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#Billy Cobham
jt1674 · 23 days
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fiammee · 5 days
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Album covers matching the "floating in the void" vibe
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thepastprotracted · 7 months
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0rph3u5 · 4 months
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Gene Ammons  Play Me
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jazzdailyblog · 1 month
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Michael Brecker: A Jazz Saxophonist Extraordinaire
Introduction: Michael Brecker, a renowned jazz saxophonist, was born seventy-five years ago today on March 29, 1949, in Philadelphia, Pennsylvania. His career spanned over three decades, during which he established himself as one of the most influential and innovative saxophonists in jazz history. Brecker’s musical journey was marked by his virtuosic playing, unique improvisational style, and…
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diceriadelluntore · 5 months
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Storia Di Musica #303 - Billy Cobham, Spectrum, 1973
Non si poteva terminare il piccolo racconto del jazz fusione davisiano senza imbattersi in lui. In parte è già successo, perchè è il suo battere unico e riconoscibile che scandisce alcuni dei più grandi dischi del genere. Ci vollero infatti pochi anni a Billy Cobham per imporsi subito come uno dei grandi solisti della batteria, e per diventare negli anni uno dei riconosciuti grandi interpreti dello strumento, non solo in ambito jazz. Nasce a Panama, ma dopo pochi anni si trasferisce con la famiglia a New York. da giovanissimo si innamora della batteria, si diploma all' High School of Music and Art, nel 1962 (quando ha 18 anni) ed inizia a suonare nei locali. Viene arruolato, ma per vari motivi non parte mai per nessun fronte di guerra americano; passa però molto tempo nella banda musicale dell'esercito, con cui gira per mesi tutta l'America e non solo. Nel 1968, una volta finito il servizio, inizia a suonare con grandi del jazz: il primo a scoprirlo fu Horace Silver, con cui va in tour per oltre un anno, poi accompagna altri grandi solisti tra cui il sassofonista Stanley Turrentine, l'organista Shirley Scott e il chitarrista George Benson, da cui inizia a scoprire le meraviglie della contaminazione del rock sul jazz, e viceversa. Con la raccomandazione di Benson, è ingaggiato dai mitici fratelli Randy e Michael Brecker per il progetto Dreams, uno dei primi gruppi jazz rock, insieme con il grande chitarrista John Abercrombie, siamo nel 1969. I Dreams pubblicano due dischi, il primo omonimo, Dreams, molto interessante. E le qualità di ritmica e di tecnica pura di Cobham non sfuggono all'orecchio attento di Davis, alla ricerca di un batterista jazz ma che sappia affrontare le sfide della nuova contaminazione. Lo chiama per le registrazioni di Bitches Brew (compare in Feio, un brano prima scartato, poi aggiunto nelle successive ristampe del capolavoro) ma è centrale in A Tribute To Jack Johnson. È con John McLaughlin fulcro della Mahavishnu Orchestra, in cui suona nella prima formazione, quella che in pochi anni si pone ai vertici del movimento jazz fusion. Quando la band si scioglie, insieme a Jan Hammer, il geniale tastierista della Mahanishnu, prosegue un percorso solista, e nel 1973, durante una leggendaria sessione di registrazione di soli due giorni, realizza il suo album di esordio.
Spectrum è uno dei grandi dischi jazz fusion ed è quello che fa conoscere anche fuori dall'ambito jazz il batterista. In copertina, l'artista Jan Snyder, prendendo in prestito il font del primo disco della Mahavishnu, realizza un quadro che sembra una delle prime immagine digitali che in quegli anni attiravano la curiosità. Il disco fu registrato in una doppia sessione, il 14 e il 16 Maggio del 1973, dove seguendo le regole del Maestro Davis, dà ai musicisti delle linee generali sui brani e poi li lascia liberi di creare e improvvisare, e le registrazioni coordinate da Ken Scott, leggendario ingegnere del suono inglese già con i Beatles e i Pink Floyd, furono quasi sempre una sola o massimo due per brano. Il parterre dei musicisti che coinvolge è sontuoso: il grande Ron Carter al contrabbasso, Jimmy Owens alla tromba, Joe Farrell al sax, Raymundo "Ray" Barretto Pagán, grande percussionista, John Tropea alla chitarra e soprattutto un giovane chitarrista dell'Iowa che una volta vide suonare con il suo gruppo, gli Zephyr, giusto prima che la James Gang lo chiamasse in formazione: Tommy Bolin. Cobham vede in quello stile veloce e sensuale di Bolin molte similitudini con il suo, e nascerà una collaborazione entusiasmante che, visto il successo del disco, sarà un trampolino per il chitarrista americano. Dato il metodo di registrazione, sul vinile i brani sono quasi senza soluzione di continuità, come se fossero mini suite intervallati da piccole pause tra di loro, mentre hanno numerazione diversa sui cd o sulle piattaforme digitali odierne (per la cronaca, sul vinile i brani sono 6, sui cd sono 10). Restano i suoni, meravigliosi: la batteria maestosa in Quadrant 4, Stratus diventerà famosa perchè presente nella stazione radio Fusion FM del videogioco Grand Theft Auto IV e fu campionata nel brano Safe From Harm dai Massive Attack (nel loro Blue Lines, 1991); in Taurian Matador la corda del mi cantino della chitarra di Bolin si spezza quasi all'inizio del suo assolo, ma continua imperterrito; in To The Women In My Life Cobham non suona nemmeno, e per 50 secondi l'atmosfera è tutta del piano di Hammer. Red Baron, da oltre 6 minuti, è il brano più famoso, che codifica il jazz muscoloso, veloce e caratteristico di Cobham, dei suoi innesti dal funk e della musica soul, che influenzeranno una intera generazione di musicisti in quasi ogni ambito della musica.
