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#che crawford
checrawford · 3 days
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Seducing the barmaid
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Che poi alla fine vorrei solo un po' di tenerezza
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gazzaladra · 1 year
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Tre vecchi film, sei grandi attrici, storie nerissime in bianco e nero
Trovo rassicurante il bianco e nero dei vecchi film, sa essere avvolgente e caldo come la coperta del divano, di sera, d’inverno. Ti avvolgi di garbo, buon gusto, contorni sfumati, vestiti eleganti. A seconda dei personaggi, le voci maschili sono profonde o sottili, da macchietta. Le voci di donna suonano squillanti, spensierate o austere. Sono le voci di doppiaggi che echeggiano di passato, di…
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pleatedjeans · 6 months
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30 Relatable Comics That Join Dungeons & Dragons And Parenting From Artist Ché Crawford
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fashionbooksmilano · 2 months
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The Isaac Mizrahi pictures
New York City 1989-1992
Nick Waplington
Damiani, Bologna 2015, 168 pagine, 119 ill., 21x26cm, Cartonato, lingua Inglese, ISBN 9788862084512
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
Durante gli anni tra il 1989 e il 1993 il fotografo inglese Nick Waplington ha avuto il privilegio di documentare il backstage delle sfilate di moda di Isaac Mizrahi. Il risultato è un corpus di immagini che, combinando lo stile grintoso di Waplington con il gusto per l'haute couture di Mizrahi, offre uno sguardo su quegli anni di sfilate dominati dalle top model tra cui Cindy Crawford, Christy Turlington e Naomi Campbell. Allo stesso tempo Waplington documenta la vita notturna selvaggiamente creativa della New York di quegli anni alternando alle immagini di moda gli scatti realizzati in alcuni dei club più equivoci della città, come il Pyramid Club e Save the Robots.
01/03/24
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len-scrive · 1 year
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Rating: Explicit
Fandom: Hannibal TV
Relationships: Hannibal Lecter/Will Graham
Characters: Hannibal Lecter, Will Graham, Frederick Chilton, Bedelia Du Maurier, Jack Crawford, personaggi originali
Tags: Post TWOTL, vita insieme, Hannibal è Hannibal, Dark Will, sangue, violenza, crescita sentimenti, evoluzione
Lingua: Italiano
Sommario: Will e Hannibal sono rinchiusi in un istituto di massima sicurezza, sotto la supervisione del dottor Chilton.
Questo è il racconto di come sono finiti lì dentro e di cosa è successo dopo la notte in cui il Drago è stato sconfitto.
 Capitolo 1
“Dottor Chilton, mi lasci solo dire che non ritengo questa un’idea saggia.”
“Sta contestando la mia autorità?” Chilton si appoggiò sul suo bastone, spostando il peso dalla gamba più malandata. “Mi creda, in quanto a saggezza ormai ne ho per le altre tre vite, quelle che…mi sono rimaste.”
“Non sono due individui da sottovalutare.”
“E lo sta dicendo a me?” sbottò Chilton indicando tutto se stesso, tutto il suo corpo.
Il suo interlocutore si quietò, respirando a fondo un paio di volte.
“Non è stata data loro la pena capitale,” disse poi il giovane uomo come a voler sottintendere qualcosa e Chilton sapeva a cosa voleva alludere.
 Continua a leggere su AO3
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 Quanto tempo! Come sono felice di poter finalmente condividere questa storia, nata la bellezza di due anni fa.
Penso di aver già detto che non condivido mai qualcosa se prima non sono assolutamente certǝ che abbia una conclusione e così ho atteso e atteso che la conclusione di questa storia arrivasse da sé.
Ne sono successe tante nel frattempo e questo povero racconto è stato parcheggiato in un angolo della mia mente più e più volte, ma era venuto il momento di farlo uscire del tutto e fargli avere il suo spazietto su AO3.
Eccolo. Vi terrà compagnia, se lo vorrete, per qualche mese e spero la lettura vi sarà gradita.
Io nel frattempo mi butterò sugli altri nove, dieci racconti tutti inseriti in un file denominato one-shot anche se poi i racconti dentro hanno dai due ai cinque capitoli ciascuno. A casa mia one-shot ha un curioso significato parallelo, evidentemente.
