Tumgik
#storievere
hopelius · 2 years
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L'ultima volta che ti ho salutato
Poi sono scappato nel cesso del bar
Ed ho pianto sul tempo che fugge
E su ciò che rimane
Baustelle - Le Rane 
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extenebrisonline · 2 years
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𝗟'𝗔𝗟𝗕𝗘𝗥𝗚𝗢 𝗗𝗘𝗜 𝗦𝗨𝗜𝗖𝗜𝗗𝗜 
L'Hotel del Salto è conosciuto come uno dei luoghi più infestati della Colombia. Posto di fronte alle meravigliose cascate del Tequendama, fu progettato dal celebre architetto Carlos Tapias nel 1923 ed entrò in funzione nel 1928, sul finire di quelli che la Storia ricorda come gli "Anni Ruggenti". Nella lingua dei Muisca - i nativi del posto - Tequendama significa letteralmente "Il luogo da cui si precipita". 
Centinaia furono infatti gli indigeni che, all'epoca dei Conquistadores, decisero di lanciarsi dalla cascata, preferendo una morte pressoché certa alle crudeltà senza limiti degli invasori spagnoli. Ciò renderebbe, secondo le credenze locali, l'intero territorio vittima di una terribile maledizione. 
Svariati sono i visitatori che, nel corso degli anni, hanno testimoniato di aver udito - seminascosti dallo scroscio dell'acqua - lamenti, pianti, urla, e bisbigli in un lingua sconosciuta. Dall'apertura dell'hotel furono decine gli ospiti e i visitatori che misero alla propria esistenza lanciandosi dal precipizio che si affaccia sulle acque verdi del fiume Bogotá. 
L'albergo fu inoltre sede di numerosi incidenti mortali e di svariati episodi di cronaca nera: su tutti, il brutale omicidio di una giovane ereditiera da parte di uno degli ospiti che, non soddisfatto, pensò bene di imbrattare le pareti della scena del crimine con il sangue della povera vittima. Una volta arrestato l'uomo cercò di giustificarsi, affermando di non aver agito consapevolmente: erano state le energie oscure del posto ad indurlo a commettere l'orrendo delitto. 
L'hotel cessò la propria attività nel 1990 e rimase abbandonato fino al 2013, quando lo Stato colombiano decise di adibirlo a museo. Ancora oggi, però, girano voci riguardo ad apparizioni che si verificherebbero all'interno di esso dopo il tramonto; su tutte, quella dell'ereditiera: si dice possa essere vista di notte, mentre sbircia dalla finestra della stanza in cui è stata uccisa. 
Avete mai visitato un luogo infestato?Ditemelo nei commenti! 
𝗟𝗘𝗧𝗧𝗨𝗥𝗔 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗜𝗚𝗟𝗜𝗔𝗧𝗔:
Se siete appassionati/e di storie di fantasmi, non perdetevi lo splendido Atlante dei luoghi infestati, scritto da Giulio d’Antona ed edito Bompiani: qui vengono trattati cinquanta fra i luoghi più spaventosi del pianeta e raccontate le storie maledette degli spiriti che li infestano. Potete acquistarlo a questo link
#creepy #fantasmi #paura #apparizioni #extenebrisonline #creepypasta #storievere #horror #orrore #luoghiinfestati #poltergeist (presso Cundinamarca, Colombia)
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coachdonne · 3 months
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pezzidia · 1 year
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robe da bambini
Passo davanti a una panchina con due vecchietti
uno urla : "Che bel culo, mamma mia"
e io : " No eh!"
