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#Lorenzo Ruggiero
why-i-love-comics · 1 year
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Moon Girl & Devil Dinosaur #3 (2023)
written by Jordan Ifueko art by Alba Glez, Jose Marzan, Jr., Lorenzo Ruggiero, & KJ Diaz
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foxpapa · 26 days
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Disegno di Lorenzo Ruggiero @DcEntertainment
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comicwaren · 1 year
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From Moon Girl and Devil Dinosaur Vol. 2 #003
Art by Alba Glez, José Marzan Jr., Lorenzo Ruggiero and KJ Díaz
Written by Jordan Ifueko
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spearclosetcomics · 2 years
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Phoenix Resurrection #3 (2018) Matthew Rosenberg Joe Bennett Lorenzo Ruggiero
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niconote · 18 days
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SUONO DOMENICA | Dodici ore di musica di ricerca Domenica 21 aprile 2024, ore 12-24 Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, Bologna
Una vera e propria maratona sonora, un viaggio lungo un giorno che se da un lato ha lo scopo di presentare il capillare lavoro della Scuola di Musica Elettronica, dall’altro si relaziona con la città e con realtà diverse del panorama italiano, spaziando dall’audiovisione, all’improvvisazione, dalla sound art alla composizione acusmatica, interrogando ospiti e musicisti anche extra-accademici sul significato dell’arte sonora di oggi. Il tutto esplorando gli spazi incontenibili del Conservatorio di Bologna, sottolineati da allestimenti e proposte in grado di dialogare con l’architettura e la tecnica. “Suono Domenica” non è quindi un festival o una vetrina: può essere visto più come una festa, o magari come un “orologio sonoro” che scandisce il tempo della giornata attraverso il fare musica e lo stare insieme.
Programma
Ore 12 > OPEN/Cortile, scalone e piazza Rossini Giuseppe Chiari, Improvvisazione libera. Esperienza musicale per 70 solisti
Ore 13 > Apertura Installazioni/Consbo (le installazioni terminano alle ore 23) • Sala Respighi > Sequenzer Kammer, a cura di Enrico Cosimi, con Maru Barucco, Dario Boccato, Bruno Cusumano, Tommaso Michelini • Aula 9 > Pierpaolo Ovarini, this could be us, installazione multimediale interattiva; in collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia • Corridoio I piano > Daniele Carcassi, Nuova terra, installazione sonora per tre totem di altoparlanti (tecnica a cura di Gerarda Avallone) • Saletta area Banda > Lorenza Ceregini, Tu mi vedi?, installazione audiovisiva
Ore 14 > Sala Fugazza Audiovisione Bologna Francesco Di Stefano, Stripping Away Reality (2022) Tommaso Marzini Della Ragione, Unfortunate event (2023) Lorenzo Mostura, Nomo Echoes (2024) Fulvio Daviddi, Ground (2023) Lorenza Ceregini, Riccardo Tesorini, Dissimmetrie (2023), video di Elena Bianchini, Giulia Pellegrini, Mika Sollecito, Serena Ugolini In collaborazione con Fondazione Zucchelli e Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo
Ore 15 > Aula Banda Acusmatica Camilleri Lelio Camilleri, Apostrophe (1995), Summer 2018 (2018), Parallel (2000), Beat (2024) - prima esecuzione assoluta Ore 16 > Sala Fugazza Audiovisione Cipriani Naufragio-The Last Shipwreck, Due movimenti dalla trilogia audiovisiva Shipwrecks Naufragi (2020-2023) Video Giulio Latini; Musica, sound design e testi Alessandro Cipriani Memoria d'Utopie, opera audiovisiva multischermo (2023-2024) da un testo di Alberto Gianquinto Video Giulio Latini; Musica Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni; Sound design Alessandro Cipriani; Voci recitanti registrate Roberto Herlitzka e Virginia Guidi
