Ci sono anime,
che io chiamo anime erranti
perché qui, in questo mondo
non troveranno mai niente che le appaghi,
ma non per superbia, ma forse, e dico forse,
perché è talmente grande il loro vuoto
che non c’è niente di così immenso
che possa colmarlo.
Esse nascono per un altrove,
fosse anche lo spazio siderale più profondo
ma non in questa realtà che altro non è
che un mero passaggio.
Charles Baudelaire, “Anime erranti”
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Ioan Muntean - fost-ai lele (7)
Sursă: Ioan Muntean – fost-ai lele (7) – Cronopediada grup – Cronopedia
Maraton Panorama Literară 2024, ianuarie
07. (poezie, cyberpoem)
ciclul „fost-ai lele”
fost-ai lele (7)
cyberpoem suprarealist
fost-ai lele foc aprins
pe o creastă de argint
mi-ai aprins inima-n vis cu un zâmbet cristalin
fost-ai lele floare rară
crescută pe o stâncă-n soare
mi-ai parfumat sufletul amară cu o mireasmă de…
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“ Nei miei parti letterari, l'esiguità del contenuto si accompagnava a un'assoluta dimenticanza delle convenienze. Una parte di essi, con gran gioia dei benpensanti, non vide mai la luce. Essi venivano ritagliati dalle riviste dalla forbice del censore, e servirono di pretesto per citarmi in giudizio per infrazione di due articoli del codice allo stesso tempo: per il tentativo di sovvertire l'ordine esistente e per pornografia. Il mio processo si sarebbe dovuto celebrare nel marzo del 1917, ma alla fine di febbraio il popolo si sollevò intervenendo in mio favore, dette alle fiamme l'atto di accusa, e insieme con esso l'edificio stesso del tribunale distrettuale.
A quel tempo Aleksej Maksimoviè abitava sulla prospettiva Kronverskij. Gli portavo tutto quello che scrivevo, e allora io scrivevo un racconto al giorno (piú tardi mi avvenne di abbandonare un tale sistema, per andare a finire all'estremo opposto). Gorkij leggeva tutto, respingeva tutto ed esigeva che continuassi. Finalmente ci stancammo tutti e due, e un giorno Gorkij mi disse con la sua sorda voce di basso:
— È ormai assolutamente chiaro che voi, amico mio, non capite proprio niente, ma in molti casi tirate a indovinare... Sarà bene quindi che ve ne andiate un po' fra la gente...
E il giorno seguente mi svegliai corrispondente di un giornale non ancora nato, con in tasca duecento rubli d'indennità di trasferta. Il giornale non vide mai la luce, ma l'indennità di trasferta mi fece comodo. La mia missione durò sette anni, percorsi tanta strada e fui testimone di tante lotte. Sette anni piú tardi, quando mi rimandarono a casa, compii il secondo tentativo per pubblicare i miei racconti, e ricevetti da Gorkij il seguente biglietto: « Prego, si può cominciare... »
E di nuovo, appassionata e costante, la sua mano riprese a trascinarmi. L'esigenza di aumentare continuamente e a qualsiasi costo il numero delle cose belle e utili su questa terra, veniva comunicata da Gorkij a migliaia di persone che lui stesso aveva saputo scovare ed educare, e per mezzo di esse quell'esigenza veniva comunicata a tutta l'umanità. Egli era posseduto da un'inaudita, infinita passione per la creazione umana, passione che in lui non s'indeboliva mai, neppure per un istante. Gorkij soffriva quando una persona, da cui egli si aspettava molto, si dimostrava sterile; e invece si stropicciava felice le mani e strizzava l'occhio al mondo, al cielo e alla terra quando da una scintilla si levava una fiammata... “
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Brano tratto da L’inizio (1938), testo raccolto in:
Isaak Babel’, L’armata a cavallo. Racconti di Odessa. Racconti vari editi e inediti, (traduzione di Gianlorenzo Pacini), Istituto Geografico De Agostini (collana Capolavori della narrativa), 1982; pp. 331-32.
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Esportazione di idee ... e di italianità!
Un GRAZIE di cuore all’Amico e Collega Autore, Vinicio Salvatore Di Crescenzo per questo bellissimo articolo di presentazione all’interessante intervista che mi ha fatto di recente.
Buona lettura!
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Parlo principalmente ai miei amic* italiani (scusate l’asterisco singolo, nella sincera speranza che non sia offensivo)
Ho la profonda convinzione che molte persone qui su Tumblr apprezzino la lettura, perciò vorrei proporvi un autore a me molto caro,
Su Instagram lo potete trovare sotto @simone.sciame
Ha pubblicato una breve (che a mio parere è un pregio) e splendida raccolta di racconti, “Pane e Sabbia”
A voi il link per Amazon, al momento è in sconto perciò se vi dovesse interessare io ne approfitterei :)
Pane e sabbia https://amzn.eu/d/iOdbUw8
Non vorrei spoilerare nulla agli eventuali interessati, ma posso dirvi con tranquillità che si tratta di una raccolta di racconti di vita quotidiana nello splendido paese di Selinunte, in Sicilia.
Anche la più breve, banale e quotidiana delle storie è piena di pathos e brulicante di vita ed emozione.
