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#acronimo del poeta
niconote · 1 year
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S/P/READ _LAB :: FIRENZE
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S/P/READ _LAB Rosaria Lo Russo dialoga con NicoNote > Parola e Voce > Sabato 4 febbraio 2023  > una giornata di laboratorio e un reading poetico  ISCRIZIONI entro 28/01  Scrivi a [email protected]                         
Durata del seminario:  sabato 4 febbraio 10.30-12.30; 15,30-19,00.
Ore 20: reading performance NicoNote insieme ai partecipanti di S/P/READ _LAB
Numero minimo iscritti: 7 :: Numero massimo: 10 :: Costo iscrizione: 50 eu
L’autrice Rosaria Lo Russo e la vocalista-interprete NicoNote, nella funzione di due forme del poeta in presenza, due modalità coautoriali necessarie affinché il corpo del testo possa diventare poesia (scrittura + voce), dialogano e sperimentano intorno a Unamedea (Premio Piero Ciampi-Valigie Rosse 2021) analizzando le strutture linguistiche e fonoritmiche del testo alla ricerca delle possibili interpretazioni e trasposizioni foniche e recitative per la sua messa in voce. Il seminario, il cui oggetto di analisi semiotica è aperto all’infinito chiama a collaborare alla ricerca e alla sperimentazione interpretativa gli iscritti al seminario, per la durata di 5 ore. A seguire, a dimostrazione del percorso di ricerca, il reading performance di NicoNote insieme ai partecipanti alla giornata di studio.
S/P/READ _LAB :: Il progetto S/P/Read, acronimo di Sound Poetry Reading, che nasce dalla voce del verbo to spread, diffondere, espandere, propagare, trasmettere, è un progetto letterario e performativo che riguarda il tradurre come gesto scritto e vocale, come passaggio da una lingua all’altra e dalla pagina scritta alla lettura ad alta voce, la messa in voce del testo, in presenza del pubblico. La poesia richiede la presenza del poeta (autore, interprete vocale, traduttore, queste sono le declinazioni del soggetto che genericamente definiamo poeta).
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mianonnadellozen · 3 years
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Chi era Geoffrey Bache Smith? Who was Geoffrey Bache Smith?
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*Italian & English text* *Testo in inglese ed in italiano*
Italiano:
Oggi sarebbe stato il suo compleanno. Geoffrey Bache Smith nacque il 18 ottobre 1894, viveva a West Bromwich, in Inghilterra, con suo fratello Roger e la madre, Ruth.
Probabilmente il suo nome non vi suona familiare (nemmeno a me, un paio di settimane fa), invece quello di J.R.R.Tolkien sicuramente lo riconoscerete. Il mio ragazzo mi ha trasmesso l’amore per tutto ciò che riguarda Tolkien quando ci siamo conosciuti, 8 anni fa. Da allora, con il suo aiuto, sto imparando tutto ciò che c’è da sapere sull’autore.
Un paio di settimane fa siamo andati a veder “Tolkien”, un film sulla vita dell’autore. Quando Tolkien iniziò a frequentare la King Edward’s school a Birmingham conobbe un ragazzo con il sogno di diventare un poeta: quel ragazzo era Geoffrey Bache Smith.
Smith studiò alla King Edward’s School dal 1905, era uno talentuoso, vinse molti premi per il suo Latino, Inglese e Francese, inoltre era coinvolto in attività extracurricolari quali il Club del Dibattito, il teatro e giocava anche a rugby.  
Insieme a Christopher Wiseman e Robert Gilson, Smith e Tolkien formarono il “T.C.B.S”, acronimo per Tea Club, Barrovian Society. I legami stretti tra i membri del gruppo rimasero saldi per tutta la vita dell’autore.
Smith frequentò l’università di Oxford con una borsa di studio in storia del Corpus Christi College, ma nel 1914 decise di fare richiesta per entrare nel corpo militare per l’addestramento degli ufficiali dell’ Università di Oxford. Divenne secondo tenente nel 8° battaglione di fanteria leggera di Oxford e del Buckinghamshire. Nel 1915, si trasferì nel 19° battaglione di fanteria dei Lancashire Fusiliers, fu poi promosso tenente nel giugno 1915. Il 6 luglio 1916 fu mandato in Francia, a Bouzincourt (un comune nel dipartimento della Somme nel nord della Francia), dove si trovava anche Tolkien. Il 29 novembre il battaglione di Smith fu vittima di un bombardamento e il giovane fu colpito al braccio destro da una scheggia di proiettile. A causa delle complicazioni dovute alla ferita, Smith morì il 3 dicembre e fu sepolto al cimitero britannico di Warlincourt Halte in Francia.
