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#cucito creativo
vivereverde-blog · 1 year
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Riciclo Creativo: suggerimenti per customizzare i capi d'abbigliamento e darli una nuova vita.
Customizzare e dare una seconda vita ai capi d'abbigliamento. L'ambiente ringrazia.
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lamilanomagazine · 4 months
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Siracusa, "Le Tele di Aracne" Ricucire una vita, costruire il futuro
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Siracusa, "Le Tele di Aracne" Ricucire una vita, costruire il futuro A Siracusa un immobile confiscato alla mafia diventa Accademia sartoriale per giovani a rischio. Giovedì 21 dicembre alle ore 10:30, in via Bainsizza 145, sarà presentato il progetto "Le Tele di Aracne" che nasce grazie al finanziamento del Pon legalità e alla collaborazione del Ministero dell’Interno.Il progetto è destinato a ragazzi appena usciti dai circuiti penali o ad alto rischio di marginalizzazione. All’inaugurazione dell’Accademia sartoriale saranno presenti il prefetto di Siracusa, Raffaella Moscarella e il sindaco della Città, Francesco Italia,insieme al direttore dell’Ufficio locale di Esecuzione Penale Esterna di Siracusa, Stefano Papa e al direttore dell’Ufficio Servizio sociale per minorenni di Catania, Roberta Montalto. L’Accademia sartoriale che verrà inaugurata giovedì prossimo sarà dedicata a Mario Francese, il giornalista siracusano ucciso dalla mafia a Palermo nel 1979, e a suo figlio Giuseppe che aveva solo 12 anni quando il padre venne assassinato e che da grande lottò con determinazione per portare alla sbarra gli assassini del padre, riuscendoci. Il progetto si è snodato attraverso diverse fasi: l’intervento di riqualificazione e di ristrutturazione dell’immobile, l’acquisto e la messa in opera di arredi e attrezzature, e infine, la direzione, il coordinamento e il monitoraggio di un centro per il contrasto ai fenomeni di devianza di giovani ad alto rischio. L’immobile è suddiviso in tre ambienti. L’Ufficio Stile, dove verranno progettati e rielaborati i capi d’abbigliamento e gli accessori. C’è poi la Sartoria: un’area da lavoro attrezzata con dieci postazioni. Infine lo Showroom, dove verranno esposti tutti i capi creati per la vendita al dettaglio. L’Accademia sartoriale sarà dunque un laboratorio, un luogo creativo, dove stilisti, sarti, artigiani, amanti del cucito insegneranno ai giovani soggetti svantaggiati come dar nuova vita a capi di abbigliamento ormai dismessi e che, tuttavia, conservano, per la qualità dei tessuti o dei materiali, un fascino indiscusso tutto da riscoprire... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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silviascorcella · 5 months
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Quoï Alexander a/i 2018-19: la mente esplora, le mani sperimentano
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La sua parola chiave è: “indefinibile”. 
Il suo nome è Quoï Alexander: e non è solo un fashion designer, non è solo un creativo multidisciplinare, non è solo un giovane talento che ha nel curriculum anche la blasonata scuola londinese forgia-talenti Central Saint Martins, non è solo uno stilista esordiente che ha plasmato la sua abilità presso alcune tra le maison di moda che nel dna dei propri fondatori avevano l’aspirazione a far la differenza, ovvero Alexander McQueen, Sonia Rykiel e Chanel. 
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Visto? Si potrebbe proseguire pressoché all’infinito! Ma è di certo più intrigante cercar di conoscere quel che questo talento, che sta accalappiando il gusto e il plauso del fashion world sin da quando le sue primissime creazioni hanno solcato il palco del saggio finale alla Central Saint Martins, è. 
Ebbene, una cosa è certa: Quoï Alexander è un esploratore. 
Nel senso più vasto, curioso, brillante e sorprendente del termine: per la giovane età, naturalmente, ma anche per la sconfinatezza della sua impresa concettuale e manuale allacciata alla moda. 
Quoï Alexander, infatti, è un esploratore delle alternative alle realtà di moda e stile già conosciute, spesso racchiuse in regole che gli vanno fin troppo strette, alle quali preferisce sfuggire con consapevolezza e curiosità. Una fra tutte: nel suo lavoro niente è cucito.
