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#Francesca Gasperi
lamilanomagazine · 4 months
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Vicenza, mercato dell'Epifania, quest'anno parte da piazza Castello e dura un giorno in più la fiera che chiude le festività natalizie
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Vicenza, mercato dell'Epifania, quest'anno parte da piazza Castello e dura un giorno in più la fiera che chiude le festività natalizie Il Mercato dell'Epifania ritorna in città da venerdì 5 a domenica 7 gennaio, con un giorno in più rispetto all'anno scorso e un'area più grande: oltre cento banchi si estenderanno da viale Roma fino a piazzale De Gasperi e piazza Castello, all'imbocco di corso Palladio. L'evento è stato illustrato questa mattina dall'assessora allo sviluppo economico e al territorio Cristina Balbi e da Francesca De Munari e Carlo Buffarini di Non ho l'età, il gestore del mercato che cura la selezione degli espositori, l'organizzazione della fiera e l'ideazione degli eventi collaterali sul tema dell'Epifania. «Abbiamo deciso – ha dichiarato l'assessora Cristina Balbi - di confermare la scelta della scorsa amministrazione di organizzare il tradizionale e amato mercato dell'Epifania in viale Roma, ampliandolo fino a piazza Castello. In questo modo, oltre ad accogliere un grande numero di storici espositori che hanno deciso di ritornare in città anche dopo alcuni anni di assenza, realizziamo in un sol tempo un collegamento reale con il centro storico e la valorizzazione dell'area di Campo Marzo». E' previsto l'allestimento di un centinaio di banchi di espositori provenienti da Emilia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana e anche dalla Francia. Vere e proprie "generazioni" di storici ambulanti con prodotti artigianali e dell'enogastronomia, in sintonia con lo spirito della giornata che chiude le festività natalizie con la tradizionale calza della Befana: frutta secca; vinili; artigianato; occhiali; vestiti; bijoux; oggetti & arredi per la casa; pentole; componenti per elettrodomestici; cover; cappelli; guanti; pelletteria; libri; giochi; borse; food della tradizione; mobili; t-shirts; tessuti; salumi & formaggi; bevande; conchiglie; profumi; antiquariato; palloncini & caldarroste. Quest'anno aumenta quindi l'area espositiva e si torna dentro le mura della città. Si parte da piazza Castello, si passa sotto la porta e si arriva in piazzale De Gasperi e da qui lungo viale Roma fino alla stazione dei treni. I giorni dell'edizione 2024 inoltre diventano tre: venerdì 5 e sabato 6 gennaio dalle 9 alle 20; domenica 7 gennaio dalle 9 alle 19. Per consentire lo svolgimento della fiera viale Roma sarà chiuso al transito delle auto (residenti esclusi) dalle 20 del 4 gennaio fino al 7 gennaio compreso. EVENTI CORRELATI AL MERCATO DELL'EPIFANIA E' stata realizzata e sarà ditribuita ai visitatori del mercato dell'Epifania la mappa (disponibile anche online al link) "In cammino con i Magi", un itinerario artistrico nei musei di Vicenza alla scoperta delle opere a tema Adorazione dei Magi, in collaborazione con i Musei Civici, il Museo Diocesano e Gallerie d'Italia. A Palazzo Chiericati sabato 6 gennaio dalle 10.30 alle 12 viene proposto il laboratorio didattico "Chi ha rubato l'oro dei re magi" per bambni dai 6 agli 11 anni, a cura di Scatola Cultura. Attività gratuita con prenotazione:[email protected] Attività per famiglie sabato 6 gennaio sono proposte anche al Museo Diocesano con l'iniziativa "Alla ricerca della luce del Natale. La storia dell'asino Franchino". Alle 14.30 e alle 16, Franco Mastrovita darà vita a un laboratorio animato che prende spunto da una stella luminosa e quattro animali che la seguono coraggiosi. Attività gratuita con prenotazione: 0444226400 o via mail a [email protected] Sempre al Museo Diocesano, al solo costo d'ingresso, venerdì 5 gennaio visite alle 14 e alle 16 alle collezioni etnografiche con la dottoressa Deborah Dainese. Apertura straordinaria del criptoportico, venerdì 5 gennaio dalle 14 alle 18; sabato 6 gennaio dalle 10 alle13 e dalle 14 alle 18; domenica 7 gennaio dalle 14 alle 18. Ingresso con offerta libera; informazioni al Museo Diocesano. Per informazioni al seguente link ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Per Francesca Gasperi la Dakar è il sogno di una vita; amante delle due ruote da sempre, è pilota non professionista di moto-rally, tester Kawasaki dal 2006 e tutor di giovani donne pilota. Donna, mamma orgogliosa, fotografa, giornalista freelance e videomaker, non ha mai smesso di alimentare la sua passione e di impegnarsi per concretizzare il suo obiettivo.
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PòLIS - Gianpiero Menniti racconta la Comunicazione l’Arte e la Politica
I linguaggi nel nostro tempo sono un mezzo potente di relazioni, ma spesso eccedono in semplificazioni mal riuscite fino a diventare banali o, al contrario, finiscono col complicare quello che già in partenza è difficile da spiegare.