Grazie a Tolkien, il suo sogno di diventare poeta si realizzò: nel 1918, John Ronald pubblicò una antologia di poesie postuma chiamata “A Spring Harvest” (e scrisse anche due brevi opere dedicate a Smith).
Geoffrey Bache Smith morì all’età di 22 anni. Un ragazzo che era probabilmente pieno di sogni e di speranza per il futuro. Scrisse lettere a Tolkien e agli altri membri del T.C.B.S. descrivendo gli orrori della guerra in Francia come “un’orgia di morte e di crudeltà”. Perché un così grande poeta è oggi dimenticato? Perchè un giovane come lui, che sacrificò la sua vita (e suo fratello fece lo stesso) durante la Guerra ora è sconosciuto? Perché le sue meravigliose poesie non sono accessibili per coloro che non parlano inglese? Perché il suo capolavoro non è conosciuto in tutto il mondo? Il mio obiettivo con questo Tumblr è di tradurre “A Spring Harvest” in italiano e di far circolare le sue poesie, così potremo tutti onorarlo e ricordarlo per i meravigliosi versi che ci ha lasciato. 
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English:
Today it would have been his birthday. Geoffrey Bache Smith was born on 18th October 1894, he lived with his brother Roger and their mother Ruth in West Bromwich (England).
Probably to you (and also to me, a couple of weeks ago) his name doesn’t sound familiar. J.R.R.Tolkien, instead, rings a bell: my boyfriend of eight years shared with me his love for everything Tolkien when we met and, thanks to his guidance, I’m learning everything there is to know about the author.
A couple of weeks ago we went to the theatre and watched “Tolkien”, a movie about J.R.R.Tolkien’s life. When Tolkien attended King’s Edward School in Birmingham, he met a young boy with the dream of becoming a poet, and that chap was Geoffrey Bache Smith.
Smith was a student of King Edward’s School since 1905, he was very talented (won prizes for Latin, French and English), involved in extracurricular activities like the Debating Society, school performances and he also played rugby.  
Along with Christopher Wiseman and Robert Gilson, Smith and Tolkien formed the “T.C.B.S.”, an acronym for Tea Club, Barrovian Society. The bonds formed within the group remained strong for the author’s whole life.
 Smith attended Oxford University as a History Exhibitioner of Corpus Christi College, but in 1914 decided to apply for the Oxford University Officer Training Corps. He then became a Second Lieutenant in the 8th Oxford and Buckinghamshire Light Infantry. In 1915, he transferred to the 19th Battalion, Lancashire Fusiliers and promoted to Lieutenant in June 1915. He was sent to France and arrived in Bouzincourt ( a commune in the Somme department in northern France) on 6th July 1916, where Tolkien was stationed as well. On 29th November, the Battalion where Smith was made Acting Adjutant was shelled and he was wounded by a shrapnel to his right arm. He died due to the consequences of the wound on 3rd December, and buried in Warlincourt Halte British Cemetery in France.
Thanks to Tolkien, his dream of becoming a poet came true: in 1918, John Ronald published a posthumous anthology of his poetry called “A Spring Harvest” (and he also wrote two poems about him).
Smith died when he was 22. A guy probably full of dreams, and hope for the future. He wrote letters to Tolkien and to the other members of the T.C.B.S. describing the horrors of the war as an “orgy of death and cruelty”. Why such a great poet has to be forgotten? Why a young man like him had to sacrifice his life (and his brother did the same) during the war and it’s now unknown? Why his beautiful poems aren’t accessible for non-English speakers? Why his masterpiece isn’t known all over the world? My goal with this Tumblr is to translate “A Spring Harvest” in Italian and to share his poems so that his writings start circulating more, so we can all honor him and remember him for the amazing verses and rhymes he has left for us.
