Tumgik
#aria aperta
thegreen-moonwitch · 2 months
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16/03/24 ☀️🌸🐈‍⬛🐕
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24hdrawinglab · 27 days
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L'arte di disegnare all'aperto: libera la creatività nella natura
L’arte di disegnare all’aperto: creatività nella natura. L’arte del disegno è una pratica intrinsecamente connessa con l’osservazione e l’interpretazione del mondo che ci circonda. Tuttavia, spesso ci ritroviamo a limitare la nostra creatività a spazi chiusi, senza esplorare il potenziale ispiratore che si nasconde all’aperto. Disegnare all’aperto non solo offre una connessione più profonda con…
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glorsymon · 4 months
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E Allora "Semplicemente Buongiorno" a Tutti! Oggi parliamo dei benefici dello sport all'aperto! Buon Ascolto! Simone Barnaba www.spreaker.com/show/simone-barnaba
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mestruazioni · 3 months
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che poi a me pare sconcertante pensare che io non posso aprire twitter senza vedere video di bambini mutilati, sangue nella terra, genitori che tengono gli arti dei figli in sacchetti di plastica, bambine che guardano il corpo del padre bruciare, medici che si vedono arrivare la famiglia in ospedali abbozzati senza sapere se arriveranno anche gli altri membri o se sono in altre stanze o se sono sotto macerie o fatti a pezzi, ragazzi che vengono uccisi con colpi di cecchino semplicemente perchè camminano, ambulanze fatte saltare in aria, persone urlare e svenire perchè operate senza anestetico, droni che sparano sulla folla che si era riunita per ricevere i pochi aiuti alimentari che passano, cadaveri non identificati in fosse comuni, soldati israeliani che prendono per il culo i morti palestinesi, CIVILI israeliani che prendono per il culo i morti palestinesi, case che stanno ancora in piedi ma sono piene di cadaveri decomposti uccisi con colpi di pistola alla nuca, uomini torturati, uomini fatti marciare nudi, uomini con chiodi impiantati nei piedi, donne che tengono tra le braccia il corpo del proprio figlio adolescente con la testa aperta, liste di nomi di bambini che non hanno raggiunto l'anno di età,
eppure la gente si scandalizza se si chiede il cessate il fuoco e una condanna per israele
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luluemarlene · 5 months
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L'attesa
La tortura peggiore è quando arriva e posa il suo sguardo su di me.
Si abbassa leggermente e mi annusa tra le natiche , senza sfiorarmi.
Resto in attesa, immobile, con le mani giunte dietro la schiena.
La bocca leggermente aperta già piena di saliva , la speranza di un bacio che nn arriva quasi mai.
I battiti del cuore aumentano e gli orifizi si preparano, si infracicano di umori, si allargano e contraggono quasi a respirare...
È un dolore mentale che si propaga nei capezzoli troppo turgidi, nelle ginocchia sul pavimento.
È peggiore di uno ordine schifoso da eseguire.
Peggiore di qualunque schiaffo o corda che segni il corpo.
Non c'è qualcosa che non sarei pronta a  concedere quando sono in attesa .
Ne è così consapevole che trasuda e puzza di presunzione.
Mentre annuso l'aria lui si siede e guarda.
Cerco di capire se c'è un'erezione.
Mi farebbe sentire desiderata e appagata, ma non vedo niente.
Lui accavalla le gambe e aspetta che la mia resa sia completa.
Tira fuori un imbuto e sorride.
Mi chiede di abbassare la testa, di restare col culo in aria, esposto e a disposizione
Lo guardo senza parlare e sa che prima dell'abuso ho bisogno di un cenno di tenerezza
Si avvicina e mi lecca la bocca come farebbe un cane, passa la sua lingua tra le mie labbra, mi accarezza la testa,
Si alza in piedi e mi schiaccia la faccia contro il cazzo ancora al sicuro nei suoi pantaloni
È duro ed io so che quell'erezione è mia. Solo mia.
