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#Generale Valery
quietparanoiac · 1 year
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— She used to work for me. I assume that you work for her killer. — No. Jacopo Barberis is innocent. — Your clients always are. Isn't that so?
La legge di Lidia Poët (2023–), 1x06
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therunwayarchive · 8 months
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Viktorija Bauzyte & Valery Kaufman for Officine Generale, Fall 2022
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abr · 1 month
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Polizia segreta istituita dal governo zarista nel 1881, fu la Ochrana a commissionare i “Protocolli dei Savi di Sion”, un presunto piano per la conquista del pianeta che sarebbe stato elaborato al primo Congresso sionista di Basilea del 1897, in realtà fabbricato rielaborando vari materiali (da Sergej Aleksandrovič Nilus, autore di vari testi di devozione ortodossa) .
(...) Pubblicati per la prima volta nel 1903, furono dichiarati fasulli da un tribunale svizzero trent’anni dopo. Ma tuttora sono molto diffusi e presi sul serio a livello ufficiale in vari paesi islamici (...). E girano anche in vari ambienti (anti) occidentali (...). Da noi sono stati conosciuti soprattutto a partire da una edizione del 1937, con una singolare introduzione di Julius Evola, secondo cui sarebbero stati falsi nella forma ma veri nella sostanza (...).
119 anni dopo, (d)all’Ochrana (...) (alla) Cheka, Gpu, Nkvd, Kgb, Fsb. (C)ome ad esempio è stato  il tedesco ad aver dato al mondo la parola blitz, lo spagnolo golpe, l’inglese intelligence, il portoghese per mediazione boera commando o l’italiano fascismo, dal russo abbiamo preso la parola disinformatija (...).
La storia che l’Aids lo avevano fabbricato gli americani fu passata dal Kgb al giornale indiano filo-sovietico Patriot, che lo pubblicò la prima volta nel 1983. Ma venne sostanzialmente ignorata fino a quando, nell’ottobre del 1985, non fu rilanciata dalla Literaturnaya Gazeta, e poi potenziata da una relazione di Jacob Segal, un biofisico informatore della Stasi tedesco orientale. Non c’erano ancora internet e i social, ma bastarono giornali popolari inglesi (...) per diffonderla ai quattro venti. Nel 1987 (...) l’Urss ammise formalmente che era una balla, ma ormai nel Terzo Mondo aveva fatto ulteriore strada (...).        
L’Urss nel 1992 cessò di esistere, e (...) nel 1996 venne istituita la Fsb. L’anno dopo esce “Osnovy geopolitiki: geopoliticheskoe budushchee Rossii”: “Fondamenti di geopolitica -  Il futuro della Russia”. Adottato come libro di testo dall’Accademia militare  russa, lo firma  Aleksandr Dugin, un intellettuale misticheggiante e studioso del citato Julius Evola (...).
In qualche modo, la “quarta teoria politica” da Dugin teorizzata per “andare oltre le teorie politiche classiche della modernità” (...). “La quarta  teoria politica è antiliberale, anticomunista e antifascista allo stesso tempo” (in realtà è solo ferocemente antiliberale e nazional-socialista, cioè sintesi statalista nazimao, ndr), e allo spirito dei Protocolli si richiama chiaramente (diluendo) l’antisemitismo in un più ampio antioccidentalismo. (...)
Oltre all’ideologia, però, in questo libro in particolare Dugin propone una strategia, che aggiorna il repertorio zarista e sovietico all’epoca della rete. (L'uso di) strumenti asimmetrici: disinformazione, sovversione, guerra politica. Un concetto tipicamente da Ventesimo secolo come quello di competizione asimmetrica, (...) è messo assieme alle idee del generale Valery Gerasimov su come condurre la guerra nel XXI secolo. Risultato: “Una pratica non lineare di competere con l’Occidente solo nelle aree in cui la Russia si trova in vantaggio”. E la prima di esse era quella dell’informazione, per via del sistema autoritario che mette la Russia relativamente al riparo dalle contromosse dell’altra parte.
Però da qui (il rischio di ) una  escalation fuori controllo, su cui poi il Cremlino avrebbe avuto gravissimi problemi a tornare indietro (causando la dipendenza dalla Cina, ndr). E qua stiamo.
via https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/03/19/news/l-antica-tradizione-russa-di-manipolare-le-informazioni-e-diffonderle-3823233/
Maurizio Stefanini datato e pur abbondantemente depurato dal tifo da stadio demogradigo (le curvesud so' opposte ma tutte uguali), cmq. utile per evidenziare gli evidenti, rozzi FLAWS concettuali del fronte che in occidente si dichiari anti occidentale, gettando il bambino assieme all'acqua sporca ("bei pirla", cit. Feltri).
[Per inciso, rassicuriamo Stefanini: la Russa ANELA a trovare una way out dal dispendioso e totalizzante casino alla Saddam Hussein in cui s'è cacciata, ma come tutto il resto, non dipende più dalla Russia, potenza oramai solo (macro-)regionale. Dipende dagli Usa: sarà sufficiente attendere la cacciata di Biden a fine anno e ci siamo.]
Testimonianza concreta di come un SANO COMPLOTTISMO, quello anti autoritario anti derive culturali anti degrado, debba porre dubbi e metter sotto al microscopio TUTTI i tentativi di manipolazione collettiva collettivista. La stella polare: sospettare quando si sente puzza di autoritarismo statalista, di ogni specie: sia Deep State Dem. che satrapia orientale.