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aaronenr-blog · 7 years
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Acronimos
Cada palabra que dije A mi corazon hizo feliz decir Mis sentimientos salieron y me gusto. Fue bueno mientras duro, nunca me había ilusionado asi. Y en un segundo, como hielo delgado, mis ilusiones se rompieron. Me ven alto, grande y con mucha corpulencia, pero no saben que por dentro soy como un vidrio que se a quebrado. Fue interesante como cada vez que te decía "eres linda" o "eres hermosa" tu me decías que no era cierto. Sinceramente, creo que lo eres, y eres la mas hermosa que hubiera visto yo. No se que te paso para que dijeras cosas asi. Sabes que es verdad lo que te digo. No se si te reías por todo lo que te decía o pensabas "y este chico que!! Por que me dice eso?" No lo se. Pero hay algo que si sé, que en cierta forma despertaste en mi nuevas formas de sentir las cosas, de ver el mundo. Ahora...me siento cansado. Cansado de sentir, de pensar, de escribir, de pensarte. Y no me gusta sentir eso, pero asi me siento dado que sea que tal vez nunca tengamos nada. Conozco a los "poetas" dado que soy uno y se que con una frase de 8 palabras podemos enganchar a cualquier chica, el problema viene cuando enserio quieres conocer a esa chica, dices algo que no deberias decir o que, en mi caso no debí decir, y aparece la frialdad en el corazon del que dijo lo inmencionable. Eres linda, inteligente, amable, noble, de linda voz, una escritora con potencial. Camina A donde quiera y logra lo que quieras Muevete y destruye tus obstaculos. Confio plenamente en ti -Aarón Elí Navarro Ramos.
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giuseppecocco · 5 years
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Creatività Cultura Creazione di Valore
Creatività Cultura Creazione di Valore
I Creativi sono persone e personaggi difficili da classificare: uno stesso individuo può essere artista, designer, grafico, poeta, scrittore, illustratore, tanti mestieri per una vita. Quando Irene Sanesi teorizza «Incanto», acronimo di Innovative Center of Arts in Tuscany, lo immagina come una «fabbrica di cultura»; parliamo del 2011.
«Incanto» è spazio dedicato alla filiera…
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giuliround · 7 years
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Hipster, Beat Generation, Hippie per ricordare il Festival di Woodstock
Oggi, iniziava The Woodstock Music & Art Fair , alle 5pm del ’69 (a mezzanotte, in Italia), il più celebre festival del Rock. Durò più di tre giorni, i partecipanti erano gli Hippie (i figli dei fiori)  che con il loro stile regnano, a fasi alterne o con dettagli, sullo scenario della moda e sull’immaginario del mondo. Ma dietro la musica, i colori, i fiori ( e si, anche il sesso libero, l’alcol e le droghe), c’è molto molto di più: cultura, ricerca, dolore, coraggio e AMORE.
Per comprenderlo davvero, bisogna fare un passo indietro…gli Hipster, la Beat Generation, gli Hippie , ed eventi storici indelebili.
 Riassumere il periodo che va dagli anni ’40 a Woodstock, non è semplice e richiederebbe mille approfondimenti, e alcuni li farò in questi giorni, intanto proviamo a capirne i caratteri generali in maniera sintetica.
Cosa troverete in questo post?
-          Elenco di eventi storici, importanti per comprendere i vari movimenti
-          Hipster, Beat Generation, Hippie
-          Niente immagini (per renderlo più fruibile dai vari dispositivi senza noiose attese di caricamento)
 UN QUADRO STORICO
 Lo so, le date sono ‘noiose’ ma per capire questo periodo sono anche fondamentali. Vi consiglio, anche, di aprire l’immagine che vi lascio qui (http://giuliround.tumblr.com/post/164220857301/per-capire-gli-hippie-e-woodstock-%C3%A8-importante ) in un’altra scheda e tenerla presente per tutto l’articolo. E sarà utile anche per gli approfondimenti che troverete domani e dopodomani.
