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#catastrofe umanitaria
marcogiovenale · 4 months
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non in nostro nome. lettera aperta al presidente sergio mattarella
Signor Presidente, noi sottoscritti cittadini e cittadine Suoi connazionali, impegnati nel mondo della cultura, dell’insegnamento, dell’associazionismo, ci permettiamo di ricordarLe la situazione in atto in Palestina: circa 30.000 vittime civili a Gaza, senza contare i presumibili 10.000 sotto le macerie. 70.000 feriti che non possono essere adeguatamente curati in ospedali distrutti da…
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sauolasa · 10 months
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Kherson la diga distrutta è una catastrofe umanitaria ancora in corso
Dopo l'alluvione causata dalla distruzione della diga di Kakhovka migliaia di persone sono rientrate a casa, ma sopravvivono senza acqua corrente ed elettricità. La catastrofe è anche ambientale, ci vorranno decenni per tornare alla normalità
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persephones-domain · 6 months
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PRESSURE GOVERNMENTS TO DEMAND A CEASEFIRE
Europe is once again facing a turning point in terms of freedom of expression and speech: both are critically being threatened by faux democratic governments that are gradually revealing their imperialist filo-fascist nature.
European politicians and political parties are very much willingly turning a blind eye to the unconceivable monstrosities and horrors of genocide, ethnic cleansing, settler-colonial violence being perpetrated by the Ethnostate of Isra(h)el(l). And they are attempting to oppress and suppress the people's voices through violence and threats.
Social and political pressure MUST be exerted by the people on our representatives and there is very little time left to do so. We either react now, or we become complicit with state-backed mass annihilation of Palestinians and what remains of Gaza.
I'd like this post to act as a loudhailer for various resources, so please reblog with whatever valuable information and contacts you can - I'll begin by posting a letter, in Italian, that can be sent to varies addresses, demanding an immediate ceasefire. This has to be the starting point.
Object: Chiediamo il cessate il fuoco immediato a Gaza Text: Scriviamo per la catastrofe umanitaria a Gaza che vede protagonista la popolazione civile palestinese. Questo orrore ha tutte le caratteristiche di un genocidio (ex art. 6 Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale; ex art. 2 Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio) e si sta consumando sotto ai nostri occhi ma nella quasi assoluta indifferenza della comunità internazionale e, nello specifico, della politica italiana. Chiediamo il cessate il fuoco immediato. Chiediamo la protezione ai civili palestinesi. Chiediamo l’invio di ingenti aiuti umanitari senza condizioni. Chiediamo il ripristino di acqua, elettricità e connessione internet. Utilizzo il plurale perché questa è una questione vitale per chiunque abbia a cuore i diritti umani e il diritto internazionale. Le persone palestinesi (oltre 2 milioni, di cui oltre un terzo bambini e bambine) vivono sotto un bombardamento costante che ha colpito infrastrutture civili radendo al suolo il 50% delle abitazioni, e che ha portato fino a oggi all’uccisione di oltre cinquemila persone, di cui la metà bambini e bambine, e al ferimento di almeno quindicimila persone. Gli ospedali sono al collasso. Vi chiediamo di intervenire con massima priorità nelle sedi opportune per chiedere a Israele il cessate il fuoco immediato e l’invio urgente di aiuti umanitari. Il genocidio del popolo palestinese a Gaza può essere commesso solo con l’appoggio e la complicità della comunità internazionale ma soprattutto con il nostro silenzio. Vi prego, fermiamo l’orrore. In fede, Name Email addresses: [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected]
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bicheco · 1 year
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Globi terracquei
La catastrofe umanitaria della conferenza stampa del governo a Cutro entra di diritto fra i classici della comicità noir (per i 73 morti e la danza macabra delle bare fra Crotone e Bologna). C’è la Meloni che non ha idea di ciò di cui parla. E, alla sua destra e alla sua sinistra, ci sono i vice Tajani e Salvini: quello sa leggere, infatti corregge sottovoce una delle sue scempiaggini; questo sa scrivere, ma solo sul cellulare mentre fa sì sì con la testa e gongola a ogni gaffe dell’odiata. I giornalisti, ritrovata finalmente coscienza di sé dopo 20 mesi di letargo draghiano, la smentiscono continuamente. E una vocetta fuori campo con inflessione sarda tenta di silenziarli: “Non è un dibattito”, “Non potete”, “Non è professionale”. È Mario Sechi, neo- portavoce e soprattutto portafortuna, già noto perché nella sua modestia crede di aver inventato il giornalismo e tiene a farlo sapere. Solo che non riesce a uscire dalle vite precedenti di montiano, renziano e draghiano e non si dà pace per questi cronisti che fanno domande (“Non è professionale”). Come se il problema fossero le domande e non le risposte.
