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#Chiesa della misericordia
piovascosimo · 8 months
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fernando botero | chiesa della misericordia | pietrasanta
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beautifulvenezia · 1 year
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Venice - Cannaregio - Chiesa della Misericordia
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elperegrinodedios · 2 months
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Vi è salvezza fuori dalla chiesa, ma non fuori dal Cristo. (Luther) "Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore Gesù sarà salvato". (Ro. 10:13)
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In un mondo quasi tutto cattolico se cristiano, il gesto di ribellione più forte è essere protestante e poco importa se luterano o se evangelico o se semplice credente, essere un cristiano laico non cattolico significa non appartenere e nè seguire tale religione parallela. Religione appunto, il che significa potere e politica che Gesù combatteva e che odiava perchè era simbolo di bigottismo e di pura ipocrisia. Per non parlare della ricchezza e del potere. In più di venti anni di pellegrinaggi in Europa, ho scalato molte montagne, sopra la cima delle quali ho sempre trovato una chiesa e magari anche chiusa per mancanza di preti, ma c'era. Gesù vuole relazione e non religione, ecco la vera, sostanziale differenza. Niente ave Marie e niente rosario sonnolenta ripetizione di stessa preghiera inventata dall'uomo, bensì un dialogo con il tuo piú grande Amico e Fratello con il tuo Salvatore e con tuo Padre, un dialogo attivo con parole e richieste sentite e provenienti dal cuore e non dalla mente. Contatto, con tatto, relazione non, religione, io parlo e lui mi risponde, lui parla ed io rispondo. Non serve istruzione e nè cultura serve cuore, sincerità e amore. Misericordia non sacrificio, perdono non rancore, dice il Signore.
lan ✍️
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ocoreanalfabeta · 7 months
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Franco. Un nome comune, insignificante come sabbia scivolante tra le dita. Un bambino nato nel 1927, in un paesino sperduto tra le braccia chiuse della Campania. Lì, in quel posto afflitto dal sole implacabile e dalla sabbia che tutto inghiotte, il male ha trovato rifugio.
Gli ancelle del tempo, con la loro falce affilata, si erano unite per dar vita all'essenza dell'oscurità e della corruzione, e Franco era lo strumento perfetto. Crescendo, le sue radici affondavano sempre più nelle terre infette, e così quella piccola pianticella abbracciò il marcio circostante. Le case cadenti, le strade deserte, le facce tragiche dei suoi abitanti: tutto ciò si fonde con la sua anima distrutta che vomita incontrollabilmente peccaminose intenzioni.
La sua figura, una carne umida e spettinata, si perdeva tra i vicoli bui, precorrendo le tracce di corruzione che scavavano il loro cammino. La sua voce, uno sghignazzo sinistro e grezzo, echeggiava tra i muri mentre sussurrava le sue preghiere di depravazione.
Il suo volto tanto pallido e freddo da poterlo confondere, a tratti, con una statua marmorea nel cimitero di un Dio dimenticato. L'odore di violenza che lo avvolgeva come un velo putrido, era il suo marchio indelebile. Eppure, un altro marchio solcava la sua carne: un rosario, oscenamente consacrato, che trasudava misericordia e redenzione.
Franco era un uomo di Chiesa. Un sacerdote degenere, un flagello che si dilettava nel suono delle lacrime e dei lamenti. Bendando i suoi occhi ormai opachi e ascoltando le preghiere soffocate dei suoi fedeli, sapeva che il potere sovrannaturale che una volta gli era stato promesso, era diventato quasi tangibile.
Il prete cattivo, soffocante di desideri proibiti, si gettava nella notte senza regole. Carne e sangue erano i suoi vizi, la violenza era il suo pane quotidiano. Alla ricerca di quel calore tanto proibito, la sua croce si sciolse tra le sue mani e l'oscurità si riversò in lui.
Nessuno, forse solo i sussurri del vento carico di peccato, avrebbe potuto prevedere il terribile destino che avrebbe atteso l'anima dannata di Franco. La sua strada si sarebbe intrecciata con flamme divine e sangue versato, causando una tempesta di tragedia.
E così, immerso nel buio eterno, Franco continua a danzare nel freddo riflesso di uno spirito corrotto. Animato da un desiderio insaziabile, inietta fiele nelle vene della sua vittima, macchia di nero ogni colpo di luce che osa attraversare il suo cammino.
Ma l'oscurità non può nascondere eternamente la scintilla di speranza, e la sua misericordia assomiglia a un'ombra che si spalanca sulla sua cupa anima.
Chissà quali demoni chiamerà a sé, chissà quanti cammini distrutti seguiranno i suoi passi. Franco, il prete cattivo, con i suoi vizi segreti e le sue preghiere sacrileghe, è un'ombra che, prima o poi, dovrà affrontare la luce.