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televaltiberina · 3 years
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L'otto marzo apre i lavori del Consiglio comunale
L’otto marzo apre i lavori del Consiglio comunale
In apertura di consiglio comunale, ieri, lunedì 8 marzo 2021, il vicepresidente del consiglio comunale Marco Gasperi, che sostituiva la presidente Francesca Mencagli, ha letto una poesia di sua composizione in onore delle donne. Luciana Bassini, assessore alle Pari Opportunità, ha aggiunto: “Una delle categorie più colpite dalla pandemia solo le donne ma non hanno gettato la spugna e continuano a…
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“De Gasperi, mio padre, visto da molto vicino” Ricordi inediti, fotografie e appassionate lettere che non ti aspetti, come quella in cui in fondatore della Democrazia Cristiana scriveva alla moglie Francesca «Sento ancora il miele delle tue labbra». 
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italianaradio · 4 years
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ARDORE 25 novembre: dipinta una panchina come simbolo della “non violenza” alle donne
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/ardore-25-novembre-dipinta-una-panchina-come-simbolo-della-non-violenza-alle-donne/
ARDORE 25 novembre: dipinta una panchina come simbolo della “non violenza” alle donne
ARDORE 25 novembre: dipinta una panchina come simbolo della “non violenza” alle donne
ARDORE 25 novembre: dipinta una panchina come simbolo della “non violenza” alle donne Lente Locale
R. & P.
In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, l’Amministrazione Comunale presente in modo massiccio, dal primo cittadino, Giuseppe Campisi, agli assessori Lascala e Martelli, ai consiglieri Tropepi e Pulitanò, coadiuvati dai volontari del servizio civile, di concerto con l’Istituto comprensivo “E. Terrana”, ha deciso di dedicare una panchina di piazza De Gasperi a questo delicato tema, facendo sì che i ragazzi della scuola di Ardore dipingessero la stessa come simbolo della “non violenza”.
Successivamente sarà apposta una targhetta di fianco alla panchina, che esprimerà i sentimenti che questi ragazzi hanno provato nell’affrontare un tema così delicato. L’I.C. “E.Terrana” ha partecipato alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con una delegazione di studenti delle classi terze guidati dal vicepreside prof. Marzano e dalle insegnanti Talladira Concetta, Odoacre Elvira e Cosmano Ivana.
I ragazzi hanno dipinto un’immagine simbolo su una panchina di piazza De Gasperi, luogo di ritrovo degli adolescenti del luogo e letto dei brevi testi sull’argomento, estrapolando le parole più significative intorno alle quali hanno esposto la propria opinione.
Un’ennesima giornata realizzata a quattro mani dalla scuola e dall’Amministrazione Comunale, dimostrando sempre più la collaborazione tra gli enti e la volontà degli stessi di essere da riferimento sociale e culturale per l’intera popolazione.
Coordinamento Ardore Terra Madre
ARDORE 25 novembre: dipinta una panchina come simbolo della “non violenza” alle donne Lente Locale
ARDORE 25 novembre: dipinta una panchina come simbolo della “non violenza” alle donne Lente Locale
R. & P. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, l’Amministrazione Comunale presente in modo massiccio, dal primo cittadino, Giuseppe Campisi, agli assessori Lascala e Martelli, ai consiglieri Tropepi e Pulitanò, coadiuvati dai volontari del servizio civile, di concerto con l’Istituto comprensivo “E. Terrana”, ha deciso di dedicare una panchina di piazza De […]
ARDORE 25 novembre: dipinta una panchina come simbolo della “non violenza” alle donne Lente Locale
Francesca Cusumano
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tmnotizie · 5 years
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PESARO – Il Gruppo di lavoro ATA Rifiuti Pesaro e Urbino si è riunito oggi per analizzare e valutare la sentenza del Consiglio di Stato n. 6777 del 29 novembre scorso relativa all’ampliamento della discarica di Ca’ Lucio di Urbino. Del gruppo, erano presenti il presidente della Provincia e presidente Ata Giuseppe Paolini, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, l’assessore alla Sostenibilità del Comune di Pesaro Franca Foronchi, il sindaco di Tavullia Francesca Paolucci, il sindaco di Mercatello sul Metauro Fernanda Sacchi (che è anche presidente dell’Unione montana Alta Valle del Metauro), l’assessore all’Ambiente ed ecologia urbana di Fano Samuele Mascarin, il sindaco di Gradara Filippo Gasperi, il vice sindaco di Montelabbate Nicola Magi.
Il gruppo ha riconfermato la valenza della pianificazione a suo tempo assunta dall’Amministrazione provinciale e poi dall’Assemblea Ata in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti sull’intera provincia, che ha consentito nel tempo al territorio di non avere mai avuto difficoltà nel trattamento e smaltimento dei rifiuti, che anzi a volte è stato di aiuto per altri territori in emergenza. La capacità programmatoria del territorio e dei suoi amministratori ha portato alla graduale ma costante riduzione delle discariche attive, avendo provveduto alla chiusura della discarica di Ca’ Rafaneto (Barchi), di Ca’ Mascio (Montecalvo in Foglia) e di Ca’ Guglielmo (Cagli).
La recente pianificazione relativa alle tre discariche restanti prevede la chiusura della discarica di Ca’ Lucio di Urbino entro il 2022 e di quella di Ca’ Asprete entro il 2027 ed il mantenimento della discarica di Monteschiantello di Fano come unica discarica strategica.
