Tumgik
#sei il mio regalo di compleanno
libero-de-mente · 1 month
Text
Ore 7:00, la vibrazione del telefonino mi distoglie da quel torpore del sabato mattina. Quando ti concedi qualche minuto in più. La testa piena di pensieri, oggi ci sarà un evento particolare e importante per uno dei miei figli.
Un obiettivo per il suo futuro.
Ma il telefonino vibra, guardo chi è... mia madre.
Mi si forma sempre un nodo alla gola, paura che le sia successo qualcosa.
- Pronto - rispondo con un filo di voce
- Ciao Rino, ti ho preso un regalo e non te l'ho dato ieri.
- Un regalo? Perché mamma?
- Perché oggi è il tuo compleanno, Rino hai sempre la testa fra le nuvole.
Si mette a piangere preoccupata della mia memoria evanescente - Sei sempre stato così - mi dice.
- Così come mamma?
- A modo tuo.
"A modo mio". Ancora si fa fatica a comprendere che sarebbe più giusto dire "in un mondo mio". Dove tutto sarebbe più giusto, senza le terribili notizie di cronaca internazionale di queste ore.
- Si mamma, "a modo mio"... comunque grazie del regalo.
- Poi passi da me che ti abbraccio?
- Si mamma, dopo passo.
Chiudo la telefonata, ho addosso un'angoscia e tanta paura. La vita è strana, fugge ma si lascia prendere, spesso ti illude e non riesci ad afferrarla.
Mi lacrimano gli occhi, oggi mia madre mi ha fatto gli auguri di buon compleanno. Compirò gli anni tra un mese. La sto lentamente perdendo.
26 notes · View notes
s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 5 months
Text
Era il mio compleanno e il mio Padrone mi fece un regalo speciale... Un collare d'argento con i brillantini che formavano la scritta "mia". Il collare aveva un piccolo lucchetto anch'esso tutto brillantato e così la sua chiave. Attaccata alla chiave c'era anche un cuoricino scintillante a prova che il nostro legame non era un semplice rapporto Dom/Sub ma era una storia d'amore. Il Padrone mi mise il mio nuovo collare e chiuse il lucchetto ponendo poi le chiavi penzolanti tra le mie labbra e dolcemente mi disse: Ricordati sempre "mia", che ognuno di noi detiene le chiavi delle nostre prigioni... Tu sei incatenata a me fintanto desideri esserlo... Hai le chiavi e il tuo cuore per poterti liberare quando quelle catene per te saranno troppo pesanti da sopportare... Ma io non ho chiavi con cui potermi liberare da te... Perché la mia prigione è il volerti a tutti costi... Sono libero fintanto che tu continuerai ad essere "mia"... Quella chiave libera te ma imprigiona me... 🖤
~ Virginia ~
Tumblr media
51 notes · View notes
gregor-samsung · 8 days
Text
" Vengo invitato come relatore a un convegno di tre giorni a Torino, un workshop internazionale con decine di partecipanti. Non conosco nessuno di questi colleghi, ma apprezzo la circostanza di un ambiente del tutto nuovo e di gente mai vista. S. è morto da sei mesi. Al ristorante dell’albergo dove si svolge il convegno i posti non sono assegnati e alla prima pausa per il pranzo mi ritrovo a dividere il tavolo con un relatore olandese, un afroamericano di Miami, una canadese, un belga, una brasiliana e un altro italiano, di Roma. L’imbarazzo iniziale dura poco, ci troviamo a discorrere come se ci conoscessimo da mesi, amici di lunga data. La casualità che ci ha riunito allo stesso tavolo si trasforma all’istante in un legame. Finiamo per trascorrere insieme il resto di questi tre giorni. Il convegno, i pranzi, le cene, le serate fuori a bere nei bar della città. Essere sconosciuto fra sconosciuti è rilassante, l’atmosfera di unità che si è venuta a creare fra noi, destinata a durare una finestra di tempo così limitata, ha qualcosa di magico. Ognuno di noi lo riconosce.
L’ultima notte del convegno faccio un sogno eccezionale. Sono in un enorme luna-park e mi aggiro incuriosito fra le diverse attrazioni. Giungo a una giostra composta da una ruota orizzontale alla quale sono agganciate una serie di seggioline a due posti. Decido di salire e ne occupo una da solo. La giostra si mette in moto e dapprima gira piano, poi acquista velocità e comincia a piacermi parecchio. Anzi, mi dico che era tanto che non salivo su un’attrazione del genere e che avevo dimenticato quanto potessero essere divertenti. La velocità del carosello si fa vertiginosa, ormai non riesco neppure a intravedere i volti degli occupanti degli altri seggiolini, è tutto troppo frenetico e confuso, ma questa folle velocità invece di preoccuparmi mi fa ridere fino alle lacrime. Poi il mio seggiolino si stacca dal resto della giostra e comincia a schizzare verso il cielo. Non provo alcuna paura, al contrario ne sono estasiato. Sto volando incontro al cielo, il vento nei capelli, la terra che si allontana sotto di me, sto compiendo un viaggio imprevedibile ed è una sensazione stupenda. Con un’improvvisa intuizione razionale mi rendo conto che sono felice, felice come non ero da mesi. Ed è a quel punto che accade: sento la voce di S. al mio fianco, che nell’orecchio mi sussurra: “Questa felicità è il mio regalo. Buon compleanno”. Mi risveglio all’istante. È la mattina del 18 aprile: me ne ero dimenticato, ma è il mio compleanno.
