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#E noi splendiamo
queerographies · 3 months
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[E noi splendiamo, invece][Alessandro Zan]
Clicca qui per acquistare il libro Titolo: E noi splendiamo, inveceScritto da: Alessandro ZanEdito da: Sperling & KupferAnno: 2024Pagine: 176ISBN: 9788820079734 «Ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece.» È da queste parole di Pier Paolo Pasolini che prende le mosse Alessandro Zan per mettere nero su bianco tutto ciò che è successo negli ultimi anni, a partire dal…
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relaxbeach1 · 1 year
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Buon Pomeriggio
Gemelli = Luce
.... a noi non frega niente dei negligenti pensieri degli altri, noi splendiamo della luce propria dei nostri pensieri e dissipiamo le ombre che gli altri allungano dalla loro apparente vita!
RelaxBeach©
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mostro-rotto · 1 year
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Noi siamo come fuochi d'artificio. Saliamo in alto. Splendiamo e poi inesorabilmente ci spegniamo e disperdiamo
Hitsugaya
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agrpress-blog · 3 months
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Alessandro Zan, figura chiave nella battaglia per i diritti della comunità LGBTQIA+, svela il suo nuovo saggio, "E noi splendiamo, invece" in un evento che sarà presentato insieme a Elly Schlein e moderato da Daniela Preziosi, mercoledì 31 gennaio 2024 alle 18.00 presso Feltrinelli Librerie in via Appia Nuova 427 a Roma. Il Contenuto del Saggio Il libro parte dalle parole profetiche di Pier Paolo Pasolini: «Ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece.» Alessandro Zan in "E noi splendiamo, invece" racconta senza filtri gli avvenimenti degli ultimi anni, con particolare attenzione al clamoroso affossamento del Ddl Zan, la proposta di legge a lui intitolata. La narrazione si snoda attraverso le sfide del presente politico italiano, con l'ascesa di un governo di destra guidato da Giorgia Meloni, che sembra aver relegato i diritti civili in secondo piano. Tuttavia, il libro si distingue per essere un faro di speranza piuttosto che un grido di disillusione. Zan intende dare voce alle tante persone che, nonostante le avversità, reclamano il loro spazio e il diritto di esistere. Attraverso una rassegna della situazione italiana e uno sguardo proiettato sull'intera Europa, Zan mette in luce le voci che resistono all'intolleranza e ai nazionalismi. Il saggio è un appello a perseverare nella lotta per un mondo in cui l'uguaglianza sia la norma. Alessandro Zan Nato a Padova nel 1973, Alessandro Zan è una figura poliedrica: politico, attivista LGBTQIA+ e paladino dei diritti civili. Già nel 2006, come consigliere comunale, ha ottenuto il primo registro anagrafico per le coppie di fatto in Italia. Il suo impegno è evidente nel ruolo di relatore del Ddl Zan, mirato a contrastare la misoginia, l'omolesbobitransfobia e l'abilismo. Il 2021 ha visto il successo del suo primo libro, "Senza paura," pubblicato da Piemme. Dettagli sul Libro: Titolo: E noi splendiamo, invece Autore: Alessandro Zan Editore: Sperling & Kupfer Pagine: 176 Prezzo: 18,90 euro Versione ebook disponibile Data di Uscita: 23 gennaio 2024 Questo saggio, attraverso la penna di Alessandro Zan, si configura come una voce autorevole e illuminante, un faro di speranza nell'attuale panorama politico e sociale. Un'opera imprescindibile per coloro che credono nell'importanza della lotta per i diritti e nell'affermazione di un mondo veramente uguale per tutti.