Eravamo rimasti a Piantedosi che incolpava i morti di scarso patriottismo per non essere rimasti a Kabul o ad Aleppo a “contribuire al riscatto dei loro Paesi” e di somma imprudenza per aver scelto un barcone pericolante invece di una più confortevole nave da crociera; e poi rimediava con l’imperitura minaccia: “Fermatevi lì, veniamo noi a prendervi”, come dicono le segretarie dei Vip agli scocciatori che chiedono un appuntamento: “Ci facciamo vivi noi”. Ora la Meloni chiarisce che non intende andare a prendere nessuno: “Siamo abituati a un’Italia che va a cercare migranti nel Mediterraneo, ma questo governo vuole andare a cercare scafisti in tutto il globo terracqueo”. Dicesi globo terracqueo l’insieme di terre e acque del pianeta. E, se è ragionevole cercare lo scafista in acqua (salvo in quelle territoriali altrui), siamo curiosi di vedere come lo riconoscono sulla terraferma, dove può mimetizzarsi con qualunque altra figura professionale. A meno che non si faccia trovare in uniforme da scafista, con targhetta appuntata al petto, dicitura sulla carta d’identità e tessera del sindacato, nel qual caso chapeau. Ora potete facilmente immaginare il terrore seminato nella categoria scafistica dalla duplice minaccia meloniana: cercarli in tutto il globo terracqueo e condannarli fino a 30 anni di galera. Cioè la stessa pena che rischiano già oggi, anzi la rischierebbero se li prendessero. Ma non li prendono quasi mai perché i migranti, indagati per clandestinità, hanno la facoltà di non rispondere e quasi sempre la esercitano. Cioè perché le teste dei nostri sgovernanti sono globi terracquei. Anzi, solo acquei.
Marco Travaglio (definitivo)
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love-nessuno · 2 years
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Alla fine della fiera, molti guerrafondai italiani chiederanno di fare un bel po' di concessioni a Putin non per pietà verso i bambini ucraini, come chiedevo all'inizio del conflitto, ma perché le bollette saranno troppo care. Mai conosciuto un guerrafondaio con un briciolo di dignità (e nemmeno di umanità).
Che cosa fare?
La stessa feroce determinazione con cui Draghi ha cercato i voti in Parlamento per avere le mani libere nell'invio delle armi pesanti in Ucraina devono averla i pacifisti nel rimanere uniti e non stancarsi mai di dire che la Nato e l'Unione Europea promuovono politiche di morte in Ucraina. La Nato e l'Unione Europea non hanno mai lavorato per la pace e non intendono farlo nei prossimi dieci anni come emerge dall'ultimo documento della Nato approvato a Madrid il 29 giugno. Nel documento della Nato è scritto: "Russia bears full responsibility for this humanitarian catastrophe" ovvero "la Russia porta la piena responsabilità di questa catastrofe umanitaria". Ipocriti, ma quale "piena responsabilità". La Nato e l'Unione Europea sono corresponsabili di questo massacro.