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arcobalengo · 2 years
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'Grande rischio che le linee del fronte ucraino crollino'
Secondo alti ufficiali ucraini che hanno prestato servizio sotto il generale Valery Zaluzhny il quadro militare è cupo: c’è il grande rischio che le linee del fronte crollino ovunque i generali russi decidano di concentrare la loro offensiva. Lo riferisce Politico.     “Non c’è nulla che possa aiutare l’Ucraina adesso perché non esistono tecnologie in grado di compensare l’Ucraina per la grande…
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unita2org · 5 months
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UCRAINA, ABBANDONATA DAGLI USA E SCARICATA SULL'EUROPA. MA FUORI DALLA NATO
Soldati ucraini in fuga di Redazione Zelensky è stato negli Usa a caccia di fondi a sostegno della guerra, ricerca che è stata un fallimento totale a causa dell’opposizione serrata dei Repubblicani. Anche le fonti d’intelligence staunitensi confermano le enormi difficoltà degli ucraini sui campi di combattimento. Inoltre Zelensky è in lotta con il capo di Stato maggiore, il generale Valery…
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valeriozannoni · 6 months
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La vittoria ucraina passa dalle forze aeree e dai miglioramenti nella guerra elettronica
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rausule · 9 months
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Conatus subversio ducum militarium Russorum a Prigozhin Kremlin permisit habere litmum experimentum fidelitatis aliquorum circulorum defensionis et politicae Russicae: Surovikin solum est eminentissimus et notissimus exponens id quod ad omnes effectus est. parvum deiectionem, quae tamen magnam differentiam habet ad remotionem odiosorum ingenia e potentia missionis comparata. Re vera, Kremlin, cum decisionem generalem "ad dispositionem" relinqueret, eum a ordinibus non feriret, demonstrat adhuc habere duces militum in re militari niti singulari momento in historia Russica, quae in conflictu repraesentata est. in Ucraina, quae facultates humanas et materias absorbet, quae Russia magna difficultate compensare procurat.
Etiam magis, praesidentia indiget ad ordines mundi militaris et indolis Surovikin sicut Surovikin eximi non potest ab scaena tout curia, sicut adhuc utilis esse potest ad bellum et politica proposita: generalis enim vir magnus est. experientia (et flu).
Successor eius Viktor Afzalov primas suas in mense Iulio die 10 palam fecit dum nuntiavit Magistro Defensionis Staff Valery Gerasimov in specie televisifica, quamquam in vi aeris munere CSM per quadriennium functus est.
Afzalov, anno 1968 natus, e Pushkin Scholae militaris anno 1989 lectus est cum specializatione in electronicarum aeris defensione et in 2000 academiam militarem deduxit, deinde anno 2010, academiam militarem generalem Staff virium armatorum frequentavit. Foederatio Russiae. Mense Iulio 2017, ex decreto praesidentiali, praefectus Vks et aeris defensionis Districtus Militaris Orientalis constitutus est, mense Augusto 2018 locum principis virgae accepit. Mense Octobri 2022 , Afzalov praefectus copiarum in zona operationis militaris speciali designatus est, et mense Ianuario 2023 legatus praefectus factus est.
Afzalov institutio respondet necessitati Surovikin removendi e scaena publica - ut mox obliviscatur - et punctum communicationis externae habere referatur, propterea veri simile est quod munus eius efficax erit.
Afzalov phantasma esse videtur: nihil notum est de vita privata, magistratus retia socialia non habet, numquam colloquia media dedit et numquam informationes divulgavit de familia sua. Ubi natus est nec purus praesent.
Eius profile est igitur illius hominis, qui non placet arcu, reservata ac fugax, quae eum facit perfectam indolem ad munus solius oratoris, qui post purgationem Surovikini ad ordinationem militarem restituendam inservit, ideoque; Verisimile est, cum praesidentia novum ducem constituat, in oblivionem deficiet.
Ex parte aeris in conflictu operationum, quod factum est, non habebit quascumque repercussiones, sicut scimus eas maxime consistere in imperio terrestri, quo instrumento aeronautico utitur secundum necessitates operationes. Re quidem vera consentaneum est VKS generales operationes ab Afzalov non decerni et administrari, sed a duo Dronov-Golovko, respective copiis aeris et spatii praefecto, sub rigore Defensionis Generalis. Rebellio Prigozhin re vera a summis ducibus militaribus in potestatem armatorum apud Kremlin induxit, quae, ut scimus, inseritur decernendo de bellicis rebus.