Tutto questo è possibile grazie ad un impegno forte sulla raccolta differenziata, che ha portato l’intera provincia al superamento della percentuale del 70%, alla realizzazione di un impianto di trattamento meccanico biologico previsto presso la discarica di Ca’ Asprete di Tavullia a servizio dell’intera provincia di Pesaro e Urbino e alla previsione di un biodigestore anaerobico da realizzare per il trattamento della frazione organica da raccolta differenziata (da localizzare) ed in grado di recuperare biometano e compost, attuando così una concreta economia circolare.
Tale programmazione guarda e dà applicazione alle direttive comunitarie che hanno per obiettivo principale quello di portare al 10% la percentuale di conferimento in discarica dei rifiuti urbani prodotti entro il 2035.
La condivisione e la conseguente riconferma della pianificazione comporta la necessità di un’ordinanza provinciale che consenta di assicurare la continuità del servizio integrato per tutta la provincia di Pesaro e Urbino e più precisamente il trattamento meccanico biologico nel sito di Ca’ Lucio ed il funzionamento della dotazione impiantistica di protezione ambientale della discarica, quali il trattamento del biogas e del percolato.
Per quanto riguarda l’attività di smaltimento (tecnicamente definita in D1), per la quale saranno adottati gli atti amministrativi opportuni, è stata immediatamente interrotta dal 30 novembre 2018.
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jamariyanews · 7 years
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TUTTI GLI AMICI ITALIANI DI SOROS
Maurizio Blondet 29 luglio 20178 di Francesca  Totolo (MB: riprendo l’ottimo lavoro di Francesca Totolo per il sito di Luca Donadel, http://ift.tt/2u91wIg “Più una situazione si aggrava, meno ci vuole a rovesciarla, e più grande è il lato positivo”. George Soros Il noto filantropo ungherese naturalizzato americano nacque nel 1930 a Budapest con il nome di György Schwartz. Presto però dovette affrontare il dolore causato dal “re di tutti i mali“, il fascismo, che costrinse lui e la sua abbiente famiglia a cambiare il proprio cognome in Soros per sfuggire dal crescente antisemitismo nel Paese. Anzi il padre del “neo-battezzato” George fece di più: Tividar comprò al piccolo erede dei documenti falsi che certificavano l’avvenuta adozione da parte di un cittadino ungherese che per professione aiutava gli ufficiali nazisti a confiscare le proprietà ed i beni degli ebrei magiari mandati nei campi di sterminio. L’infante Soros non poté fare altro che obbedire al volere del padre naturale, seguendo così il finto genitore adottivo e collaborando con lo stesso nelle operazioni di confisca a danno di quelli che sarebbero dovuti essere i suoi “amici“. In seguito, un Soros dichiarò a proposito di questa vicenda: “naturalmente sarei potuto essere stato dall’altra parte o potrei essere stato tra coloro a cui ho confiscato i beni. Ma non c’è alcun senso a teorizzare su questo ora, perché è come il mercato, se non l’avessi fatto io, qualcun’altro lo avrebbe fatto comunque. Io ero solo uno spettatore in quella situazione, quando la proprietà veniva confiscata: siccome non ero io il responsabile non avevo alcun senso di colpa“.1Per fortuna, quindi, la vicenda non segnò minimamente la coscienza di Soros e non ebbe nessuna ripercussione sulla sua condotta “morale“; forse non fu lo stesso per le vittime delle confische a cui prese parte. Nel 1947, un Soros si trasferì in Inghilterra per sfuggire questa volta dal nuovo regime filosovietico instauratosi in Ungheria. Giunto in terra britannica, si riservò la migliore educazione possibile, studiando al London School Of Economics dove incontrò il suo vate nonché ispiratore morale, Karl Popper. “La società aperta è aperta a più valori, a più visioni del mondo filosofiche e a più fedi religiose, ad una molteplicità di proposte per la soluzione di problemi concreti e alla maggior quantità di critica. La società aperta è aperta al maggior numero possibile di idee e ideali differenti, e magari contrastanti. Ma, pena la sua autodissoluzione, non di tutti: la società aperta è chiusa solo agli intolleranti”. Karl R. Popper, La società aperta e i suoi nemici. Giovano laureato in economia, nel 1954 diede inizio alla sua lunga e promettente carriera come impiegato nel reparto arbitraggio della banca d’affari londinese Singer & Friedlander. Nel 1956, capì che l’Europa era troppo piccola per contenere tutto il suo entusiasmo giovanile e si trasferì nella patria delle speranze, gli Stati Uniti d’America, dove consolidò le proprie esperienze nel ramo finanziario specializzandosi nella gestione dei mercati del vecchio continente operando in diversi istituti bancari. La svolta dell’ambizioso Soros avvenne nel 1969 quando fondò il Quantum Fund, che gli garantì rendimenti elevatissimi per più di un decennio. Da bambino ebreo di Budapest perseguitato dal terribile fascismo ungherese, George Soros si trasformò in deciso uomo d’affari non lesinando neanche azioni speculative sui mercati finanziari (e comunque se non le avesse fatte lui, le avrebbero fatte altri, no?). Le speculazioni sorosiane riguardarono anche l’Italia; nel 1992, Soros partecipò insieme ad altri “investitori” ad un attacco alla Banca d’Italia causando