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kneedeepincynade · 5 months
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It comes as no surprise that the Arab world and the Muslim community turned to China to ask for real peace and for justice for the Palestinian people since both the West and The United nations clearly failed
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🤔 和平与稳定 | COSA HANNO CHIESTO I MINISTRI DEI PAESI ARABI E MUSULMANI IN CINA IN RELAZIONE ALLA QUESTIONE PALESTINESE? ❔
Durante il Colloquio, i Ministri degli Affari Esteri dei Paesi Arabi e Musulmani hanno informato il Compagno Wang Yi sugli ultimi sviluppi della disastrosa situazione a Gaza, affermando che, a causa dell'elevato numero di vittime civili e della catastrofe umanitaria generata dai bombardamenti d'Israele, la Comunità Internazionale dovrebbe:
一 Agire compatta in maniera responsabile 🤝
🔍 La Cina propone un "Cessate il Fuoco", gli USA inviano un Gruppo d'Attacco di una portaerei nel Mar Mediterraneo, e forniscono - insieme ai Paesi d'Europa, armamenti a Israele 😡
二 Promuovere un "Cessate il Fuoco", garantendo un Corridoio Umanitario a Gaza 🕊
三 Impedire il trasferimento forzato della Popolazione Palestinese 🇵🇸
💬 Infine, i Ministri dei Paesi Arabi e Musulmani hanno manifestato il proprio apprezzamento per gli sforzi della Cina nell'impedire il trasferimento forzato della Popolazione di Gaza, così come hanno lodato il Ruolo della Cina alle Nazioni Unite nel promuovere risoluzioni a favore del Popolo Palestinese 🇵🇸
💬 I Paesi Arabi e Musulmani, hanno dichiarato i Membri della Delegazione Congiunta, auspicano di poter rafforzare il Coordinamento con la Cina nella promozione della creazione di uno Stato di Palestina, che sia sovrano e indipendente, con Gerusalemme Est come Capitale, sulla base della "Two-State Solution", per evitare di ricadere nel circolo virtuoso della violenza, e raggiungere - finalmente, la Pace e la Stabilità nella Regione 🕊
七 Coordinamento tra Cina e Russia alle Nazioni Unite sulla Questione Palestinese 🤝
🔍 Approfondimenti per la comprensione della Questione Palestinese e dei Rapporti tra Cina e Paesi Arabo-Musulmani:
一 La Cina condanna l'espansione degli insediamenti israeliani nei territori della Palestina, e sollecita Israele a cessare l'escalation di violenza dei coloni contro i civili di Gaza 🕊
二 Wang Yi a Borrell: «La Palestina ha il Diritto di fondare uno Stato, l'ingiustizia storica contro il Popolo Palestinese non è mai stata corretta» 🇵🇸
三 Zhang Jun: «Fermare la crisi umanitaria, promuovere l'Istituzione di uno Stato di Palestina» 🇵🇸
四 120 Paesi, tra cui la Cina, chiedono una tregua umanitaria a Gaza | Solo 14 contrari, tra cui USA e Israele 🇺🇳
五 La Cina sostiene il Ruolo della Lega Araba, dei Paesi Arabi e dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica per la Risoluzione del Conflitto Israelo-Palestinese
六 Che cos'è la "Two-State Solution", e qual è l'opinione di HAMAS e PLO su di essa? ❔
七 Coordinamento tra Cina e Russia alle Nazioni Unite sulla Questione Palestinese 🤝
八 Wang Yi: «Il comportamento di Israele è andato ben oltre l'autodifesa, il Governo Israeliano dovrebbe ascoltare gli appelli della Comunità Internazionale» 🌐
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🤔 和平与稳定 | WHAT DID THE MINISTERS OF THE ARAB AND MUSLIM COUNTRIES ASK IN CHINA IN RELATION TO THE PALESTINIAN QUESTION? ❔
During the meeting, the Ministers of Foreign Affairs of the Arab and Muslim countries informed Comrade Wang Yi on the latest developments of the disastrous situation in Gaza, stating that, due to the high number of civilian victims and the humanitarian catastrophe generated by the bombings of Israel, the International Community should:
一 Act together in a responsible manner 🤝
🔍 China proposes a "Cease Fire", the USA sends a strike group of an aircraft carrier to the Mediterranean Sea, and supplies - together with the countries of Europe, armaments to Israel 😡
二 Promote a "Ceasefire", guaranteeing a Humanitarian Corridor to Gaza 🕊
三 Prevent the forced transfer of the Palestinian population 🇵🇸
💬 Finally, the Ministers of the Arab and Muslim Countries expressed their appreciation for China's efforts in preventing the forced transfer of the Gaza population, as well as praised China's role at the United Nations in promoting resolutions in favor of the Palestinian people 🇵🇸
💬 The Arab and Muslim countries, declared the Members of the Joint Delegation, hope to be able to strengthen coordination with China in promoting the creation of a sovereign and independent State of Palestine, with East Jerusalem as its capital, on the basis of the " Two-State Solution", to avoid falling back into the virtuous circle of violence, and achieve - finally, Peace and Stability in the Region 🕊
