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#Uomo di Neanderthal
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L'ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI "CASALINGHI" DEI NEANDERTHALIANI DI RIPARO BOMBRINI, LIGURIA
L'ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI "CASALINGHI" DEI NEANDERTHALIANI DI RIPARO BOMBINI, LIGURIA In uno studio  pubblicato sulla rivista  Journal of Archaeological Method and Theory, gli archeologi dell'Università di Montréal e dell'Università di Genova rivelano che, nel sito Riparo Bombrini, lungi dall'essere più primitivi del dovuto, i Neanderthaliani stabilirono i parametri di un luogo, quale loro abitazione, nello stesso...
In uno studio  pubblicato sulla rivista  Journal of Archaeological Method and Theory, gli archeologi dell’Università di Montréal e dell’Università di Genova rivelano che, nel sito Riparo Bombrini, lungi dall’essere più primitivi del dovuto, i Neanderthaliani stabilirono i parametri di un luogo, quale loro abitazione, nello stesso modo dei loro  successori Homo sapiens. Analizzando i manufatti e…
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storiearcheostorie · 7 months
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ARCHEOSTUDI / I Neanderthal sapevano usare il fuoco e cuocere i cibi: la conferma arriva da una grotta del Portogallo
Vent'anni di scavi nella Gruta da Oliveira, nel Portogallo centrale, hanno ricostruito la dieta dei Neanderthal studiando le tracce lasciate attorno ai focolari. Con una conclusione che scuote i pregiudizi: erano intelligenti quanto i Sapiens
Vent’anni di scavi archeologici nella Gruta da Oliveira, nel Portogallo centrale, hanno ricostruito la dieta dei Neanderthal studiando le tracce lasciate attorno ai focolari. Con una conclusione che scuote i pregiudizi: erano intelligenti quanto gli Homo sapiens. ©MuseoNeanderthal I Neanderthal sapevano domare il fuoco. Erano in grado di accenderlo, alimentarlo e usarlo per cuocere i cibi,…
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autolesionistra · 1 year
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Pur dilettandomi da tempo nell'arte di far finta di suonare, ho scoperto solo recentemente dell'esistenza del Konnakol/Bol e più in generale dell’uso come metodologia didattica musicale di creare un’associazione fra sillabe e pattern ritmici di fatto creando un linguaggio per apprenderli.
Parlandone ad altri amici musici con lo stesso entusiasmo che potrebbe avere un uomo di neanderthal che scopre l’ombrello, sono stato con molto tatto reso edotto che non è che si tratti di una novità e che senza voler scomodare gl’indiani il metodo Kodály è in giro da abbastanza tempo da esser finito nella lista "Intangible Cultural Heritage” dell’UNESCO.
Per una curiosa coincidenza, qualche settimana dopo questa scoperta, il secondogenito torna a casa dicendo “oggi abbiamo fatto musica, ti faccio vedere”; sparisce per dieci minuti e torna con un foglio con una serie lunghetta di note da solfeggio ritmico, scritte anche ammodino “ma questo quando l’hai fatto?” “adesso, mi ricordavo le note da scuola” poi piglia il suo tamburo scassato, fa “senti” e inanella un solfeggio ritmico per-fet-to. Io resto un poco basito e balbetto la versione edulcorata di “scusa ma quando cazzo hai imparato?” "vedi, è semplice” e indica i gruppetti di note “questa è tiktì, questa è taaaa, questa è tuc. Le pause non mi vengono ancora bene perché bisogna stare zitti” “sì, so che hai delle difficoltà in quel campo” “eh?” “niente, vieni ad aiutarmi a bruciare il bona”
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diceriadelluntore · 1 year
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Rivisitazioni
Frankenstein, lo ricordo, è il medico, il barone Victor. Eppure appena si sente il nome in questione, la prima immagine che viene in mente è questa:
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cioè il ruolo della Creatura che Boris Karloff ebbe in una serie di film prodotti dalla Universal con la regia, tra gli altri, di James Whale, negli anni ‘30. Partendo dal capolavoro di Mary Wollstonecraft Godwin Shelley, pubblicato nel 1818 e riedito dalla stessa autrice nel 1831, tantissimi hanno pensato di farne un film, per quella che è, con Dracula e i Vampiri, il soggetto più trasporto della storia del Cinema. Ho ritrovato una lista, da un’idea di Marco Giusti, che raccoglie alcune perle.
La Parodia - Frankenstein Junior, Mel Brooks, 1974
Uno dei massimi film comici di tutti i tempi. Gene Wilder è il nipote del dottore, Peter Boyle nel ruolo della vita dopo Crazy Joe (di Carlo Lizzani, sulla figura del gangster Joe Gallo) è la Creatura, Marty Feldman il più indimenticabile degli Igor, Teri Garr è Inga, Cloris Leachman è Frau Blücher. Una marea di gag, camei leggendari (Gene Hackman nel ruolo dell’eremita), Mel Brooks scopre per caso che lo sceneggiatore dei film di Whale, Gerald Hirschfeld, conservava ancora le scenografie originali, che furono usate nella stessa maniera dei film degli anni ‘30, compreso montaggio e riprese in bianco e nero. Gli Aerosmith riprendono una delle battute di Igor, Walk This Way, per farne un imperituro inno rock. Stracult!
