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#Sergio Romano
gregor-samsung · 1 month
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" Mentre gli oligarchi venivano costretti ad accettare le nuove regole del Cremlino, esistevano nel Paese altri boiari. Erano i governatori degli oblast e dei kraj, potenti notabili eletti localmente che avevano trasformato la loro provincia in un feudo personale e trattenevano per sé, con vari pretesti, il gettito delle imposte locali. Questo federalismo russo risaliva all'epoca di El’cin e Putin attendeva da tempo l’occasione per restaurare il potere centrale. Decise di agire dopo l’attentato alla scuola di Beslan in Ossezia. Fra i due problemi, quello del terrorismo ceceno e quello delle autonomie locali, non esisteva alcuna relazione, ma il presidente russo capì che l’eliminazione dei governatori sarebbe stata più facilmente accettata se decisa in un momento in cui la società russa si sentiva minacciata. Il potere dello Stato russo ha bisogno di un forte consenso popolare, ma il consenso è tanto più forte quanto più il leader, nei momenti cruciali, dimostra di sapere agire con autorità e fermezza. Da allora i governatori sono soltanto prefetti nominati dal governo e, beninteso, scelti dal Cremlino. L’opinione pubblica approvò la sua politica.
Quelli che rimpiangevano le garanzie del sistema sovietico assistettero con piacere alla decapitazione degli oligarchi e furono lieti di constatare che il governo faceva una politica sociale più generosa e attenta alle loro esigenze. Quelli che temevano il terrorismo islamista e la nuova criminalità videro in Putin un salutare ritorno all'ordine. Mentre la nuova intelligencija deplorava lo stile autoritario del presidente uscito dal Kgb e sognava una democrazia occidentale, la grande massa dei russi salutava con piacere il nuovo Cremlino. La Russia è troppo grande e troppo scarsamente popolata per adattarsi felicemente a un sistema in cui si discute, si litiga, si fanno battaglie civili per la conquista di nuovi diritti e si accetta volentieri, per il gusto della libertà, quel margine di litigiosità e instabilità che è quasi sempre il prezzo della democrazia. La Russia è troppo patriottica e sospettosa del mondo esterno per non apprezzare lo stile di un leader che vuole riconquistare il prestigio del suo Paese nel mondo. Si danno voti a Putin in Russia per la stessa ragione per cui Gorbacëv, il «distruttore dell'Urss», nelle elezioni presidenziali del 1996 ebbe lo 0,52% dei suffragi. "
Sergio Romano, Putin e la ricostruzione della grande Russia, Longanesi, 2016¹. [Libro elettronico]
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noteverticali · 1 year
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Delta: Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio in un western moderno
Elia è un esule che torna nelle sue terre al seguito di predatori. Il gruppo si stabilisce nella profonda Romagna per dedicarsi alla pesca illegale. Bracconieri ma anche storie di vita la cui disperazione porta in dote scelte malate. Dall’altra parte c’è un’associazione d’indigeni il cui scopo è la difesa del territorio. Osso, il loro leader, comincerà una faida con quel vecchio paesano ormai…
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mariocki · 2 months
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La via della droga (The Heroin Busters, 1977)
"Listen... it's getting very hard for me to cover for you."
"Yes, I know. Don't worry about it. It's my life, after all."
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2centsofwhatilike · 1 year
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I siciliani silenziosi non cambiano mai parere e Mattarella è un siciliano silenzioso.
Romano Prodi
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operafantomet · 7 months
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Carlotta in 2nd Managers: She be fierce!
David Romano and Judy Kaye, original Broadway
Michele McConnell, Broadway
Michele McConnell, Kevin Ligon and Trista Moldovan, Broadway
Rachel Anne Moore, Anton Rattinger and Valerie Link, Hamburg revival
Wendy Ferguson, Barry James and Sierra Boggess, RAH
Louise Fribo, Carl Christian Rasmussen and Sibylle Glosted, Copenhagen revival
Sergio Lombana (?) and Priti Coles (?), Vienna
Unidentified, Beijing
Melina Kalomas and Beverley Chiat, World Tour revival
Corinne Schaefer and Raymond Sepe, Hamburg revival
Rachel Anne Moore, Hamburg revival
Thabiso Masemene and Pauline du Plessis, Cape Town
Louise Fribo, Copenhagen revival
Susana Casas, Madrid
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crazy-so-na-sega · 7 months
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l'inutile scuola delle "persone"
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Né rossi, né neri… Una volta almeno c’erano i liberi pensieri. Oggi, invece, abbiamo un sottoprodotto de-ideologizzato di scuola, dove gli studenti devono vivere come in un centro di rieducazione, scontando non si sa quale “peccato originale” legato al sesso, individualizzati e separati da quella comunità-branco tanto odiata dal mainstream ed osteggiata dalla politica istituzionale.