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO PRIMO - di Gianpiero Menniti 
L'ARTE DEI CORPI
L'arte cristiana non ha modelli di paragone se non nelle forme dell'arte cosiddetta "pagana", quella antica dei greci e di Roma. Le ragioni sono più d'una: la collocazione della Chiesa nell'Urbe e l'immergersi nella tradizione occidentale della narrazione per immagini rappresentative; l'esigenza di ampliare la sfera di un pubblico che non sapeva leggere e scrivere; l'alternativa all'iconoclastia bizantina come affermazione d'indipendenza della chiesa romana rispetto alla chiesa orientale che aveva centro a Costantinopoli. Ma la ragione più profonda risiede nella dimensione teologica del cristianesimo, nel sacro che è espressione di corpi e nell'annuncio evangelico della "vita eterna". Il "Credo" che è la preghiera simbolo dei cristiani annuncia il giudizio per «i vivi e i morti» e la «risurrezione della carne».  Il cristianesimo non è religione dell'anima: questo concetto, che è platonico, venne introdotto da Agostino d'Ippona vissuto tra il IV ed il V secolo d.C. ma non appartiene alla fede delle origini. Così, il rapporto tra corpo e anima non è mai stato pienamente risolto se non in una sorta di commistione tra il visibile e l'invisibile, senza prescindere dal primo come manifestazione sacra nella scia dell'esempio del Cristo incarnato. Il cristianesimo è religione del corpo. Ma l'ambiguità di un rapporto mai risolto ha dato vita ad opere che hanno posto l'accento sul corpo entro caratteri variabili, sotto l'influenza di tratti interpretativi spesso confliggenti con l'ortodossia ufficiale: basti riflettere sulle vicende di alcuni dipinti di Caravaggio: dalla "Madonna dei Pellegrini" (1604/1606, Cappella Cavalletti, Basilica di Sant'Agostino, Roma) a "La morte della Vergine" (1605/1606, Louvre, Parigi), senza dimenticare opere accolte come "La Deposizione" (1602/1604, Musei Vaticani) oppure "Le sette opere di Misericordia" (1606/1607, Pio Monte della Misericordia, Napoli) o il "Seppellimento di Santa Lucia" (1608, chiesa di Santa Lucia alla Badia, Siracusa) fino a "La resurrezione di Lazzaro" (1609, Museo Regionale, Messina).  Si tratta di testi pittorici nei quali il Seicento della Controriforma esprime, attraverso Caravaggio, una nuova interpretazione dell'afflato religioso con una carnalità prorompente, vissuta nell'alveo di un'espressione di fede intensa, visibile, angosciata, straziante, spasmodica. Se ne trova plastica rappresentazione nella "Santa Teresa d'Avila" di Bernini non a caso ribattezzata "Estasi di Santa Teresa" (1647/1652, cappella Cornaro, chiesa di Santa Maria della Vittoria, Roma): qui, il richiamo è ad un amore per il Cristo che trafigge, che lacera il corpo e lo consegna in uno spasmo voluttuoso alla follia del sacro.  È il sacrificio del corpo che diviene raffigurazione dell'Agnus Dei, ripetizione rituale del dolore che assume il corpo come necessità, come medium della percezione del trascendente. La riflessione degli artisti sul rapporto tra il corpo e la fede cristiana è dunque un processo molto lungo: si afferma come arte figurativa ma poi corre attraverso il distacco dell'arte occidentale dal "modo greco" delle immagini iconiche - altra forma di rappresentazione del corpo sacro - abbandonate per conferire realismo patetico alla sofferenza del Cristo in croce, finendo per questa via con il costituire una svolta che ha segnato la storia della nostra civiltà. Infine, sulla scia del lento affermarsi della "morte di Dio" proclamata da Nietzsche, il XX secolo ha abbandonato definitivamente il legame tra arte e senso del sacro, ricercando quest'ultimo oltre il confine della materialità del corpo per gettarsi nel limbo dell'astratto, del non figurativo, del surreale, del non più esprimibile entro i canoni del realismo. Che non ha risolto, tuttavia, l'annosa questione del rapporto tra la materia e la trascendenza, la natura umana e quella divina, tra corpo e anima.  Oscillando tra presenza e disfacimento. Come nel caso di Francis Bacon e del suo “Studio dal ritratto di Innocenzo X, Figura con carne” (1954, Art Institute of Chicago) proposto in varie versioni.
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principessa-6 · 1 year
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Chiesa della misericordia VISEU Portogallo 🇵🇹
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cristianesimocattolico · 10 months
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La visione del 13 giugno 1929 a Tuy (Spagna)
La visione avuta da suor Lucia il 13 giugno dell’anno 1929 è ricca di simbologia che rivela in sintesi la dottrina della Corredenzione mariana: la “grazia e la misericordia” sono frutto del Sacrificio di Cristo e di Maria, applicato alla Chiesa e all’umanità in ogni Santa Messa. Continue reading Untitled
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► Triduo di preghiera per l'Italia, la Chiesa Rimanente e i Sacerdoti (28, 29 e 30 luglio)
       Carissimi amici, siccome la nostra Nazione ha tanto bisogno della protezione e benedizioni speciali del Nostro Signore e della Madre della Salvezza, e la Chiesa Rimanente e i Sacerdoti devono mantenersi forti e fedeli al Signore, vi invitiamo a partecipare a questo triduo di preghiera con  la maggiore devozione e fervore possibili.
