremo eternamente vivi e in movimento Lasciate che ve lo ripeta Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre Lasciate che ve lo ripeta Saremo eternamente vivi e in movimento
j-hope x Yoon Mirae, tutto un altro livello
Pace e amore sono le due parole che mi porto nel cuore
Solleva il tuo [segno] peace, due dita verso il cielo
Ma non aspettatevi un okei-doke [*okay], baby T ²è un angelo nero
Una piccola miss dal sorriso impetuoso (Oh no)
Ora j-hope le ha passato il beat drop
Ma guardatevi, lì che rodete, perché s'è presa la parte migliore
Sì, il flow lo puoi imparare
Ma l'ardore non può essere insegnato
Io ho passione per quest'arte
Adrenalina, non mi sono mai fermata
Musica e famiglia, son tutto ciò che conta
Mi danno la forza di continuare giorno dopo giorno
Musica e famiglia, le cose più importanti
La mia motivazioni nei giorni in qui detesto tutto quanto
Mi ricordano che Dio ha creato qualcosa di speciale
Guardatemi, io ce l'ho fatta
Lasciate che ve lo ripeta
Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre
Lasciate che ve lo ripeta
Saremo eternamente vivi e in movimento
Lasciate che ve lo ripeta
Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre
Lasciate che ve lo ripeta
Saremo eternamente vivi e in movimento
N-E-U-R-O-N, prestate attenzione
N-E-W-R-U-N, non è abbastanza
Appello a tutti i miei neuroni
In piedi, NEU
In piedi, RON
N-E-U-R-O-N, prestate attenzione
N-E-W-R-U-N, non è abbastanza
L'inizio di questa mia opportunità inestimabile
Meglio NEW
Meglio RUN
Lasciate che ve lo ripeta
Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre
Lasciate che ve lo ripeta
Saremo eternamente vivi e in movimento
Note:
¹gioco di parole con NEURON (neurone) e NEW RUN (nuova corsa/nuovo inizio/nuovo giro), la pronuncia è simile,
² Baby T: la T sta per Tasha (Natasha Shanta Reid), il nome americano di Yoon Mirae, n.d.t.
⠸ Ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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affogonellamarmellata · 11 months
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allora. lo sketch dell'amore di ficarra e picone in "sono cose che capitano" è troppo - ma troppo - una metafora velata per closeted gay che non sa come fare coming out all'amico. cioè valentino col cuore spezzato perché si è lasciato, ma non può dire nulla a salvo perché ~teme la sua reazione~ e mentre cerca di salvare la faccia deve stare attento a usare i pronomi/desinenze giuste per non fargli scoprire la verità...... e intanto si incazza sempre di più perché salvo che vive serenamente la sua relazione tranquilla pensa di lasciare la morosa per capriccio........ e alla fine quando il segreto è svelato salvo all'inizio si arrabbia per la menzogna ma poi subito ci ripensa perché si rende conto che valentino ha bisogno di lui ma non ha idea di come consolarlo e quindi semplicemente? si siede con lui? a chiacchierare? e fine? e tutto lo sketch è una critica al machismo e alle dinamiche maschiliste tossiche? boh. potrebbe anche essere la sessione che mi ha bruciato i neuroni. ciao 💝
an- anon. anon mio. anon mio adorato, ti sto correndo incontro e inciampo nei miei stessi passi mentre cerco di raggiungerti per abbracciarti e poi immancabilmente inginocchiarmi al tuo cospetto, anon mio.
hai semplicemente così ragione, questa analisi non mi lascia pace, sono distrutta e sono una persona nuova: tutti gli atteggiamenti da Maschio che tenta di fare valentino per nascondere a salvo quanto stia male, e quel finale così tenero che!!!! arriva all'improvviso e lascia quasi spiazzati!!!! l'amicizia!!! e l'amore!!!!!!!!
e sì, assolutamente sì, tentativo di coming out da parte di valentino, che in fondo è il sottotema di qualsiasi cosa facciano questi due maledetti siciliani, dagli sketch ai film, cerino sempre acceso affinchè prima o poi ci diano del content queer canonico baciandosi sul grande schermo davanti a tutti gli italiani e cambiando per sempre il percorso delle nostre vite.