Nunc praedicere de quis Surovikin in praeposito Vks substituere possit et locum Afzalov in interim fundamento capere, difficilius est ob tenuitatem internam condicionem, at si nomen haberemus, nomen haberemus viri ornatissimi Andrey. Dyomin, praefectus current copiarum Air et missilium Defensionis et Deputatus Praefectus Virum Aerospace
Dr De Beer
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kneedeepincynade · 10 months
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The Sino Russian unity is a gun pointed straight at the heart of the American empire
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ CINA E RUSSIA RAFFORZANO LA COOPERAZIONE STRATEGICO-MILITARE | "NORTHERN UNION" ⚠️
⭐️ L'Esercito Popolare di Liberazione e le Forze Armate della Federazione Russe hanno concluso, il 23/07, l'esercitazione militare congiunta "Northern Union" nel Mar del Giappone 😍
🇨🇳 L'esercitazione, ha affermato il Generale Li Shangfu - Ministro della Difesa della Repubblica Popolare Cinese - si è svolta per migliorare la Cooperazione Strategico-Militare tra i due Paesi, e per rafforzare la capacità congiunta di salvaguardare la Pace e la stabilità nella Regione, minacciata dagli USA, dai suoi lacchè regionali, e dalla NATO, che si dimentica il significato di "Atlantico" 😡
💬 «Durante l'esercitazione militare Sino-Russa, gli ufficiali e i marinai di entrambi i Paesi hanno dimostrato qualità professionali di alto livello, e forti capacità di impegnarsi in una guerra navale in condizioni regolari e complesse», ha affermato l'ammiraglio Valery Kazakov, vice-comandante dell'esercitazione 🇷🇺
🌟 Il Compagno Qiu Wensheng, Comandante dell'intera esercitazione, ha definito "Northern Union" come «un'importazione azione di combattimento reale per Cina e Russia per affermare congiuntamente la sicurezza del transito marittimo strategico, nonché un'importante pratica per approfondire le operazioni navali e aeree congiunte» ⭐️
⭐️ Master-Post sui Rapporti tra Cina e Russia 💕
⭐️ Sergej Lavrov: "I rapporti tra Russia e Cina sono migliori di qualsiasi alleanza militare" 🤗
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⚠️ CHINA AND RUSSIA STRENGTHEN STRATEGIC-MILITARY COOPERATION | "NORTHERN UNION" ⚠️
⭐️ The People's Liberation Army and the Armed Forces of the Russian Federation concluded the "Northern Union" joint military exercise in the Sea of ​​Japan on 23/07 😍
🇨🇳 The exercise, said General Li Shangfu - Minister of Defense of the People's Republic of China - was held to improve the Strategic-Military Cooperation between the two countries, and to strengthen the joint ability to safeguard Peace and stability in the Region, threatened by the USA, its regional lackeys, and by NATO, which forgets the meaning of "Atlantic" 😡
💬 "During the Sino-Russian military exercise, the officers and sailors of both countries demonstrated high-level professional qualities, and strong capabilities to engage in naval warfare under regular and complex conditions," said Admiral Valery Kazakov, deputy exercise commander 🇷🇺
🌟 Comrade Qiu Wensheng, Commander of the whole exercise, defined "Northern Union" as «a real combat action import for China and Russia to jointly assert the security of strategic sea transit, as well as an important practice to deepen joint naval and air operations» ⭐️
⭐️ Master-Post on China-Russia Relations 💕
⭐️ Sergej Lavrov: "Relations between Russia and China are better than any military alliance" 🤗
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lamilanomagazine · 11 months
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Arrestato il generale Sergei Surovikin
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Arrestato il generale Sergei Surovikin Il generale Sergei Surovikin arrestato, il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov esautorato: Vladimir Putin, secondo news diffuse da media e blogger militari, ha avviato le 'purghe' ai vertici delle forze armate della Russia dopo la marcia della Wagner di Yevgheny Prigozhin, arrivata a quasi 200 km da Mosca prima di fermarsi, senza un reale intervento dell'esercito regolare. E intanto, in Daghestan per un incontro con il presidente Sergey Melikov, Putin torna a ostentare sicurezza concedendosi agli ammiratori, tra strette di mano, baci e selfie, assicurando di non aver "mai avuto dubbi" sul sostegno del popolo russo, schierato e unito dalla parte della leadership. Se secondo il New York Times Surovikin, già capo delle operazioni militari in Ucraina, sarebbe stato al corrente in anticipo dei piani di ammutinamento, per il il Moscow Times - che cita due fonti vicine al ministero della Difesa di Mosca - il generale sarebbe stato arrestato perché, almeno "apparentemente", avrebbe scelto "la parte di Prigozhin". A seguire con attenzione quello che è accaduto negli ultimi giorni e quello che sta accadendo è la comunità di blogger militari russi che, spiega la Cnn, si aspettano ora un serio rimpasto tra i vertici dell'esercito di Mosca alla luce della rivolta di Wagner. E forse anche all'interno dei servizi di sicurezza per non averne visto i preparativi. Un popolare blogger di nome Rybar, spiega l'emittente, ha rivelato mercoledì scorso che un'epurazione era già in corso e che aveva colpito comandanti di medio livello che si erano rifiutati di sparare alle colonne di mercenari con il rischio che i civili venissero colpiti: "Da diversi giorni, investigatori e rappresentanti dell'UST, (il Servizio di sicurezza federale), lavorano sia sulla leadership degli organi di comando e controllo militare sia sui comandanti delle unità", le parole di Rybar. Ma non solo. Secondo il blogger, mentre Gerasimov rimane formalmente responsabile di quella che la Russia chiama "operazione militare speciale" in Ucraina, il comandante delle forze aeree, il colonnello generale Mikhail Teplinsky, starebbe di fatto conducendo la guerra. Un altro noto blogger, Boris Rozhin, ha scritto inoltre che "uno degli aspetti positivi del 24 giugno potrebbe essere che le autorità saranno ripulite dal personale sleale e instabile". Se non è chiaro quale sarà il destino di Prigozhin, intanto il leader del Gruppo Wagner non potrà di sicuro essere consegnato agli Stati Uniti per rispondere dei crimini di cui è accusato. A chiarirlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, rispondendo a una domanda in proposito: "Ogni cittadino russo ha il diritto di contare sull'assistenza della Russia per proteggerlo dai tentativi illegali di portarlo all'estero per responsabilità penali". La precisazione è arrivata dopo che il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha ammesso che Washington vorrebbe che Prigozhin comparisse davanti a un tribunale americano per i "crimini di cui è accusato" sia in Ucraina che in Africa, dove l'organizzazione è presente. Zakharova ha poi sottolineato che la Russia risolverà la situazione con Prigozhin e i suoi mercenari "senza commenti esterni". "Chi voleva esprimere il proprio sostegno, lo ha espresso; chi voleva aiutare, ha aiutato. Tutto questo lo ricorderemo, ne prenderemo atto e non lo dimenticheremo", ha detto.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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e-o-t-w · 1 year
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Eyes on the world #128
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Avete iniziato a farvi un’idea di questo 2023? 👍 o 👎?
In generale si può dire che non sia iniziato all’insegna della tranquillità, anzi. Questa settimana facciamo un salto nuovamente in Ucraina (è quasi un anno ormai), poi in Brasile, Francia per tornare infine in Italia.