Si farà  il quarto fine settimana di ogni mese. 
Venerdì, Sabato e Domenica
(28, 29, 30 luglio)
Coroncina della Divina Misericordia qua, 
Crociate di preghiera 96, 23, 38, 53, 70, 82, 83, 87,112, 113, 122, 143, cinque volte la crociata 132, Lit. n. 4, 96 e la Preghiera a San Michele Arcangelo.
Crociata di Preghiera (96). Benedici e proteggi il nostro gruppo della Crociata di Preghiera. O Mio carissimo Gesù, benedici e proteggi noi che formiamo il Tuo Gruppo della Crociata di Preghiera, cosi da diventare immuni agli assalti malvagi del demonio e di tutti gli spiriti maligni che possono tormentarci in questa Sacra Missione per salvare le anime. Fa che possiamo rimanere leali e forti, mentre perseveriamo nell’annunciare il Tuo Santo Nome al mondo, e mai rinunciare alla nostra lotta per diffondere la verità della Tua Santa Parola. Amen
Crociata di Preghiera (23), per la sicurezza di Benedetto XVI.
O Padre Mio Eterno, in nome del Tuo Figlio diletto, Gesù Cristo e della sofferenza che ha subito per salvare il mondo dal peccato, prego ora affinché tu protegga il Vicario Santo, Papa Benedetto, responsabile della Tua Chiesa sulla terra così che anche lui possa contribuire a salvare i Tuoi figli e tutti i Tuoi servitori sacri dal flagello di satana e del suo dominio di angeli caduti che camminano sulla terra per rubare le anime. O Padre proteggi il Papa in modo che i Tuoi figli possano lasciarsi guidare nel vero cammino verso il Nuovo Paradiso sulla terra. Amen. 
Crociata di Preghiera (38), preghiera di salvezza per la Chiesa Cattolica.
O Beata Madre della Salvezza, ti prego di intercedere per la Chiesa Cattolica in questi tempi difficili e per il nostro amato Papa Benedetto XVI, per alleviare la sua sofferenza. Ti preghiamo, Madre della Salvezza, di ricoprire i servi consacrati di Dio con il tuo Manto sacro in modo che ricevano la grazia per esser forti, leali e coraggiosi durante le prove che devono affrontare. Prega anche affinché si prendano cura del loro gregge in conformità con i veri insegnamenti della Chiesa Cattolica. O Santa Madre di Dio dai a noi, la tua Chiesa superstite sulla terra, il dono della leadership in modo che possiamo aiutarti a condurre le anime verso il Regno di tuo Figlio. Ti chiediamo Madre di Salvezza di tenere lontano l’ingannatore dai discepoli di tuo Figlio, nella loro ricerca di salvare le loro anime in modo che siano idonei a oltrepassare i cancelli del Nuovo Paradiso sulla terra. Amen.
Crociata di Preghiera (53), preghiera per la Chiesa Cattolica.
O Dio Padre, in nome del Tuo Figlio diletto, Ti prego di dare la forza e le grazie necessarie per aiutare i sacerdoti a sopportare la persecuzione che subiscono. Aiutali ad aderire alla verità degli Insegnamenti di Tuo Figlio, Gesù Cristo, senza mai negare, indebolire o falsare l’esistenza della Santa Eucaristia. Amen. 
Crociata di Preghiera (70), preghiera affinché il clero resti saldo e fedele alla Santa Parola di Dio.
Caro Gesù, aiuta i Tuoi sacri servitori a riconoscere lo scisma che si sta svolgendo in seno alla Tua Chiesa. Aiuta i Tuoi sacri servitori a restare saldi e fedeli alla Tua Santa Parola. Non permettere mai che le ambizioni materiali offuschino il loro amore per Te. Dai loro le grazie per restare puri e umili davanti a Te e per onorare la Tua Santissima Presenza nell’Eucaristia. Aiutali a riconoscere la tentazione messa davanti a loro per distrarli. Apri i loro occhi affinché possano vedere la Verità in ogni tempo. Benedicili, caro Gesù, in questo momento, e ricoprili del Tuo Prezioso Sangue per proteggerli dal male. Dai loro la forza di resistere alle seduzioni di satana se fossero tentati dal fascino di negare l’esistenza del peccato. Amen.
Crociata di Preghiera (82), per la vittoria della Mia Chiesa Rimanente.
Gesù, Re e Salvatore del mondo, impegniamo il nostro onore, la nostra lealtà e le nostre azioni per proclamare a tutti la Tua Gloria. Aiutaci ad ottenere la forza e la fiducia per alzarci e dichiarare la Verità in ogni momento. Non lasciarci esitare o ritardare nella nostra marcia verso la vittoria e nel nostro piano per salvare le anime. Promettiamo il nostro abbandono, il nostro cuore e tutto ciò che possediamo affinché siamo liberati da ogni ostacolo per proseguire il nostro cammino sulla strada spinosa che conduce alle porte del Nuovo Paradiso. Ti amiamo carissimo Gesù, nostro amato Salvatore e Redentore. Ci uniamo in corpo, mente e spirito col Tuo Sacro Cuore. Riversa su di noi la tua grazia di protezione. Coprici col Tuo Prezioso Sangue affinché siamo pieni di coraggio e di amore per alzarci e proclamare la Verità del Tuo Nuovo Regno. Amen.