Questa felicità è il mio regalo. A oggi è il sogno più bello che abbia mai fatto. "
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023¹; pp. 144-145.
11 notes · View notes
poisonedbybeauty · 9 months
Text
Caro Fede,
Tanti auguri di buon compleanno e ti dico subito che ti voglio un mondo di bene.
Questo è il mio momento preferito lo sai: mettermi seduta e scrivere quello che non dico a voce perché non so esprimermi, perché non trovo l’occasione giusta, il coraggio e le parole migliori.
Vorrei dirti un sacco di cose belle perché è il tuo compleanno e perché bisogna dire sempre le cose belle che si pensano di un’altra persona anche se ahimè non lo faccio spesso io…solo quando scrivo e sono “costretta” a riflettere e dire ciò che penso senza troppi freni.
Innanzitutto vorrei dirti quanto sia fiera di te per tutto quello che sei riuscito a fare e che stai facendo, per il coraggio di metterti sempre in gioco, per la tua estroversione, per il tuo senso dell’umorismo, per la tua immensa pazienza e il buon cuore che metti sempre in tutto quello che fai.
Ti ammiro veramente per tutte queste meravigliose qualità e riconosco il tuo essere superiore rispetto a me in questo. Se sono qui accanto a te è perché ho profonda stima di te per queste e altre tue mille sfaccettature (oltre che per l’amore chiaro).
Sei la persona a cui mi sento legata più di chiunque altro, mi sento capita, mi sento apprezzata e amata.
Mi sento male all’idea di perdere una persona come te.
Mi spaventa l’idea di andarmene per un anno senza di te che sei la mia àncora dal giorno in cui ci siamo trovati, ma ho bisogno di farlo perché è così che si diventa grandi. So che non è facile essere la mia àncora. 
So di non essere una persona senza difetti e facile con tutte le mie spine e i miei buchi neri, a volte impossibili da comprendere. In alcuni momenti non mi capisco neanche io. Però ogni tanto mi sembra che tu riesca a capirmi più di quanto riesca a farlo io e mi sorprende perché non credo ci siano tante persone che riescano a capirmi, a comprendere i miei momenti bui, il mio umorismo e i miei sorrisi che a volte non lo sono.
Recentemente su Instagram ho letto un post che diceva “Qual è la persona con cui hai condiviso i momenti migliori della tua vita?”. E ti giuro che io mi sono sforzata di pensare a un’altra persona che non fossi tu ma non ce la facevo proprio. Ora non voglio dire che i bei ricordi sono solo con te perché sarei un’ipocrita ma se randomizzando chiudessi gli occhi e pensassi a dei momenti belli della mia vita, sicuramente per la maggior parte di questi ci sei tu nell’immagine nella mia testa. Perché è così che mi succede, soprattutto la sera quando vado a letto. Appena ho pensato a questa cosa non ti nascondo che ho provato dell’amarezza nel pensare che i ricordi più belli ce li avessi con il mio ex ragazzo, però poi ho pensato a quello che mi dice sempre Franci M. ovvero che bisogna essere grati di quello che c’è stato perché non è detto che nella vita tutti possono provare questo tipo di amore che noi abbiamo provato, a non tutti è concesso e non tutti riescono a trovarlo e io e te siamo fortunati e siamo ancora più fortunati degli altri perché siamo qui ora.
Ti regalo alcuni miei ricordi.
Leuven, il sole e il parco, Batman.
Bruges, Gent e il ristorante marocchino ad Anversa.
La quarantena e il campo da golf.
Lisbona, io e te su un motorino a Cascais.
Viareggio, Puccini, io e te sulla ciclabile che andiamo a prenderci una granita.
Sardegna mentre ti guardo uscire dall’acqua entusiasta del tuo snorkeling prima di andare a fare la passeggiata sulla costa fino a Santa Margherita.
Io e te sul Porsche con il vento tra i capelli.
Io, te e Ginevra sul bagnasciuga che ci abbraccia perché giochiamo con lei.
Ne avrei milioni e so che stasera quando andrò a letto e chiuderò gli occhi me ne verranno in mente altri e per 3 secondi proverò una sensazione bellissima che non so spiegarti proprio bene: è come se mi si gonfiasse il petto ma allo stesso tempo mi si stringesse il cuore. Io sono veramente grata. Immensamente grata perché mi è stata concessa una cosa così bella.
Se devo essere sincera pensavo che la nostra relazione sarebbe stata una funzione esponenziale crescente ma a quanto pare le relazioni non sono come la matematica e le cose non sono così “lineari” e forse la nostra equazione è un po’ più complicata di una semplice y = 2^x . Fa niente Fede alla fine sapremo quale sarà la nostra equazione e sarà tutto più chiaro.
Con amore,
Tua Ema/Tati/Bubu.
