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e-o-t-w · 3 days
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Eyes on the world #190
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Tocca approfittare della giornata di festa per fare il punto della situazione. 
Settimana straordinariamente ricca, con novità da Gaza (ma non solo), in USA (da quelle parti succede DI TUTTO), in UE, ma anche Italia e Regno Unito. Argomenti? I più disparati. 
Direi di non perdere altro tempo. Partiamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: L’ONU ACCERTA LA MANCANZA DI INFILTRAZIONI NELL’UNRWA. INTANTO IN USA... 
1) Anche se con qualche novità in meno (per fortuna?) continuiamo a seguire da vicino le vicende con al centro #Israele e #Hamas. Un rapporto dell'#ONU ha esaminato le accuse di Israele contro l'#UNRWA, l'agenzia che fornisce assistenza ai profughi palestinesi. Israele ha affermato come l'UNRWA impiegasse "terroristi" al suo interno, ma il rapporto non ha trovato prove a sostegno di tali accuse. Secondo il documento, l’agenzia svolge un ruolo cruciale nel fornire aiuti umanitari ai palestinesi e non presenta criticità strutturali significative. Le accuse avevano portato a interruzioni nel finanziamento dell'organizzazione da parte di alcuni stati membri dell'ONU, tra cui gli Stati Uniti. Nonostante ciò, l'UNRWA ha assicurato di avere fondi sufficienti per continuare le proprie operazioni fino a giugno. Intanto fanno discutere alcune decisioni che hanno visto al centro diverse istituzioni accademiche degli #StatiUniti, in seguito alle dinamiche del conflitto israelo-palestinese. Sono stati effettuati diversi arresti durante alcune manifestazioni studentesche contro la situazione nella Striscia di #Gaza presso l'Università di Yale e la New York University, mentre alla Columbia University si è deciso di sospendere le lezioni in presenza. Anche altre istituzioni, tra cui il Massachusetts Institute of Technology, la Tufts University e l'Emerson College, hanno visto manifestazioni di protesta. Il presidente #Biden le ha commentate, evidenziando episodi di antisemitismo riscontrati durante gli eventi. In risposta alle critiche, gli organizzatori hanno sottolineato anche la presenza di studenti ebrei tra coloro che sono stati arrestati durante le manifestazioni. Le tensioni emerse riflettono le profonde divisioni ideologiche presenti negli Stati Uniti, con riflessi sul dibattito attorno alla libertà di espressione e alle politiche di inclusione nelle istituzioni accademiche. 
🇺🇸 USA: AL CENTRO DEL DIBATTITO GLI AIUTI ALL’UCRAINA (E A ISRAELE) E TIKTOK. IL PUNTO 
2) Restiamo un altro pochino negli USA, vero centro del mondo questa settimana. Sabato scorso, la Camera ha approvato un disegno di legge che impone alla società cinese #ByteDance di vendere il social network #TikTok e il suo algoritmo entro dodici mesi. Questo rappresenta il culmine di una lunga campagna americana contro la piattaforma, alimentata dalle preoccupazioni riguardo alla sicurezza nazionale e all'uso dei #dati degli utenti. Il disegno di legge è stato inserito in un pacchetto di aiuti all'#Ucraina, a Israele e alla regione Indopacifica per garantirne il sostegno, soprattutto tra i Repubblicani che sono i principali critici di TikTok. La versione originale della legge concedeva solo sei mesi per la vendita, ma è stata estesa a dodici per consentire una trattativa più ampia. Se la vendita non avvenisse entro questo periodo, TikTok potrebbe essere bloccato negli Stati Uniti. ByteDance ha sempre negato di condividere dati con il governo cinese, ma le preoccupazioni persistono. La valutazione di TikTok è stimata a 180 miliardi di dollari, ma una vendita forzata potrebbe dimezzarla. Dopo la Camera, anche il Senato degli Stati Uniti ha approvato il disegno di legge complessivo, per un valore di oltre 95 miliardi di dollari. La misura ha ricevuto larga approvazione, con 79 voti a favore e 18 contrari. È stata presentata in tre parti separate per facilitare l'approvazione, con l'aggiunta di sanzioni contro Russia, Iran e Cina, oltre al suddetto provvedimento con al centro TikTok.  
Il social è al centro della discussione anche in #UE, dove è stata avviata una seconda indagine per sospetti di violazione del Digital Services Act (#DSA), con particolare attenzione a #TikTokLite. Si tratta di una nuova app disponibile in Francia e Spagna, che offre incentivi agli utenti attivi e ha già suscitato diverse preoccupazioni per il potenziale rischio per i bambini. La piattaforma premia chi interagisce maggiormente con buoni Amazon o carte regalo PayPal (con un tetto massimo quotidiano), ma l'UE ha chiesto chiarimenti. La Commissione potrebbe imporre misure provvisorie, inclusa la sospensione di TikTok Lite, se l'azienda non fornirà prove convincenti della sicurezza del servizio. ByteDance rischia multe fino al 6% del suo fatturato annuo globale se trovata in violazione del DSA. Thierry Breton, commissario per il Mercato interno dell'UE, ha avvertito che l'UE è pronta a proteggere i minori da potenziali rischi per la salute mentale derivanti da TikTok Lite, equiparandolo a una potenziale minaccia tossica. La novità è arrivata ieri, con TikTok stessa che ha “volontariamente” sospeso TikTok Lite nei paesi europei in cui era attiva. 
Tornando al pacchetto di misure approvato in USA, questa fornirà all’Ucraina 60,8 miliardi per armi, munizioni e sostegno economico. La legge è stata attesa a lungo, con i Repubblicani che precedentemente ostacolavano l'approvazione degli aiuti all'Ucraina. La firma finale del presidente Biden sul provvedimento consentirà l'invio immediato di armi. La legge è divisa in diverse categorie di spesa, tra cui fondi per l'Ucraina, il rifornimento delle scorte di armi statunitensi e il sostegno alle operazioni militari in Europa. È stato anche previsto un aiuto economico per l'Ucraina, da rimborsare in parte dal 2026. Questi aiuti sono stati accolti positivamente, ma le implicazioni a lungo termine rimangono incerte, mentre l'Ucraina continua a lottare con la mancanza di armamenti e soldati. 
🧠 DAL COLORADO ARRIVA LA PRIMA LEGGE CHE TUTELA I DATI NEURALI DEI CONSUMATORI 
3) Restiamo in USA? Restiamo in USA. Il #Colorado ha promulgato una legge pionieristica per proteggere i dati neurali dei consumatori, estendendo le tutele già previste per i dati biometrici sensibili. Questa mossa rappresenta un'importante risposta alla crescente diffusione delle neurotecnologie per i consumatori, che consentono la raccolta di dati neurali sempre più intimi, spingendosi oltre i confini della #privacy individuale. La nuova legge, firmata dal governatore Jared Polis, è stata ampiamente applaudita come un passo significativo per garantire che tali dati rimangano veramente privati. Le aziende che sviluppano queste tecnologie ora dovranno rispettare rigorose regole sulla raccolta, l'uso e la condivisione di queste particolari informazioni, e i consumatori stessi avranno diritto all'accesso, alla cancellazione e alla correzione dei propri dati. Tuttavia, la legge affronta anche alcune criticità: si concentra principalmente sui dati utilizzati per identificare gli individui, mentre molte aziende raccolgono dati neurali per scopi diversi. Inoltre, l'opposizione esterna, soprattutto dalle università private, evidenzia il dibattito in corso sull'equilibrio tra innovazione tecnologica e protezione della privacy. Altre giurisdizioni statali e persino federali stanno ora considerando iniziative simili, mentre a livello internazionale l'attenzione si sta concentrando sulla necessità di standard globali per proteggere i dati neurali. 
🇪🇺 UE: IL PARLAMENTO EUROPEO DÀ SEMAFORO VERDE PER LA RIFORMA DEL PATTO DI STABILITÀ 
4) Il Parlamento Europeo ha approvato la riforma del Patto di stabilità con un'ampia maggioranza, mossa che segue l'approvazione avvenuta a fine dicembre da parte dei ministri delle Finanze dell'UE. Questa riforma, basata su una proposta di Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli Affari economici, sarà applicata sui bilanci degli stati membri per il 2025. Le regole del Patto di stabilità mirano a mantenere i conti pubblici in ordine per evitare problemi economici nell'UE; la sospensione delle regole durante la pandemia è stata prolungata, ma la riforma ora le renderà più flessibili. Le modifiche includono una semplificazione delle regole e l'introduzione di nuovi parametri per monitorare i bilanci nazionali. La riforma prevede anche piani di spesa individuali per gli stati con un alto debito pubblico, con l'obiettivo di ridurlo e rientrare nei parametri europei. Gli stati con un debito superiore al 90% del PIL dovranno ridurlo di un punto percentuale all'anno, mentre quelli tra il 60% e il 90% del PIL dovranno ridurlo di mezzo punto. Le posizioni tra i paesi membri sono polarizzate, con alcuni che chiedono regole più flessibili e altri che vogliono norme più rigide per contenere il debito. L'Italia, con uno di quelli più alti in UE, ha votato contro la riforma per timore di possibili impatti negativi sulle finanze nazionali. 
🇮🇹 PESTAGGI E VIOLENZE NEL CARCERE MINORILE “CESARE BECCARIA”. 13 AGENTI ARRESTATI 
5) Torniamo in #Italia. 13 agenti di polizia penitenziaria sono stati arrestati lunedì con l'accusa di violenze e maltrattamenti nei confronti dei detenuti nel carcere minorile "Cesare #Beccaria" di #Milano. Dodici di loro erano ancora in servizio presso l'istituto; altri otto agenti precedentemente impiegati al Beccaria sono stati sospesi, mentre quattro sono indagati senza provvedimenti restrittivi. Le indagini, partite da segnalazioni di madri dei detenuti, psicologhe e dal Garante dei diritti dei detenuti di Milano, hanno rivelato un "sistema consolidato di violenze" contro i detenuti minorenni. Gli abusi, che sarebbero iniziati nel 2022, avvenivano principalmente in aree senza telecamere, come celle di isolamento o l'ufficio del capoposto. Testimonianze dei detenuti hanno descritto episodi di violenze fisiche e psicologiche, inclusi pestaggi, umiliazioni e minacce rivolte principalmente a minori extracomunitari. Gli agenti accusati affrontano varie accuse, tra cui maltrattamenti, concorso nel reato di tortura e di lesioni, mentre l'ex comandante della polizia penitenziaria al Beccaria è stato sospeso per aver agevolato e coperto le violenze. Il nuovo direttore, Claudio Ferrari, ha collaborato con le autorità per fermare gli abusi, suscitando critiche da parte degli agenti. Il carcere era già stato al centro dell'attenzione a dicembre 2022 per l'evasione temporanea di sette detenuti. 
🇬🇧 DOPO LA PRIMA BOCCIATURA, TORNA LA LEGGE PER IL TRASFERIMENTO DEI MIGRANTI IN RUANDA 
6) Chiudiamo (al momento) in #RegnoUnito. Il Parlamento britannico ha definitivamente approvato la legge sul trasferimento dei richiedenti asilo in #Ruanda, nonostante le critiche e le preoccupazioni per le possibili violazioni dei diritti umani. La legge, promossa dal governo conservatore di Rishi #Sunak, era stata oggetto di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord per quattro mesi. Lunedì entrambe le camere parlamentari sono rimaste in seduta fino a tarda notte per discutere l'approvazione del piano di trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda, paese dell'Africa centrale. La proposta prevede il trasferimento in Ruanda di coloro che sono arrivati nel Regno Unito "illegalmente" dopo essere passati attraverso un "paese sicuro". Il piano coinvolge circa 52mila persone, in gran parte arrivate nel Regno Unito attraverso pericolose traversate del canale della Manica da parte di piccole imbarcazioni provenienti dalla Francia. La legge prevede che coloro il cui status di richiedente asilo verrà accettato potranno rimanere in Ruanda, ma non fare ritorno nel Regno Unito, mentre coloro il cui status verrà respinto potranno essere espulsi dal Ruanda verso un altro "paese sicuro". La legge è stata oggetto di controversie legali e politiche. Nonostante sia stata giudicata illegale dalla Corte Suprema britannica, il governo conservatore ha proposto una versione aggiornata, che ha ottenuto l'approvazione della Camera dei Comuni a gennaio 2024. Tuttavia, è stata oggetto di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord, che ha sollevato dubbi sulla sua validità legale e sull'impatto sui diritti umani dei migranti. La legge è stata promossa dal governo britannico come un deterrente contro l'immigrazione illegale attraverso il canale della Manica, ma molti esperti dubitano della sua efficacia e criticano il suo alto costo, stimato intorno ai 370 milioni di sterline nei prossimi cinque anni. 
A grande richiesta, di nessuno, tornano un paio di brevi 👇 
🇨🇴 Domenica scorsa, in venti città della #Colombia, si sono tenute massicce manifestazioni contro il presidente di sinistra Gustavo Petro, che è al potere da poco meno di due anni. Le proteste, organizzate dalle opposizioni e da varie associazioni di medici e infermieri, hanno visto la partecipazione di decine di migliaia di persone, stimati complessivamente a 250.000 secondo quanto confermato dallo stesso Petro. Le principali questioni sollevate riguardavano la riforma del settore sanitario e i colloqui di pace con i gruppi armati ancora attivi nel paese. Petro, primo presidente di sinistra nella storia della Colombia, ha subito una diminuzione di popolarità sin dai primi mesi di governo, con la coalizione di sinistra che ha mostrato numerose divisioni interne. Le manifestazioni di domenica sono state le più partecipate durante il suo mandato. A Bogotà, circa 50.000 persone hanno sfilato sotto la pioggia, molte delle quali indossavano bandiere colombiane o camici da dottori. Il sistema sanitario colombiano è in crisi, con carenza di medicinali e lunghi tempi di attesa, mentre la riforma proposta da Petro, volta a ridurre l'influenza delle compagnie private di assicurazione a favore del settore pubblico, è stata oggetto di contestazioni. Petro è anche criticato per il suo progetto di "pace totale" con i gruppi armati ancora attivi, con la motivazione di aver concesso troppo a questi ultimi. Le opposizioni non sono d’accordo neanche con la sua riforma delle pensioni, mirante a ridurre la dipendenza dalle compagnie private. Petro ha definito le proteste "deboli" in alcune città e ha annunciato manifestazioni a sostegno del governo per il 1° maggio. 
⚽ L'#Inter ha vinto il campionato di #SerieA battendo il Milan 2-1 nel derby di lunedì sera, conquistando il ventesimo #Scudetto con cinque giornate d'anticipo. Questa vittoria, sotto la guida di Simone Inzaghi, è stata particolarmente significativa perché arrivata proprio nel derby di Milano, una circostanza inusuale e simbolica. La partita ha visto l'Inter andare in vantaggio con i gol di Francesco Acerbi e Marcus Thuram, mentre il Milan ha accorciato le distanze con Fikayo Tomori, ma senza cambiare l'esito del match. L'Inter ha dominato il campionato, prendendo il comando fin dalla quarta giornata e mantenendolo costantemente, distanziando sia il Milan che la Juventus. La squadra di Inzaghi è stata la migliore in ogni aspetto del gioco, sia in attacco che in difesa, dimostrando in poche occasioni di non essere all’altezza dell’obiettivo. A cinque giornate dal termine, Lautaro Martinez, attaccante e capitano dell'Inter, è probabile che diventi il capocannoniere del campionato, avendo segnato finora 23 gol (il secondo marcatore più prolifico finora è Dusan Vlahovic della Juventus con 16 centri). 
Alla prossima 👋 
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e-o-t-w · 8 days
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Eyes on the world #189
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Il penultimo weekend di aprile lascia con sé tanti, ma tanti, spunti interessanti. 
Dalle ultime sul conflitto tra Israele e Hamas (ma non solo) alle piogge da record negli Emirati Arabi, facendo un salto rapido per vedere cosa combina Donald Trump e quali sono le novità sul Ponte. Infine, si passa da Sydney per un brutto fatto di cronaca e chiudiamo con buone notizie per il calcio italiano. 
Come sempre, tutti accontentati. Cominciamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: L’IRAN SI INTRODUCE NEL CONFLITTO, ATTACCANDO ISRAELE. QUALI LE CONSEGUENZE? 
(1) Torniamo nel vivo del conflitto tra #Israele e #Hamas, con una new entry (neanche tanto new), ovvero l’#Iran. La tensione con Israele è cresciuta dopo un bombardamento contro l'ambasciata iraniana a Damasco, avvenuto il 1° aprile, che ha ucciso un generale iraniano e tre membri di Hamas. L'Iran aveva minacciato ritorsioni dirette, in un contesto già teso per il conflitto in corso nella Striscia di #Gaza, e non ha fatto attendere molto. Sabato scorso, le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno attaccato Israele con oltre 300 droni, missili da crociera e missili balistici, affermando tuttavia che il 99% di essi è stato intercettato prima di raggiungere il territorio israeliano. L'attacco ha coinvolto anche aerei da guerra israeliani e sistemi di difesa aerea, anche se Israele stesso era comunque in allerta da giorni. Alcuni missili balistici sono però penetrati nello spazio aereo israeliano, danneggiando una base aeronautica e ferendo alcune persone, inclusa una bambina di 10 anni in gravi condizioni. Se l’Iran - dopo questo intervento - ha dichiarato chiusa la questione, lo stesso non si è potuto dire per Israele, il cui gabinetto di guerra ha valutato da subito un'ulteriore risposta all'attacco iraniano. In generale, l'efficacia della difesa di Israele all'attacco iraniano è stata attribuita all'assistenza ricevuta dagli alleati tradizionali come gli Stati Uniti e il Regno Unito, ma anche da inaspettati sostenitori come Giordania e Arabia Saudita. Quest'ultima ha infatti fornito informazioni di intelligence e potrebbe aver ospitato sistemi di difesa antiaerea statunitensi, con l'obiettivo principale di contrastare le capacità offensive dell'Iran nella regione. In ogni caso, Israele ha reagito anche sul campo nella notte tra giovedì e venerdì, quando sono avvenute diverse esplosioni vicino a una base aerea presso #Isfahan (Iran) con danni lievi. L'attacco sarebbe stato compiuto proprio da Israele, secondo fonti anonime sia israeliane che iraniane, ma senza le conferme ufficiali dei diretti interessati. L’offensiva non ha comunque avuto effetti di rilevante importanza, secondo i media iraniani controllati dal regime. Anche se non ci sono informazioni precise sull'attacco, sembra che i droni impiegati siano stati intercettati prima di toccare terra, evitando danni significativi. Entrambi gli attacchi sembrano essere stati dimostrativi, senza l'intenzione di provocare una vera e propria guerra o allargare il conflitto in corso. La scelta di non provocare danni sostanziali è stata contestata da alcuni settori più estremisti dell'opinione pubblica israeliana, mentre l'Iran dal canto suo ha minacciato di ripristinare il proprio programma nucleare militare in caso di attacco significativo ai suoi siti preposti, anche se è stato suggerito che potrebbe aver già ripreso tali attività. Infine, la scorsa notte, degna di nota anche un’esplosione avvenuta in una base militare a sud di #Baghdad nella quale erano presenti milizie sostenute dall’Iran. 
🇦🇪 EMIRATI ARABI: PIOGGE TORRENZIALI E ALLUVIONI METTONO IN GINOCCHIO DUBAI. CAOS NEGLI AEROPORTI 
(2) Negli #EmiratiArabiUniti si sono verificate piogge intense e inusuali che hanno causato gravi inondazioni, con oltre 80 millimetri di pioggia caduti in sole 24 ore, rappresentando quasi la metà della pioggia annuale media. Il governo ha dichiarato che si tratta delle piogge più abbondanti degli ultimi 75 anni. Le precipitazioni hanno colpito soprattutto #Dubai, la seconda città più grande del paese, dove sono caduti 142 millimetri di pioggia, superando la media annuale di 95 millimetri. Le #inondazioni hanno provocato problemi su autostrade, aeroporti e nel centro città, dove il sistema di drenaggio è carente. Le autorità hanno mobilitato camion cisterna per pompare via l'acqua dalle strade, mentre centri commerciali e stazioni della metropolitana fanno i conti con pesanti allagamenti. Il governo, dal canto suo, ha chiuso le scuole e richiesto lo smartworking per i dipendenti pubblici. Anche l'aeroporto internazionale di Dubai, uno dei più trafficati al mondo, non è stato esente da disagi (anzi...). Circa 300 voli da e per Dubai sono stati cancellati mercoledì, con molti altri che ancora adesso stanno subendo ritardi significativi. Nello specifico, la compagnia aerea #Emirates ha sospeso temporaneamente il check-in per i voli in partenza da Dubai, attribuendo i disagi alle difficoltà operative causate dal maltempo. I passeggeri hanno riportato una situazione caotica all'aeroporto, con ritardi, mancanza di comunicazioni e code. Le alluvioni hanno colpito anche il nord-ovest dell'#Oman, causando lo sfollamento di 1.400 persone e la chiusura di scuole e uffici pubblici. Le piogge torrenziali, piuttosto insolite per un paese noto per il suo clima desertico, hanno scatenato dibattiti e ipotesi riguardo al possibile ruolo del #cloudseeding, una pratica di modifica del clima. Si tratta di una tecnica che mira ad aumentare la precipitazione indotta nell'atmosfera introducendo particelle nelle nuvole. Tuttavia, gli esperti del Centro nazionale di meteorologia (NCM) emiratino hanno smentito l'ipotesi che le piogge intense siano state causate da tale pratica, poiché il processo di cloud seeding si concentra sulle nuvole in fase iniziale e non è attuato/attuabile durante le tempeste già sviluppate. Mentre gli studiosi continuano a investigare, l'ipotesi principale sembra essere legata agli effetti del cambiamento climatico, che potrebbero aver aumentato la frequenza e l'intensità di eventi meteorologici estremi, come appunto le inondazioni registrate negli Emirati Arabi Uniti. 
🇺🇸 SCELTA LA GIURIA DI 12 PERSONE CHE DOVRÀ GIUDICARE DONALD TRUMP SUL CASO “STORMY DANIELS” 
(3) Lunedì 15 aprile ha preso avvio a #NewYork il primo dei quattro processi penali che coinvolgono l'ex presidente degli Stati Uniti #DonaldTrump, il primo del genere contro un ex capo di Stato statunitense. Il procedimento, avviato dalla procura di Manhattan, verte su un presunto pagamento di 130mila dollari all'attrice #Stormy Daniels nel 2016 per tacere su una relazione sessuale avuta con Trump stesso. L'accusa sostiene che il pagamento non sia stato registrato correttamente e Trump rischia fino a quattro anni di carcere se condannato. La prima fase del processo ha visto la selezione dei 12 membri della giuria popolare, cittadini comuni chiamati a giudicare l'imputato basandosi sulle prove e le testimonianze presentate. Si tratta di un momento delicato in cui le tecniche di selezione, sempre più sofisticate nel corso degli anni, cercano di garantire una giuria imparziale (nel caso di Trump, l'elevata notorietà dell'imputato ha reso la selezione ancora più complessa). Nonostante sia il processo meno grave tra i quattro in cui è coinvolto Trump, ha significative implicazioni giuridiche ed è il primo a iniziare. La selezione dei giurati è avvenuta attraverso un processo rigoroso, con gli avvocati di entrambe le parti che hanno avuto la possibilità di escludere chi è stato (potenzialmente) ritenuto non favorevole alla propria causa, utilizzando esclusioni per giusta causa o peremptory challenge. Questo processo di selezione, noto come voir dire, è stato oggetto di studio approfondito e controversie, poiché solitamente tende a favorire gli imputati con risorse legali più ampie. In questo caso, si è concluso giovedì pomeriggio, con l'aggiunta di uno dei sei giurati di riserva, mentre il processo dovrebbe iniziare lunedì prossimo. Durante la selezione, i potenziali giurati hanno affrontato domande riguardanti il loro passato e il loro rapporto con Trump, mentre gli avvocati hanno esaminato i loro profili sui social media. Alcuni giurati sono stati esclusi per opinioni pregresse su Trump, mentre altri sono stati ritenuti idonei. Un episodio curioso legato al processo è avvenuto ieri, davanti al tribunale di Manhattan dove si tiene il processo, dove un uomo identificato come Maxwell Azzarello si è dato fuoco. Non è chiaro se il gesto sia collegato al processo, visto che Trump era presente all'interno del tribunale al momento dell'incidente. La polizia sta indagando sull'accaduto, mentre si prevede una revisione dei protocolli di sicurezza legati al processo. 
🇦🇺 SYDNEY: OMICIDIO MULTIPLO ALL’INTERNO DI UN CENTRO COMMERCIALE. UCCISO L’ASSASSINO, SEI I MORTI 
(4) Sabato scorso, a #Sydney, Australia, sei persone sono state uccise in un centro commerciale a Bondi Junction da un uomo armato di coltello, successivamente ucciso da un'agente di polizia. L'incidente è avvenuto poco prima delle 16 locali e ha provocato dodici feriti, alcuni dei quali in condizioni gravi. Le autorità non hanno inizialmente fornito dettagli sulle identità delle vittime o dell'aggressore, con le immagini al vaglio degli inquirenti che hanno mostrato in un primo momento esclusivamente persone ferite e la presenza di agenti sul luogo. Il giorno dopo, la polizia australiana ha rivelato che l'uomo responsabile dell'attacco mortale era Joel Cauchi, un individuo di 40 anni affetto da gravi problemi di salute mentale sin dall'adolescenza. La polizia ha escluso motivazioni ideologiche o terroristiche dietro l'attacco; Cauchi, già conosciuto alla polizia del Queensland (il suo stato di provenienza), era infatti senza fissa dimora e aveva appena traslocato a Sydney. Non si è trattato tuttavia di un episodio isolato: sempre in settimana (e sempre a Sydney) un uomo ha interrotto un sermone all’interno di una chiesa accoltellando quattro persone, compreso il vescovo. La celebrazione era in diretta streaming sui canali social della chiesa. L’uomo è stato arrestato e nessuna delle persone ferite sarebbe in fin di vita. 
🌉 IL MINISTERO DELL’AMBIENTE CHIEDE CHIARIMENTI SUL PONTE: NON TORNANO DATI E ALCUNI DETTAGLI 
(5) Torniamo in #Italia. Il ministero dell'Ambiente ha richiesto alla società #Stretto di #Messina, responsabile del progetto del #ponte sullo Stretto, di integrare la documentazione presentata finora, ritenuta carente in diversi ambiti. Le richieste includono maggiori dettagli sull'analisi dei costi e dei benefici, sull'impatto ambientale, sulla preparazione dei cantieri e sui rischi relativi a maremoti e inondazioni. La richiesta è stata presentata attraverso la commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), composta da 50 esperti, che hanno espresso osservazioni riguardanti la compatibilità del ponte con l'ambiente dello Stretto di Messina. Tra le richieste ci sono integrazioni sulla qualità dell'aria, la dispersione di inquinanti nel mare, l'effetto della costruzione dei pontili e la tutela della biodiversità. Tra le varie critiche, si è evidenziata anche la presenza di documenti datati e illeggibili, con caratteri sovrapposti e tabelle indecifrabili. Questo problema sembra essere causato da un'errata codifica dei caratteri nei file PDF inviati per la valutazione, rendendo difficile la consultazione dei dati. La società ha 30 giorni per rispondere a circa 280 richieste di integrazione e chiarimento, con la procedura di valutazione del progetto fermata temporaneamente. Il progetto del ponte sullo Stretto è stato infatti oggetto di dibattito per decenni. Dopo vari tentativi, nel 2005 è stata organizzata una gara d'appalto vinta dal consorzio Eurolink. Il costo previsto è cresciuto nel tempo, arrivando a circa 13,5 miliardi di euro, includendo anche opere accessorie come raccordi stradali e ferroviari. Nonostante il parere positivo di un comitato tecnico-scientifico, il progetto è ancora soggetto a critiche da parte di enti locali e associazioni ambientaliste.  