Ore 17 > Aula Banda Concerto Improvvisazione Silenzio Direzione: Walter Prati Performer: Andrea Brutti, Andrea Fabris, Andrea Giorgelli, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Dino Piccinno, Erica Ruggiero, Leonardo Vita
Ore 18 > Sala Fugazza Audiovisione Coslovi The Wrong Side of the Tracks (2020-) Progetto fotografico: Marcello Coslovi Performer e progetto sonoro: Gabriele Andrisani, Andrea Cardellicchio, Matteo Coceva, Stefano Corino, Tommaso Grandi, Chiara Matarazzo, Davide Ricchi, Valerio Timo
Ore 19 > Sala Bossi Concerto Mantra Karlheinz Stockhausen, Mantra, per due pianisti (1970) Pianoforte: Stefano Malferrari e Franco Venturini Live electronics e regia del suono: Francesco Vogli (con Vijay Comino e Alessandra Giachetti)
Ore 21 > Sala Fugazza Audiovisioni Camera Ludens. Il gioco della memoria, per video e quattro performer (2023) Performer: Francesco Giomi, Simone Grande, Salvatore Miele, Andrea Sanna Selezione e montaggio: Michele Manzolini ed Enrico Riccobene Camera Ludens è un progetto di Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia BSCRZCLL732NN, improvvisazione audiovisiva per tre performer e quattro videomaker (2023) Performer: Antonio Ciaramella, Andrea Fabris, Nicola Venturo Videomaker: Andrea Boschini, Silvia Campostrini, Giulia Costantini, Chiara Vitofrancesco In collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, Fondazione Zucchelli, Mast
Ore 22 > Aula Banda Acusmatica Bologna Federico Inzerillo, Grid grips (2023) Alessandra Giachetti, Verrières (2024) Francesco Interlandi, Var hälsad du Maria (2023-24) Jacopo Casasola, Scenario possibile (2023) Fernando Hester, Zooming (2023)
Ore 23 > Sala BossiConcerto Bologna Filippo Giuffrè | NicoNote | Stefano Pilia
Ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti
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cresy · 3 months
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FESTA DELL'ARTE DITE.PA
Eventi La GM Arte Dite.Pa & Co. presentaFesta dell' Arte Dite Pa con la collaborazione di Miguel Gomes e Roberto Borraccia Regia di Benjamin Vasquez Barcellano Jr. Una celebrazione multi-artistica del Maestro RUGGIERO DITE.PA con Artisti ospiti TRIO FELIX con Marilena Gaudio (Soprano), Giacomo Piepoli (Clarinetto) Flavio Peconio (Pianoforte) Roberto Borraccia (Attore-Produttore) Lorenzo…
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designme2011 · 1 year
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🌴 Venerdì 12 Maggio presso il Castello Normanno Svevo di Mesagne dalle ore 19 ci sarà l'inaugurazione della mostra a cura di Lorenzo Madaro, patrocinata dal Comune di Mesagne in collaborazione con CoolClub. Pittura come diario intimo. Emilia Ruggiero e il suo spazio emotivo. I suoi dipinti sono pagine di uno spazio emotivo su cui si concentra da oltre un decennio con rigorosa attenzione, costruendo immagini, trasformandole, custodendole, come se fossero quadri da viaggio, un po’ come accadeva con le piccole tavole dipinte di età medievale, disponibili al culto domestico ma anche a una forma specifica di nomadismo. Ma questa mostra è, anzitutto, un ritorno a casa, perché questo castello è un antico avamposto della sua città, del punto di partenza per le sue riflessioni sulla vita e l’arte. La serata ospiterà la performance di Maristella Martella, danzatrice ed interprete di danza etnocontemporanea, come rappresentante del progetto WOMAN parte integrante del percorso espositivo proposto. 🌴 WOMAN Donne ritratte, presenze famigliari e allo stesso tempo esseri universali, perché d’altronde tutte le storie umane si somigliano. [...] (estratto nota critica del curatore Lorenzo Madaro) L'evento sarà accompagnato da una degustazione di vini della cantina Masseria Masciullo, sponsor della serata. • • • #visitmesagne #visitmesagnecuordisalento #visiting #mesagne #termeromanedimalvindi #cosafareamesagne #mesagnetop #lacittadellamore #lacittadelcuore #welcometomesagne #momentisenzafiltri #madeinmesagne #mesagneinlove #mesangeles #portiamomesagnenelmondo #mesagnedavedere #viveremesagne #mesagnemylove #mesagneview #mesagnemoremio #a2passinelmondo #mesagnea2passidalmare #tradizionepopolare #tradizionemesagnese #folklore #cultura (presso Mesagne) https://www.instagram.com/p/CrUC977N86L/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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urbaneturtle · 1 year