25 notes · View notes
Tumblr media
Ciao babbo,lo so che oggi dovrei dedicarti parole belle e magari raccontarti qualcosa di bello,che nella mia vita finalmente non ci sono più periodi di lacrime,che le cose belle non avrebbero la data di scadenza.Invece no a quanto pare le cose belle,per me,finiscono o si esauriscono subito nemmeno il tempo di esistere,restando solo sogni e immaginazione.
Sai babbo in questi anni di cose ne sono successe e anche se per la maggioranza l'unica realtà erano le lacrime che per tanti motivi erano sempre presenti.
La mia mente ogni tanto gioca con i ricordi che porto dentro il cuore.Forse è lì che sono rimasta incastrata tra i ricordi belli prima che tu andassi via per sempre.Sono rimasta incastrata in quell'ultima estate piena di risate,in quell'ultimo Natale che odorava di casa,di famiglia.In quegli ultimi giorni con te.
Oggi è il tuo compleanno e questo giorno è sempre stato importante per noi,per noi come famiglia, famiglia che un po' si è rotta da quando non ci sei più.Mi mancano quelle estati dove l'unico pensiero era quello di viverci le giornate di mare,le uscite di sera sul lungomare.Il vedere come mi lasciavi scoprire il mondo pezzo dopo pezzo,vedere come in ogni tuo sguardo c'era la fiducia e la speranza che riponevi in ogni passo che facevo e quando qualcosa non andava tu eri pronto ad accogliermi in uno di quegli abbracci che comprendevano ogni mio dolore.Forse qualche volta ce ne siamo detti di ogni ma la rabbia spariva dopo un po' per far posto a un bellissimo sguardo di scuse.Mi manca sentire il suono dei tuoi passi,il rumore delle tue chiavi nella serratura quando tornavi a casa,mi manca la tua silenzosa presenza nelle mie giornate.
Mi manca poterti preparare di nascosto la torta e fartela trovare in frigo,nasconderti il regalo sul comodino e vedere il tuo sorriso felice e la tua faccia sorpresa.
Buon compleanno papà.
-la ragazza dal cuore nero♡
27 notes · View notes
elenascrive · 2 years
Text
Buon Compleanno a Te
che sei Il Mio Sole ogni giorno
pronto ad illuminarmi la via
da percorrere in questa pazza vita,
soprattutto lungo quelle notti
buie e tempestose
che sembrano non avere fine
Provo un forte sollievo quando penso
che ci sei in ogni momento,
basta anche solo un fischio
che arrivi in un baleno
pronto a saltare di felicità insieme
oppure ad asciugare lacrime
che alle volte ribelli
vogliono rigarmi
prepotentemente il viso
La verità è che sei sempre
pronto a raccogliere ogni Mio coccio
per rimetterli insieme in qualche modo,
con quella colla speciale
composta dal Tuo Amore
unico e sviscerale
Come farei senza di Te?
Non ci voglio nemmeno pensare!
Quanta pazienza che hai
nel sopportarmi,
soprattutto quando mi lamento
o quando discutiamo
ed Io voglio avere ragione
Quante litigate che ci facciamo,
le stesse che anziché allontanarci
incredibilmente ci avvicinano
perché Noi Due
non possiamo stare lontani
troppo a lungo!
Perché Io e Te
saremmo sempre una cosa soltanto!
Tu sei la Mia versione al maschile,
sei la Mia parte migliore!
Sei anche il Miglior Fratello del Mondo,
il sogno di ogni persona
che esiste in questo strambo Universo
Mi ritengo fortunata ad averti accanto
Che bel regalo mi è stato fatto
31 anni orsono
Tu che Ti prendi cura di Me
quasi fossi una bambina
d’accudire e proteggere
con infinita cura e delicatezza
Sono Io quella ad essere più grande
eppure a guardarci insieme non si direbbe
Sei il Mio Angelo in carne ed ossa!
Tanti Cari Auguri allora
alla Stella più bella e luminosa
del Mio Firmamento
Ti amo Alex,
con tutto il Mio cuore!
La Tua Elenuccia
@elenascrive
193 notes · View notes
thecatcherinthemind · 15 days
Text
Un anno fa sei uscito dalla mia vita come il ratto di fogna che ti sei rivelato. Te ne sei accorto solo qualche settimana fa, sempre se il tuo messaggio di scuse era sincero. Non lo saprò mai perché nemmeno ti ho risposto. Però bravo, ti sei fatto un ottimo regalo di compleanno. E spero che ogni candelina che spegnerai in futuro sia un monito di quanto non sarai mai nemmeno la metà dell'uomo che è il mio cane, che almeno tra una e l'altra se lo pulisce con la bava.
