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#un amore e una vendetta
noplaceforsanity · 10 months
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I made a fortune on people's weakness.
Lorenzo Bermann/Andrea Damonte in Un amore e una vendetta (2011)
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smokingago · 2 months
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Il tradimento non è solo un esercizio di sessualità a bassa definizione, io penso che abbia una sua dignità e soprattutto che non debba essere giudicato da figli adulti che, nel condannarlo, pensano di più alla loro quiete perduta che al percorso anche drammatico in cui chiunque di noi, a un certo punto della sua vita, può venirsi a trovare. Tradire un amore, tradire un amico, tradire un'idea, tradire un partito, tradire persino la patria significa infatti svincolarsi da un'appartenenza e creare uno spazio di identità non protetta da alcun rapporto fiduciario, e quindi in un certo senso più autentica e vera. Nasciamo infatti nella fiducia che qualcuno ci nutra e ci ami, ma possiamo crescere e diventare noi stessi solo se usciamo da questa fiducia, se non ne restiamo prigionieri, se a coloro che per primi ci hanno amato e a tutti quelli che dopo di loro sono venuti, un giorno sappiamo dire: "Non sono come tu mi vuoi". C'è infatti in ogni amore, da quello dei genitori, dei mariti, delle mogli, degli amici, degli amanti a quello delle idee e delle cause che abbiamo sposato, una forma di possesso che arresta la nostra crescita e costringe la nostra identità a costituirsi solo all'interno di quel recinto che è la fedeltà che non dobbiamo tradire. Ma in ogni fedeltà che non conosce il tradimento e neppure ne ipotizza la possibilità c'è troppa infanzia, troppa ingenuità, troppa paura di vivere con le sole nostre forze, troppa incapacità di amare se appena si annuncia un profilo d'ombra. Eppure senza questo profilo d'ombra, quella che puerilmente chiamano "fedeltà" è l'incapacità di abbandonare lidi protetti, di uscire a briglia sciolta e a proprio rischio verso le regioni sconosciute della vita che si offrono solo a quanti sanno dire per davvero "addio". E in ogni addio c'è lo stigma del tradimento e insieme dell'emancipazione. C'è il lato oscuro della fedeltà che però è anche ciò che le conferisce il suo significato e che la rende possibile. Fedeltà e tradimento devono infatti l'una all'altro la densità del loro essere che emancipa non solo il traditore ma anche il tradito, risvegliando l'un l'altro dal loro sonno e dalla loro pigrizia emancipativa impropriamente scambiata per "amore". Gioco di prestigio di parole per confondere le carte e barare al gioco della vita. Il traditore di solito queste cose le sa, meno il tradito che, quando non si rifugia nella vendetta, nel cinismo, nella negazione o nella scelta paranoide, finisce per consegnarsi a quel tradimento di sé che è la svalutazione di se stesso per non essere più amato dall'altro, senza così accorgersi che allora, nel tempo della fedeltà, la sua identità era solo un dono dell'altro. Tradendolo l'altro lo consegna a se stesso, e niente impedisce di dire a tutti coloro che si sentono traditi che forse un giorno hanno scelto chi li avrebbe traditi per poter incontrare se stessi, come un giorno Gesù scelse Giuda per incontrare il suo destino. Sembra infatti che la legge della vita sia scritta più nel segno del tradimento che in quello della fedeltà, forse perché la vita preferisce di più chi ha incontrato se stesso e sa chi davvero è, rispetto a chi ha evitato di farlo per stare rannicchiato in un'area protetta dove il camuffamento dei nomi fa chiamare fedeltà e amore quello che in realtà è insicurezza o addirittura rifiuto di sapere chi davvero si è, per il terrore di incontrare se stessi, un giorno almeno, prima di morire, con il rischio di non essere mai davvero nati. Umberto Galimberti
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO PRIMO - di Gianpiero Menniti 
L'UOMO GRECO E L'UOMO CRISTIANO 
La tragedia di Sofocle narra del figlio che in apparenza infrange due tabù: uccide il padre e giace con la madre.  Ma Edipo non è colpevole: l'origine della vicenda è nel misfatto di Laio, il re che teme il pronunciamento dell'oracolo e decide di assassinare il figlio.  Il padre è l'assassino.  Edipo è la vittima.  Laio è dunque colui che non accetta la metafora della morte come passaggio del testimone al figlio.  Non accetta la decadenza del corpo.  Non accetta di trasmettere la sua eredità, l'Io che si scioglie nella figura del figlio. Non accetta la condizione che la natura impone per se stessa, per le sue finalità di vita senza scopo.  La vita che necessariamente è morte.  Così, Laio si ribella, infrange l'ordine e apre le porte al caos.  Edipo è la vittima. Inconsapevole, rifiuta il nuovo ordine imposto dagli eventi, non segue la regola dell'equilibrio, nella scia dell'ignota ma presente e angosciosa eredità paterna. Nella sua sfrontata ricerca di verità si condensa la tragedia indicibile, struggente, insanabile.  Egli è il figlio che si affaccia al mondo attratto dal suo disvelamento, dalla fiducia nella conoscenza.  Anche lui senza misura.  Anche lui epigono del caos.  La tradizione cristiana ripensa il ruolo del padre, ma non entro "l'aretè", necessità di natura e accoglimento del destino di mortale.  L'uomo cristiano coltiva la speranza della salvezza dalla morte e sposta l'asse della verità dall'ordine di natura all'ordine divino.  Il Dio non è caos ma è padre.  Il Dio non è solo onnipotenza ma è divenuto amore.  E Amore vince sulla Natura fino a sovvertirne il corso, fino a superarne la muta indifferenza attraverso il Verbo che è coscienza e ricerca.  Ecco che il padre accetta la sentenza di morte del figlio: 
«Il più giovane disse al padre: "Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta."» (Luca, 15,12). 
Nel mondo ebraico l'eredità chiesta prima della scomparsa del genitore equivaleva ad un delitto, rappresentava il desiderio di sopprimere il padre stesso.  Ed era punibile con la sentenza capitale.  Ma il padre divide l'eredità e lascia andare il figlio: riconosce che il desiderio della sua morte è nel figlio anelito di libertà, estrema pulsione di conoscenza, inclinazione naturale alla vita che divora la vita.  Non si vendica, non si lascia cadere nell'impulso contrastante e sceglie la speranza, confida nella salvezza.  E nel ritorno.  Quando la speranza si avvera e l'ordine naturale dei sentimenti ancestrali è sovvertito, vinto, sconfitto, il padre cancella il passato (il passato è peccato, il presente è redenzione, il futuro è salvezza) e riabbraccia il figlio ritrovato.  La Natura rimane in agguato: l'altro figlio osserva e recrimina e rimprovera: 
«Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. Ma egli rispose al padre: "Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici; ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato" » (Luca, 15, 28, 29, 30). 
Ma è qui che la parabola evangelica tocca il suo culmine, spesso misconosciuto: 
«Il padre gli disse: "Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato."» (Luca, 15, 31, 32). 
Il padre, sublimazione dell'Amore, salva anche lui, anche l'altro figlio incapace fino a quel momento di comprendere l'ordine di Dio, il figlio rimasto entro l'ordine di Natura che reclama la vendetta.  Ma lo salva davvero?  Rembrandt lo pone nella scena, a destra, solenne e torvo di rancore. In severo contrasto con l'espressione di disperata compassione che sorge nell'abbraccio tra il padre e il figlio ritrovato.  Chagall lo esclude, ponendolo di spalle e accostandogli una figura ferina di risentimento, in basso a destra.  Mentre lascia al centro del mondo che accorre l'atto d'amore del padre, approdo finale ed ascesa nel superamento dell'impeto.
- Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1606 - 1669): "Ritorno del figliol prodigo", 1661/1669, Ermitage, San Pietroburgo
- Marc Chagall (1887 - 1985): "Il ritorno del figliol prodigo", 1975, Museo nazionale messaggio biblico Marc Chagall, Nizza
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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vintagebiker43 · 6 months
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In Italia, in media ogni tre giorni, un uomo uccide una donna, una compagna, una figlia, un’amante, una sorella, una ex.
Magari in famiglia, perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore.
La uccide perché la considera una sua proprietà, perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, e sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro.
E tutto questo sempre in nome dell’amore. Ma l’amore non mena. Non picchia. Non prende a calci. E non c’è tensione, rabbia o stanchezza che lo giustifichi. L’amore non mette paura. Non urla, non sbatte le porte, non spacca la casa; l’amore crea un nido, non lo distrugge. L’amore non è vendetta. Non è guastare per sempre la bellezza che non si può più avere.
Ma la violenza non sta solo nelle botte, sta anche nelle parole. Un uomo che ti ama non ti tratta male. Uno che ti ama non ti imprigiona. Non ti chiede obbedienza. Non ti dice che non devi lavorare e devi startene a casa. Un uomo che ti ama non ti sorveglia. Non è morboso. Non ti segue di nascosto per vedere se frequenti qualcuno. Un uomo che ti ama non ti impedisce di prendere un caffè con un amico, rispondere a un messaggio di un collega, fermarti a chiacchierare con qualcuno per strada. Un uomo che ti ama non ti controlla di continuo il cellulare. E non pensare che la colpa sia tua e che in fondo lui ti ama. L’amore non è solo quello che succede in fondo, ma quello che succede in superficie: è quello che sentiamo, ma anche quello che vediamo. Ti voglio bene significa ‘Voglio il tuo bene.’ Significa mi piaci come sei, non ti cambierei per nulla al mondo, non ti farei mai del male, sia che tu stia con me, sia che tu decida di stare senza di me.
Non pensare mai di non meritare l’amore. E se qualcuno ti ha fatto anche solo una delle cose che ho elencato prima, e vuoi chiedere aiuto, chiama qui: 1522.
Luciana Littizzetto, monologo a Che Tempo Che Fa
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patemi-pk · 7 months
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Xadhoom è stata certamente uno dei personaggi più interessanti e carismatici fra quelli introdotti sulle pagine di Pkna.
La scienziata accesa dall'anelito di consegnare al suo popolo le chiavi per una nuova vita, l'accesso ad un nuovo piano dell'esistenza.
La sopravvissuta rosa dai sensi di colpa per aver causato la distruzione di quello stesso popolo.
La guerriera avvampata dalle fiamme della vendetta, che non si darà pace fino a che il suo credito non sarà ripagato.
L'amica bisognosa di comprensione, di un contatto umano o anche solo un cucchiaio di bicarbonato.
L'innamorata che, nel profondo, forse rimpiange quella normalità che le è stata sottratta.
