Tumgik
#e ditemi che non è vero
spettriedemoni · 1 year
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Danni adolescenziali
Ma voi avete presente quanti danni ha fatto Romeo e Giulietta?
Hanno fatto credere a milioni di persone che l'unico vero amore fosse quello adolescenziale.
Era meglio Agatha Christie.
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mynameis-gloria · 1 year
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The first rule for a good run is to look like an little egg.
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eleanoroliphant · 5 months
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un po’ di cose su un professore (principalmente i simuel) da una profana che prima dell’ultima puntata aveva “visto” solo gifs:
- i mimmone sono molto cute e mimmo è bellissimo personaggio ma la chimica simuel è di un altro livello
- nessuno mi convincerà mai che gavino e maupas non stiano recitando da innamorati tra loro, specialmente maupas che paradossalmente ha il personaggio che si è innamorato di un altro
- ma almeno simone ha un altro. la relazione di manuel non ha alcuna vibe romantica e lui sembra molto più fraterno con nina che con simone. sicuramente tiene a lei, ma again con lei più che avere un legame sentimentale sembra avere assunto una presa di posizione di giustizia sociale. long story short gavino secondo me non ci sta manco provando a fare l’innamorato di un’altra
- la scrittura della serie sembra aver separato i simuel apposta e non ditemi che non è vero. prima manuel dice “ce sto io co te” e poi lo lascia solo in ospedale de notte col padre privo di sensi. ma per piacere dai. palesemente lo sceneggiatore bifobico (e qua non scherzo, la sua intervista è ignobile) non vuole che quei due pazzi restino da soli insieme sennò i suoi sforzi di scriverli da fratellini vanno in fumo
- dante è un prof cringe e lo dico da prof
- claudia pandolfi è bravissimissima
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teredo-navalis · 9 months
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AAA CONSIGLIO CERCASI
Due settimane fa, mentre ero ancora in vacanza, mi ha scritto un amico dicendomi che il tizio del bar dove andiamo sempre gli ha chiesto se sto ancora cercando lavoro, perché a lui serve una persona.
Così l'ho contattato, chiedendogli quali fossero gli orari -risposta: "mattina, ora di pranzo"- e dicendogli che nel caso sarei stata disponibile a iniziare dal lunedì successivo ma attendevo ulteriori informazioni; lui mi ha chiesto se avessi esperienza (no) e voglia di mettermi in gioco(sì) e dopo aver letto le mie risposte mi ha ghostato.
Sono passati giorni e io giustamente ho pensato che semplicemente avesse trovato qualcun altro ma invece mi riscrive l'amico in questione, chiedendomi se fossi andata al bar e dicendomi che il tizio a lui aveva detto che ci dovevamo vedere.
Allora avantieri riscrivo al tizio, spiegandogli quello che era successo e chiedendo se avessi quindi capito male (non c'era niente da capire male: mi ha semplicemente ghostato ma ok), lui dice che effettivamente si aspettava che sarei passata da lui lunedì per parlare (e come dovevo capirlo io, se non me l'aveva mai detto? ma ok) allora addirittura mi scuso e scrivo testualmente: "Visto che non ci siamo più sentiti io nel frattempo ho preso un altro impegno fino a domani, quindi eventualmente lunedì potremmo vederci per parlare come avevi pensato tu o per fare una prova", lui di nuovo visualizza e non risponde.
*ed è tipo l'unico luogo con le birre senza glutine
**dicendo che non mi sento tranquilla ad iniziare un rapporto di lavoro con questi presupposti dato che chiaramente non ci capiamo/intendiamo tra di noi (questa è l'opzione che vorrei attuare, ma mi fa anche arrabbiare perché da un certo punto di vista mi sembra che vada ad alimentare la narrativa dei giovani che non vogliono lavorare e questa cosa mi fa girare i coglioni)
Tra l'altro anche per andare solo a parlare di persona con questo tizio, io devo spendere due euro e cinquanta "a buono a buono" mah
L'altra cosa che mi frena è che sto aspettando esca la maledettissima graduatoria per andare a fare le pulizie all'ospedale, cosa che a questo punto preferirei dato che me ne starei per i cazzi miei a pulire in tranquillità, anziché interfacciarmi con 'sti boriosi malati di testa
P.s. il tizio non ha scritto direttamente a me per orgoglio, perché "io non sono il tipo che ti manda un altro messaggio" ma ha scritto al mio amico chiedendogli di me, cosa che trovo francamente ridicola.
Non so davvero se dargli un'opportunità potrebbe essere una scelta sensata, se potrebbe essere meno criptico in futuro o mi vado solo a creare i guai o dovrei comunque provarci così magari faccio un periodo di prova e metto comunque qualche soldino in saccoccia o no. Il vero problema è che sono povera.