3 notes · View notes
nessunotrannenoi · 11 months
Text
25/05/2023 - 09:56
Tumblr media Tumblr media
Amo rischiare e sto imparando a sentirmi sempre più sicura di me stessa, delle mie capacità e del mio operato. Oggi è il giorno del mio compleanno e avevo appositamente prenotato un esame. Volevo farmi un regalo e non c'è nulla di meglio di una grande soddisfazione personale. Esattamente un anno fa mi ritrovavo a dare uno degli ultimi esami della laurea triennale, c'eri anche tu a sostenermi e ad incoraggiarmi, per poi lasciarmi la sera. La sera del mio compleanno tra inconvenienti lavorativi e stanchezza, hai scelto di lasciarmi, di interrompere la relazione. E a distanza di un anno posso dire che l'amore nei tuoi confronti non è svanito ma si è arricchito. Con consapevolezze diverse. Stamattina non ho accesso la rete internet perché sapevo mi avresti scritto e augurato un buon compleanno, ma volevo incanalare la mia attenzione unicamente sull'esame, volevo rimanere concentrata e non sentirmi destabilizzata. Adesso sono in treno, sto tornando per andare a lavoro e ho letto ciò che mi hai scritto. L'ho letto sul treno per ricordare quanti ne ho presi per raggiungerti e stare insieme a te. E ho riflettuto guardando i binari paralleli che riesco a scorgere dal finestrino. Siamo due treni in corsa noi, a volte l'uno si ferma e l'altro prosegue, poi viceversa. Viaggiamo paralleli ma ognuno sui propri binari. Ci allontaniamo e ci avviciniamo.
Mi piace pensare che la stazione di arrivo sarà la stessa, che scenderemo ognuno dal proprio treno che ha guidato e ci guarderemo soddisfatti di avercela fatta, di aver raggiunto la meta.
Mando un abbraccio forte anche a te, che sei il regalo più bello che la vita mi ha donato.
E mi congratulo con me stessa per la forza motrice che trovo in ogni istante.
❤️...
14 notes · View notes
cor2xdium · 2 years
Text
Ciao papà oggi è il tuo compleanno. Come lo stai festeggiando? Ti immagino seduto su una nuvola mentre spegni 65 candeline, posizionate su una millefoglie con le amarene che ti piacevano tanto. Le candeline sarebbero potute essere anche di più se fossi rimasto qui con noi.
Vorrei guardarti, vedere le tue ali, immense, bianche e morbidissime come il pelo della nostra cagnolina. A proposito grazie per averci mandato questa benedizione, ci serviva proprio.
Immagino di essere racchiusa tra le tue ali e di accarezzarti il viso, di poterti dare un bacio sul naso e un morsetto sull'orecchio. Riesco a vedere la tua aureola color oro, proprio come i miei capelli e vedo i tuoi occhi verdi, che si illumano quando mi guardano, come se fossi stata il regalo più bello che tu avessi mai ricevuto. Vorrei che tu mi guardassi ancora così.
Spero di averti reso fiero di me e di averti fatto sentire abbastanza il mio amore. Sei stato un padre eccezionale e ti ringrazio per non avermi mai fatto mancare niente. Ti chiedo scusa se ogni tanto non mi sono comportata come tu ti aspettavi ma sappi che ora ci sto provando. Insieme ai miei sogni cercherò di realizzare anche i tuoi.
Grazie per avermi protetta, so che continuerai a farlo, e grazie per avermi trasmesso l'amore per la vita, per il mondo, per la musica, per i libri. Da quando te ne sei andato cerco di guardare attentamente attorno a me perché penso che potresti vedere l'universo attraverso i miei occhi, anche se non sono proprio belli come i tuoi. Ti ritrovo in ogni cosa che mi circonda e un po' mi viene da piangere perché mi ricorda le cose che abbiamo fatto insieme e le cose che non riusciremo più a fare.
Mi distrugge pensare di non poterti più sfiorare o abbracciare o baciare, non poter vedere più la televisione insieme, o fare un bagno insieme. Non poter più viaggiare insieme, guardarti negli occhi, parlare di libri, di università. Mi distrugge pensare che quando tornerò a casa il giorno dell'esame tu non ci sarai, che non mi vedrai mai laureata, che non conoscerai i tuoi nipoti, che non mi accompagnerai all'altare.
Io cerco di essere forte ma in realtà vorrei solo piangere e urlare perché la tua mancanza la sento fin dentro le ossa, mi logora dentro. Eri la mia casa, il mio punto di riferimento, un muro a cui appoggiarmi, eri l'uomo di cui mi fidavo dì più al mondo: ti avrei messo in mano il mio cuore poiché ero consapevole che non lo avresti buttato via, ma lo avresti accarezzato e avresti sussurrato: "Tu, cuore, sei al sicuro con me". E poi, in realtà, te lo sei portato via e ora io non l'ho più. Mi sento il petto vuoto ma si va avanti. Io ti cercherò negli altri, tu mandami qualche segnale.
Buon compleanno papà, ti amerò in ogni universo.
P.s Scusami se sto consumando tutto il tuo profumo, è solo che mi piace mescolarlo al mio.����
- Testo di cor2xdium
84 notes · View notes
anja-anja · 1 year
Text
Appena infilai la chiave di casa nella toppa, la porta si aprì da sola.
Era mia moglie, tutta eccitata all’idea di consegnarmi, finalmente, il mio regalo di compleanno.
Aveva passato le ultime settimane a parlare costantemente di quel regalo, dicendo che mi avrebbe stupito, che non me lo sarei mai aspettato e che anche se mi ci fossi messo a ragionare, non avrei capito mai e poi mai di cosa si sarebbe trattato.
Bisogna ammettere che in fin dei conti aveva ragione; non mi sarei mai aspettato un regalo come quello che ho ricevuto.
Entra e chiudi gli occhi.
Disse, sorridente ed emozionata.