Sa che sono pronta
Fa pressione sulla mia nuca e mi ritrovo a culo all'aria
Accarezza il mio culo, lo bacia, infila la lingua e lubrifica quel buco che lo accoglie, pronto
Dio vorrei venire o pisciare e liberarmi di quella eccitazione, quasi dolorosa!
Ci sputa sopra e infila piano l'imbuto giallo, lo spinge fino alla base
Sento la cerniera abbassarsi, lentamente
Mi dice che sono sua, solo sua e che deve lavare via le mie insicurezze, cancellare le mie incertezze
Farmi sentire piena di lui.
Inizia a pisciarmi dentro..
Mi scalda lentamente e mi da il permesso di masturbarmi
Non ho il tempo di toccarmi il clitoride che il mio orgasmo esplode e liquido vischioso mi cola tra le cosce
Libera il mio culo dalla plastica e ci affonda il cazzo, che entra senza nessuna resistenza
Entra ed esce a ritmo regolare, poi sempre più forte, mischiando tt i nostri umori, lo sento grugnire e arrivare all'apice.
Quando gode mi sussurra che sono il suo pisciatoio, il suo sborratoio
"Non c'è niente che un uomo potrebbe desiderare di avere a parte questo e io ce l'ho"
Non mi sono mai sentita tanto sua.
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nonamewhiteee · 6 months
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sono giorni irrequieti, ho bisogno di calma e aria fresca per cercare di farmi scivolare giù lo schifo che respiro. stamattina avevo bisogno di fumare, compro le mie lucky strike rosse e mi vado a buttare in stazione, di domenica aperta ma vuota perché nemmeno i treni hanno voglia di passare e portarmi in qualche posto sconosciuto e lontano. l'ennesima violenza mi turba, mi lascia senza speranze, impaurito, non è il mondo che voglio per i miei fratelli, le mie sorelle, i miei figli, i miei nipoti. in stazione mentre ascoltavo un po' di canzoni tristi ho incontrato Kantè, Maurice (Maurizio) da quando è in Italia, maestro di matematica senegalese qui in Italia da 30 anni. ha una cultura da far invidia a buona parte di chi ha diritto di voto in questo "Paese", per lui siamo tutti fratelli che si ammazzano fra di loro per sporchi interessi. il mondo mi ha sempre spaventato, mi ha inculcato la paura di poter diventare un mostro. ho solo parole di dolore, un ultimo tiro e torno a casa, dove dovrò fingere che tutto vada bene per dare un po' di forza ai miei, scusate se non sono stato mai abbastanza.
#me
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der-papero · 5 months
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Non so se vi rendete conto di cosa ho avuto in regalo ieri dal buon @egemon, che ringrazio per la bella serata (che rifaremo), oltre che per il regalo 🤗
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Cioeeeee, 1987 😍😍
Cimelio prezioso per la mia collezione, che adesso sta cominciando ad avere un po' di volume.
Lungi da me convincervi a fare una roba simile, perché io ucciderei chiunque provasse anche solo ad osare di chiedere in prestito tomi di cotal guisa, ma ci provo comunque, non si sa mai.
Se avete libri un bel po' datati, ma che non siano stati presi a calci o fatti saltare in aria con un petardo, di
ogni ramo della matematica (in particolare la trigonometria)
tutto quello che ha a che fare con la teoria dei segnali e le comunicazioni
ogni cosa legata alla navigazione, dalla quella terrestre a quella astronomica
informatica (mi raccomando, roba massimo anno 2000, tutto quello che è stato scritto dopo è pura merda, e ovviamente stiamo parlando di libri tipo come quello nella foto, non "come imparare ad usare Word in 3 giorni")
Papero si fa carico anche delle spese di spedizione, ovviamente solo nel caso in cui occupi prezioso spazio e/o volete farmi felice privandovene a malincuore ma mi volete troppo bene e/o avete già deciso per la pattumiera, perché dovete fare spazio all'ultima puttanat... ehm... capolavoro letterario sfornato.
La chat è aperta, fatevi sotto, non siate timidi.