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Uh sì, avete capito benissimo: niente cuciture, né a macchina, né a mano. Perché? Provate a pensarci: non è affascinante scoprire il modo in cui gli abiti si sarebbero sviluppati se la civiltà non avesse mai adottato la prassi della cucitura? E, di conseguenza: come sarebbe stata l’apparenza di ogni capo d’abbigliamento e la nostra con questi indosso? Insomma, il principio suona un po’ come: tornare indietro nel tempo per compiere nuovi passi avanti. Surreale? Per niente affatto! 
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La collezione a/i 2018-19 ne è la dimostrazione: una nuova spinta all’innovazione verso cui la ricerca condotta da Quoï Alexander fa rotta, come fosse davvero un percorso di navigazione dai confini ancora da conoscere. E come equipaggiamento: la mente sempre aperta e le mani sempre operose, pronte ad eseguire lavori d’intreccio e d’incastro, di nodi e lacci, di composizioni di materiali eterogenei e di esecuzione di metodi inaspettati, come quella volta che ha usato una pistola che spara pezzetti di plastica dentro il tessuto per unirlo ad un altro. 
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Frammenti di visioni estetiche: di come sarebbe il linguaggio della moda se la mitologia dell’abito perfettamente cucito scomparisse, se quel gesto fosse ignorato e si andasse alla ricerca di nuovi codici, nuovi linguaggi, ancora con un significato da definire. Frammenti: per questo in collezione appaiono pantaloni ad una sola gamba o giacche dimezzate, fascette che rendono vivo il profilo dei capispalla, stringhe che connettono ogni pezzo a vista.
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Pay attention, please, non consideratelo un mero esercizio di stile. Quello di Quoï Alexander è invero un gesto di ambiguità generosa: così che chi osserva gli abiti o li indossa possa scegliere liberamente cosa vederci dentro, quale ispirazione immaginarci all’origine, quanta personalità propria metterci dentro. 
E non fa nulla se si è maschio o femmina: il gender non è contemplato in tanta meditazione condotta tra mente, mani e cuore d’artista.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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personal-reporter · 11 months
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Per Filo e Per Segno a Mergozzo
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Nell’ambito delle attività  di La Pietra racconta, giunte alla settima edizione e che  hanno sempre avuto spazio e risonanza tre le proposte laboratoriali condotte presso l’Antica Latteria, dato che  per il 2023 il tema annuale è Per filo e per segno, l’Ecomuseo del Granito, con il Comune di Mergozzo, la collaborazione dei gruppi Le Cicale e La Cruna del Lago e il sostegno di Fondazione Comunitaria VCO, ha voluto organizzare una giornata che fosse occasione di incontro e sperimentazione di numerose tecniche creative, legate al tessile e non solo. Sabato 3 giugno nel Porticato delle Cappelle si terranno dalle 10 alle 18 esposizioni e workshop, con nove postazioni con realizzazioni che vanno dal ricamo, al cucito, al feltro, al riuso creativo di materiali di recupero, alla modellazione della terracotta, alla pittura, al quilling, alla produzione con il tessuto di oggetti di vario genere. Nel corso della giornata le esperte condurranno inoltre workshop per insegnare a piccoli gruppi di partecipanti le varie tecniche e consentire loro di portare a casa delle realizzazioni creative originali. L’antica Latteria Sociale di Mergozzo, che da oltre cento anni si trova in vicolo XI al civico 11, fin dal 1868 fu il cuore del consorzio degli allevatori per la lavorazione del latte e la produzione di burro e formaggi, poi cessò le sue funzioni nel 1971. Oggi, con la determinazione dell’Amministrazione comunale che ha curato l’acquisizione al proprio patrimonio, seguendo la volontà degli eredi degli ex soci, la Latteria è stata restituita a una funzione pubblica e comunitaria, dopo un accurato restauro dalle risorse dedicate dal Comune e dal finanziamento di Fondazione Cariplo, che ha scelto il progetto con il tramite di Fondazione Comunitaria del VCO, come un emblematico minore. Nell’edificio al primo piano c’è un’ampia sala conferenze, mentre al piano terra si trova uno spazio polivalente attrezzato per attività laboratoriali e mostre temporanee. Read the full article
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wdonnait · 1 year
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Come addobbare la tavola a Pasqua
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/come-addobbare-la-tavola-a-pasqua/115571?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=115571
Come addobbare la tavola a Pasqua
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La Pasqua è una festività importante in molte culture e tradizioni, e il pranzo di Pasqua è un’occasione speciale per riunirsi in famiglia o con gli amici e celebrare insieme. L’addobbo della tavola per il pranzo di Pasqua è un aspetto fondamentale per creare un’atmosfera festiva e accogliente (in un articolo precedente abbiamo parlato della colazione pasquale romana). Ecco alcuni consigli su come addobbare la tavola per il pranzo di Pasqua.