 Ecco cosa troverete nel link e quali sono gli eventi particolarmente rilevanti:
 -          Dal ‘14 al ‘18 - la 1° Guerra Mondiale
-          Dal ‘24 al ‘29 -  il Boom di Wall Street
-          Dal ‘29 al ‘32 - la Grande Depressione americana
-          Dal ‘33 al ‘37 – viene attuato del New Deal da parte del presidente F. D. Roosevelt, supportato dall’attivista First Lady of the World E. Roosevelt
-          Dal  ‘39 al ‘45(il 2 settembre) - la seconda Guerra Mondiale
-          Nel ‘45 -  gli statunitensi lanciano 2 bombe atomiche in Giappone: il 6 agosto la “Little Boy” su Hiroshima e il 9, 3 giorni dopo, la “Fat Man” su Nakasaki.
-          Dal ‘47 al ‘91 -  la Guerra Fredda
-          Nel ‘48 – avviene la firma della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, presentata da Eleanor Roosevelt
-          Nel ‘48 - viene pubblicato “1984” di G. Orwel (invertendo gli ultimi due numeri si ottiene l’anno in questione)
-          Nel ‘48 - l’apartheid in Sudafrica diventa ufficiale
-          Nel ‘49 - nasce la Repubblica Popolare Cinese, di Mao Tse Tung
-          Dal ‘50 al ‘55 - in America, vi è il maccartismo sfrenato e anticomunista del senatore repubblicano J. McCarthy (la morte dei coniugi Rosemberg scosse il mondo nel ‘53).
-          Nel ‘53 -  E. Hemingway riceve il premio Pulizer per Il vecchio e Il mare. Un anno dopo vincerà il Premio nobel per la letteratura.
-          Dal ‘53 al ‘59 -  la rivoluzione cubana di Fidel Castro e di Ernesto Che Guevara e la nascita della Beat Generation
-          Dal ‘55 al ‘75 - la Guerra del Vietnam
-          Nel ‘55 - Rosa L. Parks si rifiuta di cedere il posto su un autobus, ad un bianco. La nota attivista statunitense (figura simbolo per i diritti civili) da origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery
-          Nel ‘55 -  il poeta americano A. Ginsberg (uno dei massimi esponenti della Beat Generation, insieme a J. Kerouac e a N. Cassady) lesse pubblicamente “l’Urlo” (che ispirò anche ‘Dio è morto’ di Guccini e molti altri)
-          Nel ‘57 - viene pubblicato il romanzo “On the road”, romanzo di J. Kerouac
-          Nel ‘63 - il 28 agosto, Martin Luther King Jr pronuncia il suo più celebre discorso (“I have a dream”) durante una delle proteste più imponenti d’America (250mila persone):la  "Marcia su Washington per il Lavoro e la Libertà",
-          Nel ‘63 - (a novembre) viene assassinato il 35° presidente degli USA: John Fitzgeral Kennedy
-       Nel ‘63 - la scrittrice Betty Friedan pubblica il libro “The Feminine Mystique”, considerato il manifesto del movimento femminista americano. In esso fu spietatamente descritta l'incongruenza tra lo stereotipo sociale della donna casalinga felice e l'esistenza di molte professioniste insoddisfatte e depresse
-        Dal ‘65 - Haight-Ashbury (quartiere di San Francisco) diventa il centro degli hippy e della Summer of Love. La città viene ‘invasa’ da migliaia di giovani e si riconferma ( già era stata culla della Beat Generation nel quartiere di North Beach) come epicentro di  una rivoluzione sociale e culturale che trova le basi in una ricerca di pace, amore e libertà.
-       Nel ‘65 – l’America inizia a mandare regolarmente truppe in Vietnam
-       Nel ‘65 - viene assassinato Malcom X, figura complessa e di spicco che comunque era a  favore dei diritti umani e ne era stato aggressivo sostenitore
-       Nel ‘65 – avviene a Washington la prima grande manifestazione (300mila persone) contro la guerra in Vietnam
-       Nel ‘66 - B. Friedan fonda la National Organization for Woman(NOW, acronimo che letteralmente significa ORA) con la quale le rivendicazioni femminili assunsero ufficialmente una portata autonoma
-       Nel ‘66 - nascono il “Black Power” (termine coniato da S. Carmichael, presidente dello Student Non Violent Coordinating Committee, SNCC) e le “Pantere Nere”
-       Nel ‘66 - Mao Tse Tung, per conservare il potere, lancia la “rivoluzione culturale”. Almeno per un decennio, decine di migliaia di giovani in tutto il mondo mostreranno nelle manifestazioni di piazza il “libretto rosso” delle guardie rosse cinesi.
