Tumgik
#pasticciere
siciliatv · 7 months
Link
0 notes
Photo
Tumblr media
Demoro mas saiu a braba hahahahaha só agradece meu parceiro 👊🏻 . . #michelangelo #semifreddo #gelato #tattoo #pasticciere #gelatier #traditionaltattoo #chocolate #neotraditionaltattoo #blackandgrey #tattooms #loucosportattoo #fineline #campograndems #arttattoo #renascentista #europe #draw #queertattoo #davinci #pistacchio #caramelo #vatican #tattoofeminina #linework #sistinechapel #brasil #sketching #criaçãodeadão #adao (em Rafael Miller - Tatuagem) https://www.instagram.com/p/Cop0K4Hpq7Z/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Text
Stamattina ho messo a lievitare un poolish, con cui ho preparato un impasto a ora di pranzo. Ho seguito le ricette dei corsi di panificazione a cui ho partecipato nel 2021, usando delle farine più o meno consone. Con l'impastatrice non è andata bene come speravo: all'inizio, con la velocità più bassa, il gancio non prendeva bene l'impasto; quindi ho aumentato alla seconda velocità; dopo un po' ho provato a toccare la massa ed era più calda di quello che doveva essere; ho fatto delle pause e non ho continuato ad impastare oltre un certo limite di tempo. Nel pomeriggio ho formato l'impasto; mentre aspettavo di poter accendere il forno ho schiacciato le due pale più volte, lasciandole riposare ogni volta. Ho provato a fare della schiacciata ai semi di lino(no, non sono ancora finiti).
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
I segni delle ditate si vedono ma i buchi sono tornati su durante la cottura, riversando l'olio sulla teglia
Devo essere stato troppo delicato/prudente l'ultima volta che le ho pressate. Ancora non sono riuscito a trovare una via di mezzo tra schiacciare troppo e schiacciare troppo poco. Quanti anni sono che ogni tot mesi ci riprovo? ಥ⁠‿⁠ಥ ci riproverò
Comunque è molto buona. Ne ho mangiato un pezzo quando era ancora tiepida, era morbida dentro e croccante fuori. Carboidrati e grassi.
1 note · View note
difensoredelfocolare · 7 months
Text
Tumblr media
Un grande ritorno: la zucca!
youtube
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
PER LA PASTA
100 g di farina “0”
100 g di semola di grano duro
2 uova
olio extravergine d’oliva
PER IL RIPIENO:
300 g di zucca delica cotta (mezza zucca cruda)
150 g di Parmigiano Reggiano
noce moscata
sale se necessario
pepe
PROCEDIMENTO
Elimina i semi dalla zucca, tagliala in pezzi e cuocila in forno a 200°C per 40/50 minuti. Dovrà risultare molto morbida;
Nel frattempo prepara la pasta all’uovo nel solito modo, avvolgila nella pellicola e falla riposare per almeno 30 minuti;
Quando la zucca sarà cotta lasciala raffreddare e poi raccogli tutta la polpa in una ciotola, schiacciala con una forchetta e poi aggiungi il Parmigiano grattugiato, la noce moscata e, se serve, il sale;
Raccogli il ripieno in una sacca da pasticciere;
Stendi la pasta fino a raggiungere uno spessore non troppo sottile, taglia dei dischi di 5 cm di diametro, oppure dei quadrati con i lati di 7 cm e aggiungi al centro il ripieno;
Piega a metà i dischi e poi unisci le estremità avvolgendole sul dito;
Disponi i tortelli su un secca-pasta o su un vassoio foderato con carta da forno;
Cuocili in acqua salata e condiscili con burro e salvia oppure con dell’ottimo ragù di carne.
45 notes · View notes
satureja13 · 10 months
Text
Tumblr media
06:39 am
An usual morning for Jebho. They share the bath all the time ^^' The Boys will have to leave the hotel soon - into an uncertain future...
Tumblr media
Jack didn't last long in his pizza bag last night. Even though he was exhausted from driving the truck (very slowly, bec no driver's license) through the night to Tartosa, Saiwa, him (and the others of course) were worried Vlad could die again from drinking Ji Ho's poisonous blood.
So Saiwa and Jack were keeping watch. (Like they did at Mount Komorebi ;) Sai: "Jack! He's waking up!"