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Alessandro Zan, esce il nuovo saggio 'E noi splendiamo invece'
ALESSANDRO ZAN, E NOI SPLENDIAMO, INVECE. L’ITALIA CHE ESISTE E CHE RESISTE (SPERLING & KUPFER, PP.176 EURO 18.90). Parte dalle parole di Pier Paolo Pasolini: “Ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece” Alessandro Zan, politico simbolo della lotta per i diritti della comunità Lgbtqia+, nel suo nuovo saggio ‘E noi splendiamo, invece. L’Italia che esiste e che resiste’…
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ilquadernodelgiallo · 11 months
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Mentre scendiamo dall’autobus con le buste della spesa il mare, sotto, muove la sua misura gigantesca, manovra le sue leve nell’olio azzurro del Tempo. E noi, in alto, splendiamo. _______________ Erano viaggi belli, vita a contatto con vita. Vita che, mescolandosi a vita, dimentica sé. Spesso avvenivano incontri che rendevano doloroso l’immancabile congedo, nella maggior parte dei casi definitivo. Nel microcosmo degli scompartimenti, ci allenavamo tutti a quella cosa che chiamiamo morte. _______________ Vedo il tempo prezioso della vita di Madre sprecato a soffrire per niente. Ogni giorno, per niente. Questo essere umano non smette di morire sotto i miei occhi. Ogni giorno. Per anni. In molti imprevedibili modi.
Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita
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bergamorisvegliata · 2 years
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GRAZIE A QUESTE DONNE...
...addirittura 2 articoli in un giorno solo!
Premesso che questo non è un articolo, ma come scritto nel precedente:
volevo ringraziare tutte le donne che hanno contribuito, in qualsiasi misura, sia direttamente che indirettamente, a far crescere questo blog. Probabile che qualcuna la possa dimenticare, portate pazienza per questo...
E allora...partoooooooooooo...
Ringrazio: Elena, la primissima donna che inconsapevolmente si è però ben "prestata" e questo grazie al suo cappuccino e a un cornetto da me consumati in uno dei pochissimi locali "resistenti" di due anni fa circa.
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Rita, la pedagogista, la prima collaboratrice effettiva di questo blog; Ilaria per la doppia intervista e per il primo frasario del blog; Maria che ha proseguito il frasario con le sue semplici riflessioni; Beatrice, ovvero "Vox Beatrix"; Elisa Renaldin
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che con i suoi "Sette passi per la felicità" e un'altra doppia intervista (la sua) ha dato prestigio a questo blog, e ciò pur non essendo di Bergamo ma avendo qui in questa provincia, moltissimi fans e tantissime amicizie, quindi una sorta di bergamasca "adottata".
Proseguo nei ringraziamenti con Manu di Roma, ossìa "Io...me...".
Ma soprattutto, come non dimenticare Leila Tommasi, una delle donne più dolci e sensibili tra tutte le anime femminili del blog? A lei vanno i più affettuosi saluti e un sincero "In bocca al lupo" per la sua carriera di cantante, e che i passi per la felicità siano più di 7: non tanto perchè sia irto di ostacoli il cammino, tutt'altro; ma perchè la strada della stessa felicità sia eterna. Buona gioia a te, Leila.
I prossimi ringraziamenti vanno a persone che -sebbene non abbiano avuto molta voce in capitolo all'interno del blog- si sono comunque, e specialmente in passato- fatte largo con le loro proposte: e allora grazie a Emanuela Lorenzi,
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Nagaila, Eleonora, Elisa Mariani
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e -dulcis in fundo- a colei che nei momenti di "blocco-facebook" mi da una mano a tenere aggiornata la pagina-gruppo "Bergamo viva",
ovvero a Serezhana.
"Ma" -vi chiederete- "il viaggio finisce qui?". Assolutamente NO! il viaggio per tantissime di queste persone prosegue ancora. Qualcuna di queste si è un po' persa o ha trovato altri percorsi, ma sempre in linea con un obiettivo comune a tutti noi che splendiamo nella gioia e nell'umanità; per chi rimane al fianco di "bergamorisvegliata" ancora un grande ringraziamento e l'auspicio che questo blog cresca sempre di più, ma soprattutto che coloro che ci seguano ne capiscano e ne afferrino il senso e con noi vadano verso un futuro di luce, di amore e di gioia.
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stella-03 · 2 years
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Meravigliosa creatura
non ti terrò mai stretta nel mio buio
ma stretta in un abbraccio
e quando quest'anima brucerà
diventi un incendio
in mano tua fiammifero
volubile è la fiamma alimentato il mio sentimento
Il mio sentimento dei nostri baci, della nostra promesse, e dalle nostra persona
Ecco che divampa diventando la luce dei miei giorni e del firmamento
Il modo in cui noi siamo e splendiamo, il modo in cui scegliamo di incontrare l'altro: sostenendolo.