-          Nel ‘67 - muore Ernesto “Che” Guevara, eroe rivoluzionario, amato da tutta la gioventù internazionale impegnata nelle lotte civili e politiche.  
-          Nel ‘67 - esce nelle sale “Il Laureato”, tratto dall’omonimo libro (del ‘63) di Charles Webb. Un anno dopo viene pubblicato “The Graduate”, l’album di Simon & Garfunkel, che contiene la colonna sonora del film ( es. The Sound of Silence’, ‘Mrs. Robinson’)
-          Nel ’67 -  vi è la prima rappresentazione del musical “Hair”, e nel ‘79 ne fu tratto il film
-          Nel ‘68 - Martin Luther King Jr viene assassinato, e il mondo è sconvolto da tale perdita.
-          Nel ‘69 - esce il film Easy Rider
-          Nel ‘69 -  il festival “ The Woodstock Music & Art Fair”, a Bethel, inizia alle 17,00 del 15 agosto e si concluderà oltre le ore 9,00 del 17 Agosto (orario di New York)
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 Gli HIPSTER
 In origine vi furono gli Hipster. Tale nome venne usato per la prima volta, negli anni ‘40, dal jazzista Harry Gibson. Ma bisogna aspettare una 15ina d’anni, e uno degli esponenti della Beat Generation, per averne una definizione: Norman Miller. Lui (nel ‘57) ci spiega: <<chi è e che cosa vuole l’esistenzialista americano, l’hipster, l’uomo che vive nella presenza continua della catastrofe atomica, il bianco che s’identifica con la condizione perpetua di pericolo e di violenza in cui finora sono vissuti i negri, con il jazz come musica dell’orgasmo, il poeta che s’identifica con lo psicopatico, con il delinquente minorile, con il torero, con il santo e il mistico che vive per la morte…” e che decidevano di «divorziare dalla società, vivere senza radici e intraprendere un misterioso viaggio negli eversivi imperativi dell'io>>.
Si trattava di un movimento alternativo si ma anche aristocratico, passivo, decadente, attento alla moda e al benessere individuale.
A loro però si devono le basi dell’attenzione al cibo biologico,  all’ambiente e alla ricerca spirituale.
Dopo la 2° Guerra Mondiale, gli Stati Uniti, più di tutti, beneficiarono dell’economia mondiale in crescita. Ci fu fortissimo incremento delle nascite e una maggiore istruzione secondaria da parte della media borghesia. Gli studenti universitari, tra i 18 e i 22 anni, passarono dal 15% del ‘40 al 44% del 1965. Ma le disparità sociali risultavano sempre più evidenti.
Iniziò il periodo di maggiori proteste giovanili (più sociali che politiche) che la storia americana ricordi.
Questo a causa di alcuni fattori:
-          eccessivo permessivismo familiare (anche a causa delle teorie pedagogiche del dottor Spock, tanto di moda in quegli anni)
-          una smisurata repressione istituzionale su un duplice fronte:  da un lato le Università che  si preoccupavano più della moralità dei propri iscritti che della loro preparazione culturale; dall’altro il maccartismo
-          la televisione permise una maggiore (e più realistica) conoscenza delle situazioni nazionali e internazionali
-          la rivoluzione cubana e quelle idee comuniste di pace uguaglianza e solidarietà, vietate ma amate
-          un certo benessere economico e una maggiore attenzione all’arte e alla conoscenza
Il mondo si muoveva e, forse per la prima volta, il popolo americano sentiva di star rimanendo fermo. I giovani non riconoscevano se stessi, né culturalmente né socialmente.
Intorno al ’53 nasce la Beat Generation.
La BEAT GENERATION
Beat come:
-       Beatitudine, in senso Zen
-       Battuto/ sconfitto: da una società sempre più opprimente, dagli schemi incontrovertibili
-       Battito: istante, libertà vera ma anche ritmo (del jazz bebop, delle poesie)
Beat è valori umani, uguaglianza, ricerca della parità, rispetto, libertà di essere e vivere come si vuole: l’istante, il sesso, la società, la musica. Non è politica pur derivando da essa, non è religione pur avendone una forte connotazione.