Valditara vuole mettere al centro la “persona”. Nella storia mai termine fu più generico per qualificare un individuo: si è passati dall’oplite greco al cittadino romano, per arrivare dopo secoli alla “persona”. Un termine neutro che non qualifica alcun progetto dietro le apparenze: nessuna personalità giuridica, sociale, nazionale. La persona altro non è che un oggetto costruito a tavolino, rieducato alle varie culture del pensiero dominante antifascista, fuori dalla storia.
La Scuola Fascista è una scuola al “servizio dello Stato” nel senso in cui Stato non è un apparato burocratico elefantiaco ma espressione di una volontà e di un progetto comunitario. All’individuo astratto, non-cittadino – come fa un individuo così formato a percepire le sue responsabilità rispetto alla Res Publica? – e indebolito dalla “scuola costituzionale” e “rieducativa” che vorrebbe Valditara, il Fascismo oppone una visione di uomo/donna non solo come espressione economica, ma totale: popolare, sociale, associazionistica, comunitaria, solidale, nazionale, eroica.
Il pensiero debole di questi soggetti è il peggior antifascismo, perché costruisce nella Scuola una diga tra le nuove generazioni e la costruzione di una Patria italiana ed europea forte, coesa, non dipendente da nessuna “Carta” che non sia prima da essi scritta. È la scuola della subordinazione alla sconfitta, dell’abdicazione alla volontà, dell’abbandono di ogni progetto di grande politica. È la scuola globalizzata e precarizzante.
Ecco: avremmo preferito un commissario sovietico a Viale Trastevere piuttosto che questo deboluccio funzionario della fine della storia.
-Sergio Filacchioni (Kulturaeuropa)
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falcemartello · 11 months
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+++Lunedì a Braccio Teso+++
Fine del polverone sul braccio teso. Chi non è d'accordo è un misero pusillanime o quantomeno un ignorante non informato. Dai media nazionali la solita aria fritta di chi è perdente da sempre. Spiace
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sayitaliano · 4 months
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As every year tonight on Italian TV you can watch big concerts/tv shows among movies and animations. The main two ones are the one on RAIUNO (you need an Italian vpn to watch) hosted by Amadeus live from Crotone and the one on Canale 5 (you may need Italian vpn + free log in also via facebook) hosted by Federica Panicucci live from Genova. Both will start after the Annual Message of our Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (broadcasted from 8:30PM GMT+1 on all the TVs).
On Raiuno at 9:00 PM GMT+1* you'll see Annalisa, Paola e Chiara, i Ricchi e Poveri, Il Volo, Sangiovanni, Nino Frassica (comedian), The Kolors, Cristiano Malgioglio, Dargen D’Amico, gli Autogol (hosts/comedians), Maninni but also many others that are not spoiled yet by Amadeus.
On Canale 5 at 9:00 PM GMT+1* you'll see Albano, Orietta Berti, Articolo 31, Rocco Hunt, Iva Zanicchi, Fausto Leali, Michele Bravi, Mietta, Luigi Strangis, Matteo Romano, Gemelli Diversi, Ivana Spagna, Gaia, Sophie and The Giants, Enrico Nigiotti, Big Boy, Paolo Meneguzzi, Leo Gassman, Berna, Federica, Wax, the whole Amici's school. There will be also exhibitions live from Bari where Ermal Meta, Coez and Frah Quintale will sing tonight.
*Beware our Presidente may not take all the 30 mins so concerts may start earlier.
Have a lovely night!