Carne al fuoco ce n’è tanta, cominciamo 👇
🇺🇦 LA TREGUA SALTATA, IL NUOVO COMANDANTE RUSSO, L’AVANZATA SU SOLEDAR: LA SETTIMANA IN BREVE
(1) Festeggiare il capodanno ortodosso non ha, come prevedibile, portato la pace dentro alcuno schieramento. Tutt’altro. La tregua di 36 ore tra il 6 e 7 gennaio, sancita – sulla carta - dal presidente russo Vladimir #Putin, è durata poco o nulla; i bombardamenti si può dire che non siano mai cessati lungo tutto il fronte, da una parte e dall’altra, con accuse reciproche di aver cominciato per prime ad attaccare. La tregua era stata comunque rigettata dagli ucraini, dal momento che nell’arco del conflitto in nessun caso è stata rispettata. La città più colpita è stata #Bakhmut, ma sono state interessate anche Donetsk e Kramatorsk, mentre a Kherson è stata bombardata una stazione dei pompieri. Nel weekend è anche circolata molto una notizia (non confermata in modo indipendente) sulle presunte morti di 600 soldati ucraini a causa di un attacco missilistico russo proprio a Kramatorsk. Secondo le autorità ucraine si è trattato dell’ennesimo caso di propaganda di matrice sovietica. La Russia intanto ha nominato come nuovo comandante delle operazioni russe in Ucraina Valery Gerasimov, attuale Capo di Stato maggiore dell’esercito; prenderà il posto di Sergei Surovikin, che a sua volta diventerà uno dei 3 vice. Sul campo le truppe russe stanno continuando ad avanzare verso la conquista di Soledar, un centro abitato nell’est dell’#Ucraina dove si sta combattendo parecchio negli ultimi giorni. Diversi soldati ucraini sono ancora sul posto, ma in netta difficoltà. La Russia spera di poter portare a casa il primo successo da agosto, al fine anche di avvicinarsi ulteriormente a Bakhmut, obiettivo senza dubbio più allettante. Qui lo scontro si è fatto durissimo e sta provocando perdite a entrambi gli schieramenti.
🇧🇷 I SOSTENITORI DI BOLSONARO ASSALTANO LE ISTITUZIONI: POLIZIA E POLITICI LOCALI SOTTO ACCUSA
(2) I disagi che hanno seguito la vittoria alle elezioni brasiliane di Luiz Inácio #Lula da Silva si si sono trasformati ben presto in tempesta, con conseguenze che potrebbero protrarsi per mesi. Andiamo con ordine. Domenica scorsa migliaia di sostenitori del presidente uscente (e sconfitto nell’ultima tornata elettorale) Jair #Bolsonaro hanno fatto irruzione nella sede del parlamento, dell’ufficio presidenziale e della Corte suprema brasiliana nella capitale #Brasilia. Il loro fine era protestare contro quanto avvenuto nelle ultime elezioni, lamentando brogli mai confermati o provati realmente (l’ex presidente denunciava da un mese circa il malfunzionamento delle macchine del voto elettronico e non ha mai accettato di fatto la vittoria di Lula). Molti di loro erano accampati vicino la sede del parlamento da giorni e la situazione si pensava potesse esplodere da un momento all’altro. Persino sui social network (TikTok, Twitter e Telegram in primis) l’assalto alle istituzioni era cosa nota, con i manifestanti riuniti in gruppi con hashtag caratteristici, alcuni dei quali ad hoc per evitare di essere censurati. I sostenitori dell’ex presidente sono arrivati in massa da ogni parte del paese, senza che le forze dell’ordine muovessero un dito. Una volta all’interno dei locali, i manifestanti hanno danneggiato statue e dipinti, rotto vetri e creato il caos, arrivando anche allo scontro con le forze dell’ordine (ne riparleremo). Lula ha subito reagito firmando un decreto d’emergenza che ha autorizzato il governo federale a intervenire in ogni modo per riportare la calma nella capitale. Bolsonaro ha “seguito” la scena dagli Stati Uniti, dove si è recato per non partecipare alla cerimonia di trasferimento dei poteri di qualche settimana fa (e dove è ricoverato da qualche giorno con forti dolori addominali). Il fatto ricorda molto quello avvenuto poco più di 2 anni fa al Washington, quando i supporter di Donald #Trump (appena uscito sconfitto dalle elezioni) assaltarono il Congresso degli Stati Uniti. Sono piovute critiche fortissime sui mancati interventi per prevenire l’attacco, da molti ritenuto piuttosto prevedibile. Sia il ministro della difesa Monteiro che il governatore del distretto federale di Brasilia Rocha hanno dapprima espresso supporto per l’ex presidente durante la campagna elettorale e poi minimizzato le manifestazioni in suo favore. A farne le spese sono stati Anderson Torres, segretario alla sicurezza del distretto federale, e Fabio Augusto Vieira, capo della polizia militare del medesimo distretto federale, entrambi arrestati con l’accusa di aver favorito l’assalto invece di impedirlo (parere confermato anche dall’attuale presidente Lula). Ma la Corte suprema ha deciso di sospendere anche lo stesso Rocha per 90 giorni. Egli avrebbe deliberatamente ignorato gli appelli delle autorità, preoccupate per il massiccio arrivo di pullman carichi di sostenitori di Bolsonaro nella capitale. Neanche la polizia militare è stata risparmiata dalle critiche, con l’accusa di aver persino protetto – in diversi casi – i manifestanti. Sono ormai diffusi online video di membri delle forze dell’ordine che riprendono l’assalto invece di intervenire. Numerose intercettazioni hanno messo sul banco degli imputati anche il vice di Torres, Fernando de Sousa Oliveira, che – parlando con Rocha – lo ha rassicurato sulla manifestazione, definendola “mite e pacifica”. Sembra inoltre che sia stato l’esercito stesso a impedire alla polizia di entrare nel loro quartiere generale per sgomberare gli accampamenti, alimentando dubbi sull’effettiva volontà di intervenire a sedare le rivolte. Queste hanno comunque portato a oltre 1.500 arresti, secondo le stime elaborate dal ministro della Giustizia e della Sicurezza pubblica Flavio Dino. Nelle prossime settimane sono previste indagini che faranno ancora più chiarezza su chi abbia avuto un ruolo chiave nei fatti, oltre i sopracitati.
