Resistiamo alle mancanze. Ci adattiamo, per sopravvivere. Siamo pieni di buchi, vasi rotti che fanno finta di non essere caduti.
Come parassiti proviamo ad ingoiare le nostre mancanze, sperando di farle restare nel punto più profondo di noi stessi, dove non si vedono, dove nessuno può sbirciare, dove il buio è buio davvero. Siamo una costellazione di assenze fin da quando siamo nati, strappati dalle pance delle nostre madri, dalle nostre piscine calde. Quando cambiamo le nostre case, le nostre stanze, i nostri grembiuli azzurri e rosa. Le mancanze hanno tanti nomi e nessuno, sono le carezze perdute, le mani giunte dentro una preghiera, le cucine prive di odori, gli odori privi di persone. Come il muschio di mio padre e la vaniglia di mia zia, lo champagne di mia madre e il legno del palcoscenico. Dove finiscono gli odori quando le persone muoiono? Finiscono come lo sporco dei pavimenti vecchi, si attaccano alle narici e diventano così parte di te che non te li ricordi più, poi basta una folata di vento a riportare a galla tutto, a scaraventarti dentro un passato che non avevi più ricordato. Le nostre tasche sono piene di oggetti pesanti, che a ogni passo si allargano o si stringono mentre camminiamo attraverso gli anni delle nostre vite. Trasciniamo con noi decine di altri corpi, strati su strati, veleni su veleni, lutti su lutti, e più gli anni trascorrono e più quelle tasche ci fanno piegare e storcere e faticare. Come quei vecchi con le buste della spesa, li guardi da dietro e sono sorti per un solo litro di latte che portano, storti i corpi e storti i pensieri. Zampettano come passerotti, lasciandosi dietro tutto il loro mondo giunto ormai alla fine. Se guardi le persone di spalle capisci ciò che alle loro spalle hanno lasciato, le occasioni mancate, i sogni finiti, le cicatrici che tirano le mani e le braccia. I vecchi sono alberi e radici, fermi nel loro incedere provano a volare via ancora un po’, ma il peso è ormai troppo grande, le tasche troppo piene e loro sono troppo stanchi. Io ai vecchi glielo vorrei dire che sono bellissimi, ma se ti avvicini troppo non si fidano più o si fidano così tanto da sembrare stupidi, perché quando si diventa vecchi la vita che hai vissuto si legge tutta in quella camminata, in quei volti che sono pagine screpolate sulla pelle sottile, non c’è più spazio per niente.
9 notes
·
View notes
"Smettila che così mi fai male" sono state le ultime parole di Giulia.
Poi il dolore, poi le lacrime, poi gli occhi che si chiudono, il cuore che si arrende.
La violenza che porta via tutto: i sogni, i programmi, un'altra storia d'amore che volevi, un'altra storia di vita, una vita, la sua vita.
C'è un'anima che si muove libera adesso in questo mondo che le ha dato qualcosa che sembrava amore ma che ha portato il buio.
Un'anima che vibra di energia, ancora, in questo universo dove il male e il bene si travestono e si sovrappongono senza darci modo di capire il senso di tutto questo dolore inutile, e di tutto questo amore perduto.
Per tutti quelli che ti hanno voluto bene, Giulia.🌼
230 notes
·
View notes
POST IN PROGRESS
AbouT @rajavomwaldesrand che oGGi si chiama @ayimalyam . (donna o uomo.. .? baH .. .!)
E cioè a proposito di persone che parlano, straparlano e sparlano di .ME.
Sono stanca... molto stanca ... Should I Stay or Should I Go . ? .
ll lavorìo incessante e certosino di-----------------------------------> @rajavomwaldesrand oGGi si chiama @ayimalyam è andato a buon fine (?) Beh..............Persone che mi defollowano....... Altre che mi bloccano...... altre ancora che scompaiono dal mio blog per APPARIRE miracolosamente sul suo.....