Tumblr media
Vlad: "?" Sai: "We can't lose you again." Vlad: "I told you I'm fine." And he really was. Maybe his body developed antibodies or death/hellfire/the bond changed him - who knows. And something else has changed since yesterday: the bond wasn't demanding anymore. Neither Vlad nor Ji Ho felt the usual drag towards the other or the urge to charge the bond. They tightened the bond on winter and summer solstice - maybe this has closed the circle? Or the bond had done it's duty by leading Vlad and Ji Ho to their powers to defeat the council (at least for a while)?
Tumblr media
Whatever - they had to leave the hotel and then they had breakfast at the Piazza Matteotti.
And while they were pondering what to do now and where to go - Signore Srini, the pasticciere (confectioner) recognized them from yesterday's broadcast.
He was so happy that they made the council leave that he offered them to stay at his family's old llama farm turned camping site - for free! He described them the way and said they could stay as long as they wanted since the summer season hasn't started yet.
Tumblr media
It seems their rainy days have ended! Saiwa: "Mille grazie Signore Srini!"
Tumblr media
Così piccola e fragile mi sembri tu e sto sbagliando di più. Così piccola accanto a me e fragile o no ma in fondo sei molto più forte di me! E con la voce che hai sensazioni mi dai m'innamoro, fragile sei tu... Sottovoce tu mi esponi i tuoi problemi poi ridi e ti neghi a me mentre io
(So little and fragile but actually you're stronger than I am And with the voice that you have you give me this feeling I fall in love, you're fragile Quietly you tell me your problems and after that you laugh and deny)
Piccola Et Fragile - Drupi
From the Beginning  ~  Underwater Love ~  Latest TMI: I'm so happy that I got rid of that plumbob (again) and can see the speech/thought bubbles! They even inspired the post today ;)
52 notes · View notes
alessandrom76 · 4 months
Text
Tumblr media
il barattolo di biscotti
nel regno, già proprio in quel regno di cui vi ho già raccontato, c'era un pasticciere bravissimo; era panciuto e paffuto, e nonostante le sue torte fossero bellissime e i suoi pasticcini sopraffini, quello in cui riusciva meglio era sfornare dei biscotti deliziosi: tondi, semplici, eppure buonissimi. erano così buoni che se avevi avuto una brutta giornata, ti bastava morderne uno e subito tornava il buonumore.
un giorno però il pasticcere decise di partire, fu irremovibile nella sua decisione. allora salutò tutti e fece due regali alla regina: per prima cosa le donò un barattolo bellissimo, stracolmo di biscotti e poi le diede le chiavi della sua vecchia bottega; quindi, sorridente e carico di valigie partì.
la regina subito ordinò di portare il barattolo a palazzo e di chiuderlo con un lucchetto che solo lei poteva aprire e poi... poi passarono un po' di giorni e accadde una cosa strana.
ogni volta che la regina si sentiva triste, o aveva semplicemente voglia di un biscotto, si avvicinava al barattolo... ma si tratteneva, e mordendosi le labbra si costringeva a rinunciare a quel piccolo piacere, a quella piccola dolcezza che oramai forse più che piacere era per lei vera e propria medicina.
così passarono i giorni e lei divenne sempre più triste, ma sempre più decisa a conservare il suo dolce tesoro.
e venne la sera della festa in paese e, come da tradizione, la regina uscì per salutare il suo popolo e, come ogni anno, si sedette sul trono approntato al centro della piazza e piano piano salutò tutti quelli che venivano a renderle omaggio.
fu ad un certo punto che arrivò una bambina... poco più di un soldo di cacio, con un grande sorriso di denti da latte e le ginocchia sbucciate per le cadute durante le corse e i giochi con gli amici.
« perchè sei triste? » le chiese la piccola. « oh... ma io non sono triste » rispose la regina. « non è vero, io lo so, lo capisco. perchè anche io quando mi faccio male cerco di trattenere le lacrime, ma poi, se proprio non ce la faccio, mangio uno dei biscotti magici che mi ha regalato il pasticciere prima di partire... come questo. » la bambina prese dalla tasca un biscotto, mezzo sbriciolato « mordilo, ti farà stare bene, è l'ultimo che ho, ma spero sia abbastanza. »
la regina strabuzzo' gli occhi, e scoppiò in lacrime. finalmente capì. finalmente comprese cosa fare dei regali del pasticciere.
ordinò subito alle guardie di portare il barattolo di biscotti in piazza e di romperlo in mille pezzi. i biscotti fuoriuscirono e si riversarono golosamente sul tavolo e formarono una piccola montagnola di dolcezza, e tutti ne mangiarono.
e per una sera tutti furono felici.
per una sera.
