Tumgik
#Dalla Locride
simonettaramogida · 6 days
Link
FOOD/ RICETTE DALLA LOCRIDE TORTINO DI ALICI ALLA CALABRESE E UN CALICE DI BIANCO IGT SETTEMARI FATTORIA SAN FRANCESCO
0 notes
giancarlonicoli · 8 months
Text
13 set 2023 19:52
GRATTA GRATTA, C’E’ GRATTERI - "IL FOGLIO": IL NUOVO PROCURATORE CAPO DI NAPOLI, L’UFFICIO REQUIRENTE PIÙ GRANDE D’ITALIA CON OLTRE CENTO SOSTITUTI, NON VIENE CRITICATO PER LE TANTE INCHIESTE SHOW PORTATE AVANTI IN QUESTI ANNI TRA REGGIO CALABRIA E CATANZARO E FINITE CON UN BUCO NELL’ACQUA, CON TANTI INNOCENTI FINITI INGIUSTAMENTE IN CARCERE. O PER LE CONFERENZE STAMPA SHOW LESIVE DEL PRINCIPIO DI PRESUNZIONE DI INNOCENZA. MA PERCHÉ PRETENDEREBBE MAGGIORE IMPEGNO DAI COLLEGHI MAGISTRATI. UNO SPETTACOLO INSENSATO CHE SOLO IL CSM È IN GRADO DI OFFRIRE AL PAESE... - -
Ermes Antonucci per “Il Foglio” – Estratto
[...] sarà Nicola Gratteri il nuovo procuratore capo di Napoli, l’ufficio requirente più grande d’Italia con oltre cento sostituti. 
[...] 
Al plenum Gratteri dovrebbe contare sui voti dei sette togati di Mi e del blocco composto dai laici di centrodestra, ben disposti a scegliere un magistrato noto per il suo “pugno duro”, e dal renziano Carbone (d’altronde fu Renzi a proporre la nomina, poi fallita, di Gratteri come ministro della Giustizia del proprio governo nel 2014). 
[...]
“Ampia e profonda è l’esperienza maturata da Gratteri nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, nella sua dimensione nazionale e transnazionale”, si legge nella relazione favorevole alla nomina del procuratore di Catanzaro, predisposta dalla togata Mazzola, che sarà illustrata in plenum. 
Oltre sessanta pagine di celebrazione della carriera di Gratteri, in cui non manca l’elencazione delle inchieste dal grande impatto mediatico coordinate dal pm calabrese nel corso degli anni: operazione “Primavera”, “Trovador”, “Crimine”, “Revolution”, “Stige”, “Buongustaio” (sempre alla faccia della presunzione di innocenza).
A sorprendere, ma in fondo non più di tanto, è l’assoluta assenza di riferimenti alle tante inchieste show portate avanti da Gratteri tra Reggio Calabria e Catanzaro e finite con un buco nell’acqua: la maxi operazione contro la ’ndrangheta compiuta nel 2003 a Platì, nella Locride, con 125 misure di custodia cautelare (alla fine solo in otto vennero condannati); l’operazione “Circolo formato” del 2011, con l’arresto di quaranta persone, tra cui il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica e diversi assessori (gli amministratori locali poi vennero assolti); 
l’operazione “Quinta Bolgia” del 2018 sulla criminalità organizzata, che portò agli arresti domiciliari anche Giuseppe Galati, cinque volte parlamentare ed ex sottosegretario nei governi Berlusconi, poi archiviato dal gip; l’inchiesta del dicembre 2018 che sconvolse la politica calabrese, con le accuse di corruzione e abuso d’ufficio contro l’allora presidente della Regione, Mario Oliverio, poi assolto da tutte le accuse.
Visto che cane non mangia cane, il riferimento a questi flop è assente anche nelle relazioni predisposte in favore delle nomine degli “avversari” di Gratteri. Il documento stilato dal consigliere togato D’Auria in favore di Amato si spinge a muovere alcune timide critiche al profilo professionale di Gratteri, ma con effetti paradossali. 
Al procuratore di Catanzaro, per esempio, viene contestato di pretendere dai magistrati la presenza fisica in ufficio. Sentito dal Csm, infatti, Gratteri, ha dichiarato: “Se tu fino adesso sei stato abituato o hai deciso di arrivare alle 10.30 di mattina, se vado io a Napoli tu non vieni alle 10.30 di mattina, tu devi arrivare alle 8.30 del mattino e poi ti riposi la domenica. Cioè se tu vuoi fare procura devi venire la mattina e te ne esci la sera, a meno che non sei in udienza”.
