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#orecchini donna
lechiccheditatty · 2 years
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ORECCHINI all'uncinetto con cristalli e Agata bianca.
ORECCHINI all’uncinetto con cristalli e Agata bianca.
Orecchini con mora centrale lavorata all’uncinetto con filato gioiello e cristalli rosso cangiante. Perno a lobo con agata bianca e pendente con sfera in agata bianca sfaccettata.Semplici ed eleganti allo stesso tempo, sono l’ideale complemento da abbinare ad outfit che spaziano dal casual alla serata elegante.I colori in particolare, il bianco e il rosso, li rendono particolarmente adatti ad…
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Malibu Orecchini Orecchini a soutache Realizzati con Soutache italiano di alta qualità, cristalli , perline e molto altro. Tutto cucito interamente a mano. Orecchini pronti per dare un tocco in più al tuo giorno Speciale❤️ Malibu Collection pronta ad espandersi. Presto in arrivo altri Gioielli e accessori Inoltre vi ricordo che tutti i miei gioielli so sono personalizzabili. Sia nei colori che nella forma. Scrivimi per realizzare insieme l accessorio perfetto che ti accompagnerà nel giorno più importante della tua vita 💖 ____________________ #vanessasabstierjewelry #newpost #donna #bride #bridetobe #bridedress #bridestyle #influenceritalia #earrings #brideaccessories #bridejewelry #jewelryinfluencer #bride2023 #soutachejewerly #orecchini #soutache #mustlove #valentineday #sposa #sposa2023 #Blue #beautiful #love #orecchinisoutache #statementjewelry #buongiorno #wedding #gioielli (presso Catania) https://www.instagram.com/p/CoKHfC2tQYf/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ceramichegioiello · 1 year
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Girocollo placcato in oro con foglia Cadente✨✨ . . . https://wa.me/c/393770936688 . . . #orecchini #gioielli #jewelsdesign #jewels #ceramica #ceramicart #fattoamano #fattoamanoconamore #handemade #handemadewithlove #designinspiration #Design #gioielliartigianali #fashion #fashionstyle #modella #acciaio #argento925 #donna #accessori #artist (presso Sicilia, Italy) https://www.instagram.com/p/CkadRh9oss9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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stellastjamessongs · 1 year
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The Job Interview
Aveva impostato la sveglia di buon mattino e l'aveva disattivata al primo trillo, essendo già più che cosciente. Era riuscita a dormire discretamente rispetto alle proprie (pessime) aspettative, sicuramente aiutata dalla serata in compagnia e dalla conversazione spensierata e non troppo concentrata sul colloquio che avrebbe avuto da lì a poche ore. Si era sollevata dal letto e, camminando con passo felpato per non disturbare il ragazzo o Pooka che ancora dormiva nella cuccetta, si era diretta verso la cucina. In verità il rimescolio all'altezza dello stomaco era ben diverso da quello che solitamente precedeva la colazione, ma aveva già optato per qualcosa di leggero che le desse energia ma non rischiasse di appesantirla o, peggio ancora, comportasse effetti collaterali ben poco gradevoli con la prospettiva di un incontro così importante. Aveva quindi sorseggiato una tazza di the e si era costretta a mangiare almeno tre biscotti. All'arrivo di un Pooka scodinzolante e allegro, si era affrettata a versargli acqua e croccantini nelle sue ciotole ed era tornata in camera, chiudendosi l'uscio alle spalle.
Quindi (dopo aver controllato l'orologio e aver constatato che sì, era perfettamente in orario con il programma pre-colloquio), aveva steso il tappetino e indossato un completino elasticizzato che le consentisse agevolmente di seguire la sedicente playlist rilassante di un'insegnante di yoga. Dopo circa un quarto d'ora, dovette arrendersi e ammettere che era difficile stabilire se la donna avesse sopravvalutato il proprio talento, o se avrebbe dovuto rassegnarsi al fatto che il proprio corpo fosse letteralmente incapace di rilassarsi. Non restava che cominciare a prepararsi con calma e con serenità. Aveva già estratto dall'armadio il completo confezionato da Quinn e nella valigetta aveva già inserito tutta la documentazione necessaria, gli spartiti e il MacBook.