🇫🇷 FRANCIA: L’ATTESA PROPOSTA PER RIFORMARE LE PENSIONI NON È STATA BEN ACCOLTA. IL GOVERNO TRATTA
(3) Torniamo in Europa, più precisamente in #Francia, dove si sta molto discutendo della nuova proposta di legge per riformare il sistema pensionistico transalpino. Da settimane le trattative tra governo e sindacati non trovano sbocchi soddisfacenti per entrambe le parti, con i secondi particolarmente critici soprattutto dell’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. È dal 2019 che si parla di rivedere le #pensioni, che rientrano in un quadro che molti definiscono costoso, ingiusto e complicato. Il motivo? Semplice! In Francia ci sono 42 regimi pensionistici diversi, ognuno dei quali (quasi uno per singola categoria) con trattamenti e agevolazioni diverse. Il suo costo equivale a quasi il 15% del PIL (in Italia lo supera, con il 15,6%), cifra non sostenibile per le casse francesi, che potrebbero ripiombare nel deficit del 2020. Ma cosa contiene questo piano tanto discusso? Come detto, l’innalzamento dell’età pensionabile a 64 anni, che consentirebbe alla Francia di adattarsi a molti altri paesi europei e di spendere meno in pensioni, essendoci 2 anni in meno da pagare per ciascuno. L’innalzamento non sarà tuttavia istantaneo, ma ci si arriverà passo passo giungendo nel 2030. Inoltre, il governo vorrebbe anticipare al 2027 (invece che al 2035) l’aggiunta di un anno di contributi in più, che passerebbero da 42 a 43 di lavoro, così da aggiungere nuovi fondi per rendere il sistema più sostenibile. Secondo diversi analisti la misura sarebbe esagerata e il deficit non tale da necessitare l’aumento dell’età pensionabile. Ciò non è comunque bastato per evitare l’agitazione delle sigle sindacali, che hanno già annunciato numerosi scioperi contro la proposta di legge. La discussione alla Camera è prevista all’inizio di febbraio e, per entrare in vigore, servirà che entrambe la approvino.
🇮🇹 LE ULTIME DALL’ITALIA: CARO BENZINA, LEGGE CARTABIA E ITSART I PROTAGONISTI DELLA SETTIMANA
(4) Infine voliamo in #Italia per una panoramica a 360° su diversi aspetti che stanno riguardando il nostro paese, tra politica, economia e arte. Un paio di provvedimenti sono entrati in vigore dal primo gennaio. Innanzitutto sono tornate al loro valore originale le #accise sulla benzina, con annesso – fisiologico – aumento dei prezzi dei carburanti. Il taglio voluto dal precedente presidente del Consiglio Mario Draghi era volto a calmierare i rincari dovuti alla guerra in Ucraina, ma non era destinato a durare per via del costo generale della misura e perciò non è stato rinnovato. Tuttavia, con un decreto legge ad hoc, i benzinai dovranno esporre – accanto al loro prezzo di vendita – quello della media nazionale, da aggiornare quotidianamente, così da informare i consumatori un’eventuale speculazione sul costo del carburante. Per tutta risposta, i gestori dei distributori di carburante hanno già programmato uno sciopero previsto per il 25 e 26 gennaio. Intanto in Senato è stata votata favorevolmente la conversione in legge del decreto che autorizza definitivamente a inviare armi all’Ucraina fino al termine del 2023 (la Camera invece voterà il 23 gennaio). Novità anche per la giustizia, soprattutto per una norma dentro la legge #Cartabia entrata in vigore proprio con l’inizio del 2023. Sono aumentati i reati perseguiti solo se viene presentata una querela specifica, mentre sono diminuiti quelli per i quali il procedimento inizia automaticamente. In mancanza di denuncia quindi, alcuni reati contro la persona o il patrimonio si risolveranno con condotte “riparatorie e risarcitorie”. Il tutto rientra nel tentativo di snellire e rendere più efficiente la giustizia penale, intervenendo anche sul sovraffollamento delle carceri. Secondo i detrattori invece, la norma promuoverebbe l’impunità, con persone colte in flagranza di reato che potrebbero evitare il carcere (la carcerazione preventiva, sostanzialmente), pur non essendo prevista - dalla norma stessa - alcuna depenalizzazione. E in ogni caso la vittima ha 3 mesi di tempo per formalizzare le accuse. Infine la cosiddetta “Netflix della cultura” italiana, #ITsART, è stata chiusa dopo soli due anni di vita. L’iniziativa, promossa nel 2020 dall’allora ministro della cultura Dario Franceschini, non è stata rifinanziata dall’attuale ministro Sangiuliano ed è finita in liquidazione. Sin dalla sua apertura nel maggio del 2021, ha ricevuto parecchie critiche, principalmente dovute alla non originalità/esclusività dei contenuti e ai prezzi molto poco competitivi (2 euro per noleggiare un film, 5 per acquistarlo, 10 per un concerto dal vivo in streaming, e tutto senza la possibilità di usufruire del servizio in abbonamento). Solo nel primo anno le spese sono state nettamente superiori alle entrate, con 7.5 milioni utilizzati per mantenere la piattaforma a fronte di soli 246 mila euro di incassi, e ciò ha portato alla sua definitiva chiusura.