Questa storia Dentro è un’altra, l’ennesima, versione del post TWOTL. Chi ha letto Evolvere sa che quella è per eccellenza la mia visione del futuro di Hannibal e Will, ma se ne possono creare all’infinito e a volte mi capita di partorirne di nuove.
I capisaldi fondamentali di come io vedo Hannibal e Will rimangono, ma si poggiano su basi leggermente diverse e su dinamiche un po’ più complesse. Sempre colpa di Will, sempre colpa sua, ormai si sa.  XD
Penso di aver parlato abbastanza, l’appuntamento è ogni domenica tra mezzogiorno e l’una.
Grazie a tutti e buona lettura.
Len
Per problemi di spam ho dovuto chiudere la mia pagina AO3 ai soli iscritti. Bisogna avere un account per leggere, ma a parte quello nulla di diverso.
Devo dire che preferisco l’idea che solo chi è registrato ha accesso alle mie storie. 
E per chi di voi volesse venire a trovarmi sul mio canale YouTube Len Irusu colgo l’occasione per ricordare che sono sempre lì a condividere gameplay (in inglese) e a commentarli (in italiano) o a parlare dei fatti miei mentre provoco, più o meno involontariamente, il trapasso di svariati personaggi.
Al momento tra le altre cose è in corso il gameplay di The Last of Us part II e… Oh boy… Il massacro di anima e cuore. Ma da appassionatǝ di Hannibal sono abituatǝ, devo dire.
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princessofmistake · 1 month
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Hannibal Lecter: «Parliamo di tazze da tè e del tempo e delle regole del disordine?». Will Graham: «La tazza si è rotta e non si ricomporrà mai più». Hannibal Lecter: «Nemmeno nella tua mente? Il tuo palazzo della memoria è in costruzione. E' pieno di nuove cose. Ha delle stanze in comune con il mio. E' lì che ti ho trovato. Vittorioso». Will Graham: «Quando si tratta di noi due, non può esserci nessuna vittoria decisiva». Hannibal Lecter: «Siamo un gioco a somma zero». Will Graham: «Mi mancano i miei cani. Tu non mi mancherai. Non ti troverò. Non ti verrò a cercare. Non voglio sapere dove sei o cosa fai. Non voglio più pensare a te». Hannibal Lecter: «Trai piacere dalla crudeltà e poi ti rimproveri per averlo provato». Will Graham: «Tu trai piacere. Io tollero. Non ho il tuo appetito. Addio Hannibal».
a few moments later.. Hannibal Lecter: «Finalmente hai catturato lo Squartatore di Chesapeake, Jack». Jack Crawford: «Non ti ho catturato. Ti sei arreso». Hannibal Lecter: «Voglio che tu sappia esattamente dove sono. E dove potrai sempre trovarmi». a will
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diceriadelluntore · 11 months
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Storia Di Musica #277 - AA.VV., Romeo + Juliet (music from the motion picture), 1996
La serie maggiaiola di dischi colonna sonora volge al termine. Per mia scelta iniziale, non ho considerato i classici opere di quei grandiosi giganti che hanno fatto delle colonne sonore quasi un nuovo ramo artistico (penso a Morricone, Zimmer, Williams, Rota, Badalamenti per dire i primi che mi vengono in mente), ho considerato alcuni lavori dove l’uso del brano rock fosse alquanto innovativo, direi di costruzione delle scene e non di semplice accompagnamento, e che furono anche motore di successo sia per il film che per le canzoni che compongono la colonna sonora. La scelta di oggi è caduta sul film di Buz Luhrmann, Romeo + Juliet, del 1996, una ripresa quasi del tutto integrale del classico dramma di William Shakespeare: il regista utilizza in maniera quasi identica trama e dialoghi, cambiando solo l’ambientazione, spostando le vicende dalla splendida Verona italica a Verona Beach, sobborgo di Los Angeles, negli anni ‘90 del ‘900, dove Montecchi e Capuleti sono due potenti famiglie dedite al malaffare che si combattono non a colpi di spada ma di armi da fuoco. Luhramm affida i temi orchestrali a Nellee Hooper, Craig Armstrong e Marius De Vries e ad una serie di canzoni rock, che compongono il primo