P.S. per favore, non mi scrivete "ce l'avevo, ma l'ho buttato" che mi spezzerete il cuore 💔
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apeir0nn · 1 year
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Ho la finestra aperta e sento il profumo dei panni stesi fuori, sono un po' malinconica perché c'è aria di primavera per cui credo che mi addormenterò un pochino
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libero-de-mente · 5 months
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𝗗𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗔𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼
𝟱 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟯
Caro diario,
questa mattina la giornata si è aperta sotto grandi auspici.
Mentre mi avviavo per un vicolo deserto per raggiungere il centro cittadino, avevo un appuntamento di lavoro per me importante, ecco che noto per terra una banconota da cinquanta euro.
Cinquanta euro. Il mio primo pensiero è stato quello de "sarà sicuramente un facsimile, una di quelle banconote false che dietro riportano una pubblicità di un possibile sconto e bla, bla, bla"
Mentre il "bla, bla, bla" riecheggiava nella mia mente mi chino con molta goffaggine a raccogliere la valuta cartacea.
Si goffamente, perché io di avere la fortuna nel trovare banconote per terra non sono abituato. Mica sono Gastone Paperone cugino del più sfortunato Paperino.
Dopo averla raccolta, avendola controllata bene, mi accorgo che quella è una banconota autentica. La piega che portava mi ha fatto comprendere che era stata tenuta in un portafoglio o in una tasca.
Mi guardo attorno con aria di colpevolezza, come a voler trovare a tutti i costi il proprietario di quella banconota. Nessuno.
Alzo la testa per vedere se qualcuno, da qualche finestra, abbia visto la scena; pronto a scusarmi con un "l'ho trovata per terra, mica l'ho rubata". Nessuno.
Quella banconota mi spetta quindi di diritto, un po' come a dire "chi la trova se la tiene". Cose da asilo Mariuccia per intenderci.
Ripongo la banconota in tasca e mi avvio al luogo dell'appuntamento. Mentre cammino ripenso alla mia fortuna con il denaro. A parte qualche monetina, spiccioli in lire o centesimi, l'unica volta che trovai una consistente cifra di denaro fu... all'interno di un corposo portafoglio.
Quindici marzo millenovecentottantanove, al ritorno da San Siro dopo una partita di Coppa Campioni, così si chiamava l'attuale Champion League, passeggero in auto di un amico ci fermammo al casello autostradale di Milano per rientrare a casa. Notai qualcosa per terra dal lato passeggero e senza pensarci, mentre il conducente prelevava il biglietto, aprii la portiera e acciuffai al volo il malloppo.
C'era dentro tutto, oltre a circa ottocento marchi tedeschi, i documenti che davano un nome e un cognome al proprietario. Anche la foto del suo gatto.
Per restituire il tutto, denaro compreso, dovetti fare dei salti mortali. Neanche i Carabinieri, a cui mi ero rivolto, mi assicuravano che il denaro sarebbe arrivato a destinazione. Così rintracciai il proprietario da solo, farmi dare le sue coordinate bancarie e dopo aver versato la valuta sul mio conto fargli un bonifico. Il tutto stando attento al cambio valuta. Non volevo che gli mancassero dei soldi.
I documenti, foto del gatto compresa, glieli feci arrivare tramite un pacco assicurato con una società di spedizioni.
Tutta qui la mia fortuna.
Nel tardo pomeriggio, rientrato a casa, trovo figlio numero due sull'orlo della disperazione.
Gli chiedo cos'è successo, con gli occhi arrossati e tanta rabbia mi racconta che aveva messo da parte del denaro per comprare il regalo di Natale alla sua Rebecca. Ma una volta arrivato in negozio gli mancavano dei soldi, aveva perso cinquanta euro. Non sapeva né come né dove. Ha lavorato alcune sere per metterli da parte.
Lo rassicuro, può capitare un attimo di distrazione, e guarda caso fuori dal nostro cancello di casa ho trovato una banconota da cinquanta euro tra le foglie secche degli alberi. Mimetizzata. Ma che l'occhio vigile del papà l'ha notata. Recuperandogliela.