(Reminder that on RAIDUE you'll be able to watch the old Disney animation "One Hundred and One Dalmatians" from 9:20 PM GMT +1 js if u feel like ;) )
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florekunst · 6 months
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Nouvelle participation à un recueil des éditions Joie Panique: "MA LANGUE SUR TON CŒUR" qui réunit textes et images sur l'amour par 70 artistes du monde entier ! Merci à C&C !
(Collage réalisé d'après un texte de Pierre Louÿs)
15 x 22 cm // 144 pages // reliure cartonnée cousue // embossage sur la couverture // tranchefile // beau papier intérieur Maestro 140 g. // 27 euros
À commander ici ☞ www.joiepanique.company.site
Avec :
Céline Guichard • Maldo Nollimerg • Flore Kunst • Joe Coleman • Sarah Lee • Mïrka Lugosi • Mokeït Van Linden • Musta Fior • Romano Valsky • Raphaël Tachdjian • Joël Hubaut • Marinka Masséus • Daisuke Ichiba • Anne Marie Grgich • Koichi Yamamoto • Axelle Kieffer • Tom de Pekin • Marc Brunier-Mestas • Iris Terdjiman • Ffo Art • Darédo • Laurent Bouckenooghe • Stéphane Blanquet • Wayne Horse • Dressen McQueen • Nico Mazza • Magali Cazo • Gilles Berquet • Vincent Bizien • Alessandra Roccasalva • Foued Mokrani • Myriam Mechita • Sevde Hallaç • Sœurs Siamoises • Carla van de Puttelaar • Rosanna Staus • Aya Ogasawara • Mu Blondeau • Miroslav Weissmuller • Philippe N • Paul Cristina • Asako Yamasaki • Barbara Breitenfellner • Brulex • Maï • Eléonore & Kenny • Mirza Cizmic • Siméon Droulers • Romy Alizée • Alan Feltus • Noah Saterstrom • Sergio Bonilla • Annabelle Guetatra • Yasemin Senel • Karin Rosenthal • Maïc Baxane • Rubén Garzás Gómez • Camille Bertagna • Michel Lascault • Philippe Dupuy • Lorenzo Mattotti • Giacomo Nanni • Dadu Shin • Julien Pacaud • Sarah Leterrier • Daniele Steardo • Frédéric Bélonie • Marie-Pierre Brunel • Joseba Eskubi
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gregor-samsung · 1 year
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“ Gli estoni, i lettoni e i lituani ricordano la brutalità con cui i sovietici, dopo la firma del patto tedesco-sovietico dell'agosto 1939, s’impadronirono del loro territorio, imposero nuove istituzioni, collettivizzarono la terra, spensero il dissenso, stroncarono qualsiasi forma di resistenza, trasferirono al di là degli Urali una parte della popolazione e cercarono di russificare i tre Paesi con l’arrivo di una importante immigrazione sovietica. I russi invece ricordano che la Lituania, dopo l’invasione tedesca dell'Urss nel giugno 1941, divenne un satellite tedesco, che i lituani, come avrebbe detto Daniel Goldhagen, furono nella caccia agli ebrei (erano circa 220.000) «i volenterosi carnefici di Hitler», che i loro corpi militari combatterono a fianco della Wehrmacht contro l’Armata Rossa; che gli estoni seguirono, anche se su scala minore, una stessa politica. Quello che ha maggiormente colpito nel corso degli ultimi vent’anni è stata, se mai, la prudenza di cui Mosca ha dato prova nei casi in cui i cittadini russi del Baltico erano trattati come un corpo estraneo a cui occorreva fare capire, con una certa durezza, che i padroni erano cambiati. A Mosca sembrarono rendersi conto che certi atteggiamenti anti-russi, là dove lo stalinismo era stato particolarmente tirannico, rientravano nell'ordine delle cose e dovevano essere pazientemente accettati. Non era difficile immaginare invece che le reazioni di Mosca sarebbero state molto diverse il giorno in cui il problema da affrontare fosse stato quello delle comunità russe in Crimea e nell'Ucraina orientale. Alcuni Paesi europei (quelli che volevano annettere l’Ucraina alla Nato) sembrano avere trattato la questione con superficiale leggerezza. Avrebbero dovuto chiedersi anzitutto se all'organizzazione militare dei Paesi atlantici convenisse avere fra i soci del club un Paese in cui vi sarebbe stata una quinta colonna russa forte di circa sei o sette milioni di persone. Se avessero riflettuto, si sarebbero resi conto che la migliore delle soluzioni possibili, anche e soprattutto per gli ucraini, sarebbe stata un’Ucraina neutrale, né russa né atlantica. “