una epica svalutazione della lira, l’uscita dal Sistema Monetario Europeo e la seguente crisi economica. Il “filantropo”, futuro paladino delle associazioni umanitarie dichiarò: “Ai tempi presi una posizione sulla lira perché avevo sentito dichiarazioni della Deutsche Bundesbank. Si trattava di dichiarazioni pubbliche, non ho avuto contatti personali. Quella fu una buona speculazione”. Lo fu un po’ meno per i portafogli del popolo italiano. Soros non si limitò alle speculazioni operate sulla lira; anche l’Inghilterra subì lo stesso trattamento. I suoi passatempi con le monete nazionali però non rimasero impunite in altri stati: in Francia fu processato e giudicato colpevole di “insider trading”, e dovette sborsare 2 miliardi di dollari, in Indonesia fu condannato all’ergastolo e in Malesia, invece, alla pena di morte. Poi come San Paolo, il Soros ebbe l’illuminazione sulla via di Damasco (forse per quello che ha così a cuore le vicende del popolo siriano). Ecco che da “avido” speculatore senza scrupoli, George Soros si trasforma nel benevolo filantropo, patron di ogni causa che riguardi la discriminazione e che impedisca una società civile “aperta” e inclusiva. Con il passare degli anni, la sua Open Society Foundations si impone come regina in ambito “umanitario”, occupandosi un po’ di tutto, dai diritti civili delle persone LGBT a quelli dei migranti musulmani in territorio europeo, aspirando ad un mondo senza confini di popperiana memoria. La sua fondazione è molto attiva anche nel nostro Paese sostenendo diverse associazioni (Onlus e Migranti in Italia), e interagendo a vario titolo anche con illustri rappresentanti delle nostre istituzioni, come membri del parlamento nostrano ed europeo, e del governo, nonché con i sindaci delle città più esposte ai flussi di migranti (ricordiamo la stretta collaborazione con Giusi Nicolini a Lampedusa trattata nell’approfondimento Analisi ONG nel Mediterraneo). A livello nazionale, li troviamo quasi tutti riuniti il 6 luglio del 2015 in occasione delle conferenza “Rivitalizzare l’accoglienza in Italia: Seminario di alto livello sul rafforzamento e l’espansione della capacità di accoglienza per i richiedenti asilo” organizzata dalla Fondazione De Gasperi (di cui Angelino Alfano è presidente), dal Migration Policy Institute (di cui la OSF è tra i maggiori finanziatori) e ovviamente dalla Open Society Foundations.2 Vediamo nel dettaglio chi è intervenuto al seminario e i relativi legami con la Open Society Foundations:
Costanza Hermaninè Segretaria Particolare del Sottosegretario di Stato alla Giustizia On. Gennaro Migliore; uno dei suoi principali compiti è il “Monitoraggio della giurisdizione in materia d’asilo e relative proposte di riforma”. Dal 2009 al 2016, la Hermanin è stata Senior Analyst “Antidiscriminazione e Migrazioni” e manager del Progetto Italia della Open Society Foundation. Con Miriam Anati (anch’essa presente al seminario), ha sviluppato il progetto Open Migration (trattato nell’approfondimento Onlus e Migranti in Italia).3 4Vediamo nel dettaglio chi è intervenuto al seminario e i relativi legami con la Open Society Foundations:
Costanza Hermaninè Segretaria Particolare del Sottosegretario di Stato alla Giustizia On. Gennaro Migliore; uno dei suoi principali compiti è il “Monitoraggio della giurisdizione in materia d’asilo e relative proposte di riforma”. Dal 2009 al 2016, la Hermanin è stata Senior Analyst “Antidiscriminazione e Migrazioni” e manager del Progetto Italia della Open Society Foundation. Con Miriam Anati (anch’essa presente al seminario), ha sviluppato il progetto Open Migration (trattato nell’approfondimento Onlus e Migranti in Italia).3 4
Gennaro Miglioreè Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia(nel governo Renzi e confermato nel governo Gentiloni) ed esponente del PD(dopo diversi cambi di casacca); in precedenza, è stato presidente della “Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e di identificazione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti nei centri di accoglienza, nei centri di accoglienza per richiedenti asilo e nei centri di identificazione ed espulsione”. L’On. Migliore è sempre in prima linea quando gli eventi, le conferenze e i progetti riguardano la Open Society Foundations; la scelta della Hermanin come sue assistente sarà stata semplice.5 6 7 8 9  
Pierfrancesco Majorino è assessore alle “Politiche Sociali, Salute e Diritti” del Comune di Milano (nella giunta Pisapia e riconfermato in quella di Beppe Sala). Majorino sempre presente alle iniziative promosse dalla Open Society Foundations e dalla associazione da questa sostenute, ha organizzato la mobilitazione “20 Maggio senza Muri” a Milano dove sono accorse tutte le Onlus e le organizzazioni sorosiane (trattata nell’approfondimento Onlus e Migranti in Italia).10 11 12
Luigi Manconi  [un sardo che pratica ancora l’endogamia, convivendo con la miliardaria di Stato Berlinguer . nd.Blondet] è senatore delle Repubblica Italiana eletto nelle fila del PD, presidente della “Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani” e presidente dell’associazione “A Buon Diritto” fondata e sostenuta dalla Open Society Foundations (Manconi e “A Buon Diritto” sono stati trattati nell’approfondimento Onlus e Migranti in Italia).