Insomma, Gratteri non viene criticato per i tanti innocenti finiti ingiustamente in carcere in questi anni o per le conferenze stampa show lesive del principio di presunzione di innocenza, ma perché pretenderebbe maggiore impegno dai colleghi magistrati. Uno spettacolo insensato che solo il Csm è in grado di offrire al paese.
0 notes
Text
Blitz Ps contro cosche ioniche reggine, numerose misure
E’ in corso nella Locride un’operazione della Polizia, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri, per l’esecuzione di numerosi provvedimenti restrittivi disposti dal gip. Il blitz della Squadra mobile diretta da Alfonso Iadevaia, è scattato all’alba e ha colpito presunti esponenti delle cosche del mandamento ionico. Le accuse sono associazione mafiosa, estorsione,…
View On WordPress
0 notes
apsny-news · 1 year
Text
Sbarco autonomo di migranti a Roccella Ionica, arrivati in 650 - Cronaca
   Sono arrivati in 650, nella notte, all’interno del porto di Roccella Ionica a bordo di un peschereccio di 30 metri partito dalla Libia sfuggendo ad ogni controllo. I migranti dell’ultimo sbarco nella Locride, tutti uomini, provengono da Siria, Pakistan, Egitto e Bangladesh e hanno viaggiato per circa 5 giorni prima di entrare in porto e andare a sbattere contro un’altra imbarcazione utilizzata…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Photo
Tumblr media
Nella PUNTATA N.111 (numero magico) di "Leggere per capire Scrivere per capirsi" si parlerà del libro "Il custode delle parole ( Feltrinelli ) firmato dalla sapiente penna di Gioacchino Criaco . L'appuntamento è per domenica 04.12.2022 alle ore 17.00 - sulle frequenze di http://pienneradio.com (con replica la domenica successiva alla stessa ora) e in streaming clikkando su: http://radio.garden/listen/pienneradio-fm-89-7/LvB4-9F9 Pienneradio IL CUSTODE DELLE PAROLE è una storia di identità e radici così forti da sfidare il futuro, richiamandoci alla responsabilità di prenderci cura di ciò a cui sentiamo di appartenere: un amore, una montagna, una storia. La nostra è una storia millenaria che ha forgiato le parole intingendole nel cuore, nella testa, nella pancia, nel miele e nel sale, nel sangue eroico e in quello codardo, nella punta delle spade e nel taglio delle zappe. Andrìa ha quasi trent'anni, vive ai piedi dell'Aspromonte e trascorre pigramente le sue giornate tra il lavoro in un call center e le gite al mare con la fidanzata Caterina. Non ha ancora trovato la propria strada – la Calabria è una terra che divora i desideri e le aspirazioni –, ma sa di non voler fare il pastore come il nonno, di cui porta il nome. Nonno Andrìa, custode di un mondo antico e di una lingua, il grecanico, che stanno per sparire ingoiati dalla modernità, ne vorrebbe fare il proprio erede, ma il giovane Andrìa ha paura. Paura di quelle montagne, della solitudine angosciante che si annida tra i boschi di cui conosce i rituali e i sussurri ma non riesce a sentirsi parte, così come non riesce a capire l'ostinazione del vecchio a combattere con ogni mezzo, lecito o no, le speculazioni che continuano a fare scempio di quel territorio. Trattenuto nella Locride soprattutto dall'amore per Caterina, la sua vita cambia il giorno in cui salva dall'abbraccio mortale dello Jonio un giovane migrante dopo il naufragio di un gommone: Yidir arriva dalla Libia, e anche lui sta cercando un futuro possibile. #libro #interviste #leggere #gioacchinocriaco #criaco #radio #capire #feltrinelli #letture #malo #mauriziolorenzi #malowriter https://www.instagram.com/p/ClgAkMpMZpM/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
italianaradio · 4 years
Text
Dall’Accoglienza all’Integrazione. Sabato 29 febbraio a Gioiosa Jonica il libro di Vitaliano Fulciniti
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/dallaccoglienza-allintegrazione-sabato-29-febbraio-a-gioiosa-jonica-il-libro-di-vitaliano-fulciniti/
Dall’Accoglienza all’Integrazione. Sabato 29 febbraio a Gioiosa Jonica il libro di Vitaliano Fulciniti