grazie mille anon per questa ask, mi ha letteralmente svoltato la serata e mi ha fatto ricordare quanto diamine mi piace questo sketch 😭💖
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buscandoelparaiso · 3 months
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eccoli i miei due neuroni durante la settimana del festivàl
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thousandyears3005 · 3 months
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Tutto partito casualmente. Stavo su Twitter (non mi abituerò mai a chiamarlo "X"), e vedo che tra le tendenze c'era, come al solito, qualcosa inerente a Fedez e Chiara, la questione sul perché i figli non passassero il compleanno del nonno (?) insieme perché erano da un altra parte con Chiara, penso sia giusto nel caso sti cazzi, frega poco del gossip quindi non so se sia tutto giusto, sta di fatto che ero nel mio day free dal lavoro, finito palestra, e mi stavo fumando un joint quindi nella nullafacenza dei miei neuroni ho deciso di curiosare sul profilo di Chiara su IG, scrivo "Ch" e come primo nome mi appare il profilo di lei, quella ragazza con cui due anni fa ormai, due anni esatti ora che ci rifletto bene, è finito tutto da un giorno all'altro, letteralmente.
Omonima, motivo per cui mi è uscito cercando la Ferragni, ma il fatto è che lei da appunto due anni era diventata un fantasma, bloccandomi da ogni parte, da ogni social, app, numero di telefono, dovunque.
Ovviamente ho subito cliccato sul profilo, incuriosito come fosse cambiata, chi fosse diventata nel mentre, se aveva gli stessi progetti di due anni fa o se addirittura li avesse già, come dire, realizzati, in un certo qual senso.
Scorri le foto, non sono tante, saranno si e no 9-10 post e quando ci frequentavamo ne aveva 4-5; a riguardare quelli vecchi che già conoscevo come dire la mia mente, il mio cuore, idk, è ritornata a quel momento, a quel periodo, a quanto fossi "felice", prima ancora che accadesse poi tutta la merda obv.
Mezzo sorriso accennato nel riguardare quei post, poi vado in quelli nuovi (per me); noto che è andata in Grecia, con un gruppo di amiche, non ne conoscevo una, al tempo aveva un altra compagnia, ma non vedo nessun viso familiare; la vedo divertita, felice, spensierata, in vacanza insomma.
Poi altri due post con dei disegni, a lei piace disegnare, ancora tutt'oggi a quanto pare, foto di uno shooting, altra passione sua che voleva farlo diventare il suo lavoro, quindi nel caso ci stesse riuscendo son pure contento per lei, e poi l'ultimo post.
Pubblicato circa un mese fa, dove è con il suo ragazzo, dove si capisce la raccolta di foto all'interno dello stesso post che fossero fatte durante un lungo periodo, di conseguenza una relazione che è iniziata da un po', minimo un anno penso; vedo lui e dico tra me e me, boh, ma nel modo più sincero possibile, senza attacchi di gelosia o ego, penso che onestamente non mi abbia dato nessun tipo di fastidio, il che visto come sono, conoscendomi l'ho ritenuto alquanto strano, ero leggermente dispiaciuto, forse perché pensavo che potevamo essere noi due quelli nelle foto che ha con lui.