Pasqua addobbare tavola
Scegli una tovaglia primaverile: scegli una tovaglia leggera e dai colori vivaci e primaverili, come il giallo, il verde o il rosa, per creare un’atmosfera allegra e accogliente.
Scegli piatti coordinati: utilizza piatti coordinati tra loro e che richiamino i colori della tovaglia. Puoi scegliere piatti azzurri o verdi per ricordare la primavera e i colori dei fiori.
Aggiungi un centrotavola: scegli un centrotavola che richiami i colori della tovaglia e dei piatti, come ad esempio un mazzo di fiori freschi in un vaso, delle candele profumate o un cesto di uova di Pasqua dipinte.
Aggiungi le posate: le posate dovrebbero essere scelte in base ai piatti e alla tovaglia. Puoi scegliere posate dal design moderno, per dare un tocco di freschezza alla tavola.
Scegli le tovagliette: le tovagliette possono dare un tocco di personalità alla tavola. Scegli tovagliette colorate o decorate a tema pasquale, come le uova, i conigli o i fiori.
Scegli i bicchieri: i bicchieri dovrebbero essere scelti in base al tipo di bevanda servita. Puoi utilizzare bicchieri dai colori vivaci e dal design moderno per creare un’atmosfera giovane e dinamica.
Aggiungi un tocco finale: per completare l’addobbo della tavola, puoi aggiungere dei dettagli decorativi come i segnaposto a tema pasquale, le decorazioni per le sedie o le candele profumate.
In generale, l’importante è creare un’atmosfera festiva e accogliente, scegliendo gli elementi decorativi che meglio si adattano al tuo gusto personale e alla tipologia di pranzo che stai organizzando. La tavola per il pranzo di Pasqua dovrebbe trasmettere gioia e allegria, e invitare tutti a celebrare insieme questa importante festa.
Decorazioni pasqua fai da te
Le decorazioni fai da te per la Pasqua sono un modo divertente e creativo per decorare la casa e rendere l’atmosfera ancora più festosa. Ecco alcune idee per creare decorazioni pasquali fai da te:
Uova di Pasqua decorate: le uova sono un simbolo tradizionale della Pasqua e possono essere decorate in molti modi. Puoi dipingerle con colori acrilici o tempera, incollarle con glitter, decoupage con carta di riso, oppure puoi usarle come base per creare animali e personaggi a tema pasquale.
Ghirlande pasquali: le ghirlande pasquali sono un’idea facile e divertente per decorare la casa. Puoi realizzarle con carta colorata, stoffa, ovatta, nastri o fiori finti. Basta tagliare le forme desiderate, come uova, coniglietti, fiori, e incollarle su una corda o un filo di ferro.
Fiori e rami decorati: puoi raccogliere rami e fiori dal giardino e decorarli con uova, coniglietti di peluche, nastrini colorati, fiori finti, ecc. Posizionali in un vaso o in un portavasi e avrai un’adorabile decorazione per la tua casa.
Candele decorate: le candele possono essere decorate con nastro adesivo, pittura, glitter e decalcomanie. Puoi anche creare dei portacandele a tema pasquale usando vasi in vetro, bicchieri o barattoli di latta.
Segnaposto pasquali: crea dei segnaposto personalizzati per il pranzo di Pasqua utilizzando materiali come uova di polistirolo, carta colorata, nastri e decorazioni a tema pasquale. Scrivi il nome degli invitati e posizionali sui piatti.
Coniglietti di stoffa: crea dei teneri coniglietti di stoffa utilizzando un tessuto morbido e un modello di cucito. Puoi anche decorarli con nastri, fiocchi o dettagli a tema pasquale.