e l'altro : " E' stato lui" indicando con il dito
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regnominerale · 1 year
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“Il Capitano Franz” Oggi 27 gennaio, chiamata “Giornata della memoria” vi ricordo una storia vera ed emozionante. “Il Capitano Franz” La storia di un uomo che ha lottato dieci anni per la libertà dell’Italia. LEGGI LA SUA STORIA, CERCA SU AMAZON: “Il Capitano Franz” Descrizione «Le Truppe Tedesche ci assaltarono all'improvviso e per timore ordinai ai miei uomini di nascondersi dentro le botti piene di vino>> dissi alla mia famiglia mentre cenavamo. È solito per me raccontare a ogni pranzo o cena, la mia vita vissuta in guerra, perché profonda, perché toccante, perché vera e straziante. Mi chiamo Franco Cassani, ma per tutti sono ormai il Capitano Franz, il Capitano che dal 1937 per dieci anni passò la propria vita in guerra. Questo Racconto è stato scelto dalla Rivista Confidenze per ricordare questo giorno. #ilcapitanofranz #27gennaio #25aprile #confidenze #confylab #liberazione #giornatadellamemoria #letture #leggere #storievere #racconto #francocassani #olocausto #capitano #storiavera #raccontovero #vitavera #reallife #domodossola #crodo #vco #verbania #valleossolana #maglioggio #lesa #stresa https://www.instagram.com/p/Cn7x9KmLIY9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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inspybog · 2 years
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Charles "Satana" Manson: follia, omicidio e fama - Gialli a Tinte Nere Pt. 3
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alessandrocorbelli · 5 months
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Guarda “Un report Google molto gradito… @alessandro.corbelli” su YouTube
https://youtube.com/shorts/3WIPOqLG64k?si=h9YBwJQzDYB03J2E (Digital News 24) Report Google, visualizzazioni Alessandro Corbelli, dal 6 al 27 gennaio 2024. #alessandrocorbelli #digitalnews24 #news #civiltàegiustizia #cronaca #veritàegiustiziaperirenepalacino #lestoriedialessiobelli #violenzasulledonne #antimafia #cinema #fiction #lestoriedialessiobelli #videoGuarda “Un report Google molto gradito……
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cutulisci · 1 year
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14.08.42. Una lettera mai inviata trovata presso il soldato tedesco Iosef. La lettera era destinata alla sua sorella Sabina: “ Oggi ci siamo organizzati con 20 polli e 10 mucche. Stiamo portando via dai paesi tutti- sia adulti che bambini. Non li aiutano le loro preghiere. Sappiamo essere spietati. Se qualcuno rifiuta di venire, viene ammazzato. Poco fa in un paesino un gruppetto di abitanti si sono intestarditi e non volevano venire. Siamo andati su tutte le furie e li abbiamo fucilati sul colpo tutti quanti. Poi è successa una cosa terribile: due donne russe pugnalarono col tridente due soldati tedeschi… Ci odiano qui. Nessuno a casa riesce immaginare la collera che hanno i russi nei nostri riguardi”.
Un appuntato Felix Kendels scrive all’amico: “Abbiamo frugato nei bauli, poi abbiamo organizzato una buona cena e abbiamo deciso di divertirci un po’. La bimba è capitata cattivella, ma l’abbiamo sistemata pure lei. Ce la siamo spassata tutti quanti…Fa niente…Non preoccuparti. Mi ricordo bene il consiglio del tenente- la bambina è muta come una tomba…”
24.07.42. Mateas Zimlih scrive al fratello, un’appuntato Henrih Zimlih: “A Laiden c’è un campo per i russi, li si possono contemplare. Non hanno paura delle armi, infatti usiamo la frusta quando parliamo con loro…”
Il soldato Ximan della SS scriveva alla sua moglie in Munhen il 3 dicembre 1941: “Adesso siamo a 30 km da Mosca. Quando esci di casa puoi vedere alcune torri di Mosca. Fra poco il cerchio si chiude e ci prenderemo i lussuosi appartamenti moscoviti, ti manderò i regali talmente belli da Mosca che Minna morirà di invidia”.