Esco dai post, cercando di fare attenzione a non fare partire un like senza volerlo, ma prima di uscire e chiudere come dire "per sempre" quel capitolo, di guardare le stories in evidenza, perché aveva una sola cartella due anni fa, ora ne ha sette, la curiosità mi dice che guardare, per vedere se ci fossero altre foto con lui o con le amiche che io conoscevo, prima cartella sono solo disegni quindi skippo instant, poi partono quelle più recenti, dove c'erano viaggi, per varie città o borghi d'Italia, qualche foto con lui, il suo cane, qualche momento di down, classiche foto insomma che si possono trovare bene o make in ogni profilo; poi arriva una foto che dico aspetta, ma questa me la ricordo, quella dopo anche, e guardando la data vedo che erano di 4 mesi prima che noi ci conoscessimo, che me le ero guardate cosi tante volte al tempo che mi son tornate subito in mente, scorro, fino a metà gennaio dove ricordo avesse pubblicato una storia inerente a noi, ma senza la foto fisica nostra, una cosa riguardante euphoria, ma li vedo che dal 13 gennaio fino al 10 aprile c'è un "buco temporale", un vuoto, nessuna storia, e non dico solo tra noi ma anche delle foto, dei viaggi, di tutto auel periodo a prescindere da me, tutto eliminato, continuo a scorrere e vedo le amiche che ora a quanto pare non ci sono più, quelle che conoscevo, e penso tra me e me cazzo, nonostante sia finita tra loro ha tenuto ogni singola foto, e so che rapporto del cazzo c'era tra loro perché giá al tempo lei veniva da me in lacrime per cio che succedeva tra lei e le sue "amiche"; ma con me zero proprio, tre mesi dove tutto è stato nascosto o cancellato. Non credo alla zuppa riscaldata, quindi non è che stavo o sto qui speranzoso in una seconda occasione, non la voglio nemmeno, anzi ora ho qualcun'altra a cui pensare, ma resta di fatto quella sensazione di vuoto. Nonostante io me li porto dentro nel cuore, perché non credo nel rinnegare ciò che è stato, le cose finiscono, tutte le cose prima o poi finiscono, ma nonostante questo può comunque rimanere un bel ricordo con una persona del passato con cui hai condiviso emozioni, situazioni, e ha fatto parte concretamente della tua vita, anche se per un breve lasso di tempo nella tua vita, io la ragiono così, che siano due settimane, due mesi, due anni; ma vedere almeno dal di fuori, perché poi non sono nella sua testa, che io li do comunque valore, senza alcun tipo di dimostrazione che sia chiaro, solo se ci penso non dico "che merda" ma anzi penso a quanto sono stato bene quel periodo, e vedere poi quello stesso lasso di tempo dall'altra parte, su uno stupido social, che è nulla, non esiste.
Non so se a qualcuno capita quella sensazione che anche se sei andato avanti con la vita, hai chiuso col passato, rimane "quell'amarezza" per come è andata una situazione con una persona specifica, relazione, frequentazione o amicizia che sia, e chiedersi semplicemente, ma perché è finita?
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bones39 · 7 months
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Lettera
"Buongiorno amore.. ieri parlavi di Floubert, mi ricorda sempre quanto avrei voluto conoscerti nei miei anni più attivi nello studio, con la mente fresca e pronta ed elastica ed una gran attitudine al confronto. Quanto mi manca. All epoca non avevo qualcuno con cui condividere le conoscenze, mi sarebbe tanto piaciuto stare ore a parlare di materie umanistiche.. non ho perso la passione, solo sono arrugginita e ho la mente stanca. Ho sempre visto la nostra convivenza come un territorio fertile in cui avrei ripreso a studiare, me ne hai sempre fatto venire voglia, sono assetata nonostante la mia scarsa memoria ed è puro godimento quando mi dici tutto ciò che sai su qualcosa. Spero non smetterai mai, vorrei essere restata in allenamento, invece di friggermi i neuroni, invece di invecchiare passivamente dopo aver donato i miei "anni migliori"...vorrei tantissimo poter ricambiare questo fiume di informazioni e crescere insieme la nostra passione per la cultura. Ho sempre rimandato a quando saremo insieme, immersione totale nei progetti e nello studio. Due menti appassionate che si confrontano e si completano. Non so se riavrò mai quella testa, ma so cosa voglio con te.
A proposito di Floubert ho fatto un ripassino, ti metto sotto la sintesi. Se ricordi, dopo la lettura di Madame Bovary scrissi un mio racconto breve, magari ne riconoscesti l influenza quando te lo mandai alle nostre prime chat.
Anche quello forse è recuperabile.