Cestini di Pasqua: creare dei cestini di Pasqua fai da te per riempirli di cioccolatini, dolci e piccoli regali. Puoi utilizzare paglia, cartoncino, carta velina e nastrini per creare il cestino.
Segnaposti Paquali
I segnaposti pasquali sono un modo simpatico e creativo per personalizzare la tua tavola di Pasqua e far sentire i tuoi ospiti i benvenuti. Qui ci sono alcuni esempi di segnaposti pasquali fai-da-te:
Uova decorate: Prepara delle uova colorate di diverse tonalità e scrivi il nome del tuo ospite sulla superficie usando un pennarello. Questo semplice segnaposto è facile da realizzare e rende la tavola pasquale colorata e allegra.
Coniglietti di stoffa: Ritaglia dei coniglietti di stoffa e scrivi il nome del tuo ospite sulla parte anteriore con un pennarello nero. Questi segnaposti possono essere appoggiati sui piatti o legati attorno ai bicchieri con un nastro colorato.
Nidi di pasqua: Prepara dei piccoli nidi di pasqua utilizzando rametti di salice o altri materiali naturali. Inserisci delle uova di cioccolato all’interno del nido e attacca un cartellino con il nome del tuo ospite.
Fiori di carta: Piega dei fiori di carta e scrivi il nome del tuo ospite sulla superficie con un pennarello. Questi segnaposti possono essere usati come decorazione centrale sulla tavola o come segnaposto sui piatti.
Candele pasquali: Prepara delle candele pasquali con coni di carta da riciclo e decorali con nastro, fiocchi o fiori. Attacca un cartellino con il nome del tuo ospite sulla base della candela per creare un segnaposto originale.
Spero che questi esempi ti abbiano dato qualche idea per creare i tuoi segnaposti pasquali fai-da-te. Con un po’ di creatività e fantasia, puoi personalizzare la tua tavola in modo unico e speciale per i tuoi ospiti.
Pranzo Pasquale : come servire i piatti
La Pasqua è una festività importante in molte culture e tradizioni culinarie. Servire i piatti pasquali può essere un momento speciale e festoso in cui amici e familiari si ritrovano intorno alla tavola.
Ecco alcuni consigli su come servire i piatti pasquali in modo appropriato:
Prepara la tavola: per creare un’atmosfera festosa, è importante preparare la tavola in modo appropriato. Usa una tovaglia colorata o a tema pasquale, disponi i piatti, bicchieri e posate, e aggiungi decorazioni come candele, fiori o ghirlande pasquali.
Servi i piatti in porzioni adeguate: i piatti pasquali spesso sono molto abbondanti, quindi è importante servirli in porzioni adeguate per evitare sprechi eccessivi di cibo. Se hai ospiti a tavola, considera di offrire una varietà di piatti, in modo che ognuno possa scegliere ciò che preferisce.
Disponi i piatti in modo decorativo: quando disponi i piatti sulla tavola, cerca di farlo in modo decorativo, creando un’armonia visiva tra i vari elementi. Per esempio, puoi disporre il cibo in modo ordinato e creare piccole decorazioni con frutta, verdure o erbe aromatiche.
Aggiungi condimenti e salse: se stai servendo carne o pesce, puoi offrire una varietà di condimenti e salse per accompagnare il cibo, come salse al vino, salse al burro, salse di frutta o salse ai funghi.
Offri un dessert speciale: la Pasqua è spesso associata a dolci tradizionali, come le colombe e le uova di cioccolato. Offri un dessert speciale per concludere il pasto in modo festoso e dolce.
Ricorda di servire bevande adatte: accompagnare il pasto con bevande adeguate è importante per creare un’esperienza completa. Offri una selezione di vini, bevande analcoliche o champagne, a seconda dei gusti dei tuoi ospiti.
Uovo di Pasqua
Non può mancare sulle tavole italiane il tradizionale uovo di Pasqua L’uovo di Pasqua è un simbolo cristiano molto importante che rappresenta la resurrezione di Gesù Cristo e la rinascita della natura in primavera. La tradizione di decorare e scambiarsi uova di Pasqua risale a migliaia di anni fa, e ha radici in molte culture antiche, come quella egizia, persiana e romana.
