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#Massimo Mattioli
weirdlookindog · 10 months
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Massimo Mattioli - Noises, Roar!!
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celestialmega · 2 years
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Squeak The Mouse by Massimo Mattioli.
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ilterzouomo · 1 year
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earsplittingtrumpet · 2 years
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From Massimo Mattiolli’s Joe Galaxy
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polaroidblog · 2 years
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FRIGO!!!
Dalla voce di chi c’era e di chi non c’era la storia di Frigidaire, la più esplosiva rivista italiana. Perché il vero genio non va monumentalizzato, va solo studiato.
La storia di Frigidaire, la più creativa, esplosiva e imprevedibile delle riviste italiane, tra siringhe, viaggi in Afghanistan, androidi muscolosi e una cittadella utopica nel cuore dell’Umbria. Il racconto di chi c’era e di chi non c’era.
La rivista Frigidaire nasce il 28 ottobre 1980 ed esce in edicola al prezzo di duemila lire. Il suo primo e unico direttore si chiama Vincenzo Sparagna e insieme a lui ci sono cinque future glorie del fumetto italiano: Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Filippo Scozzari e Massimo Mattioli. I primi due moriranno giovanissimi per overdose, lasciandosi alle spalle una serie di capolavori adorati da un’intera generazione di lettori. Frigidaire non fu una semplice rivista, ma un modo incendiario di vivere e forse l’ultima vera avanguardia del Novecento italiano. Tutti i suoi protagonisti avevano attraversato i folli e turbolenti anni Settanta; con Frigidaire diventarono i massimi interpreti e profeti degli ancora misteriosi anni Ottanta. Oggi Vincenzo Sparagna abita sulle pendici dei Monti Martani, in Umbria, in un luogo rinominato Frigolandia. Con lui sopravvive lo sterminato archivio di Frigidaire. L’esistenza di Frigolandia e del suo archivio, tuttavia, sono in pericolo. Le generazioni che verranno rischiano di perdere un tesoro e una grande lezione di libertà.
Frigo!!! …è una serie podcast di Chora Media promossa da C.P.Company È stato scritto da Niccolò Porcelluzzi e Ivan Carozzi Ha collaborato Alessia Rafanelli La cura editoriale è di Michele Rossi e Marco Villa La post produzione è di Massimo Carozzi I producer sono Matteo Perkins e Matteo Scelsa Coordinamento tecnico di Guido Bertolotti Il fonico di studio è Federico Slaviero per PM9 “Musiche addizionali su licenza Machiavelli Music”
choramedia.com/podcast/frigo
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marcogiovenale · 2 years
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la storia di 'frigidaire': in podcast
la storia di ‘frigidaire’: in podcast
https://www.spreaker.com/show/frigo_1 La rivista Frigidaire nasce il 28 ottobre 1980 ed esce in edicola al prezzo di duemila lire. Il suo primo e unico direttore si chiama Vincenzo Sparagna e insieme a lui ci sono cinque future glorie del fumetto italiano: Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Filippo Scozzari e Massimo Mattioli. I primi due moriranno giovanissimi per overdose,…
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corrierino · 2 months
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UFO-71 Massimo Mattioli Tratto dal Giornalino nº 30 del 25 luglio 1982. Oggi sul blog.
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chez-mimich · 1 year
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“…. Gli anni di David Lynch, Jean- Michel Basquiat, Keith Haring e Robert Mapplethorpe, di Patti Smith e dei Talking Heads, di Amos Poe, Jim Jarmusch, Elvis Costello, Spike Lee.
Quando tutto era possibile e l’azzardo era il benvenuto.
In questo fermento culturale il fumetto visse una stagione altrettanto felice di rinnovamento sospinto dal vento creativo di Métal Hurlant, di Bazooka, de L’echo des savanes, di Pilote o (A suivre...) e tante altre cose meravigliose che furono pubblicate in quegli anni. Tutti ci si nutriva di musica, cinema, fotografia, teatro, arte, vita e ogni cosa, davvero, pareva possibile.