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Random Comic Panel of the Week #74
Random Comic Panel of the Week# 74: X-Treme X-Men #7.1 (Marvel, 2012) by André Lima Araújo, Raul Valdes, Lorenzo Ruggiero, Walden Wong, Rachelle Rosenberg, Joe Sabino and Greg Pak
X-Treme X-Men #7.1 (Marvel, 2012) by André Lima Araújo, Raul Valdes, Lorenzo Ruggiero, Walden Wong, Rachelle Rosenberg, Joe Sabino and Greg Pak
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dirtyriver · 3 years
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Iron-Man Noir #1, 2012, written by Scott Snyder, art by Manuel Garcia (pencils) and Lorenzo Ruggiero (inks)
Slowly catching up on Marvel's "noir" mini-series. This one is a pretty nice surprise, although it would have been more aptly named Iron-Man Pulp as it reinvents Tony Stark as a thirties Indiana Jones-style adventurer, with a good dash of Howard Hughes. And Pepper Potts as a pulp True Adventure writer!
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graphicpolicy · 2 years
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Review: Devil's Reign: Villains for Hire #1
Devil's Reign: Villains for Hire #1 is an entertaining addition to an event that has been solid but plays out as expected. #Comics #ComicBooks
Devil’s Reign has been solid so far. The event sees Wilson Fisk’s plans all coming together as he uses his power as Mayor of New York to try to reign in Marvel’s superheroes. There’s a little bit of Dark Reign mixed with the Superhero Registration Act but all updated to reflect today’s political reality. But, even better, the tie-ins for the event have been really good as well. It feels rare that…
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why-i-love-comics · 1 year
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Moon Girl & Devil Dinosaur #3 (2023)
written by Jordan Ifueko art by Alba Glez, Jose Marzan, Jr., Lorenzo Ruggiero, & KJ Diaz
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Nuovo post su https://is.gd/DGwjww
La settecentesca accademia di S. Vito dei Normanni (2/2)
di Armando Polito
La settima riunione si tenne, come mostra la c. 213r di seguito riprodotta, il 1° gennaio 1738, cioè, almeno stando a quel che risulta registrato, a sette anni dalla precedente. Lacuna volontaria o no nella registrazione oppure sintomo di una progressiva stanchezza (fenomeno frequente per le accademie dopo l’entusiasmo e la prolificità dei primi anni)? Troppo il lasso di tempo per non credere nella prima ipotesi e la conferma viene dal fatto che più avanti (c. 221r) è riportato un sonetto di Ortensio De Leo e in calce una nota che recita: Il sopradetto Sonetto fu rappresentato nell’Assermblea Accademica per il compleanno del Signor Principe, tenuta nel palazzo di detto Signore a 7 Gennaio, Sabbato giorno di Santo Antonio Abbatead ore 21 1733. 
  Problema Accademico. qual fosse il motivo principale della Santità di Santo Francesco Xaverio: l’umiltà di sé stesso, ovvero la carità esercitò verso del Prossimo. Tenuta la presente Accademia nella Chiesa Vecchia a primo del 1738 giorno di Giovedì, e Capo del’anno ad ore 20, l’apertura della quale si fe’ dal Reverendo Andrea De Leonardis
Questa volta il problema accademico non è discusso in prosa ma trattato direttamente nelle cc. 214r-231v nei componimenti di Ortensio De Leo (6; l’ultimo, a c. 221r, in realtà è del 7 gennaio 1733, come riportato in una nota aggiunta in calce e del quale ho detto poco fa), Teodomiro De Leo (4), Ortensio De Leo (3).
L’ottava riunione ebbe luogo il 12 febbraio 1738, come si evince dall’incipit di c. 228r.