Mi guarda incredulo, ma ancora più incredulo è il suo sguardo quando dalla mia tasca estraggo la banconota. Lui sa che io non giro quasi mai con del denaro in tasca. Tra App per i parcheggi e i pedaggi, oltre alle carte per gli acquisti, ho sempre le tasche vuote.
Mi abbraccia, tira un sospiro di sollievo, rimette la banconota con le altre del "budget Rebecca" e mi promette che starà più attento. Così domani andrà di corsa in negozio a comprarle il regalo, prima che finisca.
Questa mattina era iniziata sotto un buon auspicio, questa sera è finita con un'aspettativa più grande. Quella di aver donato la serenità a mio figlio. Non avrei potuto utilizzare meglio quel denaro.
A fine giornata dunque non mi sono ritrovato "più ricco", ma "molto più felice". Perché convinto che chi ama si preoccupa di dare e non di ricevere.
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drunkwhenimadethis · 11 months
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Texted bf’s mom to ask if I can go over to her place this week and learn to cook a really good lasagna and she texted me back “Ti aiuto in tutto ciò che vuoi fare tu. Poi li c'è il parco puoi andare passeggiare prendere caffè gelato passare tempo fuori all aria aperta” 😩
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s0ltantoillusioni · 21 days
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When you get this, please respond with five things that make you happy!? Then, send it to the last 10 people in your notes [anonymously]. You never know who might benefit from spreading positivity ✨️
Stare all' aria aperta, distesa su un prato
Il sole, in questi giorni di primavera
I boschi, la terra, gli alberi, il cielo azzurro
Le belle persone
I discorsi profondi
I miei gatti
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ma-pi-ma · 2 years
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Allora, quando stavamo distesi e abbracciati davanti alla finestra aperta sul pendio degli ulivi (due semi nudi dentro un frutto che l’estate ha spaccato con violenza e che si riempie di aria) non avevamo ricordi. Eravamo il ricordo che abbiamo ora. Eravamo questa immagine. Gli idoli di noi stessi, per la sottomessa fede del dopo.
Gabriel Ferrater, Idoli, da Curriculum vitae Poesie 1960-1968
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scenariopubblico · 6 months
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Un viaggio spirituale, metodico, chiaro…
È questo ciò che è stato vissuto domenica 11 novembre al Teatro Sangiorgi di Catania, con Africa - orizzonti di rinascita, un progetto coreografico di Claudia Scalia danzato da Rebecca Bendinelli, Ismaele Buonvenga, Rachele Pascale e Nunzio Saporito.
Scalia è direttore artistico insieme a Marco Laudani, di Ocram Dance Movement, compagnia associata a Scenario Pubblico/ Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la danza.
Africa è stato il primo spettacolo “fuori abbonamento” della stagione in corso, portato in scena nella costola del Teatro Massimo Bellini grazie al progetto Be resident-nella città la danza, l'articolato protocollo d'intesa stretto tra Scenario Pubblico e il Teatro Massimo Bellini per promuovere la danza contemporanea nel territorio.
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Da dove ha origine Africa? Ce lo spiega il coreografo:
«Questo lavoro nasce da un viaggio che ho fatto con il desiderio di trovare un luogo ‘incontaminato’ dall’uomo: naturale, puro e vergine. Così, prima di iniziare il processo creativo, mi sono recato in Africa con la speranza di trovare quel tipo di luogo "vuoto", ma allo stesso tempo pieno di tutto ciò che ci può offrire la natura. Purtroppo questo mito si è tramutato in qualcosa di negativo in quanto nel 2019, anno di nascita del lavoro, la ricerca di quest’Eden è stata vana, perché ho visto che anche acque di mari e fiumi e luoghi così naturali e paradisiaci sono contaminati da spazzatura e plastica. Quest’anno, riprendendo il lavoro, dopo quattro anni, la situazione del nostro pianeta è degenerata. Riflettendo mi sono detto, perché non riportarlo in scena con un messaggio di speranza? Da qui l’aggiunta del sottotitolo orizzonti di rinascita. Il nome Africa l’ho scelto perché mi piaceva l’idea di personificare la mia idea e non semplicemente assegnare un titolo».
