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nonsovivere · 2 years

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Aderion (1)

Nota: Questo è un gdr a cui ho partecipato come personaggio. Sto usando come base ciò trascrisse ChonkyBoy aggiungendoci conversazioni che ho ritenuto divertenti. Questo post è tipo un qualcosa che sto creando per avere dei bei ricordi di queste partite magnifiche

Data: 30/05/22

Lore

"Spenta la luce, l'uscio sprangato Di notte va a caccia l'oni affamato L'oni ti cerca e vuole giocare. Trema, nasconditi, non farti trovare. Graffia l'uscio di casa, che gran spavento! La sua ombra compare sul pavimento. E finchè il sole non mostrerà il suo viso, Fuggi dall'oni e dal suo sorriso" Per chi vive nel tranquillo paese di Aderion, a sud della Conca del Marchio, questa filastrocca è un bel ricordo d'infanzia, di quando ancora i mostri erano paure celate nelle tenebre e non esseri in carne e ossa. Da anni però non è più così, e tutti hanno imparato a conoscere il terrore anche sotto la luce del sole. La Conca del Marchio ospita le Tre Sorelle, tre grandi città che gestiscono e manipolano il mercato di tutta la zona inferiore del Picco Maestoso. Queste tre città sono ora preda dell'assalto di tribù orchesche, che cercano di appropriarsi dei loro tesori e territori da ormai 5 lunghi anni: le difese congiunte delle Tre Sorelle sembrano vincere ogni volta, ma la terra non è avida e continua a partorire nuovi pericoli dalle sue profondità, rimpolpando regolarmente i plotoni orcheschi. Da poco però alcune tribù si stanno espandendo verso sud, cercando prede più facili e luoghi in cui costruire forti o accampamenti: le pianure attorno alle fragili cinte murarie di Aderion sarebbero il luogo perfetto, e ogni abitante della città lo sa bene. Da qualche mese la milizia cittadina ha osservato dei movimenti di un gruppo di orchi verso la città: non sono ancora giunti alla piana, ma sembrano aver infestato le radici del monte Perinto, ultimo della fascia montuosa che delimita la Conca del Marchio. Il terrore ogni giorno aumenta, e già alcuni fra i più giovani hanno deciso di abbandonare la città e trasferirsi altrove. Sembra proprio che Aderion abbia bisogno di eroi.

Arrivo ad Aderion

Dopo una giornata e mezzo di viaggio su di un piccolo carretto trainato da due cavalli, Ramingo e Topingo, i nostri eroi arrivano ad Aderion: cittadina in una pianura alle pendici di uno dei primi monti che formano la Conca del Marchio, il Picco Maestoso. La cittadina è stranamente silenziosa, con la pianura incolta e piena di arbusti secchi e spinosi. L’unico suono udibile sono gli zoccoli dei cavalli dei nostri eroi, che si fermano a 300/400 metri dalla città, rifiutando di andare avanti. "Li posso fare spaventare, li posso spaventare con una illusione?!" insiste jenny guardando Dellanore per cercare convincere, lei ovviamente le dice che spaventandoli potrebbero andare tutt'altra parte. "Ma proprio non posso?! Li potrei spaventare facendoli dirigere verso la città, daidaidai" Dellanore, probabilmente scocciata di starla sopportando da fin troppo tempo, le dice che con il suo approccio avrebbe fatto di meglio.

Dellanore cerca di convincere i due cavalli a proseguire addentrandosi nella cittadina. Ramingo sembra essere volenteroso di andare avanti sentendo le promesse di Dellanore. Topingo invece è più titubante, ma comunque accetta. Si avvicina meglio per coccolarli come ricompensa, Ramingo è felice mentre Topingo un pò infastidito. "Posso accarezzarli anchio?!?!" Disse Jenny, venendo completamente ignorata. Salgono tutti sulla carrozza, Jenny imbronciata. I cavalli proseguono lentamente verso la cittadina. Durante il corto ma lungo viaggio in carretto verso la città gli avventurieri notano delle orme, delle tracce, di un gruppo di esseri abbastanza grandi che si dirigevano verso la città. Si notano le mura (una barricata in legno) in alcune parti distrutte, in altre bruciate. Le porte della città anch’esse distrutte e nessuno che accoglie i nostri avventurieri nella città, ormai fantasma: case bruciate, con segni di armi da taglio, con chiazze nere sulle pareti e con poche, pochissime case che reggono ancora. Si presume siano stati gli Orchi.