Chi mi segue, mi mette like o mi reblogga, bene, con certezza AVETE VINTO O VINCERETE @rajavomvandesrland, con la sua VAGONATA di like... COMPLIMENTONI!
Ora, passando a cose più serie, quando ho avuto qualcosa da dire io l'ho scritta forte e chiaro qui, sul mio blog, pubblicamente... e @rajavomwaldesrand lo ha anche graziosamente ripubblicato sulla sua pagina con dei .copia e incolla di poliziesca natura........ con commenti ALTISONANTI e noiosi ... con citazioni da scuola media. Una sola cosa voglio precisare: ho accusato questa persona di essere un FAKE.. .PURTROPPO non lo è. Esiste e mi tiene il fiato sul collo........... Ma prima di ANDARE ]o NON andare[ ViA vorrei raccontare una-------------------------------------------------------------------------------> storia anche se so che qua, perAriA, nessuno legge nulla per una strana forma di aLLerGia alla PAROLA e perché tutti se ne fottono di tutti, TUTTI.
.. .
PREMESSA
@ilmi0-labirint0 arriva dopo tanti altri miei blog esistiti su tumblr a singhiozzo, dal.... dal.... 2017 credo, forse anche un p�� prima, e il 2023. .. . Ci sono persone qui, che mi conoscono da una vita! .
Chiedo scusa per la rottura di palle a cui vi sottopongo MA date le cose BRUTTARELLE che vengono scritte su di me, condite da minacce e bugie, voglio raccontarvi una---------------------------------------------------------------------------->Storia
C'era una volta, una persona che amava tanto scarabocchiare su di me, elaborando accuse di una violenza inaudita. Tal persona cominciò a seguirmi da subito, appena ricomparsi su tumblr, nel novembre 2022. Contestualmente, questa persona, mi 'disse' delle parole IPERLUSINGHIERE: si ricordava dei miei vecchi BLOG "belli e unici", e mi fece tanti tanti complimenti, sulle MIE pubblicazioni e sul mio bLU.. . Fu molto molto gentile, insomma.. .
Mi parlò di quanto si sentisse vicina a me E ispirata da me (mi parve una persona un po' esaltata) .. . e talvolta i suoi commenti erano pubblici.. Ma io vi sto raccantando soltanto una--------------------------------------------------------------------------->Storia
Premetto che, quando cominciai a seguirla anche io, potetti verificare quanto diverso dal mio fosse il suo BLOG…….. praticamente solo COLORI, talvolta molto accesi, raramente il blu, quasi nulla in biancoEnero .. . Riguardo allo stile poi…………..beh….per fare un esempio, ricordo un POST con fogliami vari in arancio con su scritto BENVENUTO AUTUNNO .. . …………… Insomma nonProprio il mio genere.
Poi, piano piano, il cambiamento……fino ad una sorta d'IDENTIFICAZIONE …….
Stesso stile, spesso, troppo spesso stessi post che io vado a pescare nei vari blog soprattutto nei vecchi archivi che sono difficili da reperire CASUALMENTE, per coincidenZa; e ancora stesse fonti, le mie INUSUALI e poco praticate; stessi follower RIGOROSAMENTE e APERTAMENTE presi dal mio blog. ….
Ed arriviamo alla fine della mia ----------------------->Storia
Cominciai ad INNERVOSIRMI, così le 'parlai. Le chiesi cortesemente spiegazioni. La persona in questione, farfugliò qualcosa sulla normalità della nostra somiglianza dovuta agli stessi gusti(?) e stessi followers .. . E certo! Continua a farlo anche ora, non gliene scappa uno! .
Poi mi assicurò .ADDIRITTURA. di non andare MAI a guardare il mio archivio per evitare fenomeni di TRANSFER (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) ............ ....... BENE! No, MALE! ... Tutto continuò come prima ....... Io smisi di seguirla..... poi la bloccai..... Poi mi bloccò.....Poi le comunicazioni a distanza da entrambe le parti.. . Poi...