S’invitano li Pastori della nostra Arcadia a festegiare le felicissime nozze del nostro invittissimo Regnante D. Carlo Borbone, Rè delle due Sicilie, etc. colla Serenissima Real Principessa di Polonia Donna Maria Amalia Primogenita del Rè Augusto 3 di Polonia. e Duca della Serenissima Casa di Sassonia nella presente Assemblea Accademica, che si celebra quest’oggi li 2 di Febraio 1738 giorno di Domenica.  
Seguono a partire dalla stessa carta fino a c. 231v tre componimenti di Ortensio De Leo.
Si direbbe che le riunioni dell’accademia, almeno quelle registrate, terminino qui, perché la c. 232r non fa nessun riferimento specifico ad una tenuta nella data che pure è indicata (giugno 1738).
Seguono (cc- 233r-244r) i componimenti di Giovanni Battista Notaregiovanni, Ortensio De Leo, Giovanni Scazzioto (3) di Brindisi, Vito Ruggiero, Lorenzo Cavaliere, Lorenzo Ruggiero (2), Carmine Ruggiero (2), Francesco Ruggiero (2), Pietro Matera di Francavilla (3), Padre Piertommaso Barretta di S. Vito Baccelliere dei carmelitani, un autore il cui nome è illegibile (c. 242r), dottor fisico signor Carlo Evaranta (?) di Francavilla, un autore il cui nome risulta abraso.
Dopo aver angustiato il lettore con questa descrizione che pure era necessaria per avere contezza del documento e conoscere nomi di poeti poco noti se non ignoti sui quali varrà la pena in seguito approfondire [(solo alcuni di loro, per giunta parzialmente, risultano pubblicati in Pasquale Sorrenti, La Puglia e i suoi poeti dialettali : antologia vernacola pugliese dalle origini ad oggi, De Tullio, Bari, 1962; ristampa Forni, Sala Bolognese, 1981 (1 copia nelle biblioteca “Achille Vergari” di Nardò)], concludo, nella speranza che non si sia già dileguato, con un assaggio per così dire, divertente e anticonformista. Divertente perché riguarderà due componimenti che potremmo inquadrare nell’enigmistica; anticonformista, come è la stessa raccolta, perché, cosa inusuale in quelle di altre accademie, essa contiene pure sei componimenti in vernacolo, e ne leggeremo uno.
c. 134r
In lode dell’Eccellentissimo Signor D. Giuseppe Marchese
Eloggioa latino
                                                       I
                                                 oseph
                                                 illustri
                                              Marchese
                                           edito familia
                                      vestigiis maiorum
                                    consequuto suorum,
                                 miris patris santi gestis
                                   virtute, iustitia, clementia,
                         charitate, magnanimitate atque robore
                            insigni praecellenti celebris tantae
            probitatis specimemb, onusto gloriae immortalium
               donanti cunctis per Orbem concelebrantibus
              ad piramidis insta relogium hocce Leo per me  
                        struitur            erigitur     dicatur
                                                        dello stesso Signor Carmine de Leo    
  _________
a Forma che s’incontra anche nei libri a stampa dei secoli passati. b Errore per specimen.
Traduzione: A Giuseppe Marchese nato da illustre famiglia. che ha seguito le orme dei suoi antenati, le mirabili gesta del padre santo, che per valore, giustizia, clemenza, carità, magnanimità e forza, insigne, eccellentissimo, conosciuto, che, carico della gloria degli immortali,  dona a tutti coloro che nel mondo lo festeggiano un esempio di tanta onestà, ecco, questo elogio a forma di piramide da me Leo viene costruito, eretto, dedicato.