...
e adesso lo so, mi chiederete: « ... e poi?... dopo quel giorno? »
beh non tutte le storie hanno una fine, e nemmeno questa ce l'ha. perchè le storie spesso non finiscono, ma continuano. comunque, se proprio lo volete sapere, il pasticciere non tornò mai più nel regno, e i biscotti magici scomparvero per sempre.
ma se passate di lì, ogni giorno, poco prima dell'ora della merenda, sentirete un dolce profumo arrivare da una vecchia bottega, allora, guardando attraverso una finestrella, vedrete una regina impastare e infornare piccoli biscotti, semplici e tondi. se siano buoni non lo saprei dire, e men che meno so se rendano felici a mangiarli...
... ma quello che so, quello che ho visto, è che la regina, con le mani impiastricciate e tutta sporca di farina, sorrideva.
@alessandrom76
7 notes · View notes
abatelunare · 6 months
Text
Il boscaiolo pasticciere
Mette tutti i suoi dolci nell'abbattitore.
9 notes · View notes
bicheco · 9 months
Text
Il gioco del pazzo
Come sapete io sono in fissa con la creatività, la mia ma anche la vostra, credo che tenere in esercizio i neuroni ed esprimersi sia l'unico modo per rimanere vivi; o quantomeno uno dei modi più divertenti ed economici.
Ho deciso quindi di lanciare la mia sfida sapendo perfettamente che nessuno la raccoglierà. Però magari mi sbaglio e mi stupirete, qualcuno quantomeno, tuttavia non credo, ormai vi conosco: siete dei morti di sono (nel senso dell'egocentrismo spinto).
Ho scritto quindi l'inizio di uno strano raccontino: vi sfido a continuarlo. A finirlo. Mi piacerebbe davvero leggere in che modo lo fareste procedere.
Eccolo qui.
Johnny è un uomo di mezza età e vive a New York. Questa bizzarra vicenda infatti potrebbe capitare solo a New York, la città delle grandi illusioni e delle ancora più grandi delusioni. Dicevamo di Johnny: un uomo solo, stanco, perso e disperato, in questo momento l'uomo sta andando a suicidarsi. Troppi problemi: sentimentali, economici, esistenziali, la vita non gli piace più, ha deciso di farla finita. Ci ha pensato tante volte, stanotte però troverà la forza per lanciarsi giù dal ponte, un semplice salto e poi... più niente. Quando ormai è in piedi, dritto sul cornicione, a solo un passo dal vuoto, è una voce a fermarlo: "Scusi signore, avrebbe un attimo di tempo da dedicarmi? Vedo che è impegnato, e anche piuttosto determinato direi, tuttavia credo che se mi concederà un momento di attenzione, non se ne pentirà". La voce è quella di un vecchio signore vestito tutto di bianco, potrebbe essere una specie di angelo sceso dal cielo, ma anche un semplice pasticciere a fine turno. Johnny scende e si avvicina all'uomo, il quale gli porge una scatola. "Io adesso mi allontano, quando sarà rimasto da solo la apra, dentro troverà tre buste che credo potrebbero suscitare il suo interesse. Buona notte e... buona fortuna". L'uomo sorride e con passo lento sparisce all'orizzonte. Nella scatola Johnny trova anzitutto una grande busta gialla con sopra scritto "problemi economici": dentro la busta una corposa mazzetta tutta con banconote da mille dollari. Johnny è sbalordito. Nel pacco poi c'è una seconda busta: "problemi d'amore" recita la scritta. Dentro la busta una lettera con un indirizzo e poche parole "Sono qui, ti sto aspettando, raggiungimi. Mary". La terza busta, "problemi esistenziali", contiene una chiave e null'altro.
Fine prima parte. In attesa della seconda. Buon gioco.