Tumblr media
Dall’Accoglienza all’Integrazione. Sabato 29 febbraio a Gioiosa Jonica il libro di Vitaliano Fulciniti
Dall’Accoglienza all’Integrazione. Sabato 29 febbraio a Gioiosa Jonica il libro di Vitaliano Fulciniti Lente Locale
di Redazione
GIOIOSA JONICA- Sabato 29 febbraio, a partire dalle 16:30, presso il Salone delle feste di Palazzo Amaduri a Gioiosa Ionica, si terrà la presentazione del libro di Vitaliano Fulciniti “dall’accoglienza all’integrazione” ed. Rubettino. Interverranno il presidente del club per l’ UNESCO di Gioiosa Jonica, Nicodemo Vitetta; l’ assessore comunale alla cultura, Lidia Ritorto, e il presidente del Lions Club Mediterraneo di Catanzaro, Giuseppe Veraldi. Discuteranno con l’autore Bruna Filippone, poetessa e scrittrice, e Rosarina Madia, presidente del Capitolo Pallade, ord. Stella d’Oriente Catanzaro. Modera il giornalista Pasquale Muià. Ospite della serata il maestro Rafael, noto pittore catanzarese quale si esibirà nella realizzazione estemporanea di un dipinto sul tema trattato, Indossando il mantello tipico medievale Rafael, nome d’arte di Luigi Raffaele, rievocherà Mattia Preti dando vita a un momento molto suggestivo.
Tumblr media
BIOGRAFIA DI VITALIANO FULCINITI
Vitaliano Fulciniti, laureato in Consulenza e Controllo Aziendale, dopo aver svolto servizio nella Guardia di Finanza, ha operato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ stato Amministratore Giudiziario, sia per conto del Tribunale di Catanzaro che per l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e, per ultimo, è stato indicato quale direttore del Regional Hub Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (KR).
Dall’Accoglienza all’Integrazione. Sabato 29 febbraio a Gioiosa Jonica il libro di Vitaliano Fulciniti Lente Locale
Dall’Accoglienza all’Integrazione. Sabato 29 febbraio a Gioiosa Jonica il libro di Vitaliano Fulciniti Lente Locale
di Redazione GIOIOSA JONICA- Sabato 29 febbraio, a partire dalle 16:30, presso il Salone delle feste di Palazzo Amaduri a Gioiosa Ionica, si terrà la presentazione del libro di Vitaliano Fulciniti “dall’accoglienza all’integrazione” ed. Rubettino. Interverranno il presidente del club per l’ UNESCO di Gioiosa Jonica, Nicodemo Vitetta; l’ assessore comunale alla cultura, Lidia Ritorto, […]
Dall’Accoglienza all’Integrazione. Sabato 29 febbraio a Gioiosa Jonica il libro di Vitaliano Fulciniti Lente Locale
Tumblr media
Antonella Scabellone
0 notes
corallorosso · 4 years
Photo
Tumblr media
L'ammiraglia Maglie va all'abbordaggio mediatico della Marina Militare e accusa... L’ ”ammiraglia Maglie” non demorde. E torna all’abbordaggio mediatico. “A chi mi attacca perché dico che un governo degno di questo nome andrebbe a prendersi i pescatori di Mazara prigionieri in Libia, rispondo che abbiamo la Marina Militare più forte del Mediterraneo e la usiamo come scorta dei clandestini" cinguetta senza dimenticare il "cialtroni" e "antitaliani" per i giallorossi. A dar manforte all’”ammiraglia Maglie” un altro falco da salotti mediatici: Edward Luttwak. In collegamento con Quarta Repubblica, il muscolare Edward ha lanciato una frecciatina a Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini, rispettivamente ministro degli Esteri e della Difesa.: “La Marina è la più potente, se l'Italia si rifiuta di esercitare questo potere, i pescatori sono le prime vittime". Naturalmente la realtà è ben altra da quella raccontata dalla Maglie. Altro che usare la Marina Militare come scorta dei clandestini. Se così fosse non saremmo costretti a raccontare di un dramma infinito: quello delle migrazioni nel Mediterraneo. Una piccola imbarcazione è naufragata al largo di Sfax, in Tunisia, e almeno 13 persone sono morte. Il natante di fortuna, affondata la scorsa domenica, trasportava almeno 29 persone provenienti principalmente dall’Africa sub-sahariana. Da due giorni continuano le ricerche in mare e tra i tredici corpi ritrovati finora anche quelli di sette donne, due bambini ed un neonato. Sembra poi segnata la sorte di altre 43 persone sparite a largo di Malta. Da quasi 24 ore il servizio di sostegno indipendente alle navi che attraversano il Mediterraneo Alarm Phone, non ha notizia di una nave travolta da una tempesta nella zona Sar (ricerca e soccorso) del piccolo Stato. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni invece ha denunciato 390 rimpatri in Libia negli scorsi tre giorni. Si tratta di persone intercettate dalla Guardia costiera libica e riportate un Paese che l’Oim ribadisce “non è un porto sicuro”. I nuovi arrivi di migranti non riguardano soltanto Lampedusa, ma anche le coste ioniche della Locride, dove ce ne sono stati sette negli ultimi otto giorni. Gli ultimi arrivi prima dell'alba di ieri nel porto di Roccella Jonica, con 57 iraniani e iracheni e nella mattinata di oggi a Crotone altre 56 persone erano a bordo di una barca a vela. Approdi continui pure sulle coste del sud della Sardegna: 27 migranti arrivati l’altro ieri e oltre 20 algerini domenica. Mentre un altro gruppo di 24 persone migranti è stato soccorso a Santa Maria di Leuca, in Puglia e altre 7 persone erano approdate a Otranto domenica pomeriggio. (...) Qualcuno provi a spiegarlo all’”ammiraglia Maglie”. Ma forse, anzi senza forse, è fatica sprecata. Umberto De Giovannangeli
8 notes · View notes
t-annhauser · 4 years
Text
Cassandra
Cassandra, la bellissima figlia di Priamo, re di Troia, ricevette il dono della preveggenza da Apollo in cambio della promessa di giacere con lui, Cassandra però si rifiutò e il dio le sputò sulle labbra impedendole per sempre di essere creduta. Cassandra infatti predisse le sventure che sarebbero scaturite dal rapimento di Elena e si attivò affinché il fratello Paride fosse ucciso o quantomeno allontanato dalla casa reale senza però riuscirvi. A questo punto la profezia seguì le sorti della caduta di Troia: data alle fiamme la città e trucidati tutti i suoi abitanti, la famiglia reale si rifugiò nei templi dove ciascuno trovò la propria morte. Cassandra si rifugiò nel tempio di Atena dove fu raggiunta da Aiace di Locride, noto per la sua brutalità, e quivi conseguentemente stuprata. Cassandra si aggrappò alla statua della dea che scivolò a terra, la cui profanazione sarà la causa della morte di Aiace sulla via del ritorno. Ma il destino fece sì che Agamennone la notò e se la riportò a casa come bottino di guerra. Nell'Orestea Cassandra resta muta e con il capo chino sul carro di Agamennone, non risponde all'invito di entrare in casa che le porge Clitennestra, già a conoscenza del destino infausto che l'attende, cioè quello di essere uccisa per sua mano assieme a suo marito Agamennone. E questa è la storia dell'infelicissima Cassandra, la quale ci insegna due cose: che prevedere troppo precisamente il futuro conduce a sofferenza e che la bellezza al tempo degli antichissimi greci, quasi fosse una qualità che eccedesse Giustizia, menava grande sventura.
Tumblr media
Aiace di Locride, detto d'Oileo, e Cassandra dipinti da Solomon Joseph Solomon
42 notes · View notes
nonleggerlo · 4 years
Photo
Tumblr media
#nonrassegna 2014 dalla #Locride https://www.instagram.com/p/B-UsIzgnqyO/?igshid=1801j6eodbh6s
16 notes · View notes
soldan56 · 5 years
Link
Anche se speravo in un miracolo, non avevo dubbi che la Lega avrebbe vinto le elezioni comunali a Riace. L’avevo detto ad amici e compagni che in questi anni si sono prodigati per salvare questa straordinaria esperienza. L’avevo detto anche a Domenico Lucano, “ se fai una lista devi essere sicuro di vincere, altrimenti è un autogoal bestiale! Forse è meglio se non partecipi a queste elezioni farsa perché non c’è agibilità democratica: non puoi parlare con la tua gente da cui ti hanno separato da otto mesi… Puoi fare una grande battaglia in questo senso e molti ti ascolteranno…”. Purtroppo, Domenico si è convinto che poteva farcela ed è andata a finire come sappiamo. O meglio: come pochi sanno veramente.