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tergestin · 2 months
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Sono veramente arrabbiato. Quanto alla querela, la superficialità di certi commenti è inaccettabile. Vorrei chiarire alcune cose prima di partecipare questa sera a “è sempre carta bianca" alle ore 22:30. Pensate che sia così facile dire cose querelabili su Israele? Io ho dovuto ingaggiare una squadra di professionisti che mi ossessiona tutti i giorni: “Professor Orsini, non dica questa cosa su Israele a Rete 4 ché non è querelabile!”. “Non dica quest’altra cosa su Netanyahu ché nemmeno questa frase è querelabile!”. Il problema è che quando parli di uno Stato terrorista come Israele - tale è secondo la letteratura scientifica sul terrorismo - dire cose peggiori di ciò che Israele fa ai palestinesi è quasi impossibile. Ad esempio, se io dico che Netanyahu è un criminale di guerra; se dico che è un terrorista di Stato sullo stesso piano morale dei terroristi dell’Isis che hanno appena realizzato la strage di Mosca; se dico che è un massacratore di bambini musulmani, come diavolo faccio a beccarmi una querela se queste frasi corrispondono a verità in base all’osservazione scientifica? E allora che cosa posso dire di così grave a Rete 4 per superare l’orrore del genocidio che Israele sta compiendo a Gaza? Che cosa posso dire a Rete 4 per insultare uno Stato che ha sterminato 14000 bambini palestinesi e ne va pure fiero? Il vero problema è che Israele non è diffamabile perché quello che sta facendo è un orrore talmente grande che nessuna locuzione potrà mai rappresentare fedelmente. Quindi io devo spendere un sacco di soldi per pagare una squadra di esperti che inventi delle frasi che io possa dire a Rete 4 per descrivere l’orrore che l’esercito israeliano, la più grande vergogna del mondo occidentale, rappresenta oggi per noi tutti. Israele fronteggia un processo all’Aja per genocidio. L'ex premier israeliano, Olmert, ha detto testualmente che: "Netanyahu è un criminale, un macellaio, un ladro, un mascalzone".
Questo post è querelabile? Vi prego, ditemi di sì, altrimenti avrò buttato i miei soldi.
Orsini
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canesenzafissadimora · 10 months
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Ditemi quello che volete… che il mondo è cattivo, ingiusto, superficiale, falso. Che le persone buone ed autentiche ci rimettono sempre.
E io vi risponderò che invece, secondo me, i “buoni” sono i soli possibili vincitori.
Sono i buoni, i veri “trasgressivi”: perché se egoismo, disumanità, assenza di compassione, finzione, sono diventate le regole… beh, “i buoni” le infrangono proprio tutte.
I buoni vincono sempre, anche se non lo sanno. Sapete perché? Perché sono i più forti. Sono così forti da non aver bisogno di prevaricare, imbrogliare, sopraffare l’altro per sentirsi tali. Non hanno bisogno dei riflettori per sentirsi illuminati, perché loro la luce ce l’hanno dentro. I buoni vincono a prescindere, in quanto sono “superiori”, nel vero senso della parola, perché ogni volta superano se stessi, per andare incontro agli altri. I buoni vincono perché sono coraggiosi, hanno il coraggio di “sentire”, di sentire tutto, anche la sofferenza, senza innalzare muraglie impenetrabili per proteggersi “da un mondo che non li merita”, perché sanno che quei muri isolano da tutto, non solo dal dolore, ma anche dalla felicità, anzi soprattutto dalla felicità, sanno che quei muri soffocano, e che invece per sentirsi vivi bisogna respirare a pieni polmoni.
Tutti nasciamo buoni. Pochi lo restano. E allora sono quei pochi che, comunque vada, vincono.
Farsi cambiare (in peggio) dal mondo. E' questa l’unica, vera sconfitta.
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@Nicole-Ossimoro Tossico
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moonyvali · 8 months
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"Leopardi? Una noia mortale. Perché continuare a studiarlo a scuola? E obietta sempre qualcuno, Leopardi era un pessimista, è deprimente leggerlo!
Ecco, quando mi dicono che Leopardi era un pessimista, io non posso fare a meno di arrabbiarmi! Perché non è vero, non è assolutamente vero! Vi ricordate di quel giovane che osserva la luna e si domanda: «che fa l’aria infinita, e quel profondo infinito seren? » E ditemi, che emozioni vi suscitano questi versi: «Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.» E cosa provate quando Leopardi vi parla di Silvia, dei suoi «occhi ridenti e fuggitivi?»
Una soave, irresistibile dolcezza che spezza il cuore. Pensate che questi versi furono scritti dieci anni dopo la morte di Teresa. Oggi invece c’è gente che dopo qualche minuto dimentica di averti conosciuto. Ecco, io ogni volta che leggo Leopardi provo un senso di commozione e mi paralizzo davanti all’intensità che traspare dai suoi versi.