⚽ SARANNO CINQUE LE SQUADRE ITALIANE QUALIFICATE ALLA PROSSIMA (E NUOVA) CHAMPIONS LEAGUE 
(6) Chiudiamo con lo #sport. I risultati delle squadre italiane di #calcio nelle competizioni europee di #EuropaLeague e #ConferenceLeague hanno garantito all'Italia una posizione di primo piano nel ranking UEFA stagionale, assicurando cinque squadre italiane nella prossima #ChampionsLeague. Attualmente, l'Italia è in testa al ranking stagionale, superando Germania e Inghilterra. Con tre squadre ancora in gioco in Europa, l'Italia ha la possibilità di accumulare ulteriori punti per il ranking. Inoltre, la #SerieA potrebbe portare sei squadre in Champions League se un’italiana vincesse l'Europa League e non finisse tra le prime cinque in campionato. La competizione calcistica maschile più importante d’Europa adotterà un nuovo formato dalla stagione 2024-2025, con un aumento delle squadre partecipanti da 32 a 36 e un grosso cambiamento nei premi, che ammonteranno a quasi due miliardi e mezzo di euro, suddivisi in tre voci: quota di partecipazione, premi per i risultati ottenuti e una voce basata sul valore di mercato del club. Quest'ultima voce, composta da market pool e ranking, è calcolata in base alla vendita dei diritti televisivi nei mercati UEFA e negli altri mercati. Le squadre partecipanti saranno classificate e premiate in base alla loro performance e al valore di mercato, con l'obiettivo di distribuire in modo proporzionale i premi finanziari. 
Alla prossima 👋 
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e-o-t-w · 16 days
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Eyes on the world #188
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Aprile non è cominciato da molto, ma già fa parlare di sé. 
Come capita da ormai 7 abbondanti mesi, cominciamo con le ultime dal fronte israelo-palestinese, per fare poi un fugace passaggio in Italia e in Ecuador, fino ad arrivare agli ultimi provvedimenti su scala europea, alle elezioni in Corea del Sud e a un importante questione con al centro attori italiani e Netflix. 
Ce n’è per tutti, tanto per cambiare. Cominciamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: L’ATTESA DI UN ATTACCO DELL’IRAN, IL RITIRO DA KHAN YUNIS, GLI ULTIMI NEGOZIATI 
(1) Solito recap di quanto successo nella settimana (piuttosto peperina) tra #Israele e #Hamas. Dopo il bombardamento israeliano contro l'ambasciata iraniana a #Damasco, che ha causato la morte di un importante generale delle Guardie rivoluzionarie iraniane, l'#Iran sembra prepararsi a un possibile contrattacco contro Israele. Le autorità iraniane, insieme a fonti militari, hanno espresso l'intenzione di rispondere all'attacco israeliano, sebbene il modo e il momento dell'azione rimangano incerti. Il generale ucciso è stato commemorato durante il suo funerale, con promesse di vendetta da parte dei leader iraniani e dei loro alleati, come Hezbollah. Secondo fonti militari iraniane, le forze dell'Iran sono state poste in massima allerta e si preparano a un'azione preventiva per dissuadere ulteriori attacchi israeliani. Anche gli #StatiUniti e Israele si stanno preparando a un possibile contrattacco dell'Iran, con l'aumento del livello di allerta e l'adozione di misure per rafforzare la sicurezza delle proprie basi e postazioni militari. Nel frattempo, sul campo, Israele ha ridotto la presenza delle sue truppe nel sud della Striscia di #Gaza, ritirando la maggior parte della 98esima divisione dell'esercito. Le truppe ritirate erano attive a #KhanYunis e si ritiene abbiano completato le operazioni contro Hamas in quella zona. L'esercito ha affermato che le truppe hanno bisogno di riposo dopo mesi di combattimenti e saranno preparate per future operazioni. Il ritiro non indica un cessate il fuoco generale, ma l'intenzione di concentrarsi su operazioni mirate. Il premier Benjamin #Netanyahu (contro il quale si sono tenute diverse manifestazioni lo scorso fine settimana) ha sottolineato la determinazione di Israele a svolgere ulteriori operazioni militari, mentre il ministro della Difesa Gallant ha collegato il ritiro da Khan Yunis con un'eventuale operazione a #Rafah. Dello stesso parere anche il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, che ha dichiarato su X che Netanyahu potrebbe perdere il sostegno come primo ministro se la guerra di Israele nella Striscia di Gaza non terminasse con un attacco a Rafah per sconfiggere Hamas. Tuttavia, ci sono speculazioni sul fatto che il ritiro da Khan Yunis sia stato influenzato dalle pressioni internazionali per ridurre la guerra e dalle tensioni politiche interne al governo israeliano, dove le forze estremiste influenzano ancora le decisioni. È stata anche la settimana che ha portato in primo piano la #Germania, contro la quale il Nicaragua ha avviato un procedimento presso la Corte internazionale di giustizia, accusandola di aiutare Israele a compiere un genocidio contro i palestinesi di Gaza tramite la vendita di armi. La Germania ha presentato la sua difesa, sostenendo che le vendite di armi sono state principalmente di natura difensiva. Da notare come la Germania sia il secondo maggior fornitore di armi a Israele dopo gli Stati Uniti. Infine, menzione anche alle per le delegazioni di Israele, Hamas e mediatori internazionali che si sono incontrate al Cairo per negoziare un cessate il fuoco a Gaza. La questione degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas è centrale nei colloqui. Dal 7 ottobre 2023, Hamas ha rapito circa 253 persone, ma solo 112 sono stati liberati, mentre altri sono stati uccisi o sono dispersi. I colloqui si svolgono separatamente, con la Germania (ancora lei) come uno dei mediatori. I negoziati hanno proposto uno scambio di ostaggi e prigionieri, ma la mancanza di informazioni precise rende difficile trovare un accordo. 
🇮🇹 INCIDENTE NELLA CENTRALE IDROELETTRICA DI BARGI, NEL BOLOGNESE. INDAGINI ATTUALMENTE IN CORSO 
(2) Torniamo in #Italia. Lo scorso martedì intorno alle 15, si è verificata un'esplosione presso la centrale idroelettrica di #Bargi, di proprietà di #Enel, nel bacino di Suviana sull'Appennino bolognese. Secondo il bilancio fornito dalla prefettura di Bologna, tre persone sono decedute, cinque sono state gravemente ferite (e trasportate negli ospedali di zona) e quattro disperse. L'esplosione, secondo il comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici, sembra sia avvenuta nel piano -8, dove si trovano i trasformatori elettrici, mentre gli operai stavano eseguendo la prova di messa in esercizio quando è avvenuto l'incidente. Le indagini della procura di Bologna sono in corso per individuare le cause e le eventuali responsabilità. La situazione dei soccorsi è complicata dall'inondazione della struttura, con oltre dodici squadre dei vigili del fuoco impegnate nelle operazioni di ricerca. L'esplosione, avvenuta a circa 40 metri di profondità, ha innescato un incendio e causato il crollo di un solaio, con il nono piano interrato allagato. Le testimonianze dei sopravvissuti parlano di un "rumore strano" seguito da una "fiammata". La situazione è resa ancora più difficile dal coinvolgimento di lavoratori esterni e di un ex dipendente di Enel. Questa ha avviato verifiche e ha confermato che la produzione nell'impianto è stata sospesa, ma non prevede interruzioni nel servizio elettrico. Tuttavia, a seguito dell'incidente, Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero di otto ore per giovedì, coinvolgendo i lavoratori di tutti i settori in Emilia-Romagna. Nel frattempo, le ricerche dei quattro operai dispersi sono riprese mercoledì sera dopo una ricognizione approfondita per garantire la sicurezza durante l'accesso alla parte più profonda dell'impianto, ancora allagata. I vigili del fuoco, dopo diversi tentativi, hanno identificato una condotta che continuava a scaricare acqua nell'impianto, ostacolando le operazioni. La rimozione dell'acqua rimasta è in corso, con l'ausilio di idrovore e gru, mentre il livello del lago è stato abbassato per consentire alle squadre di lavoro di operare in sicurezza. Gli sforzi sono concentrati nel liberare i piani otto, nove e dieci, dove si crede che possano essere trovate le persone coinvolte nell'incidente, e infatti ieri sono stati ritrovati i corpi di due dei quattro operai dispersi. 
🇪🇨 ECUADOR E MESSICO AI FERRI CORTI: ARRESTATO L’EX VICE-PRESIDENTE GLAS NELL’AMBASCIATA MESSICANA 
(3) Venerdì scorso, la polizia dell'#Ecuador ha effettuato un'incursione nell'ambasciata messicana a Quito, arrestando l'ex vicepresidente ecuadoriano Jorge #Glas, accusato di corruzione, concussione e altri reati. Glas aveva appena ricevuto l'asilo politico dal #Messico e si era rifugiato nell'ambasciata, che è formalmente considerata territorio messicano e non ecuadoriano. L'operazione di irruzione è stata insolita, poiché il diritto internazionale offre una protezione quasi totale alle ambasciate da interventi dei paesi ospitanti. Il presidente messicano Andrés Manuel López #Obrador ha condannato l'arresto come un atto autoritario e una palese violazione del diritto internazionale e della sovranità del Messico, annunciando la rottura delle relazioni diplomatiche con l'Ecuador. I rapporti tra i due paesi erano già tesi: il giorno prima dell'arresto di Glas, l'Ecuador aveva dichiarato persona non grata l'ambasciatrice messicana Raquel #Serur, in seguito a commenti di López Obrador sulle elezioni ecuadoriane vinte dal presidente centrista Daniel #Noboa. Secondo la ministra degli Esteri messicana Alicia Bárcena, alcuni diplomatici sono stati feriti durante l'operazione di arresto, mentre esperti di diritto internazionale hanno affermato che l'incursione nell'ambasciata viola la Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari del 1961. Glas, definito "probabilmente l'uomo più ricercato dell'Ecuador" dall'Associated Press, era stato vicepresidente durante il governo di sinistra di Rafael Correa tra il 2013 e il 2017. Era già stato condannato per corruzione nel 2017, e contro di lui c'era un altro mandato di arresto per nuove accuse. Le autorità ecuadoriane avevano chiesto al Messico il permesso di arrestare Glas all'interno dell'ambasciata, ma hanno deciso di fare irruzione dopo che il paese gli aveva concesso l'asilo politico. In un comunicato, la presidenza ecuadoriana ha dichiarato che il paese è sovrano e non permetterà a nessun criminale di restare libero. 
🇪🇺 MIGRAZIONE, CAMBIAMENTO CLIMATICO E ABORTO: GLI ULTIMI PROVVEDIMENTI PRESI DALL’EUROPA 
(4) Facciamo ordine sugli ultimi provvedimenti degni di nota a livello europeo. Innanzitutto, partiamo con il #Parlamento europeo, che ha approvato il Nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo, una significativa riforma del "regolamento di Dublino" riguardante la gestione dei #migranti e dei richiedenti asilo nell'Unione Europea. Il Patto, frutto di quattro anni di negoziati, ha ottenuto il sostegno dei partiti di centrodestra e di alcuni di centrosinistra, ma è stato criticato dai partiti di sinistra e di estrema destra, soprattutto in Ungheria e Francia, per essere troppo moderato o svantaggioso per alcuni paesi. L'approvazione definitiva è ora affidata al Consiglio dell'Unione Europea, che dovrebbe esprimersi entro la fine di aprile. Il Patto prevede norme più severe sull'accoglienza per i migranti provenienti da paesi "sicuri" e introduce un meccanismo limitato di trasferimento dei richiedenti asilo dai paesi di arrivo a quelli interni dell'UE. Inoltre, modifica i percorsi di richiesta di asilo, stabilendo una procedura accelerata alla frontiera per alcuni profili e rendendo più facile l'espulsione per coloro i quali vedranno respinta la loro richiesta. Una delle riforme chiave è l'introduzione di un meccanismo di solidarietà "obbligatoria" fra i paesi di arrivo e quelli interni dell'UE. Questi ultimi dovranno scegliere se accettare un numero di migranti, fornire assistenza operativa ai paesi di arrivo o versare un contributo in un fondo comune. L'eventuale rifiuto potrebbe comportare una procedura di infrazione contro i paesi inadempienti. Tuttavia, diverse organizzazioni non governative hanno criticato il Patto, soprattutto per la procedura accelerata alla frontiera e per il rischio di negare l'accesso a diritti e servizi ai richiedenti asilo durante questo periodo. La riforma è stata anche oggetto di contestazioni per la sua politica riguardante i paesi terzi, come la Libia, e l'uso di fondi per gestire i flussi migratori.  
Restando in tema di provvedimenti degni di nota a livello europeo, martedì, la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), un tribunale internazionale indipendente dall'Unione Europea, ha emesso pronunciamenti su tre distinti casi presentati da cittadini europei che chiedevano ai loro governi di adottare misure più incisive contro i cambiamenti climatici. In particolare, la Corte ha stabilito che uno stato ha violato i diritti umani dei ricorrenti perché non ha fatto abbastanza per contrastare il cambiamento climatico, rappresentando la prima volta che un tribunale internazionale ha emesso una simile sentenza e affermando l'obbligo degli stati di rispettare gli obiettivi stabiliti dai trattati internazionali. La Corte ha esaminato il caso presentato da un gruppo di anziane svizzere riunite nell'associazione "Anziane per il clima", che accusavano la #Svizzera di non aver rispettato gli impegni presi per contrastare il cambiamento climatico. Sebbene la sentenza non abbia conseguenze pratiche immediate, l'Ufficio federale di giustizia svizzero ha dichiarato che la studierà per determinare le azioni future necessarie. Nel frattempo, la Corte ha ordinato alla Svizzera di coprire le spese legali dell'associazione, ammontanti a 80.000 euro. Sebbene i paesi che riconoscono la Corte siano tenuti a rispettare le sue decisioni, la Corte ha lasciato loro ampia libertà nella scelta delle misure da adottare. Tuttavia, la decisione è stata definita "storica", poiché influenzerà gli approcci adottati da altri tribunali internazionali e nazionali su casi analoghi. La sentenza ha anche sollevato questioni procedurali significative. La Corte ha ammesso il ricorso dell'associazione "Anziane per il clima" ma ha respinto quello presentato dalle singole anziane svizzere, poiché non avevano dimostrato di essere "vittime" dirette delle violazioni denunciate. Inoltre, la Corte ha riconosciuto la legittimità dei ricorsi presentati dalle associazioni in materia di cambiamento climatico, anche se ha mantenuto uno standard elevato per quanto riguarda il danno causato. Tuttavia, la Corte ha respinto altri due casi, incluso quello presentato da sei giovani portoghesi contro 33 stati europei, affermando che i ricorrenti non avevano esaurito tutte le loro possibilità di azione legale nel proprio paese e che non avevano il diritto di fare causa ad altri paesi oltre al proprio. Questa decisione potrebbe avere ampie conseguenze su futuri casi analoghi.  
Ultima, ma non per importanza, la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo per includere nell'articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea il diritto all'assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva e all'#aborto libero, sicuro e legale. La risoluzione, non vincolante, chiede ai paesi membri di depenalizzare completamente l'aborto e di rimuovere gli ostacoli all'accesso alla procedura, condanna l'obiezione di coscienza e chiede l'introduzione di educazione sessuale e relazionale, oltre che l'accesso a contraccettivi gratuiti. Esprime anche preoccupazione per il finanziamento di gruppi anti-scelta e invita la Commissione Europea a garantire che tali organizzazioni non ricevano finanziamenti europei. Un provvedimento a suo modo storico, che potrebbe revitalizzare la lotta a chi ostacola il diritto all’aborto. 
🇰🇷 COREA DEL SUD: IL PRESIDENTE YOON SEMPRE PIÙ SFIDUCIATO, IL GOVERNO È PRONTO A DIMETTERSI 
(5) Le elezioni dell'Assemblea nazionale in #Corea del Sud hanno visto una netta vittoria dei partiti di opposizione, rappresentando un duro colpo per il presidente Yoon Suk-yeol e il suo governo di destra, eletto nel 2022 con un esiguo margine di voti. I risultati preliminari hanno indicato che il Partito Democratico di centrosinistra otterrà 175 seggi su 300, mentre il Partito del Potere Popolare di Yoon ne conquisterà solo 109. Il neo-partito Ricostruire la Corea otterrà 12 seggi. Yoon ha accettato i risultati e promesso un rinnovamento dell'amministrazione, mentre le dimissioni del primo ministro e di altri funzionari del governo sono state presentate, sebbene non siano state ancora confermate. Queste elezioni, considerate una sorta di voto di metà mandato per Yoon, sono state influenzate dalle crescenti critiche alla sua gestione, tra cui scandali legati alla sua famiglia, come quello riguardante una borsa di lusso ricevuta da sua moglie. Nonostante Yoon abbia ampi poteri costituzionali, il suo partito non ha mai avuto una maggioranza parlamentare, limitando l'attuazione delle sue politiche conservative. Sebbene le opposizioni non raggiungano la "super maggioranza" necessaria per modificare la Costituzione, una maggioranza solida potrebbe comunque ostacolare le riforme radicali promesse da Yoon, in settori come l'istruzione, il lavoro e le pensioni, oltre alla sua proposta di abolire il ministero per l'Uguaglianza di genere. 
🎬 ARTISTI 7607 CONTRO NETFLIX: GLI ATTORI CHIEDONO UN COMPENSO ADEGUATO ALLA PIATTAFORMA 
(6) La società di riscossione del diritto d'autore #Artisti7607 ha citato #Netflix in giudizio presso il tribunale civile di Roma, chiedendo un compenso adeguato secondo la legge europea e nazionale. Dopo otto anni di trattative, Artisti 7607 sostiene che Netflix violi la normativa sull'equo compenso, in quanto non fornisce dati completi sullo sfruttamento delle opere. Sebbene Netflix abbia dichiarato di aver tentato un accordo senza successo e neghi la violazione di legge, Artisti 7607 ha evidenziato la mancanza di trasparenza nei dati di visione. La società, nata nel 2012 per riscuotere il diritto d'autore, sostituisce l'IMAIE liquidato nel 2009, accusato di non distribuire i compensi raccolti. In precedenza, il Nuovo IMAIE ha raggiunto un accordo con Netflix per il pagamento dei diritti, ma Artisti 7607 ritiene che l'accordo non rispetti i principi di compensazione adeguata. Questa azione legale segue precedenti iniziative di Artisti 7607 contro Netflix e la partecipazione a lettere aperte chiedendo incontri istituzionali per discutere le questioni relative ai compensi degli attori. Tra gli attori coinvolti in queste iniziative ci sono Elio Germano, Valerio Mastandrea, Neri Marcorè e Claudio Santamaria. 
Alla prossima 👋 
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Eyes on the world #187
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Già grondanti di sudore, almeno qui al Sud, entriamo head first nel mese di aprile. 
La settimana è stata parecchio intensa, con interessanti novità dal fronte israelo-palestinese, un grave terremoto che ha colpito Taiwan, un importantissimo veto posto dalla Russia, per poi concludere con le ultime dalla politica italiana, da un misterioso disturbo “esotico” e da un’interessante acquisizione nel mondo del motorsport. 
Ce n’è per tutti i gusti. Partiamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: COLPITA L’AMBASCIATA IRANIANA IN SIRIA E L’ONG WORLD CENTRAL KITCHEN. LE REAZIONI 
(1) Cominciamo da dove sapete, ovvero la guerra tra #Israele e #Hamas, che non cede di un millimetro. Sabato scorso, tre navi di aiuti umanitari gestite dalla #ONG Open Arms sono partite da Cipro verso la Striscia di #Gaza, seguendo il corridoio marittimo annunciato dalla Commissione Europea. Le navi hanno trasportato 400 tonnellate di aiuti, inclusi cibo come riso, pasta, e verdure, destinati a fornire pasti durante il #Ramadan, che termina a metà aprile. Le navi, tuttavia, non sono mai giunte a Gaza (tra poco scopriremo perché). Sul campo, l’esercito israeliano ha confermato il ritiro dall'ospedale al Shifa nella Striscia di Gaza, dopo un'operazione militare di due settimane che danneggiato la struttura in diversi punti. Israele ha accusato a più riprese Hamas di utilizzare gli ospedali come basi operative militari, ma - dall’inizio degli scontri - questi attacchi sono criticati dalla comunità internazionale per il rischio per i pazienti e il personale sanitario. Secondo l'#OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), 21 pazienti sono morti durante l'operazione, mentre Israele ha affermato di aver ucciso 200 miliziani e arrestato 900 sospetti terroristi (ma non ci sono conferme indipendenti). L'attacco ha peggiorato la situazione umanitaria già critica nella Striscia di Gaza, con la mancanza di risorse mediche e la fuga di civili verso il sud per cercare rifugio. La situazione non è particolarmente entusiasmante neanche in #Siria, dal momento che lunedì pomeriggio l'ambasciata iraniana a Damasco è stata bombardata, con la Siria che ha accusato Israele dell'attacco. L'edificio che ospitava il consolato iraniano è stato distrutto e, secondo le Guardie rivoluzionarie iraniane, sette persone (inclusi diplomatici e il comandante di alto rango Mohammad Reza Zahedi) sono state uccise, ma tra queste non figura l’ambasciatore iraniano. Il ministero della Difesa siriano ha dichiarato che i suoi sistemi di difesa antiaerea hanno intercettato alcuni missili prima dell'attacco, ma altri hanno colpito e distrutto l'edificio. Come dicevamo già la settimana scorsa, gli attacchi israeliani in Siria sono aumentati dopo l'inizio del conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza lo scorso ottobre. L'esercito israeliano ha ammesso di aver colpito obiettivi legati a #Hezbollah, il gruppo sciita libanese alleato dell'Iran e del presidente siriano Bashar al Assad.  
La notizia più ripresa della settimana ha però riguardato un attacco aereo israeliano che ha colpito un convoglio della ONG World Central Kitchen nella città di Deir al Balah, causando la morte di sette operatori umanitari. Israele ha confermato l'attacco, ma ha negato un intento intenzionale di colpire gli operatori della ONG, tra le principali fornitrici di aiuti nella Striscia di Gaza, che ha immediatamente interrotto le proprie operazioni nella zona, esattamente come la ONG Open Arms (che ha rimandato indietro le navi provenienti da Cipro con gli aiuti umanitari). Gli operatori deceduti provenivano da diversi paesi, inclusi Australia, Polonia, Regno Unito, Stati Uniti, Palestina e Canada e il convoglio stava lasciando Deir al Balah dopo aver scaricato aiuti alimentari, coordinando le operazioni con l'esercito israeliano. Pur ammettendo dell'attacco, il governo israeliano lo ha definito come un "tragico caso" e ha chiesto scusa per il "danno non intenzionale", mentre l’esercito ha sospeso i due militari responsabili dell’attacco. Questo ha provocato reazioni dure anche a livello internazionale, con il presidente degli #StatiUniti Joe #Biden che ha pesantemente criticato Israele per non aver protetto adeguatamente gli operatori umanitari (anche se, nonostante le critiche verbali, gli Stati Uniti continuano a fornire supporto militare ed economico incondizionato a Israele). Secondo le prime ricostruzioni, l'attacco è stato eseguito con armi di precisione, colpendo le auto della ONG nonostante fossero chiaramente identificabili. Nel frattempo, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (#UNHRC) ha votato una risoluzione che chiede il divieto di vendita di armi a Israele. Il provvedimento è stato approvato con 28 voti a favore su 47, evidenziando gravi preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario nei Territori Palestinesi Occupati. Gli Stati Uniti, insieme ad altri paesi, hanno votato contro la risoluzione, sottolineando la mancanza di condanna esplicita degli attacchi di Hamas e la loro natura terroristica. Infine, menzione per la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Adrienne Watson, ha annunciato che Israele ha accettato di aprire il varco di #Erez e di utilizzare il porto di Ashdod per consentire l'arrivo di aiuti umanitari nel nord di Gaza. Questa decisione è stata presa su richiesta del presidente statunitense Joe Biden. La riapertura dei varchi di Erez e Ashdod è stata accolta con cautela dalle Nazioni Unite, che sottolineano la necessità di un cessate il fuoco umanitario e di un massiccio afflusso di aiuti. 
🇹🇼 TAIWAN COLPITA DA UN TERREMOTO DI MAGNITUDO 7,4. 9 VITTIME E DECINE DI EDIFICI DANNEGGIATI  
(2) Mercoledì mattina, un terremoto di magnitudo 7.4 ha colpito al largo di #Taiwan, provocando il crollo di diversi edifici e causando almeno nove vittime e oltre 1.000 feriti. Si è trattato del #terremoto più potente registrato sull'isola negli ultimi 25 anni. L'epicentro è stato individuato a circa 18 chilometri a sud della città di #Hualien, con un ipocentro a una profondità di 12 chilometri, verificatosi alle 7:58 locali. Sono state segnalate anche altre 50 scosse successive, che hanno aggravato la situazione, con il capo dell'Agenzia meteorologica di Taiwan che ha avvertito la popolazione della possibilità che se ne verifichino di nuove fino a magnitudo 7. Le vittime includono persone schiacciate da rocce in una zona montuosa, automobilisti intrappolati in gallerie, e lavoratori in diverse situazioni lavorative. Almeno 26 edifici sono crollati, con maggiori danni concentrati a Hualien, mentre centinaia di persone restano intrappolate sotto le macerie, compresi 70 lavoratori in due cave di roccia. Altre 77 persone sono state salvate da due gallerie autostradali. L'evento ha causato frane che hanno bloccato strade e ferrovie, con treni diretti a Hualien temporaneamente sospesi, ma pare che i lavori di messa in sicurezza delle ferrovie siano stati già completati. Nel frattempo, le autorità taiwanesi, richiamando l'evento sismico del 1999 che causò migliaia di morti, stanno investigando sul mancato scattare di un'allerta terremoto a livello nazionale, mentre si impegnano nelle operazioni di soccorso e recupero delle vittime. Forti preoccupazioni sono state espresse anche per la produzione locale di #microchip, fondamentali per dispositivi elettronici di tutto il mondo. Taiwan, infatti, è un pilastro nella produzione globale di microchip. Tuttavia, nonostante l'evacuazione temporanea delle fabbriche, la situazione sembra meno grave del previsto, con le principali aziende come TSMC e UMC che hanno riavviato la produzione senza danni significativi. Il terremoto ha evidenziato la fragilità del mercato globale dei microchip, soprattutto perché molte fabbriche sono concentrate in regioni sismiche come Taiwan. Gli investimenti occidentali nel settore mirano a ridurre la dipendenza dalle importazioni, ma la produzione di microchip richiede tempo e investimenti considerevoli. Taiwan, inoltre, è riluttante a condividere le tecnologie per i microchip più avanzati, poiché ne dipende economicamente e politicamente. 
🇰🇵 COREA DEL NORD: SCIOLTO IL PANEL CHE MONITORAVA LE SANZIONI SUL NUCLEARE. DECISIVA LA RUSSIA 
(3) Recuperiamo al volo una notizia estremamente importante uscita a cavallo dello scorso numero. La #Russia ha utilizzato il veto per bloccare il rinnovo annuale di un panel di esperti delle #NazioniUnite che monitora l'applicazione delle sanzioni contro la #CoreadelNord per i suoi programmi nucleari e missilistici. Questa azione è avvenuta in concomitanza ad accuse degli Stati Uniti che la Corea del Nord avesse trasferito armi alla Russia per l'uso nella guerra in #Ucraina (azione negata da entrambe le nazioni in questione). La #Cina si è astenuta dal voto, mentre gli altri 13 membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno votato a favore. La Corea del Nord è sotto sanzioni delle Nazioni Unite dal 2006 a causa dei suoi programmi nucleari e missilistici, con sanzioni che sono state rafforzate nel tempo. Il panel di esperti indipendenti monitora queste sanzioni da 15 anni, presentando rapporti semestrali al Consiglio di Sicurezza e raccomandando azioni per migliorarne l'attuazione. La Russia ha criticato il lavoro degli esperti, definendolo parziale e basato su informazioni tendenziose. Tuttavia, la Svizzera, che presiede il comitato delle sanzioni contro la Corea del Nord, ha chiesto il supporto dei paesi per il lavoro del comitato. Il mandato del panel attuale scadrà il 30 aprile e il suo ultimo rapporto ha evidenziato indagini su presunti attacchi informatici nordcoreani e il loro coinvolgimento nel finanziamento del programma nucleare del paese. Il Regno Unito ha ribadito l'impegno a mantenere le sanzioni contro la Corea del Nord nonostante il veto russo, mentre in generale il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stato diviso su come affrontare la questione nordcoreana: Russia e Cina ritengono che più sanzioni non siano utili e vorrebbero un allentamento delle misure, mentre gli Stati Uniti accusano entrambe le nazioni di sostenere la Corea del Nord e di indebolire gli sforzi sanzionatori. La situazione però non è sempre stata così. Negli ultimi dieci anni, infatti, nonostante le tensioni con la Russia, gli USA e Mosca hanno collaborato nel cercare di limitare il programma nucleare della Corea del Nord. Tuttavia, questa collaborazione è ora giunta al termine. Il panel di esperti in questione ha recentemente evidenziato come la Russia abbia contribuito a mantenere la Corea del Nord rifornita di carburante e altri beni, presuntamente in cambio di armi inviate dal leader nordcoreano, Kim Jong-un, per essere utilizzate contro l'Ucraina. Questa azione da parte della Russia indica una rottura nella precedente cooperazione internazionale per contrastare la proliferazione nucleare. La decisione russa è stata criticata dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, che ha dichiarato come la Russia abbia minato cinicamente la pace e la sicurezza internazionali. La Russia, dal canto suo, ha difeso la sua scelta, sostenendo che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno dimostrato di non avere interesse oltre a quello di "strangolare" la Corea del Nord con tutte le risorse disponibili. Sebbene il comitato non avesse poteri investigativi, i suoi risultati erano considerati rilevanti, mentre adesso la preoccupazione principale riguarderà le intenzioni della Corea del Nord, che si è apertamente espressa, come la Russia, sull'uso di armi nucleari in caso di provocazioni di qualsiasi dimensione. 