L’usanza di decorare le uova risale a tempi antichi in cui la gente celebrava il passaggio dall’inverno alla primavera e la rinascita della natura. In molti paesi europei, come la Germania e l’Austria, si usavano uova colorate per decorare gli alberi durante la festa della primavera. Anche i cristiani iniziarono a decorare le uova in occasione della Pasqua, come simbolo della rinascita e della vita eterna.
L’uovo di Pasqua come lo conosciamo oggi, con il cioccolato e la sorpresa all’interno, è nato in Europa alla fine del XIX secolo. In Italia, ad esempio, si dice che la tradizione dell’uovo di Pasqua in cioccolato sia iniziata nel XVIII secolo, quando il Re di Napoli, Ferdinando I, commissionò al maestro cioccolatiere Gallucci l’invenzione di un uovo di cioccolato da regalare alla moglie in occasione della Pasqua.
Da allora, l’usanza dell’uovo di Pasqua in cioccolato si è diffusa in tutto il mondo e oggi rappresenta un mercato molto importante per l’industria dolciaria. In molti paesi, si continuano a scambiare uova di Pasqua come simbolo di amicizia, di pace e di rinascita.
In sintesi, l’uovo di Pasqua è un simbolo antico e universale che rappresenta la rinascita della vita e della natura. La sua tradizione si è evoluta nel corso dei secoli e oggi è rappresentata soprattutto dalle uova di cioccolato, che si scambiano tra amici e familiari in occasione della Pasqua.
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sweeth70 · 1 year
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Il mio gruppo creativo su Facebook, potrete condividere le vostre creazioni, di qualsiasi tipo esse siano.
Se volete iscrivervi cliccate sul link sottostante.
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carmenvicinanza · 2 years
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Faith Ringgold
https://www.unadonnalgiorno.it/faith-ringgold/
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Ho iniziato a scrivere racconti sulle mie trapunte come alternativa, quando venivano esposte o fotografate per un libro, le persone avevano così la possibilità di leggere le mie storie.
Faith Ringgold, artista statunitense, pittrice, scrittrice, scultrice e performer, nota soprattutto per le sue trapunte narrative.
Importante esponente del femminismo nero, è stata accademica e ha scritto numerosi libri per l’infanzia.
In un mondo in cui non poteva esprimersi con la scrittura ha utilizzato l’arte per le sue proteste.
Nata l’8 ottobre 1930 a Harlem, New York, sua madre era una sarta e suo padre, operaio, amava raccontare storie. Erano i tempi dell’Harlem Renaissance, la loro casa pullulava di musica e arte e sin da bambina è stata a contatto con importanti rappresentanti della black culture. Soffriva di asma cronica che le impediva di correre per le strade e si è dedicata alla pittura, al cucito e all’utilizzo creativo dei tessuti della madre.
La sua arte è stata influenzata dalle persone, dalla poesia e dalla musica che ha vissuto durante la sua infanzia e anche dal razzismo, sessismo e segregazione che ha dovuto affrontare nel corso della sua vita.
Ha studiato al City College di New York e si è specializzata in educazione artistica.  Nel 1950 ha sposato un pianista jazz, Robert Earl Wallace da cui ha avuto due figlie, Michele e Barbara Faith. Dopo pochi anni si separarono, lui era eroinomane.
Dopo la laurea, nel 1955, ha insegnato nelle scuole pubbliche. Dopo il master, nel 1959, ha fatto il suo primo viaggio in Europa con la madre e le figlie. Ha anche visitato un paio di volte l’Africa occidentale, viaggi che hanno influenzato la sua creazione di maschere, bambole e sculture.
Ha insegnato all’università fino al 1973, quando ha abbandonato per dedicarsi completamente alla sua arte.
Nei suoi dipinti c’è l’impegno politico e quotidiano, contro il razzismo sistematico, per i diritti civili e nel movimento delle donne. I suoi lavori trovavano poco mercato e poche gallerie disposte a esporli.
La sua prima collezione politica è stata American People Series del 1963, che ritrae lo stile di vita americano in relazione al movimento per i diritti civili da un punto di vista femminile.
Famoso il suo grande murale del 1972 For the Women’s House opera contro il carcere in cui vengono raffigurate donne in ruoli professionali e pubblici, che rappresentano alternative positive alla detenzione.