Il movimento nasce all'interno di un gruppo di amici, amanti della letteratura e completamente saturi della società.
Ne diventarono simbolo la triade di Neal Cassady, Jack Kerouac e Allen Ginsberg, che trovano luogo di periodico stallo a North Beach (quartiere di San Francisco). Inizialmente, il movimento beat, anche grazie al successo del libro di Kerouac, Sulla strada, raccoglie un grande consenso
Ma chi sono ? Si tratta di giovani sofferenti (spesso dediti all’alcol e alla maijuana, e a sperimentazione di droghe anche più pesanti), artisti che vorrebbero condividere con l'umanità il loro amore per il tutto e invece si sentono incompresi. Loro desiderano trovare un nuovo sistema di regole, sedare il dolore, riunire l’Io al Tutto, e scappare e viaggiare. Ma non fuggire dalle responsabilità ma ricercare quel sé che non trovano più.
I giovani beat studiano il neoplatonismo di Plotino, le teorie cosmogoniche contenute nel libro Eureka di Edgar Allan Poe, le poesie mistiche, i trattati ascetici di San Giovanni della Croce, la telepatia e la cabala. Si avvicinano alla spiritualità Zen, al cattolicesimo, al taoismo, che tanto viene approfondito successivamente. Ascoltano il Jazz. Impossibile non citare Charlie Parker che fu un personaggio eroico con il suo jazz bebop, frenetico e catartico. Sono scritto che scrivono di viaggi mentali - anche mediante la sperimentazione psichedelica di droghe quali l'LSD - e fisici, in lungo e in largo attraverso le strade degli USA (in autostop, in macchina o su un furgone )
Per il loro stile di vita vengono anche definiti la "Lost Generation"
Ma, ad un certo punto, essere beat diventa scomodo. Da un lato gli attacchi della società e dall’altro l’eccessiva pressione di fans e giornalisti. Questi ultimi si aspettavano (desideravano) una rivoluzione che i Beat non avevano il coraggio di iniziare. Probabilmente mancava il tipo di coraggio che solo la disperazione, o l’amore. può dare.
La Beat Generation darà vita a due movimenti: i Beatniks e alla controcultura degli Hippie (o Hippy). Entrambi i gruppi saranno motivo di grave malcontento della società contro gli scrittori beat che, per il loro modo di vivere, non sembravano differenziarsi da queste due categorie, ma solo apparentemente.
I BEATNIKS
La parola beatnik è stata inventata da un giornalista del San Francisco Chronicle, nel ’58, in senso denigratorio. Si tratta dell’unione di parole di Beat con il satellite sovietico Sputnik. Sottolineava, così, la vicinanza alle idee comuniste, in un'epoca in cui gli Stati Uniti vivevano un profondo sentimento di anticomunismo e una paranoica paura rossa durante il periodo maccartista della guerra fredda.
I Beatnik erano la ‘fazione’ ribelle (o più intensa) della Beat Generation. La rispettabilità era sempre più messa in discussione, il conformismo sempre minore, le droghe sempre più ricercate e sperimentate, il sesso sempre più libero e usato come mezzo catartico di liberazione.
Dai Beatniks agli Hippie il passo è breve, specialmente considerando il contesto storico-politico.
Gli HIPPIES
Con l’invio regolare di truppe in Vietnam, nel ’65, i movimenti studenteschi, che avevano prevalentemente solo carattere sociale, diventano politici.
Gli Hippie sentono di aver perduto non solo se stessi e la società (come i Beats)  ma anche la Patria, tanto importante per gli americani. Fino ad allora tutti i conflitti armati erano stati considerati ‘giusti’, erano ‘lotte per la libertà’. Andare in guerra per l’America non era un dovere ma un diritto e un privilegio. La guerra in Vietnam, invece, si sentiva troppo distante, era considerata ingiusta e fatta da un’America imperialista e distruttiva. Nell’era della televisione c’era poco spazio alle menzogne e alla retorica patriottica.