Di Floubert apprezzo le caratteristiche dello stile, il messaggio fedele al plausibile e vero. Anche se non faccio domande e il mio cervello sembra girare in tondo sulle stesse cose, accecata Anche da questo enorme sentimento di dolore legato alla tua mancanza (per la distanza, nonostante tu sappia essere al mio fianco anche da lì), dolore che quando mi permetto di provare emozioni, come adesso, diventa incontrollabile .. ma lo diventa anche la gioia di essere noi, l amore gigante, la fierezza verso di te.. tante emozioni e sentimenti che si sommano e sono difficili da gestire, per questo a volte devo prendermene pausa.. e non è mai come vorrei questa pausa: tra le tue braccia spegnere il cervello e lasciare canti il cuore. Nonostante questa nebbia densa di batticuore e mente, dicevo, tu continua a raccontarmi, a condividere, a dirmi ogni cosa tu ritenga degna di interesse e attenzione. Posso sembrare vuota, stupida, distratta .. ma, sono solo una persona che ha perso l abitudine al piacere di aprire gli occhi su qualcosa di bello e, appassionarsi... Stavo solo aspettando te. Dunque parlami, parlami sempre, parlami tanto e non temere che i miei silenzi possano essere dovuti a noia o disinteresse.. sono un casino, ma mi sto svegliando seguendo la tua voce. Avrei voluto restare me più a lungo, essere forte, non adattarmi, per riuscire a raggiungerti completa. Ma avevo perso ogni speranza prima di te, mi stavo lasciando andare, senza più gusto per la vita. tu, tu sei vita. GRAZIE
Non badare a quando le le mie parole sembrano... Leggere, frivole, sciocche .. ho solo qualche muro da abbattere. Ma, spesso, mi sento dire che, quando mi si dà l occasione, sorprendo in positivo chi mi malgiudica, chi mi crede incapace. Mi attacco a questo per sapere che ancora non mi sono completamente persa nella corruzione del mondo.. è come se per tutta la vita stessi annegando, tu, all ultimo istante, all ultimo respiro, hai afferrato quella mano che appena si notava a pelo dell' acqua. Tu mi aiuti a risalire. Te ne sarò eternamente grata. Sono totalmente innamorata, devota a te.
Guida questo lupo, cammuffato tra le pecore, sarà al tuo fianco per sempre. Finché mordi mordo."
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unfilodaria · 9 months
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Il primo computer su cui ho lavorato è stato un Olivetti BCS 3030 (quello in foto). Per chi è del mestiere, era un bestione due volte una lavatrice con un monitor a fosfori verdi e la memoria da 64kb (quanto quella di un Commodore 64 che a confronto, fisicamente, era una pulce).
Questo bestione aveva una caratteristica: buttava calore a più non posso e se d’estate si superava nella stanza una certa temperatura (mi sembra oltre i 30 gradi) andava in blocco d’esercizio.
Ecco tutta questa manfrina per dire che i miei 4 neuroni 4 funzionano come l’Olivetti BCS e vanno in blocco d’esercizio come si superano i 30 gradi e qualcuno negli occhi può leggere la frase Game over
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simonvictormoody · 11 months
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Così è la vita
Ciao, ti scrivo questo messaggio a mente più fresca… anche se in piena notte… ma come si dice: la notte porta consiglio. Volevo scusarmi per questi due giorni dove ho “perso la testa” lasciandomi andare alle emozioni e non ragionando razionalmente su quello che è successo, colpito dal tuo cambio di decisione. Quando ci siamo chiamati il giorno dopo la gita non ti ho lasciata parlare o forse non avevi molto da dire se non riportare i fatti, ho riversato molti pensieri pensando prima a me anziché a te e alla tua difficile situazione sentimentale. Ero irrazionale e non ho posto l’attenzione sul tuo benessere, sei ad un punto importante della tua vita: la maturità, ed è giusto che tu la affronti nella miglior serenità possibile. Mi scuso anche delle storie che ho pubblicato, o delle frasi che ho detto, se in qualche modo ti abbiano turbato o se ti abbiano fatto pensare/preoccupare della mia salute mentale o fisica. Non volevo intrufolarmi nei tuoi pensieri, hai molto su cui concentrarti. È assurdo come tutti i miei pensieri, emozioni e sentimenti