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#Natale con i tuoi...
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#UnDiscoPerLaPausaPranzo - #1356 - 23 Dicembre 2022 - AAVV - Natale con i tuoi... - 1983 
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clacclo · 5 months
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Sarà un caso che il primo martire cristiano viene dopo due giorni passati in famiglia? 🤔
@clacclo
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mirmidones · 5 months
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2 episodes into odioilnatale2 e voglio strangolare gianna e bastaaaa
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sgiandubh · 5 months
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Since you were supposedly on the road or so you claim, you weren't at Sam's house. Therefore you have no idea who was there, nor who did what. By the way Sam does have family and friends with small children, such as Valbo, so if those are a child's prints, you do not have any definitive information on who the possible child was. One thing, since Sam does not have children, wasn't his. Try again, at least you've graduated from reflections in wine bottles. Also, Marple as you call her, never said it was a latergram, and debunked that idea before you. Perhaps you can take a reading lesson in 2024?
Dear Marple Anon (you do sound a LOT like her, also),
You apparently spent the night ruminating S's whereabouts and company, while I... Well, let's not add insult to injury, shall we?
I don't have much time and will not grant you undue attention, but:
Obviously, I was not in GLA and therefore cannot say anything with certainty. But guess what, woman:
NEITHER WERE YOU, OK?
And yes, he does have, like every single one of us (maybe even you?) family and friends with children (like Valbo, that is correct). But may I remind you an Italian proverb that reflects a basic, worldwide truth?
Natale con i tuoi, la Pasqua con chi vuoi. / Christmas with yours (family), Easter with whomever you want.
Again, you were not there either. And all this hysterical answer because you cannot, for the life of you, logically explain the two sets of footprints and handprints. I am a shipper: I know what I see in there. You are not: you lied and you mentioned gloves. You did not need to do that, but you did also graduate from them to the possibility of building a snowman with bare hands - when it snows, it's always warmer, you never noticed this?
I did not debunk anything and I do not care what she wrote about, to be honest. I found the pic @bat-cat-reader's and took a closer look. Then yes, I saw her post on another Mordor blog and thought strange she would use again the latergram/not latergram discussion in order to dilute the whole thing and deflect attention. Something she does all the time, by the way. But you insisting she was first gives me a fair idea of whom you might be, Anon, so I will say only this:
Unlike you, I do not hate you. I just despise your obsession: it is a very sad thing. My New Year wish for you is that you'd find a life and real good company. You seem to need them. Badly.
Finally, riddle me this. If you turn that pic sideways, what in the name of the Lord would you see?
This:
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Fijn uiteinde, Mevrouw!
PS: And thank you for the DM tip. I found it this morning and I thank you for this one and always. 😘
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falcemartello · 2 months
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•••
Natale con i tuoi, Pasqua con kWay
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fioreatestaingiu · 2 months
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Sono cattiva.
Sono cattiva, ma quando rischiavi la tua vita su un’auto da buttare ti ho aiutato a trovarne un’altra.
Sono cattiva, ma quando ti serviva una casa, ti ho dato la mia.
Sono cattiva, ma quando eri in lacrime a Natale ti ho stretto fino a diventare una parte di te.
Sono cattiva, ma ho sempre incoraggiato i tuoi sogni.
Sono cattiva, ma ti stavo insegnando a sopravvivere da solo.
Sono cattiva, ma eri il mio primo pensiero.
Sono cattiva, ma ti ascoltavo.
Sono cattiva, ma quando avevi bisogno ero lì.
Sono cattiva, ma quando ti isolavi ero la prima a farti uscire.
Sono cattiva, ma con te volevo un futuro.
Sono cattiva, ma di bugie non ne ho mai dette.
Sono cattiva, ma ho sempre cercato di comunicare con te.
Sono cattiva, ma mi sono sempre scusata quando sbagliavo.
Sono cattiva, ma non ti avrei mai voltato le spalle.
Sono cattiva, ma ti ho augurato il meglio.
Sono cattiva e sto con un’altra persona, ma quante volte ho cercato di chiarire con te?
Sono cattiva, ma lo sono davvero?