L'esule che in mezzo alla sua gente non trova un posto che la accolga, mentre tutto e tutti sono andati avanti, senza di lei.
La martire che, ricolma di amore per chi non sa cosa sta facendo, dona tutto quello che le rimane, se stessa.
La rinata ad una seconda possibilità, che forse può aspirare, stavolta, alla pace.
La sua storia ci ha accompagnato per quasi tutta la prima serie. Si potrebbe dire che la trama evroniana di Pkna fosse in realtà la trama di Xadhoom, perché è attraverso la sua storia che si è deciso di raccontare la caduta dell'impero evroniano. Siamo stati fortunati ad averla come coprotagonista nella contemporanea run del fuoriserie. Ad oggi il suo destino è appeso ad un filo, ma mi auguro (credo a nome di tutti, qui) che in un futuro non troppo lontano il suo destino possa essere scritto e che lei possa, finalmente, riposarsi in pace. La nostra xerbiana preferita se lo merita proprio.
Se siete arrivatə alla fine di questo post, qual è stata la vostra storia preferita con Xadhoom?
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susieporta · 4 months
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QUELLO CHE TI FANNO PROVARE GLI ALTRI
“Se si imparasse che le persone sono solo la condizione che permette a ciò che abbiamo già dentro di uscire...
Si smetterebbe di dare la colpa a chi "ci fa sentire male" e di attaccarci a chi "ci fa sentire bene".
Ciò che si scatena, che sia gioia o odio, era già in te.
Non si vedeva perché mancava la condizione per farlo uscire fuori.
Non è certo il foglio a dare l'inchiostro alla penna. Ma è grazie al foglio se adesso lo vediamo quando scriviamo”.
“Lui mi fa arrabbiare.”
“Lui mi rende felice.”
“Lei mi fa stare bene.”
Ragioniamo su queste frasi.
Cosa stiamo dicendo davvero?
Occhio perché stiamo per rovesciare completamente quello che si è sempre creduto da millenni.
Stiamo dando la responsabilità del nostro mondo interiore, del nostro sentire, a qualcun altro.
Ed è così?
No, non è così.
Tutto ciò che provi dipende da te, da cosa c’è dentro di te.
La felicità, l’infelicità, il dolore, la gioia, l’amore, la sofferenza e tutto ciò che attiri nella tua vita non dipendono affatto dagli altri, ma unicamente da te stesso, da ciò che sei al tuo interno.
Curioso vero?
Ma pensa a un fiammifero.
Se lo gettassi in una tanica d’acqua, cosa accadrebbe?
Nulla, il fiammifero si spegnerebbe.
Ma se lo gettassi in una tanica di benzina, invece?
Il fiammifero era lo stesso identico, eppure sono accadute due cose totalmente opposte.
Perché, alla fine, contava ciò che c’era dentro il contenitore…
Lui dà sempre ciò che contiene, momento per momento. Ciò che si trova in superficie come prima cosa e poi strato dopo strato quello che è più in profondità.
Che tu ci creda o no, lo stesso è con noi:
Quasi tutte le tue reazioni emotive e psicologiche dipendono innanzitutto da ciò che viene toccato in te stesso e non necessariamente da chi le tocca.
Gli altri hanno una parte molto marginale in tutto questo, perché la rabbia, ad esempio, è già presente al tuo interno e non aspetta altro che un'occasione per potersi manifestare all'esterno.
Aspetta magari che una certa persona si comporti con noi in una certa maniera per poi palesarsi.
Ma la persona esterna non ne è la causa. Lei non ce l’ha messa dentro di te questa rabbia, non ha questo potere.
E cosa ha fatto? Semplice, lei è stata solo la condizione, la scusa per proiettare fuori la rabbia e il risentimento che già covavi dentro.
Senza una condizione, come ad esempio una persona, una relazione o una provocazione, il karma o le ferite non possono manifestarsi, stanno lì rannicchiate nel nostro inconscio e non si vedono. Lo vedremo meglio.
Ti basti sapere che tutta la tua vita, atteggiamenti, interpretazioni e comportamento, si muovono dal materiale accumulato nel tuo inconscio a causa di questa vita, ma anche dalle vite precedenti, mentre le situazioni esterne agiscono per lo più, come delle potenti calamite che attirano in superficie del materiale psichico interno che, in una data situazione o contesto, trova facilmente l'occasione per uscire sotto forma di rabbia, avidità, violenza, attaccamento, amore, lussuria, odio, vendetta, simpatia, felicità, ecc.
E sì hai visto bene, perché lo stesso vale anche per l'amore e per tutti i sentimenti positivi.
Essi sono già presenti al tuo interno.
Nulla esce da te se prima non si trova al tuo interno.
Non è forse vero che la stessa situazione, vissuta da più persone, verrà percepita diversamente in base proprio alla qualità e ai contenuti della loro mente e delle loro proiezioni mentali?
Oggi il sole splende, una brezza leggera ti accarezza la pelle.
Sorseggi la tua granita alla fragola e ti godi il mare cristallino sul lettino comodo della spiaggia. Ti giri per sorridere beato al tuo amico che però fissa il cellulare con occhi lucidi.
“Laura mi ha appena lasciato. Non mi ama più e me l’ha scritto su Whatsapp capito? Dopo 2 anni mi lascia per messaggio” ti dice.
Ve la state spassando allo stesso modo quella bella giornata di sole?
Vedi, nonostante la giornata sia la stessa potremo sentirci in paradiso o addirittura sperimentare l’inferno al nostro interno.
E questo dipende tutto dalla nostra mente.
Anche la qualità stessa della tua vita dipende da quella della tua mente-coscienza e dalla circolazione delle tue sottili energie psichiche.
Più le tue energie sono libere di fluire e sono integrate, tanto più vivrai in uno stato di gioia, di libertà, di amore e consapevolezza, anche in situazioni di forte attrito e difficoltà.
Più le tue energie sono bloccate, distorte e frammentate, tanto più vivrai in uno stato di sofferenza, di paura e d'impotenza, anche quando non c'è alcun tipo problema.
Noi però crediamo l’opposto e per questo il primo istinto è quello di dare la colpa all’altro.
Incolpiamo gli altri di averci fatto arrabbiare, mentre siamo felici di chi ci ha fatto innamorare.
Ma è tutto un sogno, un'illusione, un'allucinazione.
Noi incolpiamo gli altri per ciò che esce da noi.
Oppure ci attacchiamo a qualcuno sempre per ciò che esce da noi.
È ovvio che poi desideriamo così tanto cambiare gli altri, per fare in modo che, inconsciamente, possano comportarsi in modo tale da farci uscire solamente i lati positivi e non quelli negativi.
Non ci accorgiamo di questi giochi inconsci ed è qui che cadiamo nella trappola del karma e viviamo totalmente proiettati sugli altri.
“Bhè se non coltivo relazioni, se me ne sto il più possibile per i fatti miei, non soffro, non ho problemi e nemmeno devo fare lo sforzo di lavorare su me stesso, no?” potresti dirmi questo.
Bene. Ottimo.
Ma come puoi realmente isolarti da tutto e da tutti?
E come puoi pensare che negare alla tua anima certe esperienze possa essere buono per te?
Tutto ciò che si trova al tuo interno verrà puntualmente toccato ed evocato da ciò che accade all’esterno portandoti a reagire.
E questo non si può evitare, a meno che tu davvero sia da solo in una grotta sull’Himalaya ma anche lì probabilmente qualche emozione la sperimenti, non esiste che una persona non viva interazioni o eventi che non muovano il suo mondo interiore.
Comprendi che ciò che ferisce uno non ferisce l’altro.
E questo è illuminante, perché in questo modo scopriamo che si può guarire e trasformare il proprio materiale irrisolto.
ROBERTO POTOCNIAK
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diceriadelluntore · 4 months
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A Caval Donato...
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Questa è una storia famosa, probabilmente tra le più famose di tutti i tempi, che mi è venuta voglia di raccontare perchè è rinvenuta alla memoria per una di quelle connessioni magiche (che è una spiegazione molto più bella, romantica e "sensata" della semplice casualità) tra le persone.
La domanda è: quanto siamo disposti a ritenerci ingenui?
La risposta è in parte suggerita dalla foto che ho scovato, una miniatura del Cavallo di Troia che fu usato nel film Troy (del 2004 diretto da Wolfgang Petersen, con un cast stellare) che riprende, molto liberamente, le vicende della Guerra di Troia.
Il Mito del Cavallo di Troia è l'emblema del più grande stratagemma del Mito, o è una pagina di assoluta ingenuità? Per chi non la ricorda, la storia è riassumibile così: al decimo anno di assedio della città di Troia, i Greci capitanati da Agamennone, che muove guerra alla città dopo il ratto di sua moglie Elena da parte di Paride, figlio del Re troiano Priamo, sfiniti da un conflitto che si trascina senza soluzione, costruiscono un enorme cavallo di legno. Lo fabbrica Epeo, ispirato dalla dea Atena, che lo consiglia su come farlo. L'idea è di nascondere guerrieri all'interno del gigantesco cavallo. Quanti? Le fonti sono discordanti, e per "convenzione" se ne contano 40, capitanati da Odisseo, il più astuto dei guerrieri achei. Diffondono la voce che stanchi sono in ritiro e che quel cavallo è un'offerta propiziatoria agli dei per un sicuro ritorno in patria. I Troiani viste le navi allontanarsi, aprono le porte della città e sulla spiaggia trovano questo gigantesco cavallo. Che farne? Alcuni vogliono bruciarlo, altri buttarlo da una rupe, altri sondano con le lance la pancia, per capire cosa ci sia all'interno. Però la maggior parte, tra cui il Re Priamo, vuole portarlo all'interno delle possenti mura, e consacrarlo a Re Poseidone, a cui l'animale è sacro. Sembra fatta, ma Laocoonte, il sacerdote, tuona la famosa frase riportata da Virgilio nell'Eneide: Timeo Danaos et dona ferentes (Ho paura dei Danai, (i Greci) e dei doni che portano). Viene portato a discuterne un prigioniero greco, Sinone, catturato pochi giorni prima, pieno di lividi: si era presentato come compagno di Palamede, nemico di Odisseo, che lo prese in odio, e fece si che l'indovino Calcante lo indicasse come capro espiatorio sacrificale per il ritorno in patria degli eroi Achei. In realtà, fu mandato come spia da Odisseo, e quei lividi furono fatti apposta dalle percosse degli altri eroi per far apparire realistica la sua versione. Con arte finissima, Sinone diviene fonte di informazioni per i Troiani, che gli chiedono: a che serve il cavallo? Sinone risponde: fu costruito come offerta ad Atena, dopo che Diomede con Odisseo rubò il Palladio, la più bella statua dedicata alla dea. Fu costruito così grande per impedire che i Troiani lo facessero bottino di guerra per introdurlo nelle proprie mura.
