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#eraclito
andrea-non-sa-tornare · 7 months
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"Spera l'insperabile"
Eraclito, frammento B.18
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giuliavaldi · 7 months
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Emily Dickinson & Eraclito
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[trovare la filosofia nella poesia]
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umi-no-onnanoko · 3 months
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ma-pi-ma · 4 months
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“Ethos antropoi daimon.”
Il carattere di un uomo è il suo destino.
Eraclito
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t-annhauser · 8 months
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Eraclito
In Eraclito, dicono, è già racchiusa tutta la filosofia (in realtà lo dicono anche di Platone), perché nei brandelli di frasi e nei frammenti di saggezza che sono giunti fino a noi ritroviamo già tutti gli elementi essenziali del filosofare.
Il mondo, dice Eraclito, emerge dal contrasto fra i contrari, ogni ente riceve un significato dal fatto che esiste un contrario che contribuisce a definirlo. La notte si oppone al giorno, il giorno è luce perché ha coscienza del buio della notte, se non vi fosse notte, non sapremmo cos'è il giorno.
Queste coppie di opposti generano il divenire, cioè il mutamento, il contrasto mette in moto il mondo e lo fa vivere (vivere è mutamento, dove niente muta non accade nulla, non c'è vita).
Eraclito sembra qui riprendere Anassimandro, per cui gli enti prendono forma emergendo dall'indefinito: l'emergere per Anassimandro crea un'ingiustizia, un disequilibrio nella possibilità di emergere che hanno parimenti tutte le altre cose, per cui mutando, cioè scomparendo, la forma paga la colpa di essersi imposta per un certo periodo sopra le altre.
In Eraclito le coppie di opposti riconducono all'unità originaria (in Anassimandro l'Apeiron), e cioè notte e giorno si tengono insieme come il taijitu della tradizione orientale, dove yin e yang si fondono insieme a formare un cerchio. Detta con le parole di Eraclito:
La via in salita e la via in discesa sono un'unica via (o la stessa e la medesima)
Di Eraclito è debitore, per sua stessa ammissione, il pensiero di Hegel.
Aveva ragione chi diceva che in Eraclito c'è tutta la filosofia.
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arillidimelagrana · 7 months
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Éthos anthrópoi dáimon
Indipendentemente dalla traduzione a cui si fa riferimento, il significato concorde è che ciò che siamo, che saremo ed otterremo, è correlato al nostro carattere. Se ci si riflette è vero, in un certo qual modo il nostro destino dipende dal nostro carattere; allora perché come prima reazione a questa massima mi ritraggo? Perché cerco ostinatamente un'argomentazione che sfati questa visione?
Riflettiamo, con il giusto carattere si può ottenere un qualcosa indipendentemente dal se esso rientra nelle nostre capacità; e questo è un dato. Potrei essere la persona più dotata del mondo e vedermi superare da qualcuno che brama quel qualcosa più di me. Allora perché, se logicamente arrivo ad affermare che la visione è corretta, nel profondo vorrei poter gridare "aspetta, non stai prendendo in considerazione altro"? Sarà forse che quel carattere, quella spinta che è in mio possesso mi porta a naufragare verso un qualcosa di meno brillante, meno glorioso, rispetto a chi possiede quel demone che lo consuma e lo trascina verso i propri obbiettivi?
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canesenzafissadimora · 11 months
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Senza la speranza è impossibile trovare l’insperato.
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goodbearblind · 2 years
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mostro-rotto · 1 year
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Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi Eraclito
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tanogabo · 25 days
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Appunti su Anassimene, antico filosofo presocratico greco
Autore ignoto – Anassimene di Mileto, filosofo presocratico – Wikipedia, pubblico dominio Anassimene o Anassìmene (Mileto, 586 a.C. circa – 528 a.C.) è stato un filosofo greco antico. I dettagli della sua vita sono pressoché sconosciuti perché nessuna delle sue opere è stata preservata. Le idee di Anassimene sono conosciute solo oggi a causa dei commenti su di lui fatti da scrittori successivi,…
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ma-pi-ma · 4 months
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Ogni giorno, quello che scegli,
quello che pensi e quello che fai
è ciò che diventi.
Eraclito
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umi-no-onnanoko · 3 months
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mypinkblog · 4 months
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ελπηθαι ανελπιστον
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claudiaciardiautrice · 9 months
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Eraclito, the river in fragments.
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DIARIO DI BORDO 27/07 INCOMPRENSIONI
Ieri ti ho sentita, sentimenti contrastanti ma continue incomprensioni.
Confine labile tra i ruoli, ancor più sottile tra i sentimenti.
Catullo scriveva
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
 Forse non hai compreso appieno la situazione, forse non hai compreso appieno la mia situazione.
Ti sento lontana ma non so quanto accorciare questa distanza...farebbe bene? farebbe male? chi può dirlo.
Non mi vuoi far preoccupare (come se fosse possibile) ma non mi vuoi vedere. Incompresa forse, inadatto io.
Non posso far altro che sperare, come diceva Eraclito che Pánta rheî, e che succeda il prima possibile.
Tu credi sia una cosa passeggera, io credo non vi sia ritorno
Quel che resta è soltanto questo:
Ben oltre le idee di giusto e sbagliato c'è un campo. Ti aspetterò laggiù!
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