siano risaliti così velocemente dopo che ti sei aperta con me una settimana fa. Provo un’incredibile angoscia prima di dormire. Ho paura di morire perché temo di non incontrarti più, di non vivere quei momenti della gita dove ti vedevo sorridere e guardarmi con quegli occhi felici. Ho paura di non sentire più la tua voce che mi tormenta con battute spiritose e risate. Ho paura di non sentire più la tua testa appoggiata sulla spalla o il tuo odore che alcune volte incrocio nella quotidianità e mi domando: dove sei? Perdonami se dico queste frasi da innamorato, però ho bisogno di trasformare tutto il dolore che ho dentro in qualcosa di positivo. Forse questo che ti sto raccontando può renderti felice. So che non ho il diritto né la possibilità di innamorarmi di una persona fidanzata. Mi rendo conto, tuttavia, che non è un colpo di fulmine perché ho costruito certi pensieri con il tempo ma ho dovuto sopprimere tutto per rispetto verso di te. Non voglio con queste parole confonderti o farti stare male facendoti preoccupare per me, voglio soltanto ringraziarti di avermi fatto innamorare di nuovo. L’amore alcune volte è anche dolore… però è bello per me provare e pensare certe cose dopo tanto tempo. Non voglio e non posso chiedere qualcosa in cambio anche se mi piacerebbe, non posso mentire a me stesso. Celebriamo l’indipendenza dei sentimenti, nessuno è costretto ad amare. È stato bello conoscerti e sapere che al mondo non sono solo. Credevo fosse impossibile che esistesse qualcuna che mi capisse così in profondità. È stato bello ricevere quel complimento che fossi il primo che tu conoscessi ad avere quella parte “filosofica” che tanto ti piace, il corpo è solo un contenitore che si può rompere (e in parte riparare) ma quello che siamo è incorporeo: già mi piacevi senza averti vista, solo parlandoti. Magari fossimo tutti dei fantasmini uguali dove ci innamorassimo della mente, perché è quello che siamo… miliardi di neuroni che in qualche modo creano la nostra essenza. Però se il destino vede tra di noi due strade divise, spero di continuare a sentirti a lungo… fino alla fine del mondo. Per la fisica sembra non esistere il tempo, è come un’illusione. Passare quella giornata con te è stato come vivere un “eterno presente”. Ecco come, in un messaggio semi-romantico, inserisco anche della fisica. Sei il Piacere per me. Ti penso in ogni momento per non dimenticarti, richiamo alla mente il tuo viso quando chiudo gli occhi durante la giornata e mi stringo il dolce ricordo che ieri mi illuse, che oggi mi illude. Ti vorrei abbracciare ogni mattino e dirti grazie, ed ancora grazie. Grazie per essere l’unica realtà positiva che ho avuto dopo tanto tempo. Se mi accadesse qualcosa di brutto o se non dovessi svegliarmi più (facciamo gli scongiuri) … almeno me ne sarei andato sapendo di aver amato ancora una volta e mi sentirei meno solo nell’ignoto. Questa notte mi addormenterò nell’amore che tanto ho cercato. 
Ti voglio bene, 
 Simon Victor Moody
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valentina-lauricella · 7 months
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Nella mia testa
I miei due neuroni
Dialogano vivacemente tra loro
Cannabis e Duloxetina
I loro soprannomi.
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teredo-navalis · 2 years
Note
Cosa significa il titolo precedente del tuo blog?
Ti rispondo finalmente, penso che tu debba essere la stessa persona che mi aveva mandato la stessa domanda ad agosto, dici che ho dei tempi di attesa troppo lunghi? noooo
...bugia, ho appena collegato due neuroni e letto che hai scritto "titolo" non nick, ma nel dubbio ti risponderò sul nick vecchio che era subkingdom-eumetazoa (un nome bellisssssimo, lo so lo so)
In tassonomia, gli eumetazoi sono un sottoregno degli animali, di cui facciamo parte noi e la stragrande maggioranza degli animali, dai più astrusi vermicelli marini alla più folle rana che partorisce dalla pelle del dorso. Ho scelto questo nome in un periodo in cui mi sentivo in modo particolare la connessione con gli altri animali, anche se in generale ho sempre amato il fatto che fossimo animali(e non dei superviventi che esulano dalle regole e regnano su tutto).