Gli Inglesi - i Frankenstein degli Hammer Studios
La casa di produzione che diffuse i film horror negli anni ‘60 e ‘70. Peter Cushing è nei film di Terence Fischer il barone medico, che in ogni film diventa più cattivo e malefico, e le peripezie della creature fruttarono 7 film tra il 1957 e il 1974. Il più bello è Distruggete Frankenstein del 1969, con annessa scena di stupro, imposta dai produttore per rendere pruriginosa la storia (e del tutto inutile ai fini della sceneggiatura) con il mostro che è Freddy Jones, il padre di Elephant Man di David Lynch (prodotto da Mel Brooks).
Il Blaxploitaion
Nella leggendaria trilogia delle rivisitazioni black dei film, Blackenstein (1973) supera di molto per trash sia Blacula che il leggendario Abby, rivisitazione de L’Esorcista. Il mostro, il cui trucco fu curato da Ken Strickfaden, il truccatore dei Frankestein di Karloff, non fa paura per niente, ha la faccia molle e sembra un Arnold gigante. Il successo nullo della pellicola impedì la trilogia, dato che erano già pronti The Fall Of The House Of House Of Blackenstein e Blackenstein III.
Franco e Ciccio
Immancabile la rivisitazione del duo comico. Regia di Steno, titolo bizzarro, Un Mostro e Mezzo (1965), Ciccio Ingrassia è il dottore, Franco Franchi la cavia. Vuole diventare come Carlo Ponti, il famoso produttore, che è brutto, ma ha come moglie il suo idolo: Sofia Loren. Scena cult: quando dopo la creazione, Franco dice al dottore: Mi viene da ridere, mi ha fatto la faccia da fesso.
Il Trash
Non si sa ancora chi fu il regista di uno dei massimi trash movie di ogni tempo: Terror! Il Castello Delle Donne Maledette (1973). Ai più risulta Robert Oliver, regista americano dei b movie, per altri da Oscar Brazzi, che era sceneggiatore per i Bertolucci e famoso produttore, nonchè fratello del famoso attore italiano Rossano Brazzi. Che si macchia una grande carriera facendo il ruolo del Conte (non barone) Frankenstein, che produce mostri aiutato da una pattuglia di strani tipi, tra cui alcuni dei più grandi protagonisti del cinema di serie B: Gordon Mitchell come Igor, il nano vero Michael Dunn come gobbo Genz, che si mangia i pezzi degli esperimenti del Conte, Luciano Pigozzi (uno che ha recitato in 180 film!), Ciro Papa, qui battezzato Xiro Papas e anche produttore (Papa era di Torre Annunziata) ma soprattutto la creatura, che prende vita dai resti di un uomo di Neanderthal, il mitico Salvatore Baccaro, qui battezzato Boris Lugosi. Che nel film era così:
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L’ultragore
Il Mostro È In Tavola... Barone Frankenstein (1973)
Uno dei film in 3D sulle vicende del famoso dottore, prodotto da Warhol, Carlo Ponti, girato da Paul Morrissey e da Antonio Margheriti per le riprese in 3D. Tonino Guerra è accreditato alla sceneggiatura, il film vede Udo Kier folle barone che crea un mostro donna, una giovane Dalila Di Lazzaro. Little Joe Dallessandro è il giovane aiutante, uno stalliere, ed era già passato alla storia per essere citato in Walk On The Wild Side di Lou Reed e, secondo la leggenda, di essere il modello del jeans nella copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones.  Penso sia introvabile la versione originale, quelle che si trovano oggi tagliano tutte le scene “macabre” ed erotiche.
Versione Giapponese
Furakenshutain Vs Baragon - Inoshiro Honda, 1965
I giapponesi rubano ai tedeschi durante la guerra un pazzo esperimento per creare un uomo invicibile. Però durante uno studio, la creatura viene bombordata da radiazioni, che lo fanno crescere a dismisura. Sul punto di essere distrutto, un gruppi di archeologi fa rinascere un mostro, Baragon (una specie di Godzilla con il naso a lampadina) e si decide di farsi aiutare dal gigante per sconfiggere il mostro. Grandissimo!
Sono super accette altre segnalazioni!
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stregamorganablog · 2 years
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Gli uomini sono tutte bestie. Io non sono cinica, sono realista. Ogni uomo, da quello di Neanderthal al tipo che ha fatto il film Il paziente inglese, è una bestia. Non importa se dimostra sensibilità, aspetta solo di darti la caccia.