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Ciao babbo,lo so che oggi dovrei dedicarti parole belle e magari raccontarti qualcosa di bello,che nella mia vita finalmente non ci sono più periodi di lacrime,che le cose belle non avrebbero la data di scadenza.Invece no a quanto pare le cose belle,per me,finiscono o si esauriscono subito nemmeno il tempo di esistere,restando solo sogni e immaginazione.
Sai babbo in questi anni di cose ne sono successe e anche se per la maggioranza l'unica realtà erano le lacrime che per tanti motivi erano sempre presenti.
La mia mente ogni tanto gioca con i ricordi che porto dentro il cuore.Forse è lì che sono rimasta incastrata tra i ricordi belli prima che tu andassi via per sempre.Sono rimasta incastrata in quell'ultima estate piena di risate,in quell'ultimo Natale che odorava di casa,di famiglia.In quegli ultimi giorni con te.
Oggi è il tuo compleanno e questo giorno è sempre stato importante per noi,per noi come famiglia, famiglia che un po' si è rotta da quando non ci sei più.Mi mancano quelle estati dove l'unico pensiero era quello di viverci le giornate di mare,le uscite di sera sul lungomare.Il vedere come mi lasciavi scoprire il mondo pezzo dopo pezzo,vedere come in ogni tuo sguardo c'era la fiducia e la speranza che riponevi in ogni passo che facevo e quando qualcosa non andava tu eri pronto ad accogliermi in uno di quegli abbracci che comprendevano ogni mio dolore.Forse qualche volta ce ne siamo detti di ogni ma la rabbia spariva dopo un po' per far posto a un bellissimo sguardo di scuse.Mi manca sentire il suono dei tuoi passi,il rumore delle tue chiavi nella serratura quando tornavi a casa,mi manca la tua silenzosa presenza nelle mie giornate.
Mi manca poterti preparare di nascosto la torta e fartela trovare in frigo,nasconderti il regalo sul comodino e vedere il tuo sorriso felice e la tua faccia sorpresa.
Buon compleanno papà.
-la ragazza dal cuore nero♡
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palmiz · 2 months
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Pasquetta 2013 ⛈️ ⛈️⛈️
Pasquetta 2014 ⛈️⛈️⛈️
Pasquetta 2015 ⛈️⛈️⛈️
Pasquetta 2016 ⛈️⛈️⛈️
Pasquetta 2017 ⛈️⛈️⛈️
Pasquetta 2018 ⛈️⛈️⛈️
Pasquetta 2019 ⛈️⛈️⛈️
Pasquetta 2020 ☀️🌅🌞 Lock Down
Pasquetta 2021 ☀️🌅🌞 Tutto Chiuso
Pasquetta 2022 ⛈️⛈️⛈️
Pasquetta 2023 ❄️ ⛈️❄️
Pasquetta 2024 ⛈️⛈️⛈️
Natale con i tuoi,
Pasqua con Kway.
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canesenzafissadimora · 3 months
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Quando ci siamo conosciuti io non cercavo niente, avevo già perso troppo.
Quando mi sei arrivato davanti con quei tuoi modi semplici, con quei tuoi occhi grandi, con quelle gambe troppo magre, io non cercavo amore, avevo già perso troppo.
Quando mi hai chiesto come mi chiamavo, quando mi hai fatto ridere, quando mi hai fatto arrabbiare dopo soli cinque minuti di conversazione, io non cercavo carezze, sesso, attenzioni.
Tu mi avevi già scelta, mentre io avevo scelto la solitudine.
Io non volevo baci, non volevo cene fuori, non volevo regali a Natale, non volevo anniversari, non volevo promesse, non volevo storie, non volevo bugie, non volevo giochi, non volevo le lenzuola sopra le nostre teste, non volevo che tu mi togliessi la Nutella ai lati della bocca, non volevo che tu mi prendessi in giro per la mia voce al telefono.
Non volevo affezionarmi, e ti rifuggivo come se fossi stato il Diavolo, o la Morte, o la mia paura più grande.
Non volevo passare del tempo con te, non volevo vederti mangiare, vederti correre, vederti dormire, vederti arrabbiato, triste, confuso, o peggio, felice, o peggio, eccitato, o peggio, dolce.
Non ero pronta. Non di nuovo. Non ancora.
Ma tu insistevi.
Io scappavo e tu mi rincorrevi.
Io ti dicevo cento no, e tu facevi di tutto per strapparmi un solo sì.