Mi piace pensare che siamo tutti in qualche modo simili, in qualche modo connessi, pensare agli antenati in comune, all'evoluzione, all'etologia, al fatto che avrei potuto essere uno qualsiasi di questi altri esseri viventi, che i miei atomi ne hanno fatto parte, che torneranno a farne parte; ma soprattutto il fatto che sono un animale e che dovrei vivere nella natura come tutti gli altri, nutrirmi dei frutti che trovo sugli alberi, delle radici da strappare alla terra, non sapere cosa sia un edificio, dormire sul suolo, essere connesso alla Terra, dissetarmi al fiume, svegliarmi naturalmente all'alba e andare a dormire al calar del Sole, che vorrei essere un animale, senza le regole e sovrastrutture e tecnologie nostre croci e delizie, sarei persino felice di morire avvelenata da una bacca se ciò significasse poter vivere a pieno la propria animalità
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givemeanorigami · 2 years
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Il caldo lo vivo benissimo, dove benissimo si riassume in me che, non in grado di far funzionare i miei due neuroni buoni a causa delle alte temperature, scrivo "freni frenati".
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druzya · 2 years
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Ho appena finito un'altra riunione in ufficio, scoprendo tutto un nuovo set di magagne sui sistemi del cliente che si va ad accumulare a quelli scoperti la settimana scorsa.
Non posso fare a meno di pensare a quando, da bambino, leggevo di come la sedimentazione forma i fossili. Chissa' se si trovano scheletri completi di ITSauri nella stratificazione dei problemi tipica del Cazzambriano o del tardo Cialtronassico
Mi concedo due passi fuori casa, dove un veloce temporale mattutino ha rinfrescato e ha dato l'impulso al bosco di spargere i suoi profumi nell'aria. Due boccate d'aria e anche oggi ci licenziamo domani.
Temo ci voglia ben piu' di un profumo di resina di pino, pero', a farmi tornare la capacità di concentrarmi. Rimanendo in tema di profumi, i miei neuroni producono l'aroma carico di rimpianti tipico dell'ultimo pezzo di pancetta dimenticato sulla griglia, un unto saluto a quel che poteva essere e non è più. "Burnout" e' un nome cosi' brutto, ma rende l'idea.
Nel vuoto areato della mia testa sento ogni tanto degli echi lontani di "dovrei..." o "vorrei...", frasi che rombavano forti come tuoni, qualche tempo fa. Ora, dentro la mia testa, c'e' lo stesso rumore che nasce tra le foglie degli alberi quando le accarezza il vento. Quello e un fottuto acufene.
Sento netto, però, il richiamo a un ritmo più lento. A una felicità fatta di piccole cose costanti e quotidiane, a un gioco che non va d'accordo con la moda del momento, ovvero quella di correre verso traguardi sempre più lontani. Questo gioco mi ha stancato, signore e signori, poteva sembrare bello negli anni 90 quando ancora non ci eravamo accorti di aver fatto un casino, ma adesso eccoci qua.
Vabbeh, il borbottare della moka mi richiama al presente fatto di molecole di caffeina, nella sempre più vana speranza di riuscire a fare qualcosa di quanto m'ero prefissato e rimandare nuovamente a domani il fatto di fare qualcosa che faccia star bene me.
A chi e' arrivato a leggere fin qui, grazie. Quando ho iniziato il post era più per sfogarmi buttando il classico messaggio nella bottiglia dentro il mare di internet, senza pensare davvero che qualcuno potesse leggerlo. Ma se l'hai fatto, spero ti sia piaciuto.
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comunque ci tengo a dire che il motivo per cui io sono amante (dipendente?) dal caffè è meno quello che dico, ovvero che mi piace il sapore, e più il fatto che credo di avere una personalità profondamente dipendente, a supporto della quale abbiamo il fatto che avevo cravings di nicotina dopo aver fumato per due mesi in modo sempre moderato (una dopo pasto? conosco gente che ne fuma assai di più e lì io mi baso haha). questo perché stamattina dovevo passare alle poste e quindi sono uscita senza caffè e per un motivo e per l'altro qua sono ora con la mia tazzina da moka per due, con un goccio di latte che butterò perché secondo me sta per andare a male, e improvvisamente i miei neuroni puff connessi.