Dopo la doccia si era spalmata la crema per il corpo e, attenta a non sgualcirlo, aveva indossato il tailleur: una camicetta di un rosa antico, sotto una giacca di una sfumatura più accentuata e abbinata ai pantaloni che ne fasciavano perfettamente le gambe. Aveva indossato le scarpe eleganti ma assai scomode il cui tacco avrebbe dovuto slanciarla (se non si fosse presa una storta prima, mandando all'aria il colloquio stesso) e si era applicata un trucco leggero, prima di dedicarsi ai capelli che erano modellati in una lieve ondulatura. Aveva quindi indossato orecchini abbinati, un orologio da polso più elegante di quello quotidiano e un bracciale. Studiò il proprio riflesso un'ultima volta, lisciando la camicia da pieghe invisibili e traendo un profondo respiro, prima di accennare a un sorriso. “Buongiorno,” cinguettò a voce bassa, “mi chiamo Stella St. James, ho sempre sognato di incidere le mie canzoni e...” si interruppe, scuotendo la testa e dovendo resistere dall'impulso di passarsi le mani tra i capelli. Inspirò ed espirò profondamente, prima di schiudere gli occhi e ricominciare. “Mi chiamo Stella St. James e... credo che darò di stomaco da un momento all'altro,” gemette con voce più stridula, accomodandosi sul bordo della vasca da bagno.
Si interruppe al suono del cellulare la cui suoneria personalizzata le segnalò che si trattava della madre, come prevedibile. Seppur avesse il timore che avrebbe rischiato di vomitare se avesse parlato a lungo e prima del colloquio stesso, si costrinse a ritornare nella camera da letto per rispondere. Ma, dopotutto, la madre aveva la straordinaria capacità di condurre quasi da sola un'intera conversazione, ragion per cui dovette limitarsi a dei mormorii che le dessero prova che stesse ascoltando e fosse d'accordo. Riuscì persino a ridere della minaccia non troppo velata di sporgere denuncia contro la casa discografica nel caso in cui le avessero fatto intraprendere a vuoto quel viaggio. Le promise che le avrebbe telefonato nell'esatto momento successivo all'esito del colloquio e sospese la chiamata. Solo allora lesse i messaggi di incoraggiamento e di auguri degli amici e delle amiche, quelli di Rebecca e di Karen e l'ansia, per brevi secondi, cedette il passo alla tenerezza e a un pizzico di commozione. Scosse il capo e le parve quasi di sentire la voce di Quinn che le intimava: “Non pensarci neppure! Non è un mascara waterproof!”
Si rimise in piedi e controllò la propria agenda e l'orologio: aveva spuntato tutte le voci della lista, aveva tutto il necessario addosso e nella valigetta. Quindi, in teoria, era pronta. Devo solo smetterla di tremare e uscire da questa stanza, si disse con un ultimo sospiro. Socchiuse gli occhi, appoggiò la mano sulla maniglia, rilasciò il respiro e infine uscì dalla propria camera.
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ma-pi-ma · 1 year
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Donna Primavera, ha una veste tutta grazia, si veste di limone e di arancio fiorito.
Come sandali prende alcune larghe foglie, prende come orecchini alcune fucsie rosse.
Uscite ad incontrarla per queste strade. Va pazza di soli e pazza di trilli!
Donna Primavera, che ha l’alito fecondo, si ride di tutte le pene del mondo…
Non crede a chi parli di vite meschine. Può forse trovarle fra i gelsomini?
Può forse incontrarle vicino alle fonti a specchi dorati e canti ardenti?
Nella terra inferma di brune crepe accende rosai con rosse piroette.
Mette le sue trine, attacca le sue foglie sulla pietra triste delle sepolture…
Donna Primavera, con mani splendide ci fa spargere rose lungo la vita;
rose di allegria, rose di perdono, rose di affetto e di esultanza.