Ok.
Sei riuscita, a mettermi addosso una curiosità imbarazzante.
Al lavoro non riuscivo a pensare ad altro.
Non mi hai voluto dare nemmeno un indizio.
Risposi io.
Sinceramente le mie idee erano due.
Il regalo in questione poteva essere una vera e propria rivelazione dei regali di compleanno, oppure poteva essere una minchiata stratosferica.
Mi mise le sue mani fresche come acqua di montagna sugli occhi e mi guidò verso il mio regalo.
Era riuscita a farmi diventare curioso come non lo ero mai stato prima, questo dovevo proprio ammetterlo.
Eccoci qua!
Concluse, togliendomi le mani dagli occhi.
Eravamo in stanza da letto, e mi trovavo davanti ad un pacco gigantesco.
È quello?
Domandai?
Eh, sì.
Avanti … scartalo.
Non sei curioso di vedere cosa c’è dentro?
Era uno di quei pacchi con il coperchio, quindi per aprirlo bastava sollevare quello, ma per un attimo titubai, legato quasi più al concetto di attesa che a quello di appagamento.
La aprii e da quel pacco uscì Silvia, la migliore amica di mia moglie.
Ciao.
Eh… non capisco.
Buon compleanno.
Disse Silvia, dandomi un bacio sulle labbra.
Mi voltai verso mia moglie e domandai.
Ma che…
Ti ho regalato un rapporto a tre.
Un uomo potrebbe vivere otto vite ad aspettare un regalo del genere.
Ero completamente incredulo.
Mia moglie era riuscita a farmi il regalo più bello dell’intero panorama dei regali di tutto il mondo. Avevo davanti a me la possibilità di scoparmi la mia donna e la sua migliore amica.
Ero diventato in un attimo l’uomo più felice del mondo.
Se vuoi, iniziamo noi.
Sussurrò mio moglie, avvicinandosi a Silvia.
Iniziarono a baciarsi, facendomi letteralmente impazzire.
Le guardai fino a quando non decisi di entrare anch’io in gioco.
Mi avvicinai a loro, toccai il sedere a mia moglie e il seno a Silvia.
La sua amica mi baciò in bocca, questa volta aggiungendo un po’ di lingua, mentre mia moglie infilò una mano nei miei pantaloni.
Il cazzo mi stava diventando duro ed ero eccitatissimo all’idea di fottermi quelle due ragazze.
Tirai a loro due schiaffi all’unisono, colpendole con forza, dicendo, avanti, spogliatevi a vicenda.
Si spogliarono con una delicatezza da film lesbico, mentre io mi sfilai i pantaloni, iniziando a masturbarmi.
Il pene era diventato duro come il cemento armato e non vedeva l’ora di penetrarle.
Si misero in ginocchio e Silvia disse con voce da bambina.
Non vuoi darci un po’ del tuo lecca, lecca, di carne?
Cazzo quanto mi faceva sesso.
Mi feci spompinare prima da una e poi dall’altra, distribuendo parti eque del mio cazzo.
Doveva essere un rapporto democratico.
A un certo punto mia moglie fece mettere Silvia a pecorina e guardandomi negli occhi, disse, avanti, non vuoi provare questa bella ragazza?
Tirandole uno schiaffo sulle chiappe.
Certo che voglio, sorrisi.
Diedi una leccatina veloce alla migliore amica di mia moglie, e infine entrai dentro di lei.
Aveva una gran bella figa, calda e stretta come piacevano a me.
La presi per i fianchi e iniziai a scoparmela con lentezza, baciando mia moglie che si divideva tra la mia lingua e la lingua di Silvia.
Devo ammettere che sembravamo funzionare abbastanza bene in tre.
Forse il passo successivo sarebbe stato un matrimonio tutti assieme.
Impazzivo di piacere solamente all’idea di vivere una vita come quell’ogni giorno.
Mi daresti un po’ di cazzo, adesso?
Domandò mia moglie.
Certo, piccola.
Uscii da Silvia e, dopo aver disteso mia moglie per terra, la penetrai.
Per un attimo mi domandai cosa avrebbe fatto Silvia nel frattempo ma ogni mio quesito ebbe soluzione solamente un attimo dopo.
La bella amica si pose sulla faccia della mia consorte, schiaffandole sulle labbra la sua figa bagnata.
Stavo scopando la donna della mia vita, impegnata a leccare una fica.
Ero l’uomo più fortunato della galassia.
Iniziai a darci di violenza, spingendo sempre più forte, come se stessi combattendo una guerra contro l’esercito del piacere.
Quando sentii l’orgasmo assalirmi, uscii dalla figa di mia moglie e sborrai sulla schiena di Silvia.
Sembrò apprezzare molto quel gesto.
Non so spiegare molto bene a parole quello che provai nel guardare i miei fluidi scivolare lungo quella schiena sexy.
Ma certamente mi sentii il re del mondo.
Questo è il miglior regalo di sempre, piccola.
Tumblr media
Web #foto mia
16 notes · View notes
libero-de-mente · 1 year
Text
IL TRENO DELL'AMORE
(PER GLI ADOLESCENTI IL BIGLIETTO DOVREBBE ESSERE GRATIS)
È una mattina piovosa che mi accoglie al risveglio. Il sole non è ancora sorto, mi accomodo in cucina con una tazzina di caffè e un tozzo di pandoro, avanzato la sera precedente.
