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#frattali
scogito · 1 year
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Nell'infobox del video le strutture.
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scienza-magia · 2 years
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La casualità in una algoritmo matematico frattale
Cosa sono i frattali, come si generano e alcuni esempi in natura. Forme che si ripetono continuamente creando disegni affascinanti, scopriamo insieme cosa sono i frattali e cosa ci dice la matematica a riguardo! Vi è mai capitato di osservare qualcosa in natura e rimanere meravigliati dalla straordinaria ricorrenza di forme geometriche che si ripetono all’infinito? Se la risposta è “ovvio che sì” allora molto probabilmente stavate guardando una frattale. Un frattale è una figura geometrica che, grazie a una sua particolare caratteristica, si ripete all’infinito, sempre con la stessa forma, ma sempre più rimpicciolita nelle sue dimensioni. In questo articolo vediamo come funzionano e quali sono i più famosi esempi di frattali in natura.
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Cos’è un frattale e a cosa serve Quando abbiamo a che fare con una figura geometrica frattale abbiamo una struttura che ripropone continuamente se stessa, in tutti i suoi dettagli. I frattali – che si incontrano nello studio dei sistemi dinamici e che vengono descritti da funzioni ricorsive – danno la possibilità di affrontare problemi che la matematica tradizionale faceva fatica a comprendere e risolvere, con la scoperta del loro funzionamento si è iniziato a descrivere l'architettura geometrica che spesso si riproduce nella natura. A formalizzare per la prima volta le proprietà dei frattali fu il matematico polacco e naturalizzato francese Benoit Mandelbrot, ma anche altri matematici del secolo scorso come Hilbert o Cantor ne descrissero le strutture. Si considera frattale una figura che gode delle seguenti proprietà: - Autosimilarità: il frattale è unione di copie di se stesso a scale differenti; - Struttura fine: le strutture ripetute più ampie, mostrano i dettagli di quelle più piccole; - Dimensione non intera: anche se possiamo rappresentare un frattale in un piano o in uno spazio convenzionale a due o tre dimensioni, la sua dimensione non è intera ma frazionaria. Che vuol dire dimensione frazionaria? Scopriamolo indagando come funzionano i frattali. Come funzionano i frattali La proprietà che caratterizza i frattali è la cosiddetta “dimensione frazionaria”  che si oppone a quella intera, tipica delle figure piane e dei solidi della geometria euclidea (come triangoli, quadrati, rettangoli, parallelepipedi, cilindri ecc..). Partiamo da “dimensione” sappiamo che, in geometria, si dice che un segmento ha una sola dimensione, un piano da due dimensioni, mentre un solido ne ha tre. Come si aggiunge il concetto di “frazionaria”? Facciamo un esempio per spiegare concretamente questo concetto che può sembrare astratto. Prendiamo un segmento, un quadrato e un cubo e cerchiamo di suddividerli in parti che siano identiche tra loro, proprio come accade nei frattali. Per ogni esempio chiameremo N il numero di parti identiche che avremo realizzato.
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Per il segmento basterà dividerlo a metà e otterremo due parti identiche tra loro. In questo caso quindi N=2. Per il quadrato sarà necessario dividerlo in quattro parti, quattro quadrati identici, ognuno sarà un quarto del quadrato iniziale. N=4. Infine per il cubo sarà necessario dividerlo in otto cubi diversi, ognuno sarà un ottavo del cubo iniziale, N=8. Osservando i tre numeri che abbiamo ottenuto è possibile vedere che ogni volta N è uguale a 2 elevato al numero delle dimensioni della figura, 21 nel caso del segmento, 22 nel caso del quadrato e 23 nel caso del cubo. Ecco, un frattale funziona più o meno così: si parte da una figura nella sua totalità e continuamente si riproduce una struttura che la replichi, per farlo la si suddivide in un numero di parti che corrisponde a una potenza e tutte le parti sono sempre uguali tra loro. Esempi di frattali famosi Esistono alcune tipologie di frattale che sono diventate particolarmente note e possono aiutarci a chiarire ulteriormente il concetto. Il fiocco di neve di von Koch In questo caso partiamo da un triangolo isoscele o equilatero (il triangolo equilatero altro non è che un caso particolare di triangolo isoscele). Questa figura viene divisa in modo tale che ogni lato sia composto da tre segmenti uguali e, successivamente, si sostituisce il segmento centrale con due segmenti della stessa lunghezza.