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La scena si è aperta con una lunga striscia di plastica sita a bordo palco perché, riprendendo le parole di Claudio, la ricerca di un territorio incontaminato si rivela un fallimento nel momento in cui anche i territori paradisiaci celano angoli bui e sporchi...
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Africa è nato ispirandosi al connubio di quattro elementi che danno vita alla materia pragmatica: acqua, aria, fuoco e terra. Come gli uomini, essi sono governati da amore e discordia che si incontrano e si scontrano, dominano a tempi alterni. È così che, attraverso il linguaggio del coreografo, i danzatori hanno instaurato un profondo ascolto con il pubblico e una potente connessione tra i loro corpi, con un’energia scattante. È proprio quell’energia che ha permesso di coinvolgere, inebriare, spettinare ed entrare a pieno in quella visione del pianeta, in cui viene continuamente soffocato e sopraffatto dall’azione degli uomini.
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Claudio Scalia è coreografo di Africa ma, nell'anno di nascita della creazione, è stato anche danzatore. Cosa e come è cambiato oggi il lavoro?
«Se ripenso al 2019 ritrovo un Claudio con una visione della coreografia non matura come quella di adesso…ero coinvolto dall’idea, dalla coreografia e riuscivo a esprimere ciò come danzatore. Successivamente ho fatto un passo indietro, volevo vedere da fuori per capire cosa arrivasse. Ho capito così che, in questo momento della mia vita il mio desiderio era quello di vederlo dalla parte del pubblico. Sicuramente a livello drammaturgico un contributo importante mi è stato dato da Marco Laudani e Sergio Campisi che ringrazio per avermi aperto nuovi orizzonti».
Mani e braccia evocative e comunicative risaltate dal continuo gioco di luci che ha aperto scenari diversi, la pioggia sui corpi, il riflesso di un fascio di luci gialle sui corpi dei danzatori... È in questo momento che sembra essersi creato un equilibrio tra l’uomo e la natura.
Voi artefici del vostro destino, incuranti del domani, Voi ignari della grandezza della natura. Voi uomini, già sconfitti, contro Madre Terra T.S Eliot
Ogni danzatore nascosto da una maschera, appariva sicuro della propria individualità e della forza del gruppo, ma allo stesso tempo sembrava che volesse nascondersi dai sensi di colpa….
Ma una volta caduta la maschera?
E’ proprio il senso di comunità a far dell’uomo l’artefice del destino del pianeta. Tutti abbiamo la stessa colpa di aver reso il mondo come lo vede T.S Eliot, una terra desolata e devastata.
L’offuscarsi delle luci insieme all'inizio di un monologo di Greta Thunbergha in sottofondo ha preceduto l’ingresso di un sacco di plastica riciclata (come i costumi utilizzati) insieme i quattro danzatori. Una volta in scena, hanno tolto le maschere, spostato la plastica e iniziando a rotolarvi sopra e intorno, dando la sensazione di restare intrappolati, metaforicamente e fisicamente, nelle conseguenze delle loro azioni.
Il faro sul fondo palco ha illuminato Ismaele che, avvolto dalla plastica, è diventato come la silhouette di un disegno caotico, tempestoso e incessante. Nell'intento di volersi liberare, è riuscito a sfuggire e a raggiungere, insieme agli altri danzatori lo Shanti, quella pace ineffabile, riferimento anch’essa al testo di Eliot. Alla fine di tutto l’uomo sovrastato dai sensi di colpa, capisce che è la natura a governare il mondo e pertanto capisce di doverne rispettare il ruolo indiscusso.
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È così che al termine della performance è stato riproposto lo stesso quadro iniziale: le ombre dei danzatori, in fila, messe in risalto dalla luce in fondo, simboleggiano l'aperta ricerca dell'orizzonte di rinascita in una situazione di quiete comune.