七 Coordination between China and Russia at the United Nations on the Palestinian issue 🤝
🔍 Insights for understanding the Palestinian issue and relations between China and Arab-Muslim countries:
一 China condemns the expansion of Israeli settlements in the Palestinian territories, and urges Israel to cease the escalation of settler violence against civilians in Gaza 🕊
二 Wang Yi to Borrell: «Palestine has the Right to establish a State, the historical injustice against the Palestinian People has never been corrected» 🇵🇸
三 Zhang Jun: «Stop the humanitarian crisis, promote the establishment of a State of Palestine» 🇵🇸
四 120 countries, including China, call for a humanitarian truce in Gaza | Only 14 against, including USA and Israel 🇺🇳
五 China supports the role of the Arab League, Arab countries and the Organization of Islamic Cooperation in resolving the Israeli-Palestinian conflict
六 What is the "Two-State Solution", and what is the opinion of HAMAS and PLO on it? ❔
七 Coordination between China and Russia at the United Nations on the Palestinian issue 🤝
八 Wang Yi: «Israel's behavior went far beyond self-defense, the Israeli Government should listen to the appeals of the International Community» 🌐
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ballata · 8 months
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La follia degli uomini al potere nell anno del Signore 2023. #ansa
Marocco furioso con il Roe della protezione civile italiana: «Si sono dichiarati turisti e poi sono andati nelle zone terremotate»
Perché il Marocco non vuole esser aiutato
Come ha spiegato in una intervista a Le Monde Sylvie Brunel, ex direttrice dell’associazione umanitaria Action contre la faim, il Marocco è molto attento alla propria sovranità anche in un caso drammatico come questo: «Re Mohamed VI – ha spiegato – vuole mantenere l’autorità sul Paese. È anche una forma di orgoglio nazionale. Mettetevi al posto del Marocco. In caso di catastrofe naturale in Francia, immaginate ong marocchine o americane che si precipitano? L’aiuto umanitario internazionale va sempre dai Paesi sviluppati in direzione dei non sviluppati. In quanto Paese emergente, che vuole essere interlocutore dell’Europa ed aspira a uno status di potenza regionale, Rabat vuole dimostrare che è sovrana, capace di pilotare i soccorsi e non comportarsi come un Paese povero devastato che tutti vanno pietosamente a soccorrere».
#dittatori #folli #uomo #maniaci #ribellione #islam #religioni #pazzi #furie #robertonicolettiballatibonaffini #re #papi #imperatori #politica
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raffaeleitlodeo · 11 months
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Il papa che esce dal Gemelli, il pendolo Calenda-Renzi, la destra dopo Berlusconi, il patto tra Giorgia e Marina, l'ipotesi Paolo Berlusconi al Senato, il ballo alla scala del 2004, la santificazione laica, le frasi shock dei ragazzi del suv, il fatturato di TheBorderline, il giallo del noleggio, l'amaca di Serra sugli amici dei ragazzi del suv, l'ultimo saluto a Flavia Franzoni, l'investimento di un ventenne in bmw, la pista del dna di Kata, l'ultima difesa di Gabriele Bianchi, il grande caldo che arriva, l'abolizione dell'abuso d'ufficio, l'intervista a Serracchiani sulla giustizia, le notizie che non potremo più leggere con la legge Nordio, Scalfarotto sulla maternità surrogata, il braccio di ferro sul Mes, Ita sconfitta in tribunale, l'ultima chiamata per l'acconto Imu, la diretta da Kiev, il giallo sulle dimissioni della capa della polizia di New York, l'Iran che aggira le sanzioni.
L'abolizione dell'abuso d'ufficio, l'alba di un nuovo conflitto, l'intervista ad Albamonte, cosa prevede la riforma, il funerale di Flavia Franzoni, l'ultima lezione di Flavia Franzoni, le storie dei figli del cavaliere, i cinque figli di Berlusconi, il futuro di Forza Italia, il rebus testamento Fininvest, la cremazione e il ritorno delle ceneri, il meglio e il peggio di Berlusconi, il caffè di Gramellini su Emilio Fede, il papa che esce dal Gemelli, la folla che applaude, la poesia di Lino Banfi per il papa, i testimoni dell'incidente del suv, lo youtuber positivo alla cannabis, la nonna e la zia del bambino, l'opinione di Santamaria sull'esibizionismo, le folli imprese del gruppo del suv, l'ultimo video degli youtuber, la frontiera delle "challenge", l'opinione di Veltroni sull'inganno dei like.