29.10.41. La lettera trovata presso il tenente Gafn: “Era molto più facile a Parigi. Ti ricordi quei giorni di miele? Le russe sono le diavole, bisogna legarle. Prima mi piaceva pure, ma oramai sono pieno di graffi e lividi, di morsi, quindi la risolvo mettendole la pistola alla tempia. Vedi che si raffreddano subito. Poi è successo un fatto eclatante qui, mai successo niente di simile: una ragazza russa si è fatta esplodere insieme al tenente maggiore Gross. Adesso prima di…le spogliamo e controlliamo tutto. Dopo le buttiamo nei campi”.
La lettera del soldato Gainz Muller: “Gerta, mia dolce cara, ti scrivo la mia ultima lettera. Non riceverai più nulla da me. Maledico il giorno in cui sono nato tedesco. Sono sconvolto da quello che fa il nostro esercito in Russia. Perdizione, sciacallaggio, violenza, omicidi su omicidi. Tutti vengono massacrati: vecchi, donne, bambini. Uccidono per il gusto di uccidere. Ecco perché i russi si difendono cosi’ all’impazzata e cosi’ da coraggiosi”.
Tenente maggiore Langhe (il trasferimento postale 325324) scriveva a Ghedi Beisler: “A Lvov c’è stato un vero spargimento di sangue…La stessa cosa fu a Tarnopol. Nessuno fra gli ebrei è rimasto in vita. Come puoi ben immaginare, noi non avevamo nessuna pietà. Cos’altro poi è successo non te lo posso scrivere”.
La fidanzata del maresciallo Zigfrid Kruger, Lenhen Shtenger gli scrive il 13 giugno dal Dattingen:
“Il pellicciotto è meraviglioso, era un po’ sporco ma la mamma l’ha pulito bene e ora è bellissimo…Le scarpe vanno bene alla mamma, giuste- giuste. Anche il tessuto per il vestito è bellissimo. Sono contenta anche di calze e delle altre cose”.
La lettera dell’appuntato Mang alla moglie Frida: “Se tu pensi che mi trovo tuttora in Francia, sbagli. Sono già sul fronte orientale…Mangiamo le patate e le altre cose che portiamo via ai russi. I polli non ce ne sono più…Abbiamo scoperto una cosa: i russi mettono tutto quello che hanno sotto la neve. Poco fa abbiamo trovato nella neve un boccione di carne di maiale salata e lardo. Abbiamo trovato anche il miele, i vestiti pesanti e il tessuto per il vestito. Di giorno e di notte siamo alla ricerca delle cose nascoste…Qui ci sono tutti nemici, ogni russo, indipendentemente da quanti anni abbia, 10, 20 o 80. Quando li distruggeranno tutti si starà meglio. I russi devono essere ammazzati tutti. Bisogna ucciderli tutti, fino all’ultimo”.
Un appuntato Zimmah: “Oggi noi con tutta la divisione abbiamo “organizzato la maialata”,- scrive all’inizio della guerra alla sua amata uno dei rappresentanti della “razza superiore”,- io ho bevuto come non mai. Ho mangiato tutta la testa del maiale per intero. Ma non ce l’ho fatta a finire un’orecchio e l’ho buttato al mujik bielorusso. Ma il nostro pastore Nettuno lo afferrò per primo. C’era da morire dal ridere”.
Ecco la lettera della moglie Lota al marito-tenente Gotfrid Verner, inviata al fronte:
“Non potresti togliere da qualche lurido ebreo un cappotto col pelo? Tanto non ne risentono, loro. Dicono che in Russia ce ne sono tanti di cappotti cosi’. E non ti dimenticare del tessuto per il vestito. Pensaci cos’altro c’è da portare, non aver pietà di quei bastardi. Almeno compensiamo un po’ questi tempi duri. Io qui proprio non ci riesco trovare un buon tessuto per il vestito”.