Gabriela Mistral, Donna Primavera
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petalididonna · 1 year
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Parlavo con mia nonna ieri, parlavo di quel lui che mi aveva tradita, ferita. E lei mi ha detto….
”Sai, ai miei tempi quando un uomo si innamorava di una donna la amava e la rispettava sempre. Un giorno ero al mercato, io e nonno ci eravamo appena conosciuti e siamo andati a spasso tenendoci la mano. Ad ogni bancarella qualcosa mi meravigliava, bracciali, orecchini, colori, era tutto bellissimo ma a quei tempi i soldi mancavano e non potevo permettermi nulla. Quando mi riaccompagnò a casa mi salutò con un bacio, con la promessa che mi avrebbe chiamato una volta a casa. E lo ha fatto, lo faceva sempre, lo fa ancora adesso e sono passati 50 anni. Il mattino dopo vicino al mio letto trovai una piccola busta, al suo interno c’erano un paio di orecchini bellissimi, di quelli che avrei voluto comprare ma non mi potevo permettere. Brillavano… erano la cosa più bella che io avessi mai ricevuto, così lessi il bigliettino che diceva ‘‘Questi orecchini non sono segno del mio amore, ma il sorriso che avrai tu quando li indosserai, si, quello sarà il segno del mio amore.” Probabilmente adesso una cosa del genere sarebbe considerata troppo dolce da parte di un uomo, quando invece non sanno che per rendere felice una donna basta poco… basta amarla ogni giorno, senza dimenticarsi di chiamarla, senza tradirla, senza mentirle, senza lasciarla sola… Lo so che forse ti sembra impossibile che esista ancora un uomo così adesso ma sono quasi sicura che da qualche parte ancora c’è e non smettere di cercarlo, non smettere mai. Perché l’amore non è mai lacrime, tristezza, paura, insicurezza, solitudine, mai. L’amore è amore, e se c’è non smette mai di brillare. Non accontentarti del non amore, abbi coraggio e cerca quello vero. Quello che nessuno ha più il coraggio di provare…”
Fonte Web .
Buongiorno,non so l'autore di questo scritto,ma vale la pena postarlo🌸
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Una donna sta tutta lì, nel modo in cui si sfila di dosso le cose: gli orecchini, i jeans, i sandali, la giornata, l'amore.
cit.
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lanavetro · 2 years
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Io le vorrei trovare un paio di parole. Da quando sono qui, il mio equilibrio si sposta sempre di più verso il suo centro di riferimento e mi sento come un albero che viene scosso dal vento.
Eppure, adesso che siete tutti così e che vi ho lasciato andare, sembra quasi che non ci siete mai stati.
Lìa, che ormai ha fatto pace col fatto che sbaglio l’accento quando le scrivo, mi ha invitato per la Polonia e senza neanche pensarci un attimo ho detto sì. Il giovedì non dormo per una serie di consegne che devo fare entro il venerdì. Nottata ed occhiaie e la giornata, che non è mai veramente finita, inizia con una presentazione in presenza. La tutor apprezza, si complimenta e io non vedo l’ora di andare a casa.
Mi reinvento un attimo e sotto consiglio di mia madre scopro i segreti dietro la frittata di maccheroni che non è mai venuta così bene in vita mia: per forza, è la prima.
Da qui, si fa una certa ora e i treni ci aspettano, mentre alla stazione mi limo le unghie aspettando che si presenta. Eccola, “mira tu gran belleza”. Non glielo dico, ma poi a tutti i complimenti che le farò solo per gentilezza mi verrà risposto:”que chamuyero!”, che è poco più del farenello napoletano e sì, mi calza bene, ma a volte è la manifestazione della mia sincerità e della volontà di far star bene una persona con solo qualche parola.
Il mio corpo resiste ai viaggi, la stanchezza non si sente, l’ostello che sembra il posto più bello del mondo e più quieto ci accoglie con un sacco di bambini e bambine. Le piante rampicanti ci accompagnano e scatto due Polaroid, una per me e una per Lìa, sulle scale che portano al piano superiore.