Fu con questo spirito riformatore che un gruppo di autori cominciò a frequentarsi e confrontarsi in quel di Bologna, con l’idea di percorrere strade diverse da quelle del mainstream dell’epoca. I semi di quel fermento avevano varcato i confini. Si voleva un fumetto che somigliasse alla musica, al cinema, alla letteratura di quel tempo. Quel manipolo di sbarbatelli, tra
cui chi vi scrive, ebbe la sfrontatezza di proporre all’allora direttrice di linus, Fulvia Serra, il varo di un supplemento a fumetti che comprendesse anche articoli, illustrazioni, metanarrazioni. Un organismo autonomo, interamente autogestito. L’avrebbero chiamato Valvoline Motorcomics, parodiando una nota marca di olio per motori da corsa. Fulvia (e per questo le saremo per sempre grati) acconsentì e sulle pagine di Alter Alter, costola di linus devota all’avventura e al fantastico, nacque quarant’anni fa il supplemento Valvoline. Che era, a tutti gli effetti, una minirivista nella rivista, realizzata da un gruppo di autori amici che si muoveva come un collettivo delle avanguardie storiche al grido di “ricostruzione fumettista dell’universo!” Valvoline era composto da Daniele Brolli, Charles Burns, Giorgio Carpinteri Marcello Jori, Jerry Kramsky, Lorenzo Mattotti, Massimo Mattioli. (E da chi scrive)…”
(Dall’editoriale di Igort su “Linus” aprile 2023)
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Il Valentino è un "labirinto": viali inaccessibili per i cantieri Pnrr
Il Valentino è blindato dai lavori per il Pnrr e attraversarlo a piedi o in bici è diventato impossibile. Una fila di transenne sbarra viale Mattioli e per raggiungere corso Vittorio bisogna necessariamente spostarsi su corso Massimo. Sì, perché a essere chiusi sono anche i marciapiedi a fianco al Castello del Valentino, oltre a tutta l’area pedonale d’asfalto. Un bel problema per i tanti…
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agrpress-blog · 3 months
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Il 2 febbraio, presso la Federazione del Mare di Roma, si è tenuto il Convegno dell’Osservatorio Nazionale della Pesca, dedicato all’importanza degli Enti Bilaterali nella formazione continua del settore della pesca. Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare, ha inaugurato l'evento, seguito dagli interventi di illustri rappresentanti del settore: Francesca Biondo, Presidente dell'Osservatorio; Vincenzo Conso, Presidente di For.Agri; Rita Porcelli, Responsabile del Gruppo Atlante Del Lavoro e Analisi delle Competenze - Inapp; Riccardo Mazzarella, Ricercatore presso l'Inapp Presidenza Servizio Internazionalizzazione; Massimiliano Sardone, Vicepresidente dell'Osservatorio Nazionale Della Pesca; Massimo Pagano, Capo Dipartimento Enti Bilaterali Flai Cgil; Patrizio Giorni, Segretario Nazionale Fai Cisl; Maria Laurenza, Segretaria Nazionale Uila Pesca; Federico Bigoni, Vice Presidente di Federpesca. Francesca Biondo ha enfatizzato l'importanza dell'Osservatorio come fulcro per la formazione e il rinnovamento nel settore della pesca. Ha sottolineato la necessità di adeguare il panorama formativo alle nuove sfide societarie e di mercato, richiedendo competenze trasversali e visione strategica per affrontare le sfide competitive e sfruttare le opportunità emergenti. La Presidente Biondo ha concluso ribadendo l'importanza della formazione di qualità per garantire dignità e futuro al settore, specialmente in un contesto di necessario ricambio generazionale. L'Osservatorio Nazionale della Pesca, attivo dal 1994, si conferma come elemento strategico per la riqualificazione del settore, contribuendo a garantire una formazione di eccellenza e preservando il futuro della pesca marittima. L'interazione tra figure di spicco del settore ha rafforzato l'importanza degli Enti Bilaterali nella costruzione di percorsi formativi adatti alle esigenze attuali e future del comparto.
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giancarlonicoli · 9 months
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13 ago 2023 13:50
"IO GRAFOMANE? NO È OFFENSIVO, IO SONO UN GRAFOFILO" – LA STORIA DI GIANLUIGI DE MARCHI, 79ENNE TORINESE, CHE HA VINTO IL GUINNESS DEI PRIMATI PER IL NUMERO DI LETTERE PUBBLICATE SUI GIORNALI IN UNA SETTIMANA: “HO CONQUISTATO IL TITOLO GRAZIE A DODICI LETTERE SU CINQUE GIORNALI DIVERSI IN UNA SETTIMANA. IN UN ANNO PIU' DI 500. LA PRIMA MISSIVA RISALE AL 1981, OGGI SONO ARRIVATO A QUOTA 1500. I MOTIVI PER CUI SCRIVO? CE NE SONO ALMENO TRE…” -
Estratto dell’articolo di Alberto Mattioli per “la Stampa”
Il record è bizzarro, ma si sa che quegli zuzzurelloni del Guinness sono specialisti in stranezze. L'uomo che ha pubblicato più lettere sui giornali in una sola settimana si chiama Gianluigi De Marchi. Origini liguri ma vive a Pino Torinese, 79 anni, sposato da 55, ha una laurea in Economia, una figlia, due nipoti e una passione incontenibile: scrivere ai giornali.