Crociata di preghiera (83) per l’attenuazione dei castighi. O caro Padre, Dio l’Altissimo, noi Tuoi poveri figli, ci prostriamo davanti al Tuo Glorioso Trono del Cielo. Ti supplichiamo di liberare il mondo dal male. Imploriamo la Tua Misericordia per le anime di coloro che provocano terribili sofferenze ai Tuoi figli sulla terra. Ti preghiamo di perdonarli. Ti preghiamo di sconfiggere l’Anticristo, non appena egli si farà conoscere. Ti chiediamo, caro Signore, di attenuare la Tua Mano del castigo. Ti supplichiamo piuttosto di accogliere le nostre preghiere e le nostre sofferenze per alleviare il dolore dei Tuoi figli in questo momento. Noi confidiamo in Te. Noi Ti onoriamo. Ti ringraziamo per il grande sacrificio che hai fatto quando hai inviato il Tuo unico Figlio, Gesù Cristo, per salvarci dal peccato. Noi accogliamo Tuo Figlio, ancora una volta, come Salvatore dell’umanità. Ti preghiamo di proteggerci. Proteggici dal male. Aiuta le nostre famiglie. Abbi pietà di noi. Amen.
Crociata di Preghiera (87) proteggi la nostra nazione dal Male O Padre, in nome del Tuo Figlio salvaci dal comunismo. Salvaci dalla dittatura. Proteggi la nostra nazione contro il paganesimo. Salva i nostri figli dai pericoli. Aiutaci a vedere la Luce di Dio. Apri i nostri cuori agli insegnamenti di Tuo Figlio. Aiuta tutte le Chiese a rimanere fedele alla Parola di Dio. Ti prego di mantenere i nostri popoli al sicuro dalle persecuzioni. Carissimo Signore, poni su di noi uno sguardo di misericordia, non importa il modo in cui ti offendiamo. Gesù, Figlio dell’Uomo, coprici con il Tuo prezioso sangue. Salvaci dalle insidie ​​del maligno. Ti supplichiamo, Mio ​​Dio, di intervenire e fermare il male dall’inghiottire il mondo in questo momento. Amen. Crociata di Preghiera (94) per curare la mente, il corpo e l’anima.O caro Gesù, mi prostro davanti a Te stanco, malato, nel dolore e con il grande desiderio di sentire la Tua Voce.Permettimi di essere toccato dalla Tua divina presenza affinché sia inondato dalla Tua Luce Divina nella mia mente, nel mio corpo e nella mia anima.Confido nella Tua Misericordia.Abbandono completamente il mio dolore e la mia sofferenza davanti a Te e Ti chiedo di concedermi la grazia della fiducia in Te, così che Tu mi possa guarire da questo dolore e oscurità. Potrò così rinnovarmi totalmente in modo da poter seguire la via della Verità e lasciare che Tu mi conduca alla vita nel Tuo Nuovo Paradiso.Amen.
Crociata di preghiera (97) – per Unire i Gruppi della Crociata di Preghiera O amata Madre della Salvezza, ti prego di unire, attraverso le Tue preghiere, tutto l’esercito rimanente di Dio, in tutto il mondo. Copri tutti i gruppi della Crociata di preghiera con la Grazia della Salvezza, riversata su di noi, attraverso la Misericordia di Tuo Figlio, Gesù Cristo. Manda i tuoi Angeli a proteggere ciascuno di noi, e soprattutto, quei sacerdoti che conducono i gruppi della crociata di preghiera. Aiutaci a evitare le distrazioni, che causano divisioni tra noi, e proteggici con il dono della Tua armatura, così da diventare immuni agli attacchi, che dovremo sopportare, a causa del nostro amore per Gesù Cristo, in questa Santa Missione per salvare le anime. Amen.
Crociata (112) Per la grazia della salvezza
Carissimo Gesù, ti chiedo di ricoprire le anime di coloro che sono stati infestati da Satana con la Tua speciale Grazia di Salvezza. Libera le loro povere anime dalla crudele prigionia da cui non possono sfuggire. Amen.