Breslavia è viva ed è giovane, ha dei colori stupendi come quasi tutte le città dell’est e mi colpisce la quantità di fiorai che si trovano nella piazza della città e divento strano quando mi bagno inutilmente con l’acqua della fontana.
Camminiamo per tutta notte fino alle 4 dove ci fermiamo sulle scale dell’ostello: ci diciamo qualsiasi cosa sulle nostre insicurezze, probabilmente proprio perché ci sentiamo al sicuro.
Da lì a poco incontriamo gente che ci dice di andare all’inferno, ma che in realtà ci adora, l’alba arriva e dopo qualche bacio che ci siamo rubati decidiamo di andare a riposare.
La mattinata passa con una guida che viene cazziata tantissimo per aver detto che l’America è stata scoperta e chiaramente la cazziata a fine tour viene assicurata:”L’America non è stata scoperta, smettetela di dirlo”.
Quanto mi piace il coraggio.
Lasciamo Breslavia e rimaniamo un po’ soli durante il tragitto in bus a scrivere di noi stessi probabilmente e la nostra sensazione.
Anche Cracovia si presenta colorata con un centro storico circondato dal parco e dal verde. La piazza immensa ci saluta e l’ostello festaiolo ci sorprende e Lìa si merita un altro applauso per aver scelto perfettamente dove dormire.
Veniamo accolti da alcol e da gente rumoreggiante che gioca a beer pong e a biliardino, noi ci facciamo trascinare da qualsiasi evento e dopo una doccia, senza neanche cenare finiamo per ubriacarci un po’ e sfiorarci senza baciarci.
D’un tratto che Lìa allontana, una donna inglese aumenta la mia vanità complimentandosi per gli orecchini e il mio aspetto tanto che alla fine finiamo anche per scattarci una foto assieme.
Sembra tutto molto gentile.
Finiamo per locali vari dove ci annoiamo dopo non molto, torniamo fuori l’ostello e mi emoziono per una birra Peroni.
Dopodiché ci fermiamo ad un muretto, ci guardiamo e parliamo. Questa volta delle nostre famiglie. L’emozione la prende e forse qualche lacrima le sta per scendere.
La abbraccio e poi mi chiede:”Can I sleep with you?”, ma alla fine quando ritorno dal bagno la trovo già a dormire e non ho il cuore di disturbarla.
L’indomani si riparte per Auschwitz e la suggestione ci stringe lo stomaco e non vogliamo più mangiare. Spostandoci a Birkenau, il paesaggio e la distesa immensa di quel luogo della memoria ci sorprende e capisco quanto sia povero non vedere le cose con i propri occhi.
Il parallelismo psicologico ci colpisce e un violento temporale si schianta contro il sole e ci lascia in balia di una tempesta e di un freddo sconcertante che peggiorerà il mio raffreddore.
Ci coccoliamo con la scusa di riscaldarci.
Ritornati a Cracovia ci perdiamo, ma poi ritroviamo la via, un pochino di sole ci colpisce, rubiamo vino e mangiamo un po’ per assumere delle apparenze umane.
Camminiamo tanto perché le città di notte assumono un altro aspetto, torniamo al posto festaiolo, balliamo un po’ e finiamo per amarci nei bagni in comune dell’ostello che è attività carnale, ma intima come parlarsi.
Non ce lo diciamo, dormiamo direttamente insieme.
E sì, vorrei trovare due parole per spiegarvi come sia stato sorprendente girarsi, trovare il suo volto e pensare che sia la cosa più perfetta sulla faccia della terra.
Lìa, forse il viaggio con te, per me, finisce qua. Ma il tuo è ancora tutto da scoprire. Non so come e non so perché, ma il mio petto sarà sempre casa tua.
Puoi contare su di me, ma non sempre.