Per la verità, scrive anche sui giornali, compreso quello che tenete in mano («Sono pubblicista da 52 anni»), di solito di argomenti economici e finanziari, dato che, prima di godersi la pensione, ha lavorato in Borsa, poi in banca («Lasciata prima di diventare un rimbanchito») e infine in una finanziaria ma, insomma, dice lui, «sempre con i soldi degli altri». Nelle lettere, invece, spazia sull'universo mondo.
Ma la settimana del record qual è stata?
«Quella dall'11 al 18 dicembre 2022: dodici lettere pubblicate su cinque giornali diversi: Il Giornale, Domani, La Verità, Libero e naturalmente La Stampa».
Perché un record settimanale?
«Perché quello annuale, più di cinquecento lettere, è inattaccabile e appartiene, se non sbaglio, a un signore indiano. Anche quello mensile, 48, era fuori portata.
Invece quello settimanale l'ho conquistato, polverizzando il record precedente di dieci lettere in una settimana […] ».
Insomma, record certificato.
«Con tanto di diploma che ho subito incorniciato e appeso in studio».
Si considera un grafomane?
«Assolutamente no. Grafomane è offensivo. Io sono un grafofilo».
Spieghi la differenza.
«Il grafofilo scrive perché gli piace, il grafomane perché è malato. […] Fin dal liceo: quando c'era il tema in classe, per me era un orgasmo».
Ricorda la prima lettera pubblicata?
«Certo. Era il 29 novembre 1981, su Il Sole 24 Ore, titolo: "I mercanti della casba". Me la prendevo con il ministro Andreatta che aveva definito così i bancari».
A seguire, quante gliene hanno stampate?
«Sono arrivato a 1.500».
[…]
Perché si mandano lettere ai giornali?
«Ci sono diverse ragioni. La prima è la soddisfazione personale, il narcisismo di vedere stampata la propria firma. Per me non vale tanto perché ai quotidiani già collaboro con i miei articoli».
Scommetto che ha contato anche questi.
«Certo: sono più di seimila».
Non divaghiamo: seconda ragione?
«Poter esprimere le proprie opinioni sui fatti del giorno […]».
Esiste una terza ragione?
«Sì: l'ereditarietà […] Riordinando la casa del nonno ho scoperto i ritagli delle lettere che pubblicava sul Secolo XIX e sul Corriere mercantile. Sospetto che fosse più grafomane che grafofilo […] ».
[…]
Dia un consiglio: come si fa a farsi pubblicare?
«Ne dò tre. Primo: non essere prolissi. Massimo dieci-quindici righe, tre frasi. Secondo: essere briosi anche se si fa polemica. Niente pipponi. Terzo: variare argomenti e bersagli. Sparare sempre sugli stessi è da grafomani».
[…]
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celestialmega · 2 years
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Squeak The Mouse by Massimo Mattioli.
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robertomastroianni · 1 year
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#installazione #sitespecific Dopo la mostra bolognese allo Studio la Linea Verticale 🔻 23 aprile ore 11 . Grazie ad Itinerarinellarte.it che promuove la presentazione dell'installazione permanente di Francesca Dondoglio per il camposanto di Comune di Castelnuovo Rangone . Prezioso il testo critico di Roberto Mastroianni e il video documentario di Guido Dallago L'intervento è stato curato insieme a Marco Gibellini Giorgia Cantelli Massimiliano Piccinini con la #collaborazione di Ricognizioni sull'arte Grazie gli assessori Stefano Solignani Ferrari Matteo Daniela Sirotti Mattioli al sindaco Massimo Paradisi per il grande supporto dato a questo progetto nato con l'allora assessora alla cultura Sofia Baldazzini e al parroco Don Fabrizio Colombini. Un particolare ringraziamento a Elia , Linda e Alessandro Ferrari . Organizzazione Perla Cecoli Mattia Simonini Comunicazione Luca Beltrami Logistica e trasporti Giulia Gillio #modena #torino #bologna #contemporaryart #art #artinstallation #holy #church #chiesa #artesacra #holyart #red #blue #redandblue #laviadimezzo #limen #painting #contemporarypainting @francescadondoglio @jbpiranesi @giuliagillio #robertomastroianni #ambrazambernardi #francescadondoglio @galleriaumbertobenappi (presso CASTELNUOVO RANGONE (MO)) https://www.instagram.com/p/CrYgCeHtCN8/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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earsplittingtrumpet · 2 years
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From Massimo Mattiolli’s Joe Galaxy
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lamilanomagazine · 1 year
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Verona, nuovo allestimento al museo di storia naturale. Una stanza 3D dedicata al naturalista Calzolari