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Se ripetiamo più volte queste due azioni ecco che vedremo prendere forma il nostro fiocco di neve. Il triangolo di Sierpinski Anche questa volta prendiamo un triangolo isoscele, ma lo dividiamo in quattro parti uguali: quattro triangoli più piccoli e poi eliminiamo quello centrale “rovesciato”.
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Ripetiamo questa stessa operazione più volte: ecco il frattale che stavamo cercando. Altri frattali famosi connessi alla dinamica complessa Esistono almeno altri due frattali molto celebri la cui struttura si costruisce sulla base di teorie matematiche che contemplano i numeri complessi. In questa sede li mostriamo specialmente per il valore artistico e il fascino che portano con sé. Sono i frattali di Mandelbrot e di Gaston Maurice Julia. Le raffigurazioni qui sotto sono prodotte tramite l'uso di software dedicati al loro disegno.
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in foto: Credits: a sinistra Created by Wolfgang Beyer with the program Ultra Fractal 3, CC BY–SA 3.0. Frattali in natura Verso la fine del secolo scorso si sono moltiplicati gli studi sui cosiddetti “frattali biomorfi” ovvero quelli che ricordano oggetti in natura. Uno di questi è il frattale della foglia di felce, che somiglia straordinariamente a quella vera.
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in foto: Credits: a sinistra Farry, CC0, a destra Sanjay ach, CC BY–SA 3.0. Altro elemento naturale in cui spesso vengono riconosciuti i frattali è il cavolfiore romano! Anche in questo caso la medesima struttura si replica in ognuna delle punte con regolarità,
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Moltissime sono le altre figure in cui la natura sembra replicare vere e proprie strutture matematiche, non è un caso che Galileo Galilei sosteneva che il libro della natura fosse scritto con il linguaggio della matematica. Read the full article
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gbj-astralmusic · 1 year
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Universo olografico & frattali sonori nel mondo in cui vivi  <<<<<<<<<<<<<<<<<<
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sa-filonzana · 2 months
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Trigun - Final Fantasy VII - Crossover
AU - Dimension Travel - Crack-ish
PART 1
In un futuro lontano lontano, solo un po’ più a destra dell’impossibile, Vash da Trigun Maximun e affini finisce nell'universo di Final Fantasy 7 come un Eldritchiana Plant Creatura, tutto piume bianche e d'oro, ali frattali e intersecate tra di loro, e capace di cambiare grandezza massa a volontà. Un vero cryptido in tutto e per tutto più che mai. 
Il suo nuovo aspetto, che ricorda tantissimo la forma che Vash prende quando perde il controllo, ha anche il suo immancabile orecchino e i suoi iconici occhiali ancora testardamente attaccati al naso, così come il suo braccio prostetico che però ora fa davvero parte del suo corpo e a cui un giorno verranno aggiunti degli incavi per incastrare la Materia.
Il suo nuovo aspetto, da vera entità ultraterrena, adesso, come in Trigun Stampede, può illuminarsi d’immenso, ovvero il suo corpo e i suoi occhi sono attraversati da striature di energia che illuminano di un fluorescente verde acqua quando Vash usa le sue abilità da Plant o prova forti emozioni che gli fanno anche sbocciare fiori e gerani rossi lungo il suo corpo.
Vash sta già vivendo da qualche tempo sul pianeta Gaia da qualche tempo quando incontra Sephiroth quando il giovane generale è in missione.
Per essere precisi Vash si stava ingozzando di Mako cristallizzato quando i due hanno il loro fatidico incontro. In effetti, a un certo punto, la Plant Creatura guarderà il Generale dritto negli occhi e molto deliberatamente mangerà una delle personali Materie del SOLDIER in faccia. Magari una anche che ha Masterizzato anche. E Vash farà tutto ciò con grande sfrontatezza.
Vash ha fame, e da quando è arrivato qui non ci ha messo molto a notare che mangiare il cristallizzato viscoso liquido lo sta rimettendo in forze.
Dopo la rocambolesca avventura che sarà il motivo del loro primo incontro, Sephiroth, per qualche motivo che non sarà mai capace di veramente spiegarsi, decide di rovesciare tutti i soprusi e abusi che aveva subito durante tutta la sua corta vita.