Buffy🫀
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gaetaniu · 6 months
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Gli scienziati ricostruiscono il volto dell'uomo di Neanderthal di La Chapelle-aux-Saints
La ricostruzione facciale del Neanderthal di La Chapelle-aux-Saints. I paleoantropologi hanno ricostruito il volto di un uomo di Neanderthal i cui resti, risalenti a 56.000 anni fa, sono stati ritrovati a La Chapelle-aux-Saints, nel centro-sud della Francia. Il 3 agosto 1908, uno scheletro quasi completo di Neanderthal fu scoperto da tre sacerdoti cattolici (due veri fratelli, Amédée e Louis…
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scienza-magia · 8 months
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Gene di Neanderthal causa dei contagi nella Bergamasca
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Covid in Val Seriana favorito dai geni di Neanderthal. Studio dell'Istituto Mario Negri pubblicato su 'iScience'. I geni ereditati dall'antenato uomo di Neanderthal hanno giocato un ruolo rilevante nel determinare la strage a causa del Covid-19 che ha segnato la Val Seriana nella Bergamasca, con migliaia di vittime. Uno studio dell'Istituto Mario Negri getta infatti una nuova luce sulle cause dell'alto tasso di mortalità registrato in quelle zone, attribuendo un peso decisivo proprio alla predisposizione genetica della popolazione. Un passo avanti importante nelle conoscenze scientifiche sul virus SarsCoV2 che arriva mentre ci si prepara alla nuova campagna vaccinale, con i vaccini aggiornati che saranno offerti gratuitamente a tutti coloro che vorranno effettuare la somministrazione. Dallo studio Origin, pubblicato sulla rivista iScience, si evince che una certa regione del genoma umano si associava in modo significativo col rischio di ammalarsi di Covid e di ammalarsi in forma grave nei residenti delle aree della Bergamasca più colpite dalla pandemia durante la prima ondata. "La cosa sensazionale - ha sottolineato Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto - è che 3 dei 6 geni che si associano a questo rischio sono arrivati alla popolazione moderna dai Neanderthal, in particolare dal genoma di Vindija che risale a 50 mila anni fa. Una volta forse proteggeva i Neanderthal dalle infezioni, adesso causa un eccesso di risposta immune che non solo non ci protegge ma ci espone a una malattia più severa". Le vittime del cromosoma di Neanderthal nel mondo, ha aggiunto, "sono forse un milione e potrebbero essere proprio quelle che, in assenza di altre cause, muoiono per una predisposizione genetica". Allo studio hanno aderito 9.733 persone di Bergamo e provincia che hanno compilato un questionario. I risultati della ricerca, ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, "danno una risposta a uno dei quesiti che chiunque di noi si è posto: perché alcuni contraggono il virus in modo asintomatico e altri in forma grave?". Ai progressi della scienza, si affianca la macchina organizzativa che vede al lavoro ministero della Salute e Regioni in vista della prossima campagna vaccinale anti-Covid - che quest'anno sarà concomitante a quella antinìfluenzale - che partirà dagli inizi di ottobre. I nuovi vaccini aggiornati contro la sottovariante Xbb di Omicron, attualmente dominante, arriveranno in Italia entro una quindicina di giorni, ha confermato il ministro della Salute Orazio Schillaci. E proprio oggi l'Agenzia europea dei medicinali Ema ha dato il via libera anche al vaccino aggiornato di Moderna, dopo aver dato disco verde nei giorni scorsi a quello di Pfizer-BioNTech, poi autorizzato anche dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa. Ma proprio l'accesso ai nuovi vaccini è stato per qualche ora oggetto di polemica, non risultando chiaro se le nuove dosi potessero essere offerte gratuitamente a tutti. In serata, dal Tg1 delle ore 20.00, lo stesso Schillaci ha però chiarito che il vaccino aggiornato sarà gratuito per tutti coloro che vorranno effettuare la somministrazione, e non soltanto per le categorie più a rischio alle quali la vaccinazione è raccomandata nell'ultima circolare ministeriale del 14 agosto, ovvero over60, soggetti fragili, donne incinte e operatori sanitari. Intanto, guardia alta anche sul fronte della scuola: al ministero dell'Istruzione e del Merito si è tenuto oggi un incontro per discutere, con i sindacati della scuola, l'evolversi della situazione epidemiologica ed il ministero monitora con attenzione. Il ministro Schillaci, dal canto suo, rassicura: "Siamo molto tranquilli, stiamo lavorando con il ministero dell'Istruzione per tranquillizzare tutti. C'è stato - commenta - un allarmismo forse esagerato su questo argomento". Una raccomandazione arriva dalla direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Andrea Ammon: "Le infezioni da Covid aumentano in Europa, ma per ora la situazione non è neanche lontanamente paragonabile a ciò che abbiamo visto negli anni. Quindi la cosa più immediata da fare è stabilire un monitoraggio rafforzato e congiunto di Covid, influenza e virus sinciziale respiratorio". Immagini dell 'emergenza Bergamasca   Read the full article