Abbiamo chiesto a Ismaele, uno dei danzatori, se rispetto al codice di movimento di Claudio, ha inserito proprie sfumature personali. Andiamo a vedere cosa dice al riguardo…
«Nonostante il lavoro a livello coreografico sia molto settato e preciso ci sono anche vari momenti di improvvisazione, soprattutto in relazione allo studio dei quattro elementi. In quanto elemento-terra, ho avuto massima libertà di esprimere sia la forza della terra che ci sostiene, ma anche la friabilità, perché il suolo non è poi così tanto solido come sembra e può sgretolarsi».
Il numeroso pubblico presente in platea e in tribuna ha avuto la possibilità di immergersi in un viaggio senza tempo e di cogliere la chiarezza esponenziale della performance. Gli applausi di gradimento sono stati notevoli a dimostrazione di quanto effettivamente il pubblico sia stato coinvolto dal flusso incessante dell’acqua e da quello travolgente dell'aria, dal fuoco impetuoso e dalla forza e friabilità della terra.
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E tu che leggi, hai recepito il messaggio e contribuirai a creare nel tuo piccolo un orizzonte di rinascita?
A cura di Martina Giglione
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donaruz · 1 year
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“Mi pare ci sia parecchia gente che apre la bocca a sproposito, Lloyd”
“Credo che sia perché vogliono creare una corrente di pensiero, sir”
“Pensi ci possano riuscire, Lloyd?”
“Per fare una corrente, oltre a una bocca spalancata, bisogna avere anche una mente aperta, sir”
“E nel caso sia chiusa, Lloyd?”
“Si dà solo aria alla bocca, sir”
“Chiarissimo, Lloyd”
“Grazie mille, sir”
Simone Tempia-Vita con Lloyd
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gcorvetti · 8 months
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Buongiorno.
Oggi mi sono svegliato prestissimo e oltre a leggere le notizie, che dire che fanno schifo è un complimento, ho dato uno sguardo alle email, siccome ieri dopo 4 giorni ho scritto alla tizia della ditta delle scatole, dicendole che l'offerta fatta da lei è alta (per non dire assurda) e che magari sceglierò un articolo dal catalogo se non trovo altro, lei oltre ad avermi risposto quasi alle 4 di notte, chissà in che stato, mi dice che "eh si è meglio scegliere dal catalogo che chiedere una scatola custom che costa di più". Adesso non per essere puntiglioso ma avevo solo chiesto un tipo di cartone diverso per una misura che hanno in catalogo, che ci vuole a cambiare materiale senza cambiare il registro della macchina? Boh, forse non ha capito, che faccio la delucido o passo oltre? Ci penso su, alla fine a me serve una scatola decente per il mio gioco e che non costi 3€. Poi ho fatto un salto su FB, anche se oramai lo tengo solo per sfizio e non posto quasi mai, posto più qua che la per dirne una, comunque, scrollando o come dice un tizio sgrullando in basso ho notato un annuncio, non di quelli sponsorizzati che poi ti arrivano pubblicità a non finire, ma l'annuncio di una scuola di musica la Rokikooli di Roll, un tizio che suona la batteria in una band punk storica estone e che grazie a questa cosa si è aperto 2 locali e sta scuola di musica, cercano un insegnante di chitarra, non ricordo se avevo già scritto un paio di anni fa, insegnare non è proprio il mio obbiettivo come musicista, ma potrebbe darmi una mano economica e resterei nella musica, ho insegnato 3 anni in un istituto privato a Catania, Muzio Clementi si chiamava mi pare che andò in fallimento nel 99 o giù di li, dovrei chiedere a Martines visto che insegnava anche lui la, ma poco importa (ho controllato sembra che esista ancora e ha cambiato sede, ma come detto poco importa). L'unico problema sarebbe la lingua, non ho proprio le capacità linguistiche per impostare un corso di chitarra in estone se si può fare in inglese bene se no pazienza, finito qua scrivo magari mi chiamano per un colloquio chi lo può mai dire, dovrei anche rispolverare gli esercizi didattici di una volta e renderli moderni, ho studiato chitarra 40 anni fa, molte delle cose che ho studiato sono ancora validissime ma secondo me hanno bisogno di una rinfrescata per evitare che i giovani di oggi si annoino e abbandonino lo strumento, eh si all'inizio è una rottura per molti, alcuni, ricordo, che non tolleravano gli esercizi quelli semplici perché li trovavano tediosi, ma figlio mio (all'allievo) se non sai camminare come puoi metterti a correre?