La sua prima opera femminista era stata ispirata dalle interviste ad alcune detenute, che l’hanno portata a creare Art Without Walls, Arte senza Mura, un’organizzazione che porta l’arte nelle carceri.
Nella sua Black Light Series ha sperimentato colori più scuri scaturiti dalla riflessione che l’arte occidentale bianca era incentrata sul colore bianco e sulla luce mentre le culture africane usavano colori più scuri e enfatizzavano il colore piuttosto che la tonalità per creare contrasto. Questo l’ha portata a perseguire un’estetica nera più affermativa.
Negli anni ’70 ha anche realizzato il poster Free Angela per la scarcerazione di Angela Davis.
Faith Ringgold è passata dalla pittura al tessuto per allontanarsi dalle tradizioni occidentali. L’uso della trapunta le ha permesso di sostenere il movimento femminista in quanto poteva semplicemente arrotolare i suoi lavori da portare in galleria, senza l’aiuto di un uomo.
Dopo un lungo viaggio in Europa negli anni ’70 è nata una serie di dipinti dal titolo The Slave Rape Series, La serie degli stupri delle schiave a cui ha collaborato anche sua madre, Willi Posey,  famosa stilista di Harlem negli anni ’50 che le ha insegnato come trapuntare nella tradizione afroamericana. 
Collaborazione che ha portato alla loro prima trapunta, Echoes of Harlem, nel 1980.
Portava le sue storie sulle trapunte perché all’epoca nessuno avrebbe pubblicato l’autobiografia su cui stava lavorando. La serie di trapunte con storie della Collezione francese (1990-1997) si concentra su figure storiche di donne nere.
Poiché molte delle sculture e delle maschere realizzate da Faith Ringgold potevano anche essere indossate come costumi, il suo passaggio all’arte performativa è stata una progressione naturale.
Ispirata dalla tradizione africana di combinare narrazione, danza, musica, costumi e maschere ha prodotto varie performance, tra cui The Wake and Resurrection of the Bicentennial Negro. Una narrazione delle dinamiche del razzismo e dell’oppressione della tossicodipendenza nata per le celebrazioni del Bicentenario americano del 1976.
Ha scritto e illustrato 17 libri per l’infanzia per i quali ha vinto molti prestigiosi premi e nei quali affronta le complesse questioni del razzismo in modi diretti e pieni di speranza, combinando fantasia e realismo.
Attivista sin dal ’68, ha militato in diverse organizzazioni femministe e antirazziste e in plateali proteste artistiche per far sentire la propria voce e dissenso. È stata anche arrestata nel 1970.
Ha partecipato al gruppo Women Artists in Revolution (WAR) e fondato, con sua figlia Michele Wallace, la Women Students and Artists for Black Art Liberation (WSABAL)e la National Black Femminist Organization.
È stata tra le fondatrici della “Where We At” Black Women Artists, collettivo artistico femminile associato al Black Arts Movement.Nel 1988, ha co-fondato il progetto Coast-to-Coast National Women Artists of Colours che ha esposto le opere di cento donne nere negli Stati Uniti.
Dal 1987 ha insegnato presso il Dipartimento di Arti Visive dell’Università della California a San Diego dove è rimasta fino al 2002, quando è andata in pensione.
La sua prima autobiografia ha il titolo We flew over the bridge, Abbiamo volato sul ponte.Per il suo impegno artistico e la militanza, ha ricevuto oltre 80 premi e riconoscimenti e 23 lauree honoris causa.
È stata intervistata per il film !Women Art Revolution.
Nel 2019 alla Serpentine Gallery di Londra è stata allestita un’importante mostra del suo lavoro.La prima retrospettiva a New York, sua città natale, è stata al New Museum nel 2022.Nello stesso anno, è stata inclusa nella mostra Women Painting Women al Modern Art Museum di Fort Worth.
Faith Ringgold da quasi un secolo è il colore, la voce e l’anima della gente nera.