Mario Morcone ha ricoperto diverse cariche in altrettanti governi; è Capo di gabinetto del ministro Andrea Riccardi (fondatore della Comunità di Sant’Egidio trattata nell’approfondimento Associazioni Religiose e Migranti in Italia) durante il governo Monti nel 2011; nel 2014, è Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione presso il Ministero dell’Interno e nel 2017 viene nominato Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno. Ricordiamo che ASGI e A Buon Diritto sono tra le associazioni italiane fondate e finanziate grazie alla Open Society Foundations.13 14
Marco Perduca, storico esponente del Partito Radicale, viene eletto nelle liste del PD nel 2008; per la prima metà della legislatura è membro della III Commissione permanente “Affari esteri ed emigrazione” e successivamente diventa membro della II Commissione permanente “Giustizia”, nonché segretario della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani e membro della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione. Ora si occupa dell’Associazione Luca Coscioni (finanziata anche dalla Open Society Foundations) e della Open Society Foundations.15 16
Open Society European Policy Institute, sezione della Open Society Foundations che si occupa di “spostare” il dibattito politico in Europa a favore dei valori portanti della fondazione, ha tracciato una lista di interlocutori “affidabili” con cui confrontarsi all’interno del Parlamento Europeo.17 18Sono diversi i nomi dei politici italiani eletti nel Parlamento Europeo elencati come “fidati”: Cécile Kyenge, Sergio Cofferati, Barbara Spinelli (giornalista ed editorialista di “La Repubblica”, nota anche per la petizione da lei promossa insieme ad altri personaggi dove si chiedeva l’esclusione di Silvio Berlusconi dal Senato a causa del “conflitto di interessi” nel 201319) e Gianni Pittella.
Sono diversi i nomi dei politici italiani eletti nel Parlamento Europeo elencati come “fidati”: Cécile Kyenge, Sergio Cofferati, Barbara Spinelli (giornalista ed editorialista di “La Repubblica”, nota anche per la petizione da lei promossa insieme ad altri personaggi dove si chiedeva l’esclusione di Silvio Berlusconi dal Senato a causa del “conflitto di interessi” nel 201319) e Gianni Pittella. Presente fin dal 1999 nel Parlamento Europeo (quattro mandati) e noto “europeista”, dal 2014 Gianni Pittella è capogruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D). L’Onorevole si batte per unificare politicamente gli stati membri dell’Unione Europea, attuando così il progetto degli Stati Uniti d’Europa. Pittella si è speso in un accorata critica all’interno dell’Europarlamento contro il presidente ungherese Viktor Orban, reo di aver “spinto” la legge approvata dal parlamento magiaro che prevede la chiusura della Central European University fondata da George Soros a Budapest.20 Nella lista di Soros, spicca il nome di Cécile Kyenge; nota attivista per i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo, nel 2013 è stata Ministro dell’Integrazione del governo Letta e strenua promotrice della proposta di legge sul riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati nati sul suolo italiano (il cosiddetto “ius soli”); nel 2014 viene eletta Europarlamentare nelle fila del PD. La Kyenge è sempre stata molto attiva nelle iniziative e nelle associazioni sponsorizzate dalla Open Society Foundations, come ad esempio nella campagna “L’Italia sono anch’io” (trattata nell’approfondimento Associazioni Religiose e Migranti in Italia), e nella campagna “LasciateCIEntrare“.21 Passiamo ora ad un argomento di forte attualità: la “Commissione sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio Jo Cox”, commissione fortemente voluta dal Presidente della Camera Laura Boldrini. Apparentemente sembrerebbe lontana dall’influenza della Open Society Foundations di George Soros, e invece no; la commissione è formata da esponenti politici di diversi schieramenti e da “consulenti” appartenenti ad associazioni e organizzazioni sorosiane: Amnesty International, ARCI, Associazione 21 Luglio, Lunaria, Associazione Carta di Roma, Cospe Onlus e Human Rights Watch.22 23 Il Presidente della Camera ha presenziato anche a diversi eventi organizzati da associazioni vicine alla Open Society Foundations come, ad esempio, il lancio della campagna “Non aver paura. Apriti agli altri, apri ai diritti” (campagna trattata nell’approfondimento Associazioni Religiose e Migranti in Italia). Non dimentichiamo poi la grande battaglia contro le fake news intrapresa dalla Boldrini; sono stati innumerevoli i suoi appelli per liberare i social network dalle bufale. Come poteva rimanere indifferente George Soros di fronte al dilagare di notizie non conformi “al pensiero unico”? Così il magnate ha deciso di finanziare Poynter, ovvero la società responsabile della definizione dei metodi e dei criteri utilizzati per classificare le notizie in base al grado di affidabilità.24 25 Una considerazione finale: valutando le ingenti risorse economiche investite da George Soros nella campagna elettorale di Hillary Clinton (25 milioni di dollari) e della sua successiva disfatta elettorale, siamo sicuri che il sostegno del magnate della Open Society Foundations nel lungo periodo possa portare a riscontri positivi nelle carriere politiche dei suoi “fidati alleati”?