Crociata di preghiera (113) Per sconfiggere il male nella nostra terra O Madre della Salvezza, vieni in mezzo a noi e copri la nostra terra con la Tua protezione. Schiaccia la testa alla bestia ed elimina la sua influenza malvagia in mezzo a noi. Aiutaci, tuoi poveri figli perduti, ad alzarsi e dire la verità, quando siamo circondati dalle menzogne. Ti prego, o Madre di Dio, di proteggere la nostra terra e di mantenerci forti, così da poter rimanere fedeli a Tuo Figlio, nel nostro tempo di persecuzione.Amen Crociata di Preghiera (122) Per la consacrazione al Preziosissimo Sangue di Gesù CristoCaro Gesù, Ti chiedo di consacrare me, la mia famiglia, gli amici e la mia nazione alla protezione del Tuo Prezioso Sangue. Tu sei morto per Me e le Tue Ferite sono le mie ferite mentre accetto con gratitudine la sofferenza che sopporterò nell’attesa della Tua Seconda Venuta. Soffro con Te, caro Gesù, mentre provi a riunire tutti i figli di Dio nel Tuo Cuore, per farci avere, così, la Vita Eterna. Ricopri col Tuo Sangue Prezioso me e tutti coloro che hanno bisogno della Tua Protezione. Amen
Crociata di Preghiera (143) Per proteggere la Missione di Salvezza. O Madre della Salvezza, proteggi questa Missione, questo dono di Dio per portare la Vita Eterna a tutti i Suoi figli in tutto il mondo. Ti preghiamo di intercedere in nostro favore, attraverso il tuo amato Figlio Gesù Cristo, per darci il coraggio di fare il nostro dovere di servire Dio in ogni momento, e soprattutto quando questo ci provoca sofferenza. Aiuta questa missione a convertire miliardi di anime, secondo la Divina Volontà di Dio, e a trasformare quei cuori di pietra in servitori d’amore di tuo Figlio. Concedi a tutti noi che serviamo Gesù in questa Missione la forza di superare l’odio e la persecuzione della Croce e di accettare la sofferenza che l’accompagna, con generosità di cuore e con la piena accettazione di ciò che potrà venire. Amen.
Recitiamo 5 volte la 
Crociata di Preghiera (132) Rinunciare a Satana per proteggere questa missione.
Per salvaguardare questa Missione contro la malvagità di Satana, vi chiedo di iniziare a recitare questa potente preghiera per rinunciare a satana. Quando recitate questa Crociata d Preghiera, almeno due volte a settimana, contribuite a proteggere questa Missione di Salvezza e portare più anime nel Dominio del Regno di Dio:
O Madre della Salvezza, vieni in aiuto di questa Missione. Aiuta noi, il Piccolo Resto dell’Esercito di Dio, a rinunciare a Satana. Ti preghiamo di schiacciare la testa della bestia con il tuo tallone e di rimuovere tutti gli ostacoli nella nostra missione per salvare le anime. Amen.
Litania di preghiera (4) per attenuare le punizioni di Dio Padre. O Dio Altissimo, Ti supplichiamo di avere Misericordia per i peccati dei Tuoi figli. Ti ringraziamo per il dono della terra. Ti ringraziamo per il dono della vita umana. Noi abbiamo a cuore il Dono della vita. Noi accogliamo il Dono della vita. Ti ringraziamo per il Dono di Tuo Figlio, Gesù Cristo. Ti ringraziamo per il dono della Redenzione. Noi glorifichiamo la Tua Divinità. Ci abbandoniamo completamente davanti a Te, così che la Tua Volontà sia fatta sulla terra come in Cielo. Ti ringraziamo per il Dono dell’Illuminazione della Coscienza. Ti ringraziamo per la promessa della vita eterna. Accogliamo con gratitudine il Nuovo Paradiso. Ti supplichiamo di salvare tutte le anime, comprese quelle che Ti offendono e quelle che sono perdute per Te. Ti ringraziamo per l’Amore che dimostri a tutti i Tuoi figli. Ti ringraziamo per il Dono della Profezia. Ti ringraziamo per il Dono della Preghiera. Ti chiediamo di concederci la pace e la salvezza. Amen.
Crociata di Preghiera (96). Benedici e proteggi il nostro gruppo della Crociata di Preghiera.O Mio carissimo Gesù, benedici e proteggi noi che formiamo il Tuo Gruppo della Crociata di Preghiera, cosi da diventare immuni agli assalti malvagi del demonio e di tutti gli spiriti maligni che possono tormentarci in questa Sacra Missione per salvare le anime.Fa che possiamo rimanere leali e forti, mentre perseveriamo nell’annunciare il Tuo Santo Nome al mondo, e mai rinunciare alla nostra lotta per diffondere la verità della Tua Santa Parola.Amen
La Preghiera a San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia,
contro la malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto.
Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi!
E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.
Amen. 
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Storie vere di inquisitori e streghe in Sardegna
Nel 1492, quando Tomás de Torquemada nominò Sancho Marin come primo Inquisitore del regno di Sardegna, le oscure mani dell'Inquisizione spagnola si posarono sull'isola. 
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La sede del tribunale locale, inizialmente allestita presso la Chiesa di San Domenico a Cagliari, fu trasferita in un'altra struttura nota come "La Stellada", situata in via dei Giudicati. Il suo scopo era giudicare i cittadini accusati di stregoneria o di altri atti sacrileghi verso la religione ufficiale e costringerli ad abiurare. L'abiura, la rinuncia al proprio credo, era divisa in tre gradi, con il primo, l'abiura De levi, obbligatorio per chiunque fosse sospettato di eresia. Ma anche l'abiura De Vehementi o l'eresia formale, quando l'accusato confessava la propria colpa, erano quasi sempre la conclusione dei processi, con l'avvocato difensore che convinceva l'assistito a confessare sotto la minaccia della tortura o dell'accusa di eresia. Le macabre tecniche di tortura, come il legare i prigionieri ai tiranti, costringerli a bere litri d'acqua, marchiarli a fuoco, o strappare loro le unghie, estorcevano a malcapitato la confessione e la condanna per eresia formale. 