“Io sono diverso” dicevi, e lo dicevi con quell'aria sincera, così sincera che a volte ti credevo quasi.
Facevi tutto quello che nessuno aveva mai fatto per me: c'eri.
Stavi con me.
Stavi con me a tempo perso, e io ti dicevo che dovevo andare e tu mi volevi accompagnare.
Non ricordo nemmeno il giorno in cui non sono più riuscita a mandarti via.
All'inizio era semplice.
“Ma guarda questo, ma chi si crede di essere?”
Poi, lentamente, come i mali peggiori, sei andato ad adagiarti sui miei pensieri, tra i miei desideri, e dirti di no era più doloroso di farti restare.
Come ogni sciocca che si rispetti, ci sono ricascata.
Io.
Io che non ti avevo chiesto niente.
Tu che mi davi così tanto.
Avevi ragione, avevi ragione ad insistere.
Insieme eravamo perfetti, davvero. Un amore di quelli che spezza il fiato, che toglie la fame, che trasforma i volti di chi lo vive, uno di quegli amori che forse si incontra una volta, se si è fortunati.
Non volevo affezionarmi e mi sono innamorata.
E tu?
Tu che mi volevi così tanto, ma così tanto, un giorno, dopo aver avuto più di tanto, dopo aver avuto tutto, mi hai detto che non lo sapevi se era ancora il caso, che forse era meglio stare un po’ da soli, che ti sentivi strano, diverso, distante.
Io ancora oggi non so che dire.
Ancora oggi ho solo una domanda, solo una.
Ma perché?
Perché non mi hai lasciato stare?
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Susanna Casciani
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ninoelesirene · 1 year
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Si chiamava Emma. La parrucchiera che ti tagliò i capelli in ospedale si chiamava Emma. Assomigliava a Nancy Brilli, con gli occhi a fessura, le fattezze gentili e la voce a tradire il carattere. L’avevo trovata girovagando per i dintorni di Via Benevento. Forse stava a Via Imperia. L’ho cercata su Google, Emma, ma non ce n’è traccia. Non sono certo di voler controllare di persona. Ti tagliò i capelli e doveva essere fine novembre, perché ricordo che poco dopo passammo l’ultimo Natale a casa nostra.
Come spesso hai fatto nella vita, hai accolto il trauma con una improvvisa nettezza. “Tagliamo”, hai detto. E Dio solo sa quanto tenessi ai tuoi capelli, quanto ti definissero. Di fronte allo specchio del bagno, guardavo il tuo riflesso e quello di Emma, in piedi dietro di te, con un pullover ocra. Non ci sono più autunni così freddi.
Per la prima volta ti vedevo con i capelli a mezza lunghezza, umidi e sparati. Bellissima. Incrociando il tuo sguardo, ti ho vista sorridere: gli occhi brillanti nonostante tutto, i denti da spot televisivo a tagliare l’aria. “Non sto male per niente”, hai sancito, subito accolta dal nostro consenso. “Quando guarisco li rifaccio così.”
Non ti ho più vista con i tuoi capelli, che Emma ha continuato a tagliare, poco dopo. Non sei guarita. L’immagine di te che sorridi a te stessa e fendi l’aria, con l’acconciatura da top model anni 90, mi pare appartenere solo a me, ché Emma non la trovo, non so dov’è e sono passati 20 anni.
Allora penso che sia un varco, che in quello specchio la mia mamma da passerella che sorride e taglia l’aria ci sia entrata. E sia guarita e abbia tagliato i capelli a mezza lunghezza, e sia tornata a casa da me, che non ho mai scritto queste parole.
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thebutterfly0 · 6 months
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Ieri complice gli sconti del black friday sono andata a fare shopping. Ho comprato delle cose leggermente diverse da quello che acquisto solitamente: 2 paia di jeans stretti solitamente li compro larghi cosi da non far vedere nulla poi due maglioncini aperti sul davanti e degli stivali con un pochino pochino di tacco e solitamente porto solo scarpe da ginnastica, sono le mie prime scarpe un po' più femminili. Mentre ero nei camerini intenta a provare questi capi mi sono chiesta se ti potessero piacere, se ti potessi piacere vestita in quel modo. Ho visto anche un abitino nero con dei fiorellini azzurri molto bello, la tentazione di acquistarlo era alta ma ho preferito non sprecare soldi intanto non l'avrei mai usato. Ora si avvicina il Natale e mi sarebbe piaciuto indossare questo abitino, magari a cena a casa di qualche tuo amico. Ad essere sincera odio il Natale e sono una persona che ama parecchio stare sola ma si, mi piacerebbe uscire con te e conoscere i tuoi amici. I miei pensieri vanno per conto loro, ed è sempre più difficile poi tornare alla vita vera quando sai benissimo che non avverrà mai niente del genere in questo pezzo di vita.