🇮🇹 LA LETTERA DELLA LEGA A MATTEO SALVINI E DUE MOZIONI DI SFIDUCIA: LE ULTIME DALLA POLITICA ITALIANA 
(4) Una notizia dai possibili risvolti interessanti ha scosso – in parte – la politica italiana. Una lettera aperta indirizzata al segretario della #Lega, Matteo Salvini, firmata da ventuno esponenti del partito, tra cui ex e attuali parlamentari, dirigenti e amministratori locali, ha espresso critiche e preoccupazioni sulla strategia politica del partito in vista delle prossime elezioni europee. I firmatari, tutti politici lombardi, hanno lamentato il graduale spostamento del partito verso posizioni estremiste, criticando l'allontanamento dalla tradizionale linea politica della Lega ed evidenziando la mancanza di dialogo con forze autonomiste e federaliste a favore di alleanze con partiti di estrema destra europea. La lettera ha fatto riferimento anche le tensioni interne al partito, soprattutto in #Lombardia, dovute al cambiamento di rotta della Lega e alla possibile candidatura di personaggi come il generale Roberto Vannacci, noto per contenuti omofobi e razzisti nel suo libro "Il mondo al contrario". Nonostante le indiscrezioni riguardanti la sua candidatura con la Lega, Salvini ha dichiarato di essere in fase di valutazione. Il leader è stato tra i protagonisti di questa settimana anche per via della mozione di sfiducia presentata contro di lui, respinta alla Camera con 211 voti contrari, 129 favorevoli e 3 astenuti. Proposta dai capigruppo di diversi partiti di opposizione, la mozione mirava a contestare i legami tra la Lega e il partito del presidente russo Vladimir #Putin, Russia Unita, sottolineando la presunta vicinanza di Salvini al regime russo. La Lega ha risposto alle critiche sottolineando un cambiamento nei rapporti con la Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina e dichiarando la cessazione degli accordi internazionali con Russia Unita. Tuttavia, la bocciatura della mozione era attesa, considerando che storicamente pochi provvedimenti di questo tipo contro membri del governo hanno avuto esito positivo. Stesso discorso si è verificato con quella presentata contro la ministra del Turismo Daniela Santanché, respinta anch’essa con 213 voti contrari, 121 favorevoli e 3 astenuti nell'Aula della Camera. La ministra non era presente durante la votazione. I partiti di maggioranza hanno espresso voto contrario, sottolineando la necessità di evitare un precedente dannoso per le istituzioni, mentre altri partiti (come Italia Viva) hanno sottolineato l'importanza di separare le questioni giudiziarie dalla politica. Il M5S ha presentato la mozione accusando Santanché di varie irregolarità e comportamenti inappropriati, mentre il PD ha votato favorevolmente basandosi sulla presunta gravità delle accuse e sul dovere morale della ministra di dimettersi in caso di indagini penali. 
🇨🇺 SINDROME DELL’AVANA: UNA NUOVA INCHIESTA NON ESCLUDE LA RUSSIA, MA LE PROVE SCARSEGGIANO 
(5) Una nuova inchiesta giornalistica condotta da The Insider, Der Spiegel e 60 Minutes ha riportato alla luce la misteriosa sindrome dell'#Avana, sottolineando l'ipotesi che potrebbe essere stata causata da un'arma segreta russa. Questo disturbo, caratterizzato da una vasta gamma di sintomi tra cui nausea, vomito e perdita di sensi, è stato collegato a episodi traumatici risalenti al 2014, sebbene sia emerso pubblicamente nel 2017 con diversi casi a Cuba. L'indagine giornalistica ha individuato la presenza di agenti russi vicino a luoghi in cui si sono verificati episodi della sindrome, sebbene non siano state trovate prove definitive della loro connessione agli attacchi. Inoltre, è emerso come un ufficiale russo abbia venduto al Ministero della Difesa la proprietà intellettuale su armi acustiche non letali, sollevando sospetti sull'impiego di tale tecnologia. Tuttavia, nonostante le insistenti affermazioni di vittime e alcuni funzionari, la comunità scientifica rimane scettica riguardo all'origine dell'epidemia. Molti studi non hanno identificato differenze biologiche significative tra le vittime e i gruppi di controllo, mentre le istituzioni americane sono divise sulle cause della sindrome, con alcune agenzie che escludono l'ipotesi di un'arma segreta. Nonostante ciò, l'inchiesta ha sottolineato un crescente consenso tra le vittime e alcuni funzionari riguardo al coinvolgimento della Russia e ha messo in discussione il ruolo delle agenzie governative nell'affrontare pubblicamente il fenomeno. 
🏎️ LIBERTY MEDIA PRONTA A PRENDERSI LE MOTO OLTRE ALLA FORMULA 1. L’ANTITRUST, INTANTO, INDAGA 
(6) Chiudiamo con lo sport e un’acquisizione che potrebbe cambiare il futuro del motorsport. #Liberty Media, infatti, proprietaria della #Formula1, ha annunciato ufficialmente l'intenzione di acquisire #Dorna Sports, società spagnola titolare dei diritti della #MotoGP, per 4,2 miliardi di euro. L'operazione, ammontante all'86% delle azioni di Dorna, consentirebbe a Liberty Media di consolidare i due principali campionati motoristici al mondo sotto la propria proprietà, anche se Carmelo Ezpeleta, attuale CEO di Dorna Sports, manterrebbe il suo ruolo dopo l'acquisizione. La sede di Dorna a Madrid coordina 251 gare all'anno in 20 paesi, tra cui la MotoGP, Moto2, Moto3, Superbike e MotoE, generando un fatturato di 483 milioni di euro nel 2023, in contrasto con i 3,2 miliardi di euro della sola Formula 1. Tuttavia, l'accordo deve ancora ottenere l'approvazione da parte dei regolatori #antitrust per garantire la conformità alle leggi sulla concorrenza. La Commissione Europea potrebbe esprimere preoccupazioni riguardo alla dominanza di Liberty Media nel settore, considerando un precedente nel 2006 quando un'operazione simile è stata bloccata. Nonostante le sfide regolamentari, Liberty Media si aspetta di concludere l'acquisizione entro la fine del 2024, rimanendo fiduciosa nell'approvazione finale dell'affare. 
Alla prossima 👋 
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Eyes on the world #186
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Salutiamo marzo con una settimanella a dir poco movimentata. 
Oltre alle ultime riguardo la guerra tra Israele e Hamas, è necessario parlare innanzitutto dell’attentato alla Crocus City Hall di Mosca e del crollo del Francis Scott Key Bridge di Baltimora. Facciamo poi un rapido salto in Regno Unito, chiudendo con un’importante indagine in corso con al centro l’Europol e la definitiva (?) chiusura della controversia tra la Florida e Disney. 
Quanta roba. Partiamo vah 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: AUMENTANO LE DIFFICOLTÀ PER L’UNRWA, LA RISOLUZIONE DELL’ONU E LE REAZIONI 
(1) Sempre, costantemente, incessantemente a parlare della situazione mai doma tra #Israele e #Hamas. Il primo ha annunciato di interrompere l'approvazione delle spedizioni di cibo dell'#UNRWA nella parte settentrionale della Striscia di #Gaza. Pare possa servire a poco l’intervento della Corte internazionale di giustizia, che ha chiesto a Israele di agevolare (invece di ostacolare) tali operazioni. L'UNRWA, che da poco ha ri-ottenuto l’appoggio e i finanziamenti da parte di numerose nazioni, fornisce assistenza umanitaria ai profughi palestinesi dal 1949, ma la sua attività è fondamentale nella Striscia, soprattutto nel nord, dove le consegne di aiuti sono meno frequenti rispetto al sud. Qualche tempo fa, Israele aveva accusato alcuni dipendenti dell'UNRWA di essere coinvolti negli attacchi di #Hamas contro i civili israeliani nel 2023, sospettando una decina di dipendenti su 13.000 totali a Gaza. Queste accuse hanno portato alla sospensione temporanea dei finanziamenti da parte di alcuni paesi occidentali e hanno complicato il lavoro dell'UNRWA a Gaza. Il direttore dell'UNRWA ha definito la decisione israeliana di interrompere le spedizioni "scandalosa" e ha avvertito che impedire il lavoro dell'agenzia avrebbe portato a gravi conseguenze umanitarie. Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel frattempo, ha chiesto un'accelerazione delle consegne di cibo. Intanto, la notizia più importante della settimana arriva dal Consiglio di Sicurezza dell'#ONU, che ha approvato una risoluzione per chiedere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Questa è la prima decisione approvata in tal senso dopo mesi di impasse dovuta ai veti incrociati nel Consiglio. La risoluzione ha ottenuto 14 voti a favore su 15 totali, inclusi quelli (inaspettati) di #Cina e #Russia, ma gli #StatiUniti si sono astenuti, segnalando un cambiamento di posizione nei confronti di Israele. La risoluzione, vincolante in teoria, prevede un cessate il fuoco durante il #Ramadan, la liberazione degli ostaggi tenuti da Hamas e invita Israele a facilitare l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia, devastata dalla guerra. Il premier israeliano #Netanyahu ha criticato l'approvazione, sostenendo che metterà a rischio gli sforzi israeliani contro Hamas. La proposta è stata presentata dai membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza dopo che gli Stati Uniti avevano respinto una precedente richiesta di cessate il fuoco immediato e duraturo. Questa mossa segna una rottura rispetto alla precedente posizione degli USA, che avevano posto il veto su risoluzioni simili, citando il diritto di Israele di difendersi. La rappresentante degli Stati Uniti all'ONU ha sottolineato che la risoluzione approvata è in linea con gli sforzi diplomatici USA, ma hanno deciso di astenersi a causa di alcune clausole non accettabili, come la mancata condanna degli attacchi di Hamas del 7 ottobre. In ogni caso, sembra sia improbabile che Israele rispetti la risoluzione, nonostante sia considerata vincolante, e Netanyahu – per tutta risposta – ha annullato una visita di una delegazione israeliana a Washington in seguito all'approvazione della risoluzione. 
🇷🇺 RUSSIA: L’ISIS-K COLPISCE LA CROCUS CITY HALL DI MOSCA PRIMA DI UN CONCERTO. OLTRE 140 I MORTI 
(2) Venerdì scorso, diversi uomini armati hanno attaccato il teatro Crocus City Hall a #Mosca (Russia), sparando sulla folla sia dentro che fuori dal teatro, che ha poi preso fuoco. L'#ISIS ha rivendicato l'attacco tramite la sua agenzia di stampa "non ufficiale" al Amaq, ma arrivano conferme anche da funzionari statunitensi, dal momento che dietro l’attacco sembra esserci l'ISIS-K, gruppo affiliato all’ISIS attivo principalmente in #Afghanistan. Proprio l’ambasciata statunitense aveva emesso un avviso di sicurezza per i cittadini americani (atto che il presidente russo Vladimir Putin aveva derubricato come semplice “provocazione”), mentre quella russa aveva dichiarato di aver neutralizzato un attacco terroristico poco prima. Sono stati riportati oltre 140 morti e centinaia di feriti e le autorità russe sono intervenute con una grande quantità di mezzi di emergenza per portare fuori dal teatro quante più persone possibili. La struttura, situata nella periferia nord-occidentale di Mosca, stava per ospitare un concerto dei Picnic. L’ISIS-K, fondato in Afghanistan nel 2014, non è nuovo ad attacchi di questo tipo, dal momento che ha già colpito Kabul nel 2021 e l’Iran quest’anno. 14 sospettati dell’attentato a Mosca sono stati arrestati nei pressi del confine tra Bielorussia e Ucraina, mentre tentavano di fuggire verso quest’ultimo (anche se solo 4 di loro sembra siano i veri attentatori). La stessa #Ucraina è stata messa in mezzo da autorità e dai media russi, convinti - senza prove tangibili - che abbia avuto un ruolo nell’attacco. Secondo diversi analisti, la strategia russa in questo caso mirerebbe a distogliere l’attenzione sulla scarsa tempestività nel reagire all’attentato. Negli ultimi giorni poi si sono verificati episodi di violenza contro migranti asiatici in varie parti della Russia. I quattro uomini presumibilmente responsabili per l'attacco sono infatti cittadini del #Tagikistan e ciò ha portato al moltiplicarsi di richieste per regole più severe sull'#immigrazione dall'Asia centrale; tuttavia, il presidente russo Vladimir #Putin ha cercato di limitare le campagne di odio per evitare violenze su larga scala, considerando che gli immigrati dall'Asia centrale sono importanti per l'esercito russo. In Russia, ci sono circa un milione di tagiki e circa 10 milioni di migranti dall'Asia centrale, con i tagiki principalmente impiegati come lavoratori manuali e nel settore dei servizi. Dopo l'attacco, la reazione della polizia si è concentrata proprio sulla comunità tagika, con arresti apparentemente immotivati e persino episodi di tortura, e – come se non bastasse – si sono verificati anche atti di violenza fisica e verbale, spesso compiuti da gruppi nazionalisti di destra. Il procuratore generale russo ha citato un aumento del 75% dei crimini commessi da migranti nel 2023, sottolineando la necessità di trovare un equilibrio tra sicurezza e necessità economica. Tornando all’attacco, mercoledì il sito russo Baza ha riportato che 95 persone risultano ancora disperse dopo l'attentato terroristico. Le persone disperse si trovavano al Crocus City Hall, luogo dell'attacco, e i loro familiari non hanno più avuto notizie da quel momento. Circa 80 corpi ritrovati non sono ancora stati identificati, il che lascia aperta la possibilità che alcuni dispersi siano tra le vittime non identificate.  
🌉 USA: UNA NAVE IN AVARIA FA CROLLARE IL FRANCIS SCOTT KEY BRIDGE DI BALTIMORA. 2 MORTI, 4 DISPERSI 
(3) Durante la notte tra lunedì e martedì, a #Baltimora, nel Maryland, un ponte è crollato dopo essere stato colpito da una nave portacontainer. L'incidente ha coinvolto il Francis Scott Key Bridge, situato sulla foce del fiume Patapsco, con due persone soccorse e altre sei disperse. Il ponte è essenziale per l'accesso al porto di Baltimora, e il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che la sua ricostruzione è una priorità, con il governo federale che coprirà i costi. La nave coinvolta aveva segnalato un'avaria prima dell'impatto, consentendo l'evacuazione parziale del ponte: pare che i motori abbiano perso potenza, facendo perdere il controllo all’equipaggio; la nave, manovrata da due piloti locali, aveva iniziato a deviare dalla rotta prevista poco prima dell’incidente. Gli sforzi di ricerca e soccorso sono concentrati sul recupero delle persone disperse e sulla rimozione dei detriti. Nonostante l'incidente abbia bloccato temporaneamente le operazioni portuali, la società che gestisce la nave ha confermato che l'equipaggio è stato localizzato e non ci sono feriti segnalati. Il ponte, costruito negli anni '70, ha rappresentato un'importante via di trasporto per la regione di Baltimora, con un flusso quotidiano di migliaia di veicoli. Il crollo ha causato una significativa interruzione delle attività portuali e del trasporto locale, con ripercussioni sul commercio e sulla logistica della regione. Le indagini sull'incidente sono in corso, mentre le autorità cercano di stabilire le cause esatte e di mitigare gli effetti a lungo termine sull'area colpita. Con 35 mila persone che utilizzavano il ponte quotidianamente, le autorità dovranno trovare soluzioni immediate per la viabilità cittadina e il trasporto merci. La chiusura del porto di Baltimora, anche se non tra i più grandi degli Stati Uniti, avrà impatti su diverse merci, come carbone (il porto in questione è responsabile del 27% delle sue esportazioni via mare), automobili, GNL e zucchero. Pete Buttigieg, segretario dei Trasporti, prevede un impatto significativo sulle catene di fornitura. A livello locale, il porto dava lavoro a 15 mila persone direttamente e a oltre 140 mila indirettamente. Il ponte stesso era cruciale per la viabilità e l'economia di Baltimora, con un valore annuo di merci transitanti stimato in 28 miliardi di dollari. Dopo aver temporaneamente sospeso le ricerche dei sei operai dispersi, mercoledì sera sono stati recuperati i corpi di due di loro intrappolati all'interno di un furgone precipitato nel fiume Patapsco. Quattro risultano ancora dispersi, tutti dipendenti della Brawner Builders. Le indagini nel frattempo proseguono, con gli investigatori che hanno interrogato membri dell'equipaggio e stanno esaminando ore di dati registrati dalla scatola nera, anche se le informazioni cruciali sui motori della nave potrebbero non essere disponibili. 
🇬🇧 REGNO UNITO: LA PRINCIPESSA KATE MIDDLETON RIAPPARE IN VIDEO E ANNUNCIA DI AVERE IL CANCRO 
(4) La principessa britannica #Kate Middleton ha annunciato tramite un videomessaggio pubblicato su X di essere affetta da #cancro e di aver iniziato un ciclo di chemioterapia. Non ha specificato di che tipo di cancro si tratti, ma ha chiesto privacy durante il trattamento. La principessa non appariva in pubblico dal 25 dicembre e il 17 gennaio l'ufficio stampa di Kensington Palace aveva annunciato un suo recente intervento chirurgico all'addome. La sua prolungata assenza aveva suscitato speculazioni e discussioni online. Inoltre, il 10 marzo, una foto della sua famiglia pubblicata dai profili ufficiali di Kensington Palace è stata ritoccata, generando controversie sulla trasparenza della comunicazione della famiglia reale. Questo è il secondo caso di cancro annunciato all'interno della famiglia reale britannica, dopo quello di Re #CarloIII a febbraio, senza fornire ulteriori dettagli sulla diagnosi e sulla gravità. 
🗂️ EUROPOL: POLITICO FA LUCE SULLA SCOMPARSA DI ALCUNI FASCICOLI CON INFORMAZIONI SENSIBILI 
(5) Lo scorso mercoledì, il sito di news #Politico ha riportato che - nell'estate del 2023 – sarebbero scomparsi diversi fascicoli contenenti informazioni sensibili sui dirigenti dell'#Europol, l'agenzia di polizia dell'Unione Europea, solitamente conservati in una cassaforte accessibile a poche persone. L'agenzia si è accorta della mancanza dei fascicoli il 6 settembre 2023, ma non è riuscita a determinare chi li abbia prelevati e perché. Europol è un'agenzia cruciale per l'UE, coordinando indagini e operazioni internazionali. I fascicoli mancanti riguarderebbero la direttrice esecutiva Catherine De Bolle e tre vicedirettori, contenenti informazioni personali e professionali. Alcuni fascicoli sono stati successivamente ritrovati casualmente e consegnati alla polizia dell'Aia, in Olanda, dove si trova la sede dell'Europol. La polizia dell'Aia ha confermato un'indagine interna senza specificare i dettagli. Dopo l'incidente, il responsabile delle risorse umane dell'Europol, Massimiliano Bettin, è stato messo in congedo amministrativo. Ci sono sospetti che la sottrazione dei fascicoli possa essere collegata a conflitti interni all'agenzia e potrebbe aver contribuito alla decisione riguardante Bettin. 
🇺🇸 FLORIDA: DISNEY E IL GOVERNATORE RON DESANTIS SI ACCORDANO PER IL DISTRETTO DI DISNEY WORLD 
(6) Mercoledì, #Disney ha raggiunto un accordo con il governo della #Florida che ha posto fine a una lunga disputa legale iniziata più di un anno fa. La controversia ha avuto origine quando il governatore Ron #DeSantis ha revocato a Disney il controllo del distretto in cui si trova Walt Disney World, in seguito alle critiche dell'azienda sulla legge chiamata "Don’t say gay". Tuttavia, l'azione legale intrapresa da Disney ha portato a una serie di procedimenti legali. Il parco Walt Disney World è situato in un distretto con uno status amministrativo speciale, che ha consentito a Disney di avere il controllo del territorio per decenni, facilitando così i suoi piani di espansione. Tuttavia, la revoca di questo status ha posto in discussione i piani dell'azienda, compresi i progetti per la costruzione di nuovi alberghi e un quinto parco a tema. L'accordo raggiunto ora sospende le azioni legali e stabilisce la negoziazione di un nuovo piano di sviluppo per il distretto. Entrambe le parti hanno accolto favorevolmente l'accordo, con Disney che si dice "contenta" di porre fine alle controversie legali e DeSantis che ha affermato che l'accordo "conferma" le decisioni della sua amministrazione. 
Alla prossima 👋 
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Eyes on the world #185
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“Buona primavera!”, sarebbe il caso di dire. 
Prima edizione della nuova stagione di Eyes on the world. Questa settimana facciamo il solito tour di notizie provenienti da Gaza, degli inaspettati (uh...) risultati dalle elezioni presidenziali in Russia, passando per le ultime da Hong Kong e un’interessante inchiesta su Boeing. 
Non perdiamoci in chiacchiere, partiamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: TORNANO I FINANZIAMENTI ALL’UNRWA, ATTACCATO L’OSPEDALE DI AL SHIFA 
(1) Cominciamo con la consueta carrellata di novità provenienti da #Gaza. Innanzitutto, l'#Australia riprenderà a finanziare l'#UNRWA dopo aver interrotto i finanziamenti a seguito di accuse da parte di #Israele contro alcuni dipendenti dell'agenzia (che si occupa di aiutare i rifugiati palestinesi). Anche il Canada, la Svezia e l'Unione Europea avevano già deciso di riprendere i finanziamenti, soddisfatti del processo investigativo dell'UNRWA. L'Australia invierà 6 milioni di dollari australiani all'UNRWA e altri fondi per la crisi umanitaria a Gaza. La situazione nella Striscia di Gaza è critica, con carenza di cibo, acqua e medicine, aggravata dalle restrizioni di Israele sulle forniture. Ci eravamo lasciati poi con la decisione di aprire un canale umanitario via mare per aiutare la popolazione in difficoltà. Ebbene, la nave gestita dalla ong #OpenArms è giunta in settimana vicino alla costa nord di Gaza per consegnare aiuti. La nave trasportava circa 200 tonnellate di cibo fornite dalla ong statunitense World Central Kitchen. Per lo sbarco, è stato costruito un molo temporaneo poiché Gaza non ha porti funzionanti. Non è chiaro come gli aiuti verranno distribuiti considerando le difficoltà di sicurezza, ma va detto che – in ogni caso – le 200 tonnellate di cibo non sono sufficienti per affrontare la grave crisi umanitaria in corso. Altri paesi si stanno preparando a inviare ulteriori aiuti via mare, mentre Israele ha dichiarato l'intenzione di aprire più punti di ingresso per gli aiuti umanitari. Intanto, tornando alle faccende “di campo” il primo ministro israeliano #Netanyahu ha approvato un piano per attaccare la zona di #Rafah, al confine con l’Egitto e rifugio per molti palestinesi e militanti di #Hamas, e ha annunciato la ripresa delle negoziazioni per una possibile tregua con Hamas. L'evacuazione della zona è prevista prima dell'attacco, ma i dettagli non sono chiari. Nel frattempo, l'esercito israeliano ha anche attaccato l'ospedale #alShifa nella Striscia di Gaza, affermando di aver ucciso circa 140 miliziani di Hamas all'interno o nei pressi dell'ospedale. L'attacco è in corso da domenica notte ed è stato descritto come il più lungo e violento contro un ospedale da parte di Israele. Si dice che questo sia stato utilizzato da Hamas per organizzare attacchi proprio contro Israele. In generale, le informazioni sulle condizioni degli ospedali e dei pazienti sono limitate, ma alcune fonti riportano interruzioni di energia elettrica e acqua. In ultimo, lunedì è stata confermata l'uccisione di Marwan Issa, uno degli uomini più importanti di Hamas, dall'esercito israeliano. Issa è stato identificato come uno dei presunti organizzatori degli attacchi compiuti dal gruppo palestinese contro Israele lo scorso 7 ottobre. La sua presunta morte era stata anticipata dalla settimana scorsa, ma solo ora è stata confermata. Issa era considerato il vice di Mohammed Deif, il capo delle brigate al Qassam, e aveva un ruolo chiave nell'ufficio politico di Hamas. La sua morte è stata vista come un duro colpo per il gruppo, anche se si ritiene che non metterà fine alle attività di Hamas. 
🇷🇺 RUSSIA: VLADIMIR PUTIN VINCE LE ELEZIONI PRESIDENZIALI SENZA ALCUNA OPPOSIZIONE. IN UCRAINA... 
(2) Le elezioni presidenziali in #Russia si sono svolte fra venerdì e domenica scorse, ma non hanno offerto una vera competizione. Già dall’inizio della campagna elettorale, il regime di #Putin ha escluso molti oppositori dalle liste, tra cui Yekaterina Duntsova e Boris Nadezhdin. I candidati dell'opposizione "sistemica" partecipanti hanno incluso Nikolai Kharitonov, del Partito Comunista, Leonid Slutsky, del Partito Liberal-Democratico, e Vladislav Davankov, del Popolo Nuovo, che ha cercato di presentarsi come una forza di rinnovamento. Davankov è stato sanzionato da Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea per il coinvolgimento nell'invasione dell'#Ucraina. Nonostante le restrizioni, alcune opposizioni hanno suggerito di votare contro Putin. Davankov era il candidato con maggiori possibilità di consenso, ma il suo supporto è limitato, intorno al 5%. Kharitonov e Slutsky, gli altri due candidati, hanno rappresentato rispettivamente il Partito Comunista e l'ala estremista e nazionalista di destra. Kharitonov ha 75 anni ed è anch’egli sotto sanzioni internazionali, mentre Slutsky, erede politico di Vladimir Zhirinovsky, sostiene posizioni bellicose e imperialistiche. Le elezioni si sono svolte anche nelle regioni ucraine annesse dalla Russia dal 2014, con testimonianze che indicano pressioni sulle persone per votare Putin. Queste zone, definite "remote" dal governo russo, hanno iniziato le operazioni di voto in anticipo rispetto al resto del paese. L’obiettivo di Putin consisteva nel legittimare la sovranità russa su questi territori tramite questa elezione, promuovendo slogan che hanno suggerito il loro legame con la Russia. I militari hanno accompagnando gli addetti ai seggi per obbligare le persone a votare, minacciando chi si rifiuta con la perdita di assistenza medica o sociale. I risultati elettorali in queste regioni non sono stati riconosciuti a livello internazionale, poiché non riflettono una vera espressione di volontà popolare. In diversi seggi in giro per la Russia si sono comunque formate lunghe code a causa dell'iniziativa chiamata "Mezzogiorno contro Putin", promossa dall'ex dissidente Alexei #Navalny. L'azione mirava a mostrare un'opposizione pacifica al regime, riunendo le persone nei seggi al mezzogiorno. La protesta è stata diffusa in molte città, rimanendo complessivamente tranquilla, ma ci sono stati arresti. Persino all'estero, presso le ambasciate russe, si sono formate lunghe code. Il risultato finale non h tradito le aspettative e Vladimir Putin ha vinto con un'ampia maggioranza, confermando la sua posizione di potere dopo 24 anni di governo. Putin ha ottenuto l'87,32% dei voti, con un'affluenza del 74%. Questa vittoria, la più ampia nella storia postsovietica della Russia, ha rafforzato ulteriormente la sua posizione interna e mostra un'unità apparente di sostegno. Putin, 71 anni, potrà restare formalmente al potere fino al 2030, avendo modificato la Costituzione per consentirsi altri due mandati presidenziali, e nella conferenza stampa post vittoria ha persino menzionato esplicitamente Alexei Navalny, confermando la sua morte e accennando a un possibile scambio di prigionieri che lo avrebbe riguardato. Intanto in Ucraina la guerra prosegue, con la diga più grande del paese e diverse centrali elettriche attaccate dai russi con numerosi missili. 