Vash finisce per consolarlo. Per poi traumatizzarlo mangiando della Materia.
Sephiroth decide di portarlo con sé a Midgar, ed è una lotta e mezza tenerlo lontano dalle sporche grinfie del Dipartimento di Scienze. Ma dopo Vash rende perfettamente chiaro che si rifiuta di diventare l’ennesima cavia da laboratorio per dei scienziati pazzi, il che risulta in un gioco di gatto e topo andato male visto che distrugge metà dei laboratori del piano mentre gli inutili assistenti tentano invano di catturarlo gli scienziati sono costretti ad alzare la bandiera bianca in arresa.
Uno dei fattori determinanti in ciò potrebbe essere che nella confusione creatasi un certo Professor Hojo potrebbe essere finito in ospedale con tutte le ossa rotte durante il tentativo fallito di catturare Vash. Più di una persona sarà felice alla notizia. E più di qualcuno brinderà a tarda sera in onore di Vash.
Nel tempo Vash si familiarizza con la Torre e i suoi abitanti, che lo trattano come una beneamata mascotte, perché Vash sa sempre come charme le persone con la sua gentilezza, non importa la forma che ha. E probabilmente il fatto che le sue gesta hanno mandato in ospedale il Professore Hojo in ospedale per diverso tempo aiuta.
Tuttavia, una delle cose di Midgar che metteva a disagio Vash era che qui nella città la Voce del Pianeta, il canto trascendentale che sentiva fin da quando era arrivato in questo nuovo Mondo è molto flebile in questa città.
Durante questo tempo incontra anche Genesis e Angel. Per dispetto, e dopo tutto ciò che ha dovuto passare nella vita a causa di suo fratello e tutti gli altri e non più disposto a farsi mettere i piedi in testa e ciò che aveva perso dovuto a ciò, mangia una delle materie di Genesis per il divertimento degli altri due First.
Vash, nei seguenti anni, farà ciò ogni volta che Genesis lo irrita abbastanza
Vash prende l'abitudine di seguire Sephiroth dappertutto dovuto a questo trauma,  anche quando è costretto ad andare a fare una visita di controllo al dipartimento di scienze
Vash in maniera ingegnosa comunica il suo nome a Sephiroth, delicato come una piuma glielo sussurra nella mente
Passa del tempo, la guerra con Wutai è nelle sue fasi finali quando Genesis viene ferito durante un allenamento.Vash si preoccupa quando la ferita si rifiuta di guarire, così segue di nascosto il Soldier First quando va a trovare il Professor Hollander e così scopre che il corpo di Genesis sta decadendo a causa degli esperimenti 
Vash va in shock e in uno stato di negazione. Il Plant creatura si è affezionata ai Soldiers, anche se Sephiroth è il suo preferito, e non è pronto a perderli dopo così poco tempo. Sono così giovani… 
Vash si rifiuta di perdere qualcun altro di importante per lui e usando i suoi poteri da Plant, dopo aver messo all’angolo Genesis nel suo appartamento e con gli altri due presenti anche, Vash va tutto incomprensibile e biblico e immenso e facendo venire un colpo a tutti e tre i SOLDIERS First. Uno dopo l’altro li guarisce iniettando la sua saliva nel loro sistema cardiovascolare. Usando essa come medium Vash pulisce, sistema e mette in ordine le stranezze che percepiva in loro fin da quando li ha incontrati la prima volta.
Li guarisce con un morso pieno di saliva, una saliva miracolosa quanto mortifera, dalle proprietà simili al siero miracoloso usato dagli assassini del Eye of Michel e il liquido dei bulbi dove vivono le sue sorelle Plant.
Il suo intervento fa sì che i First diventino dei veri ibridi a tutti gli effetti e non facilmente suscettibili all’influenza di Jenova e facile discesa nella follia. Le loro cellule evolvono.
Continua ->
-> Trigun x FF7 - Part 2
-> Trigun x FF7 - Part 3
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persephoneflouwers · 6 months
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Ogni donna che viene uccisa, stuprata, violentata mi fa perdere un pò della gioia di vivere.