volume della colonna sonora. Infatti ne furono pubblicati due: il primo è il riferimento alla storia di oggi, il secondo uscì dopo il successo del primo, racchiudendo i temi orchestrali principali e alcune canzoni secondarie. Il disco racchiudi molteplici artisti e molteplici generi: la canzone principale, il tema d’amore, è la ballata pianistica, toccante, Kissing You di Des’ree, che in quei mesi aveva scalato le classifiche di mezzo mondo con il sound accattivante del suo singolo You Gotta Be. Hooper e De Vries remixano una b-side del primo singolo dei Garbage, #1 Crush, che inizia con i gemiti sensuali di Shirley Manson. I Butthole Surfers perdono buona parte della furia iconoclasta della loro musica, ma regalano un brano eccellente in Whatever (I Had a Dream), scritto per l’occasione. C’è molta musica indie: dagli Everclear con Local God, il duo degli One Inch Punch con Pretty Piece Of Flesh, una delle canzoni più famose di Gavin Friday, Angel, che verrà usata anche in molte pubblicità. C’è una parte che recupera due canzoni del passato: Young Hearts Run Free è una canzone scritta da David Crawford, che fu portata al successo nel 1976 da Candi Station, fino al numero 1, e che qui è ripresa da Kym Gazelle; Everybody's Free (To Feel Good) fu il brano più utilizzato nei club di Ibiza nel 1991, ed è il maggior successo di Rozalla, una artista dance dello Zimbabwe, ed è ripresa qui da Quindon Tarver, che ha pure un cameo nel film. C’è anche un trittico di canzoni di gruppi svedesi: la delicata Little Star di Stina Nordenstam, il più grande successo del gruppo The Wannadies, You And Me Song (del 1994), ma soprattutto Lovefool dei Cardigans di Nina Perssons, uscito poche settimane prima come singolo e che divenne un successo strepitoso anche per via del clamore del film. Rimangono una bellissima ballata di Mundy, un cantautore irlandese che diventerà un produttore discografico fondando una sua propria etichetta, con To You I Bestow, e una canzone dei Radiohead, Talk Show Host, una b-side del singolo Street Spirit (Fade Out), che faceva parte del disco dello stesso anno, 1996, The Bends. Thom Yorke scrisse però per il film una canzone speciale, ispirata, secondo tutte le interviste che in seguito concesse, ad un’altra famosa trasposizione del dramma del Bardo Romeo e Giulietta, quella del 1968 diretta da Franco Zeffirelli. Exit Music (For a Film) fu usata per i titoli di coda del film di Luhrmann, ma non nella colonna sonora per precisa scelta di Yorke: la canzone diventerà poi leggendaria poichè è nella scaletta di Ok Computer, lo storico capolavoro dell’anno successivo, 1997. Luhrmman userà in tutti i suoi lavori brani rock in modo particolare, e massima testimonianza di ciò sono il musical Moulin Rouge del 2001 e Elvis del 2022, dove in entrambi i casi porta a casa una nomination all’ Oscar per la miglior regia. Il film sarà un successo al botteghino, e lo fu anche la colonna sonora: arriverà al numero 2 della classifica di Billboard, e venderà solo negli USA 3 milioni di copie, fu il trampolino di lancio per gli attori (Di Caprio l’anno successivo, nel 1997, era in Titanic), per alcuni dei protagonisti di questa colonna sonora (soprattutto i Cardigans) e per lo stesso Luhrmann. 
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crazy-so-na-sega · 6 months
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Metamorfosi
filosofi che hanno cambiato opinione
Cosa spinse quel Wittgenstein, che aveva decretato che le parole hanno un valore solo se rappresentano delle scene della realtà, a rimettersi in gioco e dire, dopo anni: ho sbagliato, la realtà concreta non ha alcuna rilevanza, il significato delle parole emerge solo dal "gioco del linguaggio" specifico al quale partecipano; di conseguenza, contrariamente a quanto sostenuto in passato, non ha importanza domandarsi in quale misura le parole rispecchino il mondo, ma piuttosto: cosa fanno le persone con le parole?