La Lega ha vinto perché già da questo inverno aveva preparato, tramite il suo delegato nella Locride, una strategia formidabile. I leghisti avevano fatto promesse, in caso di vittoria sarebbero arrivati i soldi. Basta una parola del ministro e la Prefettura paga gli arretrati e la gente potrà finalmente respirare. Per capire meglio bisogna sapere, infatti, che da quasi due anni ottanta giovani di Riace e dintorni, decine di esercizi commerciali, i pochi migranti rimasti sul posto, aspettavano di essere pagati. Per sette anni si erano abituati essere pagati subito in moneta locale (con l’effige di Nelson Mandela, Peppino Impastato, Che Guevara, ecc.), poi, quando il Comune riceveva i soldi dalla Prefettura, la moneta locale veniva convertita in euro. Il sistema funzionava bene, aveva dato un grande impulso all’economia locale, ed è crollato quando lo Stato ha bloccato i pagamenti dovuti.
Da quel momento è iniziato un lento e progressivo distacco della gente di Riace dal suo sindaco. Prima con dei dubbi sul suo operato, poi con una rabbia che montava man mano che passavano i mesi, che non si vedeva una soluzione, che Domenico Lucano diventava sempre più famoso e presente in tutti i massa media. Sentivano che il loro ex-sindaco aveva ricevuto grandi onori dal comune di Milano, Parigi, e da tanti altri meno noti, mentre loro erano sempre più disperati. Poi l’esilio ha fatto il resto, tagliando ogni rapporto tra la gran parte della popolazione riacese e Lucano.
Era inutile spiegare che questa situazione era stata creata ad arte, prima dal ministro Minniti e poi dal suo successore, con la collaborazione di una parte delle istituzioni che hanno perseguitato l’ex sindaco di Riace, al di là di ogni immaginazione, come fosse stato un pericoloso mafioso.
Certo, per essere onesti e avendo vissuto la vicenda dall’interno, debbo dire che anche Domenico Lucano ha commesso degli errori di ingenuità. Il più grave quello di pensare che sarebbe tornato presto al suo posto, che non avendo commesso reati penali avrebbe avuto presto ragione. La conseguenza di questa ingenua aspettativa è stata di bloccare tutte le proposte fatte da tante organizzazioni, associazioni, nazionali e europee, disposte a far riaprire le botteghe artigianali, a riportare i turisti, insomma a rimettere in moto l’economia locale. Ma, Domenico ha detto a tutti “aspettate che torni, debbo rivedere tante cose, abbiate ancora pazienza…”. Senza rendersi conto che la disperazione avrebbe portato tra le braccia della Lega una parte rilevante della popolazione di Riace.
Ma, non è finita qui. Hanno colpito un simbolo, ma non una prassi e una idea: ci sono tanti comuni nelle zone interne della Calabria che sono rinati grazie agli immigrati – da Acquaformosa a Gioiosa Jonica ai paesini pedemontani dell’Aspromonte- esperienze che andrebbero raccontate perché l’esperienza di Riace ha fatto scuola e non la fermerà nemmeno il ministro dell’Inferno.