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amicidomenicani · 1 year
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Quesito Buongiorno gentile Padre Bellon. So che l'argomento è già stato trattato almeno un paio di volte, ma avrei bisogno di una sintesi chiarificatrice. Se non sbaglio la Chiesa ci insegna che Adamo ed Eva, se non avessero peccato, non avrebbero conosciuto né la sofferenza (fisica e morale), né la morte corporale. Sbaglio nel dire che questa è una verità di Fede? Perché un amico mi ha detto che il racconto biblico si riferisce all'immortalità dell'anima, ovvero che il peccato ha causato la morte dell'anima dei progenitori, ma la morte dei loro corpi ci sarebbe stata ugualmente. Io credo che il mio amico si sbagli, perché in vari punti della Scrittura si parla della morte come conseguenza del peccato.  Per Fede, questa verità io non ho problemi ad accettarla: a Dio nulla è impossibile, se Egli voleva, poteva senz'altro fare in modo che Adamo ed Eva non soffrissero e non morissero, sia nel corpo che nell'anima. Faccio più fatica ad accettare un'altra affermazione della Santa Chiesa. Ovvero che anche tutta la natura è stata sottoposta alla corruzione a causa del peccato dei progenitori.  Cosa bisogna intendere, che gli animali, prima della comparsa dell'uomo, non soffrivano e non si mangiavano l'un l'altro? Questo sarebbe confutato dai dati scientifici: il Tirannosauro era certamente un animale carnivoro vissuto milioni di anni prima della comparsa dell'uomo...  In altre parole la scienza ci mostra un ecosistema terrestre che ha sperimentato, nel regno animale, la sofferenza, la lotta per la sopravvivenza, la malattia e la morte, già molti anni prima della comparsa dell'uomo sulla terra. Queste sono le due domande principali, poi, visto che siamo in argomento, le sottoporrei un mio ragionamento, e le chiederei un parere in merito.  La scienza ci parla di una serie di scimmie antropomorfe, che ad un certo punto dell'evoluzione hanno cominciato a mostrare caratteristiche simili a quelle dell'Homo Sapiens, la specie a cui noi tutti apparteniamo. Ad esempio l'Homo Habilis aveva la capacità di fabbricarsi armi per la difesa e per la caccia. Fino ad arrivare all'uomo di Neanderthal, che si vestiva di pelli, faceva pitture murali, e seppelliva i propri morti con precisi rituali. Sembrerebbe che non sia solo la specie Homo Sapiens a possedere un'anima immortale, perché per seppellire i propri morti e compiere riti funerari occorre avere la speranza di una vita ultraterrena, e solo l'anima immortale può darci una tale speranza. Inizialmente ero confuso perché ho sempre pensato che l'uomo in senso proprio fosse da considerarsi soltanto l'Homo Sapiens, e gli ominidi fossero soltanto dei precursori. Ma probabilmente è stato un involontario atto di superbia. Forse per uomo si deve intendere un insieme più ampio di specie, tutte appartenenti al genere Homo. Spero non si tratti di eresia il pensarlo... La Verità, ispirata dallo Spirito, è senz'altro che il male e la morte non erano nel progetto di Dio, ma sono entrate nel mondo a causa del diavolo e del peccato dell'uomo. In particolare la concupiscenza, ovvero la tendenza dell'uomo a peccare, è una conseguenza di quella prima ribellione a Dio. E tutti i peccati degli uomini hanno una radice simile a quella di quel primo peccato: la superbia, il preferire io proprio ego a Dio.  Chi ha il dono della Fede non può certo pensare che Dio fatto qualcosa di male, o abbia indotto gli uomini a peccare. Però le considerazioni fatte sopra mi portano un po' a vacillare, a dubitare, la prego, padre, mi aiuti a fare chiarezza. Un saluto nel Signore,  Marco Risposta del sacerdote Caro Marco, 1. sì, se i nostri progenitori non avessero peccato avrebbero goduto dei doni preternaturali: la scienza infusa e l'immunità dal dolore e dalla morte. Questo è quanto emerge dal racconto biblico ed è ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e tuttora insegna. 2. Il tuo amico si sbaglia: il peccato originale non ha privato l'uomo dell'immortalità dell’anima. L'anima razionale dell'uomo è per