Il componimento dal punto di vista iconografico appare ispirato dal carme ropalico [dal latino Rhopalicu(m), a sua volta dal greco ῥοπαλικός (leggi ropalicòs), derivato  di ῥόπαλον (leggi ròpalon)=clava], gioco metrico-grafico praticato già in Grecia a partire dal IV secolo a. C. poi in ambito latino presso i poeti neoterici del II secolo d. C., consistente nel costruire un verso con parole in cui ognuna ha un numero di sillabe pari a quello della precedente più uno, in modo che, sistemando le parole una sotto l’altra, esce fuori una forma che ricorda quella della clava. Qui, come si nota, rispetto al modello originale l’aumento progressivo delle sillabe è rispettato solo nelle tre righe superiori e la forma finale (che non è quella della clava ma della piramide) è ottenuta anche con un’opportuno ingrandimento o rimpicciolimento dei caratteri (ragion per cui nella mia trascrizione, avendone adottato una dimensione fissa, la piramide è andata a farsi benedire. Oltretutto nelle composizioni latine similari la prima parola, anche e costituita da una sola lettera, doveva avere un senso compiuto. Qui, invece l’iniziale I (che in latino, imperativo presente del verbo ire, avrebbe significato va’) è parte integrante del successivo oseph: insomma, un giochetto di origine dotta ma furbescamente semplificato.
c. 138v
  il medemo soggettoa
Programma
Donno Fabio Belpratob Marchese
Anagramma purissimo letterale
Febbo nomar se po’ perch’è natal dì 
________
a Festeggiamento del compleanno di Fabio Marchese..
b Vedi la nota n. 2  
Anche qui il purissimo con cui l’autore (Ferdinando De Leo) definisce il suo anagramma è velleitario, come appare a contare solo il numero di lettere che compongono la frase di partenza (26) e quella anagrammata (27), la quale, inoltre, presenta una p in più, una p  invece di b e una e invece di o.
c. 73r
Dellu patre Rusariu Mazzottia Letture domenicanu pe’ la muta addegrizzab di tutti l’emminic, e le fimmene de santu itud pe’ la enutae de lu segnore Princepe donnuf Fabbiug Marchese 
Sunettu 
Oh quantu ndé presciamuh, ch’è benutu
Fabiu lu Sirei nesciuj, e lu Segnore!
Staamuk propriu propriu senza core
penzando ndé le fosse ntravenutu.
Nui Santu itu nd’è preammul mutu
cù lu ziccam pe’ ricchian, e caccia foreo
de Napul’, e lu nducap quae a do ore
pur’a fazza la mosciaq, ci ae pè utur.
Se ndé varda cu’ l’ecchi, nò ndé sazia!
E vol’à se la mbarcias n’autrat otau?
Potta de craev, í  com’olew à nde strazia!  
Deh Santu itu fermande ddax rota
de la fortuna, e fandey st’autraz raziaza:
middzb‘anni a mienzuzc á nui cù se reotazd.
_________ 
a Di Brindisi.
b Da notare in questa parola, nella penultima del terzultimo verso e nella prima dell’ultimo la grafia di dd, in cui ciascuna lettera appare tagliata a metà da una barretta orizzontale. È come se il copista con quel segno diacritico avesse voluto precisare che il gruppo dd (esito di ll) nel dialetto brindisino presenta una pronuncia ben diversa dalla cacuminale retroflessa del leccese (perquest’ultima vedi https://www.fondazioneterradotranto.it/2012/08/01/il-solito-dubbio-di-trascrizione-per-un-fonema-salentino/).
c Plurale di ommu, che a prima vista potrebbe sembrare un francesismo (da homme). Tra l’altro gli etimologi considerano l’italiano uomo derivato dal latino homo, che è nominativo, contravvenendo alla regola che vuole i nomi formatisi dall’accusativo (hominem), mentre il plurale uomini mostra chiaramente la sua derivazione dall’accusativo plurale homines. Credo che proprio in –mm– stia la spiegazione dell’apparente stranezza, ipotizzando la seguente trafila: homine(m)>homne(m) (sincope)>homme (assimilazione)>ommu (regolarizzazione della desinenza; simile il napoletano ommo attestato ne Le Muse napoletane di Giambattista Basile (XVI-XVII secolo); lo stesso fenomeno, mediato dalla lingua parlata, avrebbe coinvolto uomo.
d Per apocope da Vito; da notare in itu l’iniziale minuscola, quasi la parola si ricordasse dell’aferesi e sottintendesse V.
e Per aferesi, come nel precedente itu,  da venuta.
f Parallelo al donno dell’italiano antico, dal latino dominu(m) attraverso il sincopato domnu(m) e l’assimilato donnu(m).