Leopardi è il poeta che ha lottato tutta la vita per tenere assieme verità e bellezza. Parla con sincerità e la sua sincerità viene scambiata per tristezza perché da sempre la gente preferisce ascoltare chi la seduce, chi la lusinga, chi la illude. Eppure questo poeta che vi hanno descritto come brutto, gobbo, triste e depresso non si è mai lasciato spezzare, né dalla malattia, né dalla solitudine, né dalla cecità. Perfino quando era diventato quasi cieco, continuava a creare bellezza attraverso le sue poesie.
Già, la bellezza salverà il mondo. Ma dove sta la bellezza? Non nell’avere, non nel consumare, non in quella vita che mira all’interesse, a sopraffarsi l’un l’altro, non nella società fatta di chiacchiere meschine e apparenze, ma nell’immaginazione. Pensate, immaginate, ecco cosa vi sta dicendo Leopardi, anche a costo di sembrare strani. Alimentate in voi l’immaginazione, perché l’immaginazione vi renderà vivi. A questo serve la letteratura: perché senza bellezza, senza immaginazione la vita muore."
Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X (Carissimi amici, è appena uscito «Intervista con un matto», il mio nuovo romanzo. Lo consiglio a chi ama le letture scabrose e le atmosfere introspettive dei romanzi russi. Potete leggerne un estratto gratuito e ordinarlo qui: https://www.amazon.it/Intervista-matto-Guendalina-Middei/dp/883205597X/
#letteratura #leopardi #giacomoleopardi #cultura #istruzione
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gregor-samsung · 11 months
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“ – Buon giorno Don Matteo – Buon giorno Don Emilio. Lo speziale aveva una faccia compunta fuori dell'ordinario e salutava con un ossequio malinconico. Don Matteo si accorse della mestizia che velava il volto del suo interlocutore e gli chiese con un bel garbo paterno: – Non state bene Don Emilio: o vi capita qualche guaio? – Don Matteo, – fece l'altro con una punta di ansia nella sua preghiera, – vorrei chiedervi un grande favore, voi mi dovete aiutare a togliermi un peso dalla coscienza. La parola coscienza lo richiamò alle sue attribuzioni sacerdotali ed il prete atteggiò il volto a seria e compunta concentrazione. – Ditemi figliolo. Don Emilio sospirò: – Ho offeso la santa memoria di mio padre; oggi ricorre il quindicesimo anniversario della sua morte... Don Matteo ebbe un mesto moto della testa: sospirò pieno di ricordi pietosi, della coscienza amara dell'irreparabile fuga del tempo e disse: – 16 luglio 1834: che galantuomo! L'altro corresse: – 1844, Don Matteo, 14 luglio, oggi ne abbiamo quattordici. Don Matteo fece: Già già, ho sbagliato il conto di dieci anni; che testa –; e rise. Poi pensò che il riso fosse fuori posto e si confuse, fece alcuni disordinati movimenti col capo e le braccia, si picchiò la fronte per dire che lui era un po' stordito, poi si calmò e gli riuscí di dire un «dunque» che, gentile nell'intenzione, gli venne fuori piuttosto duro e perentorio.
– Dunque Don Matteo, ho dimenticato, la santa memoria di mio padre mi perdoni, ho dimenticato di fargli dire la messa funebre per oggi, anniversario della sua morte. Don Matteo ebbe un moto di dispetto: – Perbacco è vero. Era una messa che fruttava un ducato e l'aveva sempre detta lui; ricordò che era senza un soldo e il rimprovero gli uscí fluente e sincero dalla bocca: – Ma come avete fatto a dimenticare, come avete fatto! Il padre, il padre che soffre in purgatorio, e voi lo dimenticate, le fiamme lo bruciano, e voi dimenticate, la sua bocca ha sete e voi dimenticate... – Moveva le braccia ora, con moto largo ondoso o puntava nel «voi» oratorio un dito carico di minaccia su Don Emilio Malori, speziale, che, chinato il capo scoperto, e le mani ferme sul cilindro che teneva fisso sul petto, guardava una delle tasche di Don Matteo da cui uscivano le zampine irrigidite di un pollo. Lo speziale insinuò umilmente: – Potreste dirla ora la messa Don Matteo. – Ma voi volete farmi commettere peccato mortale; io ho già celebrato. L'altro protestò con visibile indignazione: – Dio me ne guardi Don Matteo, Dio me ne guardi. Poi suggerí sornione: – Ma si potrebbe rimediare: uno due requiem potrebbero giovare lo stesso, specie se detti subito, nella stessa giornata... Don Matteo ebbe un moto interno di giubilo ma riuscí a frenarsi. Scandí pensieroso: – Subito, subito, ma come si fa? e chi accompagna nel coro? Perché voi li volete cantati i requiem; semplici, detti in luogo della messa non rimediano a nulla; cantati ci vogliono. L'altro aggiunse con ipocrita disappunto, sempre senza alzare gli occhi: – Ho capito non volete aiutarmi, non volete dirli, mi rivolgerò a Don Carluccio: buon giorno, e grazie lo stesso, Don Matteo Fece per allontanarsi. Ma Don Matteo non reggeva a lungo nei suoi atteggiamenti cauti; ebbe uno scatto e l'afferrò per il bavero: – Un momento, che furia, vediamo. – No, no, – fece l'altro resistendo mortificatissimo, – mi aspettavo altro da voi: mi ero rivolto a voi con piena fiducia e invece... – Cercò di sfuggire alla stretta. Don Matteo incominciò ad arrabbiarsi – Ma Don Emilio, io non ho detto di no, allora voi non volete capirmi: sono pronto, pronto, prontissimo, come diavolo ve lo devo dire. Don Emilio si arrese: – Be', allora andiamo; qui vicino nella chiesetta di San Giuseppe. “
Francesco Jovine, Signora Ava, Einaudi, 1958; pp. 30-32.