Mi chiedo ogni volta se saró io la prossima, o la mia amica, se dovró leggere sul giornale di mia zia, se le mie compagne si potranno tutte laureare, se la mia amica tornerá dall'erasmus, se mia madre tornerá da lavoro anche sta sera?
E mi devo anche sentire dire "ma il fidanzato?" quando non un uomo che sia uno si scandalizza o indigna per piú di tre minuti, ogni singola volta. (Actually l'unico che ne parla é il mio amico dell'uni, che viene sempre preso per gay per queste sue opinioni - é fidanzato con la stessa tipa da bho 7 anni - )
Quando devo subire battute del cazzo ma se parlo di quanto questo problema sia grosso e a livello sistemico sono pesante ed esagerata, quando le uniche a parlarne davvero sono le donne e non vengono ascoltate.
Ti abbraccio forte stasera.
Sono esausta di questa paura, mi consuma a poco a poco. Non ci sono parole per spiegare come ci si sente quando ogni giorno la notizia di una nuova Giulia che non c’è più, di come la vita venga recisa di netto contro natura, contro senso, contro legge.
C’è una presa storica troppo forte sul femminicidio in Italia, che rende debole ogni segnale d’allarme. Sembra quasi che più forte sia il grido, più sorde siano le orecchie che non vogliano sentire.
E questa volta lo sapevamo già, lo sapevamo tutte che sarebbe stata un’altra storia, un’altra donna, un’altra figlia, madre, nipote, sorella, amica a non tornare a casa. Ancora un’altra.
In eterni frattali di volti sconosciuti, ma mai anonimi perché hanno nomi, così sogni, storie, progetti, passioni, voglie.
E poi per il colpo abominevole, meschino, marcio di chi si arroga un diritto inesistente — quello di fermare l’essere in atto e potenza — tutto continua con un viaggio in una sola direzione per sempre.
Insegnate agli uomini come stare al mondo. Educateli all’empatia, all’accoglienza, alla comprensione. Spiegate loro che non hanno potere di scegliere per qualcun altro, che non è questa la libertà. Non è vita questa, non è forza. Fate disegnini se dovete.
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der-papero · 1 year
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siccome sei il più matematico dei miei contatti chiedo: possono esistere, anche solo come concetto, n,m dimensioni? Cioè, ci sono 2 dimensioni (retta), 3 dimensioni (cubo), 4 dimensioni (ipercubo)... ma ne possono esistere 6,2 o 3,8? Ha senso?
Un matematico fuori di testa di nome Hausdorff fece tutta una geometria con i frattali usando concetti di dimensioni non basate sulla "cardinalità", e quindi esistono, ma sul punto se abbiano senso ti dico che questa è magia nera, governata da forze oscure, e io posso solo avere una posizione del tipo
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e allora ti dico di vivere felice col concetto che, tramite le dimensioni, esprimiamo banalmente di quanti valori abbiamo bisogno per individuare un punto nell'iperspazio (come stavi ben facendo nell'ask), o le componenti di un vettore, o la legge di una conica, quindi un numero naturale (che può anche tendere all'infinito, ma sempre naturale è), insomma roba per intestini normali.
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voidcore-italia · 1 year
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in your opinion, what color is objectively the best one?
(secondo te, quale colore è oggettivamente il migliore?)
. il colore migliore? ottima domanda! bisogna pulire la frutta prima di mangiarla. è importante lavare bene e accuratamente la frutta, se si mangia con la buccia. se la buccia non si mangia non c'è bisogno di lavarla accuratamente. se la frutta non si mangia non c'è bisogno di lavarla affatto. se la frutta è brutta si butta tutta.
. il colore migliore? ottima domanda! mi ha stretto la mano una volta? non lo so. e poi mi ha chiesto di fare qualcosa, così ho iniziato a disegnare frattali (figure a dimensione frazionaria.) non lo so. ho dovuto cercare la dimensione di quel frattale che parte da un segmento per poi dissolversi in una polvere infinitamente piccola, perché non la sapevo. è stata una bella serata.
. il colore migliore? ottima domanda! almeno tre volte nella mia vita, forse di più. due volte cadendo dall'altalena al parco giochi! prima succedeva più spesso, ma è da un po' che non vado al parco giochi perché ho sempre impegni e non ce n'è tanti qua vicino. l'altra volta è stata mentre stavo correndo troppo velocemente per non perdere un autobus (alla fine l'ho perso), morale della favola non indossare i sandali quando vai di fretta.