sua natura spirituale ed immortale. L'anima è ciò che dà la vita al corpo. Se l'anima fosse morta, l'uomo sarebbe diventato cadavere. 3. Al nostro corpo l’anima fornisce una triplice capacità: quella di assimilare i cibi e di respirare (è la vita vegetale), di essere in contatto con altre realtà mediante i sensi del corpo (è la vita a sensitiva) e nello stesso tempo di superare i limiti della materia conoscendola nella sua intima costituzione, plasmandola, lavorandola, trasformandola (è la vita razionale, che trascende la materia e pertanto è spirituale). 4. Separandosi da Dio, i nostri progenitori hanno perso la grazia santificante che avvolgeva la loro anima e il loro corpo di uno chiarore divino, e non hanno più potuto nutrirsi dell'albero della vita che si trovava al centro del paradiso terrestre. Proprio per mezzo di questo nutrimento misterioso non sarebbero andati incontro alla morte.  Era per pura grazia di Dio che il corpo sarebbe stato immune da sofferenze, da infermità e dalla morte. Separatosi da Dio e privatosi dell'albero della vita, l'uomo si è trovato nella sua natura mortale, soggetta a fatica, ad infermità, alla sofferenza e alla morte. 5. Tutto questo, ad eccezione della natura spirituale dell'anima umana che è dimostrabile con le risorse della sola ragione, appartiene alle verità della nostra fede Queste verità di sempre sono espresse nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Al numero 399 si legge: “La Scrittura mostra le conseguenze drammatiche di questa prima disobbedienza. Adamo ed Eva perdono immediatamente la grazia della santità originale (cfr. Rm 3,23). Hanno paura di quel Dio [cfr. Gn 3,9-109 di cui si son fatti una falsa immagine, quella cioè di un Dio geloso delle proprie prerogative (cfr. Gn 3,5)”. 6. Prima del peccato originale tutto nell'uomo era ben armonizzato: i sensi non si ribellavano alla mente e alla volontà. Anzi, ne erano perfettamente sottomessi. La mente dirigeva la volontà e questa la seguiva generosamente. La mente e la volontà a loro volta erano in piena comunione con Dio. Ribellatosi a Dio, l'uomo ha iniziato a sperimentare la ribellione in se stesso: la volontà talvolta è renitente a seguire  i dettami dell’intelligenza. Per cui, pur decidendosi di fare il bene, si trova a fare il male, come diceva San Paolo (cfr. Rm 7,19). I sensi hanno iniziato a mostrare la loro prepotenza. E anziché lasciarsi governare da intelletto e volontà, li trascinano alla loro obbedienza. Il cosmo stesso, che prima era perfettamente obbediente ai comandi dell'uomo, adesso pone resistenza.  L'uomo lavora con fatica e la natura stessa a volte sembra ribellarsi e diventargli ostile. 7. Per questo nel numero 400 del Catechismo della Chiesa Cattolica si legge: “L'armonia nella quale essi erano posti, grazie alla giustizia originale, è distrutta; la padronanza delle facoltà spirituali dell'anima sul corpo è infranta (cfr. Gn 3,7): l'unione dell'uomo e della donna è sottoposta a tensioni (cfr. Gn 3,11- 13); i loro rapporti saranno segnati dalla concupiscenza e dalla tendenza all'asservimento (cfr. Gn 3,16 ].  L'armonia con la creazione è spezzata: la creazione visibile è diventata aliena e ostile all'uomo (cfr. Gn 3,17; Gn 3,19). A causa dell'uomo, la creazione è “sottomessa alla caducità̀” ( Rm 8,20 ).  Infine, la conseguenza esplicitamente annunziata nell'ipotesi della disobbedienza (cfr. Gn 2,17) si realizzerà̀: l'uomo tornerà̀ in polvere, quella polvere dalla quale è stato tratto (cfr. Gn 3,19). La morte entra nella storia dell'umanità̀ (cfr. Rm 5,12)”. 8. Alla tua seconda domanda il Catechismo risponde dicendo: “L'armonia con la creazione è spezzata: la creazione visibile è diventata aliena e ostile all'uomo (cfr Gn 3,17; Gn 3,19). A causa dell'uomo, la creazione è “sottomessa alla caducità̀” ( Rm 8,20). Il peccato originale ha avuto effetti cosmici.. Tu dici: “La scienza ci mostra un ecosistema terrestre che ha sperimentato, nel regn
o animale, la sofferenza, la lotta per la sopravvivenza, la malattia e la morte, già molti anni prima della comparsa dell'uomo sulla terra”. La risposta la trovi in Gn 2,8: "Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato”. Quel Poi sta significare che c’è stata una storia prima della comparsa dell’uomo e quel piantò un giardino in Eden sta a dire che il paradiso terrestre non c’era dappertutto. Lo piantò in Eden e cioè in un particolare posto della terra. La Bibbia di Gerusalemme dice che Eden è un nome geografico che sfugge a ogni localizzazione. Non hai importanza sapere dove si trovasse. Ma è importante sapere che non occupava tutto lo spazio terrestre. Così si dà spazio per tutto quello che la scienza ci può fornire. 9. Infine parli di Homo Habilis che aveva la capacità di fabbricarsi armi per la difesa e la caccia, dell'uomo di Neanderthal che si vestiva di pelli, faceva pitture murali e seppelliva i propri morti con precisi rituali. Sono tutti segni della trascendenza dell'uomo sulla materia, della spiritualità e dell'immortalità della sua anima, dell'uomo già creato a immagine somiglianza di Dio, anche se porta con sé la povertà e la fatica di colui che è reduce dal peccato originale, che è “ramingo e fuggiasco sulla terra” (Gn 4,12). Contraccambio volentieri il saluto nel Signore e per questo ti benedico e ti ricordo nella preghiera.  Padre Angelo
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SEQUENZIATI GENOMI DI PIU' INDIVIDUI DI UN'UNICA COMUNITA' DI NEANDERTHALIANI, SIBERIA
SEQUENZIATI GENOMI DI PIU’ INDIVIDUI DI UN’UNICA COMUNITA’ DI NEANDERTHALIANI, SIBERIA