8 notes · View notes
girulicchio · 2 months
Text
Gender reveal
I festoni sono di due colori: rosa confetto e azzurro cielo. La torta è divisa in due metà, con le guarnizioni a tema e un ripieno che farcisce d'attesa l'evento. L'emozione si taglia con un coltello, tutti sono in brodo di giuggiole e le fazioni sono perlopiù celate dalla maschera del "finché è sano, siamo tutti contenti".
Il vociare è allegro, frizzante e trasmette da un capo all'altro della stanza la gioia della nuova vita in arrivo. Anche se la creatura è ancora nel grembo materno, tutti le sembrano particolarmente affezionati.
Per far passare la giornata, sono stati organizzati giochi, quiz, brindisi e tanto altro: tutto con una solennità a tratti - diciamolo pure - eccessiva. Dopo appena due ore, gli invitati iniziano a sentirsi stanchi e frastornati. Al calar del sole non ci sono più quelli che vogliono un maschio e quelli che vogliono una femmina, ma solo quelli che vogliono andare via.
Il fatidico momento, anelato da tempo immemore, quando ormai l'entusiasmo sembra aver lasciato definitivamente spazio alla noia profonda e all'irritazione, arriva: il taglio della torta.
La felice coppia si appresta ad incidere, una mano per uno, il doppio strato di glassa e pandispagna che annuncia, di fatto, la fine della lunghissima festa.
Lui e lei guardano per qualche secondo la farcitura, increduli, pensando ad uno scherzo degli invitati.
La crema è di un pallido giallo canarino. Tra la rabbia dei parenti, l'imbarazzo degli amici e la confusione degli ospiti, nessuno ha pensato al possibile messaggio del pasticciere.
Perché di solito si è abituati agli errori ortografici, alle trascrizioni eccessivamente fedeli dei messaggi al telefono, ma mai si pensa al tocco d'artista di un umile mastro dolciere.
Personalmente, credo che non sia stata né una dimenticanza, né una protesta. Il messaggio, ai miei occhi, è piuttosto chiaro.
Congratulazioni, vostro figlio è sui generis.
2 notes · View notes
unapinetaamare718 · 10 months
Text
Pasticceria e dolcezze
Nel Medioevo si ha la distinzione tra cuochi e pasticcieri e, con la scoperta della canna da zucchero, nasce la vera pasticceria. Nel XVI secolo, in seguito al matrimonio di Caterina de’ Medici con Enrico II, arrivano in Francia dall’Italia i primi gelati e la pasta choux inventata dal pasticciere mediceo Penterelli. Nel XVII secolo Anna d'Asburgo introduce in Francia il cioccolato dalla Spagna mentre il pasticciere francese François Vatel inventa la crema Chantilly, o meglio la rende così famosa al punto che molti pensano che ne sia stato lui l’inventore. Ma è nel XIX secolo che la pasticceria francese raggiunge l’apice quando Marie-Antoine Carême, considerato da alcuni storici il primo grande pasticciere dei tempi moderni, pubblica "Le pâtissier royal parisien", il manuale per eccellenza della pâtisserie française. La maggior parte dei dolci francesi che conosciamo risale proprio al XIX secolo.
Oggi molti grandi classici della pasticceria vengono rivisitati in chiave moderna da dei chefs pâtissiers capaci di ricercare creatività e innovazione nelle loro produzioni. Gaston Lenôtre, Philippe Conticini, Jean-Paul Hévin, Christophe Michalak, Pierre Hermé, sono solo alcuni dei più grandi innovatori nell'arte dolciaria francese degli ultimi decenni.
La pasticceria francese è un vero e proprio mondo di dolcezza e golosità: scopriamo insieme i suoi dolci più famosi!
Tumblr media
9 notes · View notes
Text
MASCHILE PLURALE 2024
Tumblr media
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/gPAPCd3TXK
:: Trama Maschile plurale ::
Tre anni dopo la morte di Denis, l'amico che li ha uniti, Antonio e Luca incrociano di nuovo le loro esistenze. Antonio è diventato un pasticciere di successo e workaholic. Luca invece ha conosciuto Tancredi, operatore di una casa-famiglia per giovani LGBTQ+, che lo ha aiutato a superare una fase complessa della sua vita. Quando i due si ritrovano, Antonio - la cui vita sentimentale stenta a decollare - capisce di provare qualcosa di importante per Luca, e gli propone di rilevare insieme il forno di famiglia che l'amico è stato costretto a vendere. Un'avventura che ha come scopo finale la (ri)conquista di Luca. Nonostante Cristina, l'amica storica, sia scettica, Antonio tenta di sabotare la relazione di Luca, convinto che il passato sia tornato per aiutarli. Sarà davvero così? O è solo un'illusione?