Questo il muro di notizie (alcune delle quali oggettivamente importanti, per carità) che oggi i lettori - rispettivamente - di Repubblica e Corriere online devono attraversare per poter arrivare, scrollando scrollando, a ricevere qualche notizia sul naufragio dei migranti in Grecia, cioè su una catastrofe umanitaria di portata planetaria e di inaudita gravità fortemente legata a temi di strettissima attualità politica italiana ed europea che ha causato centinaia di morti innocenti, tra cui molti bambini.
Sarebbe interessante sapere quanti di quei lettori non ci sono neppure arrivati.
Sarebbe ancora più interessante sapere con quale criterio quelle notizie sono state messe in ordine.
Alessandro Capriccioli, Facebook
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pedrop61 · 1 year
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🇷🇸 Il Presidente della Serbia Aleksandar Vučić, in occasione dell'anniversario del bombardamento della Jugoslavia, ha chiesto ai leader della NATO chi aveva dato all'Alleanza il diritto di uccidere i civili
Il Presidente ha dichiarato: "Sono passati 24 anni da quando avete portato via parte del nostro Paese, uccidendo bambini e civili, militari e poliziotti. Dove avete ottenuto il diritto di uccidere i nostri militari e la nostra polizia, chi vi ha dato questo diritto?".
Ha sottolineato che le truppe della Nato hanno attaccato un Paese sovrano e libero. Secondo Vučić, i rappresentanti della NATO hanno giustificato il bombardamento con il pretesto di evitare una "catastrofe umanitaria".
II Presidente serbo ha dichiarato: "Non avete impedito alcuna catastrofe umanitaria, avete armato gruppi di insorti in un Paese libero e sovrano che non ha messo un piede, nemmeno un dito, nel territorio di un altro Stato" .
Secondo Aleksandar Vučić, quando i promotori dell'aggressione della NATO si sono resi conto di non poter ottenere un'approvazione legale formale da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, hanno deciso di farne a meno. Dopo di che, ha aggiunto Vučić, 19 membri dell'Alleanza si sono riuniti e hanno attaccato il suo Paese.
In Serbia, il 24 marzo è l'anniversario del bombardamento della NATO, che ha ucciso più di 2.500 persone, tra cui 87 bambini. I bombardamenti hanno causato danni per 100 miliardi di dollari e i medici stanno ancora registrando gli effetti dell'uranio impoverito che ha portato a un aumento del cancro.
Le commemorazioni di Stato sono iniziate ieri sera nella città nord-occidentale di Sombor, dove il 24 marzo 1999 è caduta la prima bomba aerea della NATO.
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rosaleona · 1 year
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Una catastrofe umanitaria chiamata Haiti. Dal ritorno del colera alla rapina dei politici. Così brucia il “paradiso”, nell’impotenza di tutti
Una catastrofe umanitaria chiamata Haiti. Dal ritorno del colera alla rapina dei politici. Così brucia il “paradiso”, nell’impotenza di tutti https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/20/una-catastrofe-umanitaria-chiamata-haiti-dal-ritorno-del-colera-alla-rapina-dei-politici-cosi-brucia-il-paradiso-nellimpotenza-di-tutti/6879085/
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sardies · 15 days
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Premio S’Empatia a Palestine Humanitarian Response Campaign
Sassari. Quando esce dalla sua bolla, il mondo dell’arte e dello spettacolo può diventare uno strumento di comunicazione e di solidarietà. «In questi mesi siamo tutti testimoni di una catastrofe che è umana e umanitaria, politica, etica e culturale, e di fronte a cui S’ALA non è voluta rimanere silente. Insieme ad altri artisti e artiste abbiamo firmato e diffuso una lettera aperta dal titolo…
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valeria-manzella · 16 days
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\Nessuno deve minacciare l’esistenza altrui\Tutte le nazioni si schierino invece da parte della pace, e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza\È un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto\Due Stati vicini\Si giunga presto ad un cessate il fuoco a Gaza e si percorrano le vie del negoziato, con determinazione\Si aiuti quella popolazione, precipitata in una catastrofe umanitaria, si liberino subito gli ostaggi rapiti mesi fa\Papa Francesco\ReginaCaeli\
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Gli Stati Uniti effettuano il primo lancio di aiuti a Gaza: video dell'aereo militare