Anche perchè il disco fu un successo inatteso: al primo posto nella classifica Billboard dei dischi jazz, addirittura al Numero 26 di quella generale, la leggendaria Billboard 200. Bolin, che dopo questa parentesi continuerà a suonare nella James Gang, verrà notato da Jon Lord dei Deep Purple, in cerca di un sostituto dopo l'uscita di Richie Blackmore: Lord rimase impressionato dalla sua chitarra in questo disco, regalatogli dal cantante dei Purple dell'epoca, Dave Coverdale (che in tutte le interviste definirà uno dei suoi preferiti in assoluto). Bolin, reclutato secondo la leggenda da un roadie in una villa di Los Angeles, non conosceva nemmeno Smoke On the Water, ma bastarono pochi minuti di esibizione, invitato dalla band ad un concerto di prova presso il Pirate Studios di Los Angeles, per essere reclutato. Come Taste The Band, nel 1975, è il primo disco di Bolin nella Mark IV dei Deep Purple, ed ebbe notevole successo. Ma rimase l'unico, perchè solo un anno più tardi, per i suoi problemi di eroina, fu prima allontanato dal gruppo e poi, dopo il suo primo e unico concerto, di spalla a Jeff Beck, morto per overdose, nel giugno del 1976. E Jeff Beck, in ricordo suo e del disco di Cobham, userà spesso Stratus nei suoi concerti, una versione mozzafiato è quella live al Crossroads Guitar Festival del 2007 con Tal Wilkenfeld al basso e con Vinnie Colaiuta alla batteria (da cercare su Youtube).
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The Fania All Stars - Yankee Stadium, New York City, August 24, 1973
For your hot August nights in 2023 — a very hot August night in 1973 ... in more ways than one! This Fania All Stars extravaganza must've been an incredibly fun night in the Bronx, a half-century ago this week. A double LP of highlights came out a few years later, as did this somewhat hard-to-come-by documentary. The transfer here on YouTube is not the greatest (it deserves a high-tech cleanup a la the Summer of Soul footage) but that's OK, the footage itself is phenomenal. And hey, we get Geraldo Riviera popping up occasionally to give us some of the finer points of Latin music ... thank you, Geraldo.
Things got fairly wild towards the end of the night, as detailed in Will Hermes classic Love Goes To Buildings On Fire:
"By the time the Fania All-Stars get into their own set, the crowd, which has been prohibited from going onto the field, is getting restless. The band launches into [Larry] Harlow's fire-spitting 'Congo Bongo,' and by the end — with Ray Barretto and Mongo Santamaría dueling furiously on tandem congas, and Billy Cobham, wearing a football jersey, thundering beneath and between the beats, lifting everything skyward — the crowd erupts. They burst past the barricades and swarm out over the field, dancing, cheering, and waving Puerto Rican flags. Jerry Masucci's brother Alex, one of the co-producers, is freaking, because he knows he can kiss that $50,000 deposit on the field adios. He tries to get the orchestra to stop, but they keep pounding it out, Johnny Pacheco conducting wildly in an unbuttoned white dress shirt and stacked heels, hair flying like a crazed Caribbean Beethoven."
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rodpower78 · 1 year
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Backstage with The Mahavishnu Orchestra. From left; Rick Laird, John McLaughlin, Jan Hammer and Billy Cobham.
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Herbie Hancock, Ron Carter and Billy Cobham - Walkin'
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musicollage · 1 year
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Deodato - Prelude. 1972 : CTI.
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plus-low-overthrow · 2 years
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Deodato - September 13 (CTI Records)
Open Drums Intro, Flutes, 1972.
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jt1674 · 4 months
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todo-rock-and-roll · 6 months
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John McLaughlin and Billy Cobhan - Mahavishnu Orchestra
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jazzplusplus · 1 year
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1977 - The Billy Cobham / George Duke Band - Stadthalle - Offenbach (Germany)
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Mike Stern (10-01-1953, Boston Massachusetts, US), American jazz musician and songwriter.
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adailycloud · 2 years
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