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jetaime03 · 2 years
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Meravigliosa creatura
non ti terrò mai stretta nel mio buio
ma stretta in un abbraccio
e quando quest'anima brucerà
diventi un incendio
in mano tua fiammifero
volubile è la fiamma alimentato il mio sentimento
Il mio sentimento dei nostri baci, della nostra promesse, e dalle nostra persona
Ecco che divampa diventando la luce dei miei giorni e del firmamento
Il modo in cui noi siamo e splendiamo, il modo in cui scegliamo di incontrare l'altro: sostenendolo.
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catastrofeanotherme · 5 years
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Siamo qualcosa ma non so cosa siamo qualcosa a cui non voglio dare un'etichetta sicuramente non posso dire «non siamo niente, io e te» ma io e te: siamo qualcosa! Siamo qualcosa di bello fresco vivace spensierato siamo qualcosa da vivere e basta siamo qualcosa da raccontare: ci racconteremo! Siamo qualcosa da gustare, qualcosa da assaporare come quando mangi il tuo piatto preferito e poi dici: non te lo spiegare, lo devi solo provare. Ci proveremo. Siamo qualcosa di nuovo o di vecchio qualcosa di buono siamo qualcosa di lilla qualcosa di giallo di rosso di azzurro qualcosa di viola: siamo arcobaleno e tutte le sue sfumature. Siamo il mare incazzato e le sue increspature. Siamo il vento forte, quello che ti butta a terra e ti tramortisce, ma che è bello guardare: siamo tramontana. Siamo clandestini fuggiaschi ci nascondiamo e ci piace farlo: non credo che ci troveranno. Siamo bufera e tempesta, siamo quello spettacolo devastantemente sublime e poi siamo la quiete. Io e te siamo bufera e quiete. Siamo un tulipano rosso in un campo di margherite: non ci capiscono, ci escludono, ci allontanano; eppure noi siamo. Siamo sorriso e pianto siamo lacrima e bacio siamo disperazione e gioia siamo palle di fuoco: bruciamo. Splendiamo: siamo soli. Siamo. Siamo qualcosa ma non so cosa, siamo qualcosa: siamo.
Gennaro Madera, Crescere 
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Stanotte uscite fuori, sul balcone, sulla strada, dove volete, concedetevi una breve vacanza con la luna. Guardatela, senza filtri o fotocamere, guardatela, senza paraocchi o sovrastrutture, come se fosse la prima volta, guardatela come la guardava Leopardi, che ogni volta le attribuiva un aggettivo diverso a seconda di come si sentiva dentro. Ecco, guardatela per come vi sentite dentro, maleditela anche, se necessario. Ma non ve ne state in dis-parte, partecipate alle fasi della sua gioia o del suo dolore. Partecipate e guardate. Guardatevi. La luna siamo noi, siamo noi quando attendiamo una felicità temporanea, come in un albergo a ore, cresciamo con lei, ci obnubiliamo con lei, spesso brilliamo di luce riflessa, come le insegne che hanno perso delle luci. Ma fatelo. Partecipate. Partecipiamo. Splendiamo.
Poesia tratta da “Bruciare la sete”, Lorenzo Pataro, pagina 67, sezione “Riiniziarsi”
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Falò
È da un po' che sono in viaggio, ritrovatomi in un posto magico del quale non potevo cogliere la magia. Me ne faccio una ragione : ci sono lunghezze d'onda diverse, che difficilmente cambiano frequenza per un qualcosa di nuovo.
Poi però ci sono quelle cose che ti coinvolgono per davvero, prendono le tue vibrazioni e le stropicciano, le rivoltano e le amplificano. Oggi è successo a me, e voglio raccontarvelo.
Come dicevo, non mi ero inserito bene nel nuovo ambiente (e tutt'ora è così, essendo io una specie di lupo solitario), ma stasera ho assistito ad un qualcosa di straordinario, che ha cambiato la mia prospettiva in maniera permanente : un falò. Sì, un normalissimo falò, come tanti altri, allestito con cura per un bel momento tutti insieme. E anche se non avevo nessuno da abbracciare, nessuno con cui cantare, mi ha fatto comunque riflettere.