Ma questa è solo una --------------------------storia
Poi.. BASTA! Basta così..................... E dire che mi piace proprio 'stare' quassù .... nella BELLEZZA.. .
MA TANT'E' !!!!!!!!!!!!!!
P.S. Enfin, mi scuso con gli eventuali lettori per qualche espressione colorita........... .. .Io amo il Turpiloquio quanto il Bell'Eloquio.
.......................................... .LU.
N*K| Paris Texas | Wim Wenders . ......................... .Gif rubato a @unaquieteapparente .
# Je danSE.................................ma daVVero! E' la mia profeSSione .
“Lasciate leggere e lasciate danzare; questi due divertimenti non potranno mai fare del male al mondo”. | Voltaire
........LA BELLEZZA.. . è per me un luoGo di ELEZIONE.........
................................................................................
Purtroppo @rajavomvandersland è tornato/a .. . Ora si chiama ------------------------->@ayimalyam
e continua a fare le porcate di sempre! Pubblico quaggiù un link )apritelo(, esemplificativo della BRUTTEZZA di questa persona e di quello che di suo pugno scrive, oVViamente SU e CONTRO di me..
Ecco perchè i blocchi nei miei confronti cOntinuano e crescOno!!!! VISCIDA E STRISCIANTE lavora nel buio. La sua IDENTIFICAZIONE E TRANSFER NEI MIEI CONFRONTI (ahimè), continua e alla grande.
Se ne avete voglia, aprite il link qui sotto.......... Tutto pubblicato oGGi, 21 aprile 2024:
142 notes
·
View notes
BEHIND THE CAMERA -> CHAPTER 10
<- previous series masterlist my main masterlist next ->
Inside Yn and Joris’ apartment it was not a peaceful morning as tension lingered in the air. Yn and Joris, had been on a rough patch for the past week. The constant arguments had created a palpable distance between them, but with the Grand Prix coming, they had no choice but to put their differences aside.
“Yn, do you have any idea where my passport is?” Joris called out, his irritation thinly veiled.
Yn glanced up, her eyes meeting his with an exasperated look. “I don't know, Joris. Maybe check your bag?”
Their bickering had escalated over the week, each disagreement building upon the last. The tension had reached its peak, yet neither of them was willing to address the underlying issues. The argument had started with a late-night return after a party, but it had spiraled into a series of disagreements over the smallest things. Forgotten housework became a battleground, and their once harmonious home now echoed with the sounds of discord.
"Joris, we can't keep going on like this," she said in French, her voice tinged with exhaustion.
He shot her a sharp look, his response equally sharp, "Maybe if you took things more seriously, we wouldn't have to."
Yn sighed as she packed her bags, glancing at Joris who was doing the same. "We can't let our personal issues affect Charles and the team," she muttered, her tone strained.
Joris nodded, avoiding eye contact. "We'll get through this weekend, and then we can talk."
In the airport, Charles Leclerc greeted his sister with a smile, blissfully unaware of the storm brewing between Yn and Joris. As they joined the Ferrari team, Andrea, Charles' trainer and friend, noticed the strained atmosphere.
"Yn, abbiamo notato qualcosa di strano ultimamente. Tutto a posto tra te e Joris?" (Yn, we've noticed something strange lately. Everything okay between you and Joris?) Andrea asked, concern etched across his face.
Yn hesitated, glancing at Joris before responding, "No, tutto bene. Siamo solo stanchi (No, everything's fine. We're just tired)"
Andrea, however, wasn't easily fooled "Non sembra solo stanchezza. Cosa sta succedendo?" (It doesn't seem like just tiredness. What's going on?) "Ricorda, siamo una famiglia qui. Se c'è qualcosa che va male, parliamone" (Remember, we're a family here. If something is wrong, let's talk about it)
Yn sighed, "Abbiamo litigato. Ma non vogliamo distrarre Charles e il team, quindi stiamo cercando di risolvere tutto privatamente." (We had a fight. But we don't want to distract Charles and the team, so we're trying to sort it out privately.)