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@parliamounpo__ ❤️🔥 . . . . , . . #book #scriverechepassione #frasedelgiorno #writer #lettura #poesiadistrada #frasiamore #aforismadelgiorno #poesiacontemporanea #books #poetiitaliani #autori #vita #arte #librichepassione #romanzo #scrivilosuimuri #art #reading #emozioni #scriveresempre #tumblr #romanzi #scrittoriesordienti #riflessioni #italia #scriverepoesie #instagood #instagram #citazionedelgiorno Reposted from @parliamounpo__ https://www.instagram.com/p/Cikvn_uMFMp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Secondo Italo Calvino tutti gli uomini non sono creature finite ma a tutti gli effetti infiniti, nel senso che ognuno dovrebbe sempre, a prescindere dall’età che si ha, cercare di migliorarsi seguendo gli stimoli che quotidianamente arrivano nella nostra vita. 
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Știați că...
Știați că…
Știați că majoritatea scriitorilor visează despre ceea ce vor scrie în următoarele cărți? Mi s-a întâmplat și mie asta cu câteva dintre cărțile mele. De ce oare se întâmplă așa? Dar și mai ciudat, de ce majoritatea scrierilor/viselor se adeveresc? Sau să le numim premoniții? V-ați gândit vreodată la toate astea?
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STORIE DI MUSICA – Non al denaro non all’amore né al cielo – PARTE 8
Siamo giunti alla penultima traccia di quello che se non è il miglior album di Fabrizio De Andrè è lì con i migliori. E chiudiamo anche la trilogia dedicata agli uomini di scienza e al medico e al chimico si aggiunge l’ottico. La poesia di Edgar Lee Masters che ha ispirato Faber è “Dippold, l’ottico”. Dippold è un ottico che decide di non volersi limitare a curare la vista dei suoi pazienti ma…
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La letteratura come fonte di ispirazione: le ultime opere e autori da non perdere
La letteratura è una fonte di ispirazione senza fine per molti lettori in tutto il mondo.
Gli autori continuano a creare opere che ispirano, provocano e offrono una prospettiva unica sulla vita.
In questo articolo, esploreremo alcune delle ultime opere e autori che non dovresti perdere.
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Se cresci
senza nessuno che ti dica
che sei bello o che sei bravo,
senza una parola di conforto
che ti rassicuri
dandoti il tuo posto al sole
nel mondo,
niente sarà mai abbastanza
per ripagarti di quel silenzio.
Dentro
resterai sempre
un bambino
affamato di gentilezza,
che si sente brutto,
incapace e manchevole,
qualsiasi cosa accada.
E non importa se,
nel frattempo,
sei diventato
la più bella delle creature.
Ferzan Ozpetek
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Ioan Muntean - fost-ai lele cât ai fost (3)
Sursă: Ioan Muntean – fost-ai lele cât ai fost (3) – Cronopediada grup – Cronopedia
Maraton Panorama Literară 2024, ianuarie
03. (poezie, cyberpoem)
ciclul „fost-ai lele”
fost-ai lele cât ai fost (3)
cyberpoem
fost-ai lele cât ai fost mascotă
dar te-ai dus cocotă
acum ești o lele-n pământ
și nimeni nu vrea un mormânt
fost-ai frumoasă și bogată
toată lumea te-a iubit o iotă
dar acum ești o lele-n…
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Shanmei - Liberi di scrivere Award i vincitori
:: Liberi di scrivere Award quattordicesima edizione: i vincitori
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Aforismi... maschere...
Purtroppo spesso è vero … che ne dite?
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lavoro: servizi editoriali a cura di mg
servizi editoriali a cura di MG
https://slowforward.net/servizi/
} Lettura, riscontro e valutazione di testi di poesia, prosa breve o racconto breve, con – se richiesto – editing, e successivi confronti e dialoghi diretti, individuali, in presenza o in remoto; e relativa redazione di schede scritte o audio, oppure relazioni puntuali svolte in presenza dell’autore, nel contesto di incontri de…
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08.01.2024 - All'interno di Storie di Graus, libri da raccontare, Ivan Scudieri incontra Alessandro Ruffo autore del libro "A quattro mani", scritto in sinergia con il Professor Francesco Testa, Edizioni Graus
Dopo una notte di sogni agitati e a tratti profetici, un uomo si reca a un funerale incontrandovi qualcuno di cui non aveva notizie da anni. È l’inizio di un viaggio nella memoria che condurrà i lettori a varcare i cancelli arrugginiti di un liceo di periferia. A far loro da guida due estranei le cui vite stanno per intrecciarsi: l’ultrasessantenne professore Bruno Luongo e il suo alunno Luigi Caputo. Il primo, ormai prossimo alla pensione, è tormentato dal pensiero di cosa ne sarà di lui quando, dopo una vita dedicata all’insegnamento, sarà costretto a un “forzato riposo”. Il secondo, dopo un anno di vessazioni subite terminato con la bocciatura, si trova a fare i conti con i propri fantasmi e con un’onnipresente pulsione di morte in una casa vuota. Si tratta di due mondi che faticano a comprendersi ma che tanto possono dare l’uno all’altro: solo amalgamando l’esperienza dell’età e la creatività della giovinezza, infatti, diventa possibile abbracciare nuove prospettive. Il passaggio da una generazione alla successiva avviene dunque attraverso un costruttivo dialogo che, tenendo conto degli errori del passato ma anche delle sue eccellenze, porta a un presente migliore, fatto di apprendimento reciproco, e a un futuro di innovazione e di unione tra vecchio e nuovo. Simbolo di questa produttiva fusione sono quattro mani che s’intrecciano per sostenersi e scrivere insieme un altro capitolo delle rispettive esistenze. Due mani giovani e salde dotate di forza e originalità, pronte a farsi carico di ogni incombenza, e due mani segnate dalle rughe, ricche di conoscenza e di idee coltivate pazientemente nel tempo, ancora in grado di indicare alle altre la via.
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