Penso. I miei pensieri sono rivolti all'inizio di questo anno e ai progetti che sto portando avanti. Tra non poche difficoltà.
Sento un rumore che mi distoglie dai pensieri e sulla porta della cucina si materializza figlio 2.
Capello lungo, arruffato con quell'aria da bello e dannato che si rifà come look ai rocker degli anni '70.
- Buongiorno papà.
- Buongiorno a te, come mai svegli a quest'ora? - chiedo sapendo che non c'è scuola per le vacanze natalizie.
- Devo uscire.
- Deduco che tu abbia da fare un lungo tragitto per esserti svegliato presto.
- Già...
- Un tragitto fatto di autobus e treni?
- Si pa', dai che l'hai capito.
- Motivo?
- È il suo compleanno oggi.
- Quello che fai è un bel gesto, la presenza non è così scontata. Te lo ha chiesto lei?
- No, l'ho voluto io. Perché questa domanda?
- Ho imparato che è importante saper dare senza che ti venga richiesto. Una donna se deve continuamente chiederti una determinata cosa, poi, smetterà di farlo.
- Perché?
- Perché a un certo punto, se dovrà sempre chiederlo, non lo vorrà più.
- A quale stazione scenderai?
- A Trenofermo*
- (sospiro) Trenofermo, anche io una volta per amore andai a Trenofermo.
- Ah si? Tu? Come andò?
- Fu una grande emozione per me. Me lo ricordo come se fosse ieri, sai? Lei, così dolce e piena di insicurezze. Lei che non si amava abbastanza, che non apprezzava le forme del suo corpo. Io invece la guardavo, come se fosse il più bel tramonto ricco di colori e sfumature che abbia mai visto.
- Ora scopro che sei anche romantico, mio Dio - mi risponde mentre depone delle cose nello zainetto.
- Vedo che il regalo e i fiori, che hai riposto con cura nello zainetto, ti rendono degno di questo padre romantico... mio Dio.
- (Arrossendo) Non è per essere romantico, ma perché tengo a lei.
- "Tengo a te" ovvero io tengo te appartenersi, è una delle frasi più belle e romantiche, non trovi?
- Eddài pa', non farmi passare per romantico.
- Invece lo sei, quando distogli l'attenzione dallo studio, da una partita di calcio o da un videogioco pensi a lei?
- Beh, si.
- Siamo di chi ci riempe gli spazi mentali tra gli impegni quotidiani.
- Ma cos'è che ti rende così filosofo la mattina?
- Il caffè. Passato l'effetto torno a essere un pirla qualunque.
- Papà, io vado altrimenti faccio tardi.
- Hai paura di perdere il treno oppure lei?
- Beh... io...
- Tranquillo, mi hai già risposto. Mandami un messaggio quando arrivi. Che sono in pensiero.
- Ma tu sei sempre in pensiero per me?
- Sempre, finché respirerò.
- Ma stai tranquillo papà.
Lo saluto un'ultima volta dal balcone, sorseggiando un secondo caffè. Il mio neurone va riattivato, ha già pensato troppo questa mattina.
Penso a tutti i viaggi che non ho avuto il coraggio di fare, ai limiti che mi sono posto per insicurezza. Ai rimpianti che ho. Bisogna sempre osare nella vita, credendoci. Meglio ruzzolare per terra e sbucciarsi un ginocchio, che rimanere con l'aria da fessi sulla banchina della stazione, guardando il vagone di coda che si allontana.
I sogni rimangono tali, se non sono seguiti dalle azioni per realizzarli.
Come prendere un treno per esempio.
*nome di fantasia per tutela della privacy a seguito della Legge 675 del 31 dicembre 1996 - Tutela delle persone e di altri soggetti, treni e stazioni comprese, rispetto al trattamento dei dati personali.
14 notes · View notes
stringilamiamano · 7 months
Text
maria de fil sei il mio regalo di compleanno più bello!!!!!
3 notes · View notes
danilacobain · 1 year
Text
Selvatica - 13. Odalisca
Corinna guardava il dipinto con un sorriso sulle labbra. Era stato l'oggetto dell'ultima domanda che le aveva fatto la professoressa prima di metterle trenta. Non riusciva a racchiudere il suo stato d'animo in una sola parola. Era felice che l'esame fosse andato bene, ci aveva messo tutto l'impegno possibile nel poco tempo che aveva avuto ed era stato ripagato, ma allo stesso tempo si sentiva triste e rassegnata.
Davanti a lei c'era l'Odalisca di Francesco Hayez. Chissà perché le ricordava tanto la sua situazione, il paragone con la natura del suo rapporto con Antonio, o almeno quello che lui voleva da lei. L'odalisca aveva un aspetto pudico, si teneva addosso un lenzuolo bianco, candido e teneva la testa china, quasi come se si vergognasse di farsi vedere, ed era stata una figura che aveva affascinato molto e acceso le fantasie di molte persone. Allo stesso modo Antonio la voleva per il suo aspetto candido e la sua natura sfuggente; lei era quella che meno di tutte aveva l'aspetto di una persona che lo faceva per professione e avrebbe sicuramente attirato l'attenzione di tutti quelli disposti a pagare per averla.