Si è ancora indecisi su che fare, quando un prodigio avvenne: Laocoonte, mentre sacrificava un toro, fu aggredito da giganteschi serpenti provenienti dal mare, che uccisero lui e i suoi due figli (in foto, la Statua del Laocoonte conservata ai Musei Vaticani).
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Convinti che fosse la vendetta degli Dei per aver scagliato la lancia contro il Cavallo, i Troiani montano delle ruote e lo spingono dentro le mura della città. Non servono a nulla i richiami di Cassandra che questo porterà alla rovina di Troia: ma la sacerdotessa, che pure ebbe da Apollo il dono della profezia, fu dallo stesso condannata a non essere mai creduta, poichè non si concesse al suo amore. Il resto è noto: giunta la notte, i guerrieri greci escono dal cavallo, aprono le porte della città e segnalano alle navi, che erano appostate nella vicina isola di Tenedo che le porte sono aperte. In un assedio apocalittico, la città è saccheggiata tra battaglie, stupri, gesta incredibili.
Ma davvero i Troiani furono così ingenui? La domanda è nata come lo stesso mito, tanto che sin dai tempi antichi molti hanno cercato di andare oltre il "simbolismo" e dare spiegazioni pratiche: tra le più famose ipotesi, Pausania (nel suo leggendario Periegesi della Grecia) suppone che il cavallo fosse in realtà una macchina da guerra, simile all'ariete, che fu decisiva nell'abbattimento delle mura di Troia. E simili spiegazioni le danno Plinio il Vecchio (Naturalis Historia VII, 202), Servio Danilino (Servus Auctus) e altri commentari all'Eneide. Già perchè a dispetto di quello che si può pensare, nei due capolavori omerici non se ne parla affatto: l'Iliade finisce con la morte di Ettore, pochi mesi prima dell'episodio del Cavallo, l'Odissea si svolge dopo la guerra e l'episodio è solo accennato in qualche passaggio. Tutto quello che sappiamo sul Mito è frutto delle rielaborazioni di autori posteriori a Omero, sebbene è unanimemente riconosciuto dagli studiosi che il Mito del cavallo fosse ampiamente conosciuto già ai tempi del cieco cantore (il cosiddetto Ciclo Troiano è la raccolta di poemi epici greci che trattavano la storia della Guerra di Troia e il suo seguito. I poemi in questione sono i Cypria, l'Etiopide, la Piccola Iliade, l'Iliou persis (La caduta di Ilio), i Nostoi (I ritorni) e la Telegonia). Virgilio ne riporta una dettagliata descrizione quando lo fa raccontare dal troiano Enea, che si salvò come è noto dall'assedio, per poi andare a fondare la stirpe che fonderà Roma.
Tra le più recenti sfide al dibattito, quella del professore Tiboni, archeologo navale, che in vari articoli ipotizza che "il cavallo" fosse in realtà "una nave", chiamata così per una polena a forma di testa equina che campeggiava sulla prua: evidenti prove iconografiche smentiscono tale idea, la più famosa è il vaso pythos conservato al Museo di Mykonos
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risalente al VII secolo a.C., che mostra i guerrieri all'interno di un cavallo gigantesco, portato con le ruote all'interno della città.
Ma ribadisco la domanda: fu solo ingenuità? Dietro lo stratagemma ci furono interventi di divinità, giochi di potere, la stanchezza della guerra. Ma se ancora può rimanere il sorriso sulla scelta troiana, ricordo un particolare interessante, totalmente moderno: i virus informatici che, con uno stratagemma, si insinuano nei nostri dispositivi, sono chiamati Trojan non per caso, e molti di loro giocano sull'intervento di chi li legge o vede (aprire un link, inviare una email e così via...): quante volte dopo aver fatto per emozione, per mancanza di attenzione, per fretta qualcosa, a mente fredda ragionandoci ci siamo dati degli ingenui? Siamo proprio sicuri che in ognuno di noi non scorra un po' di quel sangue Troiano?
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È la donna che lascia bruscamente e per sempre. L’uomo lascia, ma può riprendere, per amicizia o per desiderio sessuale. La donna rompe in modo brusco perché vuole un amore vero e, quando è delusa, prova collera, odio. Ma non vuole che trapeli nemmeno inavvertitamente. Lui non deve immaginare nulla, sospettare nulla fino al giorno in cui lo caccerà via, via per sempre. Sarà una vendetta terribile dirgli che non lo amava, lo disprezzava, le faceva schifo, rinfacciargli le sue cattiverie, le sue meschinità lasciandolo sconcertato, impietrito, distrutto. E vederlo brancolare, piangere, scongiurare come un bambino piagnucoloso rafforzando così ancora di più il suo disprezzo.
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greenbor · 22 days
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3. LXIV Sonetto – Pablo NerudaPer tanto amore la mia vita si tinse di viola e andai di rotta in rotta come gli uccelli ciechi fino a raggiungere la tua finestra, amica mia: tu sentisti un rumore di cuore infranto e lì dalle tenebre mi sollevai al tuo petto, senz’essere e senza sapere andai alla torre del frumento, sorsi per vivere tra le tue mani, mi sollevai dal mare alla tua gioia. Nessuno può dire ciò che ti devo, è lucido ciò che ti devo, amore, ed è come una radice, nativa d’Araucania, ciò che ti devo, amata. È senza dubbio stellato tutto ciò che ti devo, ciò che ti devo è come il pozzo d’una zona silvestre dove il tempo conservò lampi erranti. Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche, assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono. Il mio corpo di rude contadino ti scava e fa scaturire il figlio dal fondo della terra. Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione. Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un’arma, come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda. Ma viene l’ora della vendetta, e ti amo. Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo. Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d’assenza! Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste! Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia. Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto! Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane, e la fatica rimane, e il dolore infinito.
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venusbook · 5 months
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Genere: Darkromance, thriller, mistery.
Autore: Penelope Douglas.
Spicy:4,5/5.
Titolo: Kill Switch.
Editore: Newton Compton Editori
Voto:5/5
Recensione: Terzo capitolo della Devil's Night che vede come protagonisti Damon Torrance e Winter Ashby. Forse il romanzo più discusso, ma a mio parere il più affascinante. Scordatevi le storie precedenti, le parole che hanno spaccato anche i muri, scalato montagne e nuotato oceani immensi, per confluire poi nell'audacia per sconfiggere la paura. Il terrore del passato, il timore del tempo che passa, l'incertezza di un futuro in bilico. Ogni notte l'avrei avuta qui al mio fianco, tutta intorno a me, persa con me dove il resto del mondo non esisteva ed eravamo solo noi due. Sempre solo noi due. Damon è un fiume in piena. Di emozioni, di sentimenti, di dolore, ma non è per tutti. Damon è per chi lo comprende, per chi non lo giudica, ma lo ascolta, per chi lo sente. Come Winter, un piccolo fiocco di neve, incapace però di sciogliersi, nonostante tutte le tragedie che ha dovuto subire e affrontare. Eppure, Winter ha dato a Damon qualcosa senza il quale lui non può più sopravvivere senza: il suo amore. Ogni volta che Damon era lontano, Winter era appoggiata ad una porta immaginaria che la divideva dal suo cuore, non riuscendo a far capire a se stessa che avrebbe dovuto smettere di cercarlo. Non ce n'è per nessuno, quando sono insieme è come se il mondo sparisse. Una volta chiusi gli occhi, ci sono solo loro e la certezza di vivere una storia che non finisce mai. L'unico dubbio che non hanno mai dovuto affrontare è proprio questo: capire il posto a cui sono sempre appartenuti. L'uno accanto all'altra
Trama:"Sono stata io a mandare Damon in prigione. Sono passati tre anni da allora. Pensavo che nel frattempo sarei riuscita a scomparire nel nulla, o che lui avrebbe smesso di odiarmi. Ma mi sbagliavo. Il suo rancore è persino aumentato, al punto da progettare un piano perfetto per distruggermi. La sua vendetta va oltre ogni mia immaginazione. Vuole farla pagare a tutti quelli che l'hanno tradito. La paura sembra essere la sola emozione che ci lega. Ma, nonostante tutto, Damon è diventato parte di me. E non posso fare nulla per sottrarmi al nostro destino." 
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valentina-lauricella · 2 months
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Scrive Luigi Settembrini: "Nel fondo della sua anima c'era la fede, come c'era l'amore e il desiderio ardentissimo della vita, della bellezza, e di tutte le illusioni tanto care all'uomo, e necessarie, e reali per l'uomo. Chi oserebbe dire che il Leopardi è ateo, o sensista, o materialista? Egli è come Giobbe, che maladice il giorno che è nato, e grida che il suo dolore è troppo e non ha scopo; egli bestemmia Dio perchè lo crede, ma lo dice un essere malefico, un brutto potere che ascoso a comun danno impera, una mano che flagellando si colora nel mio sangue innocente. Non avere una colpa, e sofferire tanto, perchè? Perchè questa ragione spietata che mi toglie tutte le illusioni, e mi fa dimandare a tutti gli esseri, perché? e nessuno mi sa rispondere? Per qual fine, per quale necessità, per qual bene altrui io debbo essere straziato sì fieramente dal dolore? Io non so qual uomo potrebbe dargli una risposta ragionevole." È quindi Settembrini a istituire un paragone esplicito tra Leopardi e Giobbe (quantunque vi abbia accennato il Leopardi stesso nei Nuovi Credenti), ma egli ne fa, a mio avviso arbitrariamente, piuttosto un bestemmiatore che un ateo: sta qui agendo la censura cattolica e ideologica del pensiero leopardiano? Le stesse illusioni, a mio avviso, hanno ragion d'essere sullo sfondo di un "reale" nulla; non nella prospettiva della realtà divina, in cui sarebbero sostanze, e non nomi, come la virtù (vedi Bruto e Teofrasto - ti tenni per una sostanza, ed eri una parola - e la "vendetta sulla virtù" che vorrebbe prendersi il Leopardi). E sempre in quest'ottica riduttiva della portata del pensiero leopardiano, procede poche pagine più in là Settembrini: "Io vi esorto, o giovani, a tener cara la memoria di Giacomo Leopardi, e studiarne amorosamente le opere; ma guardatevi dal ripeterne i pensieri e dall'imitarlo nella dolorosa poesia, perchè egli fu una misera eccezione della natura umana." Come volevasi dimostrare: innanzitutto si amplifica il lamento leopardiano, fino a renderlo, pur nella sua tragicità, querulo e pretestuoso, al punto di provocarne un istintivo rigetto; poi si procede al consueto affondo, sentenziando che egli fu "una misera eccezione della natura umana". Siete sicuri che il vostro amato Leopardi, che nella Ginestra dice "nobil natura è quella…", sia contento di essere ricordato così? Abbiate ali, abbiate trivelle per concepire anche solo un briciolo della grandezza del suo pensiero; staccatevi da voi stessi (o dalla vostra maschera), disarmatevi, andategli incontro, e vi porterà a nuove profondità e altezze: rendetegli davvero "cara" la memoria che egli tiene presso gli uomini, per vostro mezzo. Non difendetevi da Leopardi: egli non vuole convincervi di nulla. Non vi porterà via Dio, Gesù Cristo, l'aldilà; paradossalmente, vi porterà dappresso a questi concetti meglio di un santo cattolico, in quanto egli è portatore di onestà, amore per gli altri, intelligenza. State tranquilli: Leopardi non è un'eccezione della natura umana. Grazie al cielo.