09.08.41. Dal diario del tenente maggiore Krauze, ucciso a seguito in Ucraina. Krauze passò per Polonia, Francia, Ugoslavia, Grecia, alla fine arrivò in Ucraina. Le pagine del suo diario condotto in tutti questi paesi si assomigliano parecchio: è un resoconto delle violenze, sciacallaggi e teppismo:
“Fra poco divento un’amante a livello internazionale! Ho sedotto le contadine in Francia, le polacche, le olandesi….” Poi seguono i dettagli dei suoi “atti eroici” a dir poco improponibili. Segue: “Oggi finalmente ce l’ho fatta a rilassarmi. La bambina aveva 15 anni ed era molto impaurita, mi mordeva le braccia. Poverina, ho dovuto legarla…Il tenente mi disse: per questi atti epici meriti una croce di ferro”.
Un carrista Karl Fux:
“Qui è impossibile vedere il viso gradevole e intelligente. Tutti selvaggi, impauriti, deficienti a tutti gli effetti. Pensa che questa feccia guidata dai giudei e galeotti aveva in mente di sottomettere l’Europa e il resto del mondo. Grazie a dio il nostro fuhrer Adolf Hitler non lo ha permesso”.
La lettera al soldato tedesco Gainz da parte di Ioganna Rohe di Vaissenfels: “Da noi adesso lavorano molti russi, uomini, donne e bambini. Ci odiano a morte e colgono ogni occasione per scappare. Due settimane fa signor Kushtbah ha fermato due russi in Vinberger. Un boscaiolo vicino al Fraiburg tentò di fermare alcuni russi scappati dal campo, ma gli fecero resistenza. In settimana il nostro maresciallo di cavalleria ha fermato in paese due ragazze russe che scapparono dal casale. Le han frustate con i bastoni di gomma”.
Hamurg, 12 agosto 41.
“Mio caro Gans, oggi ho ricevuto ancora la tua lettera ed ero felice (…). Nei settimanali ci fanno vedere bene come sono terribili lassù, si fa fatica a guardare. È una vergogna che questa feccia vive su questa terra, persino quando vedi le facce terribili dei prigionieri viene lo schifo. Ma basta parlare di questo (…). Sono molto raffreddata e visto il tempo, non c’è da stupirsi. Fa freddo come in autunno e voi che dovete sudare lassù. Tua Gisel”.
La cittadina Anna Geller scrive al marito dal Naikirhen (Sassonia): “Quando bisognava raccogliere il pane, la russa s’impiccò. Questa gente fa veramente schifo. Le davo da mangiare e le ho dato persino il grembiule. Prima urlava che non vuole stare nel seminterrato assieme al Karl. Io penso che questa feccia dovrebbe essere onorata dal fatto che un tedesco non abbia schifo di lei. Poi rubò i crackers della zia Mina. Quando io la puni’ s’impiccò nel seminterrato. Ho già i nervi sottosopra, immagina vedere uno spettacolo del genere. Dovresti dispiacerti per me”.
Come fonti di informazione sono stati usati i libri: N.I.Buslenko- “ Sui rubiconi di Rostov- le lettere tedesche del 41”, “ Sconfitta dei tedeschi vicino a Mosca. Dichiarazioni del nemico”, Robert Kershow- “Lettere tedesche del 41. Croci di betulla invece delle croci di ferro.”
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corneliogallo · 1 month
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🌟 “Libertà dall’Alcol con l’Ipnosi: 10 Storie Vere di Celebrità che hanno Abbracciato la Sobrietà! 🍹🚫”
Oggi voglio condividere con voi il potere trasformativo dell’ipnosi nel percorso verso la sobrietà. Molte celebrità hanno abbracciato questa pratica per liberarsi dall’alcol, dimostrando che il cambiamento è possibile per chiunque. 🌈
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1️⃣ Brad Pitt: L’icona di Hollywood ha ammesso di aver utilizzato l’ipnosi per affrontare la sua relazione con l’alcol e per adottare uno stile di vita più sano.