Fu, come generalmente si crede, una metamorfosi lenta e graduale, a causare una svolta tanto netta nel pensiero di Wittgenstein, o piuttosto ci fu un preciso momento in cui lui, una manata sulla fronte, disse: Grösser Gott! (Gran Dio!)? il cambiamento d'opinione avvenne mentre costruiva la casa di sua sorella a Vienna, o durante una lezione nella scuola elementare di un paesello dell'Austria dove lavorava come maestro, nemmeno particolarmente benvoluto? Forse l'Illuminazione sopraggiunse mentre guardava una delle partite a tennis che tanto amava usare come metafore per chiarire le sue idee. Me lo immagino, seduto nel campo principale di Wimbledon, nel 1934, a guardare la finale di quell'anno fra Fred Perry e John Crawford. Le teste degli spettatori si girano tutte da un lato all'altro, seguendo la palla gialla; da un lato all'altro, da un lato all'altro. Ma all'improvviso una delle teste si blocca: Wittgenstein ha capito di avere sbagliato.
Sono anche curioso di sapere se sullo schermo nella sua testa è comparsa prima la parola errore e solo dopo si è trovato coperto dal sudore dello spavento, o se prima si è trovato coperto dal sudore dello spavento e solo allora è comparsa la parole errore.
Quanto coraggio è necessario a una persona per rinnegare le proprie idee! (tanto più che erano di pubblico dominio. E avevano un seguito di ammiratori. E per merito loro Wittgenstein godeva di una posizione importante nei circoli intellettuali del continente.)
Quanto coraggio, o disperazione, o onestà interiore rigorosa fino alla disperazione, si richiede a un uomo per buttare via tutto questo. E ricominciare da capo.
Eshkol Nevo -La simmetria dei desideri
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checrawford · 5 months
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I think it’s important to choose the right faerie fire colour to match the BBEG
part 6
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bcofl0ve · 8 months
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the translation is really really shaky but looks like kaia did do a short interview for that magazine!
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abatelunare · 2 years
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Frustrazioni letterarie
Io continuo a scoprire scrittori dei quali nemmeno sospettavo l’esistenza. Gli ultimi sono: Franco Bondioli, Angelo Gatti, Francis Marion Crawford, Sergiusz Piasecki, Louis Bromfield, Adolfo Jenni. Alcuni di loro non sono certo da Nobel, eppure meriterebbero almeno una letta. Poi si può anche mollarli in un canto, se si vuole. Non prima, però, d’averli assaggiati. Alcuni di loro sono stati pubblicati da case editrici che non esistono più. E che mi rendono piuttosto curioso. Chissà quali altri autori che non conosco hanno pubblicato. Chissà quali nomi mi sono sfuggiti e non leggerò mai. Non dovrei pensare a queste cose. È già abbastanza frustrante la consapevolezza di non poter leggere tutto quello che si vorrebbe. Se poi ci metto pure il carico a briscola, addio monti sorgenti dall’acque.