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
2 notes · View notes
Text
MASCHILE PLURALE
Tumblr media
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/gPAPCd3TXK
:: Trama Maschile plurale ::
Tre anni dopo la morte di Denis, l'amico che li ha uniti, Antonio e Luca incrociano di nuovo le loro esistenze. Antonio è diventato un pasticciere di successo e workaholic. Luca invece ha conosciuto Tancredi, operatore di una casa-famiglia per giovani LGBTQ+, che lo ha aiutato a superare una fase complessa della sua vita. Quando i due si ritrovano, Antonio - la cui vita sentimentale stenta a decollare - capisce di provare qualcosa di importante per Luca, e gli propone di rilevare insieme il forno di famiglia che l'amico è stato costretto a vendere. Un'avventura che ha come scopo finale la (ri)conquista di Luca. Nonostante Cristina, l'amica storica, sia scettica, Antonio tenta di sabotare la relazione di Luca, convinto che il passato sia tornato per aiutarli. Sarà davvero così? O è solo un'illusione?
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
4 notes · View notes
diceriadelluntore · 1 year
Text
Gita #2 Como
Il treno stavolta l’ho preso in orario, ma un passaggio a livello, a Lugo, danneggiato da qualcuno, mi stava facendo perdere la coincidenza, di incontri con amiche speciali e inimitabili, di formaggi, di fiori e di livelli dell’acqua inusuali e di pasticciere che fanno cornetti al pistacchio sublimi ma non sanno fare i conti.
Tumblr media Tumblr media
Il Duomo di Como è la terza Chiesa più grande della Lombardia, dopo il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia. Iniziato nel 1396, e terminato quasi 350 anni dopo, nel 1740, la cattedrale di Santa Maria Assunta, questa è la sua denominazione corretta, nella sua porta settentrionale, ha delle decorazioni meravigliose, una particolarmente consunta, perchè si dice che il toccarla porti fortuna: si dice infatti che la rana del portale sia il livello eccezionale a cui arrivò l’acqua del vicino lago in una esondazione. Altri che sia il simbolo del rinnovamento, in quanto animale che subisce una metamorfosi. Sia come sia, non si capisce affatto che è una rana, e manca anche della testa, martellata da un anonimo uomo nel 1912, e mai riparata.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Villa Carlotta a Tremezzo: uno dei tanti esempi di ville aristocratiche che si affacciano sulle rive del lago, costruita dai Clerici, ricca famiglia di imprenditori e banchieri, a cavallo tra 1600 e 1700, poi passò ai Sommariva nel 1801, infine nel1843 alla principessa Marianna di Orange-Nassau, moglie del principe Alberto di Prussia che la donò alla figlia Carlotta di Prussia  in occasione delle nozze con il duca Giorgio II, principe ereditario di Sassonia-Meiningen, celebrate nel 1850, che le diedero il nome che ancora oggi ha. Dalla vista spettacolare, è famosa per i suoi giardini, con oltre 500 specie di piante. 
Tumblr media Tumblr media
Villa Olmo, la più  rilevante tra le ville del comasco, oggi parco cittadino
Tumblr media Tumblr media
Cose buone assaggiate: gli sciatt, cubetti di bitto fritti in pastella di grano saraceno, il taroz, un piatto valtellinese con patate, fagiolini, formaggio e burro, e un vino spettacolare, questo:
Tumblr media
un nebbiolo vinificato in bianco
Tumblr media
Affreschi dell’abside della Chiesa di San Abbondio, patrono di Como (XIII secolo).
Tumblr media Tumblr media
Quel ramo del lago di Como... è il ramo verso Lecco, che fino al 1992 era non provincia autonoma, ma provincia di Como.
Tumblr media
Per una volta metto anche una mia foto
18 notes · View notes
solobrividiecoraggio · 2 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Il risotto allo zafferano con la pancetta si è asciugato durante il trasporto, a tavola era riso a blocchi più che altro. Ma va bene, fosse stato meno abbondante (era troppo, non riesco quasi mai a dosarmi) e fossi stato a mio agio avrei chiesto di poterlo riscaldare. Penso che anche aggiungendo solo acqua avrei potuto ripristinare la consistenza desiderata.
