Tumgik
#Settanta
polaroidblog · 4 months
Text
Tumblr media
Sostanza di cose sperate. Voci e storie dal processo 7 aprile
di Massimo e Ivan Carozzi
https://www.raiplaysound.it/playlist/sostanzadicosesperatevociestoriedalprocesso7aprile
Il 7 aprile 1979, un'imponente operazione di polizia porta all'arresto di decine e decine di militanti dell'area di Autonomia Operaia. Il più noto è il professor Antonio Negri, docente di Dottrina dello Stato all'Università di Padova. L'accusa del magistrato Pietro Calogero desta scalpore. Secondo Calogero, dietro i tanti episodi di illegalità e terrorismo diffuso dell'Italia degli anni Settanta - dall'esproprio nel supermercato al sequestro Moro - ci sarebbe la regia di un gruppo ristretto, che manovra le tante sigle del mondo extraparlamentare e i gruppi clandestini che praticano la lotta armata. Per la prima volta nella storia della Repubblica viene contestato il reato di «insurrezione armata contro i poteri dello Stato». Le voci, i volti e le storie del processo 7 aprile occuperanno per anni le cronache dei giornali e dei tg, eppure oggi se n'è quasi del tutto perduta la memoria. Attraverso gli audio dei processi, interviste e documenti sonori, viene ricostruito il clima di un'epoca insieme alla vicenda di un teorema giudiziario, che se da una parte portò ad accertare molti reati, dall'altra fu responsabile di un abuso dello strumento della carcerazione preventiva e contribuì alla liquidazione di un'opzione politica ed esistenziale, quella «sostanza di cose sperate» evocata in aula dall'imputato Paolo Virno.
documentario alla radio davvero molto bello - come tutto quello che scrive Carozzi - che si chiude con questa canzone incredibile che avevo dimenticato:
youtube
2 notes · View notes
darsispazio · 5 months
Text
Canticchiando in palestra
Da una melodia che torna in mente in palestra, ad opinabili considerazioni su un lontano cambio di decennio. E su rivoluzioni vicine vicine, da compiere adesso.
Me ne accorgo dopo un po’ che lo faccio. Non sono un tipo che fischietta in palestra, non in modo particolarmente evidente. Ma tra me e me qualche volta capita. Piano, che secondo me non sente nessuno. O quasi nessuno. A meno che non mi passi molto vicino. Mi va bene così. Però mi sono accorto di una cosa buffa, l’altro giorno. Non è che stessi fischiettando un motivo di quelli del momento, o…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
adrianomaini · 1 year
Text
Il panorama politico italiano continua a presentare elementi di continuità
A partire dagli anni ‘60, diversi studiosi hanno sviluppato sistemi di classificazione del territorio nazionale in funzione dei rapporti di forze che esistevano allora tra i due principali partiti in competizione, Dc e Pci. Nella ricerca politologica, sulla scia delle ricerche dell’Istituto Cattaneo alla metà degli anni Sessanta si è ormai consolidata una ripartizione dell’Italia in zone…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
bagnabraghe · 1 year
Text
Il panorama politico italiano continua a presentare elementi di continuità
A partire dagli anni ‘60, diversi studiosi hanno sviluppato sistemi di classificazione del territorio nazionale in funzione dei rapporti di forze che esistevano allora tra i due principali partiti in competizione, Dc e Pci. Nella ricerca politologica, sulla scia delle ricerche dell’Istituto Cattaneo alla metà degli anni Sessanta si è ormai consolidata una ripartizione dell’Italia in zone…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lapalisse-naples · 6 months
Text
Guarda "Pooh In Diretta Nel Vento" su YouTube
youtube
5 notes · View notes
perpassareiltempo · 1 year