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personal-reporter · 1 year
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I grandi marchi: Versace
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Oggi Versace è tra le più celebri aziende  nel campo del mondo della moda, e ha segnato per sempre  la storia della Milano da bere.  Fu Gianni Versace a fondare l’azienda nel 1978 e  da subito si distinse per la sua originalità. Calabrese di nascita, ma vissuto fin da piccolo a Milano a fianco della madre nella sartoria di famiglia, Gianni si fece conoscere nel mondo della moda per la stravaganza dello stile e per l'attenzione alla ricercatezza dei materiali e alla qualità dei tessuti. Il suo stile stravagante, elaborato e dirompente riuscì a catturare l'attenzione delle star' sempre presenti alle sue sfilate, da Elton John a Bon Jovi, da Sylvester Stallone a Madonna, con cui aveva solidi rapporti di amicizia. Inoltre a Versace si deve la nascita del fenomeno delle supermodelle, quelle che si trasformano in vere e proprie icone, con nomi come Naomi Campbell, Linda Evangelista, Claudia Schiffer, Carla Bruni e Cindy Crawford. Gianni era fiero del suo impero,  nel 1995 la rivista Time lo consacrò uomo del momento e diceva spesso "Chi si innamora di Versace non torna indietro", dopo aver scelto la Medusa, creatura mitologica che venne maledetta dagli Dei dell'Olimpo, come simbolo della sua maison. Nel 1988 entrò nell'azienda la sorella minore, Donatella, a cui fu affidata la direzione del marchio Versus, linea giovane Versace. Gianni era molto legato alla sorella, fin da ragazzi erano molto uniti e lei assecondava le fantasie del fratello, vestendosi a 11 anni secondo i suoi suggerimenti,  con i capelli biondo-platino, in minigonna e gli stivali alti di pelle. Il 15 luglio 1997 Gianni Versace fu assassinato nella propria villa a Miami Beach dal serial killer Andrew Cunanan e, dopo una solenne cerimonia,  fu sepolto sul lago di Como. Alla morte dello stilista, che lasciò la sua quota alla nipote Allegra di 11 anni, il marchio sprofondò in una grave crisi economica pur riuscendo a rimanere tra i brand più amati. La storia  continua grazie alla grinta di Donatella Versace e la sua collaborazione con Lady Gaga, fino al Jungle Dress sfoggiato da Jennifer Lopez sul red carpet dei 42 Grammy Awards nel 2000, sempre fedele all'eredità  lasciata dal fratello. Nel 2004 arrivò Giancarlo Di Risio come ad del gruppo che riuscì con un drastico taglio dei costi a rimettere l'azienda in sesto, il posto di direttore creativo del brand passò a Donatella Versace. Il 20% della controllante GiVi holding, con il 30% in mano a Santo Versace, il 20% a Donatella Versace, il 50% a Allegra Versace Beck, nel febbraio 2014 fu acquisito dall'americano Blackstone Group per 150 milioni di euro. Nel settembre 2018, la maison annunciò che il 100% delle quote di Blackstone e della famiglia Versace sono state vendute al gruppo Michael Kors Limited. Successivamente, nel gennaio 2019 la griffe entrò a far parte del gruppo Capri Holdings Limited, creando un nuovo gruppo del lusso assieme a Michael Kors e Jimmy Choo. Read the full article
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fashionbooksmilano · 13 days
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Anna Molinari Blumarine
La regina delle rose. Una favola vera
a cura di Maria Luisa Frisa, testo di Elena Loewenthal
Rizzoli, Milano 2016, 304 pag., 22x33,7cm, cartonato con sovraccoperta, ISBN 9788817086813
euro 70,00
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Le foto di leggendari fotografi, come Helmut Newton, Tim Walker, Albert Watson e Craig McDean, raccontano la storia di Blumarine attraverso brillanti immagini concepite da fashion editor come Grace Coddington e Manuela Pavesi. Il volume racchiude anche le foto delle principali modelle che hanno sfilato per Blumarine: Naomi Campbell, Cindy Crawford e Monica Bellucci. Le splendide immagini sono accompagnate da un’introduzione che descrive il lavoro di Anna Molinari e da didascalie che spiegano alcuni degli elementi iconici di Blumarine, come la rosa o il Bluvi, un maglione di cashmere con il collo di visone. Nel cuore del libro, è presente una favola scritta da Elena Loewenthal, una scrittrice e amica di Anna Molinari.