28 notes · View notes
lamilanomagazine · 6 months
Text
‘Ndrangheta, finisce la fuga di Luca Mazzaferro: catturato il latitante
Tumblr media
‘Ndrangheta, finisce la fuga di Luca Mazzaferro: catturato il latitante. È stato arrestato a Gravere, in provincia di Torino, il latitante calabrese Luca Mazzaferro, di 46 anni. Lo ‘ndranghetista deve scontare una pena di 8 anni, 9 mesi e 9 giorni di carcere, perché condannato nel processo "Circolo Formato”, nato da un'inchiesta della Squadra Mobile di Reggio Calabria, che aveva consentito di disarticolare l’omonima cosca di Marina di Gioiosa Ionica. Irreperibile dallo scorso mese di settembre, Mazzaferro si nascondeva nel centro della Val di Susa, dove lunedì mattina è stato localizzato dalla Polizia. Grazie alle intercettazioni, il latitante, figlio di Ernesto Mazzaferro, è stato catturato a conclusione di un'attività investigativa coordinata dalla Procura Generale, diretta da Gerardo Dominijanni e condotta dagli investigatori delle Squadre Mobili di Reggio Calabria e Torino e della Sezione investigativa del Commissariato di Siderno, con il coordinamento dello Sco. Al momento dell'arresto, il 46enne era in possesso di documenti falsi, una patente e una carta di identità albanesi. Era ricercato da settembre, quando la Cassazione aveva reso definitiva la condanna del latitante per i reati di associazione mafiosa, truffa e ricettazione. Dopo i primi giorni di ricerche nella zona di Marina di Gioiosa Ionica, le indagini, avviate su input della Procura Generale, si sono spostate in Piemonte, dove Mazzaferro da tempo aveva stretto solidi legami. La Polizia ha prima individuato il Comune in cui il latitante si era recato nel momento in cui aveva deciso di allontanarsi dalla Locride e, successivamente, l'esatto immobile dove si nascondeva. Il blitz che ha portato alla sua cattura è scattato lunedì mattina, quando i poliziotti hanno avuto la certezza della presenza del latitante all'interno dello stabile, ospite di un soggetto anche lui di origine calabrese. Soggetto che è stato denunciato per procurata inosservanza di pena.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Ancora uno sbarco di migranti nella Locride, arrivati in 103
(ANSA) – ROCCELLA JONICA, 17 GIU – Nuovo sbarco di migranti al porto di Roccella Ionica, nella Locride. Sono 103 i migranti, tra cui diverse donne e una dozzina circa di bambini, giunti nell’infrastruttura portuale a conclusione di un’operazione di soccorso in mare compiuta dai militari della Guardia Costiera al largo della costa calabrese. I profughi si trovavano a circa 120 miglia dalla costa…
View On WordPress
0 notes
Text
Nuovo sbarco di migranti a Roccella, arrivati in 80
(ANSA) – ROCCELLA JONICA, 13 GIU – Nuovo arrivo di migranti al porto di Roccella Ionica, nella Locride, a conclusione di un’operazione di soccorso in mare compiuta dai militari della Guardia costiera al largo della costa calabrese. I migranti, in tutto 80, erano a bordo di una barca a vela in avaria ad alcune decine di miglia dalla costa quando sono stati individuati. I viaggiatori sono stati…
View On WordPress
0 notes
Nuovo sbarco di migranti a Roccella Ionica, arrivati in 55
(ANSA) – ROCCELLA IONICA, 08 MAG – Nuovo sbarco di migranti, nella notte, al porto di Roccella Ionica. A conclusione di un’operazione di soccorso in mare condotta dalla Guardia Costiera al largo della costa calabrese, nello scalo marittimo della Locride sono giunti 55 migranti di varie nazionalità ma in prevalenza afgani e siriani. Tra i profughi anche 5 donne e 7 bambini e diversi nuclei…
View On WordPress
0 notes
Nuovi sbarchi di migranti a Bari e Roccella Ionica
    Nuovo sbarco di migranti al Porto di Roccella Jonica, nella Locride. Nel corso della notte, al termine di un’operazione di soccorso in mare compiuta dalla Guardia Costiera, sono giunti altri 90 migranti di varie nazionalità, in prevalenza afgani, pakistani e siriani. Tra i profughi ci sono pure 24 donne e 14 minori alcuni dei quali non accompagnati.     Prima di essere soccorsi, trasbordati…
View On WordPress
0 notes
++ Sbarco autonomo a Roccella Ionica, arrivati in 650 ++
(ANSA) – ROCCELLA IONICA, 27 MAR – Sono arrivati in 650, nella notte, all’interno del porto di Roccella Ionica a bordo di un peschereccio di 30 metri partito dalla Libia sfuggendo ad ogni controllo. I migranti dell’ultimo sbarco nella Locride, tutti uomini, provengono da Siria, Pakistan, Egitto e Bangladesh e hanno viaggiato per circa 5 giorni prima di entrare in porto e andare a sbattere contro…
View On WordPress
0 notes