Sono stato a casa di amici per una cena di carnevale: ho portato del riso venere con soia edamame e mais, del "risotto" come ho detto, e zucchine e carote come verdura. Ho portato anche della salsa di soia e del pesto di peperoncini, per eventualmente arricchire il riso venere. Per il dolce un amico, una delle persone del gruppo della montagna, ha preparato dei bomboloni. Mi ha chiesto di aiutarlo a finire il lavoro, per il fatto che, ormai anni fa, sono arrivato ad essere apprendista aiuto pasticciere. Quindi mentre lui friggeva io ho zuccherato e farcito. Mi sembra di essere riuscito a non sporcare la felpa bianca di Tumblr.
La serata è andata. Ero senza costume, come avevo anticipato, ma io avrei voluto potermi vestire. Vestirsi non è impossibile, però.. perché agli altri sembra così semplice vestirsi, anche senza spendere?.. è solo una mia impressione?... Prima che uscissi, per preparare tutto ho fatto tardi e ho dovuto farmi aiutare. Sul posto, essendoci persone che non conoscevo, ma soprattutto per la scomodità del tavolo e delle sedie, ero un po' a disagio, stretto, a cercare di non invadere lo spazio altrui.
3 notes · View notes
difensoredelfocolare · 10 months
Text
Tumblr media
Per voi frolla o riccia?
youtube
INGREDIENTI PER CIRCA 8 SFOGLIATELLE
Per la pasta frolla:
150 g di farina “00”
50 g di semola rimacinata di grano duro
100 g di strutto (o di burro)
80 g di zucchero
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 uovo intero
Per il ripieno:
200 g di acqua
50 g di semola rimacinata di grano duro
Pari peso di ricotta di pecora (circa 200 g)
100 g di zucchero
50 g di canditi (arancia e cedro)
1 uovo
cannella
scorza di limone
sale
20 g di burro
1 tuorlo per spennellare
PROCEDIMENTO:
In una ciotola metti lo strutto o il burro morbidi e aggiungi lo zucchero e lavorali fino a incorporarli;
Aggiungi l’uovo e mescola fin quando non è ben amalgamato, poi unisci la farina e il lievito in due volte;
Amalgama il tutto e poi avvolgi la frolla nella pellicola e falla riposare in frigorifero per almeno tre ore;
In una pentola aggiungi l’acqua, il burro e il sale e porta a ebollizione;
Appena l’acqua sfiorerà il bollore aggiungi la semola a pioggia mescolando con una frusta. Poi mescola con un cucchiaio fin quando il tutto non si staccherà dalle pareti;
Metti la polentina in una ciotola e inizia a mescolare per farlo intiepidire;
Unisci i canditi e sempre mescolando l’uovo e poi la ricotta. Unisci poi anche gli aromi: la cannella e la scorza di limone;
Riprendi la frolla, forma un filoncino e poi delle palline di circa 50/60 g;
Metti il ripieno in una sacca da pasticciere;
Stendi poi le palline a formare un ovale dello spessore di circa 2/3 millimetri, riempi con il ripieno poi chiudi e taglia via l’eccesso di pasta;
Disponi le sfogliatelle su una teglia foderata con carta da forno;
Falle poi riposare un’ora in frigorifero, pennellale con l’uovo e cuocile in forno a 200 gradi per 20 minuti.
Falle intiepidire e spolverizzale con lo zucchero a velo prima di servirle.
26 notes · View notes
unevaguedeprintemps · 9 months
Text
Tumblr media
.
Torta Dobos
.
Una torta ungherese inventata dal pasticciere József Dobos nel 1884, la cui ricetta rimase segreta
fino a quando Dobos la regaló alla camera dei pasticcieri di Budapest.
.
È composta di sei strati di pan di Spagna, su cui è spalmata una crema di cioccolato e burro, mentre sulla cima è presente uno strato sottile di caramello.
Il bordo è ricoperto di nocciole macinate, castagne, noci o mandorle, e la farcitura al caramello.
.
.
.
Io l’ho mangiata a Budapest.Squisita!😋
Beh mo ve l’ho detto ! 😁🥳
.
Fonte wikipedia
ph unasardatralenuvole
6 notes · View notes