Sergio Romano, Putin e la ricostruzione della grande Russia, Longanesi, 2016¹. [Libro elettronico]
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noteverticali · 3 months
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Enea: esplorazione, rischio e libertà per Pietro Castellitto
Con il suo secondo lungometraggio, il giovane attore e regista romano si conferma autore promettente. Dopo il debutto alla regia nel 2020 con I predatori, film che gli ha valso il David di Donatello come Miglior regista esordiente, Pietro Castellitto, doppiamente figlio d’arte (papà Sergio Castellitto, mamma Margaret Mazzantini), ritorna al cinema per la seconda volta con una narrazione che segue…
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joseandrestabarnia · 6 months
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Dionisio (alrededor de 1440 - mencionado en 1503) CRUCIFIJO 1500 Tamaño - 85x52 Material - madera Técnica - temple al huevo Número de inventario - Inv.29554 Recibido del Museo Vologda. 1934
La Catedral de la Trinidad del Monasterio Pavlo-Obnorsky fue fundada en 1414 en las tierras de Vologda a orillas del río Nuroma por un discípulo de San Sergio de Radonezh, San Pablo de Obnorsk. La iglesia del monasterio de madera fue reemplazada por una de piedra en 1505-1516, a instancias del Gran Duque Vasily III de Moscú. El iconostasio de la Catedral de la Trinidad se creó unos años antes del inicio de la construcción, en 1500.
Del iconostasio original de la Catedral de la Trinidad, solo nos han llegado cuatro íconos antiguos: la imagen central ya mencionada del nivel de Deesis, dos días festivos: "La Crucifixión" y "Garantía de Tomás" (Museo Estatal Ruso) - y uno icono de la fila local - "Asunción de la Madre de Dios" (museo Vologda). El icono de Dionisio reproduce en términos generales el esquema iconográfico, muy difundido en el arte bizantino y ruso del siglo XIV - principios del XV. A los lados de la Cruz del Gólgota con el Salvador crucificado, hay dos grupos de los que vienen, encabezados por la Madre de Dios y Juan el Teólogo. Detrás de la Madre de Dios hay un grupo de santas mujeres, y detrás de Juan el Teólogo está el centurión romano Longino, señalando a Cristo. La composición se desarrolla contra el telón de fondo del Muro de Jerusalén.
La apelación a muestras anteriores determinó las características distintivas de la nueva iconografía, incluida la pose del mismo Salvador. La figura de Cristo en Dionisio parece estar completamente ingrávida, desprovista de gravedad material, no clavada en la cruz, sino como si flotara con los brazos extendidos. Esta impresión se logra principalmente a través de un ligero cambio en las proporciones.
Otra característica del icono es la representación alegórica de la Iglesia del Antiguo Testamento que parte y la Iglesia del Nuevo Testamento que se acerca en forma de pequeñas medias figuras femeninas acompañadas de ángeles. Se suponía que su presencia reflejaba una de las disposiciones clave de la doctrina cristiana, según la cual la nueva Iglesia fue fundada sobre la sangre del Cordero del Nuevo Testamento - Cristo, y por lo tanto es en el momento del sacrificio de la cruz que el cambio de iglesias, se produce el cambio de Testamentos.
En La Crucifixión de Dionisio, la expresión emocional externa da paso a la contemplación reverente en oración, revelando el significado espiritual interno del evento: la redención, la reconciliación de lo terrenal con lo celestial y la evidencia de la próxima resurrección y la victoria sobre la muerte, abriendo el camino. a la vida eterna. El estado de paz e iluminación se expresa claramente en las figuras y rostros de los venideros.