Andrea nodded knowingly, his dark eyes showing empathy. "Ricordati che la comunicazione è la chiave. Parlatene prima che diventi troppo grande." (Remember, communication is key. Talk about it before it becomes too big)
Despite Andrea's advice, Yn and Joris continued to maintain a façade of normalcy. The strain persisted until even Charles couldn't ignore the palpable tension.
"Qu'est-ce qui se passe, Joris?" (What's going on, Joris?) Charles inquired, sensing the discomfort.
Joris hesitated before responding, "Rien, Charles. Juste quelques désaccords." (Nothing, Charles. Just a few disagreements.)
Charles wasn't convinced but chose not to push further. The trio continued their work, managing to maintain a facade of normalcy in front of the rest of the team.
As the weekend unfolded, the tension lingered beneath the surface, affecting their efficiency. Andrea, however, wasn't one to let things slide.
"Non potete continuare così. Risolvete i vostri problemi, le vostre energie negative non aiutano né voi né Charles" (You can't go on like this, sort out your problems. Your negative energies help neither you nor Charles)
------------------------------------------------------------------------------
As the morning sun bathed the hotel room in a warm glow on Sunday morning, Yn couldn't help but feel a heaviness in her heart. Yn sighed, glancing at herself in the mirror. She adjusted her makeup, trying to find solace in the routine. Joris, sitting on the bed, was scrolling through his phone, seemingly engrossed in something that wasn't the current situation.
"Joris, nous devons parler" (Joris, we need to talk) Yn spoke up for the first time that day.
"Peut-on le faire plus tard? Nous avons déjà assez de problèmes." (Can we do it later? We already have enough issues) Joris glanced up to look at her across the room, his expression a mix of frustration and exhaustion.
"Non, Joris. C'est assez. Je ne peux pas continuer comme ça" (No, Joris. It's enough. I can't go on like this)
Their eyes met in the mirror, and a heavy silence lingered for a moment.
"Je m'ennuie de toi" (I miss you) Yn starts as she feels her eyes getting teary of the frustration she has had for more than a week.
Joris put his phone down, looking genuinely surprised by Yn's vulnerability.
Joris met her gaze, his expression softening "Yn, je suis désolé pour tout. Les disputes, c'était idiot. Je ne voulais pas que ça dure aussi longtemps" (Yn, I'm sorry for everything. The arguments were foolish. I didn't want it to last this long)
Yn nodded, a tear escaping her eye "Moi non plus. J'ai manqué de sommeil cette semaine, et je ne pouvais pas être en colère contre toi plus longtemps. Tu m'as manqué" (Me neither. I've been sleep-deprived this week, and I couldn't stay angry at you any longer. I missed you)
They both apologized, acknowledging their faults, and gradually the weight of the week began to lift. Joris reached out and touched Yn's hand, "Je suis désolée" (I'm sorry)
"Tu es magnifique, Yn. As always" (You look beautiful, Yn) Joris complimented her.
"Merci, Joris. You don't look too bad yourself," Yn replied with a teasing smile.
Their eyes locked, and the weight of the past week seemed to lift. Yn and Joris shared a tender moment of reconciliation, their unspoken words mending the fractures in their relationship. Without a word, they closed the gap between them and shared a heartfelt kiss, the first in what felt like an eternity.
As Yn and Joris emerged from their room, hand in hand, the team members noticed the change in their demeanor. Charles grinned, nudging his sister and best friend. "Looks like our favorite couple has made up."
As they made their way to the hotel buffet for breakfast, the other members of the Leclerc entourage couldn't help but notice the change in the atmosphere.
"Siete tornati insieme?" (Are you back together?)