✈️ DIFETTI NELLA PRODUZIONE DEGLI AEREI: BOEING NELLA BUFERA DOPO I RECENTI INCIDENTI, E NON SOLO 
(3) Passiamo a una notizia che ho colpevolmente saltato la scorsa settimana, ma è decisamente degna di nota. Un ex dipendente dell’azienda produttrice di aerei #Boeing, noto per aver sollevato preoccupazioni riguardo agli standard di produzione della società, è stato trovato morto negli #StatiUniti. John Barnett ha lavorato lì per oltre 30 anni prima di ritirarsi nel 2017. Nei giorni precedenti alla sua morte, aveva fornito la sua testimonianza in un'azione legale intentata da un informatore contro la società, che ha comunque espresso tristezza per la sua scomparsa. Il coroner della Contea di Charleston ha confermato la sua morte alla #BBC lunedì, indicando che il 62enne è deceduto per una ferita auto-inflitta il 9 marzo e che la polizia sta indagando sull'evento. Barnett, impiegato come responsabile della qualità presso lo stabilimento di North Charleston dal 2010, aveva dichiarato alla BBC nel 2019 che i lavoratori sotto pressione stavano deliberatamente montando parti di qualità inferiore sugli aeromobili in produzione, segnalando gravi problemi con i sistemi di ossigeno e mancanze nei controlli di qualità. Dopo il pensionamento, ha intrapreso una causa legale contro l'azienda, accusandola di aver danneggiato la sua reputazione e ostacolato la sua carriera a causa delle preoccupazioni sollevate. La sua morte è avvenuta in un contesto in cui gli standard di produzione di Boeing e del suo principale fornitore Spirit Aerosystems sono sotto stretta osservazione, dopo un incidente in cui una porta di emergenza inutilizzata è saltata via da un Boeing 737 Max appena decollato dall'aeroporto internazionale di Portland. Un'indagine preliminare dell'NTSB ha suggerito che quattro bulloni chiave, progettati per tenere saldamente in posizione la porta, non erano stati montati. La #FAA (Federal Aviation Administration) ha inoltre rilevato varie violazioni degli standard di controllo di qualità nella produzione dell'azienda. Di questo tema e di Boeing si era già parlato a inizio anno. Di recente il #NewYorkTimes ha riportato che i tecnici di Alaska Airlines avrebbero segnalato problemi sull'aereo Boeing 737 Max 9 il giorno prima dell'incidente del 5 gennaio, giorno in cui una parte della fusoliera si era staccata durante il volo. Nonostante la richiesta di sospendere l'utilizzo dell'aereo, la compagnia ha continuato ad operarlo per tre ulteriori voli prima della manutenzione. Testimonianze precedenti indicano segni di malfunzionamento, come spie luminose accese e rumori sospetti. Tuttavia, la compagnia aerea ha affermato che i segnali non giustificavano ancora la sospensione del servizio secondo i suoi standard di sicurezza. La faccenda è destinata a far discutere ancora per molto. 
🇭🇰 HONG KONG: APPROVATA UNA NUOVA LEGGE ESTREMAMENTE REPRESSIVA SULLA SICUREZZA NAZIONALE 
(4) Chiudiamo con una notizia proveniente da Oriente. Martedì, il Consiglio legislativo di #HongKong ha votato all’unanimità una legge sulla sicurezza nazionale estremamente repressiva, includendo pene fino all'ergastolo per reati come tradimento e sabotaggio della sicurezza nazionale. Questa legge, ampliamento di una normativa del 2020 imposta dalla #Cina, mira a reprimere il dissenso contro il governo cinese nella città semi-autonoma di Hong Kong, riducendo ulteriormente la libertà di espressione e di protesta. Il governatore di Hong Kong, John Lee, ha giustificato la legge come necessaria per garantire la stabilità e proteggere la città da idee separatiste. Tuttavia, molti ritengono che la legge darà al governo strumenti per sopprimere le critiche, aumentando le pene per reati come insurrezione e introducendo una definizione vaga di "spionaggio" e "segreti di stato". La legge conferisce anche poteri estesi alla polizia, consentendo arresti e detenzioni prolungate senza accuse formali, e revocando i passaporti ai sospettati di fuga. Hong Kong, ex colonia britannica, ha visto un declino progressivo dell'autonomia garantita dopo il suo ritorno alla Cina nel 1997, con un aumento dei processi contro attivisti e politici democratici. Va da sé che la legge sulla sicurezza nazionale, sebbene richiesta dalla Costituzione locale, ha sollevato preoccupazioni per il suo impatto sulla libertà civile e sui diritti umani. 
Alla prossima 👋 
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Eyes on the world #184
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Entriamo dritti dritti nel cuore di marzo. Come vola il tempo. 
Siccome questa settimana mi va di stupire, inizieremo (tanto per cambiare...) dalla guerra tra Israele e Hamas, facendo poi un rapido tour di USA, Haiti e India, per concludere con le ultime notizie a tema tech e con la notte degli Oscar. 
Ce n’è da parlare, eh? Cominciamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: ARRIVANO I PRIMI AIUTI UMANITARI VIA MARE. INTANTO L’ANP RIORGANIZZA IL GOVERNO 
(1) Riprendiamo da dove avevamo lasciato. Di cosa si parla? Ma naturalmente della guerra tra #Israele e #Hamas. Innanzitutto, Canada e Svezia hanno deciso di riprendere i finanziamenti all'Agenzia delle Nazioni Unite per i Profughi Palestinesi (#UNRWA) dopo averli sospesi a seguito delle accuse di Israele a dipendenti dell'agenzia. Questo ha messo a rischio le operazioni dell’ente, fondamentale per i campi profughi palestinesi. Il Canada ha citato un solido processo investigativo in corso come motivo per la ripresa dei finanziamenti, mentre la Svezia ha richiesto controlli e ispezioni indipendenti per garantire la trasparenza. Gli Stati Uniti, principale finanziatore dell'UNRWA, tuttavia non hanno ancora ripreso i pagamenti. Nel frattempo, sembra prendere il via l’idea dell’apertura di un corridoio marittimo per far giungere a #Gaza aiuti umanitari. Ne avevamo già parlato la scorsa settimana, quando gli Stati Uniti e l'Unione Europea avevano annunciato piani per fornire aiuti alla Striscia tramite operazioni navali. Tale decisione è giunta a seguito della grave carenza di beni di prima necessità dovuta al conflitto in corso tra Israele e Hamas. Il presidente #Biden ha dichiarato che gli Stati Uniti costruiranno un molo temporaneo per agevolare l'arrivo dei soccorsi, mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato l'attivazione del corridoio marittimo con partenze da Cipro. A occuparsene è stata l'ong spagnola #OpenArms, la cui nave ha iniziato a trasportare da martedì i primi aiuti (si parla di circa 200 tonnellate di cibo, tra le altre cose), ma rimangono dubbi riguardo al luogo di sbarco e alla modalità di distribuzione degli aiuti stessi. Sarà fondamentale il coinvolgimento di Israele per il successo di tali operazioni, anche se le organizzazioni umanitarie sollevano preoccupazioni riguardo la sua possibile interferenza politica, che potrebbe ostacolare gli sforzi umanitari. Intanto, l'esercito israeliano ha completato la costruzione di una nuova strada nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, dividendo la regione in due. Lunga circa 7 chilometri, collega Be'eri al Mar Mediterraneo e pare sia stata costruita per agevolare il movimento delle truppe e delle attrezzature militari. Le immagini satellitari mostrano che sono stati demoliti edifici civili per realizzare la strada e la sua costruzione si teme possa servire a impedire ai palestinesi di tornare a vivere nella zona settentrionale. Questa iniziativa potrebbe essere parte di un piano più ampio per mantenere un controllo duraturo su Gaza. In tutto ciò, il #Ramadan è iniziato lunedì in molti paesi islamici, inclusa proprio la Striscia di Gaza, nonostante la guerra in corso. I tentativi di raggiungere un cessate il fuoco prima dell’inizio della ricorrenza sono falliti, con la situazione nella Striscia che rimane critica a causa della già citata mancanza di acqua, cibo e medicinali. Il premier israeliano Benjamin #Netanyahu ha dichiarato ancora una volta che Israele non accetterà un cessate il fuoco senza la liberazione di ostaggi da parte di Hamas, che – dal canto suo – mantiene le proprie posizioni. Non è tutto, perché si muove qualcosa anche dal punto di vista politico. Mahmoud Abbas, presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese (#ANP), ha incaricato l'economista Mohammad Mustafa di formare un nuovo governo dopo le dimissioni del primo ministro Mohammad Shtayyeh. Questa mossa è stata confermata dall'agenzia di stampa dell'ANP, Wafa. Mustafa, considerato vicino ad Abbas, guiderà un governo tecnico mentre Abbas manterrà la sua posizione come presidente. L'ANP, espressione del partito Fatah, ha perso popolarità e credibilità sotto la guida di Abbas, a causa della cattiva gestione e di un atteggiamento percepito come troppo accomodante verso Israele. Il cambiamento potrebbe avere implicazioni non solo a livello locale, ma anche sulla situazione nella Striscia di Gaza. 
🇺🇸 USA: LE CAMERE DISCUTONO SU TIKTOK, MENTRE BIDEN E TRUMP ANDRANNO DI NUOVO TESTA A TESTA 
(2) La Camera dei rappresentanti degli #StatiUniti ha approvato una legge che potrebbe vietare l'uso di #TikTok nel paese, richiedendo a #ByteDance, la sua società madre cinese, di venderla entro sei mesi a un acquirente approvato dal governo statunitense. La preoccupazione riguarda la sicurezza nazionale, data l'influenza del Partito Comunista cinese sulle aziende del paese. TikTok, ampiamente utilizzato negli Stati Uniti, è stato oggetto di restrizioni governative già nel 2022-2023 e continua ad essere popolare, soprattutto tra i giovani. La legge ora dovrà passare anche al Senato per entrare in vigore. ByteDance ha cercato di opporsi alla legge mobilitando gli utenti, ma il suo futuro rimane incerto, con diverse incertezze sul possibile acquirente e sulle implicazioni politiche e di sicurezza. Restando sempre in USA, il Senato ha approvato sei proposte di legge per un totale di 459 miliardi di dollari per finanziare quasi il 30% della spesa governativa nell'anno fiscale in corso, evitando così un possibile #shutdown. Questo avviene quando il Congresso non raggiunge un accordo sulle leggi finanziarie, causando la sospensione delle attività non essenziali del governo e il lavoro senza stipendio per alcuni dipendenti. Un accordo temporaneo era stato raggiunto a fine febbraio per finanziare temporaneamente alcune agenzie governative, ma è necessario trovare un accordo sul bilancio dei dipartimenti della Difesa e della Sicurezza Nazionale prima della scadenza del 22 marzo. In ultima analisi, il presidente Joe Biden e l'ex presidente Donald Trump hanno vinto le #primarie dei rispettivi partiti, Democratico e Repubblicano, in diversi stati, ottenendo di fatto la nomination per le elezioni presidenziali di novembre. Biden ha vinto in Georgia e Mississippi, mentre Trump ha trionfato in Georgia, Mississippi e Washington. Queste vittorie hanno garantito loro il numero necessario di delegati per le prossime convention nazionali dei partiti, dove formalmente riceveranno la nomina di candidati. Biden ha raggiunto 2.099 delegati su 1.968 necessari, mentre Trump ha ottenuto 1.228 su 1.215 richiesti. Le convention, programmate per luglio e agosto, si concentreranno principalmente su questioni di partito e, ovviamente, sui programmi elettorali. 
🇭🇹 HAITI: ARIEL HENRY SI DIMETTE DALLE CARICHE DI PRIMO MINISTRO E PRESIDENTE. COSA ACCADRÀ ORA? 
(3) Il primo ministro e presidente di #Haiti, Ariel Henry, ha annunciato le sue dimissioni in seguito alla pressione dei gruppi armati che hanno intensificato gli attacchi contro le istituzioni della capitale Port-au-Prince. Henry, che avrebbe dovuto organizzare nuove elezioni entro il 7 febbraio, si è dimesso durante un incontro della Comunità dei Caraibi (#CARICOM), annunciando la formazione di un consiglio per la transizione presidenziale che si occuperà di organizzare le elezioni. Henry era diventato presidente e primo ministro a seguito dell'assassinio del presidente Jovenel Moïse nell'aprile 2021, evento avvenuto in circostanze oscure, con sospetti che coinvolgono persone vicine a Henry. Haiti, uno dei paesi più poveri al mondo, è afflitto da una grave crisi politica, sociale ed economica, aggravata dalla presenza di bande criminali con legami politici che hanno incrementato il loro potere nel corso degli anni. Gli scontri con la polizia sono iniziati dopo che è stato rivelato che Henry aveva firmato un accordo con l'#ONU per l'invio di agenti di polizia dal Kenya per contrastare le bande criminali. 
🇮🇳 INDIA: CONTINUA LA REPRESSIONE ANTI-MUSULMANA. ECCO I DETTAGLI DELLA LEGGE IN VIGORE DA LUNEDÌ 
(4) Lunedì è entrata in vigore una legge molto controversa in #India, che di fatto agevola la regolarizzazione solo dei migranti non musulmani provenienti da Pakistan, Bangladesh e Afghanistan, generando critiche per discriminazione etnico-religiosa. In vista delle elezioni legislative previste tra aprile e maggio, il governo di Narendra #Modi ha varato una serie di misure volte a consolidare il proprio consenso e a reprimere l'opposizione. Modi, leader del Bharatiya Janata Party (#BJP), da tempo promuove un'agenda nazionalista indù e politiche antimusulmane, con conseguente erosione dei diritti delle minoranze e delle libertà civili. La repressione governativa si estende agli attivisti e ai critici, con arresti arbitrari e perquisizioni contro le #ONG e i partiti di opposizione. Le nuove leggi sul codice penale e sulle telecomunicazioni hanno sollevato preoccupazioni per l'ingiustificato potere discrezionale e la potenziale sorveglianza di massa. L'accesso a internet è frequentemente bloccato, soprattutto nei territori a maggioranza musulmana come il Kashmir. Il BJP, basato sull'ideologia dell'Hindutva, sembra stia mirando a trasformare l'India in uno stato indù, marginalizzando le minoranze religiose e, trattandosi – in generale – di uno stato da oltre 1 miliardo di abitanti la situazione sembra essere in ogni caso degna di nota. Le politiche antimusulmane del BJP sono funzionali agli obiettivi politici di consolidamento del potere di Modi. Le azioni discriminatorie del governo indiano oltretutto stanno sollevando preoccupazioni sulla stabilità democratica e sui diritti umani nel paese. Nel frattempo, migliaia di agricoltori hanno manifestato a New Delhi per chiedere al governo di Narendra Modi di approvare una nuova legge che garantisca prezzi minimi di sostegno per i loro prodotti. Attualmente, questi prezzi sono fissati due volte l'anno per alcune materie prime, ma gli agricoltori vogliono che siano applicati a tutte le colture. Altre richieste includono un abbassamento dei prezzi della canna da zucchero e un aumento delle pensioni agricole. Le proteste sono avvenute nonostante le autorità abbiano bloccato le autostrade per dissuadere i manifestanti, limitando il numero di partecipanti e vietando l'uso di mezzi agricoli. Modi, che ha una base elettorale agricola significativa, potrebbe essere spinto a soddisfare almeno in parte le richieste degli agricoltori in vista delle elezioni presidenziali. 
📱 APPLE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LE ULTIME DECISIONI DELL’UE CAMBIANO LE REGOLE DEL MONDO TECH 
(5) #Apple permetterà agli utenti europei di scaricare applicazioni direttamente dai siti dei produttori, bypassando l'App Store, entro la fine della primavera. Questa mossa, dettata dalle nuove regole dell'#UnioneEuropea sulle pratiche commerciali delle grandi società tech, mira a ridurre il controllo di Apple e a garantire una concorrenza equa. Tuttavia, Apple manterrà stringenti controlli sulla sicurezza e la privacy, richiedendo agli sviluppatori di registrare i loro siti e autorizzando solo quelli con una reputazione stabile. Gli sviluppatori dovranno pagare una commissione di 50 centesimi di euro per ogni download o aggiornamento delle loro app, mantenendo così una fonte di ricavo per Apple. Questa decisione è stata accolta con critiche da parte di alcune organizzazioni, che la considerano ancora troppo restrittiva e disincentivante per gli sviluppatori e gli utenti interessati a scaricare app al di fuori dell'App Store. Apple sostiene di cercare un equilibrio tra apertura e sicurezza per proteggere gli utenti dagli abusi online. Restando in tema di Europa e tecnologia, il Parlamento Europeo ha approvato una nuova legge sull'intelligenza artificiale (#IA) per regolare l'uso e lo sviluppo di questa tecnologia nell'Unione Europea. La legge mira a promuovere un uso sicuro e responsabile dell'IA, stabilendo regole chiare per proteggere i diritti dei cittadini e prevenire potenziali rischi. Questa normativa rappresenta uno dei primi tentativi a livello globale di regolamentare l'IA e mira a garantire che l'UE rimanga all'avanguardia nell'adozione di tecnologie innovative nel rispetto dei valori europei. La legge definisce tre categorie di sistemi di IA: a basso rischio, a rischio limitato e ad alto rischio, ciascuna soggetta a requisiti specifici. Gli sistemi ad alto rischio saranno soggetti a una maggiore supervisione e dovranno rispettare standard elevati di sicurezza e trasparenza. Inoltre, la legge prevede sanzioni per le violazioni e stabilisce un'agenzia europea per la sicurezza dell'IA per monitorare e garantire il rispetto delle norme. 
🎬 OSCAR 2024: OPPENHEIMER VINCE 7 STATUETTE, SEGUE “POVERE CREATURE!”. 0/7 PER “MAESTRO” 
(6) La 96esima cerimonia degli #Oscar si è svolta al Dolby Theatre di Los Angeles, conferendo a "#Oppenheimer" il premio per il miglior film e altri 6 premi, tra cui miglior regia a Christopher #Nolan e miglior attore protagonista a Cillian Murphy. Inaspettatamente, Emma Stone ha vinto come miglior attrice protagonista per "Povere creature!", battendo Lily Gladstone, favorita per "Killers of the Flower Moon". Da’Vine Joy Randolph ha vinto come miglior attrice non protagonista per "The Holdovers". "Anatomia di una caduta" ha vinto per la miglior sceneggiatura originale e "American Fiction" per quella non originale. "Oppenheimer" ha ricevuto anche riconoscimenti per il miglior montaggio, fotografia e colonna sonora, mentre "Povere creature!" ha vinto per i migliori costumi, trucco e scenografia. "La zona d’interesse" di Jonathan Glazer ha vinto come miglior film internazionale e per i migliori effetti sonori. "Il ragazzo e l’airone" di Hayao #Miyazaki è stato premiato come miglior film d��animazione e "20 Days in Mariupol" come miglior documentario. Billie Eilish e Finneas O’Connell hanno vinto per la miglior canzone con "What Was I Made For?" della colonna sonora di #Barbie. "Maestro" ha ricevuto 7 candidature ma non ha vinto alcun premio. 
Alla prossima 👋 
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Una settimana che definire movimentata è poco. 
Si, abbiamo sicuramente novità dallo scontro tra Israele e Hamas, ma ci sono nuove provenienti anche dagli USA, dall’Italia, dalla Francia, da Haiti e dalla Russia. Insomma, chi più ne ha più ne metta. 
Non ci perdiamo in troppe parole, andiamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: GLI AIUTI DAGLI STATI UNITI, LE TRATTATIVE SALTATE AL CAIRO, L’IDEA DI JOE BIDEN 
(1) Riprendiamo dal conflitto tra #Israele e #Hamas, che procede più che mai spedito. La situazione umanitaria nella Striscia di #Gaza continua a essere critica, anche dopo il recente invio di aiuti umanitari dagli #StatiUniti e dalla Giordania. Gli USA hanno lanciato 38.000 pasti tramite aerei militari C-130, mentre la Giordania ha adottato una strategia simile nel nord della Striscia (gli Stati Uniti hanno mirato al sudovest per facilitare il recupero degli aiuti da parte dei civili). Tuttavia, l'uso di questa modalità di consegna è stato criticato da organizzazioni umanitarie, che lo hanno considerato inefficiente e costoso. Alcuni sostengono che le risorse potrebbero essere impiegate in modo più efficace, aumentando le consegne via terra e sottolineando che gli Stati Uniti avrebbero potuto influenzare Israele, il loro principale alleato, per facilitare l'ingresso di aiuti via terra. Le difficoltà nell'accesso agli aiuti riguardano anche la chiusura dei confini, i controlli prolungati da parte di Israele, la mancanza di autisti e gli attacchi alle spedizioni umanitarie stesse. La situazione umanitaria è estremamente preoccupante, con un notevole calo delle forniture mediche negli ospedali e un rischio di carestia per un quarto della popolazione di Gaza, secondo le #NazioniUnite. La parte settentrionale della Striscia è particolarmente colpita, con molte persone che soffrono la fame e la pericolosità della zona che ostacola la consegna degli aiuti. Lo scorso fine settimana, una delegazione di Hamas si è recata al #Cairo per discutere con Israele un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Tuttavia, la delegazione israeliana non ha partecipato all'incontro in quanto il governo aveva richiesto la lista degli ostaggi israeliani ancora vivi detenuti da Hamas come condizione per avviare le trattative sulla tregua. Hamas ha rifiutato di consegnare tale lista, portando al boicottaggio dell'incontro da parte israeliana. Sempre Israele ha reso noto di voler condurre operazioni mirate per uccidere i leader di Hamas, non solo nella Striscia di Gaza, ma anche in diversi paesi del Medio Oriente. Questa strategia, secondo alcune fonti, potrebbe coinvolgere azioni in Libano, Turchia, Qatar e persino in Europa. Dopo l'attacco del 7 ottobre da parte di Hamas, anche il primo ministro israeliano Benjamin #Netanyahu aveva annunciato l'intenzione di colpire i capi di Hamas ovunque si trovino, ma al momento non è chiaro se un'effettiva campagna di uccisioni mirate sia già stata programmata. Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti, Joe #Biden, durante il suo discorso sullo stato dell'Unione (ci torneremo), ha annunciato l'intenzione degli Stati Uniti di costruire un molo temporaneo di fronte alla Striscia di Gaza per distribuire aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Tuttavia, il piano presenta sfide, come il tempo necessario per la costruzione del molo, problemi logistici e il rischio di ostruzionismo da parte del governo israeliano. In ogni caso, non sono ancora stati forniti dettagli specifici sul materiale o sulle tecniche di costruzione del molo.  
🇺🇸 USA: TRUMP DICHIARATO ELEGGIBILE PER LE PRIMARIE. NEL FRATTEMPO, NIKKY HALEY SI RITIRA E BIDEN... 
(2) La Corte Suprema statunitense ha deciso all'unanimità che l'ex presidente Donald #Trump può candidarsi alle elezioni primarie del Partito Repubblicano nel Colorado e negli altri stati che hanno tentato di impedirgli di candidarsi. Lo scorso dicembre, la Corte Suprema del Colorado aveva dichiarato Trump "ineleggibile" per il suo coinvolgimento nell'assalto al #Congresso del 6 gennaio 2021, ma il suo team legale ha fatto ricorso alla Corte Suprema federale. La decisione della Corte Suprema federale ha stabilito che il Colorado non può squalificare un candidato da incarichi nazionali, come la presidenza, sulla base della Sezione 3 del 14° emendamento della Costituzione. Questa è stata la prima volta che la Corte Suprema ha affrontato un caso legato a questo specifico passaggio costituzionale. Altri stati come Maine, Illinois e Michigan avevano sospeso le decisioni sulla candidatura di Trump in attesa di questa sentenza. La Corte Suprema federale ha emesso la sua decisione in tempi brevi, in vista del "Super Tuesday" del 5 marzo, quando si sono tenute le primarie in 16 stati, compreso il Colorado e il Maine. Proprio per via dei risultati poco soddisfacenti, l’altra candidata Repubblicana Nikki #Haley ha ritirato la sua candidatura alle primarie del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali statunitensi, rendendo praticamente certo che Donald Trump sarà il candidato del partito. In occasione del suddetto “Super Tuesday”, la Haley ha perso in tutti gli stati tranne Vermont e ha deciso di ritirarsi, nonostante i fondi abbondanti e la possibilità di eventi imprevisti che potrebbero influenzare la corsa. Nonostante ciò, ha accumulato molte sconfitte elettorali, incluso lo stato del South Carolina dove era stata governatrice. Le sue critiche a Trump si sono intensificate nelle settimane precedenti al ritiro, ma ora è probabile che Trump e l’attuale presidente Joe Biden si sfidino nuovamente nelle elezioni presidenziali di novembre. Il futuro politico di Haley è incerto, ma secondo diversi analisti potrebbe emergere come nuova guida per i Repubblicani dopo le elezioni, soprattutto se Trump dovesse perdere contro Biden. Lo stesso Biden in settimana ha tenuto il suo discorso annuale sullo stato dell’Unione, durante il quale ha attaccato Trump su temi cruciali come l’immigrazione e spinto per un accordo a riguardo con il candidato dello schieramento opposto. Ha anche affrontato la questione dell'aborto, promettendo di lavorare per ripristinare il diritto a livello federale se il Congresso sarà favorevole. Biden ha parlato anche della situazione nel Medio Oriente, sostenendo la soluzione dei due Stati per Israele e la Palestina e annunciando la costruzione del molo temporaneo nella Striscia di Gaza (di cui abbiamo parlato sopra) per agevolare la consegna di aiuti umanitari. 
🇮🇹 USO IMPROPRIO DI DATI E ACCESSO ABUSIVO A INFORMAZIONI: ECCO COSA DICE L’INCHIESTA DI PERUGIA 
(3) Tornando in Italia, c’è un’inchiesta che sta facendo discutere (no, non si parla della Ferragni). A interessarsene è stata la procura di #Perugia e coinvolge 16 persone, tra cui un tenente della Guardia di Finanza, Pasquale #Striano, e il magistrato Antonio #Laudati, accusati di accesso abusivo a informazioni riservate di politici e personaggi noti attraverso le banche dati della direzione nazionale antimafia. Striano avrebbe ottenuto infatti oltre 800 accessi senza giustificazione investigativa. La procura di #Roma avviò l'inchiesta nel 2023 dopo una denuncia del ministro Guido #Crosetto, coinvolto in un articolo del quotidiano Domani. Proprio i giornalisti di Domani, accusati a loro volta di accesso abusivo e rivelazione di segreto, hanno difeso il diritto di cronaca. Le indagini riguardano anche Laudati, coinvolto in precedenti polemiche come il caso Tarantini a Bari nel 2009. La procura di Perugia contesta a Laudati l'apertura di 4 istruttorie senza motivazioni investigative. Le informazioni ottenute riguardano affari dell'Ordine dei frati minori e di un'azienda che voleva acquistare un convento. Domani sottolinea che le contestazioni non includono ricerche su informazioni finanziarie. L'inchiesta solleva interrogativi sul diritto di cronaca dei giornalisti e sulle pratiche investigative di Striano e Laudati, evidenziando un'intersezione controversa tra giornalismo e uso improprio di dati riservati. Tuttavia, rimane ancora da chiarire se Striano abbia inviato le informazioni ai giornalisti su esplicita richiesta o di sua spontanea volontà. Inoltre, l'errore durante le indagini riguardo al sequestro dei dispositivi elettronici di Striano ha sollevato dubbi sulla completezza delle prove raccolte e sulla possibilità di distruzione di eventuali tracce digitali. L'inchiesta ha portato alla luce dettagli riguardanti gli accessi alle banche dati della direzione nazionale antimafia da parte di Striano e Laudati, rivelando l'ampiezza delle informazioni riservate ottenute e le persone coinvolte nei controlli, tra cui politici, sportivi e personaggi dello spettacolo. La vicenda solleva preoccupazioni riguardo alla protezione dei dati personali e all'etica nell'uso delle risorse investigative da parte delle istituzioni coinvolte. 