[1ª edizione originale: 1942]
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Sheila E. La E sta per Escovado. Nasce a Oakland, California, da un matrimonio misto tra una nera e un messicano. Dirla così potrebbe suggerire un quadro da suburbio squallido e vittima dello sprezzo razziale WASP. Non correte subito a rifugiarvi nelle solite immagini sociali. Suo padre non è un fattorino qualsiasi che cerca di mantenere la conigliata. Pete Escovado è un percussionista di fama internazionale. Già da ragazzo entra nel giro che conta, affastellando esperienze lavorative invidiabili, come quella assieme a Marvin Gaye.
Ma il vero fenomeno in famiglia è la piccola Sheila E. Ma ditemi se un talento in boccio non rigogli in un contesto simile. Suo zio Alejandro è un rispettato cantautore. Un altro zio, Javier, è il fondatore di una cult band punk rock californiana nota come The Zeros. I suo padrino è un certo Tito Puente… basta a dare un’idea?
DALLA CULLA AL PALCO
In una culla di stimoli come questa il talento eccezionale di Sheila E. non può che venir fuori come un portento sismico, no? E così non si stenta a credere che a 15 anni faccia già quello che fa ora ma pagata milioni. E visto il carnet di appuntamenti con la storia del pop-rock che ha già depennato. Roba da far impallidire i maschietti se proprio non possiamo evitare di metterla sul piano sessuale.
La sua prima esperienza ufficiale in uno studio di registrazione è nel 1976, quando ha appena diciannove anni, assieme al bassista jazz Alphonso Johnson (Santana). Ma in poco tempo il percorso già battuto da papà Pete, Sheila E. lo ripercorre pari pari e così veloce da lasciare una scia di fuoco alle calcagna.
UN PICCOLO PRINCIPE PER SHEILA E.
A vent’anni ha già suonato con George Duke, Marvin Gaye, Diana Ross e Herbie Hancock… Questo prima di esibirsi davanti a un certo ragazzetto bruttino ma affascinante che si fa chiamare Prince.
Lei ha una tale padronanza ritmica da intimidire turnisti che vantano oltre 30 anni d’esperienza. Per quello scugnizzo del funk è amore al primo beat.
La prima volta che si incontrano, nel 1978 Prince assiste a uno spettacolo di Sheila E. assieme al padre. Lui dopo lo show si fa avanti nervoso e imbarazzato. Le rivela che per tutta la sua esibizione ha litigato a oltranza con il suo bassista su chi dei due la porterà all’altare.
Lei ride, arrossisce ma non è tempo di matrimonio. Ha molti progetti, collaborazioni da paura, una carriera solista, tanto per dire, non può mica convolare a nozze. Il Principe Roger Nelson, giura che se non riuscirà a sposarla, di sicuro farà qualsiasi cosa per averla nella sua band. – Seguo la tua carriera da anni. So chi sei e ti vorrei con me.
Sheila E. stenta a crederlo ma prende nota e trascorre quasi più di un lustro di intensa attività concertistica e da turnista. Intreccia sempre più il proprio cammino a quello del principino. Batti oggi, batti domani, inizia un vero e proprio intruglio sentimental-artistico molto fertile e stimolante.
BATTERIA O MICROFONO?
Lui è premuroso, incoraggiante, convincente. Sembra avere una visione precisa e molto ambiziosa riguardo lei (insieme a letto?). Per via del suo talento, no? E si offre di spingerla (ehm…) un po’ nell’incipit della sua carriera come singer.
È quello che vuole, Sheila E.? Diventare come Diana Ross? Il problema di Sheila E. infatti è di non sapersi decidere tra la batteria e il microfono. Dopo tanta dedizione al primo strumento, negli iridescenti anni 80 decide di tentare con il secondo.
Prince approva e le regala una hit, The Glamourous Life, che inizialmente doveva essere incisa da Vanity. Chi è Vanity? Ma l’ex-compagna di lui e futura dalia nera delle scorribande di Nikki Sixx. Il bassista dei Crue le racconta nel libro The Heroin Diaries.