Text
Tumblr media
Passeggeri abusivi
13 notes · View notes
fashionbooksmilano · 1 year
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
F. Bellini London House    Milano Autunno-inverno 1976-1977
Fotografie : Barbieri, Della Valle, Ferrari, Lee, Lombardi, Leonardi, Parkinson, Parente, Partridge, Pozzi, Stratton,Toscani, Ward,  Wernier
F.Bellini, Stampa : La Buona Stampa, Napoli 1996, 46 pagine, 23,5 x 32,5 cm
euro 50,00
email if you want to buy :[email protected]
Milano Ottagono Galleria Vittorio Emanuele
18/11/22
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:         @fashionbooksmi
instagram:   fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr:          fashionbooksmilano, designbooksmilano
13 notes · View notes
marcogiovenale · 3 days
Text
new york, 27 aprile: giornata di studi sulle donne e l'arte nell'italia degli anni settanta
https://www.aise.it/primo-piano/now-we-have-seen-women-and-art-in-1970s-italy-a-new-york-una-giornata-di-studi/204286/160
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
sunusaix · 3 months
Text
BISCOTTI DI PEPPA
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
page-28 · 4 months
Text
Tumblr media
1 note · View note
dimensionsvelo · 5 months
Text
Des De Rosa Settanta pour VF Group-Bardiani-Csf-Faizanè en 2024
Pour 2024, l’équipe transalpine VF Group-Bardiani-Csf-Faizanè roulera encore sur du matériel italien. Des machines à découvrir… Pour 2024, VF Group-Bardiani-Csf-Faizanè, sera l’une des seules ou la seule équipe(s) à rouler en Campagnolo. Les cadres choisi sont les De Rosa Settanta, derniers nés de la marque et qui combinent les avantages des Merak et des SK Pininfarina. Ces cadres polyvalents…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
boomerissimo · 6 months
Text
Raffaella Carrà e quella volta che De Sica le disse "ti amo"
De Sica e Raffella Carrà: non si può insegnare l’amore #boomerissimo #raffaellacarrà #vittoriodesica #neorealismo #canzonissima
Due pilastri dello spettacolo italiano: il loro incontro “ravvicinato” lasciò il pubblico senza fiato. La storia e le immagini Tutti, ma proprio tutti sono caduti ai suoi piedi. Raffaella aveva un dono, quello di piacere a tutti. Non aveva un target preciso di pubblico. Uomini, donne, bambini, senza distinzione di età per un motivo o per l’altro la ammiravano. Raffaella Carrà e Vittorio De Sica…
Tumblr media
Visualizza su WordPress
0 notes
unita2org · 6 months
Text
SECONDA EDIZIONE CORSO DI FORMAZIONE INSEGNANTI DELL'ARCHIVIO FLAMIGNI
di Redazione L’Archivio Flamigni, in collaborazione con l’Università di Roma Tre offre agli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado e agli studenti dell’Università di Roma Tre il corso: L’Italia degli anni Settanta. La politica, le riforme, i terrorismi. Rispetto allo scorso anno il corso si dividerà in due moduli: -Primo modulo, a cura di Benedetta Tobagi: inquadramento storico…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
valesempretanto46 · 10 months
Text
Ancora tu / non mi sorprende lo sai.
Ancora tu, / ma non dovevamo vederci più?
E come stai? / Domanda inutile, / stai come me / e ci scappa da ridere.
Amore mio, / hai già mangiato o no?
Ho fame anch'io / e non soltanto di te.
Che bella sei, / sembri più giovane/ o forse sei / solo più simpatica.
Oh io lo so / cosa tu vuoi sapere.
Nessuna no, / ho solo ripreso a fumare.
Sei ancora tu / purtroppo l'unica.
Ancora tu, / l'incorreggibile.
Ma lasciarti non è / possibile.
No lasciarti non è / possibile.
Lasciarti non è / possibile.
No lasciarti non è / possibile.
Sei ancora tu / purtroppo l'unica.
Ancora tu, / l'incorrehgibile.
Ma lasciarti non è / possibile.