🇫🇷 LA FRANCIA È IL PRIMO PAESE AL MONDO A INSERIRE IL DIRITTO ALL’ABORTO NELLA SUA COSTITUZIONE 
(4) Lunedì, l'Assemblea nazionale e il Senato francesi hanno approvato una proposta di legge che aggiunge alla #Costituzione la libertà per le donne di abortire, con un voto schiacciante di 780 a favore e 72 contrari. La #Francia diventa così il primo paese a inserire esplicitamente l'#aborto tra i diritti costituzionali. La proposta, promossa dal governo #Macron, è stata approvata dopo anni di discussione e segue un lungo processo legislativo. Il cambiamento costituzionale era stato proposto già nel 2022, ma è stato accelerato dopo una decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha messo in discussione il diritto federale all'aborto. Inizialmente, il Senato aveva sostituito il termine "diritto" con "libertà della donna" per ottenere il sostegno dei partiti di destra, ma successivamente è stato adottato il termine "libertà garantita della donna". La nuova formulazione ha ricevuto un ampio sostegno bipartisan, compreso dai Repubblicani, che avevano precedentemente espresso opposizione alla modifica costituzionale. L'approvazione definitiva è stata celebrata come un evento storico e festoso, con il presidente Macron che ha invitato alla partecipazione a una celebrazione pubblica in occasione della Giornata internazionale della donna l'8 marzo. L'aborto in Francia è stato decriminalizzato nel 1975 e la nuova modifica costituzionale conferma e protegge ulteriormente questo diritto. La proposta ha sottolineato l'importanza della libertà decisionale delle donne in materia di gravidanza e ha affrontato un dibattito pubblico lungo anni di attivismo femminista e politico. 
🇭🇹 HAITI NEL CAOS: EVASIONI E SCONTRI CON LA POLIZIA METTONO IN CRISI LA LEADERSHIP DI ARIEL HENRY 
(5) Le proteste antigovernative ad #Haiti sono in corso da un mese e si sono intensificate con gravi scontri tra manifestanti e polizia. Quattro poliziotti sono stati uccisi e alcune bande criminali hanno attaccato stazioni di polizia e due prigioni, causando un'#evasione di detenuti. Il paese è da tempo afflitto da crisi politiche, sociali ed economiche, con proteste rivolte contro il governo ad interim di Ariel #Henry per non aver organizzato nuove elezioni entro il termine stabilito (le ultime elezioni parlamentari e presidenziali risalgono al novembre 2016 e le prossime pare non si terranno prima del 2025). Le tensioni sono aumentate dopo che Henry ha firmato un accordo in #Kenya per una missione di sicurezza contro le bande criminali, suscitando la ribellione del leader delle bande locali. Scontri armati hanno coinvolto diverse parti della capitale, con le bande che hanno preso il controllo di stazioni di polizia e bloccato il porto principale. L'attacco alla prigione di #Port-au-Prince ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza, con sindacati delle forze dell'ordine che hanno chiesto un intervento militare per evitare ulteriori violenze. Lunedì è stato dichiarato lo stato di emergenza per 72 ore (poi esteso fino ai primi di aprile) e un coprifuoco notturno. Le prigioni ospitavano leader criminali e sospettati dell'omicidio dell'ex presidente Jovenel #Moïse. I violenti scontri tra bande armate e polizia hanno provocato in totale almeno dieci morti e persino un tentativo di rovesciare il governo di Henry. Il leader delle bande, Jimmy #Chérizier, ha guidato gli attacchi per catturare i vertici della polizia e del governo, annunciando di voler "liberare il paese con le armi e con la gente". In tutto ciò, il primo ministro Ariel Henry è stato criticato per la sua assenza, mentre le bande cercano le sue dimissioni minacciando una guerra civile. Henry, al momento, non ha comunque rilasciato dichiarazioni pubbliche sulle proteste in corso. 
🇺🇦 UN’INTERCETTAZIONE TRAFUGATA DAI MEDIA RUSSI METTE IN CRISI LA GERMANIA SULL’UCRAINA 
(6) La televisione di stato russa #RT ha diffuso un audio di 38 minuti che intercetta le conversazioni di funzionari dell'esercito tedesco riguardo al possibile sostegno militare all'#Ucraina, in particolare sui missili #Taurus. La registrazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità che la #Germania stesse pianificando un'azione militare contro la Crimea. Il ministero della Difesa tedesco ha confermato l'intercettazione ma dubita dell'autenticità dell'audio. Il cancelliere tedesco Olaf #Scholz ha definito la situazione "molto seria" e ha promesso un'indagine accurata. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha richiesto spiegazioni alla Germania riguardo alle conversazioni intercettate, avvertendo che l'omissione di risposte potrebbe essere interpretata come una tacita ammissione di colpa. In Germania, la questione sull'invio di missili Taurus all'Ucraina ha generato un acceso dibattito, con il governo tedesco che finora ha respinto la richiesta ucraina di tali armamenti. 
Alla prossima 👋 
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Diamo il benvenuto al mese di marzo dopo una settimana leggermente movimentata. 
Come ogni settimana cominciamo dalle news più importanti, come il conflitto tra Israele e Hamas, per poi passare a piccole faccende interne, a un nuovo focus sulla questione Ucraina-Russia e infine a un’importante decisione presa dalla Germania. 
Non ci perdiamo in chiacchiere e cominciamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: I NUOVI NEGOZIATI, MOHAMMAD SHTAYYEH SI DIMETTE, L’ATTACCO DI MERCOLEDÌ AI CIVILI 
(1) Torniamo a parlare della guerra tra #Israele e #Hamas, partendo dallo scorso fine settimana. In questa circostanza, delegati di Israele, Stati Uniti ed Egitto hanno partecipato a negoziati per cercare un accordo per un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di #Gaza e per la liberazione di parte degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas. L'ottimismo L’ha fatta da padrone nei negoziati, ipotizzando la possibilità di raggiungere un accordo entro l'inizio del Ramadan il 10 marzo. La delegazione israeliana, a differenza del passato, ha partecipato attivamente alle discussioni. I colloqui si sono svolti principalmente a Parigi, coinvolgendo il capo del Mossad, il direttore della CIA, il capo dell'intelligence egiziana e il primo ministro del Qatar. Sebbene non ci siano certezze sull'esito degli accordi, il governo israeliano è sembrato più incline al dialogo. Le richieste di Hamas, considerate eccessive in passato, potrebbero essere moderate, e Israele è sembrato disposto a una pausa nei combattimenti di sei settimane. Tuttavia, i negoziati sono una cosa, il campo un’altra. L’esercito israeliano in settimana ha presentato un piano per l'evacuazione dei civili palestinesi nelle zone oggetto delle operazioni militari, facendo pensare a un possibile imminente attacco a #Rafah, città nel sud della Striscia di Gaza. Non è chiaro però dove potranno essere alloggiati i civili evacuati, considerando che Rafah era l'ultima area ritenuta sicura. Benny Gantz, membro del "gabinetto di guerra", aveva indicato precedentemente che l'invasione di Rafah sarebbe iniziata entro l'inizio del Ramadan, ma i suddetti negoziati di Parigi hanno rallentato le operazioni. Nonostante ciò, il primo ministro #Netanyahu (vero ago della bilancia per ciò che riguarda i negoziati) ha ribadito l'intenzione di invadere Rafah, indipendentemente dall'esito dei negoziati stessi. Secondo Netanyahu, se si raggiungerà un accordo, l'invasione potrebbe essere ritardata, ma avverrà comunque, mentre in assenza di un accordo, l'invasione sarà imminente, poiché la "vittoria totale" è vicina, stimando una questione di settimane.  
Nel frattempo, il primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese (#ANP), Mohammad Shtayyeh, si è dimesso, generando interesse internazionale dal momento che potrebbe avere implicazioni sulla politica della regione. Gli #StatiUniti e i loro alleati si augurano che il nuovo governo dell'ANP sia più forte e legittimo di quello precedente, offrendo un'alternativa a Hamas nella Striscia di Gaza. Ma restano dubbi sulla reale possibilità di un cambiamento significativo, poiché l'influenza del presidente Mahmoud Abbas persiste. L'ANP ha lottato per la sua legittimità e credibilità a causa di una gestione pubblica critica e di una presunta accomodante posizione nei confronti di Israele. Le dimissioni di Shtayyeh hanno suscitato discussioni sulla necessità di riformare l'ANP, un tema sollevato dagli Stati Uniti in incontri con Abbas. Israele ha tradizionalmente opposto resistenza a concedere poteri significativi all'ANP, specialmente nella Striscia di Gaza. Dopo la guerra, Israele ha da sempre proposto di mantenere il controllo della sicurezza in Cisgiordania e Striscia di Gaza, con quest'ultima completamente demilitarizzata. Le dimissioni di Shtayyeh potrebbero influenzare la composizione futura del governo dell'ANP, con proposte di un nuovo primo ministro, come l'economista Mohammad Mustafa, ma la confusione in tal senso regna ancora sovrana. Il fatto della settimana è però avvenuto mercoledì scorso, durante la notte, quando oltre cento palestinesi sono stati uccisi e più di 700 feriti mentre attendevano cibo da un convoglio di aiuti umanitari. Le circostanze esatte sono tuttora controverse: secondo il ministero della Salute di Gaza (Hamas), l'esercito israeliano avrebbe sparato sulla folla, mentre i militari sostengono che i colpi siano stati sparati in aria e alle gambe, affermando che le vittime sono state causate dalla folla tumultuante. Un video dell'esercito israeliano mostra il momento prima e dopo l'incidente, ma la qualità non consente una vera e propria comprensione degli eventi. Al Jazeera ha raccolto testimonianze che accusano gli israeliani di sparare indiscriminatamente sulla folla. Le #NazioniUnite hanno chiesto un'indagine indipendente sulla tragedia, mentre il portavoce ha indicato che le persone sono morte a causa del conflitto in corso, affermando che non è chiaro se a causare le morti siano stati gli spari israeliani, la folla o i camion. La comunità internazionale ha ovviamente reagito con sgomento, evidenziando la necessità di un'indagine approfondita per comprendere le circostanze e le responsabilità dell'incidente. 
🇮🇹 ITALIA: FERITI ALLE PROTESTE PRO-PALESTINA. POLIZIA SOTTO INCHIESTA PER VIOLENZE A PISA E FIRENZE 
(2) Tornando in #Italia, ma ricollegandoci alla situazione che abbiamo appena smesso di raccontare, la scorsa domenica si sono verificati scontri tra la polizia e i manifestanti durante due proteste a sostegno della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza, nelle città di #Pisa e #Firenze. A Firenze, il corteo, diretto al consolato statunitense, è stato bloccato dalla polizia che ha usato manganelli contro i manifestanti, provocando feriti tra cui una ragazza colpita al volto. Il corteo è poi giunto a piazza Ognissanti, poco distante dal consolato. A Pisa, le violenze sono iniziate quando i manifestanti stavano per raggiungere piazza dei Cavalieri, nel centro della città, dove sono stati fermati e colpiti con i manganelli dalla polizia. Le manifestazioni erano state organizzate da sindacati e gruppi studenteschi e hanno visto la partecipazione di migliaia di persone. Successivamente, a #Roma, si è tenuto un corteo di protesta davanti al Viminale contro il ministro dell'Interno, Matteo #Piantedosi, in risposta alle violenze subite durante le proteste in Toscana. L'evento, organizzato dall'associazione studentesca "Rete degli studenti medi", ha visto la partecipazione di oltre duemila persone, tra cui esponenti politici e membri dell'Anpi. Durante la manifestazione, i manifestanti hanno chiesto le dimissioni di Piantedosi e criticato l'uso della violenza da parte della polizia. La procura di Pisa ha avviato un'inchiesta sulle violenze, mentre Piantedosi ha annunciato di essere disposto a fare autocritica e rispondere alle interrogazioni parlamentari sull'operato della polizia durante le manifestazioni. 
🇺🇦 UCRAINA: GIORGIA MELONI FA VISITA A ZELENSKY E RIBADISCE IL SOSTEGNO. MACRON NEL FRATTEMPO... 
(3) Lo scorso sabato, la presidente del Consiglio italiano, Giorgia #Meloni, insieme alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al primo ministro del Belgio Alexander De Croo e al primo ministro del Canada Justin Trudeau, ha fatto visita a #Kiev, capitale dell'#Ucraina, per commemorare il secondo anniversario della guerra nel paese. Hanno partecipato ad alcune cerimonie commemorative e tenuto una riunione del #G7 in videoconferenza, in compagnia degli altri leader dei paesi occidentali più importanti del mondo. Giorgia Meloni ha anche incontrato il presidente ucraino Volodymyr #Zelensky, con il quale ha siglato un accordo di cooperazione sulla sicurezza. Il testo, formato da 20 articoli, ribadisce l'impegno dell'Italia a sostenere l'Ucraina nel suo processo di integrazione con l'#UnioneEuropea e nella difesa contro l'aggressione russa. Sebbene simile ad accordi stipulati da altri paesi europei, l'accordo italiano è meno vincolante e non richiede la ratifica parlamentare. In generale, si impegna a sostenere una transizione post-conflitto in Ucraina, con un focus su riforme istituzionali, anticorruzione, stato di diritto e sviluppo economico sostenibile. L'Italia si impegna inoltre a sostenere l'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea, riflettendo il sostegno espresso in precedenza dall'ex presidente del Consiglio Mario Draghi. Questo impegno diplomatico riflette la tradizionale preferenza italiana per la diplomazia rispetto all'intervento militare diretto, anche a causa di divisioni interne sui fornimenti di armi all'Ucraina e le spese militari. Non la pensa esattamente allo stesso modo il presidente francese Emmanuel #Macron, che lunedì ha dichiarato di non escludere l'invio di truppe occidentali in Ucraina per sostenere la resistenza contro l'invasione russa. Tuttavia, queste parole sono state criticate da vari governi europei, tra cui appunto l'Italia, la Germania, la Spagna, la Svezia, la Polonia e la Repubblica Ceca, che hanno ribadito di non avere piani per inviare truppe sul territorio ucraino. Anche il segretario generale della #NATO ha confermato che non ci sono piani per l'invio di truppe dell'Alleanza in Ucraina. Le dichiarazioni di Macron rappresentano comunque una possibile svolta nel coinvolgimento dei paesi occidentali nel conflitto, finora limitato alla fornitura di armi. Macron ha anche annunciato un aumento del sostegno militare indiretto all'Ucraina, con l'invio di missili e bombe a medio e lungo raggio. Queste dichiarazioni riflettono un cambio di tono da parte di Macron, che si era mostrato più conciliante nei confronti della #Russia in passato ma ora si presenta come un solido sostenitore dell'Ucraina, allineandosi alle posizioni della NATO. 
🇩🇪 GERMANIA: APPROVATO IL CONSUMO DI CANNABIS. È IL TERZO PAESE EUROPEO A CONSENTIRNE L’USO 
(4) Sul finire della scorsa settimana, il #Bundestag tedesco ha approvato una legge che legalizza il consumo di #cannabis in #Germania con ampi margini di voto. La legge, in vigore dal 1° aprile, consente il possesso personale di cannabis fino a 25 grammi e la coltivazione di un massimo di tre piante. La vendita sarà limitata a "cannabis club" senza scopo di lucro, con un massimo di 500 membri ciascuno. La Germania diventa il terzo paese europeo a legalizzare la marijuana, dopo Malta e il Lussemburgo, mentre precedentemente l'uso di cannabis era consentito solo a fini terapeutici. La legge ha ricevuto sostegno dai partiti di governo, ma anche critiche da parte di alcune fazioni politiche e di settori come medici e forze dell'ordine. L'opinione pubblica tedesca è divisa sull'argomento. Secondo il ministro della Salute, la legalizzazione mira a ridurre il commercio illegale e i reati legati alla droga. Si prevede anche una campagna di sensibilizzazione sui rischi legati alla cannabis, rivolta soprattutto ai giovani. Tuttavia, l'approvazione di vendite al di fuori dei club richiederà una nuova proposta di legge. In sintesi, la nuova legge tedesca sulla cannabis segna un significativo cambiamento nella politica sulle droghe del paese, mirando a regolamentare il consumo e a proteggere la salute pubblica, specialmente dei giovani. 
Alla prossima 👋 
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Eyes on the world #181
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Ultimo numero di un febbraio che sicuramente, per un motivo o per un altro, ricorderemo.
Torniamo innanzitutto a parlare della guerra in corso nella Striscia di Gaza, passando poi per le recenti questioni sull’inquinamento nella Pianura Padana e la situazione che riguarda Julian Assange. Ci focalizziamo infine sulla crisi del gruppo hacker Lockbit, sulle problematiche del sistema sanitario in Corea del Sud e sull’allunaggio del lander Odysseus.
Al solito, tanta carne al fuoco. Cominciamo 👇
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: LO STATO DEGLI OSPEDALI E DEGLI AIUTI UMANITARI, CESSATE IL FUOCO A UN PUNTO MORTO
(1) Torniamo a parlare (strano eh) della guerra tra #Israele e #Hamas, con gli ultimi aggiornamenti. Il Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (#OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha riferito che il Complesso Medico Nasser nel sud della Striscia di #Gaza non è più operativo a causa di una settimana di assedio militare israeliano. L'ospedale, inizialmente utilizzato come rifugio per i palestinesi sfollati, non è più in grado di fornire servizi essenziali ai circa 200 pazienti rimasti. Nonostante il divieto di accesso, il personale dell'OMS ha tentato di valutare le condizioni e fornire carburante. Intanto Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra di Israele, ha dichiarato che le forze israeliane intendono invadere #Rafah nel sud della Striscia di Gaza all'inizio del #Ramadan se gli ostaggi non verranno rilasciati entro tale periodo. Rafah, l'unica grande città non ancora attaccata, ha visto un massiccio spostamento a causa dei bombardamenti israeliani. Israele ha dichiarato di voler collaborare con gli #StatiUniti e l'Egitto per le evacuazioni civili, anche se le negoziazioni per un cessate il fuoco hanno raggiunto un punto morto. Non lontano da Israele, nel frattempo, i ribelli #Houthi hanno rivendicato la responsabilità per un grave attacco missilistico alla nave commerciale britannica Rubymar nel Mar Rosso. Gli attacchi Houthi in corso alle navi hanno interrotto il commercio globale, con l'Unione Europea che ha avviato una missione navale nel Mar Rosso per proteggere le navi commerciali. Dall’altra parte del mondo, il #Brasile ha richiamato il suo ambasciatore da Israele dopo che il Ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha dichiarato il Presidente brasiliano Luiz Inácio #Lula da Silva "persona non grata". Ciò è seguito al paragone di Lula tra le azioni di Israele a Gaza e l'Olocausto durante un incontro dell'Unione Africana; Katz ha richiesto che Lula ritratti le sue dichiarazioni per normalizzare le relazioni.
Tornando nella #Striscia, gli ospedali, inclusi Nasser e al Amal a sud, affrontano sfide significative dopo intensi attacchi israeliani. Anche l'ospedale al Amal è assediato, con risorse scarse e danni strutturali. L'esercito israeliano afferma l'uso dell'infrastruttura civile da parte di Hamas, una pretesa negata sia da Hamas che dal personale ospedaliero. Giovedì, il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito che l'esercito israeliano è rientrato nell'Ospedale Nasser Medical Complex, nonostante avesse annunciato il ritiro nel pomeriggio precedente. Infine, le consegne di aiuti umanitari a Gaza, ostacolate da bande armate e disordini, hanno quasi subito un arresto. L'esercito israeliano ha bombardato le postazioni della polizia di Gaza incaricata di proteggere i convogli umanitari, ritirandosi successivamente. Il Programma Alimentare Mondiale (PAM) dell'#ONU ha sospeso gli aiuti alimentari nel nord di Gaza. Nel sud, i varchi di Kerem Shalom e Rafah hanno visto notevoli ritardi nelle consegne, causando aumenti della fame e della disperazione. Le azioni di estremisti israeliani che cercano di bloccare i camion, unitamente ai resoconti credibili di colpi diretti ai convogli da parte dell'esercito israeliano, stanno tuttora aggravando la situazione. Nel nord, il 15,6% dei bambini sotto i due anni è gravemente malnutrito; nel sud, dove gli aiuti arrivano in misura minore, è il 5%. In tutto ciò, il primo ministro israeliano Benjamin #Netanyahu ha presentato un piano riguardante la gestione della Striscia di Gaza dopo la guerra in corso. Il piano, ancora in fase di bozza, suggerisce che Israele assuma il "controllo sulla sicurezza" non solo della Striscia di Gaza ma anche di tutta la Cisgiordania e Gerusalemme Est. Netanyahu intende mantenere il controllo del confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, nonostante le obiezioni egiziane, e stabilire una "zona cuscinetto" lungo il confine con Israele. Il piano prevede la demilitarizzazione completa della Striscia di Gaza e governanti locali "senza legami con paesi o entità che sostengono il terrorismo." Tuttavia, questo approccio è in contrasto con le posizioni di vari paesi alleati di Israele e complicherebbe i negoziati di pace in corso.
😷 L’INQUINAMENTO IN PIANURA PADANA RAGGIUNGE LIVELLI PREOCCUPANTI. LE PROVINCE INTERVENGONO
(2) Il livello di #inquinamento dell'aria nella #PianuraPadana è molto alto da diversi giorni, con molte città che superano i limiti previsti dalla legge. Questo problema è sistemico e riguarda le caratteristiche geografiche della regione e la presenza di città, industrie e allevamenti. Il particolato #PM10, composto da sostanze sospese nell'aria fino a 0,01 millimetri, è la principale preoccupazione, causando danni alla salute respiratoria. Oltre alle polveri sospese, i gas come il biossido di azoto e l'ozono contribuiscono all'inquinamento atmosferico, derivante principalmente dal traffico stradale, industrie e riscaldamenti. La mancanza di ventilazione e le inversioni termiche invernali aggravano la situazione nella Pianura Padana. Numerosi progetti sono stati avviati per monitorare e migliorare la qualità dell'aria, ma le cause dell'inquinamento restano complesse e coinvolgono diverse fonti di emissione. Ormai è noto quanto l'inquinamento atmosferico sia una grave minaccia per la salute pubblica, causando malattie cardiovascolari e riducendo l'aspettativa di vita. L'#UnioneEuropea ha introdotto l'Indice Europeo della Qualità dell'Aria per valutare la concentrazione di vari inquinanti nell'aria e fornire linee guida sull'attività all'aperto in base alla qualità dell'aria. Tuttavia, nonostante gli sforzi per ridurre l'inquinamento, i risultati rimangono limitati e la situazione richiede interventi più decisi. L'ambizioso obiettivo dell'Unione Europea di dimezzare le morti premature da inquinamento atmosferico entro il 2030 tramite lo Zero Pollution Action Plan è considerato difficile da raggiungere, date le sfide e la complessità della situazione. In ogni caso, le nove province lombarde hanno attivato misure temporanee per contrastare l'alto livello di smog. Queste misure includono divieti di combustione all'aperto, limitazioni sui riscaldamenti e sulla circolazione dei veicoli più inquinanti. Queste restrizioni rimarranno in vigore finché non si verificherà una diminuzione dei livelli di inquinamento per due giorni consecutivi o in caso di previsioni meteorologiche sfavorevoli.
🗂️ IL FONDATORE DI WIKILEAKS JULIAN ASSANGE ALLE PRESE CON IL PROCESSO CONTRO LA SUA ESTRADIZIONE
(3) Julian #Assange, fondatore di #Wikileaks, è attualmente oggetto di udienze presso l'Alta Corte del Regno Unito, dove si sta decidendo se accettare la sua richiesta di appello contro l'estradizione negli Stati Uniti. Assange, detenuto nel Regno Unito da cinque anni, è accusato negli USA di violazione dell'Espionage Act e rischia una condanna fino a 175 anni di prigione. Le udienze attuali rappresentano una fase cruciale del suo percorso legale, con la possibilità di un nuovo processo nel Regno Unito se la richiesta di appello sarà accettata. Assange è una figura controversa, lodata da alcuni come eroe che ha rivelato segreti dei potenti, ma criticata da altri come minaccia per la sicurezza nazionale. Wikileaks, fondata da Assange nel 2006, ha pubblicato milioni di documenti riservati, generando scandali e influenzando eventi politici. Tra le pubblicazioni più note ci sono il video "Collateral Murder", che mostra un attacco dell'esercito USA in Iraq, e i "Cablegate", che svelano comunicazioni diplomatiche statunitensi. L'opinione pubblica si è divisa su Assange soprattutto dopo il suo coinvolgimento nelle elezioni presidenziali USA del 2016, quando Wikileaks ha pubblicato email del #PartitoDemocratico. Questo ha alimentato accuse di collaborazione con la #Russia per influenzare le elezioni, sebbene Assange abbia negato il coinvolgimento. Le controversie intorno a Wikileaks hanno portato a una serie di accuse e a un'indagine negli USA, culminate nell'arresto di Assange nel 2019. Dopo anni di detenzione e controversie legali, diversi soggetti, tra cui la relatrice speciale dell'ONU sulla tortura e il primo ministro australiano, hanno chiesto che Assange non sia estradato negli USA. Il suo caso solleva questioni complesse riguardanti la libertà di stampa, la sicurezza nazionale e i diritti umani, attirando l'attenzione a livello internazionale.
💻 L’OPERAZIONE DI CYBERSICUREZZA CHE HA MESSO IN CRISI IL GRUPPO CRIMINALE INFORMATICO LOCKBIT
(4) Un'operazione internazionale di cybersicurezza ha bloccato le attività del gruppo criminale informatico #LockBit, tra i più attivi al mondo. Le autorità del #RegnoUnito hanno guidato l'operazione, coinvolgendo diversi paesi europei e gli Stati Uniti. LockBit, emerso nel 2020, è noto per attacchi #ransomware contro circa 2000 persone e organizzazioni, tra cui servizi governativi italiani, Boeing e banche cinesi, con un ricavato di circa 110 milioni di euro in riscatti. L'operazione ha portato alla chiusura di server e al congelamento di conti criptovalutari collegati a LockBit. Sebbene il gruppo abbia dichiarato di avere server di backup, l'efficacia a lungo termine dell'operazione rimane incerta. Il software LockBit era diffuso tramite phishing via email, con un'interfaccia semplificata che richiedeva basse competenze tecniche. In Canada e negli Stati Uniti, LockBit è stato il software più usato negli attacchi informatici nel 2022, principalmente attraverso phishing.
🇰🇷 COREA DEL SUD: LA DECISIONE DEL GOVERNO SULLA MANCANZA DI MEDICI SCATENA SCIOPERI E PROTESTE
(5) In #Corea del Sud, medici e tirocinanti stanno protestando da qualche giorno contro il piano governativo di aumentare i posti nelle facoltà di #medicina per affrontare la carenza di personale sanitario, soprattutto nelle aree remote. Nonostante l'opposizione del governo, oltre 1.600 professionisti sanitari hanno scioperato e circa 6.400 tirocinanti si sono dimessi dai principali ospedali del paese. I tirocinanti sono cruciali nei pronto soccorso, nelle terapie intensive e nelle sale operatorie, rappresentando anche il 40% del personale degli ospedali universitari. Il governo intende aumentare i posti nelle facoltà da 3.000 a 5.000 l'anno prossimo, con un incremento graduale fino al 2035. Il sistema sanitario sudcoreano è prevalentemente privato, con medici ben remunerati, ma la carenza di personale è critica, con solo 2,6 medici attivi ogni mille persone nel 2022, al di sotto della media OCSE di 3,7. Se non aumentati, si prevede che entro il 2035 mancheranno circa 10.000 medici. Molti cittadini sostengono l'aumento dei posti, ma i medici temono la concorrenza e la riduzione dei salari. Le associazioni di categoria ritengono che il governo ignori le vere cause della carenza: le dure condizioni di lavoro e i bassi salari, soprattutto nelle zone remote. Lo sciopero sta causando ritardi negli interventi chirurgici e lacune nelle cure. Il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato che il piano è irreversibile e minaccia azioni legali contro lo sciopero. Questa non è la prima protesta dei medici; nel 2020 si opposero allo stesso piano, che fu ritirato a causa delle preoccupazioni durante la pandemia di Covid-19. Tuttavia le prime conseguenze degli scioperi non si sono fatte attendere. Il governo sudcoreano ha infatti annunciato che gli ospedali pubblici estenderanno gli orari anche nei fine settimana e nei giorni festivi a causa dello sciopero dei medici e dei tirocinanti. I grandi ospedali sono stati costretti a cancellare fino al 50% delle operazioni e a respingere pazienti in emergenza a causa dello sciopero.