Queste crudeli esecuzioni erano un monito della sinistra influenza dell'Inquisizione sulla popolazione dell'isola.
Nelle tenebre ancestrali del '500 sardo, quando la Chiesa aveva il potere supremo e la minaccia dell'Inquisizione aleggiava come un'ombra sinistra, le abiure erano rituali temuti da coloro che avevano deviato dalla fede. Nelle situazioni più leggere, i sospettati potevano presentarsi dall'inquisitore o dal vescovo per espiare i loro peccati. Ma nei casi più oscuri e macabri, l'abiura veniva preceduta dall'autodafé, una cerimonia nota come "dei penitenziati", in cui il condannato, dopo aver ascoltato una messa solenne, veniva esposto all'umiliazione pubblica.
In questa processione funesta, il reo confesso veniva costretto a camminare vestito con un saio e a piedi scalzi, accompagnato da una folla di soldati, membri del clero e rappresentanti della confraternita della Misericordia, nota anche come "della buona morte". Alla fine del percorso, il condannato veniva fatto salire su un palco dove l'inquisitore pronunciava un sermone e si procedeva con l'abiura.
Chi accettava di rinnegare il proprio credo, a patto di non essere un recidivo, poteva essere perdonato dalla scomunica e salvare la propria vita. Di solito l'imputato era sottoposto a pene severe, che andavano dalle preghiere e digiuni, alle multe e confisca dei beni, all'obbligo di indossare il sambenito, fino ai lavori forzati e all'ergastolo. 
Ma per coloro che rifiutavano l'abiura, non c'era speranza: erano affidati al boia e se non si pentivano, venivano strangolati, impiccati e bruciati. Se rifiutavano anche di pentirsi, venivano arsi vivi, una fine terribile e infernale.
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Nelle prime epoche dell'Inquisizione in Sardegna, dal tempo di Sancho Marin a Giovanni Sanna, la repressione non fu estrema. Tuttavia, quando l'ultimo, sesto Inquisitore dell'Isola, passò l'incarico a suo fratello Andrea Sanna, vescovo di Ales e Terralba, nel 1522, le catture per stregoneria cominciarono a salire.
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Durante l'autodafé tra il 1526 e il 1527, una quantità spaventosa di presunte streghe provenienti da diverse località dell'isola venne condannata al rogo.
Ma nessuno può essere paragonato all'inquisitore Diego Calvo, il più temuto della Sardegna. Secondo documenti antichi, nel 1565, durante l'autodafé in cui Giuliana Trogu, la strega di Baradili, venne giudicata per apostasia, altre ottanta persone furono processate, tra streghe e indagati per superstizioni varie. Alcuni furono graziati con abiura e pene leggere, altri furono torturati e tredici furono arsi vivi in un terribile spettacolo che durò due giorni interi.
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Il successore di Diego Calvo, Alonso De Lorca, che si insediò nel 1568, non fu così crudele come il suo predecessore, ma comunque fu uno dei più temuti inquisitori dell'isola.
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Nel misterioso anno del 1577, l'oscuro caso di Caterina Curcas, abitante di Castel Aragonès, fu uno dei più notevoli esempi della gestione di De Lorca. Caterina fu processata con l'accusa di essere l'amante delle forze tenebrose che regnano nell'oscurità. Durante gli interrogatori, come spesso accadeva, la povera donna confessò, raccontando di aver incontrato un demone chiamato Furfureddo e di essere stata sua concubina per un periodo di tre anni e tre mesi.
La creatura appariva con l'aspetto di un uomo nobile, avvolto in abiti eleganti e di colori sempre vari, e i loro incontri si svolgevano nella "Valle dell'Inferno", un bosco maledetto situato tra Sedini e Castelsardo, dove centinaia di uomini, donne e demoni si riunivano per dare vita a balli selvaggi e orge sacrileghe. Dopo aver confessato e abiurato, Caterina fu condannata a una pena relativamente mite: un anno di prigionia nell'ospedale di Sassari e l'esilio perpetuo dalla sua diocesi. Ma chi può sapere cosa avvenne realmente in quell'oscuro bosco, o quale oscuro destino attendeva Caterina al termine del suo esilio?
Ancora nel misterioso paese di Sedini i documenti ci parlano di una strega di nome Angela Calvia, che fu processata dall'oscuro inquisitore Giovanni Corita, successore di Alonso De Lorca. Giovanni Corita
La Calvia confessò di aver intrattenuto contatti orribili con un demone di nome Corbareddu, il più grande e antico tra quelli che presiedevano alle danze infernali nella "Valle dell'Inferno". Con capelli candidi e apparizioni alternanti di nudo e abbigliamento nobile di verde o nero, la Calvia fu condannata all'autodafé il 14 dicembre 1578, con la pena di tre anni di prigionia, confisca dei suoi beni e l'esilio perpetuo dal suo luogo d'origine. La medesima sorte toccò a Caterina Mafulla di Castelsardo, che confessò di aver partecipato al terribile sabba nella Valle dell'Inferno e di aver incontrato anime conosciute tra i morti.