Voliamo verso le menzioni d’onore, più che mai ricche 👇
🇺🇸 15 votazioni. Non accadeva dal 1859 che per eleggere un presidente della Camera dei deputati americana ci volesse così tanto tempo. Ma alla fine Kevin #McCarthy (Repubblicano) ce l’ha fatta grazie all’astensione di Matt Gaetz e Lauren Boebert, due dei deputati dell’ala più estrema del Partito. Per essere eletto, McCarthy ha dovuto istituire un meccanismo per poter essere rimosso in qualsiasi momento, oltre ad aver concesso 1/3 dei seggi del Rules Committee (l’organo interno che gestisce i lavori della Camera) proprio alla sezione più conservatrice del partito. Secondo diversi analisti, con questo clima sarà molto complicato approvare nuove leggi.
🛒 Il noto miliardario cinese Jack Ma, fondatore del colosso dell’e-commerce #Alibaba e delle aziende che fanno parte del conglomerato, non sarà più a capo di Ant Group, l’azienda che gestisce Alipay (il servizio di pagamenti online più grande al mondo). Non è stata data alcuna spiegazione a riguardo e non è chiaro se Ma sia stato rimosso o se sia stata una sua decisione. Negli ultimi anni, dopo gli interventi del governo cinese a interromperne il – di fatto – monopolio, la sua gestione è stata molto più accomodante nei confronti del governo.
🇲🇽 La settimana scorsa abbiamo parlato degli scontri tra la polizia e il cartello messicano situato a Sinaloa, in seguito all’arresto del figlio del più famoso trafficante di droga del mondo (El Chapo). Ci sono dettagli sul bilancio di tali scontri, che avrebbero provocato 29 morti. 10 erano parte delle forze dell’ordine, mentre 19 erano presunti membri di gang criminali, in base a quanto dichiarato dal ministro della Difesa messicano Luis Cresencio Sandoval.
🍽 Con una misura simile a quella riguardante i fast food in Francia, l’Inghilterra ha deciso di vietare posate, piatti e vaschette di plastica monouso per il cibo. La misura è in programma e riguarderà bar, ristoranti e cibo da asporto, ma non si sa quando entrerà in vigore. Si stima che venga riciclato solo il 10% delle oltre 5 miliardi di unità tra piatti e posate ogni anno.
🇨🇳 Continua incessante l’allentamento delle restrizioni in #Cina. Dalla scorsa domenica chi arriva dall’estero non avrà più alcun obbligo di quarantena, facendo così di fatto riprendere i viaggi turistici in partenza dalla stessa Cina. È la prima volta da 3 anni che la quarantena obbligatoria non viene più imposta, riducendo così ai minimi termini le restrizioni rimanenti nel paese (mentre i contagi continuano a salire). E il Capodanno cinese del 22 gennaio si avvicina.
🇮🇷 Non si sono mai fermate le proteste in #Iran, iniziate in seguito alla morte di Mahsa Amini risalente ormai al settembre dello scorso anno. Negli ultimi giorni sono aumentati i presidi dei manifestanti, in seguito al trasferimento in isolamento di due uomini arrestati proprio nel corso delle proteste. Solitamente ciò precede l’esecuzione, ma sembra che le impiccagioni siano state sospese per via dei suddetti presidi.
🇮🇱 Non si fermano le misure controverse adottate dal nuovo ministro della Pubblica sicurezza israeliana Ben-Gvir. È entrato in vigore il divieto di mostrare in pubblico (in qualsiasi circostanza) la bandiera della Palestina, considerata – in base a quanto si apprende – pericolosa per il mantenimento della pace.
🌨 Almeno 12 persone hanno perso la vita per via delle tempeste che da ormai da due settimane abbondanti dilaniano la California. Inondazioni e smottamenti sono ormai all’ordine del giorno, con oltre 90 mila famiglie senza elettricità e altrettanti abitanti sono stati costretti a fuggire dalle zone costiere. Su richiesta del governatore Gavin Newsom, il presidente Biden ha dichiarato lo stato di emergenza.
🇵🇪 Situazione sempre molto critica in #Perù. In settimana ci sono stati numerosi scontri tra manifestanti e polizia, principalmente nelle aree più povere, per via delle proteste contro la rimozione dell’ex presidente Pedro Castillo. In totale, da quando hanno preso il via le manifestazioni, sono morte oltre 30 persone. Castillo tentò di sciogliere il parlamento peruviano in quello che molti considerarono un tentativo di “colpo di stato”, per poi essere rimosso dall’incarico. I manifestanti chiedono il suo rilascio, nonché le dimissioni di Dina Boluarte, che fu vice di Castillo e ora ha preso il suo posto. La stessa Boluarte martedì è stata messa al centro di un’indagine, insieme a 2 ministri del suo team, per via delle azioni che la polizia ha compiuto durante le proteste, definite violente, eccessive e sproporzionate.
📄 Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è al lavoro per analizzare dei documenti trovati sia nella residenza privata che negli uffici del centro studi che il presidente americano Joe Biden ha fondato con l’università della Pennsylvania. Si tratta infatti di file riservati, risalenti al periodo dell’amministrazione Obama, durante il quale Biden ricoprì il ruolo di vice. Dato il vincolo, questi non si sarebbero dovuti trovare in un ufficio privato o men che meno nella propria residenza una volta terminato il mandato. La questione sta già facendo discutere.
✈ Restando in USA, sono stati parecchi i disagi per chi ha viaggiato in aereo negli ultimi giorni. Un problema informatico (per molti invece si tratterebbe di un cyberattacco) ha mandato in tilt i sistemi dell’agenzia governativa che regola l’aviazione civile (FAA). Tutti i voli interni di mercoledì mattina (fino alle 9 locali) sono stati bloccati per via di un accumulo di ritardi complessivo, e più di 500 voli sono stati cancellati.