Yn nodded with a shy smile, "Sì, Andrea. Abbiamo risolto le cose." (Yes, Andrea. We sorted things out.)
Andrea clapped Joris on the back, "Sono felice per voi!" (I'm happy for you!)
------------------------------------------------------------------------------
As they headed to the race track, the camaraderie between Yn and Joris was evident. Charles, with a smirk, teased, "Finally remembered how to get along?"
Yn playfully nudged her brother, "Shut up, Charles. Today is about winning, and we're all in this together"
As the race unfolded, Charles displayed his skill on the track, and the Leclerc family watched with pride from the pit. The cheers of the team members echoed through the air as Charles crossed the finish line, securing a victory.
In the celebration that followed, Andrea embraced Yn and Joris, "Sono felice che vi siate riconciliati. La squadra ha bisogno di armonia" (I'm glad you reconciled. The team needs harmony)
taglist: @love4lando@gcldtom@im-mi@topguncultleader@celesteblack08@reblog-princess@sunf1ower16@janeholt3@athena-artemis-dorian-gray@minkyungseokie
116 notes
·
View notes
Cosa è il nazismo
Più volte ho scritto post sul mio ex-padrone di casa, sostenitore (se non attivista) di quella ideologia, visto il gran numero di reperti trovati dopo aver acquistato l'immobile, però oggi vi mostro un modo che aveva, tutto suo, di odiare il prossimo.
Perché di fondo questo è, il problema dei nazisti e simil- (tipo i fasci) non è tanto l'odio verso gli altri esseri umani, dal mio punto di vista quello è un diritto della persona, bensì il fatto che loro ci tengono a fartelo sapere che gli stai sul cazzo (il 99.9% delle volte in forma violenta), te lo devono dire, è più forte di loro, e vogliono assicurarsi che tu abbia capito che gli stai sul cazzo, altrimenti non ci dormono la notte, diventa un odio a metà.
Il nostro eroe esercitava questo odio in tanti modi (chiamava la Polizei ad ogni ora per denunciare il vicino se faceva una scorreggia in bagno e si sentiva, alzava barricate, litigava con chiunque del vicinato, parlava male dei vicini in giro per il paese, e altre robe carine), ma uno di questi mezzi me l'ha lasciato purtroppo in eredità, e solo dopo anni sono arrivato quasi al punto di vedere il problema risolto.
Vedete questo giardino?
Ne ho due, uno è quello della foto, un altro è più piccolo all'entrata della casa. Oggi ci sono due bellissime siepi di lauro, più un'altra pianta in fondo che non so bene cosa sia e non si vede benissimo dalla foto (ma è favolosa, perché potete entrarci letteralmente dentro e lasciare che vi abbracci 🥰), ma prima entrambi i lati e davanti erano disseminati di questa bestia, i cui due ultimi esemplari sto sradicando oggi:
Per darvi un'idea, ogni "spina padre" è lunga due dita, e poi su ogni spina ci sono tanti piccoli aculei, e hai voglia ad usare protezioni, prima o poi ti fai male (infatti anche oggi ha chiesto il suo tributo di sangue).
E lui così dichiarava il suo odio verso i due confinanti, questa pianta cresceva, inevitalmente finiva anche sul loro terreno, e ogni volta che provavano a tagliarla puntualmente si facevano male (che poi ogni puntura, io non so che cazzo c'è sulla punta, ma lascia un fastidio/dolore che dura un paio di giorni).
Oggi, mentre il vicino mi guardava sradicare la prima delle due, ha esclamato "eh, erano proprio dei simpaticoni i nostri ex-vicini, due amabili vecchietti!".
Ma poi alla fine si combatte così il nazismo, con tanta pazienza e dedizione, sradicando piante urticanti una ad una e piantandone di nuove, magari di quelle che ti abbracciano mentre ti prendi cura di loro.
63 notes
·
View notes