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kanako91 · 4 months
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Mi piacciono i FORSE ahah E per la seconda domanda, sì, sono sempre io :) Allora, sì, la tipa scrive femdom e l'ultimo uscito è con un sick sub. E no, non ho letto nulla di lei anche se le trame m'intrigano. Ecco perché chiedevo: la tua lista mi sta aiutando molto a trovare letture interessanti e quindi mi sono detta "chissà se Alex conosce questa autrice". Grazie mille per le risposte e, buona scrittura <3
Direi che dopo un anno quella lista può avere un sequel, perché ho aggiunto altri titoli in wishlist e ne ho letti un paio! Giacché c'ero, ne ho approfittato anche per indicare quelli della vecchia lista che ho letto nel frattempo, se vuoi andare a recuperartela ;)
Letti e piaciuti
Curio The Complete Series di Cara McKenna, che non è propriamente Femdom, ma la protagonista va da un gigolò per avere le sue prime esperienze s3ssuali e nelle novelle successive esplorano vari aspetti del loro rapporto e c'è una parte più Femdom, comprensiva di p3gging. Ho scritto una lunga recensione, se vuoi più dettagli!
Pleasure and Purpose di Megan Hart, che è un fantasy erotico composto da tre racconti: il primo è decisamente Maledom/femsub, ma il secondo già è più sfumato come dinamica (il protagonista maschile domina a mo' di principino viziato che è) e il terzo è puramente Femdom. Storie davvero meravigliose, il worldbuilding mi è piaciuto molto!
The Gargoyle's Captive di Katee Robert, fantasy romance in cui nonostante l'asta in cui la protagonista femminile viene "acquistata" dal protagonista maschile, c'è una bella dinamica enemies-to-lovers e Femdom (per quanto solo a letto).
Saving Suzy di Stefanie Simpson, questo è più romance erotico e devo dire che la parte romance non mi ha coinvolta molto, ma il Femdom è abbastanza vario e con praticità che non si vedono spesso.
If She Says Yes di Tasha L. Harrison, è anche age gap in cui è lei quella più grande (la madre del migliore amico di lui!) e c'è un percorso molto bello di riscoperta di sé dopo la morte del marito e soprattutto in una posizione più dominante.
Bonus: non è Femdom (se non nella novella extra), ma Release di Suzanne Clay è stata una lettura meravigliosa che consiglio vivamente!
Abbandonati
I'll Do Anything di Daisy Jane, è un bully romance con Femdom... almeno così promette. Mi aspettavo una bella storia di vendetta che si trasforma in amore, ma alla fine c'è molto angst per il 40% e quando inizia il Femdom è così concentrato su di lui (c'è una c0ck cage, ci speravo!) e poco su di lei. L'ho messo in pausa due settimane e quando l'ho ripreso ho detto "nope" così forte che l'ho abbandonato. Ho altri libri della stessa autrice già acquistati in sconto e quindi li leggerò, nella speranza che siano migliori.
Ancora da leggere
Unbound di Cara McKenna
Love and Pretence di Stefanie Simpson
The Only One di Daisy Jane
Cohen's Control di Daisy Jane
Soul of a Witch di Harley LaRoux (mi dà vibes fortissime Femdom, ma non ricordo se l'autorə ha confermato)
Surrendering to Scylla di Wren K. Morris (monster romance, lei è il mostro! E mi pare proprio sia Femdom)
In wishlist
Bound to Me di Katie Ashley
Servicing the Target di Cherise Sinclair
Femdom Tales di Lola Bowie (3 racconti)
Crossing the Line di Megan Hart
Wanna Be Yours/Voglio essere tuo di Megan Hart
Vanilla di Megan Hart (la protagonista è una Femdom, ma non ho capito bene se poi "coinvolge" il protagonista maschile)
Beg For It di Megan Hart
Sanctuary di Rebekah Weatherspoon
The Devil's Doorbell di AA.VV. (raccolta di racconti erotici tra cui ce ne sono forse un paio con del Femdom, dalle recensioni che ho letto)
Stray di Daisy Jane
Crystals and Contracts di A.A. Fairview (è esplicitato che il protagonista maschile è sub, almeno)
Bind Me di Esme Taylor
Prelude to Hope di Stefanie Simpson
Mutual Beginnings di Stefanie Simpson
Neon Hearts di Stefanie Simpson
Lay Me Down in Ivy di Stefanie Simpson
Maneater di Emily Antoinette
Power Play di Charlotte Stein (mi sembra di aver capito sia Femdom, da confermare)
Direi che ti ho dato parecchio da spulciare :D
(Lato scrittura posso dirti: con il fill non sto andando avanti al momento, ma sto lavorando alla revisione di una novella MMF k1nky che voglio pubblicare quest'anno 😬 Poi, la fine del fest è lontana, vediamo come vanno le cose...)
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scorcidipoesia · 1 year
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Ti innamori perché sei giovane, perché stai invecchiando, perché sei vecchio; perché comincia la primavera, perché comincia l’autunno; perché hai troppa energia, perché sei stanco;
L’esperienza dell’amore è talmente universale che sembra priva di mistero.
“Sei diverso. Sei un’eccezione. Non somigli a nessun altro”. Tutti gli innamorati hanno detto queste parole…
Ami per sfidare un marito o una moglie, per sfidare i tuoi genitori, per opposizione agli amici e a un ambiente, per sfidare tutti coloro che ti hanno contrastato in qualche modo.
L’amore non avrebbe la sua cupa violenza se non fosse sempre, all’inizio, una specie di vendetta: contro una società chiusa alla quale puoi a un tratto appartenere; contro un paese straniero nel quale puoi a un tratto mettere radici; contro una cerchia provinciale dalla quale puoi ad un tratto fuggire.
L’amore ci coglie sovente di sorpresa. Soltanto quando incontriamo l’uomo, la donna che soddisfa la nostra aspettativa quell’aspettativa si rivela a noi.
L’amore non nasce quando la vita colma i tuoi desideri, né quando ti schiaccia, ma si presenta soltanto a coloro che, apertamente o in segreto, desiderano un cambiamento. È allora che ti aspetti l’amore e ciò che l’amore porta: Attraverso un’altra persona un mondo nuovo ti viene rivelato e donato.
Esplorare un paese ignoto è una fatica, ma possederlo attraverso l’amore di un seducente straniero è un miracolo. In questo caso, come in molti altri, l’amore è una meravigliosa scorciatoia….Ciò che ti aspetti dalla persona amata dipende dalla tua infanzia, dal tuo passato, dai tuoi progetti, dall’intero contesto della tua vita. Puoi cercare qualcosa di molto specifico: un padre, un bambino, un’anima gemella; la sicurezza, la verità; un’immagine esaltata di te stessa. O il tuo bisogno può essere ambiguo, indefinito o addirittura infinito. Puoi volere qualcos’altro, qualsiasi cosa purché tu non l’abbia.
Il solo fatto che un uomo – o una donna – ti sfugga può bastare: cominci a proiettare su di lui tutte le qualità che cerchi nell’Altro.
D’altro canto puoi essere affascinato dal fascino che eserciti su qualcuno, dall’immagine abbagliante che ti dà di te. È la trappola del narcisismo. I masochisti e tutti coloro che hanno scelto la disfatta cadono in un’altra trappola: amano coloro ai quali sono indifferenti. Puoi infatti amare non solo per la gioia di amare o per la gloria di essere amato, ma talvolta anche per la lacerante amarezza di non essere amato. E qui ritorno al punto di partenza. Perché ci s’innamora? Nulla di più complesso: perché è inverno, perché è estate; per eccesso di lavoro o per troppo tempo libero; per debolezza, per forza, per bisogno di sicurezza, per amore del pericolo; per disperazione, per speranza; perché qualcuno non ti ama, perché qualcuno ti ama.
Simone de Beauvoir
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ili91-efp · 1 year
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Drama Quiz 2022
Grazie come sempre a @dilebe06 per questo magico appuntamento di fine anno.
Come non concludere un'altra annata piena di drama se non con il quizzone?
Allacciate le cinture... si parte!