2️⃣ Calista Flockhart: La talentuosa attrice ha affermato che l’ipnosi è stata la chiave per superare la sua dipendenza dall’alcol e migliorare la sua salute mentale.
3️⃣ Melanie Griffith: Un’altra stella di Hollywood che ha trovato sostegno nell’ipnosi per superare la dipendenza da alcol, dimostrando che la forza interiore può essere potenziata.
4️⃣ Colin Farrell: L’attore irlandese ha rivelato di aver sconfitto la sua battaglia contro l’alcol grazie all’aiuto dell’ipnosi, ispirando molti a cercare soluzioni positive.
5️⃣ Blake Lively: La celebre attrice ha utilizzato l’ipnosi per affrontare il suo rapporto con l’alcol e ha condiviso la sua esperienza per sensibilizzare sull’importanza della sobrietà.
6️⃣ Eminem: Il noto rapper ha dichiarato di aver fatto ricorso all’ipnosi per sconfiggere la sua dipendenza da alcol, dimostrando che la volontà può essere rafforzata attraverso l’approccio giusto.
7️⃣ Robert Downey Jr.: L’attore ha parlato apertamente dell’ipnosi come parte integrante del suo percorso di recupero dall’alcolismo, offrendo speranza a chiunque stia lottando con la stessa sfida.
8️⃣ Demi Lovato: La cantante e attrice ha rivelato di aver utilizzato l’ipnosi per affrontare i suoi problemi legati all’alcol e alla droga, incoraggiando i fan a cercare aiuto.
9️⃣ Calum Best: Il figlio del famoso calciatore George Best ha utilizzato l’ipnosi per vincere la sua lotta contro l’alcolismo, dimostrando che il recupero è possibile per chiunque.
🔟 Gerard Butler: L’attore scozzese ha parlato apertamente dell’ipnosi come elemento chiave nel suo percorso di recupero dall’alcolismo, offrendo speranza e ispirazione a chiunque stia cercando di cambiare la propria vita.
Spero che queste storie ispirino chi sta cercando di intraprendere il percorso della sobrietà. L’ipnosi può essere uno strumento potente per liberarsi dalla dipendenza dall’alcol. Ricorda, non sei solo e il supporto è disponibile per te! 💪🏼🌟 #Sobrietà #Ipnosi #StorieVere #LiberaTeStesso
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A #ortona er #premio28dicembre st'anno andrà a 'n grosso esempio de #orgoglioitaliano ner monno: #roccosiffredi !
Se ve va, ho scritto du righe su sta cosa. #cliccate sur link
se non ve va, beh #mancoaffacosì !
#lepoesiedersandrone#storievere
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mettersi-in-proprio · 4 years
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https://www.imprenditoreglobale.com/film-per-imprenditori-storie-vere/
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inspybog · 2 years
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La strana possessione di Maria Talarico - Pillole in Podcast Pt.13
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Le intese vere non svaniscono mai. Muore solo ciò che non c’è mai stato, per il resto è eternità. L’origine del peccato ©️Cinzia Fiore Ricci 🖤 #storievere #cinziafiorericci #l_originedelpeccato #intese #nadine🖤 #forever #eternity #buonadomenica❤️ #buongiorno #versi #libro #ebook https://www.instagram.com/p/B49dajCC5C8/?igshid=xes6nec29v2f
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alessandrocorbelli · 9 months
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Castelli di sabbia (capitolo 2) Le storie di Alessio Belli
Video/Audio/Libro su YouTube (Digital News 24 – Alessandro Corbelli) VEN, 29/09/2023 – Pubblicazione secondo capitolo del video/audio/libro “Castelli di sabbia”, uscito per la prima volta in edicola nel 2015 ed in seconda edizione anche in formato eBook sulle maggiori piattaforme web.“Castelli di sabbia” è il primo libro della fortunata serie: “Le storie di Alessio Belli”.L’epoca dell’intero…
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