🌕 INTUITIVE MACHINES RIPORTA GLI USA SULLA LUNA PER LA PRIMA VOLTA DALLA MISSIONE APOLLO
(6) La società statunitense Intuitive Machines ha fatto la storia con l'atterraggio controllato del suo lander #Odysseus sulla #Luna, segnando il primo allunaggio guidato dagli Stati Uniti dopo le missioni Apollo. Odysseus, lanciato senza equipaggio, ha trasportato strumenti ed esperimenti per conto della #NASA, atterrando autonomamente su una piccola area pianeggiante vicino al cratere Malapert A, potenzialmente ricca di acqua ghiacciata. Questo successo è parte del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA, che coinvolge aziende private come Intuitive Machines nel trasporto di robot e strumenti sulla Luna. La missione, denominata IM-1, ha visto Odysseus, un lander della classe Nova-C, compiere l'allunaggio il 21 febbraio dopo essere stato lanciato da Cape Canaveral a bordo di un razzo Falcon 9 di #SpaceX il 15 febbraio. Nonostante alcuni ritardi tecnici durante la missione, il lander ha utilizzato un sistema di navigazione automatico per evitare ostacoli durante la discesa e ha inviato segnali di conferma alla #Terra dopo l'atterraggio. La NASA ha finanziato la missione con 118 milioni di dollari, chiedendo a Intuitive Machines di trasportare sei strumenti, inclusa una fotocamera per riprendere la nube di polveri sollevata durante l'atterraggio, per raccogliere dati utili alla progettazione di futuri lander. Un piccolo intoppo ha tuttavia rallentato la missione, con Odysseus che – in base a quanto comunicato da Intuitive Machines – sarebbe caduto su un fianco. Sarebbe comunque ancora funzionante e probabilmente capace di stabilizzarsi. Oltre a Intuitive Machines, altre società private come Astrobotic Technology e Firefly Aerospace stanno sviluppando i propri veicoli spaziali per missioni lunari nell'ambito del programma CLPS. Questi sforzi fanno parte della strategia della NASA per ridurre i costi delle missioni lunari, aprendo la strada a esplorazioni future con astronauti nell'ambito del programma #Artemis. Mentre il futuro delle esplorazioni lunari dipende dalla collaborazione tra agenzie spaziali e aziende private, ci sono ancora incognite riguardo ai tempi e alle sfide tecniche da affrontare, inclusa la realizzazione di una stazione orbitale intorno alla Luna.
Alla prossima 👋
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Entriamo dritti dritti nel cuore di febbraio.
Anche questa settimana tante notizie di ogni genere dal mondo, a cominciare – as always – dalla guerra tra Israele e Hamas. Poi continuiamo con un paio di notizie dall’Italia, la morte di Alexei Navalny, una possibile nuova allerta e la parata finita in tragedia dopo il Super Bowl.
Mettetevi comodi e cominciamo 👇
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: L’ESERCITO PRONTO A ENTRARE A RAFAH. INTANTO NELL’OSPEDALE DI KHAN YUNIS…
(1) E si, siamo ancora qui a parlare della guerra tra #Israele e #Hamas, che – nonostante i proclami e le prese di posizione – non arretra di un millimetro. Tante novità anche questa settimana, con l’esercito israeliano che ha fatto sapere di aver trovato un tunnel sotto la sede della #UNRWA (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi), sottolineando come Hamas sfrutterebbe per i propri scopi (militari soprattutto) l’ente. Già nelle scorse settimane sono aumentati esponenzialmente i dubbi verso alcuni membri dell’Agenzia, per via di un loro presunto coinvolgimento negli attacchi del 7 ottobre. Intanto i militari hanno proseguito nei bombardamenti sulla #Striscia, alla ricerca di affiliati a Hamas. #Rafah è l’ultima grande città che ancora non era stata scalfita, visto anche il gran numero di civili ammassati lì per via della presenza del varco verso l’Egitto. L’esercito ha più volte chiesto l’evacuazione di quei territori, senza dare una reale alternativa su dove i civili dovessero rifugiarsi (a questo proposito, sembra che l’#Egitto stesso stia costruendo delle strutture a ridosso del confine per poter accogliere chiunque riesca a scappare). Da Joe Biden a Joseph Borrell, le voci per impedire a Israele di attaccare Rafah si sono inseguite, mentre l’esercito ordinava di sgomberare anche il Nasser Medical Complex, il più grande ospedale di #Gaza (più precisamente a Khan Yunis) rimasto ancora aperto. Giovedì l’esercito è entrato nell’ospedale, convinto che sia utilizzato da Hamas per nascondersi e per imprigionare gli ostaggi ancora nelle loro mani (ancora però non rintracciati). Sui militari israeliani pendono anche diverse accuse di abusi provenienti dai principali giornali e agenzie di stampa (da Reuters all’Huffington Post), in seguito alle indagini aperte dal dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Ci si chiede se le armi fornite dagli Stati Uniti siano state usate per uccidere civili. Qualora ciò venisse confermato, è molto probabile che il governo possa decidere di ridurre/bloccare gli aiuti militari o ricevere maggiori garanzie sul loro uso.
🇷🇺 MUORE ALEXEI NAVALNY, L’OPPOSITORE DEL REGIME RUSSO DI PUTIN. LE CAUSE ANCORA NON SONO NOTE
(2) Alexei #Navalny, il noto oppositore del presidente russo Vladimir #Putin, è morto secondo il servizio penitenziario russo. Era detenuto da quasi tre anni con accuse politicamente motivate e era stato trasferito in una prigione di massima sicurezza nel Circolo polare artico. Navalny si è sentito male dopo una passeggiata e ha perso conoscenza, nonostante gli sforzi per rianimarlo. La causa esatta della morte non è stata ufficialmente comunicata, ma si è ipotizzato un trombo. La sua ultima apparizione pubblica risale a un giorno prima della morte, durante un'udienza processuale in video dalla prigione. Navalny è stato avvelenato nel 2020 e successivamente arrestato al suo ritorno in Russia nel 2021. Era detenuto con accuse considerate pretestuose e scontava una lunga condanna, rischiando ulteriori processi. Durante la sua detenzione, Navalny ha denunciato condizioni carcerarie pessime e abusi da parte del personale penitenziario. Era stato trasferito in una prigione isolata, presumibilmente per limitare i suoi contatti prima delle elezioni presidenziali russe, in cui Putin si candidava per il quinto mandato. Navalny era stato un acerrimo critico del regime autoritario di Putin e aveva guadagnato notorietà internazionale per le sue attività di opposizione.
🇮🇹 SUICIDIO ASSISTITO: L’EMILIA-ROMAGNA SI MUOVE IN AUTONOMIA. SNELLITE LE PRATICHE PER ACCEDERVI
(3) Torniamo in #Italia, più precisamente in Emilia-Romagna. Sono state introdotte regole per valutare le richieste di suicidio assistito, diventando la prima regione italiana a farlo. Questa pratica, legale in Italia sotto condizioni specifiche grazie a una sentenza del 2019 della Corte Costituzionale, non ha mai avuto una normativa nazionale o regionale per regolarla. Secondo le nuove regole, chi desidera il suicidio assistito deve presentare una richiesta alla direzione sanitaria locale, allegando la documentazione necessaria. Questa richiesta può essere scritta, video-registrata o trasmessa attraverso dispositivi per comunicare con disabilità. Per accedere al suicidio assistito in Italia, si devono soddisfare quattro requisiti: capacità decisionale libera e consapevole, patologia irreversibile causante sofferenze intollerabili, dipendenza da trattamenti di supporto vitale. La regione Emilia-Romagna stabilisce tempi massimi per valutare le richieste, evitando ritardi e negligenze. Dopo la ricezione della richiesta, l'azienda sanitaria locale trasmette la documentazione alla Commissione di valutazione Area Vasta entro tre giorni. Questa Commissione visita il paziente ed esprime un parere entro venti giorni, seguendo le linee guida della Corte Costituzionale. Il parere della Commissione è inviato al Comitato regionale per l'etica nella clinica (COREC) per un ulteriore parere entro sette giorni. La relazione finale della Commissione, insieme al parere del COREC, viene quindi trasmessa al paziente o al suo delegato entro cinque giorni. Se la richiesta viene accolta, l'azienda sanitaria locale deve fornire gratuitamente i servizi necessari entro sette giorni. Questo sistema evita ritardi e problemi legati alla mancanza di normative, garantendo un processo più rapido ed efficiente. Nel passato, casi come quello di Daniela, Federico Carboni e Antonio hanno evidenziato le difficoltà senza normative chiare. Le nuove regole della regione Emilia-Romagna cercano di colmare questa lacuna, assicurando una procedura più rapida e trasparente per coloro che desiderano il suicidio assistito.
🌉 APPROVATO DEFINITIVAMENTE IL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO. 13,5 MILIARDI DI SPESA PREVISTI
(4) Il consiglio di amministrazione di Stretto di #Messina Spa ha recentemente approvato l'aggiornamento del progetto definitivo del ponte sullo #Stretto, un'opera discussa da circa 50 anni. Il progetto, inizialmente avviato nel 2005 dal consorzio Eurolink, ha subito alcune modifiche rispetto alla sua versione del 2011, e il governo attuale ha deciso di riprendere da quest'ultima per avviare i lavori, previsti entro il 2024 con l'apertura del ponte al traffico nel 2032. L'idea del #ponte tra la Calabria e la Sicilia risale al 1968, ma solo nel 2001 si è avuto un progetto finanziato dal governo di Berlusconi. Tuttavia, dopo vari blocchi e cambi di governo, il progetto è stato ripreso nel 2023 dal ministro Salvini, con l'approvazione di un decreto per ricostituire la Stretto di Messina Spa. Il progetto prevede un ponte a campata unica lungo 3.660 metri, con due torri alte 399 metri e una campata sospesa di 3.300 metri. I costi stimati sono aumentati rispetto alla versione del 2011, raggiungendo i 13,5 miliardi di euro più un miliardo per opere accessorie, come raccordi stradali e ferroviari. Si prevede che durante i sette anni di lavori saranno impiegati fino a 7.000 lavoratori, con un picco di occupazione. Tuttavia, c'è una clausola nel progetto che prevede l'annullamento dei lavori e una nuova gara d'appalto se i costi superano del 50% le previsioni. La questione degli espropri è stata aggiornata con la previsione di abbattere numerose strutture e case, ma gli espropriati lamentano una mancanza di trasparenza e di informazioni. Gli oppositori al progetto, tra cui Europa Verde, il PD e Sinistra Italiana, hanno presentato un esposto alla magistratura denunciando proprio la scarsa trasparenza e l'eccessiva spesa del progetto.
⚠️ ANCHE IN ITALIA SALE L’ALLERTA PREVENTIVA CONTRO LA DENGUE DOPO L’AUMENTO DEI CASI IN AMERICA
(5) Il ministero della Salute ha aumentato l'allerta per la #dengue, vista la crescita dei casi in Brasile e Sudamerica. La dengue è trasmessa da zanzare e la sua diffusione è legata alla stagione estiva in Sudamerica. Oltre 512.000 casi e 75 morti sono stati registrati in Brasile quest'anno, con aumenti anche in Argentina, Uruguay e Paraguay. La dengue è comune nei climi tropicali e subtropicali e può causare febbre, mal di testa e dolori muscolari. Non esiste una cura diretta, solo #terapie di supporto per ridurre i sintomi. Le zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus trasmettono il virus. In Italia, casi autoctoni sono stati segnalati in Lombardia nel 2023, portando a interventi per ridurre le popolazioni di zanzare. Un #vaccino contro la dengue è ora disponibile, ma raccomandato solo per chi viaggia in zone ad alto rischio. L'aumento dell'allerta in Italia riguarda principalmente i controlli nei porti e negli aeroporti per prevenire l'importazione di zanzare infette. Non c'è un rischio immediato per la popolazione italiana, ma l'aumento dell'allerta è una precauzione contro la potenziale diffusione della malattia.
🏈 USA: SPARATORIA ALLA PARATA DEI CHIEFS, VINCITORI DEL SUPER BOWL. UN MORTO E OLTRE 21 FERITI
(6) Mercoledì pomeriggio, durante la parata a #KansasCity per celebrare la vittoria dei Kansas City #Chiefs al #SuperBowl, è avvenuta una sparatoria che ha causato la morte di una persona e il ferimento di almeno 21. La polizia ha arrestato tre sospetti, ma le loro identità e motivazioni non sono ancora note. La sparatoria è avvenuta presso la Union Station, causando panico tra i presenti. I video sui social media mostrano la fuga dei partecipanti e l'intervento della polizia. Tra i feriti, undici sono minori, ma nessuno è in condizioni critiche. La polizia sta indagando sulle cause e sul numero esatto dei feriti. Alla parata stavano partecipando anche la governatrice del Kansas Laura Kelly e il governatore del Missouri Mike Parson, che non sono stati coinvolti nella sparatoria. La polizia ha dichiarato che più di 800 agenti erano stati mobilitati per gestire la sicurezza durante i festeggiamenti e che stanno cercando di stabilire quanti colpi siano stati sparati e dove.
Alla prossima 👋
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Quante cose accadono in 2 settimane. Uno non può mancare un attimo che subito… Mah.
Comunque, proviamo a riavvolgere i fili degli ultimi 14 giorni circa, partendo dalle novità dalla guerra tra Israele e Hamas, passando poi alle proteste degli agricoltori che stanno interessando l’Europa e al piano Mattei che coinvolge Italia e Africa. Infine le ultime su Re Carlo III d’Inghilterra, Neuralink di Elon Musk, ma anche tennis e F1.
Quanta carne al fuoco, eh? Partiamo subito 👇
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: RISCHIO CHIUSURA PER L’UNRWA, L’ATTACCO AGLI USA IN GIORDANIA, LE IPOTESI DI TREGUA
(1) Si comincia col botto, dal momento che qualche settimana fa, numerosi paesi - capeggiati dagli Stati Uniti – hanno annunciato di aver sospeso i finanziamenti all’#UNRWA, ovvero l’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi. Tutto ciò è successo a causa delle accuse di #Israele che hanno visto coinvolti alcuni dipendenti dell’Agenzia con l’attacco di #Hamas dello scorso 7 ottobre. Insomma, alcuni di loro sarebbero collusi con i terroristi palestinesi. L’UNRWA, dal canto suo, ha risposto che si tratterebbe di pochissimi membri (poche decine a fronte di decine di migliaia totali), che sarebbero stati licenziati immediatamente e sui quali sarebbe stata subito aperta un’indagine interna per verificarne le responsabilità. Insieme agli USA, hanno smesso di contribuire Regno Unito, Australia, Canada, Finlandia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera, oltre a Stati Uniti e Italia. A proposito di quest’ultima, il nostro paese aveva già sospeso i finanziamenti dopo il 7 ottobre. L’Agenzia, per farla breve, fornisce assistenza umanitaria ai palestinesi che hanno abbandonato le loro case o vivono nei territori di Gaza, in Cisgiordania, nei campi profughi di Israele o in paesi vicini, e tutto ciò dal 1949. In seguito all’eliminazione dei fondi da parte di stati esteri, l’UNRWA ha dichiarato che entro un mese potrebbe non essere più in grado di continuare le operazioni semmai questi non fossero ripristinati, con conseguenze potenzialmente tragiche per il popolo palestinese, ma l’intervento dell’#ONU potrebbe cambiare le carte in tavola: il segretario #Guterres ha infatti annunciato la creazione di una commissione indipendente ad hoc per valutare l’operato dell’Agenzia, nonché la sua neutralità. A tenere banco anche un altro importante fatto avvenuto questi giorni: tre soldati americani sono stati uccisi da un attacco con droni in una base militare in Giordania. Non è il primo attacco diretto a basi militari USA diffuse in #Medioriente, ma è il primo che provoca dei morti. L’attacco sembra sia stato compiuto da milizie finanziate dall’#Iran, in base a quanto dichiarato dal presidente americano Joe #Biden, aggiungendo che una risposta sarebbe stata immediata e sul campo. Questa non si è fatta attendere, dal momento che in diverse operazioni sono stati colpiti oltre 85 obiettivi in Iraq e Siria legati sia a forze locali che a milizie iraniane. Sempre gli USA hanno diffuso un report che evidenzia come Israele abbia in realtà fatto fuori esclusivamente il 20-30% delle forze militari di Hamas, con il 60-80% dei tunnel sotterranei ancora funzionanti e utilizzati dalle milizie. Se l’obiettivo di Israele fosse eliminare realmente l’intero corpo di Hamas, la strada potrebbe essere ancora piuttosto lunga. Nel frattempo la situazione con i ribelli #Houthi non è cambiata di una virgola, con continui attacchi e risposte nel mar Rosso e nei territori dello Yemen, senza che nessuno degli schieramenti faccia un passo indietro. Capitolo ostaggi invece con una novità: Israele ha annunciato che altre 31 persone in mano a Hamas sono morte; 29 di questi erano stati rapiti già il 7 ottobre, mentre il rapimento degli altri due risalirebbe addirittura al 2014. Infine a tenere banco è stata l’ennesima trattativa per una #tregua dal conflitto. Si aspettava una risposta da Hamas la scorsa domenica, dopo che diplomatici israeliani, qatarioti, statunitensi ed egiziani avevano formulato una bozza di accordo tra le parti. Hamas ha comunicato a Israele la volontà di mettere in piedi una tregua della durata di 135 giorni, con annesse liberazione di tutti gli ostaggi, ritiro completo delle truppe israeliane da Gaza e incontri per porre fine alla guerra. La risposta del governo Netanyahu non si è fatta attendere, con un netto rifiuto da parte del premier, che ha inasprito ulteriormente una situazione che pare molto lontana dal concludersi.
🚜 LE PROSTESTE DEGLI AGRICOLTORI SI ALLARGANO: SPAGNA, GERMANIA, FRANCIA E ITALIA IN STRADA
(2) Da settimane è una delle categorie di lavoratori che più ha attirato l’attenzione. Parliamo ovviamente degli #agricoltori che, a partire dalla #Germania a inizio mese, hanno dato vita a una vasta protesta bloccando strade e autostrade in diverse città, una situazione che ancora fatica a fermarsi. Questa protesta, inizialmente circoscritta alla Germania, è nata a causa dell'Agenda Verde dell'#UnioneEuropea, promossa dalla Commissione Europea per rendere più sostenibili le attività agricole ed energetiche. Tale agenda, parte del Green Deal europeo, impone agli Stati membri obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di carbonio entro il 2030 e il 2050. Queste misure hanno suscitato preoccupazioni tra gli agricoltori europei, il cui settore è storicamente importante e impiega milioni di persone in tutta l'UE. La Politica Agricola Comune (#PAC) dell'UE, che rappresenta una parte significativa del bilancio pluriennale dell'UE, ha sostenuto a lungo le attività agricole europee. Tuttavia, la PAC ora è stata legata a obiettivi di sostenibilità che richiedono cambiamenti significativi nelle pratiche agricole, come la conversione di una percentuale dei terreni coltivati in agricoltura biologica entro il 2030 e la riduzione dell'uso di pesticidi. Questa transizione verso pratiche agricole più sostenibili ha suscitato preoccupazioni e proteste da parte degli agricoltori, che vedono minacciata la loro redditività e la loro libertà nell'esercizio dell'attività. In vari paesi europei, le associazioni agricole hanno organizzato proteste e hanno cercato il sostegno dei partiti politici, compresi quelli di estrema destra, che spesso fanno leva su questioni legate all'agricoltura per guadagnare consensi.
La protesta si è presto allargata ad altri paesi europei, in primis alla #Francia, dove gli agricoltori hanno organizzato manifestazioni che hanno bloccato strade e autostrade in tutto il paese con i loro trattori, ma non esclusivamente per la questione che vede coinvolta l’UE. Gli agricoltori francesi, tramite il loro principale sindacato FNSEA, chiedono al governo misure concrete per affrontare le difficoltà economiche e amministrative che affliggono il settore agricolo. Le loro richieste includono un aumento dei redditi agricoli e una riduzione degli oneri burocratici. Le proteste sono scaturite da un aumento delle tasse sul carburante dei trattori e da una serie di questioni regolamentari e burocratiche percepite come eccessive dagli agricoltori. Anche qui l'estrema destra francese ha cercato di capitalizzare la protesta agricola criticando le politiche europee e chiedendo misure protezionistiche per il settore agricolo nazionale. Tuttavia, il governo ha respinto queste richieste definendole non praticabili, salvo poi fare marcia indietro annunciando nuove misure di sostegno al settore agricolo, a patto di fermare le proteste. Le misure includono sgravi fiscali, aiuti finanziari per gli allevatori e altre concessioni volte a migliorare il reddito degli agricoltori e semplificare le loro attività quotidiane. Il primo ministro francese ha promesso di rafforzare le leggi per garantire prezzi equi e ha annunciato una serie di interventi per favorire il ricambio generazionale e limitare l'uso di pesticidi. Tuttavia, alcuni ambientalisti e politici di sinistra hanno criticato le proposte, definendole insufficienti per affrontare le sfide ambientali e sociali del settore agricolo. La mobilitazione degli agricoltori potrebbe riprendere se le promesse del governo non saranno mantenute entro giugno. Le prime risposte dalla Commissione europea sono arrivate con la proposta di sospendere per il 2024 un importante parametro per gli agricoltori europei che riguarda la Politica Agricola Comune (PAC). Tale misura, richiesta dalle associazioni di categoria degli agricoltori francesi in protesta, riguarda la coltivazione del 4% dei campi per stimolare la biodiversità, una norma non ancora entrata in vigore. La proposta suggerisce di coltivare piante benefiche o a crescita rapida al posto di lasciare i campi incolti. Questa deroga necessita dell'approvazione del Consiglio dell'Unione Europea e sarebbe retroattiva dal gennaio 2024. Se approvata, avrà un impatto significativo sul settore agricolo europeo, che riceve una considerevole parte dei fondi dell'UE. Le organizzazioni ambientaliste hanno criticato la proposta, definendola "vergognosa" e "irresponsabile", mentre la Commissione Europea la vede come un gesto di sostegno agli agricoltori.
Anche in #Italia, nelle ultime settimane, gli agricoltori si sono mobilitati con trattori e presidi a Roma e in altre città per protestare contro le politiche agricole europee, criticando le misure ambientaliste e chiedendo maggiori agevolazioni fiscali. Le proteste sono organizzate da gruppi indipendenti, ma condividono posizioni comuni sulla sostenibilità e i costi di produzione. Danilo Calvani, del movimento "Cra Agricoltori traditi", ha annunciato una grossa manifestazione a Roma con previsti 2.000 trattori. Altre città italiane hanno visto manifestazioni simili. In Campania, alcuni agricoltori hanno protestato lanciando frutta e verdura. La mobilitazione è andata avanti anche in Sardegna e in Lombardia. Neanche la Spagna è rimasta fuori dalle agitazioni, simili a quelle viste in altri paesi europei. In questo caso gli agricoltori hanno protestato parcheggiando trattori lungo strade e autostrade e bloccando centri logistici. Le loro rivendicazioni includono maggiori sussidi dal governo e critiche alle politiche agricole europee, con particolare attenzione all'aumento dei prezzi di fertilizzanti, pesticidi e carburante, e alla burocrazia. Il ministro dell'Agricoltura, Luis Planas, si è impegnato a dialogare con il settore per trovare soluzioni. Tuttavia, il Partito Popolare e Vox stanno cercando di capitalizzare le proteste per fini politici, mentre è prevista una grande manifestazione a Madrid entro la fine di febbraio. A proposito di pesticidi, a intervenire è stata la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha annunciato il ritiro della proposta di legge per dimezzarne l’uso nell'agricoltura europea entro il 2030, affermando che la proposta originaria era diventata un simbolo di divisione e non aveva ricevuto sostegno sufficiente. Von der Leyen ha inoltre promesso una nuova proposta più matura in futuro.
🇮🇹 ITALIA: IL PIANO MATTEI PER L’AFRICA PRENDE FORMA, MA NON SEMBRA CONVINCERE TUTTI. ECCO PERCHÈ
(3) Il governo di destra guidato da Giorgia #Meloni, insediatosi nell'ottobre del 2022, ha proposto e presentato ufficialmente il "Piano Mattei per l'Africa", un'iniziativa di cooperazione internazionale tra Italia e #Africa. Il nome richiama Enrico Mattei, dirigente italiano dell'ENI negli anni '50 e '60, noto per politiche energetiche innovative. Il piano mira a una cooperazione paritaria, evitando modelli colonialisti, e prevede progetti vari, come quello energetico in Algeria e la realizzazione di infrastrutture in Mozambico e Congo. Il governo ha destinato oltre 5,5 miliardi di euro al piano, con finanziamenti sia a fondo perduto che sotto forma di prestiti. Alcuni progetti erano già in corso, come la cooperazione con l'#ENI in Kenya per i biocarburanti. Il piano è stato presentato nella Conferenza Italia-Africa, con la partecipazione di numerosi leader africani e istituzioni internazionali. Alcuni paesi africani hanno deciso di non partecipare, principalmente a causa di instabilità politiche e influenza russa nella regione del Sahel. Meloni ha indicato progetti specifici, come la riqualificazione infrastrutturale delle scuole in Tunisia e l'interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia. Il piano appare come una cornice per progetti già in programma, coordinati per ricevere maggior prestigio politico. La Conferenza Italia-Africa è stata organizzata come evento inaugurale del #G7. Alcuni rappresentanti delle istituzioni europee hanno espresso apprezzamento per il "Piano Mattei", integrato con progetti europei di sviluppo energetico in Africa. Altri paesi africani hanno invece partecipato solo con rappresentanti di basso livello, evidenziando la varietà di approcci dei diversi stati africani all'iniziativa.
Uno dei pareri più critici è arrivato dal presidente della Commissione dell'Unione Africana, Moussa #Faki, che ha sollevato dubbi sulla consultazione degli Stati africani riguardo al Piano Mattei. Fratelli d’Italia ha respinto le critiche, sottolineando il carattere paritario e non predatorio del piano. Tuttavia, sono stati messi in luce alcuni limiti nella strategia complessiva dell'Italia in Africa: il piano, pur rappresentando un insieme di progetti di cooperazione e sviluppo, potrebbe non avere un impatto significativo sulla politica e sulla diplomazia italiana nel continente. Ad esempio, la #Germania ha recentemente stretto accordi energetici con la Nigeria per un investimento di 500 milioni di euro. La capacità d'influenza dell'Italia è stata messa in discussione anche dall'esperienza con la Tunisia, dove la diplomazia di Meloni non è riuscita a mediare l'ottenimento di fondi dal Fondo Monetario Internazionale (#FMI) a causa delle richieste di riforme democratiche. Meloni ha tentato di coinvolgere l'#UnioneEuropea, ma il processo di sblocco dei fondi è stato ostacolato dall'atteggiamento autoritario del governo tunisino. Questo evento, insieme ad altri, suggerisce la necessità di un approccio europeo più ampio alla cooperazione con l'Africa. Esperti come l'ex presidente del Consiglio Mario Monti e l'ex ministro dell'Interno Marco Minniti hanno suggerito a Meloni di adottare un approccio più integrato a livello europeo, anziché perseguire progetti nazionali isolati. Tuttavia, l'influenza di potenze globali come #Russia e #Cina in Africa rimane significativa, con entrambi i paesi che hanno esteso la propria presenza attraverso accordi economici e diplomatici.
🇬🇧 RE CARLO III E LA DIAGNOSI DEL CANCRO, UN ANNUNCIO SENZA PRECEDENTI CHE SCUOTE IL REGNO UNITO
(4) A re #CarloIII del #RegnoUnito è stata diagnosticata una forma di cancro, come annunciato dalla famiglia reale britannica. La dichiarazione, nonostante fosse più esplicita del solito per gli standard della monarchia, non ha condiviso molti dettagli sulla diagnosi o sulla gravità della situazione. Il re, 75 anni, ha iniziato cure periodiche e posticiperà i suoi impegni pubblici su suggerimento dei medici. Questo annuncio è significativo considerando la tradizione della famiglia reale britannica di mantenere riservate le informazioni sulla salute dei membri. Il re aveva precedentemente divulgato pubblicamente un ricovero ospedaliero per ingrossamento benigno della prostata, incoraggiando gli uomini a sottoporsi a controlli regolari. Carlo III ha adottato un approccio più aperto e chiaro alla comunicazione rispetto alla regina Elisabetta II, sua madre. Questo cambio di strategia potrebbe riflettere il desiderio di guidare una monarchia più moderna e trasparente. La decisione di assumere un ex vicedirettore di un tabloid per dirigere la strategia di comunicazione del re è stata interpretata come un ulteriore segno di questa apertura. Tuttavia, alcuni hanno espresso preoccupazione che questa comunicazione possa portare a speculazioni e fraintendimenti sulla gravità della condizione del re. In definitiva, mentre la maggiore trasparenza è stata apprezzata, rimane delicato il bilanciamento tra informare il pubblico e mantenere la privacy del re.