Il brano che da anche il titolo al primo album solista di Sheila E. si piazza in cima alle charts di dance music. Il connubio con Prince si perpetra nel tour di Purple Rain, dove lei apre i concerti. I due consumano una relazione infuocata ma inizialmente clandestina. Lui ufficialmente esce ancora con la corista ed ennesima figlioccia artistica Susanna Melvoin.
SHEILA E. DOPO IL SUCCESSO UN ALTRO SUCCESSO
Dopo il successo di The Glamorous Life, Sheila E. sempre assistita da Prince, incide Romance 1600. Il nuovo singolo vincente vanta sempre lo zampino del reuccio: A Love Bizarre.
Il brano porta l’album a nuovi traguardi di vendite rivelandosi il picco commerciale di Sheila E. da solista. Da qui però inizia ufficialmente il suo periodo discografico come batterista. Nello specifico e in esclusiva assoluta di Prince.
In realtà Sheila E. è già presente in Parade, ottavo disco del singer. Solo nei brani Life Can Be So Nice e Venus de Milo, però.
A partire da Sign O The Time (1985) sarà lei a occuparsi del cuore ritmico della musica del suo mentore e amante. A chi le addebita un’influenza creativa “princiana” lei ribatte che è stato lui a lasciarsi contaminare da lei.
Andatela un po’ a contraddire! In realtà si può affermare che quei due siano un buon esempio della correlazione tra equazione di Dirac e Amore. Due sistemi che si influenzano vicendevolmente danno una svolta alle rispettive carriere, l’uno grazie all’altro.
DOPO SIGN O THE TIME
Dopo Sign O The Time, Sheila resta al suo posto anche in Lovesexy. Il disco consacra Prince come una delle star di successo più controverse della storia del pop. Nel mentre lei non dimentica il suo terzo disco da solista. E sebbene il singolo Koo Koo dell’omonimo album Sheila E. ottiene discreti risultati, si sente che le cose non vanno proprio al massimo.
Presto Sheila E. deve fare una scelta: riconoscere di non essere lei la nuova Whitney Houston e lasciar perdere la voce. O provarci sul serio.
Mossa letale: una volta lontana dall’aletta protettrice del suo “Petit Prince” i successivi lavori solisti di Sheila E. ottengono attenzioni più moderate dalla stampa e dal pubblico. Fino a ridursi, come singer, a un lumicino in balia del borioso vento dell’indifferenza.
Nonostante la collaborazione con Prince sia ufficialmente finita, Sheila E. seguita a scrivere musica con lui e a non raccogliere i meriti che le spetterebbero.
ANNI 90
Negli anni 90, messa un po’ da parte la carriera di cantante, Sheila E. riprende a darsi da fare come batterista. Dal 1995 collabora con un sacco di bella gente: Phil Collins, Ringo Starr, Beyoncé e l’artista nipponica Namie Amuro.
Poi Jazz a tutto spiano; rock pop con Billy Cobham e Ringo Starr, ballabili con Gloria Estefan, Lionel Richie. E ancora Jennifer Lopez, Hans Zimmer e quel pezzo di sgombro di Kanye West.
Meglio nota come la batterista di Prince che per tutto il bagaglione curriculare o gli album solitari, Sheila E. ha mostrato di valere soprattutto con i piatti più che le stoviglie. La sua è una tecnica di classe finissima supportata da un potere straordinario nel dar feeling alle costruzioni ritmiche di tutti i generi.
Purtroppo ha pagato il suo esser donna, e non lo si dice per retorica femminista. Lei si è vista mettere in secondo piano accanto a Prince. E anche dopo ha sofferto il confronto con un ambiente professionale esclusivamente maschio, guadagnando attenzione per la sua presenza scenica e soprattutto la sua sensualità.
Una batterista donna è un concetto che spiazza il pubblico. Questo Prince l’ha sempre saputo. Può aver solo pensato: se è lei la tipa giusta, al diavolo cosa pensa il mondo, la prendo anche se è donna.
Ma il bricconcello sulfureo, autore di decine di brani altamente sexy. Pezzi scabrosi che hanno spinto la figlia di Al Gore alla masturbatio compulsiva nella sua stanzetta. Lui ha sempre pensato doppio sulle mosse da fare in carriera.
Francesco Ceccamea
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unfilodaria · 2 years
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Ho bisogno di consigli... dai due o tre che hanno la pazienza di leggermi e da qualche malcapitato che si è imbattuto in queste righe.
Sto uscendo (???) molto faticosamente da una storia, l'ennesima, d'amore finita male (5:0 per lei palla a centro). Storia aggravata dal fatto che è un tormentone della mia vita, con una parte centrale di media/lunga convivenza finita male, ovviamente, e un cercarsi (lei) e negarsi (io) fino a quando ci abbiamo riprovato in modo alternativo finito malissimo (colpa di chi?) con un voltare pagina (suo) radicale e repentino in pochi giorni e comunicatomi in modo brutale. Insomma, morale, mi è crollato il mondo addosso, sono uscito letteralmente di testa, vivendo il parossismo di un lutto tutto nella mia testa.