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lechiccheditatty · 1 year
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Orecchini pendenti all'uncinetto con agata e cristallo occhio di gatto
Orecchini pendenti all’uncinetto con agata e cristallo occhio di gatto
Orecchini White & Gold con parte centrale lavorata all’uncinetto con filato gioiello color oro. Pendente in agata bianca e perno a lobo con cristallo occhio di gatto bianco opale.Semplicemente eleganti e raffinati.I colori bianco ed oro si abbinano perfettamente, regalando a questo gioiello quel tocco di classe in più che ne fa un piccolo capolavoro.Adatti per essere indossati nelle più svariate…
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Malibu Set Gioiello Pettine e Orecchini a soutache Realizzati con Soutache italiano di alta qualità, cristalli , perline e molto altro. Tutto cucito interamente a mano. Un pettine Gioiello abbinato agli orecchini pronti per dare un tocco in più al tuo giorno Speciale❤️ Malibu Collection pronta ad espandersi. Presto in arrivo altri Gioielli e accessori Inoltre vi ricordo che tutti i miei gioielli so sono personalizzabili. Sia nei colori che nella forma. Scrivimi per realizzare insieme l accessorio perfetto che ti accompagnerà nel giorno più importante della tua vita 💖 ____________________ #vanessasabstierjewelry #newpost #donna #bride #bridetobe #bridedress #bridestyle #indianbride #earrings #brideaccessories #bridejewelry #bridetribe #bride2023 #soutachejewerly #orecchini #soutache #soutacheaccesories #accessorisposa #sposa #sposa2023 #Blue #beautiful #love #orecchinisoutache #comb #buongiorno #wedding #weddinginspiration #weddingaccesories #gioieielli (presso Italy) https://www.instagram.com/p/CoJ-QH4NFTt/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ceramichegioiello · 1 year
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Aaa la bellezza di questo completo🤩🤩🤩 . . . https://wa.me/c/393770936688 . Modella:@roberta_scauso Foto: @damo_rass_ . . #orecchini #gioielli #jewelsdesign #jewels #ceramica #ceramicart #fattoamano #fattoamanoconamore #handemade #handemadewithlove #designinspiration #Design #gioielliartigianali #fashion #fashionstyle #modella #acciaio #argento925 #donna #accessori #artistsoninstagram (presso Sicilia, Italy) https://www.instagram.com/p/CkbVe7oouQU/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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shambelle97 · 1 year
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I preziosi monili che giacevano sopra lo scrittoio emanarono un lieve baluginio.
Due smeraldi di inestimabile valore, costituiti da una collana e un paio di orecchini.
Ovvero dei gioielli di squisita fattura, forgiati dalle abili mani dei nani provenienti da Nidavellir.
Sigyn era indecisa se indossarli oppure no.
Il donatore si rivelò nientemeno che Loki: Dio dell'Inganno e principe cadetto della gloriosa Asgard.
Da circa due mesi erano complici di una passione indegna e sbagliata.
Costei avrebbe dovuto sposare Theoric Elvindson il mese successivo.
Eppure non lo avrebbe mai amato, essendone consapevole da un pezzo.
Indugiò per qualche attimo, prima di indossarli...ciò avrebbe comportato non mantenere il giuramento fatto a sé stessa.
Non desiderava più essere l'amante del Fabbro di Menzogne, o perlomeno era quello che cercava di ripromettersi.
Afferrò gli ornamenti, decidendo di sfoggiarli.
In fin dei conti erano solo pietre preziose di innegabile bellezza.
Quella sera, il Padre degli Dei avrebbe compiuto gli anni...al ricevimento sarebbero state presenti le più altolocate figure dei Nove Regni.
Si avviò in compagnia della propria famiglia verso l’imponente e maestosa Sala del Trono, attendendo l’arrivo del promesso sposo.
Costei scrutò gli addobbi con particolare interesse.
I figli di Odino e Frigga giunsero per primi alla ricerca dei loro fidati compagni.
Il minore squadrò la sinuosa ed elegante sagoma di Sigyn, avvicinandosi ad ella.
“Buonasera, Lady Sigyn!”
Esclamò solenne, baciandole la mano: costui si guadagnò un’occhiata torva da parte della graziosa dama.
“Buonasera, Altezza.”
Rispose gelida, provando un improvviso moto di disagio.
Con un solo cenno del capo la invitò ad allontanarsi.