Per la prima volta, un team internazionale guidato da ricercatori del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology è riuscito a sequenziare più genomi di individui da una remota comunità di Neanderthaliani, in Siberia. Tra questi tredici individui, i ricercatori hanno identificato più individui correlati e sono stati anche in grado di utilizzare i tredici genomi per fornire uno sguardo…
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storiearcheostorie · 1 year
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ARCHEOSTUDI / L’estrazione virtuale del cranio dell’uomo di Altamura svela nuove informazioni sull'evoluzione dei Neanderthal
#ARCHEOLOGIA #STUDI / L’estrazione virtuale del cranio dell’uomo di #Altamura svela nuove informazioni sull'evoluzione dei #Neanderthal I risultati della ricerca internazionale pubblicati su "Communications Biology" @UniPisa @Uni_Firenze @SapienzaRoma
Estrazione virtuale del cranio dell’Uomo di Altamura (Foto Giorgio Manzi – Sapienza Università di Roma) Nel 1993 venne scoperto in Puglia lo scheletro pressoché completo di un Neanderthal, in una delle prime esplorazioni di un sistema carsico allora individuato dagli speleologi nell’Alta Murgia. Si tratta di un reperto paleoantropologico eccezionale per la completezza dei resti, che risale…
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vorticimagazine · 2 years
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I nativi americani discendono dagli asiatici
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I nativi americani discendono dagli asiatici
A oltre 30 anni dal ritrovamento, i ricercatori hanno scoperto a chi appartenesse il cranio di un individuo vissuto 14.000 anni fa nel Sudovest della Cina: non, come si sospettava, a un uomo di Neanderthal o di Denisova, ma a una donna sapiens. «È da tre anni che cerchiamo di estrarre il Dna da circa cento diverse zone del cranio: ora finalmente siamo riusciti a ottenere un campione sequenziabile», commenta Bing Su, uno degli autori dello studio pubblicati su Current Biology.. Antenati dei nativi americani. La scoperta, oltre a porre fine al decennale quesito riguardante la specie di questo ominine, conferma anche un'altra teoria: i nativi americani discendono dagli asiatici, come era stato dedotto analizzando il Dna di persone attualmente viventi. Leggi l'articolo completo I nativi americani discendono dagli asiatici Fonte della notizia focus.it Read the full article
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Si dice MI RACCOMANDO e non si dice FAI ATTENZIONE....Si dice DIO TI RENDA GRAZIE e non si dice GRAZIE ...educazione senza religione è ignoranza allo stato brado ...cioè uomo di neanderthal ...uh uh...uh uh.... manco sa parlare , e quasi cammina a 4 zampe....a uomini devi spiegare cosa fare , mentre animali già lo sanno...uomini sono inferiori , e falsi e cortesi, una gentilezza solo di facciata...animali sono purissimi e uomo li invidia, perciò li maltratta...Costera' loro una permanenza in fiamme eterne , ciò che umani fanno a resto del creato, non riceveranno nessuno sconto di pena...la sopra ergastolo è vero, è fine pena mai...eterno.... (presso Don Vito's Cats Bar Home) https://www.instagram.com/p/CfUp84MjJ4N/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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raffanimal · 4 years
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Il livello tecnologico raggiunto permette al genere umano, da più di un decennio,  di poter pasticciare con la genetica. Disporre di tale accesso alimenta inevitabilmente la curiosità ma soprattutto la determinazione al pretendere di chiarire aspetti, a detta di alcuni scienziati genetisti, “fondamentali” all’ inquadramento del genere umano sapiens-sapiens. La strada percorsa dai genetisti consiste nel sostituire parti di DNA antico, danneggiato, con parti sane di specie affini ed innestare tale pasticcio in un feto.
Sull’onda degli  anni novanta, con il film Jurassic Park, i genetisti bramano la de estinzione di animali e piante forse più per una dimostrazione di onnipotenza più che per reali vantaggi all’umanità.
 Qualcuno potrebbe sollevare il quesito :” quale è il lato negativo di far tornare in vita qualche esemplare di mammut lanoso, sauropode o uomo di Neanderthal in ambienti sicuri e protetti?
Qui, si apre un mondo di argomentazioni e contradditori.
Tralasciando tutto il filone di considerazioni etiche proviamo, ora, a valutare la de estinzione cominciando dalla sua definizione, anzi, dalla definizione di estinzione:
In biologia, la scomparsa di specie animali o vegetali e di gruppi umani, dovuta a fattori naturali (sconvolgimenti geologici, variazioni nel clima, epidemie, competizione con altre specie, ecc.) o anche, in epoca moderna, all’intervento diretto o indiretto dell’uomo (vero e proprio sterminio o trasformazione dell’ambiente): l’e. dei dinosauri alla fine del cretaceo; in via di e., di specie animale o vegetale, che si sta riducendo numericamente ed è prossima a scomparire: il lupo è una specie in via di estinzione. 