Sono stato male, sto male. Ho iniziato una terapia perché una parte sana di me mi dice di reagire. La stessa parte che mi ha spinto ieri a staccare la spina con tutti i suoi social, per evitare di andarla a leggere e continuare a farsi del male oltre ogni misura (ho raggiunti picchi per me inimmaginabili... due settimane di vero delirio "amoroso")
Amici pochi, non sono da chiodo scaccia chiodo, mai stato (ho bisogno di innamorarmi), il mio fisico di certo non aiuta. I fine settimana sono orribili, pesanti, una figlia lontano con cui certi argomenti sono tabù e che comunque sta messa già di suo. Uscire si. Ma con chi? Inoltre la mia città è piccola, distanze dei nostri giri ridotte: la percentuale di incrociarsi di nuovo è elevatissima ed ora non lo reggerei, finirei col fare l'ennesima stronzata, di umiliarmi in un modo o nell'altro e non lo merito. Sto cercando di frequentare associazioni o altro ma mi sento molto solo e lo sconforto mi assale.
La settimana è piena di lavoro: in qualche modo aiuta ma lo faccio con fatica e soprattutto vivendo tensioni lavorative assurde. Insomma un periodo decisamente di merda.
Datemi qualche strategia di sopravvivenza. Ho necessità di cancellare dalla mia mente il suo pensiero ossessivo e malsano. Devo riconquistare un minimo di vita normale e non autodistruggermi e commiserarmi come sto facendo ora.
Ditemi, se vi va. Vi ascolto
(Ma evitate stronzate... non è aria è né il caso)
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3v4nsblogg · 1 year
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Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction e mi concentrerò su il nostro Yams!Detto ciò se sbaglio qualcosa non esitate a scrivermi e chiedetemi pure altri immagina su altri personaggi, buona lettura!
Oggi è il primo giorno del primo anno nel liceo in cui mi sono iscritta, il Karasuno.Non conosco praticamente nessuno al di fuori di n/ma che appena finita la lezione ha deciso di trascinarmi contro la mia volontà ad iscrivermi ad un corso extrascolastico.
"n/ma esattamente perché siamo qui?"
n/ma:"perché io mi sono già iscritta al club di basket e tu non puoi non fare nulla dopo scuola!"
"se la metti così..."
x:"scusate ragazze se vi interrompo, sono Kioko del 3' anno e sto cercando una mananger per il club di pallavolo quindi se non hai nulla da fare..."
"beh si perché n-"
n/ma:"ACCETTA!"
kioko:"beh perfetto allora ci si vede oggi pomeriggio in palestra."
"sai che non sono una persona sportiva vero?"
n/ma:"e tu sai che non mi interessa?Davvero devi fare qualcosa e poi non mi sembra tanto male fare da mananger."
"se lo dici tu..."
*Nel pomeriggio*
Stai andando verso la palestra quando vedi Kioko venirti incontro e salutarti
Kioko:"Hey t/n sono felice che tu sia venuta!So che è un po' presto ma vorrei presentarti alla squadra"
Entri nella palestra e vedi il caos più totale finché un ragazzo non richiama il silenzio per poi farmi presentare da kioko.Nel mentre guardo i componenti della squadra, sono tutti dei pali...ma c'è un ragazzo che ti colpisce particolarmente, è seduto sulla panchina a riposarsi ma poi si gira verso di te e i vostri aguardi si incontrano finché...
Kioko:"t/n ci sei?"
"cos-sisi ci sono scusa dicevi?"
Kioko:"loro sono Hinata e Yamaguchi"
Alzi gli occhi e vedi il ragazzo con le lentiggini che ti guarda e non puoi fare a meno che guardare i suoi bellissimi occhi e le sue favolose lentiggini...
Yama:"piacere di conoscerti t/n " dice arrossendo.
"A-anche per me è un piacere"
Dopo questo brevissimo scambio di parole i ragazzi iniziano l'allenamento e tu prepari le borraccie e gli asciugamani finché...
Angolo Autrice!!!
Sono una stronza lo so ma non sapevo come finire e credo che mi servirà una parte due.Detto questo ditemi se ho sbagliato qualcosa.
ALLA PROSSIMA PARTEEE CIAUU
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stregamorganablog · 2 years
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Queste mi sembrano.... minacce...offese ... molto pesanti...sulla mia persona....senza che questa donna mi ha mai conosciuta e soprattutto neanche mai parlato.... è vero periodo di Natale...avevo frainteso certi atteggiamenti...e ho chiesto...forse in toni poco pacati....ma poi io nn l'ho più cagata fino a quando non ha scritto un post riferito a me.. perché gelosa che io mi possa sentire con un suo ex....lui spero che possa confermare...parla lei di bullismo e stalker?.. quando mi hanno fatto chiudere ben 4 blog?....e tutti sanno benissimo chi è stato....ora è l'ora di dire basta alla dittatura di un paio di donnette che si credono dee in terra....vai pure a denunciare....parli di 7 mesi che ti perseguito.... quando sai benissimo...che non è vero... l'unica volta che ci siamo scritte su Tumblr era dicembre...e con un altro blog visto che poi me l'hanno chiuso....ditemi chi è la cattiva????.... leggete bene cosa ha scritto ...e io sono la perfida?????....