Lista drama visti 2022 = 58
Corea del Sud (20): Beyond Evil, Extra-Ordinary You, Doom At Your Service, Graceful Family, Semantic Error, Cherry Blossoms After Winter, Crazy Love, Blue Birthday, A Business Proposal, The Sound of Magic, Shadow Beauty, La Casa di Carta Corea (parte 1 e 2), Strange Lawyer Woo Young Woo, Tomorrow, Juvenile Justice, Big Mouse, Blueming, Weak Hero Class 1, Under the Queen’s Umbrella, Alchemy of Souls
Tawain (1): Plus & Minus
Cina (11): Reset, Under The Skin, Go Ahead, Fall In Love, The Eternal Love 3, My Dear Brothers, The Murder in Kaitoutei, Maid’s Revenge, Love Like The Galaxy, A Dream of Splendor, You are my Glory
Giappone (5): My Beautiful Man, Mystery to lunakare, Choosing Spouse By Lottery, Oh My Boss! Love Not Included, Alice in Borderland 2
Thailandia (19): Bad Buddy, Rarng Ruk Prang Jai, F4 Thailand, Cutie Pie, KinnPorsche, Check Out, Cupid Last Wish, My Mate Match, Unforgotten Night, Love Mechanics, Even Sun, En of Love: Love Mechanics, War of Y, Love in The Air, My Secret Love The Series, Big Dragon, Game Payabeth, Ai Long Nhai, My Only 12%
Turchia (1): Mezzanotte a Istanbul
Filippine (1): Like in The Movies
DROPPATI: Detective Chinatown (9 di 12 visti), Nirvana in Fire (2 di 54 visti)
REWATCH: (Udite, udite, io che aborro i rewatch, ne ho fatto uno) Alice in Borderland (season 1)
1) Miglior drama: Go Ahead
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Quest’anno non è stato difficile… di più! Alla fine di quest’anno, ho selezionato quelle che per me erano 4 eccellenze: Reset, Tomorrow, Love Like the Galaxy e Go Ahead.E alla fine, come potete vedere, il vincitore è stato… Go Ahead. Ho adorato questo drama. Me l'hanno consigliato ed è stato amore. Go Ahead è un drama familiare, che tratta di una famiglia allargata nel vero senso della parola. Parla di due padri che, rimasti senza moglie (chi per un motivo, chi per un altro), si rimboccano le maniche per crescere i nostri tre protagonisti come una grande unica famiglia, anche se entrambi hanno solo un figlio a testa biologicamente parlando. E poi questo drama parla del rapporto strettissimo di questi tre fratelli che tanto fratelli non sono, della loro separazione, della loro riunione, della loro crescita e maturità. Questo drama mi ha scaldato il cuore con le sue vicende, per i personaggi che non puoi fare a meno di amare (no, madre del fratello maggiore, tu non fai parte di questa categoria). Le vicende sono realistiche e trattate benissimo, il drama non stanca mai nonostante la lunghezza e il fatto di trattare di cose di tutti i giorni. Go Ahead è una piccola perla che vi consiglio un sacco se non l'avete visto.
2) Peggior drama: Game Payabeth
Che disagio. Game Payabeth è un lakorn sulla vendetta. E okay, forse questo già potrebbe spiegare tutto a chi se ne intende di lakorn su questo genere. La verità è che, sotto sotto, io sto ancora cercando un drama simile che sia all'altezza di Kleun Cheewit (che no, non era perfetto, ma mi ha tenuto incollata), ma purtroppo anche questa volta mi è andata male. Molto, molto male. La trama spiccia è la seguente: il protagonista vuole vendicare la sorella suicida, convinto che la responsabilità ricada sul suo ragazzo (ora, sposato forzatamente con un'altra), e quindi decide di rapire la sorella di lui e portarla sulla sua isola privata. Poi, tra ostacoli vari, salterà fuori il vero colpevole del suicidio e nascerà l'"AMORE" (eww). Tra i problemi di questo povero drama, ci sono soprattutto i personaggi. Mi hanno dato il nervoso. Sono tutti idioti. Fanno ragionamenti assurdi, scelte ancora peggio e si rendono conto delle cose con la velocità di un bradipo (vedi la famigliola sull'isola del lead, suoi lavoratori, che ci mette non so più quante puntate a rendersi conto che forse la lead era lì contro la sua volontà. Era così difficile da capire... <- sarcasmo). Oppure sono insopportabili, vedi la madre della lead che avrebbero fatto meglio a rinchiudere da qualche parte. O la cattiva della storia che era totalmente incapace di fingere di essere una persona decente (anche solo per fare scena e ottenere quello che voleva). La coppia secondaria (l'ex della sorella morta e l'amica del lead) meritava molto di più di essere la coppia protagonista perché almeno aveva un rapporto decente (cioè... bugie a parte di lei perché stava indagando sotto copertura), soprattutto se confrontato con quello dei protagonisti (non fatemi ricordare). Detta in parole povere: STATE. ALLA. LARGA.
3) Miglior attore e miglior attrice: Casa di carta Corea (lui), Juvenile Justice/Under The Queen's Umbrella (lei)
Miglior attore: Park Hae Soo A me Park Hae Soo piace proprio tanto. E' il terzo drama che vedo con lui come protagonista (o almeno tra i ruoli principali) e sono sempre performance fantastiche. L'ho scoperto con Squid Game e nonostante Prison Playbook l'abbia visto cronologicamente solo un mese dopo ci ho messo un sacco a riconoscerlo perché il ruolo era totalmente diverso e come tale era interpretato. Quest'anno di nuovo, l'ho visto con un ruolo diverso dai precedenti, come Berlino in La Casa di Carta: Corea (mi attirerò degli insulti, ma trovo il remake superiore all'originale), sia prima sia seconda parte, e anche in questo caso ho apprezzato moltissimo la sua interpretazione.
Miglior attrice: Kim Hye Soo Ho visto due drama con Kim Hye Soo quest'anno. Il primo, Juvenile Justice, un drama legal in cui interpreta una giudice tutta d'un pezzo, mentre in Under The Queen's Umbrella una regina intelligente che cerca di proteggere i suoi figli. Ottimi ruoli entrambi interpretati alla perfezione, in particolare il secondo, che essendo meno spinoso, era più facilmente apprezzabile.
(Mi fa ridere che ho scelti due attori con nomi propri simili).
4) Il drama che hai fatto terribilmente fatica a finire: Check Out e Unforgotten Night.
Su più di 50 drama, anche se ci sono parecchie eccellenze, salta sempre fuori anche la ciofeca di turno. E’ stata dura scegliere quale "premiare", ma alla fine ho scelto due titoli (per entrambi è stata dura arrivare alla fine). Mi è spiaciuto dover indicare 2 BL, ma quest’anno in particolare ne ho visti parecchi, e non tutti si sono rivelati una sorpresa (o comunque una visione decente). Check Out e Unforgotten Night, in particolare, hanno svolto un lavoro pessimo. So benissimo che non tutti possono avere chissà che budget, ma Unforgotten Night deve averlo sprecato tutto per la tigre, letteralmente l’unica cosa bella da vedere. Il drama è stato noioso, la chimica inesistente, la recitazione pessima e i dialoghi fuori dal mondo. Ricordo ancora con orrore il primo episodio in cui un innocente rubinetto resta aperto per cinque minuti di fila. Per nessuna ragione. Anziché concentrarmi sui dialoghi, imploravo che uno dei due personaggi lo chiudesse. Perché non l’ho mollato? Perché sono idiota.
Check Out… aveva palesemente più soldi, ma era scritto con i piedi. La visual non era male, anche se non mi piaceva nessuno dei due attori. Però su quello ci sarei passata sopra se la trama avesse avuto senso! Dopo un episodio speciale pre-serie decente (anche se un pelo noiosetto), la serie è andata al catafascio. Corna, decisioni insensate, tira e molla, stupidità di gruppo… tutto questo per dodici lunghi episodi. Tra l’altro, erano pure lunghi di per sé, dato che superavano i 60 minuti. Beh, sembravano almeno il doppio. Anche questo seguito on-air, il che rende il continuare un drama più facile, soprattutto se lo vedi a velocità aumentata.
Bonus: Altre cose che sono state un meh e che non vedevo l'ora di concludere? Extra-ordinary You (che prometteva bene, ma era una continua ripetizione della stessa situazione), Cutie Pie e The Eternal Love 3 (evidentemente era meglio fermarsi al 2).
5) Il finale più bello: Under The Queen's Umbrella
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Questo drama ha un ottimo finale che chiude tutte le sue storyline e si prende pure la briga di chiudere il cerchio con una scena che fa da rimando al titolo e che coinvolge i due personaggi principali (la regina e suo figlio). E' un finale che ho apprezzato molto. Non è esageratamente eclatante, si limita a chiudere le cose com'è giusto che sia, senza voler per forza scioccare o buttare tutto in tragedia (piuttosto tipico nei drama storici coreani). Anzi, direi anche che è un finale rilassante e che ti lascia soddisfatto della visione.
6) Peggior Villain: Game Payabeth
Un po' mi scoccia doverlo nominare di nuovo, ma è inevitabile, non mi viene in mente un villain peggiore della cognata della lead (nuova moglie di suo fratello). Questa donna è un arrogante che fa di tutto (ma proprio tutto) per cercare di ottenere quello che vuole, ma appena questo succede, non cerca nemmeno di tenerselo.
(SPOILER)
Non contenta di aver provocato il suicidio della sorella del lead (e di tutte le cose che le sono capitate), riesce a portarsi a letto forzatamente il suo futuro marito (mi pare lo droghi) per farlo diventare tale (perché lo ricatta) e poi si stupisce che lui non la voglia. E' riuscita a sposarsi a forza l'uomo che voleva, quindi ora che potrebbe fare? Comportarsi in maniera decente in modo che lui magari si addolcisca un po' e cerchi di costruire almeno un buon rapporto matrimoniale, magari rispettando pure il fatto che lui sia in lutto? Ovviamente no! Continua a comportarsi malissimo con lui, sperpera una valanga di soldi, fa scenate di gelosia e poi si dà pure al gioco di azzardo (ah, e quasi ammazza il suocero, e sicuramente fa un sacco di altre brutte cose che manco mi ricordo). Va bene essere cattivi, ma almeno siate furbi. A che serve aver mosso mari e monti per ottenere quello che volevate, se non fate almeno uno sforzo per tenervelo?
7) Il finale peggiore: Maid's Revenge
Ho visto questo drama a causa (grazie/per colpa di) dei social. Continuavano a comparirmi video a riguardo e allora ci ho dato un'occhiata. Mi sento un po' in colpa a nominarlo perché è proprio un dramettino trash, composto da 30 episodi di 10 minuti (a volte meno). Gli episodi duravano così poco che non facevi in tempo a premere play che già partivano i titoli di coda (eh sì, perché essendo cinese, non mancavano né l'opening, né l'ending). Però... ha proprio un finale del cavolo.
(SPOILER) Vado un po' a memoria, comunque ricordo che dopo aver atterrato il cattivo, i protagonisti, anziché legarlo, si scambiano parole dolci, permettendo a suddetto personaggio di recuperare un'arma e sparare al lead. Presumibilmente uccidendolo. Perché presumibilmente? Eh sì, perché questo finale va anche a interpretazione. Da quello che ho capito io, il lead è morto. Cinque anni dopo, la lead è diventata governatrice (praticamente seguendo le orme del lead, anche se non si capisce come visto che lei era un'ameba) e si spaccia per sua moglie (non hanno fatto in tempo a sposarsi). Un giorno, la sfortunata vedova, esce in giardino e le si approccia una guardia (o un soldato) interpretato dallo stesso autore del lead, ma con un carattere praticamente opposto, messo apposta per insinuare il dubbio che il lead sia vivo (e magari senza memoria). Io penso solo che sia un sosia e che serva alla lead per ricordare il marito (oltre che flirtare un po' con il bel ragazzo, visto che è vedova, mica morta). Tra l'altro, questo finale incontra il mio disprezzo perché ha punti in comune con quello di Make Your Days Count, che non ho mai superato.