“Perché vi ostinate ad evitare la mia presenza? Sono giorni che attendo vostre notizie.”
Chiese sospettoso, quasi preoccupato in verità.
“Conoscete bene la reale motivazione, principe Loki: la nostra relazione può considerarsi ufficialmente conclusa.”
Sancì la vanir, determinata a terminare tale tresca.
Loki cacciò un sorrisetto beffardo.
“Eppure vi siete degnata di indossare i miei doni.”
Constatò malizioso, notando quanto fosse incantevole.
“Beh, devo ammettere che sono splendidi: sarebbe stato un vero peccato non sfoggiarli.”
Replicò con nonchalance, ricevendo una nuova risposta.
“Fuggire non muterà il corso degli eventi, piccola figlia di Vanaheim...hai scelto di rivolgere codesta fedeltà ad un uomo dalla morale dubbia. “
Rinfacciò l’asgardiano in maniera severa, ricorrendo ad un tono informale.
“La menzogna di cui è il signore e padrone mi concederà di starvi alla larga. Non lascerò che la mia vita venga stravolta ancora una volta per causa vostra.”
Ribatté piccata, incamminandosi in direzione di Theoric.
Costoro aprirono le danze non appena il Dio delle Forche ultimò uno dei suoi discorsi colmi di gloria.
Lingua D’Argento adocchiò una bellissima fanciulla dai folti capelli rossi, concedendole un ballo.
Ella rivelò di chiamarsi Lorelei.
Ad Asgard era considerata come una donna di facili costumi.
Una cortigiana d’alto bordo, esperta nel realizzare potenti filtri d’amore.
Entrambi si immedesimarono in un’audace e sensuale danza, provocando l’ira della giovane vanir.
Uno sguardo malevolo trapassò quello della figlia di Bjorn e Sigrid, costringendola ad esasperarsi.
Tuttavia dovette mantenere la propria razionalità, proseguendo a muovere i passi.
Dopo un intenso scrosciare di applausi, i danzatori rivali si appartarono ai corridoi del palazzo.
Avente un’indole curiosa, la Dea della Fedeltà osò dileguarsi tra la folla.
Procedette a passo spedito, accorgendosi di uno sdegnoso scenario...l’Ingannatore era intento a concedersi una fugace avventura.
Ciò avvenne all’interno degli alloggi di proprietà della stessa vanir.
“Come osate giacere nelle mie stanze? Fuori di qui, altrimenti sarò costretta a riferire tale accaduto al Padre degli Dei.”
Inveì furibonda, ordinando ai due amanti di sloggiare.
L’Ase colse l’occasione adatta per ritorcerle contro.
“Dovresti scegliere con massima diligenza la prossima terminologia, mia cara.”
Suggerì canzonatorio, impartendo nel frattempo alla cortigiana di uscire.
Costei si allontanò indispettita, rivolgendo occhiate crudeli nei confronti di entrambi.
“Come ha potuto solo pensare di concedersi uno squallido piacere carnale all’interno dei miei alloggi privati? Esigo delle spiegazioni.”
Ringhiò furente, serrando i denti: il Dio delle Malefatte ridacchiò divertito.
“Ha osato proporre uno spregevole ricatto al Signore della Menzogna e figlio di Odino in persona...potrei riferirgli dei nostri incontri clandestini in qualunque momento. Padre Tutto non è affatto clemente, dovreste esserne a conoscenza.”
Sentenziò enfatico il secondogenito, protendo le braccia.
“Non potrò mai perdonare un simile affronto.”
Gridò Sigyn, iniziando a gesticolare.
Nel volto diafano della divinità si dipinse un’espressione di sincero rammarico.
“Suppongo siate gelosa, nevvero?”
Domandò ovvio, accennando un sorriso sghembo e malizioso.
La bionda fu lesta a negare l’evidenza.
“Non provo alcuna gelosia nei vostri riguardi se è ciò che tenete a sapere.”
Loki scosse la testa in disaccordo.
“Gli inganni non appartengono alla vostra natura.”