Per il resto quasi tutto normale, le temperature stanno scendendo e la sera fa già fresco, purtroppo la mia lei è ancora in fase estiva e vuole dormire con la finestra aperta, io direi che è anche arrivata l'ora di chiuderla, vediamo come finisce sta diatriba.
Poi ci sarebbe il lavoro che ho appena finito, che nonostante sia finito il proprietario non chiude il contratto, non si è fatto sentire più, beh mi deve dei soldi, mi aveva chiamato per fare 5gg filati la scorsa settimana, quando lui stesso mi aveva cancellato i giorni per mobbizzarmi, allora sei coglione, comunque sta cosa è facilmente risolvibile, gli porto i vestiti (maglietta e grembiule) e gli dico di darmi i soldi, possibili scenari : 1. Mi dice che i soldi me li da il mese prossimo dritti nel conto bancario, e qua c'è solo da aspettare; 2. Che i soldi non me li da perché secondo lui (e anche Spock) mi sono comportato male, adesso levando lo schifo che fa quel posto e restando sul contratto ho fatto il mio, non sono mai arrivato in ritardo, mai ho gettato la spugna, anche quando stavo collassando per la mancanza di aria in una cucina che sta al di sotto del manto stradale e quando mi sono sentito male per via della contaminazione del pesce, ma sono riuscito a restare vigile e non collassare del tutto anche se ci sono andato vicino. Se fa il furbo scrivo a quelli dell'ispettorato del lavoro e fargli fare una visitina, io il lavoro l'ho fatto tu mi dai i soldi e ci siamo visti, non mi dai i soldi ti inculo senza vasella, non ho mezzi termini.
Buona giornata.
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nospiderpls · 1 year
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Title: "Svegliati"
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La notte era calata da un bel pezzo, come anche il suo sonno. Ma un rumore irregolare si infila nei suoi sogni, fino a svegliarla lentamente. Fatica a svegliarsi, e quando riesce ad aprire gli occhi infatti è ancora buio inoltrato. Volta lo sguardo verso la finestra dietro di lei da cui entra la poca luce presente, cercando di capire se la fonte del rumore fosse qualche pericolo da fuori.
Ma è tutto tranquillo, l'unica cosa che vede nella penombra è il braccio di Greengrass. Non è un tipo affettuoso, affatto. Non fa grandi gesti né esprime ciò che prova se non forzato. Ma lei si addormentava sempre di lato rivolta verso di lui, e ultimamente quando si svegliava prima di lui, trovava sempre il suo braccio ad avvolgerla.
Come ora, eccolo lì quel braccio protettivo attorno al suo fianco ad avvolgerla nel sonno. Con la mano sempre ben aperta sul suo sedere a stringerlo, molto da Greengrass in ogni caso.
Capisce man mano che si sveglia, che il rumore non viene da fuori, ma proprio a fianco a lei, per cui inizia ad accarezzarlo quel braccio cercando di capire se è sveglio.
<<Greengrass? Sei sveglio?>>
Il respiro sembra strozzato, spaventato. Per qualcuno che non esprime i suoi sentimenti, è un respiro preoccupante. Lo chiama ancora toccandogli il braccio, ma sembra anzi farsi più spaventato. Sembra il respiro di un attacco di panico.
Si appoggia al braccio spostandosi appena verso di lui individuando una candela nel buio e mormora un "Lumos" che la fa accendere. E appena la luce fievole li illumina, vede la fronte lucida di Alan, aggrottata con espressione sofferente che non le lascia alcun dubbio su cosa stia provando.
Si tira su portandosi sopra di lui, il braccio che la segue in quel movimento continuando a tenerle il sedere. Porta una mano sul suo viso, accarezzandolo più volte e chiamandolo ora a voce alta per svegliarlo: <<Greengrass, svegliati. Greengrass>>.