Il solo pensare a quel meccanismo le dava il voltastomaco. Osservò il quadro pensando all'ironia di quella domanda, a come per lei fosse impossibile smettere di pensare a Antonio. Mai. Senza tregua. Ci si era messo anche Carmine, sbucato all'improvviso, a tormentarla con i suoi soldi che lei non voleva. Doveva temporeggiare, cercare una soluzione.
E poi era arrivato Ante, inaspettato e provvidenziale così come la prima volta che si erano incontrati. Il sorriso appena accennato le si allargò pensando che l'aveva appena invitata ad una festa.
Ante Rebic voleva uscire con lei. Si guardò intorno temendo che qualcuno potesse averla vista ridere. Nella sala silenziosa c'era soltanto una signora, di spalle a lei. Poteva avere all'incirca l'età di sua madre. Le mancava molto. Sarebbe stata felicissima per il voto dell'esame. Doveva andare a trovarla, parlarle anche di Ante.
Quel ragazzo aveva degli occhi bellissimi. Erano di un azzurro intenso, con un cerchio più scuro che circondava l'iride, e la guardava sempre con un'intensità che la metteva in soggezione. Poverino, lo aveva portato in un museo e lo aveva fatto scappare.
Uno spostamento d'aria la avvertì di una presenza alle sue spalle. Il cuore cominciò a batterle forte. Possibile che non poteva stare tranquilla nemmeno in un museo? Aveva paura di voltarsi ma lo fece e in quel momento tirò un sospiro di sollievo.
«Ante.»
Lui incurvò le labbra verso l'alto, mostrando i denti dritti e bianchi. «Ho dimenticato di chiederti il numero di telefono.»
«Ah, già» rispose fissandolo.
Adesso il cuore le batteva per un altro motivo, i suoi occhi si persero in quelli di lui che la guardava come se volesse farla sua da un momento all'altro. Ante tirò fuori il cellulare e lei lo prese, digitando il suo numero.
«Grazie.» Ripose il cellulare e tornò a fissarla. «Sono andato via senza nemmeno chiederti se hai bisogno di un passaggio a casa.»
Corinna scosse la testa. «Mi trattengo un altro po'.»
«Allora ci sentiamo.» Le strizzò l'occhio.
«Aspetta, Ante. Di chi è la festa? Devo portare un regalo?»
«No, a quello ci penso io. È il compleanno di Isotta, la fidanzata del mio amico Rade Krunic. Probabilmente avrai sentito parlare di lei.»
Forse il nome le diceva qualcosa, ma non era sicura di aver capito di chi si trattava. «Non credo di conoscerla» disse infine, sentendosi un poco imbarazzata.
Ante ridacchio. «Sei adorabile. Ti chiamo.»
Lo seguì con lo sguardo fino a quando non varcò l'entrata della sala e scomparve, lasciandole una sensazione di vuoto dentro. Corinna andò a sedersi sul divano al centro della sala. Che cosa le stava succedendo? Si stava prendendo una cotta per quel ragazzo? Perché quello non era proprio un buon momento e aveva cosa importanti da risolvere.
Eppure ogni volta che era stata con lui, in quei pochi momenti con lui accanto, aveva dimenticato tutto. E voleva sentirsi così, voleva sentirsi libera.
Il cuore le batteva ancora forte quando uscì dal museo, aveva ancora nella mente gli occhi di Ante e il suo meraviglioso sorriso. Forse stava facendo una cazzata, ma ne aveva bisogno.
Tumblr media
4 notes · View notes
Text
Auguri babbo , purtroppo quest'anno non potrai vedere il regalo che ti ho fatto, ma questa rosa è per te. Anche se non sei più qua con me fisicamente sei sempre nei miei pensieri. Non sei più qui con me però il tuo ricordo è indelebile. Ogni volta che ti penso, mi vengono le lacrime agli occhi. Non so quanto tempo mi ci vorrà per superare questa cosa mi manchi. Spero che un giorno ci rincontreremo e tu sarai fiero di me , mi stringerai in un abbraccio e non mi lascerai più.
Buon compleanno angelo mio spero che lassù avrai passato una buona giornata.
Ti penso sempre la tua bambina 💞
Tumblr media
7 notes · View notes
Text
Seduti. Un caffè.
“Auguri”.
“Grazie”.
“Come stai?”
“Male.”
“Mi dispiace.”
“Questa sera avete da fare?”
“No.”
“Cena a casa mia?”
“Va bene.”
Inizia il teatrino.
Non è una cena. È un compleanno, solo che si sono ricordati di invitarmi troppo tardi.
Io il regalo tra le mani non ce l’ho, non sapevo che avremmo avuto occasione di rivederci.
Non ero stata avvisata neanche del suo ritorno … o forse dovevo immaginarlo?
La guardo mentre scarta i pacchetti degli altri.
Le piacciono.
La guardo da lontano, e insabbio l’imbarazzo con un sorriso.
Si aspettava qualcosa da me?
No, non era neanche previsto che fossi qui.
Mi tengo le mani e tremo per il freddo.