Una verità che la sconvolse totalmente, lasciandola esterrefatta.
“Se non aveste mai provato un tale sentimento non vi sareste mai scomodata a giungere fin qui. Era nientemeno che una minuziosa tattica per attirarvi.”
Dichiarò fiero, svelandone l’arcano.
Sigyn assunse un’aria sconvolta.
“Ribadisco che convolerò a nozze con una delle personalità più influenti della Città Eterna tra un mese esatto. Credo sia meglio per entrambi chiudere in modo definitivo la faccenda.”
Propose mesta, assumendo uno sguardo collerico per la bravata orchestrata dal principe oscuro di Asgard.
“Inoltre ciò che avete combinato mi costringerà a non rivolgervi più la parola.”
Aggiunse con la voce venata di delusione.
Il cadetto le afferrò il polso, cingendole i fianchi: tra loro scattò un bacio passionale e travolgente.
Non saggiava le sue labbra da oltre due settimane, avvertendone la mancanza.
Stesso discorso valeva per l’Amica della Vittoria.
Si sbarazzarono degli abiti cerimoniali, rimanendo senz’alcun strato di velo addosso.
La passione inondò i loro sensi, appagandoli a pieno.
Era l’unica soluzione che conoscessero per sugellarne la pace.
Il mago carezzò la pelle tremante e morbida di lei, depositando una lunga scia di baci.
Consumarono l’amore, avvolti dai soli colori delle tenebre.
I raggi lunari illuminarono i corpi degli amanti, producendo un gradevole contrasto.
Si limitò ad osservarla mentre dormiva, sfiorando le ciocche lucenti.
Non l’avrebbe mai ceduta al vile e gretto capitano degli Einherjar; piuttosto avrebbe assunto le sembianze di quest’ultimo per renderla solo ed esclusivamente sua.
Elargì un dolce bacio sopra le scapole della donna, stringendola a sé.
Se solo gliel’avesse concesso, l’avrebbe protetta per sempre da quella falsa realtà che erano costretti ad ostentare durante il giorno.
Scivolò infine nel sonno, beandosi di quella dolce e incantevole presenza al proprio fianco.
                                                     𝑭𝒊𝒏𝒆  
One Shot:
~ Mischief And Fidelity ~
Name Chapter:
~ Jealousy  ~
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scontomio · 1 year
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kaosalbano1 · 3 days
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Svelare l'eleganza: Scoprite la squisita collezione di abiti di Elisabetta Franchi
Quando si parla di alta moda, Elisabetta Franchi è il faro dell'eleganza e della raffinatezza italiana. Conosciute per i suoi modelli squisiti e per l'impeccabile attenzione ai dettagli, le creazioni della Franchi sono le preferite dagli appassionati di moda di tutto il mondo. In questo articolo, approfondiremo due dei suoi pezzi più significativi: L'abito doppiopetto Elisabetta Franchi e l'abito in tulle da red carpet Elisabetta Franchi.
Il fascino senza tempo dell'abito doppiopetto
L'abito doppiopetto di Elisabetta Franchi è una testimonianza della sua capacità di fondere stili classici e stile contemporaneo. Questo abito presenta una silhouette strutturata che emana forza e sicurezza, rendendolo una scelta ideale per la donna moderna. Il design a doppio petto, che richiama la tradizione sartoriale, aggiunge un elemento di raffinatezza, mentre i tessuti accuratamente selezionati garantiscono comfort ed eleganza.
Una visione da sogno in rosso: L'abito in tulle da tappeto rosso
All'altro estremo dello spettro, l'abito in tulle da red carpet di Elisabetta Franchi è un capolavoro di bellezza eterea. Questo abito è stato progettato per fare una dichiarazione su qualsiasi tappeto rosso, con i suoi strati di tulle delicato che creano una silhouette sognante e fluida. I dettagli intricati e la vibrante tonalità rossa catturano l'essenza del glamour, rendendolo una scelta perfetta per chi vuole rubare i riflettori a qualsiasi evento di alto profilo.