8) Miglior villain: Weak Hero Class 1
La particolarità di questa scelta è che il villain non parte come tale. Facciamo un passo indietro. Weak Hero Class 1 è tratto da un webtoon e questa prima stagione racconta eventi pre-webtoon (che, se ho capito bene, vengono poi raccontati in capitoli futuri come flashback). Narra la storia di un ragazzo delle superiori con voti altissimi che stringe amicizia con due compagni di classe e si ritrova a doversi scontrare insieme a loro contro dei bulli, arrivando a ricorrere alla violenza usando anche il cervello (visto che è alto un metro e un tappo). Chi è il villain in questione? Uno dei suoi due nuovi amici, che lo diventa nel corso della serie, a causa di fraintendimenti e il pessimo rapporto con il padre. Penso sia questo il bello. Nella prima metà della serie, ci si affeziona all'amicizia di questi tre ragazzi, anche se fin dall'inizio lo senti che c'è qualcosa che non va, una sorta di muro tra due di loro e il terzo. Mentre i primi due hanno stretto un'amicizia molto profonda (sì, un po' li shippavo anche), il terzo è sempre stato un passo indietro. Questo problema, a lungo andare, a causa di fattori esterni, si è ingigantito, andando a distruggere l'amicizia fragile che si era creata fra i tre, arrivando a portare il nostro fresco villain a volersi addirittura vendicare dei suoi vecchi amici (di uno dei due, in realtà). E' una storia tragica, ma ho trovato questo passare al lato oscuro di questo personaggio molto interessante e ben costruito.
9) Miglior storia d'amore secondaria: F4 Thailand
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Ogni volta che viene fatto un remake su Hana Yori Dango, qualsiasi sia la nazionalità, una delle cose che aspetto sempre è la rappresentazione che daranno alla ship formata dall'amica della lead e da uno degli F4. In questo caso specifico, Kaning e Kavin. Nemmeno questa volta mi hanno delusa, ho apprezzato l'interpretazione che la Thailandia ha dato a questa storia (ed evidentemente non sono l'unica visto che i due attori faranno un nuovo drama insieme l'anno prossimo...), anche se avrei preferito che avessero più spazio, visto che puntualmente, con le serie thailandesi, alla coppia secondaria si danno tipo 30 minuti di orologio.
Bonus: Love in The Air. Questo drama ha le sue lacune e la coppia che secondo me si potrebbe ritenere principale - anche se in un certo senso lo sono entrambe - praticamente non ha una trama, però Sky e Prapai insieme mi hanno colpito un sacco e meritavano una menzione. Mi sono proprio piaciuti.
10) Personaggio maschile preferito: Fall In Love
E come potrebbe essere altrimenti? Tan Xuan Lin è il protagonista indimenticabile per eccellenza. Se una persona giocasse a scacchi contro questo personaggio, non farebbe in tempo a muovere il primo pedone che lui avrebbe già pensato a diecimila modi possibili per farle scacco matto. In Fall in Love l'abbiamo visto mettere in moto un sacco di piani, essere sempre un passo avanti a tutti, con l'unica persona in grado di stargli dietro che è la lead. Tan Xuan Lin ha un sacco di carisma e un cervello fino, sono queste due qualità il suo fascino maggiore, che mi hanno colpito al cuore per 36 episodi. L'ho adorato tantissimo, pure quando a un certo punto si è convinto che il suo piano (che più che un piano era un'azione suicida) finale lo avrebbe portato alla morte e si è fatto prendere dallo sconforto, perché avrebbe abbandonato la lead.
11) Personaggio femminile preferito: Under The Queen's Umbrella
Dopo averla votata come miglior attrice per questa interpretazione, penso sia giusto premiare anche il personaggio in sé, vale a dire la Regina di Under The Queen's Umbrella, drama storico coreano. Ho adorato la forza di questo personaggio, il suo rapporto con i figli, l'energia che ci metteva nel destreggiarsi tra i complotti della Regina Vedova che odiava lei e i principi. Mi è piaciuto come personaggio anche perché atipico di uno storico coreano. Era molto energica, correva di qua e di là per risolvere i vari problemi della corte e dei suoi complotti. Era bello il suo rapporto con i figli, molto profondo, ma allo stesso tempo doveva spesso sgridarli perché erano degli scapestrati. Interessante come sia stato reso anche il suo rapporto con le concubine del re (suo marito) e, soprattutto con i figli di quest'ultime. Credo che una delle mie scene preferite sia il modo in cui sia stata più madre lei in cinque minuti del Principe SimSo che quella vera. Una delle madri migliori dei drama del 2022, l'ho adorata in questo ruolo. Non dimentichiamoci del Re, che nonostante le molte concubine e il fatto che tra loro non ci fosse amore, lui e la Regina si rispettavano l'un l'altra e si volevano anche bene. Quello che voglio dire è che la Regina era consapevole del suo ruolo e di tutti i problemi e preoccupazioni che comporta, ma che sia sempre riuscita a mostrarsene degna senza per forza provare rancore o lagnandosi. Era sempre all'altezza della situazione. E' stato bellissimo seguire il percorso di questa regina per sedici episodi.
12) Un drama in arrivo che non vedi l'ora di vedere: Immortality
Il problema è... che potrebbe non essere nemmeno in arrivo, nel senso che potrebbe non uscire mai. Immortality è tratto da una novel danmei e, in quanto tale, la Cina al momento lo tiene ben sigillato senza farlo uscire. Riuscirò mai a vederlo? Chissà! E' più probabile che legga prima la novel pubblicata in Italia (visto che di recente ne è stato annunciato l'acquisto da parte di una casa editrice).
13) La morte di un personaggio che non hai ancora superato: Alice in Borderland
(SPOILER ANCHE DELLA SECONDA PARTE) Inizialmente avevo pensato di mettere un personaggio che muore nella seconda stagione, ma dato che alla fine non è che me ne sia fregato più di tanto (senza offesa, Tatta), ho pensato di rimembrare una morte della prima stagione (che ho rewatchato) che invece è veramente impossibile da superare. Tutt'al più che il drama ci tiene un sacco a farti continuare a soffrire anche nella seconda stagione proponendo nuove scene del personaggio (e addirittura una nuova versione della sua morte). Di chi sto parlando? Ma ovviamente di Karube, l'amico biondo di Arisu (sì, mi dispiace anche per Chota, ma per Karube cento volte di più). Anche se si è vista per un battito di ciglia, l'amicizia a tre di Arisu, Karube e Chota mi ha conquistata, quindi vedere il nostro lead perdere entrambi i suoi amici in un colpo solo ha fatto veramente male. Inoltre, Karube era un personaggio che mi sarebbe piaciuto vedere esplorato di più, i soli flashback misti a illusioni di Arisu non mi sono mai bastati. Il finale di serie che spiega tutta la verità dietro quello che hanno vissuto i personaggi (beh, più o meno, il manga lo spiega meglio), non ha fatto altro che rendere ancora più reale e amara questa morte.
14) Il personaggio più amato: La Casa di Carta Corea
Ho pensato di mettere il lead di Fall in Love, ma non volevo ripetermi, quindi ho pensato di puntare su altro, cioè Tokyo di La Casa di Carta. La cosa buffa è che io ho odiato ogni minuto in cui è comparsa della Tokyo della versione spagnala di La Casa di Carta. Era insopportabile. Ma qui, nella versione coreana, in particolare nella seconda parte, dove secondo me spicca anche di più, ogni tre per due dicevo: Tokyo, hai il mio rispetto. E ce l'aveva sul serio. La Tokyo coreana era veramente forte, non stava sempre a piangersi addosso o fare scelte deficienti (che nella maggior parte dei casi coinvolgevano Rio, un altro idiota). Gli autori coreani hanno messo mano a questo personaggio e ne hanno tirato fuori qualcosa di bello. Intanto, già il suo background è molto più interessante (vedi il fatto che proviene dalla Corea del Nord), ma anche il cancellare con l'accetta la sua relazione con Rio è stata un'ottima scelta (c'è lo slow burn e c'è il feeling, ma nessuno dei due arriva a darti sui nervi e lei soprattutto mantiene intatti i suoi neuroni).
15) Il miglior momento WTF: Alice in Borderland 2
A me Alice in Borderland è piaciuto un sacco, sia la prima sia la seconda stagione. Mi piacciono i personaggi, mi sono piaciuti i giochi (chi più, chi meno) e mi va anche bene come sia andata a finire, lo trovo assolutamente sensato. Però... (SPOILER) mi fa ridere come nella prima stagione cadevano come mosche, di come Tatta sia morto dissanguato in 3 minuti, però quando si è trattato di scontrarsi con il Re di Picche i personaggi principali siano diventati praticamente immortali. Li volevo morti? No, assolutamente no, però... Aguni, come diavolo fai a essere ancora vivo? Sei fatto di acciaio? E Niragi? Si era ustionato pesantemente, continuava a tossire sangue, gli hanno sparato di nuovo (con un fucile, se ricordo bene) e si è preso anche parecchi pugni in faccia (da Arisu, okay, ma non erano certo buffetti). Come cavolo fa a essere ancora vivo? E mi limito a questi due, perché in linea generale dovrei nominare almeno tutti quelli che si sono scontrati con il Re di Picche. Re di Picche compreso, un altro fatto di acciaio come Aguni che con tutti i colpi che si è preso dovrebbe essere morto qualcosa come mille volte.
16) Peggiore attore e attrice: War of Y (lui), Game Payabeth (lei)
War of Y, visto che è un drama formato da 4 storie diverse e, di conseguenza, una multitudine di personaggi, aveva una recitazione altalenante. C'erano attori decisamente in parte, ma altri decisamente di meno. Uno di quelli di cui proprio non ho apprezzato l'interpretazione è senz'altro Milk (Peek nella serie), che era al suo primo ruolo e si vedeva. Per quanto riguarda l'attrice peggiore, mi tocca chiamare di nuovo in causa Game Payabeth e, più precisamente, l'attrice che interpreta Ket (Omyim), cioè la nuova moglie del fratello della lead e villain della storia. Il suo personaggio era terribile, ma era anche interpretato male e sopra le righe, il che non ha fatto altro che peggiorare le cose.
17) La singola canzone più bella: KinnPorsche
Ho seguito KinnPorsche on-air, in sub eng, di settimana in settimana, e ricordo quanto mi piacesse moltissimo l'opening che mi dava la carica e mi galvanizzava mentre l'episodio cominciava.