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fridagentileschi · 6 months
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Quando si giocava ancora per i vicoli del paese o nelle piazzette sotto casa alla campana, nascondino e palla prigioniera,giro girotondo, cantando la filastrocca, io c'ero.
Quando bastava che tua madre si affacciasse al balcone, per avvisarti che era ora di risalire a casa - altro che telefonino o sms, bastava quella voce.
E quando ci insegnavano a dare del lei alle persone più grandi di noi, ad alzarci e cedere il posto per rispettare tutti, io c'ero.
E c’ero anche quando si aspettava il compleanno di qualcuno a cui i genitori permettevano di fare la festa in casa, per ballare stretti stretti con quel ragazzino che ci piaceva tanto…
E quando l’ora di rientro era al massimo alle 20 d’inverno e le 22 d’estate e non c’erano eccezioni: o così, o niente.
E quando Natale era con i tuoi, ed anche Pasqua sempre con i tuoi e le vacanze erano solo e sempre con i tuoi.
Quando si aspettavano i giorni di festa per mettere la letterina piena di porporina sotto il piatto del babbo e per recitare la poesia imparata a scuola.
C’ero quando la televisione era solo in bianco e nero e i programmi terminavano la notte io c'ero.
Quando in tv davano Sandokan, Happy days e Remi io c'ero.
Quando la scuola era seria e si ubbidiva alla maestra e senno erano botte a casa dalla mamma io c'ero.
Quando c'era la famiglia ed era mamma, papa', i fratelli, le sorelle e i nonni e guai a mancargli di rispetto io c'ero!...
C'era un mondo piu' piccolo, meno virtuale, meno tecnologia, ma piu' umanita'...piu' valori e piu' serenita'!
E se vogliamo continuare ad esserci si deve tornare a questo mondo: meno tecnologia e più valori.
dal web
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francobollito · 20 days
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Sally dopo tanti anni ha capito che quando il suo uomo guarda la TV è inevitabile fermarsi a guardare un bel fondoschiena, visto che glielo sbattono in primo piano sullo schermo come fosse il panettone dell' anno, come fosse sempre Natale e capodanno. Sally dopo aver avuto problemi alla tiroide ha visto il suo corpo cambiare, portando con sé mille complessi e insicurezze riguardo il suo aspetto. Questa situazione l'ha spinta a smettere di spogliarsi davanti al suo uomo e a indossare abiti larghi per nascondere le sue rotondità. Ma un giorno tutto cambiò, quando Marco decise di sorprendere Sally con un regalo speciale: una vacanza al mare. Pur essendo grata dell'invito, Sally accettò con poca gioia, temendo di dover affrontare il suo incubo peggiore: i chili di troppo che la facevano sentire insicura e poco attraente. Giunti sulla splendida spiaggia, Sally decise di cercare conforto nell'ascolto della sua musica preferita, indossando delle cuffie per isolarsi dal mondo esterno. Ma mentre si rilassava, improvvisamente vide Marco agitarsi in mare come se stesse annegando. La paura la travolse e senza pensarci due volte si tuffò in acqua con tutte le sue forze per soccorrerlo. A un passo dal raggiungerlo, lui sorrise: "Guarda quanto sei bella mentre corri libera senza tutti i tuoi complessi! Dovresti vederti con i miei occhi per capire quanto sei splendida!" Inizialmente, Sally si sentì confusa e arrabbiata per lo scherzo del marito, ma presto si rese conto che quella era la prima volta, dopo tanto tempo, che si sentiva viva, apprezzata e desiderata con fervore. I loro sguardi si incrociarono e Sally notò un'emozione sincera e amorevole negli occhi di Marco. "Dio, quanto sei bella!" disse lui, e in quel momento, come per magia, ogni sua insicurezza sembrò svanire. Si sentiva amata, desiderata e accettata per ciò che era. Scoppiò una forte passione tra di loro che li costrinse ad osservare il mare dalla finestra appannata dell'hotel per