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Verona, nuovo allestimento al museo di storia naturale. Una stanza 3D dedicata al naturalista Calzolari. La ricostruzione 3D della camera delle meraviglie del naturalista veronese Francesco Calzolari torna visibile al pubblico nel nuovo allestimento al Museo di Storia Naturale. Realizzata e resa visibile per la prima volta in occasione della mostra di Caroto, svoltasi a Verona dal 13 maggio al 2 ottobre di quest’anno, la nuova stanza offre l’opportunità di scoprire ed ammirare il primo e più antico museo naturalistico del mondo, reso possibile ed aperto al pubblico nel 1500 da Calzolari. Nel cinquecentenario della nascita del naturalista, la ricostruzione 3D, ricca di animali, fossili e piante, trova così casa all'interno di un nuovo percorso di visita appositamente realizzato dalla direzione dei Musei civici per il Museo di Storia Naturale. Per la prima volta un progetto di allestimento creato per una specifica esposizione, in questo caso la mostra di Caroto, diventa la base per una nuova ed importante proposta divulgativa che da oggi arricchisce, in forma permanente, con la stanza delle meraviglie di Calzolari, gli spazi del Museo di Storia Naturale. Informazioni e video di presentazione sul sito del Museo di Storia Naturale. Il progetto espositivo è stato presentato questa mattina al Museo di Storia naturale dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini insieme alla direttrice dei Musei civici Francesca Rossi. Presente il responsabile delle collezioni naturalistiche del Museo di Storia Naturale Leonardo Latella. “Un viaggio nel tempo unico nel suo genere – ha sottolineato l’assessora Ugolini –, che ci riporta agli inizi delle prime forme di gran turismo a Verona, che sono dovute anche alle collezioni di Calzolari, raccolte e rese visibili in una sorta di museo aperto al pubblico già nel 1500. Una straordinaria collezione confluita poi, alla fine del XVII, nel Museo del conte Lodovico Moscardo ed oggi parte del ricco patrimonio del Museo di Storia Naturale”. Nel pomeriggio di oggi, alle ore 15.30, in occasione dell’inaugurazione della nuova sala, al Museo di Storia Naturale sarà effettuato un incontro sul tema con gli interventi di Leonardo Latella, ‘Francesco Calzolari nel contesto del naturalismo del '500’. Massimo Chimenti, ‘Il museo Calzolari, dall'incisione al 3D’. Selene Poli, ‘I musei dei Calzolari, evoluzione di un concetto’. Giovanna Residori, ‘Calzolari e Aldrovandi, una lunga amicizia’. Francesco Calzolari. Nato a Verona il 10 luglio 1522, Francesco Calzolari eredita dal padre la professione di speziale nella farmacia “Alla campana d’oro” in piazza Erbe. Nel corso della sua vita si dedica con passione all’attività di farmacista e allaccia e mantiene stretti legami con i rappresentanti più significativi delle scienze naturali dell’epoca. Tra questi il bolognese Ulisse Aldrovandi, suo coetaneo ed uno dei più noti naturalisti italiani del tempo e Pierandrea Mattioli, consigliere e medico dell’arciduca Ferdinando d’Austria, che contribuiscono non poco alla preparazione scientifica e alla fama del Calzolari. Il Monte Baldo, nelle Prealpi Venete tra il lago di Garda e la val d’Adige, è un rilievo che mostra ancor oggi una eccezionale varietà floristica e una straordinaria abbondanza di specie endemiche e rare. Proprio questa montagna diviene il teatro delle ripetute spedizioni, organizzate da Calzolari con gli amici naturalisti e botanici. Parte del materiale raccolto, insieme ai molti altri reperti provenienti da tutto il mondo grazie alla fitta rete di rapporti scientifici intessuta da Calzolari, va a costituire il suo personale museo al primo piano della sua casa di Verona. Questo era organizzato in tre locali: nel primo sono visibili i ritratti dei più insigni scienziati e medici contemporanei, nel secondo vasi e alambicchi, nel terzo sono disposte spezie, piante, minerali, curiosità naturali di ogni genere. Questo museo è considerato oggi il primo e più antico museo naturalistico del mondo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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campaniasport · 1 year
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A Massimo Mattioli il diploma di "Maestro Benemerito di Kurash"
A Massimo Mattioli il diploma di “Maestro Benemerito di Kurash”
A Roma, nella palestra della ASD Edera Judo 1953, lunedì scorso al termine della sua abituale lezione, Massimo Mattioli ha ricevuto la qualifica di “Maestro Benemerito di Kurash” dal presidente della Federazione Italiana Kurash e Lotte Tradizionali, avvocato Vittorio Giorgi. È il livello più alto che un Insegnante tecnico di Kurash possa raggiungere. La cerimonia si è svolta in presenza degli…
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