🚀 L’azienda spaziale Virgin Orbit ha provato, nella notte tra lunedì e martedì, a portare in orbita alcuni satelliti in partenza dal Regno Unito. Un razzo che li conteneva sarebbe dovuto partire dall’ala di un Boeing 747, ma un suo malfunzionamento ha impedito il completamento della missione.
🎬 Sono stati assegnati i #GoldenGlobe 2023, tornati a essere trasmessi in diretta dopo che nel 2022 la cerimonia si era tenuta in privato e senza celebrità presenti (in seguito agli scandali di corruzione che hanno riguardato l’Hollywood Foreign Press Association). I 2 film che hanno ottenuto i riconoscimenti più importanti sono stati The Fabelmans (ispirato alla vita di Stephen Spielberg) e Gli spiriti dell’isola (candidato in ben 8 categorie). Premi anche per House of the Dragon, Abbott Elementary e The White Lotus.
🇪🇹 Segnali di distensione in #Etiopia, dove – come da accordi presi a novembre – i separatisti della regione del Tigrè hanno cominciato a consegnare alcune delle loro armi all’esercito etiope. Il disarmo infatti è una delle condizioni per favorire la pace, siglata il 2 novembre dello scorso anno. Inoltre, gli accordi prevedono che tornino a essere inviati nel Tigrè anche gli aiuti umanitari, negati proprio dal governo centrale etiope, e che i soldati inviati dall’Eritrea (a sostegno dell’esercito etiope) facciano ritorno nel loro paese.
Alla prossima 👋
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therunwayarchive · 8 months
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Valery Kaufman & Viktorija Bauzyte for Officine Generale, Fall 2022
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confrontodemocratico · 3 months
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Zelensky ringrazia (e dimette) Zaluzhny: «È arrivata l’ora di rinnovare i vertici militari, gli ho proposto di rimanere in squadra» – La foto
Fuori il generale più popolare dell’Ucraina ma dietro i sorrisi e la foto per il presidente si nasconde una vittoria a metà Negli scorsi giorni si è sentito parlare di imminenti dimissioni del generale Valery Zaluzhny, popolarissimo comandante in capo delle forze armate ucraine. Ultimamente con il presidente Volodymyr Zelensky non era rosa e fiori e il presidente ha espresso pubblicamente la…
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pangeanews · 4 years
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“È sempre giusto ribellarsi”: compie 100 anni la donna che per brio e personalità è nata nel 3000. Sia lode al genio di Franca Valeri!
“Lei ce va mai a Ostia? No, perché mica se deve anna’ in quelle capanne, quelle catapecchie, dove ce vanno quelli che se fanno i fatti loro… io vado proprio al centro, dove ce so’ certi stabilimenti, tutti de cementite, ’na cosa favolosa! A parte che so’ bellissimi, poi non c’è un contatto con la sabbia, con le cose sporche… e allora lì pare brutto entra’ senza radio, capito? Se passa pe’ miserabili!”. Questo è uno dei momenti che rendono regina Franca Valeri, un estratto del suo Parigi o cara, celeberrimo film scritto e interpretato da questa geniale signora, che il 31 luglio compie 100 anni, e che imbarazzo fare gli auguri a una leggenda vivente, una donna che doveva nascere nel 3000, da quant’è avanti di testa, brio e personalità. E se c’è un momento in cui la signora Valeri si sente una dea, lo dice lei stessa, “una dea tra vendicatrice e giocosa”, è ogni volta che le recitano le battute di Parigi o cara, esatte, precise in tempi e virgole, perché per noi ammiratori questo suo film è un must che abbiamo imparato a memoria, come una preghiera, un mantra da ripeterci nei momenti tristi della vita: basta mormorarsele dentro, tra sé e sé, e ti si riaccende il cuore.
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La signora Franca Valeri io ho avuto il privilegio di incontrarla, una volta, qualche anno fa: su al Gianicolo, e se tu non sei di Roma devi sapere che arrivarci a piedi è una scarpinata seria, che io quella domenica ho fatto, e quando sono arrivata anelavo solo due cose: un respiratore e una flebo! Ero morta, ed ecco che mi appare la signora Valeri, che se di anni non ne aveva 100 ne aveva più di 90, e sai che è successo? Era un incontro col pubblico, chiunque tra noi poteva farle una domanda, e invece siamo stati tutti zitti, in venerazione di una tale signora dello spettacolo, ma che dico? Della cultura tutta. L’intelligenza, quando ti si spalanca davanti, ha una potenza che ti impietrisce. Ti giuro, ha parlato solo lei, per 3 ore intere, non si è fermata mai, mattatrice come nessuna, ci ha raccontato così tanto di sé, di sé bambina (“Io sono secondogenita, mia madre voleva un altro maschio da chiamare Cesare, da abbinare a mio fratello maggiore di nome Giulio. Fantasia in famiglia ineccepibile. Io nasco, s’accorgono che non son maschio, si decide: Francesca. Nome antico. Alla fine han messo Franca, più moderno!”); di sé giovane donna che vuole fare l’attrice, ma è bocciata all’esame di ammissione all’Accademia di Silvio d’Amico; di suo padre che considera disonore massimo vedere il cognome Norsa su un cartellone teatrale, e la Valeri che ‘ruba’ Valeri a Paul Valéry (“me lo suggerì una amica poco prima di un provino: dì che ti chiami Valeri, poi lo cambi!”). Di sé e Vittorio Caprioli (“Io e Vittorio siamo stati insieme 11 anni: 10 anni di convivenza, 1 di matrimonio!”), di sé compagna di un uomo più giovane (“Quando si ama qualcuno è più affascinante possederlo coi gesti della tua vita che con quelli del sesso, ché con quelli son capaci tutti, tutte in questo caso. Che una stesse nel suo letto mezz’ora prima di incontrarlo certo non mi faceva piacere, ma se gli avesse lavato i capelli l’avrei uccisa”).