Il respiro si abbassa diventando più regolare, e gli occhi lentamente si aprono trovandosi subito sui suoi. La mette a fuoco lentamente, un'espressione sognante che non smette di guardarla, un sorriso inebetito tutto beato: <<La mia Suzy>>.
Ok, questo era ancora più preoccupante del terrore di prima. Perché diavolo la stava guardando con aria tanto dolce ora? Porta anche l'altra mano sul suo viso, accarezzandogli la pelle con la punta delle dita guardandolo in quegli occhi persi. <<Greengrass ti senti bene?>>.
Lui la guarda un istante. Poi aggrotta la fronte e sbatte più volte gli occhi, evidentemente rendendosi conto solo ora di essere sveglio. Si schiarisce la voce tirandosi un po' su sul cuscino e annuisce: <<Certo certo, mi hai solo svegliato>>
Lo guarda capendo, e gli sorride: <<Stavi sognando?>>.
Lui la guarda sbigottito, borbottando confuso: <<Cosa? Che...io non...>>.
È divertente vederlo balbettare. Decide di fingere di non capire che pensava di sognarla, per cui posa solo il mento sul suo petto guardandolo, preoccupandosi se stesse davvero bene: <<Sembrava avessi un incubo>>.
<<Mh>> lui annuisce vagamente, tornando di molte parole come sempre. Nei suoi occhi rivede però i suoi demoni, come se rivivesse proprio i pensieri di quell'incubo. Non le piace vederlo così cupo, per cui piega appena il viso guardandolo e dedicandogli un sorriso: <<Me lo racconti?>>
Lui la guarda. Sembra studiarla, la mano che dal sedere alla schiena la accarezza come se lo rilassasse.
<<Vuoi saperlo?>>. Con lui è sempre una scommessa, potrebbe non raccontarle niente come volerne parlare. E quella domanda è fondamentale. Annuisce solamente guardandolo, lasciandogli il silenzio che gli serve per trovare le parole.
<<A volte ci sono dei sensi di colpa che tornano a perseguitarmi>> lo ascolta, accarezzandogli il petto con la punta delle dita. Lui continua <<Per mia moglie morta, e so che io l'ho spinta a tanto. E quando arrivano mi riporta a tutto quello che è accaduto, ogni cosa. Il mio carattere, i miei atteggiamenti, non sono una bella persona dovresti saperlo>>.
Le carezze sul suo petto diventano leggere, come a provare a togliergli quel peso <<Una cattiva persona non ha questi sensi di colpa, Greengrass. E tu non lo sei, e te lo dice una persona che ti odia fin dalla scuola>>.
Lui scuote appena il viso più convinto, e annuisce parlando grave <<Erano così insopportabili che mi sono buttato da una finestra una volta, non ne potevo davvero più di sentirli>>.
Susan si schiarisce la voce a quelle parole, posando la mano sul suo petto portandosi sopra di lui in modo che possa guardarla bene negli occhi: <<Ascolta, ti conosco fin dalla scuola Greengrass, eppure sono qui. Ti ho scelto ancora, e voglio te. Quindi io sono arrivata prima di quei sensi di colpa, e non gli permetterò di tormentarti. Quello posso farlo solo io>>.
Non dice nulla, porta solo una mano a sfiorare il viso portandole indietro i capelli <<Sono avvisati, farò qualsiasi cosa per scacciarli dai tuoi pensieri>>.
Il suo sguardo si fa interessato, e annuisce: <<Ripeti, per favore?>>
Susan sorride, vedendo il suo sguardo tornare scanzonato come sempre. E si fa più vicino al suo viso parlando sulle sue labbra scandendo ogni parola <<Qualsiasi cosa>>.
Lui annuisce, stringe appena le labbra cercando di restare serio. Susan sfiora il naso sul suo godendosi quello sguardo, capendo ogni pensiero senza incubi.
<<Beh, se intendi qualsiasi cosa...>> scoppia a ridere avvicinandosi al suo viso che svela ora quel sorriso furbo, prima di premere le labbra alle sue stringendosi a lui.
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@alanmgreengrass
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