18) Miglior momento comico: Graceful Family
Penso che sia indimenticabile nella sua comica follia la scena in cui viene fatto un super mega funerale per il pesce della famiglia tragicamente morto (LOL) e la lead si presenta vestita di rosso per gettare un fiore anche lei in onore del pesce e dirgli addio. Da sganasciarsi.
19) Ora come ora... di quale drama faresti un rewatch?: La Casa di Carta Corea
Lo dico sempre, io non rewatcho, la prima stagione di Alice In Borderland è stata decisamente un'eccezione, però ammetto che in questi giorni, dopo aver visto la seconda parte della versione coreana di La Casa di Carta, mi è venuta voglia di rivederlo. E' stata una bella visione e mi sono divertita. Tra l'altro, anche se so di essere una mosca bianca, io l'ho decisamente preferito alla versione originale spagnola - di cui ho visto solo la prima stagione... e mi è bastato (anche perché praticamente hanno tolto tutti gli elementi che non sopportavo).
20) La storia d'amore più bella: You Are My Glory
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Questa domanda ogni anno è un tormento perché mi creo infinite ship, comunque... questa volta voglio dare lo scettro a Yu Tu e Qiao Jing Jing di Your Are My Glory. Non sono una coppia tormentata, né predestinata e nemmeno una power couple (ish), quello che mi è piaciuto è il fatto che abbiano una storia d'amore semplice rappresentata in maniera reale. Yu Tu e Qiao Jing Jing sono due ex compagni di scuola, lei si era dichiarata e lui l'aveva rifiutata. Dieci anni dopo si rivedono, passano del tempo insieme perché lei lo assume per un breve periodo e i sentimenti nascono di nuovo e si approfondiscono. Quando dopo qualche piccolo conflitto (perché sto pur sempre guardando un drama e non un documentario) si mettono insieme, anche il loro stare insieme è quello di una coppia normale, sia intimamente sia non. Quindi abbiamo abbracci, baci, prese in giro, piccoli battibecchi, a volte distacchi per questioni lavorative di entrambi affrontati da persone adulte mature... e nel mentre la storia d'amore cresce con loro, passando di fase in fase, mentre il tempo trascorre come è giusto che sia (tranquilli, non arriviamo a vederli in pensione XD). You Are My Glory non è un drama perfetto (tutto il lavoro di lui è, purtroppo, una noia mortale, e il drama ci ha perso su troppo tempo), e se lo chiedete a me, Mydramalist ha un po' sovrastimato il suo valore, ma è un bel drama, con una delle coppie meglio rappresentate che abbia mai visto (grande chimica di coppia anche per i due attori).
21) Una serie che merita più riconoscenza: Under The Queen's Umbrella
Ho pensato di mettere questo drama perché effettivamente a me non ispirava e non pensavo l'avrei visto. Anche in questo caso, sono stati complici i social. Ho visto qualche scena che ha attirato la mia attenzione e ho iniziato a vederlo. E mi è piaciuto moltissimo, quindi mi sento di consigliarlo e di ritenere che meriti di essere conosciuto maggiormente. Essendo un drama coreano storico che ha anche una componente amorosa molto ridotta passa un po' in sordina, ma in realtà merita di essere recuperato.
22) Miglior colpo di scena: Mezzanotte a Istanbul
Decisamente Mezzanotte a Istanbul fa delle scelte sconvolgenti, in particolare verso la fine.
(SPOILER) Per esempio, non mi sarei mai aspettata che Esra, la nostra protagonista, non fosse affatto nata negli anni '90, ma in un'epoca passata e che si sia ritrovata nel presente da neonata, dopo aver viaggiato nel tempo, finendo quindi a essere cresciuta in un orfanotrofio. Tra l'altro, questa è anche la trama per cui vorrei vedere la seconda stagione.
23) La storia d'amore peggiore: Choosing Spouse By Lottery
Ovviamente... la seconda coppia, composta da Infermierina e Rambo (di lei non ho imparato il nome, mentre quello di lui era obiettivamente facile da ricordare). Hanno una storia che dire scritta con i piedi è essere gentili. Il drama parte da una base in cui, per una nuova leggere, la gente è costretta a fare degli incontri pre-matrimoniali ed è possibile rifiutare un possibile partner solo due volte, alla terza sei obbligato ad accettare. Finite le chance, o ti sposi l'ultimo che ti capita, oppure vieni arruolato nell'esercito per due anni. (SPOILER) Infermierina e Rambo si incontrano a causa di questa legge. In tempo zero iniziano a provare qualcosa, copulano e poi lei, dopo circa una settimana, scopre che lui non le ha mai detto di avere un figlio, quindi lo molla. Poco tempo dopo, scopre di essere incinta, ma non gli dice nulla prima di un anno perché evidentemente non sa cosa significhi ipocrisia. A peggiorare le situazione, glielo dice per messaggio di avere avuto un figlio da lui. Lui, contento della cosa (???), corre da lei, le chiede di sposarlo e lei accetta. Così, completamente a caso. Come affossare un bel drama. La coppia principale invece era meravigliosa.
24) La serie che meriterebbe uno spin-off: Alice in Borderland 1 e 2
Penso sarebbe interessante vedere il "dopo" della gente che ha accettato di rimanere a Borderland, tipo i due sopravvissuti al gioco del Fante di Cuori. Oppure seguire le vicende di qualche altro nuovo personaggio che non abbiamo mai visto.
25) Sei nei guai. Chi chiameresti per tirarti fuori dai casini? Reset.
Immagino che dipenda anche dal tipo di guaio, ma sicuramente il poliziotto di Reset sarebbe un'ottima risposta per tutto, essendo il più efficiente di tutti. E poi è assolutamente indimenticabile il fatto che è il tipo di persona che darebbe ascolto anche alla richiesta di aiuto più fasulla perché preferisce correre comunque in aiuto di chi l'ha chiamato, piuttosto che pentirsi dopo di non averlo fatto se il problema fosse reale. E sì, infatti i nostri lead di Reset non sembravano proprio le persone più sincere del mondo (non per colpa loro), ma pure trovandosi davanti allo scenario più assurdo, il nostro poliziotto del cuore ha salvato la situazione. E chi non vorrebbe chiedere aiuto a una persona così affidabile?
26) Miglior scena d'azione: Reset
Penso che il salvataggio del bus sia veramente una scena d'azione incredibile. Tutti i passeggeri del bus che collaborano per impedire alla colpevole di far saltare in aria la bomba, la polizia che intanto cerca di far fermare il bus e poi la bomba che finalmente viene lanciata lontano, dove non può nuocere a nessuno. E' una scena adrenalinica, che fa trattenere il fiato.
27) Il bacio peggiore: My Dear Brothers
Il titolo giusto: i baci peggiori. Perché non è solo un bacio a far schifo in questo drama, ma tutti! I lead si saranno baciati 7-8 volte e ogni bacio era peggiore dell'altro. Uno in particolare, vede i protagonisti labbra contro labbra che si impegnano a stare perfettamente immobili mentre intanto hanno le palpebre sollevate e gli occhi che guardano di qua e di là. In generale, i drama cinesi hanno questo problema di fondo, cioè che vede gli attori costretti a stare come mummie labbra contro labbra, però ultimamente di attori che si salvano e baciano bene ce ne sono anche parecchi, ma non questa volta. My Dear Brothers che è solo del 2021 fa sfortunatamente cringiare di brutto nelle scene di baci dei poveri protagonisti.
28) Un personaggio che hai odiato: Go Ahead
Non c��era partita. Non c’è personaggio, di tutto il 2022 (e probabilmente non solo), che io abbia odiato quanto la mamma del fratello maggiore di Go Ahead. Ogni volta che compariva in scena, mi faceva infuriare. Quando non c’era, temevo il suo ritorno. Era un ciclo infinito di timore e rabbia. La madre del fratello maggiore era una manipolatrice di prima categoria. Bugiarda. Infingarda. Egoista. Egocentrica. Psicopatica. Per carità, personaggio fantastico, scritto benissimo, ma se l’avessi avuta davanti, le avrei urlato in faccia fino a perdere la voce. Per quanto mi riguarda, i suoi figli stanno meglio lontani da lei, in particolare il maggiore, visto che per tutta la serie non ha fatto altro che procurargli un trauma dopo l’altro. Non era possibile sistemare il loro rapporto, in alcun modo. Anche se lei si fosse redenta (e non l’ha mai fatto, anche nell’ultimo episodio ha compiuto delle scelte sbagliate e una sola giusta, aka andarsene), il suo rapporto con il figlio maggiore è stato talmente rovinato da anni di soprusi e traumi vari, che la cosa migliore che potrebbe fare per lui è sparire per sempre dalla sua vita. Non sempre i rapporti si possono aggiustare e il loro è uno di questi. Ma sto divagando. Non dimenticherò mai come non si sia mai preoccupata o resa conto di quanto lui stesse male in sua presenza, a causa della sua pretesa di tenerlo lontano dalle uniche persone che avevano a cuore il suo interesse, troppo preoccupata di un’unica cosa: sé stessa.
29) Miglior bacio: Bad Buddy
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E' un anno che penso di dare il premio del miglior bacio a Bad Buddy (l'ho visto a gennaio), perché la scena del quinto episodio, in cui finalmente Pat e Pran cedono alla tensione che li accompagna da tempo, è una scena meravigliosa. Non è solo il bacio a essere ben girato, è tutta la scena in sé a colpire e coinvolgere il telespettatore. Dopo aver finalmente messo le carte in tavola ed essersi baciati, i nostri due Romeo thailandesi hanno due reazioni completamente diverse: abbiamo Pat che sorride dolcemente perché ha finalmente trovato il tassello del puzzle che gli mancava (cioè che Pran, molto semplicemente, gli piace come ragazzo) e Pran che invece è travolto dallo sconforto. Lui sa da secoli di amare Pat, ma ora che ha finalmente assaporato il frutto proibito, è convinto che dovrà comunque separarsene perché per loro non c'è futuro visto che i rispettivi genitori si odiano. E' una scena molto intensa e merita che questo premio non le venga portato via. Bonus: Mi è toccato scartare Semantic Error e You Are My Glory, ma anche una marea di altri drama... sapete quanti baci ci sono in 58 drama? Eh, tanti!
30) L'ambientazione migliore: The Sound of Magic
Complice un po' di magia, moltissimi degli scenari proposti nel drama The Sound of Magic erano una gioia per gli occhi. In particolare, il lunapark e le sue attrazioni, soprattutto di notte, grazie a giochi di luci e ai colori erano veramente bellissimi.