🧠 NEURALINK DI ELON MUSK HA INSTALLATO IL PRIMO IMPIANTO CEREBRALE SU UN ESSERE UMANO
(5) Circa 10 giorni fa, #ElonMusk ha annunciato che #Neuralink, la sua azienda che sviluppa impianti cerebrali per collegarsi a un computer, ha installato per la prima volta un dispositivo in un essere umano. Non sono stati forniti molti dettagli sull'operazione, ma Musk ha dichiarato che è stata effettuata due domeniche fa e il paziente si sta riprendendo con risultati promettenti, anche se saranno necessari mesi per avere dati completi. Neuralink, fondata nel 2016, mira a sviluppare nuove interfacce neurali per connettere il #cervello a dispositivi esterni come computer. La società ha ottenuto l'autorizzazione dalla Food and Drug Administration (#FDA) per i test clinici sugli esseri umani dopo aver condotto test sugli animali negli anni precedenti. L'obiettivo iniziale è consentire ai pazienti con paralisi di controllare un computer con la mente attraverso l'impianto. La procedura utilizza elettrodi di piccole dimensioni impiantati con un sistema robotizzato di precisione per ridurre il rischio di danni cerebrali. Nei test precedenti su animali, tra cui maiali e scimmie, erano emersi dettagli controversi riguardanti la morte di alcune scimmie nei laboratori di Neuralink, ma Musk ha negato che fossero collegati agli esperimenti. Neuralink ha ambizioni più ampie, lavorando su sistemi che potrebbero potenziare le capacità cognitive umane, come l'accesso istantaneo a informazioni memorizzate su un computer. Se i test umani avranno successo, Neuralink potrebbe chiedere l'approvazione della FDA per commercializzare i propri dispositivi, aprendo la strada a nuove possibilità nel campo delle interfacce neurali e della neurotecnologia.
🎾 LA SETTIMANA SPORTIVA: LA VITTORIA DI SINNER AGLI AUSTRALIAN OPEN E HAMILTON…ALLA FERRARI!
(6) Il tennista italiano Jannik #Sinner ha fatto la storia vincendo gli #AustralianOpen contro il russo Daniil Medvedev. Dopo aver perso i primi due set, Sinner ha fatto una rimonta spettacolare vincendo per 3 set a 2. Questo è il suo primo titolo importante e un risultato storico per il tennis italiano. Sinner è il quarto nel ranking mondiale ed era considerato uno dei favoriti per la vittoria. Oltre a essere il primo tennista italiano dopo Adriano Panatta nel 1976 a vincere un torneo del Grande Slam, è considerato il miglior talento del tennis italiano. La sua vittoria agli Australian Open è stata particolarmente significativa perché è stato in grado di superare avversari di alto calibro, incluso il numero 1 del ranking, Novak Djokovic, durante il torneo. Questo ha confermato le aspettative che circondavano Sinner prima dell'inizio del torneo, visto il suo continuo miglioramento e le prestazioni impressionanti nei mesi precedenti. Non solo il tennista azzurro tra i protagonisti delle ultime 2 settimane. Passando alla #Formula1 infatti, la scuderia #Ferrari ha annunciato l'ingaggio del pilota britannico Lewis #Hamilton a partire dal 2025, con un contratto pluriennale. Questo annuncio è avvenuto poco dopo che la scuderia #Mercedes ha confermato la separazione dallo stesso pilota alla fine del 2024. Hamilton, 39 anni, è uno dei piloti più forti e vincenti di sempre, con sette Mondiali di Formula 1 vinti, e ha corso con la Mercedes dal 2013. La decisione di lasciare la scuderia è stata definita da Hamilton come una delle più difficili della sua carriera, ma ha espresso entusiasmo per affrontare una nuova sfida con la Ferrari. Questo trasferimento è stato sorprendente per molti, dato che Hamilton aveva ancora due anni di contratto con la Mercedes. Lo concluderà quindi in anticipo alla fine della stagione 2024, e alla Ferrari prenderà il posto di Carlos Sainz Jr., accanto a Charles Leclerc. La notizia del passaggio di Hamilton alla Ferrari ha sorpreso molti, ma diverse anticipazioni circolavano già la mattina dell’annuncio, con il Corriere della Sera che ne aveva parlato per primo basandosi su fonti anonime, poi confermate da diversi giornali internazionali.
Alla prossima 👋
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Stiamo (di già?) per dire addio al primo mese del 2024.
Settimana particolarmente peperina su più fronti, dalla guerra tra Hamas e Israele alle ultime dal nostro paese, passando per USA, Germania, Vaticano e Turchia. Insomma, ce n’è per tutti i palati.
Direi di partire, che dite? 👇
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: GLI ATTACCHI A KHAN YUNIS, LE ULTIME TRA USA E HOUTHI, LE ACCUSE DI GENOCIDIO
(1) 7 giorni piuttosto pieni per ciò che riguarda il conflitto tra #Israele e #Hamas, a partire dallo scorso lunedì, quando un gruppo di familiari degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di #Gaza ha protestato nella Knesset di Gerusalemme, interrompendo una riunione sulle questioni economiche. La protesta è stata scatenata dalle dichiarazioni del primo ministro Benjamin #Netanyahu, che aveva escluso la possibilità di un nuovo accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi. Netanyahu ha sottolineato la necessità di pressione militare, mentre i familiari chiedevano concessioni. Dopo l'irruzione, 15 famiglie hanno incontrato brevemente il premier, che ha affermato l'assenza di proposte concrete da parte di Hamas. La situazione riguarda oltre 130 ostaggi detenuti da Hamas dalla guerra di ottobre. Sempre lunedì, l'esercito israeliano ha attaccato due ospedali a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, causando morti e feriti secondo fonti palestinesi. Le ambulanze sono state ostacolate nel raggiungere i feriti a causa dell'assedio israeliano. Ci sono stati scontri anche vicino ad altri ospedali, con l'esercito israeliano che sostiene di aver trovato armi ed esplosivi nella zona. In generale, l'esercito israeliano ha riportato la perdita di 24 soldati durante i combattimenti a Khan Yunis. È il più alto numero di perdite interne dall'inizio dell'invasione di terra il 27 ottobre. Secondo un portavoce dell'esercito, granate hanno colpito un carro armato e successivamente due edifici, causando la morte di 21 soldati. Altri tre soldati sono stati uccisi in un altro attacco nella stessa zona. In totale, l'esercito israeliano riporta 217 soldati uccisi dalle operazioni di terra nella Striscia.
Nel frattempo l'#UnioneEuropea è stata sollecitata a richiedere un cessate il fuoco, mentre gli #StatiUniti hanno espresso la necessità di rispettare il diritto internazionale e proteggere i civili negli ospedali. Sempre gli Stati Uniti, in collaborazione con il Regno Unito, questa settimana hanno bombardato otto obiettivi controllati dai ribelli #Houthi nello Yemen, sciiti sostenuti dall'Iran. L'attacco, confermato dal Centcom degli USA, ha coinvolto anche Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi. È l'ottavo attacco in due settimane contro gli Houthi e riflette gli sforzi per indebolire il gruppo senza espandere il conflitto nella regione. Gli Houthi continuano a motivare le loro operazioni come ritorsione ai bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Il Centcom degli Stati Uniti ha anche confermato un attacco aereo in #Iraq contro tre strutture utilizzate da milizie filoiraniane, senza però fornire dettagli sul numero di vittime. Gli attacchi sono una risposta a precedenti attacchi contro militari statunitensi in Iraq e Siria, compreso un attacco rivendicato dalla Resistenza islamica in Iraq. Gli Stati Uniti hanno al momento circa 2.500 soldati in Iraq e 900 nel nord-est della Siria, impegnati nella lotta contro l'#ISIS. Tornando a Israele, la creazione di una zona cuscinetto di circa un chilometro lungo il confine tra Israele stesso e la Striscia di Gaza, con la demolizione di edifici e strutture civili, è stata ammessa dall'esercito israeliano dopo l'uccisione dei 21 soldati nell'operazione per demolire due edifici. Questa azione è stata descritta come necessaria per la sicurezza di Israele, ma ha generato critiche internazionali per la sua impattante riduzione del territorio palestinese e il rischio di violare l'integrità territoriale di Gaza. Questa settimana, la Corte Internazionale di Giustizia ha inoltre ordinato a Israele di prendere misure per impedire atti di genocidio nella Striscia di Gaza, come richiesto dal Sudafrica. L'accusa di genocidio è stata riconosciuta come plausibile ma non è stata confermata. Israele deve rispettare la Convenzione sul genocidio e altre misure, ma la Corte ha limitate possibilità di far rispettare la sua decisione. La reazione da parte di Israele e Hamas è stata critica e favorevole rispettivamente, mentre la condanna per genocidio è una questione complessa nel diritto internazionale. Sebbene la Corte non abbia chiesto un cessate il fuoco, ha ordinato cinque "misure provvisorie", riconoscendo la plausibilità dell'accusa presentata dal Sudafrica contro Israele. La decisione è stata ampiamente discussa a livello internazionale e il governo israeliano deve ancora decidere ufficialmente come rispondere. Mentre alcuni ministri israeliani hanno respinto la decisione della Corte, altri hanno mostrato una certa apertura. La situazione solleva questioni delicate riguardo al diritto internazionale e alla natura del conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
🇩🇪 GERMANIA: SI DISCUTE IL DIVIETO PER ALTERNATIVE FÜR DEUTSCHLAND. COSA DICE LA COSTITUZIONE?
(2) Diverse città tedesche sono state teatro di imponenti proteste sabato scorso, con centinaia di migliaia di persone che hanno manifestato contro il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (#AfD), chiedendo il suo divieto nel paese. Le dimostrazioni più massicce si sono svolte ad Amburgo, Francoforte, Hannover, Kassel, Dortmund, Wuppertal, Karlsruhe e Norimberga. Queste proteste sono state innescate da un'inchiesta pubblicata all'inizio di gennaio dal sito di giornalismo investigativo Correctiv, secondo la quale a fine dicembre si sarebbe tenuto un incontro tra leader dell'AfD, finanziatori del partito e membri del movimento neonazista tedesco per discutere un piano di "remigrazione" su larga scala di richiedenti asilo, immigrati e cittadini tedeschi di origine straniera. Le dimostrazioni sono state supportate dal cancelliere tedesco Olaf #Scholz e da altri politici, oltre che da diversi allenatori e dirigenti del campionato tedesco di calcio (la Bundesliga) e vescovi. Nonostante l'AfD abbia negato l'inclusione della "remigrazione" nel suo programma, si sta discutendo la possibilità di vietare il partito in base all'articolo 21 della Costituzione tedesca, che considera incostituzionali i partiti che minacciano l'ordine democratico. Tuttavia, ci sono dubbi sulla fattibilità e l'efficacia di tale misura, poiché il bando di un partito in Germania è un processo complesso e non sempre approvato dalla Corte costituzionale, come dimostrano casi precedenti come il rifiuto nel 2017 di vietare il Partito nazionaldemocratico tedesco (NPD). Alcuni sottolineano i rischi politici di una tale azione, temendo che un tentativo di censura potrebbe aumentare la simpatia per l'AfD tra gli elettori. La situazione è particolarmente delicata in vista delle imminenti elezioni regionali in Sassonia e Turingia, dove l'AfD gode di un forte sostegno. In conclusione, sebbene le proteste abbiano evidenziato una forte opposizione all'AfD e alla sua presunta agenda anti-immigrazione, la discussione su un possibile divieto del partito continua ad essere oggetto di dibattito e incertezza politica in Germania.
🇺🇸 USA: TRUMP VINCE ANCHE IN NEW HAMPSHIRE. ANCORA SCONFITTA NIKKY HALEY. RON DESANTIS SI RITIRA
(3) Donald #Trump ha trionfato nelle primarie del Partito Repubblicano nel #NewHampshire, confermando la sua posizione di favorito per le elezioni presidenziali di novembre. Con oltre il 95% dei voti scrutinati, Trump ha ottenuto il 54,3% dei voti, superando nettamente Nikki #Haley, che si è fermata al 43,3%. Questa vittoria ha consolidato ulteriormente la sua leadership all'interno del partito, con pochi rivali capaci di minacciare seriamente la sua presa di consensi. Le primarie proseguiranno fino alla primavera, ma il risultato nel New Hampshire ha evidenziato la mancanza di rivali significativi per Trump nel Partito Repubblicano. La principale sfidante, Nikki Haley, ex governatrice della Carolina del Sud, aveva criticato apertamente Trump, ma non è riuscita a ottenere il sostegno necessario per contrastarlo efficacemente. Nonostante le sue accuse di inaffidabilità e le critiche alla sua età avanzata, Trump ha mantenuto un forte sostegno tra gli elettori Repubblicani. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare nei prossimi stati in cui si terranno le primarie, dove le condizioni potrebbero non essere favorevoli come nel New Hampshire. Haley ha ammesso la sconfitta, ma è incerto il suo futuro politico, poiché continuare la campagna elettorale diventa sempre più difficile senza un sostegno significativo e potrebbe danneggiare ulteriormente la sua reputazione. A complicare ulteriormente la situazione per gli avversari Repubblicani dell’ex presidente Trump c’è stato il ritiro dalle primarie del governatore della Florida Ron #DeSantis, che ha già dichiarato di voler appoggiare Trump nella corsa alla presidenza. Nel frattempo, il Partito Democratico sta anch'esso svolgendo le primarie, ma al momento il principale candidato è Joe #Biden, con pochi altri concorrenti di rilievo. La prossima consultazione ufficiale del partito si terrà in South Carolina, mentre il New Hampshire, nonostante la mancanza di altri candidati di spicco, ha organizzato comunque il voto, con una vittoria schiacciante per Biden grazie a un movimento che ha incoraggiato gli elettori a scrivere il suo nome sulla scheda. In conclusione, Trump ha consolidato la sua posizione di favorito nel Partito Repubblicano, mentre il futuro di Nikki Haley rimane incerto. Le primarie negli Stati Uniti sono un momento cruciale per i partiti politici, e le sfide interne riflettono le dinamiche complesse del panorama politico statunitense.
🇻🇦 PRIMA CONDANNA PER ABUSI EMESSA DAL VATICANO. DECISIVE LE TESTIMONIANZE RACCOLTE NEL 2016
(4) La Corte di Appello del #Vaticano ha emesso una sentenza storica condannando don Gabriele Martinelli a 2 anni e 6 mesi di reclusione per "corruzione di minore", riconoscendolo colpevole di abusi sessuali su un minore avvenuti tra il 2008 e il 2009 nel preseminario Pio X, situato all'interno del Vaticano. Questa decisione ha ribaltato la sentenza di primo grado che aveva assolto Martinelli per mancanza di prove, segnando così la prima condanna per abusi sessuali emessa nel Vaticano. Il preseminario Pio X è un istituto di orientamento vocazionale che accoglie ragazzi delle scuole medie e superiori provenienti da varie diocesi italiane e straniere. Martinelli, all'epoca degli abusi, era un allievo del preseminario e aveva acquisito un ruolo di coordinatore dei "chierichetti del papa", i giovani che assistono alle funzioni liturgiche papali. Le indagini contro Martinelli sono iniziate nel 2017 dopo che il giornalista Gianluigi Nuzzi ha pubblicato il libro "Peccato originale", che includeva testimonianze di abusi raccolte da un compagno di stanza della vittima. La vittima, assistita da Kamil Jarzembowski, polacco e compagno di stanza nel preseminario, tentò di denunciare le violenze inviando lettere a autorità ecclesiastiche, ma fu allontanato dall'istituto. Solo nel 2016, grazie all'incontro con Nuzzi, Jarzembowski riuscì a far emergere le denunce e alcune registrazioni audio. Nel 2018, dopo le inchieste giornalistiche, la vittima decise di denunciare ufficialmente alla giustizia vaticana. Nonostante gli abusi fossero avvenuti anni prima, il processo a Martinelli fu reso possibile grazie alla rimozione del vincolo di improcedibilità da parte di papa Francesco, che consentì il processo anche senza la querela presentata dalla vittima entro un anno dai fatti contestati. L'accusa ha sostenuto che Martinelli ha abusato della sua posizione di tutore all'interno del preseminario, usando violenza e minacce per costringere la vittima a compiere atti sessuali. La condanna segna un importante precedente nella giustizia vaticana riguardo agli abusi sessuali e solleva questioni sulla protezione dei minori all'interno delle istituzioni ecclesiastiche.
🇹🇷 DIETROFRONT DELLA TURCHIA SULL’INGRESSO DELLA SVEZIA NELLA NATO. MANCA SOLO L’OK DELL’UNGHERIA
(5) Il parlamento turco ha ratificato il protocollo d’ingresso della Svezia nella #NATO, con 287 voti favorevoli e 55 contrari, dopo mesi di trattative. La #Turchia si era opposta all'ingresso della Svezia, richiedendo concessioni riguardo alle organizzazioni curde e alla vendita di armi. La ratifica richiede ora la firma del presidente turco #Erdogan, considerata una formalità. Tuttavia, l'adesione effettiva della Svezia dipende ancora dall'approvazione dell'Ungheria, che insieme alla Turchia si era opposta. Il primo ministro ungherese #Orban ha suggerito trattative con il primo ministro svedese Kristersson. La richiesta di adesione della Svezia, influenzata dall'invasione russa dell'Ucraina nel 2022, è stata presentata insieme a quella della Finlandia. La Finlandia ha ottenuto l'approvazione ad aprile 2023, mentre la Turchia e l'Ungheria hanno ritardato il loro consenso fino ad ora.
🇮🇹 IL SENATO APPROVA L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA. TRA TANTE PERPLESSITÀ, LA PAROLA PASSA ALLA CAMERA
(6) Martedì, il #Senato ha approvato il disegno di legge sull’#autonomia differenziata con 110 voti favorevoli, 64 contrari e 30 astenuti, un provvedimento voluto dal ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli. Il testo definisce le modalità con cui le regioni possono chiedere e ottenere autonomia su alcune materie attualmente gestite dallo Stato centrale. Il provvedimento passa ora alla Camera, con la possibilità di ulteriori modifiche che potrebbero richiederne il ritorno al Senato. Il Partito Democratico ha fortemente contrastato il disegno di legge, evidenziando il proprio impegno per l'unità e l'indivisibilità della Repubblica. Tuttavia, l'approvazione del disegno di legge non comporta automaticamente il trasferimento di competenze alle regioni, ma indica piuttosto un percorso negoziale con il governo e il parlamento. Questo processo è vincolato alla definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (LEP), che mirano a evitare disparità territoriali tra regioni e a garantire servizi minimi su scala nazionale. Restano perplessità sull'impatto economico e sulle possibili conseguenze sulla competitività del paese e sulla gestione delle risorse pubbliche.
Alla prossima (ovvero sabato 10 febbraio) 👋
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Siamo già nel cuore del primo mese del 2024 e il mondo non accenna a rallentare.
Questa settimana parliamo delle ultime nello scontro tra Israele e Hamas (con un outsider che sta scombinando le carte), delle primarie del Partito Repubblicano in USA (ma non solo), per poi fare un salto in Oriente e parlare di un paio di questioni politiche e non degne di nota.
Cominciamo 👇
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: CONTINUA LO SCONTRO TRA USA E HOUTHI, MENTRE L’IRAN PROVA A IMPORSI DI FORZA
(1) Ripartiamo dalle novità riguardanti il conflitto tra #Hamas e #Israele, perché mai come questa settimana è forte l’impressione che possa presto allargarsi a più nazioni sparse per il mondo. Gli #StatiUniti, tanto per cambiare, sono in prima linea, dal momento che hanno continuato ad attaccare i ribelli #Houthi. Questo gruppo armato – come più volte ribadito – controlla gran parte dello #Yemen ed è alleato di Hamas; nelle ultime settimane gli Houthi sono saliti in cima alle cronache per gli attacchi con i quali hanno reso pressoché impercorribile il Mar Rosso per le navi commerciali, al fine di vendicarsi degli attacchi di Israele a Gaza, finendo però per penalizzare il commercio mondiale. Gli USA, che mercoledì hanno comunicato l’intenzione di volerli reinserire nella lista delle organizzazioni terroristiche, dalla scorsa settimana stanno rispondendo sul campo bombardando – insieme ad altre nazioni – numerose postazioni militari direttamente in Yemen. In questa settimana soltanto sono stati ben 5 gli attacchi di questo genere condotti dagli statunitensi in territorio straniero. Ma non è stato l’unico scossone della settimana, anzi. L’#Iran – anch’egli alleato di Houthi e Hamas – martedì ha lanciato diversi missili contro il #Pakistan, con l’obiettivo di colpire le basi del gruppo sunnita Jaish al Adl, considerato di stampo terroristico sia dagli USA che dall’Iran stesso e che opera nel cosiddetto #Belucistan (regione contesa al confine proprio tra Pakistan e Iran). Non è chiaro perché l’attacco sia stato eseguito proprio martedì, soprattutto appena dopo averne condotti di simili in Iraq (contro basi spionistiche di Israele, a quanto pare) e Siria (contro altri gruppi sunniti, tra cui l’ISIS). Alcuni analisti collegano tali attacchi alle due bombe esplose in concomitanza della commemorazione del generale Sulemaini avvenuta a Kerman (Iran) di cui avevamo parlato a inizio anno, e del quale proprio l’ISIS era stato il mittente. L’obiettivo dell’Iran è far capire di poter rispondere direttamente sul campo a chiunque metta in crisi la sua leadership, dando avvertimenti tali da non scatenare risposte eccessivamente violente. Una di queste è arrivata dal Pakistan, il giorno dopo l’attacco iraniano, diretta verso gruppi “anti-pakistani” che operano in Iran. Tornando al conflitto reale tra Israele e Hamas, il governo #Netanyahu (seppur con qualche critica) continua a indicare la via all’esercito, che non dà tregua nella Striscia di #Gaza. Combattimenti e bombardamenti proseguono senza sosta, specialmente nel sud della Striscia, con il premier che ha escluso categoricamente la creazione di uno stato palestinese autonomo (con o senza accordo tra le parti).
🇺🇸 USA: DONALD TRUMP DOMINA I CAUCUS IN IOWA, SCONFITTE PESANTI PER RON DESANTIS E NIKKY HALEY
(2) Le primarie negli Stati Uniti hanno preso il via il 15 gennaio, segnando l'inizio del lungo processo elettorale che culminerà nella nomina dei candidati presidenziali per le elezioni del 5 novembre. Il presidente in carica Joe #Biden è il grande favorito per i Democratici, mentre tra i Repubblicani l'ex presidente Donald Trump mantiene una forte posizione, con oltre il 60% di consensi secondo gli ultimi sondaggi nazionali. Nel Partito Democratico, Biden è in netto vantaggio rispetto agli altri candidati, tra cui Marianne Williamson e Dean Phillips. La competizione principale sembra concentrarsi sulle primarie Repubblicane, dove #Trump rimane favorito, ma emergono anche altri nomi come l'ex governatore della Florida, Ron DeSantis, e l'ex governatrice della South Carolina, Nikki Haley, che si presenta come un'alternativa credibile a Trump. L'organizzazione delle primarie avviene principalmente attraverso elezioni "tradizionali" o #caucus in alcuni stati. In quest’ultimo caso si tratta di un metodo di selezione dei candidati politici in cui gli elettori si riuniscono in luoghi pubblici e partecipano a discussioni aperte per sostenere i loro candidati preferiti. A differenza delle elezioni primarie, il caucus coinvolge un processo di scelta più interattivo e aperto, con i partecipanti che si riuniscono fisicamente e si esprimono attraverso dibattiti e votazioni. In #Iowa ad esempio si sono tenuti i caucus lunedì sera. Tuttavia, le avverse condizioni meteorologiche, con temperature estremamente basse e tempeste di neve, hanno influito parzialmente sulla partecipazione degli elettori. I #Democratici, invece, hanno optato per dei comizi in Iowa, con i risultati delle primarie che saranno annunciati il 5 marzo tramite voto per posta. Tornando ai caucus Repubblicani in Iowa, è stato l'ex presidente Donald Trump a vincere con ampio margine (51%), superando i principali sfidanti Ron DeSantis e Nikki Haley. Il primo si è classificato al secondo posto con il 21,2%, mentre la seconda ha ottenuto il 19,1%. Sebbene abbiano coinvolto solo circa 110.000 persone su 750.000 elettori Repubblicani, i caucus in Iowa hanno mostrato la grande motivazione della base di Trump. Nonostante le incognite meteorologiche, l’ex presidente ha ottenuto il miglior risultato possibile. DeSantis, nonostante abbia investito pesantemente nella campagna elettorale in Iowa, non è riuscito a competere efficacemente con Trump. Questa vittoria predice un cammino verso le elezioni presidenziali che vedrà Trump come il candidato principale per il Partito Repubblicano il 5 novembre, salvo sorprese eclatanti. Dal canto suo, l'Iowa, stato rurale del Midwest, tradizionalmente Democratico fino al 2010, ha mostrato un forte spostamento a destra negli ultimi anni. L'elettorato sensibile ai candidati populisti e i gruppi religiosi evangelici hanno sostenuto Trump. Nonostante la campagna si sia focalizzata su temi nazionali, l'inflazione, l'immigrazione e le questioni legali di Trump hanno dominato la discussione. Tornando infine all’agenda politica quotidiana, giovedì è stato evitato nuovamente lo #shutdown, ovvero la chiusura parziale delle attività del governo federale, grazie all’accordo trovato dal Congresso. Senato e Camera si riuniranno adesso a inizio marzo per accordarsi sui dettagli relativi al finanziamento dell’anno fiscale (vero nocciolo della questione), oppure si incontreranno per concordare un’ulteriore proroga.
🇹🇼 TAIWAN: VINCE IL DPP, PARTITO OSTILE ALLA “REUNION” CON LA CINA. COSA SIGNIFICA? INTANTO LA COREA…
(3) Le elezioni presidenziali e parlamentari a #Taiwan dello scorso sabato hanno visto la vittoria di Lai Ching-te del Partito Progressista Democratico (#DPP), noto per la sua posizione critica verso le ingerenze politiche cinesi. Questo risultato ha sollevato interrogativi sul futuro dei rapporti tra Taiwan e la #Cina, specialmente considerando l'atteggiamento aggressivo di quest'ultima negli ultimi anni. Nonostante la Cina avesse minacciato che votare per il DPP significava votare per la guerra, la popolazione taiwanese ha ribadito il suo sostegno all'autonomia. La situazione di Taiwan è complessa, poiché la Cina considera l'isola una provincia ribelle destinata a "riunificarsi" con il paese, mentre Taiwan gode di fatto di una sovranità completa. Gli Stati Uniti, tradizionali sostenitori di Taiwan, cercano di mantenere un equilibrio tra la vicinanza a Taiwan e i buoni rapporti con la Cina, ma la situazione è delicata. Dopo la vittoria di Lai, la Cina ha dichiarato che nulla fermerà il processo verso la "riunificazione" con Taiwan. Gli analisti prevedono che la Cina utilizzerà diverse tattiche, tra cui esercitazioni militari, disinformazione e pressioni commerciali, per influenzare Taiwan. Il futuro appare instabile, con possibili tensioni nello Stretto di Taiwan e nei rapporti tra Cina e Stati Uniti, poiché la Cina potrebbe cercare di ridurre il sostegno militare statunitense a Taiwan. A qualche km di distanza, in un discorso alla nazione, il dittatore nordcoreano Kim Jong Un ha annunciato una significativa revisione dei rapporti con la Corea del Sud. Tale revisione comporta l'eliminazione di ogni riferimento alla possibilità di "riunificazione" tra i due paesi, dichiarando le due Coree come nazioni separate e nemiche. Kim ha designato la Corea del Sud come "il principale avversario e il più grande nemico" della Corea del Nord, annunciando l'abolizione di agenzie statali nordcoreane che gestiscono le comunicazioni e i rapporti tra Nord e Sud. Queste modifiche seguono un periodo di forte deterioramento dei rapporti tra le due Coree, già anticipato da Kim in un discorso a dicembre. Kim ha indicato che la Corea del Sud, con politiche aggressive, ha reso necessario "porre fine a quasi 80 anni di relazioni inter-coreane." Il discorso è stato caratterizzato da una retorica bellicosa, indicando che, sebbene la Corea del Nord non voglia la guerra, non intende evitarla. Kim ha annunciato l'eliminazione di legami simbolici e amministrativi che avvicinavano le due Coree, come i riferimenti alla riunificazione nella costituzione nordcoreana e la distruzione di ferrovie verso il Sud. Gli esperti ritengono che, sebbene questi cambiamenti riflettano lo stato attuale dei rapporti, la retorica bellicosa di Kim possa portare a una maggiore tensione nella regione.