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passiondiyblog · 11 years
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Astuccio Cilindrico https://www.passiondiy.com/astuccio-cilindrico/ Un tutorial dettagliato, per le creative del cucito, che guida passo passo nella realizzazione di un astuccio di forma cilindrica. Se avete bimbi, nipoti o piccoli amici in età scolare, potete trarre ispirazione da questo progettino per regalare loro una simpatica custodia per penne, gomme, matite, e quant’altro necessario. Per accedere al tutorial clicca qui […]
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Come fare un cesto di ispirazione etnica con gli avanzi di tessuto
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È tornato disponibile, nel mio negozio etsy, il bracciale in tessuto cucito a mano con "notte stellata" di Vincent van Gogh dipinto a mano. www.etsy.com/it/EleonorArte/listing/629108439 The hand-sewn bracelet with "starry night" by Vincent van Gogh is back in my etsy shop. www.etsy.com/it/EleonorArte/listing/629108439
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vivereverde-blog · 1 year
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Riciclo Creativo: suggerimenti per customizzare i capi d'abbigliamento e darli una nuova vita.
Customizzare e dare una seconda vita ai capi d'abbigliamento. L'ambiente ringrazia.
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lamilanomagazine · 4 months
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Rieti, “neiBORGHI Festival” un'iniziativa culturale e turistica
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Rieti, “neiBORGHI Festival” un'iniziativa culturale e turistica "neiBORGHI Festival" - dal 21 al 30 dicembre 2023 nei Comuni di Antrodoco e Cittaducale – Provincia di Rieti "neiBORGHI Festival" è un'iniziativa culturale e turistica realizzata con il sostegno della Regione Lazio ed il contributo dei Comuni di Antrodoco e Cittaducale. La direzione artistica, affidata a Lorenzo Pasquali / Ondadurto Teatro, ha ideato un progetto per la valorizzazione e la promozione del territorio attraverso un calendario di spettacoli e performance presentate dalle compagnie più interessanti della scena contemporanea nazionale e internazionale. L'idea nasce con l'intento di sviluppare le potenzialità territoriali attraverso l'arte, il gioco, la danza, la musica, il teatro, l'immaginazione. Due i comuni della provincia di Rieti che dialogano e creano ponti e sinergie: Antrodoco e Cittaducale. Comunità in connessione per la vicinanza dei territori sullo stesso asse stradale della Via Salaria. La stessa natura nell'essere dei borghi dotati di piazze, luoghi all'aperto, che ben si prestano per l'esibizione di artisti e soprattutto l'omogeneità del pubblico in età scolare, pubblico già in connessione, che si intende raggiungere vista anche la presenza sui rispettivi territori di scuole dell'infanzia, scuola primaria e scuola media ricadenti nell'Istituto Comprensivo "Valle del Velino" che le riunisce. Questa prima edizione - "Fantasie di realtà" - porterà in scena, dal 21 al 30 dicembre, l'immaginario come terreno di costruzione e collante di una comunità, vista nella rete di relazioni e interconnessioni che la animano, sia tra persone che con il territorio. La realtà che si forma giorno per giorno a partire da sogni condivisi e partecipati. La manifestazione ambisce a stimolare il dialogo tra "quello che potrebbe essere" e le vite reali delle persone, che si mettono in gioco attraverso l'uso della fantasia per riscoprire il senso di meraviglia davanti a ciò che troppo spesso si dà per scontato. Diverse le attività di spettacolo in chiave mutidisciplinare e le attività di laboratori e di audience engagement che andranno ad arricchire il palinsesto in una visione che mette in comunicazione i luoghi, i territori e i suoi abitanti. Si comincia il 21 dicembre ad Antrodoco presso il Teatro Sant'Agostino. Alle ore 17,30 ed alle ore 18,30 la presentazione aperta a pubblico e famiglie del "Laboratorio di Teatro per le nuove generazioni". Il 22 dicembre, sempre ad Antrodoco, doppio appuntamento. Alle ore 18,00, in Corso Roma, la performance di danza urbana"Juliette on the road" della Compagnia Cie Twain. Alle ore 21,00, al Teatro Sant'Agostino, lo spettacolo teatrale "Fiabe da tavolo", a cura del Teatro delle Apparizioni. Il