Definizione di de estinzione:
La de-estinzione, o risurrezione biologica, o ancora revivalismo della specie è il processo di creazione artificiale di un organismo appartenente ad una specie estinta. La clonazione è il metodo più ampiamente conosciuto e proposto, sebbene anche l’allevamento selettivo è stato utilizzato e in alcuni (vedi il caso Quagga) ha portato alcuni risultati. Tecniche simili sono state applicate anche su specie in pericolo. 
Già da queste definizioni risalta palesemente la mancanza della componente “ambientale”, cardine dell’estinzione, nella de estinzione.
 Proprio sul fattore ambientale vorrei soffermarmi perché è la chiave di interazione biologica superiore anche al potenziale di intervento dei geni. Agli occhi degli inesperti parlare di ambiente può significare latitudine, longitudine, altezza rispetto al livello del mare e temperatura ma, in biologia, ha un significato ben più complesso. In biologia l’ambiente comprende l’alimentazione, le interazioni sociali, il livello di istruzione, i tipi di stress, l’imprinting, da disidratazione, la cultura, l’allenamento, ecc. ma prima di tutto l’ambiente cellulare.
Si, siamo passati da considerazioni macroscopiche a considerazioni microscopiche.
La cellula, nel terzo millennio, non può più essere considerata la miliardesima parte di un essere vivente animale o vegetale che sia. La cellula è doveroso paragonarla ad un individuo intero, essa vive, mangia, elabora input e output, cresce, si ammala, guarisce, si duplica e muore. 
Sembra impossibile, vero?
La cellula è formata da molti componenti nucleo, mitocondri, citoplasma, membrana, accessi, ecc. ai quali, negli anni, sono stati conferiti funzioni vitali differenti. A questo punto, basta individuare il componente che contiene il DNA (considerato a tutt’ oggi il segreto contenente le istruzioni che permettono la vita)  e tutto il resto a seguire.
Ma, no è affatto così.
   Qualche decina di anni fa alcuni ricercatori denuclearono (rimossero il nucleo) dalla cellula e l’ unica limitazione che ricevette la cellula fu solo il non poter replicarsi. Sgomenti, i ricercatori cercarono il vero cervello della cellula, quel magico componente in grado di coordinare l’esistenza della cellula, e lo trovarono nella membrana. 
La membrana cellulare è la sede della razionalizzazione del nutrimento e dell’acquisizione ed elaborazione dei “messaggi” ricevuti dall’ambiente esterno alla cellula e dall’ambiente interno alla cellula. La membrana, in questo modo, governa tutte quelle azioni  vitali che consentono la sopravvivenza dell’intera cellula attraverso, addirittura, anche alla collaborazione con altre cellule.                   
Ora, il ragionamento che intendo proporvi è questo:
Vorrei dibattere sulla necessità di de estinguere l’uomo di Neanderthal ibridandolo con un uomo moderno, in un ambiente non idoneo, con imprinting non idoneo, con alimentazione non idonea (noi cuociamo tutto), con caratteristiche fisiche inadatte, con differente modo di valutare la correlazione tra causa ed effetto, con, molto probabilmente la completa mancanza del rapporto tra causa ed effetto, con prerogative ineluttabilmente differenti, ecc.
Ripeto, cosa serve portare in vita un essere che non sarà mai completamente moderno e mai completamente Neanderthal?
È dal 2010 che, dal team del paleo genetista svedese Swante Pääbo,  è stato sequenziato il genoma dell’uomo di Neanderthal. Quindi custodiamo già tutti i segreti della biologia dell’uomo di Neanderthal. 
Aver sequenziato il genoma ci permette la creazione in laboratorio di tessuti migliori o, addirittura, di organoidi con caratteristiche diverse dai  nostri organi (o parte di essi). Una sorta di inestimabile upgrade biologico.
Ahimè, un conto è “potenziare” un tessuto, un conto è relegare un essere vivente in un ambiente non idoneo sottoponendolo inevitabilmente anche a input inadeguati. 
Cosa si voleva sottolineare con questo scritto?
Si vuole sottolineare una volta per tutte che le caratteristiche degli esseri viventi sono la diretta conseguenza degli stress ambientali. OGNI ESSERE VIVENTE,CON LE SUE PECULIARITÀ, È STRETTAMENTE INTERCONNESSO CON STRESS AI QUALI È SOTTOPOSTO.
 IN BIOLOGIA LA PAROLA DESTINO E LA PAROLA LIMITE  NON ESISTONO.  
OGNI TIPO DI CAMBIAMENTO O MUTAZIONE PARTE DA FUORI.