. il colore migliore? ottima domanda! sinceramente non l'ho trovato troppo interessante? cioè l'ho guardato più che altro perchè ne parlavano tutti ed era un modo per rompere il ghiaccio, ma in sé non mi è piaciuto particolarmente. non dico che è un brutto film ma non fa per me. alcuni personaggi erano interessanti però, e la parte con gli orologi era carina.
. il colore migliore? ottima domanda! praticamente il personaggio principale era una fata magica che volava sulle nuvole, e aveva sempre una bisaccia di polvere magica, e le nuvole erano tutte rosa e sapevano di zucchero filato. poi non l'ho mai scritta però mi piaceva immaginare come sarebbe stato stare lontano dalla terra, oltre le nuvole!
. il colore migliore? ottima domanda! nel 2004, prima che si diffondessero gli smartphone a livello di massa. a quei tempi c'era skype con tutte quelle emoji animate carine, io le adoro, specie quella con gli occhiali scuri e quella che balla!! e poi il bibup delle chiamate di skype è troppo carino.
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teredo-navalis · 1 year
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Odio il fatto che le frattali abbiano questo nome perché mi fa pensare alle: frattaglie.
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girulicchio · 1 year
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OCD: ci sei o ci fai?
Avete presente quella cosa un po’ infantile, un po’ trasgressiva, un po’ naïf e un po’ démodé di voler sembrare a tutti i costi emo, dark, goth e compagnia bella? Ecco, avete presente che gli stessi aggettivi e lo stesso schema si può applicare nel tempo a differenti dicotomie, del tipo velina e calciatore contro secchioni e bacchettone, truzzo e tamarra contro fighetta e radical chic, comunisti sfegatati e figli di papà?  Io vivo costantemente nei dilemmi sinceri di essere o non essere: nel mezzo o in un estremo? E se sì, di cosa?  Il momento è catartico, direbbe un poeta lombardo. Dico, il momento in cui riesco a lasciarmi tutto alle spalle e a fregarmene altamente non solo di chi siano gli altri - cosa che mi tange meno di quello che possa dare a pensare -, ma anche e soprattutto di chi sia io. Vivere il momento, rinunciare alla perfezione e capire che più mirabile della normalità e ammirabile dell’autocoscienza c’è l’ignoranza dei disegni divini. Il patto con Lo Scrittore, suggellato prima che potessi avere facoltà di scelta e confermato quando il libero arbitrio sembrava un modo di dire riferito alla discrezionalità totale e apparentemente ingiusta dei direttori di gara sportivi, si rivela particolarmente utile nei momenti in cui, una volta tanto, si vuole smettere di pensare.  Qualcosa del tipo: facciamo che io non ti chiedo più la risposta non perché tu non possa rispondermi, ma perché sono io a non volerlo più sapere. E facciamo che me lo lasci credere, almeno per un po’.  Ma la prosopopea non ha realmente fine, né mai diventa dialogo. Diventa tragicomico monologo interiore, dove i pagliacci che lacrimano sono gli spettatori, frutto di specchi disposti a generare frattali di sé stesso. L’ego riecheggia nelle immagini e torna d’un tratto la disperata voglia di sentirsi validi. Certo, come se qualcuno o qualcosa potesse validare delle competenze, delle conoscenze, dei fatti intangibili. Come se ci fossero degli esami da poter fare per dimostrare innegabilmente e irrevocabilmente chi sono. Solo Lo Scrittore potrebbe, ma gli ho detto di non farlo - perché, ancora, l’ho deciso io.  Ecco, in momenti in cui mi abbandono a vaneggiare in questi modi, un emisfero, tronfio e pingue, ascolta la mia voce (o i miei pensieri, quando per decenza non fiato) e se ne compiace, come un pallone gonfiato, pronto a librarsi da un momento all’altro. L’altro emisfero, critico, concreto, pragmatico, sufficientemente pesante da tenere ancorati entrambi al posto giusto, continua a suggerire di smetterla, di fare un passo indietro e di parlare meno come mangio e più come dovrei mangiare: poco e pulito.  