L'artigianato incontra l'innovazione
Ciò che distingue i modelli di Elisabetta Franchi non è solo il fascino estetico, ma anche la maestria artigianale che sta dietro a ogni pezzo. Ogni abito è il risultato di una meticolosa attenzione ai dettagli, dalla scelta del tessuto alla precisione dei tagli. L'abito doppiopetto e l'abito in tulle da red carpet Elisabetta Franchi non fanno eccezione, dimostrando l'impegno della stilista per la qualità e l'innovazione.
Consigli di stile per la donna moderna
Per esaltare la magnificenza di questi abiti è necessario scegliere con cura gli accessori. Per mantenere l'aspetto di classe dell'abito doppiopetto, scegliete gioielli con una quantità limitata di decorazioni e un paio di tacchi dal design essenziale. Per aggiungere un tocco di glamour al look si possono indossare orecchini spettacolari o una clutch audace con l'abito di tulle indossato sul red carpet.
Conclusione
In conclusione, l'abito doppiopetto e l'abito in tulle da red carpet di Elisabetta Franchi sono l'incarnazione della dedizione della stilista all'eleganza e all'innovazione. Questi capi non sono semplici abiti, ma opere d'arte progettate per far sentire ogni donna sicura di sé e bella. Scoprite questi e altri modelli squisiti su Kaosalbano.com, dove la moda incontra la raffinatezza.
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chiamami-daisy · 7 days
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strane coincidenze per cui inevitabilmente sarei diventata una fan di Percy Jackson, an ongoing thead:
1- alle medie ho studiato la mitologia sia Romana che greca e ho letto di mia spontanea volontà un libro sulle 12 fatiche di Ercole
2- mia mamma è fissata con i gufi: ho almeno 4 statuette in giro per casa e una coperta di pile che ho sul mio letto
3- mi sono stati regalati un paio di orecchini con un pendente a gufo
4- Il mio cane si chiama Zeus
5- Ho sempre preferito il mare alla montagna. Per me vacanza= mare ma al mare come? sempre con le pacche nell'acqua (sono una figlia di Poseidone)
6- da piccola volevo fare l'architetto e da un paio di anni a questa parte ho riscoperto questa cosa: mi piace guardare le case, perdendomi in mille pensieri su come sono fatte architettonicamente e mi piace anche pensare a come avrei sistemato/cambiato la disposizione di alcuni elementi al loro interno
7- amo la Grecia (sì ho visto mamma mia e voglio vivere la mia vita come Donna). mia zia ha sempre viaggiato e quando andò in Gracia mi innamorai di tutte le foto che mi fece vedere (parliamo del 2005-2008). poi, quando studiavo la mitologia, volevo troppo andare a Delfi per l'oracolo ahahaha
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fromindianslake · 1 month
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Ancora penso a te, ancora vedo nello scollo della maglietta come cade il seno sull’addome, di come i capezzoli sfiorassero il petto mio. Ti dicevo, qualche sega te l’ho ampiamente dedicata: non è cosa nuova, te lo dissi anche l’ultima volta che parlammo del destino dei nostri nudes. Alcuni li ho persi, quanto accuso quella gif che penso spesso, del reggiseno dal quale trasbordavano le areole e quello nel quale lo slacciavi. Ogni volta la guardavo e immaginavo fosse la prima volta ti vedessi nuda. La chimica non mi passerà mai, non so se a te sarà passata, ho messo qualche chilo di troppo e orecchini in più ma tutto sommato sempre lo stesso. Seppure tutto sia cambiato, tu abbia finito quasi la magistrale, abbia un nuovo nome col quale hai abitudine di pronunci, nonostante il cuore mio mi batta il doppio quando passo nei posti che potrebbero essere comuni (quelli comuni ormai siamo cresciuti per esserlo ancora) io penso ancora a te. Con più consapevolezza, con cognizione di causa del fatto che se potessi esser donna un attimo, ti annegherei sotto litri di sangue. Eppure penso ancora che saremmo potuti essere un fatto niente male. Avrei cambiato la mia vita pur di mantenere l’idea di ciò che provavo
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