🇨🇳 CINA E COVID, DUBBI SULLA TRASPARENZA DI PECHINO: IL VIRUS PARE FOSSE NOTO GIÀ ALLA FINE DEL 2019
(4) Alla fine del 2019, una ricercatrice cinese, la virologa Lili Ren, anticipò l'annuncio ufficiale del governo cinese sul #coronavirus di due settimane, sollevando interrogativi sulla consapevolezza precoce di #Pechino riguardo al SARS-CoV-2. Ren inviò il sequenziamento del virus a #GenBank, una banca dati gestita dai National Institutes of Health degli Stati Uniti, ma il suo lavoro fu rimosso il 16 gennaio 2020 per mancanza di informazioni. La commissione del #Congresso, incaricata di indagare sulle origini del virus, ha evidenziato il ritardo nella segnalazione, ma non ha apportato dettagli significativi sull'origine del virus. L'incidente ha sollevato preoccupazioni sulla trasparenza cinese e sull'efficacia dei sistemi di identificazione dei patogeni, in quanto sembra che diversi gruppi di ricerca in Cina stavano sequenziando il coronavirus già alla fine del 2019. Il governo cinese potrebbe aver limitato quindi la diffusione di informazioni. Nel contesto della #pandemia, la Cina era stata accusata di mancanza di trasparenza su #Wuhan e altre zone. Il fatto che il sequenziamento fosse disponibile su GenBank pone interrogativi sulla rapidità dell'identificazione di nuovi patogeni e sottolinea la necessità di migliorare la condivisione di informazioni a livello internazionale. Le future discussioni globali potrebbero focalizzarsi su soluzioni per migliorare la condivisione di dati su malattie emergenti, prevenendo così nuove pandemie. La 77esima Assemblea mondiale della salute a maggio vedrà i 194 paesi membri dell'Organizzazione mondiale della sanità (#OMS) discutere un nuovo trattato sulle pandemie, mirato a stabilire linee guida comuni per prevenire e gestire tali situazioni, basandosi sulle esperienze accumulate negli anni.
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Eyes on the world #176
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2 settimane dentro il 2024 e già ci si diverte di brutto.
Conflitti vecchi e nuovi si inaspriscono e complicano un quadro già non troppo lusinghiero in giro per il mondo. Partiamo - come di consueto - da Israele, passando per la new entry Ecuador, chiudendo poi in Francia e con le ultime a tema Bitcoin.
Direi di partire subito 👇
🇮🇱 ISRAELE – HAMAS: UCCISO UNO DEI COMANDANTI DI HEZBOLLAH. PROSEGUE LO SCONTRO CON GLI HOUTHI
(1) Il conflitto tra #Israele e #Hamas non arretra di un cm anche questa settimana. Lunedi, in #Libano, c’è stato un bombardamento che aveva come obiettivo uno dei comandanti chiave del gruppo paramilitare #Hezbollah, Wissam Hassan Al Tawil. L’attacco è andato a buon fine e l’uomo ha perso la vita. Ricordiamo come Hezbollah sia alleato di Hamas e diversi funzionari libanesi hanno attribuito l’attacco a Israele, principale nemico del gruppo. Dal canto suo, né l’esercito né il governo hanno confermato, ma sembra che la responsabilità sia proprio sua. A tenere banco questa settimana (più di ogni altra) è stato il gruppo di ribelli #Houthi, che hanno il controllo quasi totale dello #Yemen e anche loro sostenitori di Hamas; da settimane stanno rendendo il Mar Rosso un territorio pericoloso da attraversare per chiunque. A questo proposito, martedì hanno compiuto un attacco particolarmente violento servendosi di droni e missili diretti contro le navi commerciali in transito, costringendo la marina statunitense e quella britannica a intervenire per evitare ulteriori danni. Nella notte tra giovedì e venerdì una coalizione guidata dagli Stati Uniti ha risposto a tali attacchi bombardando diversi siti militari usati dagli Houthi in Yemen, coordinandosi con Regno Unito, Australia, Canada, Paesi Bassi e Bahrein. Anche l’#Italia era stata informata dell’attacco, ma ha preferito non entrare in conflitto senza prima discuterne in parlamento. L’attacco è stato – presumibilmente – un avvertimento e non l’inizio di un nuovo conflitto su un altro campo di battaglia. Un ultimatum era infatti stato lanciato agli Houthi poco tempo fa, ma le ritorsioni contro Israele non si sono fermate, costringendo di fatto gli USA a rispondere sul campo. Il bombardamento, ha fatto sapere il comandante dell’aviazione statunitense per le missioni in Medioriente Alex Grynkewich, è avvenuto servendosi di aerei militari, navi da guerra e sottomarini e ha colpito oltre 60 obiettivi in 16 luoghi diversi dello Yemen. Ciò non ha comunque fermato i ribelli, che – attraverso le parole del loro portavoce Mohammed Abdulsalam – hanno fatto sapere di non voler interrompere gli attacchi nel Mar Rosso, supportati da centinaia di migliaia di persone in rivolta in Yemen. La scorsa notte gli USA hanno bombardato nuovamente le postazioni degli Houthi nello Yemen, in un attacco più circoscritto rispetto al primo e diretto a una stazione radar.
🇪🇨 ECUADOR NEL CAOS: L’EVASIONE DI “FITO” SCATENA LO SCONTRO TRA ESERCITO E BANDE CRIMINALI
(2) La settimana è stata dominata anche dai fatti avvenuti in #Ecuador, dove è stato dichiarato lo stato d’emergenza in seguito all’evasione dal carcere di uno dei narcotrafficanti più noti di tutto lo stato. José Adolfo Macías Villamar, noto come “#Fito” e leader del gruppo del Los Choneros, era in carcere dal 2011, ma era noto a tutti come continuasse a dirigere le operazioni anche da dietro le sbarre, arrivando anche a minacciare il candidato alle elezioni presidenziali (poi ucciso dopo un comizio questa estate) Fernando Villavicencio. Proprio in seguito all’assassinio, Fito era destinato a una struttura di massima sicurezza, ma domenica la polizia ha notato la sua assenza dalla cella, dando il via a un’operazione di ricerca gigantesca. Diversi detenuti hanno avviato rivolte nelle carceri del paese, gettando le strutture (e l’intero Ecuador) nel caos e costringendo l’attuale presidente Daniel #Noboa a dichiarare lo stato d’emergenza per i prossimi 60 giorni. Decine di agenti di polizia sono stati presi in ostaggio dai detenuti e persino i partecipanti a un programma in onda nella tv pubblica ecuadoriana TC Television sono stati sorpresi da un gruppo di uomini armati che hanno interrotto le trasmissioni. In quest’ultimo caso, le telecamere hanno continuato a riprendere per almeno mezz’ora quanto stesse accadendo, finché non è giunta sul posto la polizia che ha arrestato gli uomini armati (13 in totale). Proprio in virtù di tali scontri, le bande criminali del paese stanno mettendo a ferro e fuoco le principali città dell’Ecuador, con negozi, scuole e uffici pubblici chiusi e l’esercito schierato a difesa del territorio, nel tentativo di arginare violenze e saccheggi.
🇫🇷 RIMPASTO DI GOVERNO IN FRANCIA. GABRIEL ATTAL SOSTITUISCE ÉLIZABETH BORNE ALLA GUIDA DEL PAESE
(3) Sussulto nel governo francese, dove a inizio settimana il presidente Emmanuel #Macron ha accettato le dimissioni della prima ministra Élizabeth #Borne, in carica da un anno e mezzo e rimasta “vittima” del drastico calo di popolarità di Macron stesso. Riforme e misure parecchio controverse da lui promosse hanno accelerato tale processo e da qualche settimana aveva lasciato intendere che qualcosa sarebbe cambiato al governo. A farne le spese proprio la premier, mai entrata davvero nel cuore dei francesi. L’anno che attende Macron sarà ricchissimo di sfide, con i sondaggi che al momento danno in vantaggio il partito di estrema destra guidato da Marine #LePen e le elezioni europee di giugno sempre più vicine. Come se non bastasse, il 2024 sarà anche l’anno delle Olimpiadi a Parigi e, secondo molti (proprio per via dell’attenzione mediatica generata dall’evento), la Francia sarà sotto gli occhi di tutto il mondo. Il governo guidato dalla Borne ha dovuto anche – spesso e volentieri – scendere a patti con la stessa estrema destra, concedendo grosse fette delle riforme proposte e promosse pur di reggere l’impatto di una potenziale caduta (basti pensare alle concessioni fatte in tema di #immigrazione). A prendere il suo posto sarà Gabriel #Attal, trentaquattrenne ministro dell’Istruzione del governo Borne considerato molto vicino a Macron. A lui, premier più giovane di sempre, è stato dato il compito di formare un nuovo esecutivo e portare avanti quanto promesso dal presidente (che in Francia detiene un potere molto ampio) in occasione del discorso di fine anno: riarmo industriale, economico, europeo e civico, in virtù soprattutto della sua riforma scolastica promossa nei mesi scorsi. La composizione del nuovo governo ha visto la conferma di membri del precedente, ma anche qualche novità, che ha spostato l’asticella sempre più a destra e di matrice conservatrice. I componenti più vicini alla sinistra sono stati allontanati, mentre è stata alterata la composizione di alcuni ministeri: quello della Transizione ecologica è stato eliminato (i compiti sono accorpati a quelli del premier e del ministro dell’Economia), le competenze dell’Istruzione sono passate al ministero della Gioventù, dello Sport e dei Giochi olimpici e paralimpici, mentre il ministero della Salute è stato accorpato a quello del Lavoro e della Solidarietà.
🪙 BITCOIN QUOTATI IN BORSA? LA SEC DÀ IL VIA LIBERA AI FONDI DI INVESTIMENTO LEGATI ALLE CRIPTOVALUTE
(4) Si muove qualcosa nel mondo delle #criptovalute, dopo che la Securities and Exchange Commission (#SEC), ovvero l’organo di vigilanza su questioni finanziarie e di borsa negli USA, ha reso noto che alcune società sono state autorizzate a comprare e vendere titoli legati ai #Bitcoin in borsa e sui mercati finanziari ufficiali. Si tratta di una decisione storica, dal momento che prima di adesso le criptovalute potevano essere acquistate e vendute solo attraverso canali paralleli e siti specializzati. Da tempo tali società erano in contatto con la SEC per sapere se fossero autorizzate a quotare in borsa alcuni fondi con Bitcoin al loro interno, così che gli investitori operatori potessero investire proprio sulle criptovalute (in modo indiretto). Questi sono da sempre considerati investimenti poco adatti a chi non mastica bene il mondo della finanza digitale, per via del loro andamento imprevedibile e del maggior rischio assunto da chi investe. Con questa decisione della SEC, i Bitcoin potranno diventare accessibili anche a investitori comuni e il mercato – nonché la loro diffusione – si allargherà a macchia d’olio. La decisione non consente, per inciso, di acquistare Bitcoin in borsa, ma di poter investire in particolari fondi di investimento (chiamati #ETF, exchange-traded funds) legati a questi. Le tecnicalità per chi investe in Bitcoin, adesso, sono pressoché azzerate e non vi è più la necessità di passare attraverso le piattaforme di settore. Secondo diversi esperti, il loro ingresso in borsa potrebbe assicurare una maggiore stabilità del valore della criptovaluta.
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Eyes on the world #175
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Prima, fiammante, edizione delle news dell’anno nuovo, ma...
…anno nuovo, vita vecchia. Per certi versi è questo il detto migliore per cominciare il 2024, che apriamo parlando dei due conflitti principali che hanno caratterizzato il 2023 (la lotta tra Israele e Hamas e tra Ucraina e Russia), per poi passare a quanto sta succedendo in Giappone e Regno Unito.
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🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: IL RAPPORTO CON GLI HOUTHI, LA DECISIONE DELLA CORTE SUPREMA, CHE SUCCEDE IN IRAN
(1) Si continua a combattere su più fronti in #Medioriente, con novità innanzitutto provenienti dal Mar Rosso. Domenica scorsa, il Comando centrale degli #StatiUniti ha reso noto di aver abbattuto due missili balistici lanciati in direzione di una nave container dai ribelli #Houthi dello Yemen, attaccando poi alcune loro imbarcazioni. Si tratta dell’ennesimo tentativo di ritorsione nei confronti di #Israele, rendendo di fatto poco sicuro il transito di qualsiasi mezzo in quel tratto di mare. In risposta a tale presa di posizione degli USA, l’#Iran ha inviato una nave da guerra a supporto proprio degli Houthi e delle loro operazioni. Restando a Israele, il premier Benjamin #Netanyahu ha dichiarato che la guerra a #Gaza contro #Hamas proseguirà per alcuni mesi e, al fine di rendere più sostenibile lo sforzo bellico sul lungo periodo, sta ritirando alcune migliaia di soldati dalla Striscia. Nello stesso tempo proseguono i tentativi degli alleati (USA in primis) di convincere il governo israeliano a concentrarsi su azioni più mirate, piuttosto che su attacchi sommari. Nel frattempo ci sono novità anche sulla discussa riforma della giustizia promossa da Netanyahu: la Corte Suprema israeliana ha deciso di annullare una parte cruciale del provvedimento, l’unico approvato finora dal governo. A differenza di quanto sancito con la riforma, la Corte potrà continuare ad annullare i provvedimenti del governo ritenuti “irragionevoli”. Il resto della riforma è stato invece al momento accantonato per via della guerra. Tornando per un attimo in Iran, va segnalato un gravissimo attacco di matrice presumibilmente terroristica avvenuto nella città di Kerman, in occasione della commemorazione funebre per il generale Qassem Sulemaini, ucciso dagli Stati Uniti il 3 gennaio 2020 a Baghdad. Due esplosioni hanno ucciso almeno 95 persone, ferendone 141, ma non è chiara ancora la dinamica o i mandanti per via delle informazioni frammentarie in arrivo dalla capitale iraniana. Resta il fatto che nelle ultime settimane la situazione in Medioriente è notevolmente peggiorata, dal momento che sul terreno di gioco è tornato anche il gruppo libanese di #Hezbollah (alleato di Hamas), reo di aver lanciato circa 40 razzi dal Libano verso il nord di Israele. L’attacco è stato realizzato in risposta all’uccisione di Saleh al Arouri, vice capo del Politburo di Hamas (principale organo politico della fazione).
🇺🇦 ATTACCHI RECIPROCI, SCAMBI DI PRIGIONIERI, DUBBI SULLA COREA DEL NORD: IL PUNTO SULL’UCRAINA
(2) Se Gaza piange, in #Ucraina di certo non si ride. Dallo scorso weekend (ma non solo da allora) sono in corso alcuni degli attacchi più potenti dall’inizio della guerra, nel lontano febbraio del 2022. Kiev e Kharkiv sono state le due città più colpite in assoluto, con droni russi all’opera contro diversi edifici. Nei giorni precedenti a tali attacchi, altri centri erano stati assaltati lo scorso venerdì, con almeno 30 persone uccise. La #Russia, dal canto suo, ha accusato l’Ucraina di un attacco nella regione di #Belgorod, con più di 20 vittime e almeno 110 feriti. La stessa zona è stata interessata da numerosi attacchi nella notte tra martedì e mercoledì, con l’intelligence russa che ha fatto sapere di aver bloccato decine di missili e droni lanciati verso Belgorod e la #Crimea. Non è tutto, dal momento che - anche questa settimana – la Russia è tornata a colpire Kiev e numerose altre città ucraine. Almeno 5 persone hanno perso la vita, mentre oltre 90 sono state ferite. In più, è avvenuto un grosso scambio di prigionieri tra le parti, con il Ministero della Difesa russo che ha comunicato la liberazione di 248 militari russi, in cambio di 230 prigionieri ucraini; le negoziazioni sono state mediate dagli Emirati Arabi Uniti. Giovedì inoltre il portavoce per la sicurezza nazionale statunitense John Kirby ha accusato la Russia di aver utilizzato dei missili balistici a corto raggio forniti dalla Corea del Nord. Già mesi fa la Corea del Sud aveva avvisato le autorità internazionali di tale possibilità, nell’ambito di un accordo ben più ampio con diverse armi interessate. Ieri sera invece altre 11 persone hanno perso la vita per un bombardamento russo nella regione di Donetsk, più precisamente nelle città di Prokrovsk e Myrnohrad.
🇯🇵 TERREMOTO IN GIAPPONE: QUASI 100 LE VITTIME DELLE SCOSSE DI CAPODANNO SENTITE FINO A TOKYO
(3) 2024 non iniziato nel migliore dei modi nemmeno in #Giappone, dove una serie di #terremoti – tra cui uno molto violento di magnitudo 7,6 – hanno creato moltissimi disagi nella costa occidentale del paese. Le scosse si sono sentite fino a #Tokyo, lontana oltre 400 km dall’epicentro. Un gran numero di edifici sono crollati o sono stati comunque gravemente danneggiati e i morti al momento risultano essere almeno 94. Il premier Fumio #Kishida ha reso noto che circa 1.000 soccorritori dell’esercito si sono già mobilitati per assistere chi si trova in pericolo sotto le macerie e provvedere alle operazioni di salvataggio. Subito dopo il violento terremoto, le autorità giapponesi hanno diramato anche l’allerta #tsunami, soprattutto nella penisola di Noto, invitando gli abitanti a rifugiarsi al più presto in luoghi elevati. L’avviso è stato poi revocato qualche ora dopo. Oltre 30.000 persone sono state ospitate in rifugi temporanei e nella città di Suzu – in base alle informazioni diffuse dal sindaco – il 90% delle case è stato pressoché distrutto. Le operazioni di ricerca oltretutto stanno procedendo a rilento, dal momento che molte strade sono inagibili (per via delle scosse) e le condizioni meteorologiche non sono delle migliori. Come se non bastasse, le forniture d’acqua in quelle zone rischiano di scarseggiare molto presto per via dell’impossibilità delle autocisterne a transitare, con conseguente interruzione delle forniture.
🇬🇧 UK: SCIOPERI IN ARRIVO PER IL SETTORE MEDICO E DEI TRASPORTI. CHIESTI ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI
(4) In #Inghilterra, e Regno Unito più in generale, molteplici settori cruciali sono attualmente in #sciopero. Mercoledì hanno iniziato i cosiddetti #medici di formazione (i nostri specializzandi, in poche parole), al fine di ottenere un aumento delle retribuzioni rimaste bloccate nonostante l’aumento del costo della vita. Si tratta della metà dei medici del sistema sanitario nazionale, nonché coloro che stanno affrontando i 9 anni di specializzazione dopo aver concluso i 6 del percorso di laurea. È da quasi un anno che i medici scioperano con cadenza regolare per l’adeguamento degli stipendi, dopo i numerosi tagli alla #sanità effettuati dagli ultimi quattro governi conservatori e l’aumento dell’inflazione. La richiesta al governo consiste in un aumento delle retribuzioni del 35%, introducendo anche un nuovo meccanismo che impedisca qualsiasi riduzione degli stipendi a prescindere dall’inflazione e dal costo della vita. In estate la proposta del governo si è fermata all’11%, ricevendo come risposta ulteriori scioperi. Anche Galles e Irlanda del Nord si stanno attrezzando per nuove agitazioni tra gennaio e marzo, mentre in Scozia l’accordo è stato raggiunto sulla base di un +17,5%. Ovviamente gli scioperi hanno portato forti rallentamenti ai servizi del sistema sanitario nazionale, con oltre un milione di visite e interventi riprogrammati. Quelli più urgenti saranno coperti, per quanto possibile, dal personale più anziano. Stesso identico discorso, con stessi identici risultati, sta interessando il settore dei #trasporti di Londra (#TFL, Transport For London). Da oggi, e per la maggior parte della prossima settimana, macchinisti, ingegneri e tecnici che si occupa di far circolare i treni e far funzionare le stazioni entreranno ufficialmente in sciopero, limitando – se non cancellando del tutto – la circolazione dei treni fino a venerdì prossimo. A differenza delle scorse volte, le trattative sindacali non sono andate a buon fine, lasciando quindi scoperto il servizio a partire da oggi pomeriggio.
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Eyes on the world #174
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Ultima edizione delle nostre news per ciò che riguarda il 2023.
È stato un anno intenso, pieno di avvenimenti e fatti che hanno cambiato il mondo che conoscevamo (in meglio o in peggio sarà il tempo a dirlo). Questa settimana, leggermente più povera del previsto, ci ha portato novità da Israele – ovviamente – ma anche dagli USA, dalla Spagna e dal Giappone.
Di cosa si tratta? Vediamolo subito 👇
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: IL RUOLO DEGLI HOUTHI, IL RITROVAMENTO DI OSTAGGI E GLI ATTACCHI AI CAMPI PROFUGHI
(1) Come detto si parte dal conflitto tra Israele e Hamas, che prosegue inesorabile anche in questi giorni. Un attore che si sta piano piano rivelando all’interno della guerra tra le due fazioni arriva dallo Yemen, dove da anni è in corso una guerra civile che vede al centro il gruppo armato sciita degli Houthi. Questa settimana (più di ogni altra) questi – con le loro attività – hanno influenzato parecchio i traffici navali nel mar Rosso, dal quale passa il 12% del commercio mondiale. I missili lanciati contro le navi da trasporto che passano in quel territorio servono da ritorsione nei confronti di Israele per l’invasione della Striscia di Gaza. Gli Houthi governano di fatto lo Yemen dal 2014, hanno l’appoggio economico e militare dell’Iran e vedono nella guerra tra Israele e Hamas un’opportunità per farsi notare a livello internazionale e nel mondo musulmano come difensori della causa palestinese. In tutto ciò il conflitto è andato avanti, con l’esercito israeliano che lo scorso weekend ha annunciato l’arresto di circa 200 miliziani legati ad Hamas solo nell’ultima settimana e il ritrovamento di 5 ostaggi israeliani all’interno di un tunnel sotto la Striscia di Gaza (uno dei tanti usati da Hamas, secondo i rilevamenti). Sempre nel weekend, l’esercito ha attaccato il campo profughi di Al Maghazi, causando 106 vittime, ma in settimana ha proseguito l’offensiva anche in quelli di Nuseirat e Bureij. A far discutere sono state le dichiarazioni diffuse giovedì dagli stessi miliziani, che hanno definito un “incidente” quello avvenuto ad Al Maghazi. Nello specifico, sembra che le munizioni usate non fossero adeguate al tipo di attacco che si voleva effettuare, causando molti più danni del previsto. Gli attacchi ai campi profughi hanno ridotto notevolmente i luoghi considerati “sicuri” per i civili palestinesi, ai quali giovedì è stato ordinato nuovamente di spostarsi per salvaguardare la loro incolumità.
🇺🇸 DONALD TRUMP SARÀ ELEGGIBILE O NO ALLE PROSSIME PRESIDENZIALI? LA CORTE SUPREMA SI PRONUNCIA
(2) Tanto rumore continua a circondare la futura candidatura dell’ex presidente degli #StatiUniti Donald #Trump alle elezioni dell’anno che si appresta a cominciare. A novembre del 2024 gli americani andranno alle urne per eleggere il prossimo presidente e si profila un nuovo scontro tra l’attuale capo di stato Joe #Biden e – per l’appunto – Donald Trump. Se non che… sembra che la Corte Suprema di diversi stati americani stia analizzando a fondo la possibilità di consentire all’ex presidente di potersi candidare, visti i recenti scandali e processi nei quali è rimasto coinvolto. Mercoledì la Corte del #Michigan ha stabilito che Trump potrà candidarsi alle primarie del Partito Repubblicano, dove è il favorito per eccellenza, mentre il #Colorado – in precedenza – lo aveva dichiarato “ineleggibile” per via del suo coinvolgimento nell’attacco al Congresso del 6 gennaio 2021. Gruppi legali e organizzazioni per i diritti civili hanno intentato cause in almeno 15 stati, appellandosi alla Sezione 3 del 14° emendamento della #Costituzione americana; qui si fa riferimento all’impossibilità di ricoprire cariche pubbliche valida per tutti coloro abbiano partecipato a insurrezioni o rivolte contro lo Stato dopo aver prestato giuramento sulla Costituzione. È la prima volta nella storia degli Stati Uniti che si decide di appellarsi a tale norma per escludere un candidato dalle elezioni presidenziali. Quello del Colorado era stato l’unico tribunale a dichiarare Trump ineleggibile, seguito poco dopo da quello del #Maine (stato in cui l’esito delle elezioni è al momento incerto), e non è escluso che altri tribunali possano prendere una decisione simile. L’inizio del processo per il presunto coinvolgimento dell’ex presidente nell’attacco rimane comunque fissato per il 4 marzo del 2024.
☢️ ENERGIA NUCLEARE: LA SPAGNA SI FARÀ DA PARTE ENTRO IL 2035, MA IL RESTO DELL’EUROPA?
(3) Torniamo in #Europa per qualche piccolo aggiornamento dato in settimana sul tema dell’energia #nucleare. Il governo spagnolo ha infatti approvato un piano che autorizzerà la chiusura graduale delle centrali attualmente in funzione entro il 2035, seguendo la #Germania che lo scorso aprile aveva preso una decisione pressoché uguale. Belgio e Svizzera erano pronti a seguire le orme dei suddetti paesi, salvo poi cambiare idea e lasciare il tutto in una situazione di stallo. L’Europa dal canto suo sta provando a spingere verso gli investimenti in tal senso, ma i rischi – secondo diversi governi – appaiono sempre più rilevanti rispetto alle opportunità. Francia, Slovacchia e Polonia sono tra i paesi più attivi sul tema del nucleare, insieme alla Finlandia, alla Svezia e alla Repubblica Ceca, tutti intenzionati ad aumentare la produzione di energia pulita servendosi del nucleare nei prossimi anni. E l’#Italia? Negli ultimi anni il dibattito è più acceso che mai, anche se al momento non è stato stabilito – ad esempio – dove sarà costruito il deposito nazionale permanente delle scorie nucleari (scelta che bisognava fare entro la fine di quest’anno). A questo proposito neanche la Germania ne ha scelto uno, mentre la Francia deve dare ancora il via al progetto, pur avendo trovato il sito adatto.
🇯🇵 ENNESIMO RIMPASTO DI GOVERNO IN GIAPPONE. AL CENTRO DELLO SCANDALO FONDI NON DICHIARATI
(4) In ultimo, ma non per importanza, facciamo un salto in #Giappone, dove il governo del primo ministro Fumio #Kishida sta affrontando un periodo di grave crisi. La motivazione più grande riguarda uno scandalo su dei fondi raccolti in modo irregolare da membri del suo partito #PLD (Partito Liberal Democratico, conservatore). Ben 3 ministri, il segretario di gabinetto e altri esponenti si sono dimessi nelle ultime settimane e lo stesso Kishida – pur non essendo ancora indagato – ha perso decine di punti in termini di popolarità. Tutto cominciò con l’ala del PLD più vicina all’ex premier #ShinzoAbe, morto nel luglio del 2022, e alcuni membri che – in base alle indagini svolte finora – avrebbero tenuto per sé, e non dichiarato, parte dei fondi ottenuti durante le raccolte per il partito. In seguito, anche altre fazioni del PLD si sarebbero appropriate (seppur in misura minore) di tali fondi, con il premier Kishida dimessosi per tale motivo dalla corrente Kōchikai (che ha guidato finora). Questi fondi non sarebbero stati usati solo per fini personali, bensì anche per allargare la rete d’influenza del PLD a livello locale. I membri del partito più coinvolti hanno ricoperto posizioni di rilievo nella corrente di Abe e – soprattutto – nella gestione delle finanze del PLD e, qualora le violazioni venissero accertate, rischiano fino a 5 anni di carcere. Kishida nel frattempo è stato costretto a ricorrere a un nuovo rimpasto di governo, sostituendo tutti i dimissionari con le poche persone sicure di non essere coinvolte nello scandalo. L’opposizione ne ha approfittato anche per proporre una mozione di sfiducia, che però non ha ottenuto i voti necessari per passare. Fino al 2025 comunque non sono previste elezioni parlamentari e tutto sommato le opposizioni non hanno i mezzi necessari per poter cacciare Kishida, che tuttavia rischia di non essere confermato a capo del PLD nelle prossime elezioni di partito previste per settembre 2024.
Alla prossima e buon anno 👋🎆
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