Fonti:
(https://www.youtube.com/watch?v=dnsHl5qzpYc) 
(http://ift.tt/2vbvJoSlista-partecipanti-finale_IT.pdf) 
(http://ift.tt/2vbhm3P) 
(http://ift.tt/2vbhnopfINTERO_COM.pdf) 
(http://ift.tt/2vbwy0T) 
(http://ift.tt/2vblwc91016-344/files/coalizione-italia-programma.pdf) 
(http://ift.tt/2vbrCsL) 
(http://ift.tt/2vaQYqD) 
(http://ift.tt/2vbvLx0) 
(http://ift.tt/2vbr8TA) 
(http://ift.tt/2vbpsJT) 
(http://ift.tt/2qC9fuX) 
(http://ift.tt/2vbrn0K) 
(http://ift.tt/2vbEdMD) 
(http://ift.tt/29RHlQa) 
(http://ift.tt/2vbpYY0) 
(http://ift.tt/2qGoH74) 
(http://ift.tt/2bnQjX4) 
(http://ift.tt/2vbTQnn) 
(http://ift.tt/2nT3aHz) 
(http://ift.tt/2vbpZv2) 
(http://ift.tt/2tJF0Aq) 
(http://ift.tt/2vbr9H8) 
(http://ift.tt/2hQ5vPX) 
(http://ift.tt/2vbwz4X
Preso da: http://ift.tt/2tQUDae
  http://ift.tt/2vbgU5y
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cresy · 7 years
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Progetto "Donna sei unica"
Progetto “Donna sei unica”
Progetto “Donna sei Unica”  
Presenta Caffè Letterario               In collaborazione con:
Puglia da amare Quotidiano d’informazione 
Primo incontro
Giovedì 27 Aprile 2017
Bar Biffy
Via Alcide De Gasperi, 17 Valenzano (Bari) Ore 18,00
LA DONNA È POESIA 
Nei versi di Bruno Aurisicchio
Letture dal libro: 
“Bisbigli dell‘anima” Introduce l’ avv. Francesca Ferri.      
Valenzano (Bari)
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lamilanomagazine · 4 months
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Bari, gli appuntamenti solidali promossi dall’assessorato al Welfare e dalla rete cittadina
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Bari, gli appuntamenti solidali promossi dall’assessorato al Welfare e dalla rete cittadina In occasione delle prossime giornate di festa, i servizi promossi in favore dei cittadini più fragili dall'assessorato Welfare in collaborazione con le realtà del privato sociale, del volontariato laico e cattolico e della Caritas diocesana, prevedono una serie di momenti conviviali. In tutte le strutture e le case di accoglienza comunali saranno garantiti pasti sociali (pranzo e cena) per gli ospiti, mentre gli operatori delle Unità di strada saranno impegnati ogni giorno nella distribuzione di coperte e beni alimentari in favore delle persone senza dimora. Inoltre, saranno assicurate le attività di domicilio e market sociale in favore delle persone e dei nuclei familiari in carico ai Servizi sociali. "Siamo giunti alla fine di quest'anno particolarmente duro, soprattutto per quanti versano in condizioni di fragilità - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Un anno molto impegnativo per la tenuta sociale, durante il quale molte persone e nuclei familiari hanno dovuto far fronte al costante aumento dei costi della vita, con minori tutele e opportunità rispetto al passato. Ora più che mai desidero ringraziare, per conto dell'amministrazione comunale, quanti in questi giorni di festa decidono di dedicare tempo ed energie a coloro che rischiano di restare ai margini. Sappiamo bene che un semplice pasto non può invertire la rotta nella vita di una persona ma il rafforzamento di legami e relazioni sì. Abbiamo lavorato molto sulla costruzione di una comunità solidale, che fosse in grado di sorreggere chi è in difficoltà, e di questo siamo orgogliosi". La Cena e il Pranzo degli Abbracci Per queste festività, i tradizionali appuntamenti della Cena e del Pranzo degli Abbracci, organizzati dall'associazione In.Con.Tra con il supporto dell'assessorato al Welfare e della Ladisa ristorazione, dedicati a 200 tra persone senza dimora e coloro che vivono in condizione di solitudine, si terranno presso il locale Burger Pork, in via Quintino Sella 128, come di seguito specificato: domenica 31 dicembre - Cenone degli Abbracci (inizio alle ore 19) - menu: crocchette, focaccia bianca e rossa, olive, mozzarelline, panzerottini, giardiniera, bucatini al forno con tonno, polpettone di pollo e tacchino con funghi, insalata mista, carote prezzemolate, frutta e dolce. * al termine della cena, intorno alle ore 22, agli ospiti sarà garantito il trasporto gratuito presso le strutture di accoglienza notturne su⁠i bus navetta messi a disposizione dall'Amtab. I bus saranno diretti alla struttura della Caritas (nei pressi del cimitero) e al centro Andromeda (corso de Gasperi). lunedì 1° gennaio - Pranzo degli Abbracci (inizio alle ore 12) - menu: crocchette, focaccia bianca e rossa, olive, mozzarelline, panzerottini, giardiniera, lasagne con macinato di pollo, cotoletta di pollo, patate al forno, frutta e dolce. Centro polivalente per il contrasto alla povertà estrema AREA 51 Il Centro polivalente comunale per il contrasto alla povertà estrema "Area 51" garantirà come di consueto 100 pasti in modalità da asporto - sia a pranzo sia a cena - nelle giornate del 31 dicembre 2023, 1 e 6 gennaio 2024, secondo i menù speciali pensati per i giorni di festa, di seguito elencati: domenica 31 dicembre - Pranzo: pasta all'arrabbiata, panino imbottito con polpette di vitello al sugo, frutta. - Cena: panzerottini, pasta con le rape, baccalà pastellato con patate (con pane), frutta e panettone. lunedì 1° gennaio - Pranzo: sformatino di patate con funghi e formaggio, pasta