Dicevo, ricordate tutte le lotte su Facebook tra chi arriva prima a centomila fan sulla pagina tra appassionati di auto e appassionati di moto, i test su quale personaggio Disney sei, i “condividi se almeno una volta hai fatto...” e tutte le amenità afferenti? Nella mia visione in bianco e nero, senza scale di grigi, saltavo da un colore all’altro, furiosamente, confusamente, senza via di scampo. Poi, ho evoluto il pensiero perché all’epoca passeggiavo e quindi è stata una passeggiata: se Hobbes è riuscito meglio, è solo perché aveva più soldi, ma nel camminare da un colore all’altro così frequentemente e nel vedermi da fuori in un’esperienza molto più semplice dell’extracorporeo, ho notato che correndo abbastanza velocemente dal nero verso il bianco, il colore si sbiadisce, si perde nella scia, fino a dare uno stupendo grigio topo, che tanto mi si addice.  Sono giorni che penso a come imparare a simulare la Tourette, così da poter avere la licenza medica di dire il cazzo che mi passa per la testa e non essere giudicato come se tutti gli altri non volessero fare altrettanto, ma poi mi scontro nel voler anche capire se effettivamente sono stronzo, di nascita, oppure mi piace soltanto farlo.  Mi ritrovo ad essere fin troppo socievole e a tentare di bilanciare con ironiche cattiverie gratuite, ma non funziona: ormai tutti hanno capito il personaggio e quasi mi accettano, invece di tollerarmi. Qualcuno ne ride pure - e poi mi lamento, a volte, se nessuno mi prende sul serio.  Tutto questo, infine, l’ho pensato perché dopo la promessa di non perdere tempo a perfezionare immagini fino agli invisibili pixel e di fare lavori semplici, ma efficaci e portarli a compimento nel più breve tempo possibile, ho dovuto cercare un modo per non mancare la promessa fatta a me stesso.  Così, ho perso tempo a scrivere questo post. E adesso ne perderò altrettanto a cambiare tutti i colori dei plot di cristallinità, esattamente come avevo detto di non fare. 
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the-entangler · 2 years
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"Les Sous-sols du Revolù" è frutto di un accordo tra la casa editrice Futuropolis e il Museo del Louvre, che prevede una ri-esplorazione del museo da parte di ogni autore. Nel 2006 è toccato a Marc-Antoine Mathieu. Il Revolù, o semplicemente il museo, è un luogo di mistero e ineffabile bellezza. I cosiddetti esperti ne percorrono le diramazioni frattali di corridoi e stanze con lo scopo di catalogare le opere al loro interno. Seguiamo dunque i passi di Liurseo Del Volume, designato di un compito impossibile e vano, ma non certo privo di significato.
Il lettore più attento non mancherà di identificare nel lavoro di questi catalogatori l'opera dello stesso Mathieu e dei suoi colleghi, che passano, ognuno sotto la personale lente deformante, questo oggetto misterioso fatto di quadri (quanti ce ne sono nel Louvre e quanti ce ne potrebbero essere stati) e riquadri (intesi come cornici, stampi, contenitori - molto appropriato: quasi nessuna opera originale trova spazio nelle tavole, soltanto accenni, allusioni, riflessi) che cangiano e rivoltolano, dove ogni singolo elemento è un rompicapo che riguarda il tema precipuo del tempo e l'arte. Il gioco degli anagrammi riflette la natura stessa della conoscenza (sempre inafferrabile eppure inevitabilmente inseguita): il Louvre - il cui nome, come la sua piantina e dunque la sua architettura, viene continuamente scombinato e ricombinato da un meccanismo narrativo capace di generare illusioni prospettiche di una profondità virtualmente infinita, per scoprire infine che il museo, le opere, e tutto ciò che contiene - compresi gli esperti e i loro infiniti cataloghi - non sono che un riflesso di una sua parte, così come il Revolù non è che un riflesso dell'universo intero. Quella di Mathieu è, per l'appunto, un'opera che si specchia nella sua stessa immagine: curiosa, leggera , patafisica, magari un po' vanesia, ma senza dubbio affascinante.
Consigliato agli amanti di Italo Calvino, Raymond Queneau, "Piranesi" di Susanna Clarke, i disegni di M.C. Escher.