Nell’agosto del ’65, la NBC (rete nazionale), trasmise un servizio giornalistico in cui si vedeva un plotone di soldati statunitensi che, dopo aver rastrellato un villaggio vietnamita in cerca di Vietcong, incendiava SENZA ragione le capanne e le coltivazioni.
L’indignazione maggiore apparteneva a quei giovani che avrebbero dovuto partecipare alla guerra come reclute. Fu altrettanto ovvio che i reduci di quella guerra non vennero trattati da eroi.
Inizialmente la protesta fu pacifica:  sit-in e cortei. Nonostante tutto, infatti, gli studenti credevano ancora  in una democrazia vera e in un ascolto da parte di chi governava la loro Patria. Fu un’illusione, anzi. Gli USA iniziarono ad usare ogni mezzo, anche i più meschini (napalm, defoglianti chimici, etc). La guerra non andava bene e di certo proseguiva, lo si intuiva anche dall’aumento delle cartoline precetto per il richiamo alle armi.
A quel punto, le vie possibili erano 4:
1.      andare a combattere una guerra ingiusta
2.      diventare clandestini
3.      fuggire all’estero
4.      avere un esonero per cause mediche ( soluzione molto diffusa fra i ceti medio-alti, che fece sospettare una certa connivenza fra medici e soldi)
Le ultime due soluzioni erano fattibili solo per coloro che avevano possibilità economiche consistenti.
Si inasprirono le differenze sociali, specie fra bianchi (maggiormente più ricchi) e neri con conseguenze anche fra quegli studenti che fino a poco prima lottavano insieme.
[Diamo un’occhiata all’elenco degli eventi che trovate in cima all’articolo, dal ’60 in poi.]
Sfiniti, sviliti dagli eventi storici, e clandestini erano ormai disperati. E’ da questa disperazione che gli Hippie traggono coraggio (ok, forse anche dalle droghe) e scelgono la via della Pace, del viaggio (teorico e pratico), della TOTALE libertà insieme e dell’Amore che vince su TUTTO: sulla guerra, sugli stereotipi, sulle restrizione, sulla politica)
Ecco, dunque: Politica e slogan, Viaggio, Moda, Rock psichedelico e StreetArt, Sesso e Droga.
POLITICA e Slogan
Non erano politicizzati ma non si astennero dai cortei non-violenti: marce per i diritti civili, le dimostrazioni contro la Guerra del Vietnam (compreso il dar fuoco alle cartoline di chiamata alla leva, o le lezioni informative nelle università). Memorabili i loro slogan: "Mettete dei fiori nei vostri cannoni" e "Fate l'amore, non la guerra"). Non mancò un sottogruppo minoritario, gli Yippie, politicamente più attivo
Il VIAGGIO
Mentale e non.
Si trattava di un movimento complesso nella sua semplicità che oltre a derivare dalla Beat Generation e, prima ancora, dagli hipster,  affondava le sue radici ( prendendone linfa vitale) anche negli antichi greci (es. Diogene di Sinope, i Cinici) e da Gesù Cristo, e da Hillel il Vecchio (rabbino ebreo), e da Buddha, e da Francesco d’Assisi, e H. D. Thoreau, e H. Hesse, e Gandhi, senza escludere Casanova, il Marchese de Sade, Byron, C. Baudelaire, P. Verlaine, A. Rimbaud.
Da qui anche una voglia di conoscere ed esplorare non solo se stessi ma anche il mondo, le altre culture e crearsi nuove amicizie. Gli Hippie avevano una mentalità ampiamente comunitaria e i viaggi avvenivano in gruppo. Scuolabus simili al Ken Kesey's Furthur, o all'iconico VW, divennero popolari perché più persone potevano viaggiare insieme economicamente.
Il VW bus divenne proprio uno dei simbolo tipici, ridipinto con grafica psichedelica e/o personalizzato, e con un simbolo di pace che, spesso, sostituiva il marchio Volkswagen.
Comunque, molti preferivano l'autostop: più economico, ecologico, e sicuro per incontrare nuove persone. L'apice fu raggiunto al Festival di Woodstock, ma la più memorabile esperienza intrapresa da centinaia di migliaia di giovani fu il viaggio via terra verso l'India (alla fine degli anni’60): il cosiddetto hippie trail. Portandosi dietro poco o niente nel bagaglio e con pochissimi soldi in tasca, seguivano la stessa strada, attraversando l'Europa 
 MODA dai colori vividi
Addio allo stile beatniks dai colori colori sobri, lenti scure e barbette a punta.