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natsuyuki-w · 11 months
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Serenitea Shop | Atheneum
Kaeya (Genshin) x f!reader
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Sette e mezza del mattino, la potente voce di Xinyan mi fece sobbalzare dal letto.
Allungando con sforzo immane il braccio riuscii a raggiungere la fonte del baccano. Sullo schermo la cornetta verde e la faccia storta di quell'ubriacone del mio amico.
- Buongiorno principessa! Dunque, a proposito della serata che mi hai promesso...- - mmm...n'giorno...Venti?- Il sole non stava nemmeno ancora filtrando dalle mie verande e il ragazzo era già pimpante e pronto per il fine giornata. - Chi altro sennò? - disse con un tono malizioso. - Ho due opzioni di insinuazioni che potresti aver fatto, nel dubbio la mia risposta è: pensavo stessero chiamando... amici.- ricambiai il sarcasmo, un po' sbiascicate per la bocca secca. - Auch! E io che pensavo di avere una figura di conforto in te.- recitò l'addolorato. - Puoi aspettare tipo,... 5 Min? Se vuoi stare in chiamata a raccontare nel frattempo fa pure, ma non prometto di ascoltare. - Il ragazzo decise di stare e fare da sottofondo alla mia routine mattiniera. Non é che NON volessi ascoltare,... Circa... Ma i miei due neuroni contati dovevano ancora superare lo shock dell'essermi alzata con la sveglia sbagliata.
Mi ero sciacquata la faccia e scesa al caffè per farmi servire la colazione al mio angolo preferito. Sì! Rigorosamente in pigiama. Passando fra i tavoli sautai gli abituali del sabato mattina. - Buongiorno Mr. Zhongli e Miss Ei! - - Buongiorno- risposero con tono pacato. - Buongiorno, ufficiale Jean, Signorina Barbara! - salutai scherzosamente la poliziotta del quartiere e la sorellina. L'ultima ricambiò con un sorriso confuso, l'altra un po' imbarazzata ma lo stesso divertita.
- BARBARA HAI DETTO? - uno strillo dall'altro capo della chiamata. - Venti,... Stai calmati, mi hai trapanato il timpano. - dissi facendo nel frattempo un cambio di air pod per il male che mi aveva procurato. - SCUUuusa... No scusa davvero non volevo! - Sentii poi una leggera risata alle mie spalle. - Già a fare consulenza di prima mattina? Sei davvero un angelo.-
Era niente popo di meno che Kaeya Alberich. Lui, fresco, pettinato, truccato, outfit curato e seduto composto a sorseggiare il suo succo di mela. Io, assonnata, ingobbita per via dello stordimento, con una piega del cuscino sopra al sopracciglio destro, e soprattutto, sì! Ancora in pigiama. Che pigiama? Maglietta degli Aristogatti lunga fino a mezza coscia, boxer e Birkenstock cachi. - Angelo io? Magari caduto! Ma nell'immondizia dico! - commentai, e Venti diventato improvvisamente più silenzioso ridacchiò a prendermi per il culo. - Spero che a ricoprirti di complimenti prima o poi quella sindrome dell'impostore che ti affligge, svanirà.- disse il bel ragazzo dagli occhi di ghiaccio, concludendo con un sorso dal suo bicchiere. Il suo tono era dolce amaro, usando lo stesso quel flirt tipico dei suoi discorsi smielati ma profondamente turbato dal mio autodisprezzo.
- Chiamala come ti pare, intanto io ho Minou dalla mia. - dissi indicando la gattina bianca illustrata con sguardo altezzoso. Gli scappò una risatina e ribatté - Sé ti sentisse ne rimarrebbe offesa.- Sapeva di chi stessi parlando... 10 punti crush.