Anche in un film del 1984 “ICEMAN”  in Italia “L’UOMO DEI GHIACCI” veniva rimarcata l’inadeguatezza della esistenza di un uomo preistorico nel mondo moderno. Sottolineo che nel 1984 i processi di laboratorio che avrebbero consentito di de estinguere un qualsivoglia animale era pura utopia.
  SCONSIGLIO NUMERO 26 – PUÒ ESISTERE LA DE ESTINZIONE ? – Il livello tecnologico raggiunto permette al genere umano, da più di un decennio,  di poter pasticciare con la genetica.
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gaetaniu · 1 year
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Una nuova ricerca mostra come gli esseri umani hanno perso i loro peli corporei
Una nuova ricerca mostra come gli esseri umani hanno perso i loro peli corporei
L’immagine mostra un uomo di Neanderthal. Gli esseri umani, le balene, gli elefanti e i topi talpa nudi condividono tutti una caratteristica piuttosto rara per i mammiferi: il loro corpo è coperto da pochi o nessun pelo. Gli antenati comuni di ciascuna di queste specie erano molto più pelosi, il che significa che la mancanza di peli si è evoluta più volte in modo indipendente. Per identificare…
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Bartleby lo scrivano o dello spreco della propria vita
Partiamo con un'idea, io credo nell'eugenenetica. Non quella di Hitler, ma credo fermamente che almeno quattro o cinque miliardi di persone su questo pianeta semplicemente vivano qui per caso, perché hanno avuto culo e siano nate e in quella parte del mondo che ha permesso ai loro flaccidi culi di sopravvivere in un ambiente senza predatori, con poche malattie e morti comfort. ù
Io credo che quelle persone ( me compreso) in un ambiente più ostile sarebbero morte.
Ricordo come ieri un giorno di trovavo a dover scendere in fretta da una montagna e ho sentito belare da dietro l'angolo. Il sentiero compiva una lunga e stretta curva a picco su una ripida discesa. Dall'altro lato della curva si sentiva belare.
Senza aspettare, mi buttai giù dal sentiero rotolando e incespicando nella legna morta e fradicia di un tardo ottobre, pronta per essere coperta dalla neve invernale.
Arrivato in fondo alla discesa, dove questa si distendeva, in alto sulla strada vidi passare per primi i cani da pastore, poi il gregge. Questi saltavano dalla discesa al sentiero come capre. Quei tre cani in poche falcate avrebbero potuto raggiungermi e sbranarmi, ma non lo facevano il loro compito era quello di proteggere il gregge.
Quelle sono bestie selezionate da migliaia di anni di evoluzione. Sono fatte per cacciare, per uccidere e sono state adattate alla difesa. Tutto in loro esprime terrore. E nulla in noi esprime paura mentre la sera stiamo guardando "Saranno famosi in Tv"
Se un alieno dovesse atterrare sul pianeta terra e vedere che la maggior parte della specie umana, la specie dominante sul pianeta, è questo sicuramente definirebbe la nostra specie nel proprio tramonto.
Ultimamente ho preso un mentore, che mi ha spiegato come è naturale come le persone non vogliano essere sfidate sul lavoro.
Capito? Secondo l'esperienza di un uomo che ha 15 anni di attività aperta e 164 fonti su ricerche scientifiche solo il 25% delle persone vuole avere delle sfide sul lavoro, tutte le altre no.
Cioè siamo la specie dominante sul nostro pianeta e siamo anche l'unico animale che non accetta sfide. Cioè io me lo vedo in natura l'uomo d Neanderthal chiedere al Mammuth " Ehi scusa oggi ti ammezzeresti da solo? Non ho voglia di sfide"
Ma non solo per oggi, per i prossimi 60 anni, per tutta la durata della nostra vita dato che è questo quello che viviamo per la maggior parte della nostra vita.
Peggio ancora mi capitano persone a colloqui che hanno svolto 15 azioni ripetitive per 3-4 anni e non sanno più farne a meno. Non vogliono più farne a meno.
Quella ripetizione maniacale della catena di montaggio diventa abitudine e infine te la sposi la macchina per quella pozione che ricopre nella tua testa.
E il problema sono io, io che parlo di eugenetica. Non il 75% dell'umanità, la specie dominante su questo pianeta che apparentemente non cerca più sfide sul lavoro.
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NUOVO STUDIO SULLA DURATA DELLA COESISTENZA TRA SAPIENS E NEANDERTHALIANI
NUOVO STUDIO SULLA DURATA DELLA COESISTENZA TRA SAPIENS E NEANDERTHALIANI
I Sapiens e i Neanderthaliani potrebbero aver avuto una coesistenza in Francia e nella Spagna settentrionale per circa 2.900 anni, fino alla scomparsa dei Neanderthal, secondo i risultati pubblicati dagli archeologi Igor Djakovic e Marie Soressi dell’Università di Leiden e i colleghi dell’Università di Cambridge in una nuova pubblicazione su Scientific Reports. La ricerca offre importanti…
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