L’esercito americano sabato ha effettuato il suo primo lancio di aiuti a Gaza dopo che la morte dei palestinesi in coda per il cibo ha sottolineato la crescente catastrofe umanitaria nell’affollata enclave costiera dopo mesi di operazioni militari israeliane. Altri paesi, tra cui la Giordania e la Francia, hanno già effettuato lanci di aiuti a Gaza, dove l’Ufficio delle Nazioni Unite per il…
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luigidigrazia · 3 months
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Gaza, Israele contro il piano Usa
Gaza, Israele contro il piano Usa per lo Stato palestinese: “Non facciamo regali”. Gallant a Hezbollah: “Possiamo colpire anche Beirut”‍Mentre l’Organizzazione mondiale della Sanità lancia l’allarme contro l’offensiva militare israeliana a Rafah (sarebbe “una catastrofe umanitaria oltre ogni immaginazione”), il governo Netanyahu attacca, senza mezzi termini, l’annunciato piano degli Stati Uniti e…
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cinquecolonnemagazine · 3 months
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Un sottobacino su tre a rischio: la grave crisi idrica che ci aspetta entro il 2050
L'acqua, elemento essenziale per la vita, è sempre più minacciata. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications lancia un allarme preoccupante: entro il 2050, un terzo dei sottobacini fluviali del mondo, circa 3.060, potrebbe dover affrontare una grave crisi idrica. La conseguenza diretta? La scarsità di acqua pulita per almeno 3 miliardi di persone, con impatti devastanti sull'agricoltura, sull'economia e sulla salute globale. Le cause del problema - Inquinamento da azoto: L'eccessivo utilizzo di fertilizzanti in agricoltura, in particolare quelli azotati, contamina le falde acquifere e i corsi d'acqua, rendendo l'acqua non potabile. - Cambiamenti climatici: L'aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni in alcune aree del pianeta causano siccità e desertificazione, riducendo la disponibilità di acqua dolce. - Aumento della popolazione: La crescita esponenziale della popolazione mondiale comporta un maggiore consumo di acqua per usi domestici, industriali e agricoli. Le aree più a rischio di crisi idrica Secondo lo studio, le zone maggiormente colpite dalla crisi idrica saranno: - Europa centrale: Germania, Francia, Polonia e Paesi Bassi. - Nord America: Stati Uniti meridionali e centrali. - Cina meridionale: Bacino del fiume Yangtze. - Africa: Bacino del Niger e del Nilo. Le possibili soluzioni Per scongiurare una catastrofe umanitaria e ambientale, è necessario un impegno globale su più fronti: - Ridurre l'inquinamento da azoto: Promuovere pratiche agricole sostenibili, con un uso più efficiente dei fertilizzanti e la rotazione delle colture. - Contrastare i cambiamenti climatici: Ridurre le emissioni di gas serra e investire in fonti di energia rinnovabile. - Gestire le risorse idriche in modo responsabile: Promuovere il consumo consapevole dell'acqua, migliorare l'efficienza dei sistemi di irrigazione e investire in infrastrutture per la raccolta e lo stoccaggio dell'acqua piovana. Un appello all'azione La crisi idrica è una minaccia reale e imminente. La salvaguardia di questa risorsa preziosa richiede un impegno collettivo e urgente. Governi, aziende e cittadini devono collaborare per trovare soluzioni innovative e sostenibili per garantire l'accesso all'acqua potabile per tutti. Oltre a queste misure, è importante - Educare le persone sull'importanza di un uso responsabile dell'acqua. - Investire nella ricerca e sviluppo di tecnologie per la depurazione e la desalinizzazione dell'acqua. - Promuovere la cooperazione internazionale per la gestione condivisa delle risorse idriche transfrontaliere. Il tempo è poco. Agire ora è fondamentale per evitare una crisi dalle conseguenze devastanti per il pianeta e per le future generazioni. Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay Read the full article
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alessandrocorbelli · 3 months
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Guarda "Guerra in Palestina: Inascoltato appello del Papa @alessandro.corbelli" su YouTube
GUERRA IN PALESTINA ENNESIMO APPELLO INASCOLTATO DEL PAPA “EVITIAMO LA CATASTROFE UMANITARIA”  LA SITUAZIONE A GAZA E’ DIVENTATA DISPERATA, LE VITTIME CONTINUANO AD AUMENTARE..di Monica Ponzo(Digital News 24 – Alessandro Corbelli) – Città del Vaticano Ultimo appello del papa: “Questa non è guerra, ma terrorismo”. Il pontefice ha ricevuto, di recente, una delegazione di israeliani, che hanno…
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