g Incoerenza grafica (non errore ortografico a quel tempo, perché in testi a stampa dei secoli passati si legge, per esempio, Fabbio Massimo)  rispetto al Fabiu del primo verso. 
h Alla lettera ci pregiamo che, cioè siamo onorati che. Nel salentino il verbo è usato anche assolutamente (sta mmi prèsciu=mi sto rallegrando) e il sostantivo prèsciu come sinonimo di gioia.
i Nel dialetto salentino sinonimo di padre. La voce è dal francese antico sire, a sua volta dal latino senior, comparativo di senex=vecchio. Qui probabilmente si carica ulteriormente del significato che la parola, di uso letteraria e oggi obsoleta, aveva in italiano, anche se il successivo Segnore sembrerebbe, se non escluderlo, almeno limitarlo.
j Passaggio str>sci abituale nel salentino (maestra>mèscia, finestra>finescia, etc. etc.).
k Per sincope da stavamo.
l Da priare, dal latino precari, con aspirazione, evanescenzae scomparsa della c, a differenza di quanto successo per l’italiano pregare.
m Da (z)ziccare, corrispondente all’italiano azzeccare, che è dal medio alto tedesco zecken=menare un colpo. La voce salentina ha il significato di prendere, afferrare.
n Per aferesi da orecchia.
o Nel salentino è usato anche col significato di in campagna e, col valore di sostantivo (enallage), in espressioni del tipo fore mia=la mia proprietà rurale.
p Da ‘nducire, dal latino indùcere
q Vedi la nota j.
r Aferesi per voto.
s Da mbarciare (a sua volta per dissimilazione da mmarciare, che è per aferesi da ammarciare (a sua volta per assimilazione da ad+marciare). il riferimento è al camminare impettito, ostentando serietà e, per traslato, togliersi d’impaccio facendo finta di nulla e continuando imperterrito.
t Da notare l’esito al>au, come nel francese hautre; in altre zone del Salento, invece, è in uso aḍḍa, che fa pensare ad una derivazione dal greco ἄλλη (leggi alle).
u Per aferesi da volta e consueta caduta di l come in càutu=caldo, motu=molto, etc. etc.
v Potta d’osci (vulva di oggipotta è voce fiorentina d’incerto etimo; osci è dal latino hodie)  e potta de crae (crae è dal latino cras) sono entrambe interiezioni. Non sorprenda che un uomo di chiesa abbia inserito un’espressione volgare: evidentemente già all’epoca lessa era tanto inflazionata dall’uso che aveva perso gran parte, se non tutta, della sua valenza oscena. Piuttosto è da notare come solo ai nostri giorni il suo corrispondente maschile (cazzo!) sia stato sdoganato nella lingua parlata e in quella scritta.
w Da vole, terza persona singolare dell’indicativo presente di ulìri, con abituale aferesi di v-.
x Per aferesi da chedda (=quella); per la grafia di dd vedi la nota b.
y Per dissimilazione da fanne (fà a noi).
z Vedi la nota t.
za Per progressiva lenizione da grazia attraverso crazia (sottoposto poi ad aspirazione di c-) in uso in altre zone del Salento.
zb Vedi la nota b.
zc Per dissimilazione -zz->nz.
zd Da riutare, composto dalla particella ripetitiva re– e da utare, che, come l’italiano voltare, è per sincope dal latino volutare (=concamerare, cioè fabbricare a volta; può significare anche ), a sua volta da    A Nardò il verbo è usato con riferimento al vento che cambia direzione (sta rriota=sta rivoltando).
  (Del Padre Rosario Mazzotti lettore domenicano per la muta allegria di tutti gli uomini e le donne di San Vito per la venuta del signore principe Don Fabio Marchese
Sonetto
O quanto ci rallegriamo perché è venuto/Fabio  il padre e il signore nostro!/Stavamo proprio proprio senza cuore/pensando che non sarebbe intervenuto./Noi ne pregammo molto san Vito/perché lo prendesse per l’orecchio e lo spingesse fuori/da Napoli e lo conducesse qui in due ore/solo per mostrare che ci va per voto./Se ci guarda con gli occhi, non ci sazia!/e vuole svignarsela un’altra volta?/Puttana di domani, come lui vuole straziarci!/Oh san Vito ferma per noi quella ruota/della fortuna e facci quest’altra grazia:/che possa vivere mille anni in mezzo a noi)   
Prima, a c. 53r lo stesso tema era stato trattato in latino da Scipione Ruggiero in un componimento latino in sette distici elegiaci (numero che ricorda quello dei versi che compongono un sonetto).