Ci sediamo. Tutti mangiano gli antipasti.
Io cerco di liberare la mente. Non importa. Mi vogliono qui. Se ne sono ricordati tardi, ma sono sicura che mi vogliono qui con loro.
Un bicchiere di vino.
Due.
“Mangia”.
“Mangia”.
“Mangia”.
“Mangia”.
“Mangia”.
“Ma come, già piena?”
Già piena di questa cena.
Tutti ridono. Io non lo so, sarà il vino, ma non riesco ad entrare nel loro mondo.
Parlano, ma sembra una lingua distante, lontana.
Mi guardo intorno, nessuno mi sta guardando. Nei loro racconti, nei loro discorsi il mio nome non compare più.
Le loro risate non si mischiano alle mie.
Le loro mani esprimono movimenti d’affetto, di complicità, di una confidenza che ormai non mi appartiene più.
Ho capito.
Non è il vino a farmi sentire come se stessi in una bolla. Al contrario, sono proprio io a stare fuori.
E perché non invitare all’ultimo anche per capodanno?
Non conta che te lo diciamo il giorno prima e semplicemente perché è casualmente uscito il discorso, non conta che tu sia un’aggiunta improvvisata, non sentirti di troppo!
Non ti abbiamo pensata, la tua presenza era indifferente, però adesso sei qui, e a guardare i tuoi occhi persi ci fai un po’ tenerezza.
L’amicizia.
Chiamatela amicizia.
Questo è tutto quello che mi ha lasciato: tante lacrime e un dubbio lacerante.
Perché si dimenticano sempre di me?
3 notes · View notes
elenascrive · 2 years
Text
Caro Joker,
oggi torno a scriverti e so già che Ti aspettavi che lo facessi, considerata la giornata particolare. Oggi infatti non è un Giorno qualunque; è il 6 Giugno, la data che Ti ha visto venire al Mondo 9 anni orsono. È il Tuo Compleanno ed Io non posso non tenerne conto. Anche se non sei più con Me fisicamente, il Mio Cuore Ti sta già festeggiando e queste Mie modeste Parole vogliono essere il Mio Regalo. Da quel dannato 5 gennaio 2021, non hai mai smesso di starmi accanto, manifestandomi la Tua Presenza affettuosa e continua attraverso ogni cosa Ti venisse alla mente, con ogni mezzo possibile ed immaginabile dunque, soprattutto nei momenti di difficoltà quando la Tua mancanza è ancora più straziante. Proprio come hai fatto ultimamente, quando mi hai vista parecchio insofferente a causa di quelle brutte ingiustizie che Tu conosci bene. Così hai fatto sì di venirmi a trovare in una notte apparentemente normale, mentre stavo dormendo agitata e smarrita, facendo capolino in un Sogno che è finito con il diventare d’oro, calmandomi di colpo. Era da tanto che non accadeva che venissi a trovarmi, da più di un anno, subito dopo che Te ne sei andato. È stato fantastico rivederti, nonostante non sia riuscita ad accarezzarti. Ti ho visto sereno e gioioso segno perciò che Ti stai trovando bene dove sei adesso, anche se lo so che Ti stiamo mancando un Mondo, proprio come Tu manchi a Noi tutti! Grazie a questo Sogno le giornate a seguire sono state meno inquiete. Che potere che hai, non so se Te ne rendi conto?!
Ma non è finita qui, poiché hai trovato il modo di fare molto di più, facendomi incontrare in un giorno soltanto diversi Beagle, finendo pure con l’accarezzarne qualcuno, e lì è stato l’apoteosi poiché è stato come donare una carezza a Te, quella stessa carezza che non sono riuscita a darti mentre beata Ti sognavo. Questi episodi meravigliosi hanno finito con il sconvolgermi un sacco, semplicemente perché ancora una volta ho potuto constatare che non sono mai da sola, non finché ci sarai Tu sempre pronto a vegliare su di Me, donandomi la carica necessaria per continuare a combattere la Mia difficile, tortuosa Battaglia!
Joker, da quando Te ne sei andato molte cose sono cambiate, alcune perfino peggiorate senza possibilità di poterle migliorare in qualche modo, nonostante la Mia buona volontà e l’impegno che lo sai bene, non mancano mai! Alle volte è difficile resistere a tutto questo e non Ti nascondo che quando penso che ogni Mio sforzo sia praticamente inutile per provare a cambiare un po’ le sorti di questa negatività buttatami prepotentemente addosso, mi prende un po’ di sconforto che mi fa sentire ancora più orfana della Tua Assenza. Fortuna che poi riesci ad accorgertene tempestivamente, venendo subito in Mio soccorso come in questo caso. Oramai lo hai capito che non posso fare a meno di Te, ecco perché continuo ad amarti immensamente con tutta la Mia Anima, poiché Tu sei il Mio JOKER e lo sarai per sempre!
Ti Amo Mio Monello Adorato,
sempre Ti amerò!
Al prossimo incontro allora,
sperando che Tu possa trovarmi più serena di ora!
Buon Compleanno e Tanti Auguri di Cuore,
Angelo Peloso con le Ali al posto delle orecchie.
Tua infinitamente
Lellina
@elenascrive
16 notes · View notes