Tumgik
#L'Unità
gregor-samsung · 6 days
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Il sol dell'avvenire (Nanni Moretti, 2023)
9 notes · View notes
fashionbooksmilano · 1 year
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Albe Steiner
Anna Steiner
Edizioni Corraini, Mantova 2006, 168 pagine, 20 x 13 cm, italiano inglese, brossura, ISBN 9788875700560
euro 20,00
email if you want to buy [email protected]
Un libro per riscoprire uno dei più grandi grafici del Novecento attraverso i suoi schizzi e progetti, che mostrano la sua straordinaria vena inventiva e al tempo stesso funzionale.
Albe Steiner, in tempi “non di specializzazione”, ha progettato allo stesso modo per la Triennale, per case editrici, case farmaceutiche, partiti politici, negozi o catene di negozi, mettendo in ognuno di questi lavori la sua filosofia professionale, destinata a fare storia: per dare la forma ideale a qualsiasi oggetto, occorre prima studiarne il significato profondo. Completano il volume le didascalie della figlia Anna e le preziose note della moglie, che ha lavorato con Steiner e trasmette qui l’entusiasmo che il marito metteva nel suo mestiere.
17/05/23
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:          fashionbooksmilano
instagram:   fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr:          fashionbooksmilano, designbooksmilano
11 notes · View notes
patemi-pk · 7 months
Text
Cercavo altro e mi sono imbattuto in questo articolo:
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Dall'Unità del 1 Luglio 1969
5 notes · View notes
chez-mimich · 9 months
Text
Tumblr media
Una strage fascista. Tanto per ricordare chi sono i fascisti.
1 note · View note
klimt7 · 2 months
Text
Un film d'Evasione
da premio Oscar
ANDIAMO A VEDERE COSA C'È DIETRO :
I "picconatori" dello Stato Italiano siedono tutti quanti sui banchi del Governo, e già edificano il MONDO A ROVESCIO teorizzato dal Generale Vannacci.
Miglior attrice Protagonista:
Tumblr media Tumblr media
Il meraviglioso mondo di Giorgià, degli evasori fiscali e dei loro complici seduti in Parlamento.
Tumblr media
Tumblr media
Tumblr media
Tumblr media
Da ascoltare il Podcast
"Circo Massimo" :
Tumblr media Tumblr media
Chi sta minando il Bilancio del nostro paese pur di favorire le principali categorie di evasori?
Chi ?
Chiedere la Delega Fiscale per partorire una riforma fiscale che aiuta chi, già oggi, non paga le imposte, è un atto terroristico e folle che danneggia le stesse fondamenta della nostra Repubblica e rischia di mandare in pezzi in modo irreparabile la coesione sociale del nostro amato belpaese.
Nella mente della Meloni c'è questa visione folle: lasciare il peso delle imposte sulle spalle di lavoratori dipendenti e pensionati, e per tutte le altre categorie trasformare le IMPOSTE in una scelta facoltativa:
Volete Voi, fare beneficienza a favore delle casse dello Stato?
È vostra la scelta. Vostra la benevolenza.
Siete liberi di versare un piccolo obolo per le finanze italiane, oppure andarvi a spendere quelle somme in supercar Lamborghini, Ferrari, in barche da diporto, o in attici superlusso da intestare a società di comodo da costituirsi appositamente.
Oppure potete devolvere quelle somme a società off-shore basate nei paradisi fiscali quali le isole Cayman!
Contattate al più presto il vostro Commercialista di fiducia per i dettagli e le modalità da seguire per mettere in atto la vostre benemerite volontà.
Per voi, "Facoltà e Volontà", a discrezione
Per i lavoratori dipendenti: OBBLIGHI !!!!
Le gouvernement de Giorgia Meloni fait exploser l'équilibre financier de l'État italien en criant :
" Mesdames et Messieurs, jouez à votre jeu, vive la liberté et le plaisir de s'évader !!! "
Povera patria
( FRANCO BATTIATO )
youtube
Altro che "FRATELLI D'ITALIA" !
In realtà, i veri patrioti siamo noi!
Noi, lavoratori dipendenti che paghiamo fino all'ultimo euro di Imposte e finanziamo tutti i servizi statali ( Scuola, Sanità, Infrastrutture, Forze dell'ordine, Università, Pubblica Amministrazione ed Enti Locali e (In) Giustizia, ), che poi utilizzano tutti quanti, senza averne titolo.
Apriamo gli occhi su quale film sta andando in onda oggi in Italia.
.
12 notes · View notes
clorofolle · 3 months
Text
Assolutamente nulla contro Angelina Mango che in questo non c'entra niente, ma il risultato di questo Sanremo è una vergogna. Non lo dico con leggerezza.
Il fatto che un partecipante sia stato fischiato e così gratuitamente contestato per due volte in due serate, e che radio & sala stampa si siano messe d'accordo per votare in massa la partecipante che con i loro voti avrebbe potuto spodestarlo - è una vergogna che quest'accanimento sia stato consentito e passi senza chissà che commenti.