festival prosegue il 23 dicembre a Cittaducale con tre iniziative. Alle ore 15,00, in Piazza del Popolo, Daria Greco della Compagnia Chiasma con la performance partecipativa itinerante "Crangon Crangon +"; alle ore 15,45, sempre in Piazza del Popolo, la perfromance di installazione partecipata "Steli", a cura della Compagnia Stalker Teatro. La giornata si concluderà alle ore 21,00 – presso la Sala Mostre di Palazzo Maioli – con lo spettacolo di circo contemporaneo "No Stop", della Compagnia Duo Flosh. Il 27 dicembre, giornata ricca di appuntamenti a Cittaducale. Presso la Sala Mostre di Palazzo Maioli il "Laboratorio di letture animate" intratterrà dalle ore 10,30 alle ore 12,30, i bambini dai 6 ai 9 anni mentre dalle 15,00 alle 17,00 i ragazzi dai 10 ai 13 anni. Per concludere, dalle ore 17,30 alle ore 19,30 il "Laboratorio creativo di cucito", aperto a tutte le età. Per tutti i laboratori si consiglia la prenotazione. Il 28 dicembre si torna ad Antrodoco dove, in Piazza IV Novembre ci sarà il "Camion Teatro", con due rappresentazioni, alle ore 16,00 ed alle ore 17,00 con il teatro d'immagine "Manoviva", con Girovago e Rondella e due rappresentazioni, alle ore 18,15 ed alle ore 19,15 con il teatro d'immagine "Antipodi" della Compagnia Dromosofista. Gli spettacoli sono riservati ad una massimo di 30 persone, si consiglia pertanto la prenotazione. Dalle ore 17,00 alle ore 19,00 – presso il Teatro Sant'Agostino – il "Laboratorio creativo di cucito", aperto a tutte le età. Si consiglia la prenotazione. La giornata si concluderà alle ore 21,00, sempre al Teatro Sant'Agostino, con la performance "Sciaboletta" del one man show Alessandro Blasioli. Il 29 Dicembre il festival si sposta a Cittaducale. Alle ore 15,00 Piazza del Popolo di animerà con lo spettacolo di teatro circo "La battaglia dei cuscini", a cura della Compagnia Il Melarancio. Alle ore 16,00/17,00/18,00/19,00 quattro rappresentazioni presso la Sala Mostre di Palazzo Maoli con la performance di marionette e circo contemporaneo "Trucioli", della Compagia Coppelia Theatre. Gli spettacoli sono riservati ad un massimo di 15 persone, si consiglia pertanto la prenotaione. Gran finale alle ore 21,00 – sempre presso la Sala Mostre di Palazzo Maoli – con lo spettacolo "Personal Margò" di Ondadurto Teatro con la one woman show Margò Paciotti. Il festival chiuderà i battenti il 30 dicembre ad Antrodoco dove, alle ore 17,00, presso il Teatro Sant'Agostino, andrà in scena lo spettacolo di teatro figura e musica "Le avventure di Don Chisciotte" della Compagnia Burattinmusica. INFO LINE – [email protected] – whatsapp +39.351.6521328 FB e INSTA: neiborghifestival... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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granidisenape · 3 years
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Crochet pencil case: astuccio per la scuola all'uncinetto
Crochet pencil case: astuccio per la scuola all’uncinetto
Non posso credere che sto lavorando ad uncinetto! Quando ero bambina e osservavo mia nonna che sferruzzava lo trovavo estremamente noioso…E ora? Devo ammettere che dopo aver iniziato non ho intenzione di smettere…mi rilassa e mi regala soddisfazione quando ottengo un lavoro compiuto e “guardabile” tra le mani. Ad esempio qualche settimana fa ho realizzato questo astuccio all’uncinetto per mia…
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kiotta68 · 7 years
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Tutorial sottobicchiere all'uncinetto
Tutorial sottobicchiere all’uncinetto
Ed ecco a voi il nuovo tutorial delle Ragazze Ago&Filo, il progetto che abbiamo realizzato venerdi scorso a Cantalupa. Si tratta di un sottobicchiere all’uncinetto molto facile da realizzare e che, come il suo omonimo presentatore, è molto versatile e si presta a diversi utilizzi… Siete pronti? prendete il vostro uncinetto e Buon Lavoro! 🙂
Fateci sapere se vi piace e non dimenticatevi di mandarci…
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knittingbordado · 4 years
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Lumachina amigurumi – Tutorial (Cucito Creativo)
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Lumachina amigurumi – Tutorial
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passiondiyblog · 10 years
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