Reverendi Domini Scipionis Ruggiero ad Eccellentissimum dominum nostrum Principem in eius reditum a Neapoli ad Patriam 
Principis adventum cives celebremus ovantes.
Laeta dies, nobis plaudite laeta quiete.
Viximus in tenebris, venit lux aurea ab Astris,
novimus ac cuncti, quam decet atque iuvat.
Omnes laetamur merito, sed maxime servus
qui vitam praebet pro sanitate tua.
Partenopesa, redeas, orat, nam bella moventur,
dextera tuta tua, te duce, seque tenet.
Vota, precesque deo dabimus ut proelia sistant.
Sic aderit nobis pax, et amica quies.
Quam tua nos hilares, Princeps, praesentia reddat,
en spectare potes, quo obsequio colimus.
Permaneas Patriae, cunctos solare rogantes
o domine, aspectu civica corda beas 
(Del reverendo don Scipione Ruggierob all’ eccellentissimo nostro signor principe per il suo ritorno in patria da Napoli
  Cittadini, celebriamo esultando la venuta del principe. È un giorno lieto, applaudite per la calma a noi lieta. Vivemmo nelle tenebre, una luce aurea è venuta dagli astri e tutti sappiamo quanto conviene e giova.  Tutti ci rallegriamo a buon diritto, ma soprattutto il servo che offre la vita per la tua buona salute. Partenope prega che tu ritorni perché vengono mosse guerre e, sicura della tua destra, si difende. Rivolgeremo voti e preghiere a Dio perché cessino i combattimenti. Così verrà per noi la pacee l’amica quiete. Ecco, o principe, puoi vedere quanto la tua presenza ci renda allegri, con quanto rispetto ti onoriamo. Resta in patria, tu, o signore, rendi felici con lo sguardo tutti quelli che chiedono consolazione, i cuori dei cittadini)
_________
a Per Parthenopes.
b Era parroco della chiesa di S.Maria della Vittoria, in cui si tenne, come sopra s’è riportato, l’accademia del 14 marzo 1731. La cronotassi degli arcipreti, per la stessa chiesa, registra anche i nomi di Carmelo Ruggiero (1757-1759) e di Francesco Ruggiero (1760-1775), quasi una dinastia …; Per quanto riguarda Francesco, poi, egli non è cronologicamante incompatibile con il Francesco Ruggiero registrato come principe dell’Accademia del 5 marzo 1730.
  Per la prima parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2020/04/25/la-settecentesca-accademia-di-s-vito-dei-normanni-1-2/
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fllmetl · 7 years
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Prowler #4
Writer: Sean Ryan
Art: Jamal Campbell & Lorenzo Ruggiero
Layouts: Javier Saltares
Letters: Cory Petit
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draumas · 2 years
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LORENZO ZURZOLO 2021, ph. Edoardo De Ruggiero
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comicwaren · 2 years
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From Devil’s Reign: Villains for Hire #003, “Fisk’s Fist - Part 3”
Art by Manuel Garcia, Lorenzo Ruggiero and Dono Sánchez-Almara
Written by Clay McLeod Chapman
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dispatchdcu · 2 years
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The Joker #11 Review
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Writer: James Tynion IV Art: Giuseppe Camuncoli, Cam Smith, Lorenzo Ruggiero, Adriano Di Benedetto, Romulo Fajardo Jr., Tom Napolitano, and Arif Prianto Publisher: DC Comics Price: $5.99 Release Date: January 11th, 2022 THE JOKER needs to be prepared for what’s in store. And, it’s about to get real… fast! The Clown Prince of Crime is about to discover the brutal truth of the adage “Don’t Mess…
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