A me Geolier non piace neanche, come cantante. Non lo ascolto, non ho votato lui. Ma cazzo se punge questa vicenda. Perché un ragazzo se n'è dovuto tornare a casa con la bile in bocca perché ha commesso lo strano crimine di essere un rapper napoletano di successo.
Boh, stamattina mi sento orridamente Napoletana. Sento una puzza di antimeridionalismo che di solito qui non mi arriva, o riesco ad ignorare, perché sono del centro e non ho l'accento forte e "sono una ragazza perbene" come se questo mi lavasse del crimine di essere nata a Napoli.
Fa male vedere uno di qua salire su quel palco col suo accento vero ed il suo dialetto vero e la sua cultura vera e vederlo SPACCARE e piacere un botto, e poi vedergli negata la vittoria perché suppongo troppo polemica, troppo divisiva.
Non sono di secondigliano ma oggi Geolier m'è fratm pure a me. Quest'anno l'ha vinto lui.
15 notes · View notes
queerbaitesque · 1 year
Text
truth be told my italian tumblr mutuals have done more to make me like being italian than the italian state ever has
8 notes · View notes
sauolasa · 1 year
Text
Memphis reagisce dopo il pestaggio a morte di Nichols. Sciolta l'unità Scorpions
Sciolta l'unità Scorpions, creata per sgominare le bande criminali della città con tattiche e pratiche spesso al limite della legge. Non esistono prove di un'infrazione da parte di Nichols
0 notes
pietroleopoldo · 2 years
Text
In fondo cos'è Berlino se non una Torino che ce l'ha fatta
1 note · View note
poesiablog60 · 6 months
Text
L'inaspettato che non smetti di aspettare.
È quello.
L'unità di misura della speranza.
Chandra Livia Candiani
Tumblr media
126 notes · View notes
dottssapatrizia · 2 months
Text
Tumblr media
Penso che l'unità di misura dell'amore sia il nodo: I nodi allo stomaco, i nodi in gola, i nodi tra gli amanti.
58 notes · View notes
gregor-samsung · 2 years
Text
“ Lei non sapeva parlare italiano, e lo capiva poco. Noi facevamo confusioni in francese, ma quando il nostro amico anfitrione e interprete le presentò un redattore dell'«Unità», la ragazza fece un gesto di nobile sconforto. Come giornalista americana aveva ordine di non parlare nel modo più assoluto con comunisti. La piazzetta di Portofino era piena di macchine, di gente scamiciata, di barche in secco e tavolini di caffè. Ragazzi vendevano carissime collane fatte di nocciole infilate. Tra il nostro storico e la giornalista era cominciata una discussione accanita sulla libertà, a base di «mon dieu» e «m'en fout». Lo storico finì per abbandonare il problema e propose un bagno. Ma siccome per vedere un poco d'acqua bisognava prendere una barca e fare chilometri di remo fino al largo, la proposta cadde subito. La giornalista americana era entusiasta di trovarsi in mezzo ad intellettuali italiani e come io, per sbollirla un po', cercai di spiegarle che il popolo italiano si divide in scrittori e analfabeti, subito tirò fuori un biglietto da visita e felice ed orgogliosa me ne fece omaggio. A colazione tutti bevvero e mangiarono moltissimo, anche la donna bionda, che da ormai nove mesi era in Italia e perciò pescava i gamberetti con le dita nel piatto e beveva dai bicchieri altrui dicendo «sorry» e ridendo moltissimo. Il motivo dell'incontro e della visita era andato completamente perso e nessuno di noi conosceva ormai le ragioni che l'avevano portata a Portofino. Al caffè successe qualcosa di ibrido, ma solo pochi lo capimmo bene. Poi si andò nel giardino del castello dove la giornalista abitava. C'erano sentieri con meravigliose ortensie viola ed azzurre. Dall'alto si vedeva la stradetta del paese con gente che andava su e giù facendo il chilo, le camicie di fuori e le macchine fotografiche a tracolla. Il cielo era scuro e il mare senza richiami. Passeggiammo a lungo tra le ortensie, chiedendo invano alla donna spiegazioni su McCarthy. Lei rideva e si diceva felice e ubriaca. Poi ci lasciò. E dopo un poco notammo anche l'assenza del nostro anfitrione. Tutti gli amici rimasero sdegnati e delusi quando, partiti alla sua ricerca, lo sorpresero tra i cespugli di ortensie con la cravatta in disordine e il sorriso falso. La giornalista americana si imbellettò subito, ricomponendosi, per accompagnarci fino alla piazzetta gremita di macchine, dove poliziotti venuti da Genova, con la paletta bianca e rossa infilata nel gambale, smistavano il traffico, con bruschi gesti e grida. “
---------
Brano tratto dal racconto Tre incontri pubblicato il 28 luglio 1953 sul settimanale Il Mondo, quindi raccolto in:
Giovanni Arpino, Storie dell'Italia minore, Mondadori (collana Oscar Originals), 1990; pp. 38-39.
13 notes · View notes
angelap3 · 18 days
Text
Tumblr media
Non so perdonare. Né dimenticare.