Nel medesimo anno, sotto l'inquisizione di Giovanni Corita, furono processati Sebastiano Zucca di Ortueri, che confessò di aver venduto la propria anima al diavolo e di aver visitato l'inferno, e Anna Collu di Oristano, accusata insieme al frate francescano Martino de Tori, di aver cercato tesori con l'aiuto di Satana.
Nelle tenebre dei tempi, un'ombra malvagia si levò nella figura dell'inquisitore Antonio de Raya, che insediò il suo potere nel 1581, erede della malvagità del suo predecessore. 
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Egli si confrontò con una strega di Sedini, che aveva preso parte a riti oscuri nella "Valle dell'Inferno", ovvero Giovanna Porcu, la quale fu condannata nel 1583 dopo aver confessato orrori simili a quelli delle sue compagne. Il 14 agosto dello stesso anno, Antonio de Raya emise una serie di condanne all'autodafé, quasi tutte contro streghe. La tragica sorte toccò a Sebastiana Porru di Gemussi, a Caterina Escofera di Cuglieri, accusata di praticare spiritismo e torturata per aver negato di aver fatto un patto con il diavolo; e a Caterina Pira, di Tertenia, levatrice di professione che confessò di trasformarsi in mosca durante la notte per succhiare il sangue dei neonati. Questa trasformazione in strega era possibile grazie all'uso di un unguento magico che veniva spalmato sotto i piedi e sulla fronte. Anche Antonio Orrù, di Escolca, confessò di aver commesso orrori simili, trasformandosi in coga e mordendo i piedi di due innocenti bambini per succhiare loro il sangue mentre dormivano accanto alle loro madri. 
Queste sono le terribili storie degli inquisitori, un'epoca in cui il Male regnava sovrano.
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gesau-it · 15 days
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Io proteggerò tutti i peccatori che accettano la Mia Mano di Misericordia durante l’Avvertimento ... Ma dopo questo tempo, l’Angelo di Dio dividerà i buoni dai cattivi. Il tempo stringe.
  Le guerre si diffonderanno; terremoti scuoteranno i quattro angoli della Terra e la carestia afferrerà l’umanità e ogni gesto malvagio e insulto fatto davanti a Dio si tradurranno in un terribile castigo. Quando coloro che accettano la Mia Misericordia guideranno la Mia Chiesa, ogni demone maledirà questi figli di Dio. Per proteggerli, Dio interverrà e guai a chi sputerà in faccia al suo…
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infogiotv · 19 days
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Illuminare le Comunità: Successi e Futuro del Progetto ARTISTA alla Chiesa di San Rufo
Il Progetto ARTISTA, una collaborazione tra Musikologiamo APS, la Confraternità della Misericordia di Rieti, il Frates Gruppo Donatori di Sangue di Rieti e Tracce Onlus, ha raggiunto e superato gli obiettivi prefissati nel primo quadrimestre del 2024. Utilizzando la storica Chiesa di San Rufo come cuore pulsante delle attività, il progetto ha saputo valorizzare il patrimonio culturale e…
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sunusaix · 26 days
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FESTA DI S. MARCO A PETRIOLO
Chiesa dei santi Marco e Martino con la statua lignea della Madonna della Misericordia in attesa di essere ricollocata nel suo bellissimo santuario danneggiato dall’ultimo terremoto La statua di S. Marco Benedizione al paese e i suoi abitanti e alla campagna petriolese Don Marco con la reliquia di S. Marco Primo fra tutti, il nostro amato don Sante custode della chiesa e dei suoi fedeli
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elperegrinodedios · 1 year
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Che oggi dicono di amare Dio e poi domani se lo dimenticano, quelli che ti rispondono di credere e lo fanno soltanto con la bocca ma non col loro cuore, coloro che partecipano alle varie funzioni e poi escono e commettono adulterio, che dopo aver seguito i loro culti, si soffermano a criticare il comportamento di questo o quel loro fratello o sorella. O ancora, che spesso con i volti contriti, chiedono il perdono ma poi a casa trattano male i familiari o i figli, o che dopo essersi presentati con il sorriso per dimostrare fisicamente d'esser ripieni dello Spirito Santo, si comportano come i pagani comuni. A quelli che solo perchè vanno a messa pensano di aver assolto il loro dovere, o a tutti coloro che, per sgravarsi la coscienza fanno quà e là qualche offerta del loro superfluo. Sono tutti quelli, che passano da una chiesa a un'altra cercando quella perfetta, dimenticando che loro stessi sono imperfetti. Tutto questo è solo frutto della sapienza dell'uomo, non certo quella di Dio per il quale tale sapienza non è che l'equivalente di quei panni immondi che dice la scrittura, cioè vera follia. Ravvedetevi, credete in Cristo, fate le opere che lui faceva: di misericordia, di perdono compassione e amore. Niente religione dunque, che è fin da sempre la causa principale di guerre e fonte di discordia, di rancore e di odio, ma una relazione diretta con lui senza intermediari. Abbi fede e vedrai i frutti che ti elargisce il Signore. ♡