14/04/24
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano, a Palazzo Reale la mostra di Vincent Peters “Timeless time” 
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Milano, a Palazzo Reale la mostra di Vincent Peters “Timeless time”.    Dal 12 gennaio al 26 febbraio, Palazzo Reale porta a Milano gli scatti senza tempo del fotografo Vincent Peters con la mostra a ingresso gratuito dal titolo “Timeless Time”, una selezione di novanta lavori in bianco e nero in cui la luce è protagonista nel raccontare le storie dei soggetti ritratti. La mostra, promossa da Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Nobile Agency, è curata da Alessia Glaviano, Curator & Head of Global PhotoVogue. Christian Bale, Kim Basinger, Monica Bellucci, Vincent Cassel, Laetitia Casta, Cindy Crawford, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Matt Dillon, Michael Fassbender, Scarlett Johansson, Milla Jovovich, John Malkovich, Charlize Theron, Emma Watson sono solo alcuni dei personaggi famosi i cui ritratti, realizzati tra il 2001 e il 2021 da Vincent Peters, sono esposti a Palazzo Reale. Quello ritratto da Vincent Peters è il mondo delle star e delle celebrities, un moderno Olimpo in cui i ritratti sfumano in un’atmosfera da cinema neorealista italiano. I suoi scatti sono infatti composti da un sovrapporsi di strati che dialogano tra loro completandosi: ciascun elemento che converge e si condensa in ogni suo singolo scatto, forma uno strato che non perde mai la propria identità e distinzione. È proprio nell’incontrarsi di questi strati singolari che ogni immagine di Peters arriva a raccontare una storia, fino a diventare un film in un solo fotogramma. Nel percorso della mostra, grazie a Cinecittà, sono esposti anche i primissimi scatti del progetto “Timeless Talent”, un racconto fotografico realizzato da Peters dei mestieri e dei talenti degli storici studi cinematografici che, oggi come in passato, ne fanno punto di riferimento della creatività del cinema e della televisione nazionale e internazionale. Un progetto di valorizzazione del talento dell’art department, dei falegnami, degli operai, pittori, macchinisti, elettricisti, tecnici dello sviluppo della pellicola e di tutti gli artigiani di Cinecittà, che da dietro la macchina da presa e al fianco dei registi, contribuiscono alla creazione dei capolavori realizzati negli studi. Con uno stile senza tempo, i lavori di Vincent Peters esposti nell’ Appartamento dei Principi al piano nobile di Palazzo Reale sono valorizzati da un allestimento curato da Silvestrin & Associati che esalta le potenti immagini in bianco e nero e al tempo stesso sposa la bellezza delle signorili sale quattrocentesche che lo ospitano. Vincent Peters Nato a Brema, in Germania, nel 1969, all’età di vent’anni si trasferisce a New York per lavorare come assistente fotografo. Tornato in Europa nel 1995, ha lavorato per diverse gallerie d'arte e su progetti personali e nel 1999 ha iniziato la sua carriera presso l'agenzia di Giovanni Testino come fotografo di moda. Negli anni Vincent Peters si specializza nei ritratti di celebrità, scattando campagne leggendarie per riviste di tutto il mondo, distinguendosi con il suo stile cinematografico. Il suo portfolio comprende lavori per brand come Armani, Celine, Hugo Boss, Adidas, Bottega Veneta, Diesel, Dunhill, Guess, Hermes, Lancome, Louis Vuitton, Miu Miu, Netflix, solo per citarne alcuni. Le sue opere sono state esposte in gallerie d'arte internazionali tra cui, ad esempio, Camera Work a Berlino, Fotografiska a Stoccolma e il prestigioso Art Basel in Svizzera. Info Ingresso gratuito, da martedì a domenica, dalle 10 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19), giovedì apertura serale fino alle 22.30 (ultimo ingresso ore 22). Lunedì chiuso palazzorealemilano... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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laterrazzasorrento · 1 year
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A Sant’Agnello, sulla bellissima spiaggia “La Marinella”, a strapiombo sul mare, c’è la magnifica "Villa Crawford" 🏛 Ex casa colonica, fu curata e rigenerata dal celebre scrittore americano che ne fece il punto di riferimento della cultura peninsulare a cavallo tra il IXX e il XX secolo 📚 Ospita un meraviglioso giardino ricco di agrumi e sculture, porta d'ingresso di un panorama incredibile sul litorale campano 😍 Ci siete mai stati? #lamarinella #VillaCrawford #panorama #sorrento #sorrentocoast #costierasorrentina #penisolasorrentina #santagnello #laterrazzafamilyholidays #casavacanze #vacationrental #amalficoast #costieraamalfitana #amalfi #positano #capri #naples #napoli #italia #italy #vacanze #holiday #vacation #instatravel #travelgram #mare #sea #inverno #winter (presso La Marinella) https://www.instagram.com/p/CnRs55ltsXy/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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