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Mi ha regalato una lezione di vita impagabile (“è sempre giusto ribellarsi: Hitler, Mussolini, a 18 anni d’accordo, ma l’Isis a 95 è troppo!”), che non cancello: mi serve a vivere. Perché è come dice Delia, la protagonista di Parigi o cara, “’sta generazione, è ’na generazione che non se regge!”, e qui se la prende coi più giovani, molli e vacui. Non sono come lei, non hanno la sua stessa forza e fame di vita, le stesse della signora Valeri che questo personaggio se l’è costruito su misura. Un personaggio, un film che non invecchierà mai, ti sfido a vederlo o a rivederlo e a darmi torto, anche se va detta questa verità: per quanto puoi amare Franca Valeri, se non sei di Roma, di questo film ridi la metà, ed è come se il tuo cuore ti battesse di meno, la tua testa ne rispondesse ma non all’unisono. Lo dico da romana, in questo film vi “è proprio Roma, nun è caso de sbajasse!”. Lo dico a mai bastante grazie a una milanese come Franca Valeri, che Roma l’ha capita appieno (“Sa che m’è preso n’altro vizio? Quando che so’ libera, che c’ho n’amico fidato, ’na cosa così, se n’annamo a magna’ all’EUR! Che poi certi palazzi, come che fossero… che je posso di’? Rudero però tirato ar fine! Insomma, non è moderno vero lì, lì è antico, però è quell’antico moderno che è la bellezza de Roma!”). Per Franca Valeri, far ridere è stata la sua vita, anche se “a me fa ridere solo Woody Allen, oltre me stessa”, e ripete che “le risate migliori, le ho sempre fatte con un libro in mano”. Un foglio scritto è più sincero di un confessionale, e “sono momenti in cui veramente ami la vita, quando quello che hai scritto ti fa ridere”.
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Scrive Franca Valeri: “Alla mia età, ti svegli perché hai finito di dormire, non perché la sera prima hai incontrato l’uomo della tua vita!”, e lei ha sempre messo davanti ai suoi amori il teatro, perché “non c’è uomo che valga la scena”. Lei ha sempre vantato tra le sue doti la logica ebraica, e infatti: “Che noi si vada in Paradiso è un concetto, è piaciuta l’idea ad esempio a Dante, che ci ha scritto su delle cose sublimi”. Può essere una modesta ragione di vita, ma comunque bisogna decidere che aspetto avere, e la signora Valeri ha presto su di sé abolito i pantaloni, benché una volta, da ragazza, “siccome lì ci andavo sempre con una mia zia, che sarebbe come dire con la figlia del padrone, c’hai presente una alta, magra, anche troppo, anche se io non sono una che la gente la misura con il metro, né di fuori né di dentro, ecco, così… i pantaloni li ho presi bianchi, e pace!”.
Barbara Costa
*I virgolettati sono tratti da ricordi personali di Barbara Costa e da:
Franca Valeri, Bugiarda no, reticente, Einaudi, 2010.
Franca Valeri, La vacanza dei superstiti (e la chiamano vecchiaia), Einaudi, 2016.
*Gli estratti citati da “Parigi o cara” li vedi e li senti qui
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Ucraina, crolla la fiducia per Zelensky dopo la rimozione del generale Zaluzhny. E la data delle elezioni resta un’incognita
La decisione di licenziare il capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny, sta costando cara a Volodymyr Zelensky: la fiducia nel presidente sta infatti precipitando. Secondo una ricerca dell’autorevole Kyiv international institute of sociology (Kiiv), da dicembre a oggi è calata del 13 per cento, crollando dal 77 al 64 per cento. E il segnale tendenziale è di un ulteriore calo:…
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cinematicalice · 2 years
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#Cinemood parte arrabbiato. Con questa nuova rubrica vi consiglio un po' di film in base al vostro umore. Partiamo col botto. Siete incazzati come Tony Montana? Ecco con cosa sbollire e perché.
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1)La Haine(Mathieu Kassovitz,1995). Se vi sentite sempre in guerra con il mondo e il sistema,Vinz da oggi diventerà il vostro migliore amico. Il clima è quello della Parigi criminale,dei bassi fondi in cui vivono ragazzi che hanno voglia di litigare e di vivere una vita migliore.
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2)Taxi driver(Martin Scorsese,1976) è il film che ha ispirato la scena iniziale di La Haine. Se la vostra rabbia è riempita da un mix di solitudine e senso di inadeguatezza ricordatevi di cosa ha dovuto passare Travis.
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3)The hateful eight (Quentin Tarantino,2015). È un film di Tarantino,di base sono sempre tutti incazzatissimi.
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4)American History X (Tony Kaye,1998). Di base è un film violento,ma se guardato attentamente ci insegna anche quanto la violenza e in generale la vendetta,non servano a nulla.
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5)Scarface(Brian De Palma,1983). È uno dei miei film preferiti,in assoluto. Al Pacino è Tony Montana,il cubano più irascibile e determinato della storia del cinema. Per una botta di autostima.
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6)Will Hunting (Gus Van Sant,1997). Will è un genio ma non sa mai cosa fare,dove sbattere la testa o come comportarsi con una donna. Per fortuna incontra lo psicologo Sean Maguire, l'unico in grado di aiutarlo e dal quale anche voi potrete ricavare qualcosa di positivo.
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7)Un giorno di ordinaria follia (Joel Schumacher,1993). Il film perfetto per quando vorresti prendere a scazzottate chi ti ha sbagliato l'ordinazione al ristorante dopo una giornata già difficile di suo.
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8)Little Miss Sunshine (Jonathan Dayton e Valerie Faris,2006). Concludo con un film pieno di speranza,un piccolo capolavoro. Se siete non solo arrabbiati,ma anche tristi o delusi,Paul Dano e Steve Carell sapranno ridarvi la carica per ripartire.
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