Lettera scritta in risposta ad Alberto Jacoviello, inviato di «la Repubblica» e «L'Unità», che si scusava per averla offesa in passato.
Caro Jacoviello,
....chiedere scusa, come tu hai fatto, quando si ha torto, è sempre nobile. E non molti ne sono capaci, non molti ne hanno il coraggio. Però devo dirti ciò che dirò e, se non lo facessi, mentirei non solo a te ma a me stessa.
....Io non so perdonare. Né perdonare né dimenticare. È uno dei miei più grandi limiti forse, e il più lugubre. E meno che mai so perdonare quando una ferita mi è stata inferta da persone dalle quali mi aspettavo affetto, tenerezza, o sulle quali mi facevo illusioni positive. Ciò non significa, naturalmente, ch'io dichiari guerra o resti in guerra con coloro che mi hanno ferito, offeso. Significa che quelle persone le liquido. Le cancello dai miei pensieri, dalla mia vita. Se le incontro per strada le saluto, in alcuni casi ci scambio una parola, ma dentro di me è come se mi rivolgessi a un'ombra. Esse non esistono più.
.....In questi ultimi due anni, cioè da quando la morte e il dolore si sono abbattuti su di me indurendomi, ho liquidato più persone che in tutta la mia vita. Non v'è uomo o donna colpevole verso di me che non sia finito nella Siberia dei miei sentimenti.
Hai perfettamente ragione a chiudere la tua lettera dicendo che chi non sa perdonare condanna sé stesso alla solitudine. Però hai torto a ritenere che tale «condanna» sia per tutti insopportabile. E dimentichi il proverbio che dice: «Meglio soli che male accompagnati». Non sempre la solitudine è una prigione. A volte, per alcuni, è una conquista che difende da ulteriori ferite ed offese. Solo i deboli e i poveri di spirito hanno paura della solitudine e si annoiano a stare soli. Io non sono debole. Sono molto forte, e durissima ormai. Non sono neanche povera di spirito. Quindi non ho paura della solitudine.
Tutte le volte che ti ho visto mi hai raccontato antichi insulti scritti i pensati. E tutte le volte che ti ho visto è stato come ricevere una coltellata nel cuore. Mi ha colto una nausea che solo la mia capacità di controllo è riuscita a nascondere o a vestire con gli abiti dell'indignazione. È probabile che la tua coscienza si senta lavata dal fatto di avermi confessato quegli antichi insulti scritti o pensati. Ma io non credo che confessare un peccato equivalga a cancellare il peccato. Quel concetto cattolico, anzi cristiano, mi ha sempre inorridito. I peccati commessi restano peccati commessi e niente può cancellarli: né Dio, né il diavolo, né gli uomini, né una sfilata di pater e di ave-maria detti per penitenza. Ciò vale per me, per te, per l'umanità intera presente e passata. Ecco perché non riesco a perdonare. Non voglio.
Ciò è spietato? Sono tanto spietata con me stessa che non vedo perché dovrei essere dolce con gli altri. Il massimo ch'io possa consentirmi è rispondere in modo esteso a chi mi ha scritto in modo esteso. Spiegarmi a chi mi ha spiegato. Ed è molto. Tu sei l'unica persona fra le decine che ho liquidato, esiliato nella Siberia dei sentimenti, cui abbia detto no con una lettera e non col silenzio. Di solito oppongo un silenzio di pietra. Quello che seguirà a questa lettera.
E così farò, sempre, in tutte le circostanze della vita, con tutti coloro che tentano di impormi una prepotenza. E non cederò, mai. Mai. E guai a chi si permette o si è permesso o si permetterà di mettere in dubbio la mia onestà professionale e personale: che poi sono, ovvio, la medesima cosa.
Ora mi è più facile dirti addio.
Peccato. Ma addio.
Oriana Fallaci
42 notes · View notes
crazy-so-na-sega · 3 months
Text
Tumblr media
E questo "inesorabile" è arrivato. Irresistibilmente, una dopo l'altra, le sfere dei valori hanno proclamato la loro autonomia: il valore economico in "gli affari sono affari", il valore artistico in "L'arte per l'arte", lo sviluppo industriale si è trasformato in un processo "per se stesso" che non serve più la soddisfazione dei bisogni. L'essere a riposo, l'unità, viene rimossa ovunque a favore della funzione, come l'immagine fisica del mondo ha dovuto abbandonare tutti i concetti di sostanza per ottenere una pura funzionalità matematica.
- Ivan Ellul
33 notes · View notes
ragazzoarcano · 1 year
Text
“L'inaspettato
che non smetti di aspettare.
È quello.
L'unità di misura della speranza.”
— Chandra Livia Candiani
294 notes · View notes
samaeljigoku · 1 year
Text
Tumblr media
Diavolo & L'Unità Speciale Experimental painting inspired by 60s-70s animations and psychedelic pop art. I've never tried this style before and wanted to draw these guys again. <3 Slight alternate version below cut.
Tumblr media
138 notes · View notes