Benvenuti vestiti coloratissimi e con fantasie psichedeliche (t-shirt tie dyed, indonesiano, batik, dashiki o camicette per le donne), accessori e dettagli degli indiani d’America, copricapi, bandane, collane extralarge, capelli lunghi, petti nudi e barbe lunghe (per gli uomini), make up minimo o assente e no ai reggiseni (per le donne), pantaloni blu jeans a zampa di elefante, sandali o nulla. Gran parte di questi indumenti era autoprodotta per contrastare la cultura delle aziende, e spesso acquistavano i propri abiti nei mercatini delle pulci o dell'usato.
La loro moda mostrava un basso status sociale, coerentemente con ideali di povertà e semplicità, con un vestiario che rifletteva uno stile di vita disordinato e spesso vagabondo e tanta voglia di vita e una riduzione massima alle differenze di genere
ROCK psichedelico e STREET Art
L’arte diventa espressione forte di sentimenti  forti: via al Rock Psichedelico (che approfondiremo nell’articolo di domani dedicato alla musica e al Festival di Woodstock), e alla StreetArt in tutte le sue forme
SESSO e DROGA
I due talloni d’Achille, per cui vennero molto criticati.
Il sesso divenne sempre più libero, in senso spirituale, di catarsi, e di libertà. Nonostante ciò, non vi fu un altro boom delle nascite grazie alla Food and Drug Administration che, nel ’60, approvò l'utilizzo della pillola anticoncezionale come contraccettivo. Immediatamente le donne avevano scoperto quali benefici il suo uso fornisse. Il vantaggio fu accolto anche alle borghesi che potevano perseguire un successo lavorativo senza temere di essere interrotte da un figlio indesiderato .
L'amore omosessuale non fu più considerato un tabù assoluto e le prime organizzazioni gay fecero la loro comparsa soprattutto nella zona di New York.
La Droga assume una connotazione spirituale, tanto che Timothy Leary, ex insegnante di Harvard (causa spaccio di LSD), fondò la Lega per la Ricerca Spirituale.  Famosi scrittori quali Ginsburg e Kesey, oltre a cantanti di livello internazionale come Bob Dylan, i Beatles e i Rolling Stones, si avvicinarono al culto per periodi più o meno lunghi.
La rivoluzione, tanto attesa, era arrivata e fu di risonanza mondiale.
Registi, artisti, scrittori, musicisti, stilisti allora come ora non fanno che prendere spunto e ispirazione da questo movimento.
Nel ‘67 la rivista TIME presentò una copertina intitolata "Gli Hippy: La filosofia di una subcultura". Nell’articolo ne descriveva le linee guida: «Fai le tue cose, ovunque devi farle e ogni volta che vuoi. Ritirati. Lascia la società esattamente come l'hai conosciuta. Lascia tutto. Fai sballare qualsiasi persona normale con cui vieni in contatto. Fagli scoprire, se non la droga, almeno la bellezza, l'amore, l'onestà, il divertimento».
OGGI
L'eredità Hippie può essere osservata nella cultura contemporanea in una miriade di forme:
-       salute alimentare e ambientale (erano spesso vegetariani e ambientalisti, esperti nell’omeopatia)
-       riciclo creativo
-       fantasia
-       festival di musica
-       attenzione alle filosofie orientali o, comunque, alla diversità religiosa
-       costumi sessuali contemporanei
-       anti-autoritario (specie contro il controllo delle multinazionali e dei governi)
-       moda (ultima ma non ultima): dal rifiuto delle divise, alla mescolanza di capi eterogenei. E ciclicamente ritornano modelli che richiamano la stagione degli hippy (colori acidi, pantaloni svasati, frange, grandi occhiali ecc.)
-       ricerca, forse utopistica, di utilizzare l’Amore, il Colore, l’Arte, la Musica come ‘arma’ di massa contro ogni tipo di sopruso
 Spero che questo articolo vi sia piaciuto. Domani tanti approfondimenti, da Woodstock, ai film icona, e molto di più
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