No, lasciarti non è / possibile.
Lasciarti non è / possibile.
No, lasciarti non è / possibile.
Disperazione, gioia mia, / sarò ancora tuo / sperando che non sia follia / ma sia quel che sia.
Abbracciami amore mio, / abbracciami amor mio / ché adesso lo voglio anch'io.
Ancora tu, / non mi sorprende lo sai.
Ancora tu, / ma non dovevamo vederci più?
E come stai? / Domanda inutile, / stai come me / e ci scappa da ridere.
Sei ancora tu / purtroppo l'unica.
1 note · View note
just-one-more-fandom · 3 months
Text
Quello che mi sta dimostrando questo Sanremo è che gli over settanta hanno più vitalità di me
143 notes · View notes
et3rnauta · 2 months
Text
Se avete cinque minuti, leggete fino alla fine questo articolo. Astutillo Malgioglio, per gli amici Tito, era il portiere di riserva dell’Inter di Trapattoni, quella dello scudetto dei record. Nel 1987 lo andai ad intervistare per Il Giorno, il quotidiano per cui allora lavoravo, a Piacenza. Avevo saputo che Malgioglio, allora 29enne, aveva aperto vicino a casa una palestra per la rieducazione motoria dei bambini cerebrolesi; aveva chiamato la struttura ERA 77 (acronimo di Elena, il nome della figlia nata appunto nel 1977, di Raffaella, la moglie, e di Astutillo) e coadiuvato dalla moglie prestava questo servizio gratuitamente mettendo a disposizione tutto il suo tempo libero. Per questa intervista vinsi un premio a Como, che mi venne consegnato da Pierluigi Marzorati, il campione della Pallacanestro Cantù, somma che girai immediatamente all’Unicef. Malgioglio mi raccontò cose bellissime e bruttissime. Cose vere. Mi raccontò che stava facendo tutto questo da 7-8 anni ma a fari spenti, quasi in incognito: perché non era buona cosa, per come andavano le cose nel mondo del pallone, che un calciatore professionista si distraesse con pensieri (o attività) inutili o bizzarre come, appunto, aiutare il prossimo. A meno di non incontrare sulla propria strada due persone come Nils Liedholm e Sven Goran Eriksson, come capitò a Tito nei due anni alla Roma dall’83 all’85, che convinsero Dino Viola a mettere a disposizione di Malgioglio, nel tempo libero, la palestra di Trigoria, per permettergli di fare anche a Roma quel che aveva cominciato a fare a Piacenza. Mi raccontò che l’Associazione Calciatori, sul suo giornale, aveva aperto una sottoscrizione tra tutti gli iscritti (gli oltre mille calciatori di serie A, serie B, serie C1 e serie C2) per raccogliere fondi a favore dell’attività di Tito; e che alla fine il ricavato era stato di 700 mila lire, che con un certo imbarazzo l’AIC aveva provveduto a fargli avere. Mi raccontò, soprattutto, che un giorno alla Pinetina Jurgen Klinsmann lo aveva avvicinato e gli aveva chiesto come mai finiti gli allenamenti lo vedesse andarsene, sempre, così di fretta a Piacenza. Tito gli aveva spiegato il perché e Klinsmann gli aveva detto: domani vengo con te, voglio vedere con i miei occhi quello che fai. Klinsmann mantenne la promessa. Salì sul maggiolino scassato di Malgioglio, andò con lui a Piacenza, passo l’intero pomeriggio a guardare Tito assistere i bambini cerebrolesi. Poi, prima di risalire sul maggiolino per farsi riportare a Milano, sfilò di tasca il libretto degli assegni e senza dire una parola scrisse 70 milioni (settanta milioni), staccò l’assegno e lo consegnò al compagno. Aveva gli occhi lucidi. Come quelli di Malgioglio". [Paolo Ziliani da Il Fatto Quotidiano]
86 notes · View notes