Il fuoco maestoso si faceva ammirare con le sue lingue incandescenti, che frustando l'aria producevano fumo e lapilli. Tutto scorreva intorno ad una massa di oggetti sfusi : una scatola di cartone, qualche sedia, uno sgabello, una cassetta della frutta ed alcuni ciocchi di legno. Eppure da qualcosa di così statico fuoriuscivano le fiamme più vivaci che io avessi mai visto. Era come se gli stessi oggetti raccolti avessero finalmente avuto voglia di brillare.
Di contorno c'era la gente, che commossa si abbracciava e seguiva la musica dalla console. In una settimana ho imparato ad odiarli quasi tutti, ma in un momento di tale calore ed innocenza non ho potuto fare a meno di provare una buona dose di tenerezza. Tutti loro si vogliono bene, ed io da fuori osservo : in un momento così vano, sono bellissimi.
Torno a fissare il fuoco, che ora vortica su sè stesso come la gente che gli sta intorno. Per qualche ragione, mi fa pensare alla vita. Ma non alla vita sfrenata, al casino e all'attimo fuggente, ma alla vita nella sua interezza.
Nasciamo, e non si sà cosa diventeremo. Qualcosa ci dà una forma e una consistenza, e noi crediamo di essere a posto. Ma se incontriamo la scintilla vera, la giusta dose di calore, allora splendiamo e siamo davvero vivi. Sento che un giorno potrei essere come quei pezzi di legno, continuando a sorreggermi sulle mie passioni fino a che non ci sarà più nulla da bruciare. E sarà in quel preciso istante che capirò di aver vissuto la vita che desideravo.
La gente piange stretta sulle note di Jovanotti, il fuoco crepita per ognuno di noi. E seduto in disparte, col fuoco dentro e fuori di me, non vedo più differenza fra un abbraccio e un falò.
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kemushik · 6 years
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Notte 3.
Magari proveniamo dalla stessa stella. Magari splendiamo della stessa luce senza nemmeno rendercene conto. Magari ci riflettiamo sullo stesso mare senza saperlo. Magari vaghiamo per la stessa galassia, impacciati, smarriti, sempre insieme eppure sempre soli. Fuggiamo dai nostri incubi come se potessimo seminarli, senza sapere che dimorano in noi le nostre più grandi paure. Forse potremmo confortarci, diventare un raggio abbagliante che dissipa le tenebre, sorgere come l��alba che irrompe nella notte; ma cosa importa, se non ne siamo consapevoli? A cosa serve aspettare un nuovo giorno, se non sappiamo di essere noi stessi quella luce che ci mostra la via? A che pro angustiarsi per una risposta che non sappiamo essere alle nostre spalle? Forse dovremmo osservare il futuro appena dietro di noi, prima di decifrare il passato che ci attende davanti. Magari siamo già collassati sotto la nostra forza gravitazionale, e precipitati, insieme.
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alteregodope-blog · 6 years
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Ultimamente io e il meteo siamo congruenti, prima splendiamo poi dirupiamo, non sappiamo cosa o chi siamo, non sappiamo se le nostre scelte siano giuste o sbagliate e quindi agiamo vittime di una confusione preoccupante, eppure nonostante sia un comportamento che la gente nota, perché nessuno si chiede il motivo per cui sole e pioggia, felicità e rabbia si alternino così facilmente in noi?
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strichinina · 6 years
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Giorno n° 15
Noi siamo solamente bimbe sperdute, credimi. Accidentalmente, fortuitamente, ma credimi. Solamente conigli paralizzati o gatti randagi irti, contratti, in difesa e tutto intorno palpebre rammendate e tronchi fitti, neri, intricati di supposizioni e alibi e pietre angolari. Siamo solamente bimbe confuse, senza orientamento spaziale tra le periferie furiose,  paranoiche e il centro storico neurotico, abbandonico. Ma non c'è da credere agli occhi miopi di questa insidia decadente: siamo solamente perdute, segmentate, l’errore glitch non intenzionale, ma sentiamo, qui, nella pancia. Noi splendiamo. E spendiamo ore a scavare il canyon sulle gote per le lacrime di contentezza, a imporre sistemi senza avversità. Servono:
Il tempo di un biglietto 250 km da percorrere e tre piani di scale.
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Noi siamo splendidi, e sai perché? Perché splendiamo insieme.
nevergiveupwarrior
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