interminabili ore. Marco la trattava e venerava come una Dea, l'avrebbe scelta al suo fianco altre mille volte. Sally era bellissima, ma i suoi complessi per troppo tempo le avevano impedito di potersi guardare realmente e amarsi. Da quel momento, Sally decise di abbracciare sé stessa e il suo corpo con una nuova consapevolezza. Iniziò a liberarsi dai vestiti larghi e ad abbracciare uno stile di abbigliamento più curato, aggraziato e raffinato. Non si sentiva più in competizione con quelle donne magre come dei grissini, perché finalmente aveva capito che la bellezza non si riduce a standard superficiali, ma risiede nella genuinità di ogni persona. Quella vacanza al mare segnò una svolta nella vita di Sally. La sua sicurezza cresceva di giorno in giorno, e il suo volto rifletteva una nuova luce, un'aura di felicità e amore per sé stessa. Capì che l'accettazione del proprio corpo e la fiducia in sé stessi erano il vero segreto per sentirsi veramente belli e felici. Da quel momento, Sally e Marco vissero una storia d'amore ancora più profonda, fondata sulla sincerità e sull'accettazione reciproca. E ogni volta che guardava la TV con lui, sapeva che poteva essere sé stessa, con tutte le sue rotondità e "imperfezioni", perché l'amore di Marco andava ben oltre l'apparenza abbracciando la bellezza unica di Sally in ogni sua sfumatura. Perché Sally non era come una di quelle donne da ammirare solo in copertina, lei era tutto il libro intero. Non era un culetto a mandolino sculettante in TV, lei era un programma intero che resta impresso nella mente e che non smetteresti mai di guardare e vivere.
Testo di Katia Monni
28 luglio 2023
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gcorvetti · 7 months
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Monotonia.
Sgradevole ripetizione o insistenza di un motivo invariabile. Tedio provocato da una piatta uniformità. Definizioni dall'Oxford language dictionary. Oggi si chiude il mese di Ottobre, tutti amminchiati con halloween e da domani si parte con la trafila del natale, nessuna novità, tutto come da programma degli ultimi 20 anni o forse più, tutto regolare come le lancette dell'orologio che instancabilmente girano sempre allo stesso modo, ma non vi annoiate? Non vi viene il vago presentimento che sia tutto maledettamente ripetitivo? La stabilità che volete è una prigione in cui vi rinchiudete da soli, Huxley docet, credendo che sia la vita reale. Spesso il tubo mi propina video di tizi che parlano del fatto che viviamo in una simulazione, che non guardo figuriamoci, ma non è una cosa stile Matrix dove il nostro corpo è rinchiuso in un baccello e noi crediamo di vivere una realtà virtuale così vera che solo gli eletti possono comprendere che è tutto finto, no non lo è, è la realtà di una vita dentro un recinto mentale dove i passi per raggiungere una felicità ci portano nel loop di una vita scandita da eventi ciclici che di anno in anno sono sempre gli stessi, non vi rendete conto? Il tizio che ho postato l'altro giorno, il disegnatore, è incazzato e posso capirlo perché nell'arte oramai è la stessa cosa, un circolo in cui se fai i tuoi pezzi come dice il sistema forse puoi arrivare ad un 'successo', mentre se pensi con la tua testa e fai quello che ti senti o che la tua visione ti fa fare non arrivi da nessuna parte, internet è una trappola per questo con i suoi standard e le sue faccine sorridenti da perbenisti finti come gli scheletri di plastica di questo periodo. Certo a fare di tutta l'erba una canna ci si sballa di brutto ma poi non resta più niente, parafrasando il detto. Sarà che sono vintage e quindi cresciuto in maniera diversa, ma vedo i miei sogni svanire per via della diversità che sparisce, quella diversità che era alla base della nascita di una miriadi di artisti che davano vita a opere, di qualsiasi arte, diversificate.