El ocre claro parece “disolver” la figura de Cristo en el resplandor del fondo dorado, enfatizando la espiritualidad, la deificación de la carne, como la escritura fina y fundida, llena de pequeños trazos difíciles de distinguir. El Salvador aparece como ya revestido de la gloria celestial, de la cual se hacen partícipes los que han de venir. Debido a las proporciones alargadas y el patrón fraccionado de ropa ligeramente ondeante, sus figuras parecen ingrávidas e incorpóreas y parecen elevarse, deslizándose por los suaves y brillantes glaciares, mientras que los colores fríos, brillantes e inusualmente refinados de la ropa recuerdan visiblemente los colores brillantes. del mundo de la montaña.
Información e imagen de la web de la Galería Tretyakov.
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benissimamente · 6 months
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Lo sguardo e l'anima - fotografie di Sergio Strizzi all'Acquario Romano..
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notasfilosoficas · 1 year
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“No pierdas el tiempo en discutir con los estúpidos y los charlatanes: la palabra la tienen todos, el buen juicio solo unos pocos”
Catón el Joven
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Marco Porcio Catón fue un político romano nacido en el año 95 a.C. También se le llama Catón el Joven para distinguirlo de su bisabuelo Catón el Viejo o Catón el Censor.
Fue hijo de Marco Porcio Catón y de su esposa Livia, al quedar huérfano fue llevado a vivir a casa de su tío materno.
La leyenda de la terquedad de Catón, surgió de una historia contada por Plutarco y que dice que Quinto Propedio Silio jefe de los marcos al visitar a Marco Livio y en son de broma pidió apoyo para su causa, en ese entonces los niños de la casa comenzaron a reír y bromear excepto Catón, quien lo miro de forma sospechosa. Silo pidió una contestación y al no recibir respuesta, lo sujetó y colgó de los pies por la ventana y a pesar de ello Catón no le dirigió la palabra.
En el año 65 a.C. Catón fue elegido como cuestor, un tipo de magistrado de la Antigua Roma y tuvo gran cuidado de estudiar las leyes relativas a los impuestos, y como senador Caton fue escrupuloso y determinado. Desde el primer dia se alió a la facción conservadora del Senado.
Catón sorprendió a todos por su rigor y la persecución de antiguos cargos que se habían apropiado de fondos públicos, y su fama de hombre recto fue en aumento con los años.
En el año 63 a.C. fue elegido tribuno de la plebe y ayudo en su trabajo a Marco Tulio Cicerón, consul menor en aquel año.
Mientras Cayo Julio César se aliaba con Pompeyo y con Licinio Craso para formar el primer triunvirato, Catón el Joven se elevó como principal opositor al sistema establecido. 
Durante el juicio politico a Lucio Sergio Catilina y sus seguidores, en el año 63 a.C. Catón logró vencer la defensa de Julio Cesar y los conspiradores fueron condenados a muerte. Con ello y a raíz de una prolongada relación del Cesar con la hermana de Catón la enemistad entre Catón y Julio Cesar traspasó la esfera política.
Tras la batalla de Farsalia en el año 48 a.C Pompeyo y el resto de los conservadores se vieron obligados a huir sin rumbo para salvar sus vidas. Catón y Metelo Escipión lograron huir a Africa tras la derrota de la batalla de Tapso, en donde Julio Cesar resultó vencedor y en donde 10,000 soldados pompeyanos fueron masacrados cuando intentaban rendirse.
Tras la derrota, Catón se clavó una espada mientras leía el libro de Platón Fedón, o sobre la inmortalidad del alma, sobreviviendo a la herida y antes de recibir la clemencia de Julio Cesar, al dejarlo, solo después de curarle sus heridas, se abrió las vendas y los puntos y empezó a arrancarse las entrañas con sus propias manos, muriendo a la edad de 48 años.
Cuando César conoció la noticia del suicidio de Catón, exclamó con ironía “Catón, a regañadientes acepto tu muerte, como a regañadientes hubieras aceptado que te concediera la vida”
Fuente Wikipedia, abc.es/cultura, historia-biografía.com
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donaruz · 2 years
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Stiamo consumando la natura senza permetterle di rigenerarsi, e la natura ferita reagisce lasciandoci intravedere una biblica combinazione di siccità e diluvi
(Sergio Romano)🖋
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pirapopnoticias · 10 months
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