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lan ✍️ 📷
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jacopocioni · 1 month
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Jacopo di Cione detto il Robiccia
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Jacopo di Cione, detto Robiccia, è nato a Firenze nel quartiere di Santa Maria Novella nel 1325 da una famiglia di artisti, primo tra tutti il fratello Andrea di Cione detto l'Orcagna (da non confondere con Andrea di Cioni detto il Verrocchio), ma anche gli altri due fratelli, Nardo e Matteo, furono pittori e architetti. Si formò come artista presso la bottega di Andrea Pisano e in quella di Giotto di Bondone, assieme ai suoi fratelli Andrea, Matteo e Nardo di Cione con i quali collaborò tutta la vita tranne nel periodo che va dal 1366 e il 1368 in cui lavorò da solo. In quel periodo realizza gli affreschi nel palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai. Ricordiamo una pala d'altare "La Crocifissione" un dipinto a tempera e oro su tavola che, dall'attuale via del Proconsolo, passò per svariate mani fino a quelle del reverendo Jarvis Holland Ash che nel 1896, dopo la sua morte, lasciò alla National Gallery di Londra dove ancora oggi è conservato.  Alla morte del fratello Nardo di Cione nel 1368 Jacopo è nominato erede al pari dei suoi fratelli Andrea e Matteo. Quando morì il fratello Andrea (l'Orcagna), sempre nel 1368, svariate commissioni rimasero incomplete e fu Jacopo che le terminò. Tra queste i dipinti della "Vergine e di San Matteo" per Orsanmichele e la grande tavola con "S. Matteo e quattro storie della sua vita" (conservata agli Ufizi) che era stata commissionata nel settembre 1367 dai consoli dell'arte del cambio.  Mel 1369 era impegnato in decorazioni ad affresco nella sede della Misericordia presso l'oratorio del Bigallo a Firenze. Jacopo di Cione era iscritto dal 12 gennaio 1369 all'Arte dei Medici e Speziali e ne divenne console nel 1384, 1387 e 1392.
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Tra le varie collaborazioni fu sovente quella con il pittore Niccolò di Pietro Gerini con cui dipinse l'altare della chiesa di San Pier Maggiore commissionata dalla famiglia Albizi. Anche buona parte di queste opere, i dodici pannelli principale, sono conservate alla National Gallery di Londra. Assieme a Niccolò Gerini realizzò anche l'affresco dell'"Annunciazione" nel Palazzo dei Priori a Volterra e L'"Incoronazione della Vergine" che fu commissionato dalla zecca fiorentina. Tra il 1378 e il 1380 Jacopo di Cione lavorò con l'ultimo fratello rimasto, Matteo, presso Santa Maria del Fiore all'epoca ancora in cantiere. Durante questo periodo anche Matteo morì e Jacopo lo sostituì nella scelta dei marmi da impiegare nel rivestimento esterno del Duomo. Jacopo di Cione morì a Firenze nel 1399. E con questo ho voluto ricordare un antico cugino...
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Jacopo Cioni Gran Cerusico Read the full article
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lamilanomagazine · 1 month
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Reggio Emilia: sabato 13 aprile Sangiuliano in visita a Correggio e Castellarano
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Reggio Emilia: sabato 13 aprile Sangiuliano in visita a Correggio e Castellarano Sabato 13 aprile 2024, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sarà in provincia di Reggio Emilia per due appuntamenti: Ore 9.30 Correggio Visita della Chiesa di Santa Maria della Misericordia e dell’Ospitale omonimo. L’edificio religioso del XIV secolo è stato gravemente danneggiato dai terremoti del 1996 e del 2012 e dall’alluvione dello scorso anno. Il Ministero della Cultura è intervenuto per la messa in sicurezza dell'Ospitale con la procedura di somma urgenza, stanziando subito 200mila euro e successivamente 1 milione di euro per la copertura i cui lavori partiranno a breve. Ore 11.00 Castellarano Nella chiesa di San Valentino, commemorazione del beato Rolando Rivi, giovane seminarista cattolico, sequestrato, brutalmente picchiato e torturato per tre giorni da un gruppo di partigiani comunisti in un casolare sull’Appennino modenese e ucciso con due colpi di pistola il 13 aprile 1945, a soli 14 anni. Il 5 ottobre 2013 Rolando Rivi, “testimone eroico del Vangelo”, è stato proclamato Beato da Papa Francesco.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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incamminoblog · 2 months
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Figlie della Chiesa Lectio II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia
II Domenica di Pasqua (Anno B)  (07/04/2024) Liturgia: At 4, 32-35; Sal 117; 1Gv 5, 1-6; Gv 20, 19-31 Sembrano affollarsi in questa seconda Domenica di Pasqua gli attributi su cui la tradizione della Chiesa ci ha invitato a soffermarci nello scorrere dei secoli. Infatti questa domenica anticamente era detta “Quasimodo”, dall’incipit in latino dell’introito della messa, che invita i fedeli a…
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