Adesso i giovani, diciamo dai millenials in poi quindi i 30enni anno più anno meno, che sono quelli che dovrebbero avere più forza fisica e mentale, sono tutti indirizzati verso una cosa sola, guadagnare e per farlo si inseriscono in uno dei binari prefabbricati di questa monotonia, li vedi tutti sorridenti e ben vestiti, anche quelli che si definiscono alternativi al mainstream sono comunque fighetti mollicci, in realtà recitano una parte quella dei bravi ragazzi/e che pur di guadagnare, che siano soldi o visualizzazioni in un social, si adeguano a questo status moderno, poi magari nei fuori onda o nel loro intimo sono dei pezzi di merda che insultano i loro followers o che trattano male la madre o la partner, ma sono sicuro che non sono come si mostrano in pubblico, certo qualcuno che è riuscito a cancellare il suo core mentale ed è diventato così perbenista da risultare sempre e comunque finto ci sarà. Dico questo perché spesso nella vita reale mi è capitato di prendere merda da personcine a modo, tutti simpatici e con le frasi giuste al momento giusto, una confezione niente male, ma vuota all'interno. Nella musica poi non ne parliamo, non è stato mai un ambiente sano, vorrei vedere tra alcolizzati, tossici e psicopatici (si spesso i musicisti sono così) non si ha mai la certezza di cosa possano fare le persone, almeno una volta era così e ci stava perché l'imprevedibilità era all'ordine del giorno e poteva capitare di tutto in qualsiasi momento. Gli artisti si sono venduti al sistema e non lo combattono più, anzi non hanno più il coraggio di combatterlo perché non gli conviene, sono tutti ristretti nei loro loculi di stile, di tecnica, di foglietti di carta, di apparire 'normali' (irritazione istantanea ogni volta che mi esce sta parola), l'appiattimento di tutta l'arte. Si ovvio ci sono quelli che hanno qualcosa in più, quelli bravi, quelli che creano qualcosa di artistico, che non deve essere per forza critico della società, ma in questo mondo nuovo mancano gli artisti che si ribellano, quelli che fanno quadrato creando un movimento e che vanno contro qualcosa, se lo fai sei fuori dal circolo e rischi anche di morire di fame o di non riuscire a sbarcare il lunario perché vieni esiliato dalla società, ti cancellano. Mi ricorda molto i video degli Outsider che vidi tempo fa, persone che nonostante la loro condizione, spesso mentale, non creavano arte per diventare famosi o ricchi, ma solo per terapia o per proprio piacere, molti di loro sono morti e i parenti scoprendo una quantità di materiale valido lo hanno venduto ai musei o a qualche gallerista che li ha pagati poco e ci ha guadagnato tanto perché ha in mano la chiave che apre determinate casseforti, un pò come i produttori del mainstream che se sei bravo e fai quello che ti dicono, guardate i maneskin, diventi famoso non so ricco, forse a lungo andare, ma quello è un mistero un pò per tutti fino a quando qualcuno non tirerà fuori i numeri, quanto guadagna va, non sapremo mai se i ragazzetti famosi sono anche ricchi. Tutto questo uccide l'arte non solo di adesso ma quella del futuro perché chi ha 13 anni ora e vede la situazione vuole fare anche lui così perché è in quel modo che si guadagnano i soldi. Nella mia vita, aimè, ho sempre pensato che fare un buon lavoro e sfornare qualcosa di valido artisticamente fosse più soddisfacente che prostituirsi, "Tanto se il lavoro è valido in qualche modo rientra qualcosa, no?", forse, resta la soddisfazione personale di restare integro e fedele a me stesso, alla mia arte e al portafoglio vuoto.
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Oggi si accendono le luci dell'albero di Natale e come ogni anno quella sorta di gioia mista alla malinconia si fa viva si riaccendono dentro tutti i ricordi tra questi oggi si è riacceso il ricordo di uno dei tuoi regali scherzosi ma con dentro tanta dolcezza.
-la ragazza dal cuore nero♡
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myandale31 · 5 months
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Buongiorno🎄🎀🎁Mancano 6 giorni x ilnatale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano; ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro; ogni volta che volgi la schiena ai princi'pi per dare spazio alle persone; ogni volta che speri con quelli che soffrono; ogni volta che conosci con umilta' i tuoi limiti e la tua debolezza. natale ogni volta che permetti al signore di amare gli altri attraverso te...
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