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nell-ombra-blog · 2 months
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Ditemi quello che volete… che il mondo è cattivo, ingiusto, superficiale, falso. Che le persone buone ed autentiche ci rimettono sempre. E io vi risponderò che invece, secondo me, i “buoni” sono i soli possibili vincitori. Sono i buoni, i veri “trasgressivi”: perché se egoismo, disumanità, assenza di compassione, finzione, sono diventate le regole… beh, “i buoni” le infrangono proprio tutte. I buoni vincono sempre, anche se non lo sanno. Sapete perché? Perché sono i più forti. Sono così forti da non aver bisogno di prevaricare, imbrogliare, sopraffare l’altro per sentirsi tali. Non hanno bisogno dei riflettori per sentirsi illuminati, perché loro la luce ce l’hanno dentro. I buoni vincono a prescindere, in quanto sono “superiori”, nel vero senso della parola, perché ogni volta superano se stessi, per andare incontro agli altri. I buoni vincono perché sono coraggiosi, hanno il coraggio di “sentire”, di sentire tutto, anche la sofferenza, senza innalzare muraglie impenetrabili per proteggersi “da un mondo che non li merita”, perché sanno che quei muri isolano da tutto, non solo dal dolore, ma anche dalla felicità, anzi soprattutto dalla felicità, sanno che quei muri soffocano, e che invece per sentirsi vivi bisogna respirare a pieni polmoni. Tutti nasciamo buoni. Pochi lo restano. E allora sono quei pochi che, comunque vada, vincono. Farsi cambiare (in peggio) dal mondo. E' questa l’unica, vera sconfitta.
Max
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E poi ditemi
di questo tempo agro
e ditemi
se un vero abbraccio
con un filo di colore diverso
è un rammendare il passato
e ditemi ancora
di queste parole acerbe
dentro vite sfiorite
che non sanno di futuro.
Roberto Cotroneo
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A volte gli incubi si presentano nella realtà...
Ma potrebbe non essere il predatore, potrebbe essere uno spirito amico
Avete presente quello strano sogno in cui un essere umano terrestre, ma in grado di viaggiare nello spazio, proiettava il suo ologramma nel punto della mia terrazza dove di solito dò acqua al crinoide che rischia più di tutti il disseccamento? Vi dicevo che l'universo era visibile, entrava dentro l'atmosfera terrestre, altrimenti come avrei potuto vedere l'astronave del terrestre astronauta e la parte di cosmo in cui l'aveva posteggiata? Ma era solo un sogno, niente avvistamenti di astronauti terrestri tecnologicamente progrediti nella realtà Purtroppo o per fortuna, però, quella parte di universo che nel sogno entra dentro l'atmosfera terrestre, quello invece è diventato realtà, da oggi quantomeno Qualcuno di voi ha avuto la stessa impressione? (incredibile, si sta ritirando proprio adesso perché qualcuno di voi ha avuto paura) Non so cosa sia ma l'intrusione è molto ampia e si trova sopra il vento del nord, cioé sopra l'Etna, ma non è una nuvola o un buco nel cielo e non é visibile in nessuna maniera ad occhio nudo, é più una presenza, una sorta di radiazione, forse rosa, ma sembra essere una presenza intelligente Forse qualche "spirito cosmico" é spaventato dai recenti attacchi che hanno colpito la Luna, forse é qui per proteggerci dalla pazzia umana
Una megattera si é avvicinata alla Sicilia Nel filmato che ho visto batteva la coda orizzontalmente sopra le onde, stava sicuramente curando il mare e la parte di cielo che lo copre Gli uccelli che vivono qui attorno mi osservano quando faccio healing o canto i miei canti "elfici" o cerco di curare il cielo, insomma il clima (quando la radiazione elettrica creata dall'uomo arriva ad interferire con i crinoidi, e quindi la stratosfera che questi reggono tende a disseccarsi) Gli uccelli di qualunque specie mi osservano e apprezzano quel che faccio e mi fanno vedere che anche loro curano il cielo, che volano non solo per cibarsi di insetti ma principalmente per curare il cielo, un po' come le mucche con il loro peso e il loro muggito curano la Terra Insomma, gli animali stanno sul serio rispondendo, o forse stanno solo chiedendo aiuto perché sentono che qualche essere umano sta finalmente prendendo coscienza dello stesso pericolo che sentono loro
Walt Disney e il regista James Cameron andrebbero sicuramente in visibilio all'idea che, esattamente come nei loro film, la Natura sta rispondendo (ne approfitto per dirti, Cameron, che Madre Natura é una tua grande fan!...)