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pholeterion · 9 days
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Geometrie frattali Sórte dal vuoto: Cosmo. Espansione e contrazione, Ritmo vitale pulsante vibrazioni. Sonorità inaudibili, Armoniche invisibili luci. Oscurità silente Che contiene il Tutto Immanifestato, Divino costrutto. Questo è Sirr, Il Segreto del Cuore.
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eugeniosartorelli · 1 month
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Analisi di Sentiment sui principali Mercati -20-apr-24
Segnalo il mio Webinar con Proiezioni Cicliche e Frattali sui Principali Mercati (22 aprile). Per dettagli: https://urly.it/3yj9b
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levysoft · 1 month
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I frattali sono un tipo affascinante di modello per i nerd della matematica, con le loro strutture ripetute dall'aspetto artificiale. Ora, gli scienziati hanno scoperto la prima proteina frattale conosciuta - e sembra essere un incidente evolutivo.
I frattali sono difficili da definire, anche per i matematici, ma in generale sono forme geometriche che sono composte da strutture più piccole che a loro volta assomigliano al tutto. In pratica, ciò significa che se ingrandisci una parte di un frattale, vedrai una struttura simile - e se ingrandisci parte di quella parte, vedrai una struttura simile, e così via essenzialmente nell'infinito.
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Un modello molecolare della proteina frattale, che mostra chiari segni di una struttura triangolare di Sierpiński.
In natura, le caratteristiche frattali appaiono in cose come i fiocchi di neve, i fulmini e le reti fluviali. Le molecole potrebbero sembrare un posto privilegiato in cui ti aspetteresti di trovarle, dal momento che possono organizzarsi in tutti i tipi di forme intriganti, ma tra tutti i cataloghi di molecole esistenti, non c'è mai stato un frattale regolare (quelli che corrispondono quasi esattamente su scale).
Ma ora, gli scienziati del Max Planck Institute e della Philipps University hanno trovato il primo frattale molecolare regolare. È un enzima usato da una specie di cianobatteri per produrre citrato, che si è scoperto che si assembla naturalmente in uno specifico modello frattale chiamato triangolo Sierpiński.
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La progressione di un modello frattale del triangolo di Sierpiński.
Fondamentalmente, inizia con un singolo triangolo equilatero. Quindi perfora un triangolo invertito dal centro, in modo da avere tre triangoli più piccoli che compongono un triangolo più grande, con un vuoto triangolare al centro (un simbolo che potrebbe sembrare familiare ai fan di The Legend of Zelda). Quindi perfora un triangolo invertito da ciascuno dei triangoli solidi più piccoli, in modo da avere tre della seconda forma, o nove della forma originale, che formano un triangolo più grande. Potresti potenzialmente continuare a farlo per sempre, con ogni triangolo più piccolo - e questo è il modello frattale del triangolo di Sierpiński.
"Ci siamo imbattuti in questa struttura completamente per caso e quasi non riuscivamo a credere a quello che abbiamo visto quando ne abbiamo scattato per la prima volta le immagini usando un microscopio elettronico", ha detto Franziska Sendker, prima autrice dello studio. "La proteina crea questi bellissimi triangoli e man mano che il frattale cresce, vediamo questi vuoti triangolari sempre più grandi nel mezzo di loro, il che è totalmente diverso da qualsiasi assemblaggio proteico che abbiamo mai visto prima".
Per capire come questa proteina assume una struttura così intrigante, i ricercatori hanno usato la microscopia elettronica per analizzarla in modo più dettagliato e hanno scoperto che la sua autoassemblaggio non era simmetrico. Diverse catene proteiche sono state trovate per fare interazioni leggermente diverse in varie posizioni nel frattale, formando la struttura sorprendente.
Quindi questa meraviglia matematica serve a uno scopo specifico nella biologia del batterio? Per scoprirlo, il team ha modificato geneticamente il microbo in modo che la proteina non formasse la struttura frattale, ma il batterio era ancora in grado di produrre citrato bene.
Questo ha ispirato i ricercatori a studiare un'altra possibilità: che questa struttura è relativamente facile da evolvere, quindi accade solo per caso, e non ha bisogno di avere uno scopo specifico. Hanno usato una tecnica di ricostruzione della sequenza ancestrale per rintracciare la sua possibile evoluzione nel corso di milioni di anni, poi hanno prodotto biochimicamente quelle antiche proteine.