al forno, straccetti di pollo al curry con insalata mista (con pane), frutta e panettone. - Cena: risotto con verza, panino imbottito con frittata di verdure, frutta. sabato 6 gennaio - Pranzo: fantasia di insalata russa con crostini, pasta alla genovese, hamburger di vitello con insalata mista (con pane), frutta e panettone. - Cena: pasta alla contadina, panino imbottito con tonno e maionese, frutta. Infine, sempre negli spazi del centro Area 51 si terranno momenti di socializzazione e ludici secondo il programma di seguito indicato: - 31 dicembre: "Brindisi di Capodanno" in collaborazione con Unità di Strada "Care for People" (dalle ore 19 alle 20) - 6 gennaio: "Lotteria della befana" (dalle ore 10 alle 12). Parrocchie Caritas diocesana Nelle giornate del 1° e del 6 gennaio 2024 la rete delle parrocchie della Caritas Diocesana assicurerà pranzi e cene alle persone più fragili secondo il calendario previsto dal Piano cittadino predisposto per l'emergenza freddo, come di seguito specificato: lunedì 1° gennaio - Pranzo: parrocchia San Carlo Borromeo - Cena: Suore Missionarie di carità sabato 6 gennaio: - Pranzo: parrocchie Santa Chiara / San Nicola (Carbonara) - Cena: parrocchia San Sabino/ Suore Missionarie di Carità Si ricorda inoltre che in piazza Balenzano, ogni sera, i volontari dell'associazione In.Con.Tra. sono impegnati nella distribuzione della cena, mentre nei pressi della stazione centrale, grazie alla cucina mobile offerta dalla Fondazione progetto Arca, il pranzo sarà assicurato nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, e la cena il martedì, il giovedì e la domenica. Pronto Intervento Sociale (P.I.S.) Il Pronto intervento sociale - PIS è rivolto a chiunque si trovi in condizioni di difficoltà, anziani in stato di disagio e/o abbandono, donne vittime di violenza, minori in situazioni che richiedano immediato intervento sociale. Il servizio, attivo h 24 tutti i giorni dell'anno, è promosso dall'assessorato al Welfare in rete con il Servizio sociale dei Municipi, la Polizia Municipale, le Forze dell'ordine, la Polfer, la Questura, la Prefettura, l'ASL, il Centro antiviolenza. Numero verde 800 093470 - tel. 080 8493594.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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televaltiberina · 3 years
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Città di Castello: lunedì seduta del parlamentino monotematica sul progetto dell'allevamento avicolo di Petrelle
Città di Castello: lunedì seduta del parlamentino monotematica sul progetto dell’allevamento avicolo di Petrelle
Su convocazione della presidente Francesca Mencagli, il consiglio comunale di Città di Castello si riunirà in seduta straordinaria aperta lunedì 4 gennaio alle ore 17.30 con l’unico punto all’ordine del giorno riguardante il progetto del nuovo allevamento avicolo a Petrelle. E’ questo il tema della mozione presentata dal consigliere Marco Gasperi che sarà portato in discussione su richiesta di un…
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televaltiberina · 4 years
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Francesca Mencagli nuovo Presidente del consiglio comunale, eletta per il criterio di anzianità' anagrafica, dopo l'ex aequo (12 voti) con l'autocandidato Filippo Schiattelli, candidato del PSI
Francesca Mencagli nuovo Presidente del consiglio comunale, eletta per il criterio di anzianità' anagrafica, dopo l'ex aequo (12 voti) con l'autocandidato Filippo Schiattelli, candidato del PSI
Con la surroga del consigliere comunale PD Vincenzo Tofanelli, presidente del consiglio nominato assessore a Cultura e Finanze, con Letizia Guerri si è aperto il consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 10 febbraio, temporaneamente retto dal vicepresidente Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle. La nuova consigliera ha detto “è un grande onore e una bella emozione essere…
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tmnotizie · 7 years
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SAN BENEDETTO – Confini Mobili, flussi migratori, accoglienza, opportunità. Questo il titolo di un seminario organizzato dalla Fondazione Libero Bizzarri in collaborazione con il Consiglio Regionale Marche e l’ Anci Marche ed in programma giovedì 25 maggio dalle 9.30 alle 20, presso la sala consiliare di viale De Gasperi. Si discuterà non solo del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) e delle esperienze di accoglienza, ma anche della governance dei flussi migratori, ponendo l’accento su accoglienza, inclusione e lavoro. Il tutto corredato anche con la proiezione di documentari a tema.
Un argomento di stretta attualità anche perché, proprio in questi giorni, la Prefettura di Ascoli Piceno ha emesso un bando per l’accoglienza temporanea di cittadini extra-comunitari che hanno richiesto protezione internazionale. A San Benedetto spetteranno, nei prossimi mesi, 164 migranti cui vanno sottratti i 9 già ospitati nell’ ambito del progetto Sprar attraverso il Gruppo Umana Solidarietà. Lo scorso mese di novembre il Comune non ha rinnovato la convenzione con il Ministero dell’ Interno, trasferendo così in altre località 29 dei 38 rifugiati ospitati in città.