Nel leggere i giornali mi sto accorgendo che dappertutto nel mondo le persone più in vista, e quindi politici, attori, cantanti, stanno subendo la stessa radiazione argentata che i terroristi del piano di sopra mi sparano continuamente e abbondantemente addosso Vorrei dirvi che anche insetti, animali e alberi stanno soffrendo una sorta di incapacità a prendere peso, cosa che negli alberi diventa una sorta di ingiallimento e mancanza di forza quando il vento li scuote, negli insetti é un dimagrimento vero e proprio, almeno nelle api che ho osservato, e negli esseri umani é una sorta di indurimento dei muscoli che colpisce anche i muscoli e i tendini attorno al cranio Per farvi un esempio citerò il caso della nota attrice italiana Paola Cortellesi che io ricordavo bella paffuta con delle belle guanciotte da donna sana e in qualche modo imbattibile, e invece... E non ditemi che é solo invecchiamento!
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Quindi quel che ci sta accadendo é questo, e sta accadendo a tutti gli esseri viventi, non solo a noi esseri umani, é proprio nell'aria, é dappertutto, ed è elettricità, forse quella dei tuoni, perché é argentata, quindi questo "universo" che entra dentro l'atmosfera e sembra essere rosa potrebbe essere qualcosa che cerca di regolare questa sorta di disfunzione nell'elettricità naturale della Terra, disfunzione comunque provocata dalle armi utilizzate dai terroristi
A pensarci bene, questo "universo" che entra nei miei sogni é sempre stato presente in ognuno dei sogni che riguardavano dei pericoli o dei cataclismi avvenuti in passato, come ad esempio la terza Luna, quella piramide di un metallo fortemente elettromagnetico, e guarda caso argentato, che si componeva nel cielo Era formata da piccole piramidi metalliche a struttura vuota che si incollavano tra loro nel cielo grazie ad una enorme forza magnetica finendo col formare appunto una gigantesca piramide, una specie di satellite artificiale immagino o una antenna Quando mi svegliai da quel sogno ero così spaventata che riuscivo a fatica a respirare Questo "universo che entra dentro l'atmosfera terrestre" probabilmente non l'ho sognato solo io, sicuramente altri esseri umani lo hanno sognato o percepito, e non si tratta di una astronave aliena, che altrimenti sarebbe visibile, ma sicuramente di quel che potremmo definire uno spirito della Natura cosmico L'universo é cosa assai complessa, deve per forza essere fatto di esseri intelligenti e non occorre che abbiano forma umana nè un corpo fisico per essere intelligenti, l'intelligenza non sta dentro il cervello ma dentro lo spirito e lo spirito é incorporeo, quindi perché nell'universo asteroidi, comete, nebulose e altri corpi celesti non dovrebbero essere dotati di intelligenza? E sicuramente maggiore alla nostra perché più anziani di noi di chissà quanti miliardi di millenni!
Insomma, incrociamo le dita...!
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ren-padfoot · 1 year
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«Dunque, il bar è pieno di gente come non mai, così penso: magari stavolta la passo liscia. E, invece, indovina chi di colpo rovina tutto e deve per forza chiedermi come va?» «Scommetto che lo so, Dan. È il barista.» «Sì, lui! Il barista del cazzo, di nuovo.» «Di nuovo.» «Non potrebbe farmi il caffè e non rompere le palle?» «Certo, hai ragione. Oppure... potresti anche rispondergli. Sai, è giusto un'idea.» «Due parole: col e cazzo. Perché dovrei mettermi a parlare col barista?» «Ah, chi lo sa. Magari lo fai felice.» «Io gli chiedo come va e allora lui è felice? Ma dai.» «Ti assicuro che per me è il massimo, Dan. Sai cosa penso? Forse questo tuo atteggiamento, tipo "io odio tutti", ti ha portato a condurre una vita molto isolata. Non sei stufo della solitudine? Perché, ti dirò, io mi sento solo, Dan. È la verità. Sono molto solo. È uno schifo.» «Certo. Uno schifo, sì.» «Ti andrebbe un buon caffè, Dan? A me ne è venuta voglia.» «Heilà, salve! Ditemi tutto.» «Oh, Stan! Ti presento Dan. Fate rima... che buffo, vero?» «Cazzo, giuro che ti uccido.» «Ci fai due americani, per favore?» «Ma certamente! Allora, come va?» «Beh, all'inizio non benissimo, ma adesso un po' meglio. Dan...» «Ehm... ero partito abbastanza bene, ma ora è un disastro.» «A chi lo dici. Purtroppo abbiamo finito il latte d'avena e qui stanno tutti sclerando.» «...fanculo il latte d'avena.» «Esatto! Grazie, vi preparo gli americani.»
Shrinking, S1E2
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