Arrivati al centro della città, dove c’è un pozzo, i nostri eroi fermano il carretto. Mentre entrano nella città, Dellanore si guarda molto attorno, avanzando ipotesi ai suoi compagni di viaggio, non aspettandosi molte risposte. Warren si guarda un po’ attorno ma annoiato lascia stare. Jenny parla a Dellanore di tutt’altro, continuando a rimanerla appiccicata per tutto il periodo.

Dellanore nota che le sue parole riecheggiano tra le pareti delle case distrutte, ma stranamente non dentro il pozzo a lei vicino. Dellanore porta allora Ramingo e Topingo al pozzo, legandoli e lasciandoli bere l’acqua dal pozzo. Dellanore si sciacqua la faccia con l’acqua del pozzo. Jenny la segue, e la imita. Warren è titubante sullo sciacquarsi la faccia nel pozzo. Dellanore si guarda ancora in giro. Non vede nessuno, non c’è anima viva e soprattutto non si sente nulla. Propone ai compagni di dividersi e cercare qualcuno in giro.

"Mi devo proprioo dividere da tee" Jenny dice guardando Dellanore, che scocciata afferma che, se tutti si dividessero troveremo più informazioni. Jenny insiste. "Va bene, io guardo a sinistra e te guarda a destra" rammaricamente Dennalore dice pensando "Ma perchè mi deve ancora stare appiccicata anche dopo 1 giorno emmezzo di viaggio dove siamo rimaste a 10cm di distanza?!", Jenny felice annuisce.

Dellanore e Jenny: Dellanore si allontana dal carretto, andando lungo un vicolo con Jenny. Warren punta il dito verso un’altra via dirigendosi. Dellanore arriva ad un bivio, dovendo scegliere se destra o sinistra. Si dirige verso la via a sinistra sempre assieme a Jenny. Non trovano altro che distruzione, con alcune case completamente distrutte e con corpi senza vita ormai bruciati e alcune case ancora intatte e possibilmente abitabili. Dellanore si avvicina ai corpi, porge il pollice della mano destra sulla fronte dei defunti e prega un piccolo mantra chiudendo gli occhi. Jenny la guarda semplicemente, ammirandola. Attorno a Dellanore iniziano ad evolversi delle spire viola di energia, quasi come mani scheletriche che si muovono a spirale verso il suo viso. Questo in una frazione di secondo. Quando Dellanore smette di pregare tutte le mani spariscono.

"Delly Delly ma allora te sai usare la magia" Jenny iperattiva afferma a Dellanore che però, ignara di ciò che è successo, non comprende ed afferma che non sà usare nessuna magia e non sà di cosa Jenny stia parlando. "Ma allora cos'erano quelle mani se non sai usare la magia?!", "Non lo so, io non so usare la magia", "Si che la sai usare, senò cosa sarebbero state quelle manifestazioni?!", "Ti ridico, no non so usare la magia" finisce Dellanore, confusa, proseguendo con il cammino.

Warren Warren, sceglie la via dove dirigersi puntando casualmente il dito. Si guarda attorno, vede anche lui case distrutte e non, corpi oramai carbonizzati e ad un certo punto, guardandosi davanti a sé Worren nota che al posto di una casa che prima aveva visto ora nota che ci sono molte lance con ciascuna una testa impalata sopra. Warren, utilizzando l’incantesimo “Guida” pronuncia le parole “Portami dal necromante” con occhi chiusi e stringendo una strana scheggia a sé. Sta parlando con Tempus, la divinità a cui crede. Tempus lo guida attraverso un soffio e Warren, con occhi chiusi, lo percepisce. Una forte folata che lo spinge in avanti e gira verso sinistra e destra, creando un tornado attorno a Warren. Quando Worren apre gli occhi si trova a terra con la faccia sporca di terriccio. Cerca di tornare da Dellanore e Jenny, ma alzandosi nota che metà del suo corpo è stato assorbito dal terreno. Si può comunque tirare fuori senza problemi e utilizza l’incantesimo “Guida” per poter essere portato da Dellanore. Questa volta chiede di poter far vedere dov’è la compagna. Si crea un guanto che indica a Warren dove si trova Dellanore, prima di muoversi casualmente e mostrando a Worren due occhi infuocati nel palmo della mano, buttandolo a terra. Warren si alza, impaurito e stranito da ciò che è appena accaduto, e si dirige verso dove indicato dal guanto. Incontra Dellanore.