E per questo motivo al Convegno Confini Mobili parteciperanno diversi sindaci del territorio fra cui Pasqualino Piunti, Romano Carancini (Macerata), Guido Castelli (Ascoli Piceno), Paolo Calcinaro (Fermo), Stefano Stracci (Monteprandone), Enrico Piergallini (Grottammare) ed il Prefetto di Ascoli Piceno dott.ssa Rita Stentella. Con loro anche esponenti del mondo della politica e delle associazioni del terzo settore che si occupano di accoglienza e migranti.
“Questo convegno –dice Flavia Mandrelli, consigliere comunale di Articolo Uno, nonché vice presidente della Fondazione Libero Bizzarri- serve per conoscere meglio quest’argomento che elettoralmente non paga perché non segue la pancia della gente. Quando si parla di migranti e di accoglienza, invece, bisogna essere razionali senza farsi prendere dall’ emotività. La Fondazione Bizzarri già si è occupata di questi temi dal 2012 con Confini Mobili. Insomma vogliamo discutere su come affrontare razionalmente e conoscere meglio con senso di umanità questa problematica. Solo con la conoscenza, infatti, si sconfigge la paura”.
“Il convegno –aggiunge Enzo Gravina dei Radicali Italiani- servirà anche per approfondire i diversi strumenti ed i programmi di accoglienza, visto che, nonostante la soppressione del servizio Sprar, i migranti saranno comunque accolti a San Benedetto (e nei comuni della provincia) nei prossimi mesi. La migliore organizzazione è quella dello Sprar” perché il programma garantiva, oltre a un percorso mirato all’aggregazione, anche di evitare che le persone fossero stipate tutte assieme all’interno di una stessa struttura. Con 4 o 5 migranti per ogni appartamento è molto più probabile il progressivo inserimento nel tessuto sociale. Se invece in tanti vengono messi in un’unica struttura non sapranno cosa fare, con i rischi sociali che possono aumentare. Il servizio Sprar è il migliore perché offre soluzioni diverse e costantemente monitorate”.
“Come Fondazione Libero Bizzarri –chiude la serie degli interventi Francesca Romana Vagnoni– da anni ci occupiamo delle tematiche dell’ immigrazione, integrazione ed accoglienza. Siamo apolitici, collaboriamo con tutti, offrendo un servizio ai cittadini. Integreremo il convegno con alcuni video. In tal senso sarà presente la ZaLab, una produzione indipendente curata da Andrea Segre”. Modereranno i dibattiti Flavia Mandrelli, il giornalista Mario Di Vito ed Enzo Gravina.
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tmnotizie · 7 years
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GROTTAMMARE – Le agrumiere storiche in fiore saranno al centro del TG itinerante di Rai Marche, in onda domani dalle ore 14 sul terzo canale. Nel corso della diretta prevista dal belvedere del Lungomare De Gasperi, la giornalista Francesca Piatanesi racconterà il progetto di riscoperta dei giardini d’agrumi, testimoniato anche dal recente inserimento dell’Arancio biondo piceno nel registro delle biodiversità regionali.
Le telecamere Rai sono entrate nei giorni scorsi a Villa Sgariglia,  custode di uno dei giardini storici che impreziosiscono il litorale piceno e l’immediato entroterra, e nella tenuta Massicci erede del primo impianto agrumiero fondato dal vescovo agronomo Bartolomeo Bacher nel ‘700. Il prof. Giorgio Murri dell’Università Politecnica delle Marche mostrerà il più antico albero di arancio, forse d’Italia, e gli studi che si stanno compiendo grazie ai proprietari dei giardini d’agrumi e anche all’intesa tra 7 Comuni piceni, di cui Grottammare è l’ente capofila.
Le immagini tratte dai dipinti del Pauri nella chiesa di San Giovanni Battista commentate dallo studioso Germano Vitelli racconteranno invece il mito dell’arancio nella storia dell’arte. Un mito rievocato nello stemma comunale e in antiche usanze del borgo medievale. In diretta, la dimostrazione dei possibili sviluppi di un’economia sì di nicchia ma fortemente caratterizzante del territorio, con i prodotti derivati dalla coltivazione e l’accento sulla recente qualifica ottenuta dall’Assam, di cui parlerà la dott.ssa Ambra Angeletti.
Il Tg itinerante mostrerà inoltre la scoperta che dal giugno 2016 rivela ai visitatori del vecchio incasato quella che era la porta principale di accesso alla città, costruita nel 1529 e demolita a fine Ottocento per mutate esigenze di viabilità. Dei resti dell’impianto murario conservati all’ingresso del centro storico ne parlerà il geologo Andrea Mora, che ha seguito insieme agli archeologi e alla Soprintendenza ai Beni archeologici delle Marche i lavori di scavo e di valorizzazione del sito.
Le telecamere si sposteranno dal centro storico al lungomare seguendo le tappe dell’itinerario fazziniano. Sottolineeranno il particolare punto di vista che la “Metamorfosi” di piazza Fazzini offre al visitatore attento: il profilo del presidente J.F. Kennedy distinguibile dai vuoti della fusione in bronzo. Di quanto Pericle Fazzini amasse la sua città di origine e di quanto quest’ultima ne sia orgogliosa ne parlerà Gianluca Traini, autore del percorso fazziniano a Roma contenuto nella APP Città di Grottammare e coordinatore della sottoscrizione pubblica che ha originato il più grande fondo bibliografico su Pericle Fazzini conservato in una biblioteca pubblica.
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