- Siete molto carini ma io qui ti ho chiamato per un motivo carissima.- si intromise Venti riportandomi alla realtà. - Oh sì giusto! Scus - - Buongiorno tesoro! - sentii la voce caramellata di mio padre. - Tieni, l'ho tenuta da parte. Zia ha fatto le brioche. - disse servendomela insieme ad un succo di frutta di colore arancio. - Uuuuh grazie pa! - mi alzai e gli diedi un bacino schioccante sulla sua guancia. - Kaeya! Devi assolutamente provare! - Dissi entusiasta al pensiero dell'assaporare la pasta appena sfornata. - Ehm... okay! - il ragazzo sussurrò, un po' sorpreso dall'improvviso carico di energia.
- Tieni! - dissi mettendogli sotto il naso un pezzetto centrale del mio cornetto in modo da fargli assaporare sia pasta che ripieno. La marmellata dal colore giallo colava leggermente e l'odore di frutta e zucchero inebriava le narici del ragazzo dai capelli blu. Kaeya fece un sorrisetto e dopo essersi accertato che nessuno dei due parenti stesse guardando. Prese delicatamente la mia mano e si fece imboccare. Le sue dita fredde e il suo respiro caldo a contatto con la mia pelle, fecero sobbalzare di due battiti il mio povero cuoricino. E di conseguenza, bloccare le mie parole con un nodo in gola.
- argh! Voglio anche io il "Kiefer" al frutto della passione,...ti rubo la zia! - piagnucolò Venti. Kaeya che nel frattempo aveva lasciato la tua mano a mezz'aria. Aveva dipinto sul suo volto uno sguardo beffardo. -Davvero delizioso! Penso che verrò più spesso a fare colazione qui.- e a voce roca aggiunse - Ma solo se è incluso il tuo serv... - - Pa! - chiamai interrompendo a mezza frase il ragazzo arrogante. Le mie orecchie ormai diventate bordeoux.- Bevilo pure tu questo! Oggi ho voglia di SUCCO D'UVA! - dissi girandomi di scatto verso Kaeya. Ricevendo di tutta risposta uno sguardo indignato. - Ma tesoro, mica non ti piaceva - - I GUSTI CAMBIANO! - coprii velocemente la voce di mio padre, rompendo la gara di sguardi che si era instaurata con il mio amico.
- Che cosa sta succedendo?- Sentii dal telefono. - Scusami Venti, Amico mio, il comportamento irriverente del qui presente Kaeya sta rubando tempo alla nostra Importantissima discussione. - mi alzai, nuova bevanda e cornetto alla mano - vado a sedermi il più lontano possibile a sorseggiare il mio DELIZIOSO SUCCO D'UVA.- Mi seguì con lo sguardo e quando mi sedetti rimase fisso cercando il mio. Si mordeva il labbro a tenere a bada la risata che sarebbe scoppiata da un momento all'altro. E nonostante ancora molto imbarazzata, stavo facendo fatica anche io a non ridere per la scenetta appena fatta.
- Sta sera, Angel share, 23:50! -affrettò Venti capendo che nonostante gli sforzi, la mia crus...coff coff Kaeya rubava la totale attenzione. -AH! Solo questo volevi dirmi mannaggia,...- sussurrai sentendomi tradita nella mia presa per il culo.- Invitalo- affermò il ragazzo senza giri di parole.- Non lo so Venti,... - - Hey! Mio fratello dovrebbe aver organizzato una serata speciale all'Angel share, perché non vieni? Venti sei invitato anche tu se vuoi!- intromise il soggetto sottointeso del nostro discorso.
Per parlare con Venti si era avvicinato al mio orecchio con il microfono delle cuffiette."Mi vengono i brividi, brividi, brividi". Pensai sentendo le orecchie bollenti dall'imbarazzo. - Accetta. - l'inusuale fermezza del mio amico non fece che lasciarmi l'unica opzione di annuire e fare ciò che ordinato.Kaeya sorrise dolcemente, una mano mi tolse la cuffia e si avvicinò a stampare dolcemente le sue morbide labbra sulla mia guancia - Ti vengo a prendere stasera, passo alle 22:00, a presto~ -KO
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