Ricongiunti Warren spiega a Dellanore cosa è successo e per quale motivo è infangato. Dice di aver trovato “qualcuno”, dicendo la parola chiave “morti”. Dellanore non capisce ancora di cosa stia parlando. Warren, cercando di far capire a Dellanore di cosa stia parlando, dice un’altra parola chiave: resurrezione di morti. Dellanore capisce che sta parlando di necromanti. Jenny, confusa, chiede a Dellanore cos'è la necromanzia e, una volta che le viene spiegata, associa la “magia” di Dellanore alla necromanzia. "Ma quindi te sei una necromante! Delly te sei una maga necromante", "No, io non so usare la magia" Dellanore risponde di no, e cerca di sviare la conversazione ad altro. Warren sente Jenny dire della “magia” di Dellanore e capisce che la sensazione che aveva percepito era la stessa degli incantesimi malfunzionanti poco prima. (Ops~ -Ales) Non dice nulla alle compagne di viaggio. Arrivano al “cimitero”. Vedono ventine/trentine di picche e lance con impalate delle teste sopra. Warren indica il luogo dove era stato sotterrato. Non c’è più nulla. Sono tutti e tre straniti, soprattutto Warren. Dellanore nel mentre ripete il mantra con il pollice sulla fronte dei defunti. Warren, assieme a Jenny, vedono attorno a Dellanore e a loro le stesse mani viola di prima. Finisce la preghiera e le mani spariscono. Jenny continua con l’insinuare che sia magia. Dellanore la ignora e si gira verso le teste, ormai in decomposizione. Warren nel mentre utilizza l’incantesimo “Individuazione del magico” attraverso rituale per poter scoprire di cosa si trattava quelle strane mani attorno a Dellanore. Dellanore capisce che siano stati gli Orchi, ma le sembra strano che siano così intelligenti da porre tutte le lance in ordine con tutte le teste. Dellanore avvicinandosi alle teste sente degli echi lontani. Non le è mai successo di sentire la voce dei morti senza evocazione. Si avvicina tenendo la mano destra sul pomo dello stocco. Sente provenire da una testa una voce distorta che inizia ad urlare vendetta. Avanza in mezzo alle teste, si avvicina ad un’altra testa e anch’essa urla vendetta. Iniziano tutte le teste ad urlare “vendetta” girandosi verso Dellanore. Warren percepisce un pilastro rosso sangue provenire da Dellanore, che si trova in mezzo alle teste urlanti. Non la danneggia, ma le sta attorno, mentre corrompe tutto il terreno attorno a Dellanore e a Warren. Warren si spaventa. Guarda Dellanore e le urla di smetterla di utilizzare l’energia necromantica, senza avere successo visto che Dellanore è in mezzo alle urla delle teste. Dellanore si tappa istintivamente le orecchie cercando di non sentire le urla delle teste. Warren si avvicina a Dellanore, che la vede normale in mezzo alle teste, cercando di strattonarla per far smettere quell’energia necromantica. Jenny in tutto questo non vede nulla a parte Warren che strattona Dellanore. Capisce che qualcosa non va, quindi, preparandosi al peggio sguaina la sua bacchetta; sembra un ramo, un ramo lungo quanto la stessa braccia di Jenny. Un ramo che continua a cambiare forma, crea ramificazioni e tante ramificazioni scompaiono quante vengono create. Probabilmente questa è la manifestazione del potere di Jenny; l'illusione. Chissà qual'è il vero aspetto di questo ramo intrinseco di linfa magica.

#Aderion #gdr

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