Forse sorprendentemente, hanno scoperto che la struttura frattale è apparsa abbastanza rapidamente, dopo solo poche mutazioni. Ma è stato presto perso in altri lignaggi di cianobatteri, fino a quando non è rimasto solo nell'unica specie in cui è stato recentemente trovato.
"Anche se non possiamo mai essere del tutto sicuri delle ragioni per cui le cose sono successe in passato, questo caso particolare ha tutte le trappole di una struttura biologica apparentemente complessa che è appena emersa senza alcuna buona ragione perché era semplicemente molto facile da evolvere", ha detto Georg Hochberg, autore senior dello studio.
Questa potrebbe non essere una spiegazione particolarmente soddisfacente per le persone che cercano significato in qualcosa che sembra quasi artificiale, ma sul lato positivo, suggerisce che potrebbero esserci molti più frattali molecolari in attesa di essere scoperti.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.
Fonte: Istituto Max Planck
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vashthewitch · 2 months
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da una parte ci sono io, con tutte le mie cose piccole: emozioni piccole, che si sfaldano e riformano in continuazione. Frattali di cuore, stroncati dal tempo - anche pochissimo tempo - ed eventi. Dall'altra c'è P, che invece è sempre compatto e alto come un falco. come un falco ha le piume che chiudono la pelle e non la lasciano esposta. Ogni volta che gli parlo ho come la sensazione di portarlo giù. A volte mi trattengo, perché è bello vederlo volare. Altre volte vorrei che rovinasse a terra e soffrisse. Ho una paura scorretta nei suoi confronti: la paura di rovinare una cosa completa, ma anche quella di scoprirmi inascoltato. Non per capriccio, ma per incapacità. Preferisco pensare a P come disattento piuttosto che impossibile.
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boomerissimo · 2 months
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Frank Sinatra e il Jack Daniel's: una vita col bicchiere in mano
Frank Sinatra e il suo drink: sera dopo sera, un marchio sconosciuto è diventato leggenda. Per puro amore. 🛑 Quel legame che ha fatto del Jack una star 👇 #boomerissimo #sinatra #franksinatra #deanmartin #UnoRadio #jackdaniels
Frank Sinatra era un re dello spettacolo, e un uomo autentico. Quello che gli piaceva, gli piaceva davvero. E tanto. Raramente è stato visto senza il suo bicchiere di Jack Daniel’s in mano. O quantomeno nelle vicinanze. Perché amiamo così tanto Frank Sinatra? Le risposte sono innumerevoli, frattali e cangianti. Ovviamente non si può prescindere dalla sua voce, da quel modo insieme perfetto e…
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F E L I C I T A'
A volte un surplus d’intelligenza strega la propria ragione di un narcisismo solipsistico. Una mente poliedrica, affascina, fa sentire onnipotenti, si autoalimenta, si illude e ci illude di essere creativa, ignorando che l’unica, vera creatività, è nella non-mente. La mente colta, poi, è ancora più seducente, si srotola e si arrotola su se stessa con eleganza e maestria, compone spirali e frattali, non si ferma mai. La mente brillante e sapiente, elaboratrice di infinite sottigliezze e labirintici meandri è una trappola insidiosa, ha quasi sempre la capacità di creare infelicità dentro e tutto intorno a sé. Chi la detiene, dimentica di collegarvi la vera e propria identità, divenendo esso stesso un disabile affettivo. Gli umani, contrariamente al regno animale, hanno strane convinzioni, pensando di essere un corpo che ha un’anima e al contrario ignorando di essere un’anima che indossa un corpo. Pensano di avere la mente che li difende, non sanno che è la mente che li tiene in ostaggio. Educati al pensiero logico-manicheo e ad un sistema mentale binario, ritengono che la materia sia opposta allo spirito, mentre la materia è spirito, e lo spirito è materia...energia in transizione di fase. Ogni cosa può essere sfiorata, appresa, evitando d’identificarsi in qualcosa di fisso, statico, per poter fruire di tutto in ogni momento in maniera dinamica, poiché la felicità è un processo di eliminazione, non di accumulo. La serenità può essere costante, ma la felicità è costituita da attimi, ed il suo domicilio è nel presente, non mai nel futuro che non c’è… o nel passato che, al presente in cui io vivo, non c’è già più.
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