31) Il personaggio più stupido: KinnPorsche
Io voglio tanto, tanto bene a Porsche, è anche uno dei miei personaggi preferiti della serie nonostante tutto. Ci tengo un sacco a lui e voglio che sia felice e che la sua storia con Kinn vada sempre alla grande, ma... dannazione, di quante prove hai avuto bisogno, benedetto ragazzo, per renderti conto che forse non era il caso di fidarti di Vegas? E, pure quando te ne sei reso conto, hai lo stesso continuato a concedergli fin troppa fiducia. C'è un limite alla stupidità e tu l'hai ampiamente sfondato.
32) Il personaggio più intelligente: Love Like The Galaxy
Premettendo che è vergognoso che Love Like The Galaxy compaia così poco in questo quizzone (guardatelo, è bellissimo, io l'ho adorato), Niao Niao (interpretata da Zhao Lusi), protagonista di questo drama, mi ha decisamente colpito in modo favorevole. Niao Niao è una ragazza che, per cause esterne, è stata "cresciuta" dalla zia e dalla nonna ed è stata praticamente abbandonata dai suoi genitori che si sono presentati solo dopo quindici anni. Di conseguenza, Niao Niao è una persona con problemi di abbandono e che, lasciata allo sbando e maltrattata dalla famiglia paterna, è cresciuta illetterata e vendicativa, ma anche dannatamente intelligente. Ed è questa la prima cosa che mi ha colpito di lei, fin dai primi episodi. Nota dettagli che altre persone non notano e molto spesso se la cava anche grazia alla sua intelligenza, senza farsi problemi a sfruttare la situazione e tutte le armi in suo possesso.
33) Miglior bromance: Weak Hero Class 1
(SPOILER) Raga, che sofferenza questa bromance. I due personaggi principali di Weak Hero Class e la loro amicizia mi hanno veramente spezzato il cuore. Sono partiti come due compagni di classe che probabilmente non si erano mai rivolti prima la parola (per forza, uno è il primo della classe, l'altro quello che dormiva durante le lezioni), per arrivare a una profonda amicizia. Così profonda che uno dei due non ci ha pensato due volte a vendicare l'amico, anche se questo ha significato farsi espellere e finire in una scuola di livello inferiore (l'unica che lo accettasse). Tra l'altro adoro che, per vendicarsi, Yeon Shi Eun abbia utilizzato le tecniche di lotta che gli aveva insegnato il suo amico.
34) Quale drama meriterebbe un sequel: Mezzanotte a Istanbul
Questo drama è il mio primo e finora unico drama turco. Non ne avevo mai visto prima uno, ma questo ha proprio lasciato il segno. Onestamente, non solo Mezzanotte a Istanbul meriterebbe un sequel, dovrebbero proprio farne uno, perché hanno lasciato aperto un po' di porte alla fine della stagione e di misteri ancora da svelare non ne mancano, anzi! Inoltre, i protagonisti mi sono piaciuti tutti e mi piacerebbe un sacco continuare a seguire le loro avventure in chissà quale anno del secolo scorso. Continuo a incrociare le dita che Netflix ci faccia un pensierino.
35) Una serie per piangere, una per divertirsi e una per rilassarsi: Tomorrow, Crazy Love e Strange Lawyer Woo Young Woo
La scelta per le prime due opzioni è stata un po' obbligata, soprattutto per la serie per piangere, perché guardando la mia lista mi sono accorta che l'unica serie fatta apposta per farti versare lacrime che ho guardato quest'anno è Tomorrow. Drama che te ne fa anche versare in più di un'occasione perché trattando il tema dei suicidi, ha tirato fuori storie da magone unico. Una, in particolare, era incentrata sulla storia di un cane che mi ha distrutto psicologicamente, penso di aver pianto per almeno metà puntata.
Invece, penso che la serie per divertirsi sia decisamente Crazy Love che, anche se non è stata una visione eccelsa, ha sicuramente moltissimi momenti da risata sicura, complice anche l'interpretazione esilarante dei due protagonisti.
Infine, ho trovato Strange Lawyer Woo Young Woo, drama incentrato sulla vita lavorativa di un'avvocatessa autistica, molto rilassante. Nonostante si concentri su dei casi da portare in tribunale, qualcuno con tematiche serie altri meno, la narrazione non era mai eccessivamente pesante e questo ha reso la visione sempre piacevole, portandomi addirittura a rilassarmi nel vedere un episodio. Penso che sia l'unico drama a tema legale che abbia mai visto che mi abbia fatto questo effetto, visto che di solito sono molto seri o fatti per far lavorare il cervello. E' stata una novità piacevole.
36) Una ship fittizia che tu però shippi: Mystery To Iunakare
In questo drama giapponese che parla di un ragazzo dalla folta chioma (interpretato da Masaki Suda) che risolve casi suo malgrado, non ho potuto fare a meno di shippare il protagonista con Inudo Garo, un personaggio che sostanzialmente era pure una guest star. A onor del vero, compare in circa la metà degli episodi, ma è comunque un ruolo piccolo. Nonostante tutto, penso che i due avessero una dinamica fantastica (da una parte un ragazzo qualunque che risolve casi e dall'altra uno che vorrebbe vendicarsi per la morte della sorella) e mi è bastato pochissimo per desiderare che Inudo Garo avesse un ruolo ancora più grande e che quella sorta di amicizia sfociasse in altro. <3 In generale, comunque, anche se il drama ha peccato un po' sulla parte finale (un po' noiosa), ha avuto anche dei casi molto interessanti e il protagonista era una ventata di aria fresca.
37) La vendetta più bella: Big Mouse
(SPOILER)
Un momento in cui ho provato grande soddisfazione è senz'altro sul finale di Big Mouse, quando Park Chang Ho rende radioattiva la piscina del villain principale e lo fa morire così, durante il suo hobby preferito. Big Mouse ha un finale un po' controverso, perché tutta la storyline finale sulla moglie era piuttosto non necessaria e crudele da parte degli autori, ma questa svolta finale ha decisamente addolcito la cosa, così come vedere il lead abbracciare il suo nuovo ruolo come Big Mouse (in generale, comunque, il nuovo drama di Lee Jong Suk è stato decisamente deludente. Peccato).
38) Il finale che vorresti riscrivere. E come? My Dear Brothers
Allora... il fatto è che questo è un drama in cui personaggio x finisce in un altro mondo (di solito wuxia), affronta mille peripezie e poi ritorna nel mondo reale. E dato che molto spesso si vuole dare il contentino, la lead di turno finisce per incontrare nel mondo reale e all'ultimo secondo un personaggio identico al lead che ha dovuto abbandonare. Completamente a caso, e senza una spiegazione. A me questo genere di finale ha rotto le scatole. In generale, preferisco che i personaggi non riescano a tornare a casa (come nel manga Anatolia Story, per fare un esempio. Se ci pensate, ha un che di agrodolce, perché non si può più rivedere la propria famiglia), oppure la cosa si accetta se entrambi sono finiti nel passato (Romance of Tiger and Rose), ma così... Io avrei lasciato che i due fratelli non riuscissero a tornare a casa e rimanessero lì, con tutte le conseguenze del caso, oppure che ritornasse solo uno dei due.
39) Una serie che tutti hanno osannato ma che a te non è piaciuta: Extraordinary You
Okay, non sarà chissà che super serie, però ha un punteggio alto su mydramalist e mi chiedo: perché? E' uno dei drama più ripetitivi che abbia mai visto. Le stesse situazioni continuavano a ripetersi a ciclo continuo, rendendo la visione sempre più stancante e lunga. Di solito, un drama coreano di 16 episodi spezzati in due, sono effettivamente 16 episodi nonostante la divisione, che è solo fittizia. Ecco, qui non lo era affatto. Qui gli episodi sono effettivamente 32, lo stacco si sente da una mezz'ora all'altra, rendendo la visione stancante per il continuo ripetersi di situazioni e dialoghi nonostante la brevità. Il drama era partito anche bene per l'originalità della storia, un personaggio extra di un webtoon che si rende conto di essere tale e cerca di combattere il suo fato, ma a conti fa Extraordinary You si è perso piuttosto presto.
40) Drama droppati?: Detective Chinatown (9 di 12 visti), Nirvana in Fire (2 di 54 visti)
In un certo senso... pochi quest'anno. Il problema di Detective Chinatown è che è divisa in 3 storie per niente bilanciate. Se le prime due sono almeno collegate, la terza ha addirittura personaggi diversi, e sembra anche una serie diversa, perché non ci azzecca un tubo con le prime due storie. La prima storia di Detective Chinatown mi è piaciuta un sacco, la seconda l'ho trovata un po' mediocre e la terza ho dovuto mollarla subito perché noiosissima. Un vero peccato.
Per quanto riguarda Nirvana in Fire, mi è spiaciuto perché sono sicura che sia un ottimo drama, ma non faceva per me. Non ho problemi né con i drama cinesi, né con i drama lunghi, solo che, arrivata al secondo episodio, mi sono resa conto che non c'era niente che mi spingesse ad andare avanti e quindi era meglio mollare.
41) Un momento o una frase che ancora adesso ti è rimasta impressa? Go Ahead
Go Ahead ha un sacco di momenti importanti che restano impressi, ma una scena che voglio assolutamente citare è il fratello maggiore che si addormenta sulla spalla del padre, che finalmente si lascia andare e torna ad essere figlio anziché essere la persona adulta e matura che è dovuta essere per anni per stare dietro all'egoismo intrinseco di sua madre. Il povero Ling Xiao che per anni ha dormito aiutato dai farmaci perché lo stress a cui era sottoposto quotidianamente lo aveva cambiato, in quel momento è solo un ragazzo che si addormenta su un auto in compagnia del padre e che finalmente si permette di essere vulnerabile. Penso sia proprio un bel momento.
42) Un must see che ancora ti manca? My Love From The Star
Un classico dei kdrama del 2013, ma che io ancora non ho mai visto. Non l'ho ancora eliminato nemmeno dai "plan to watch" di mydramalist, perché penso di vederlo prima o poi. Penso che sia il fatto che il lead è un alieno a trattenermi, perché non mi ispira granché come cosa.
Domanda bonus: L'anno scorso la sfida era di vedere un drama On Air e commentarlo. Ci siete riuscite? Come è stata l'esperienza?
Sìììì! Ho portato a termine la sfida! Al pelo... Inizialmente avevo pensato di commentare KinnPorsche guardandolo on air. L'ho effettivamente guardato on air, ma mi capitava in un giorno sbagliato e ho perso il treno (metaforicamente parlando) per iniziare a commentarlo. Quindi alla fine ho scelto War of Y che, destino voleva, si concludeva a metà dicembre, giusto prima della fine dell'anno. Non è stato facile perché ho visto il drama con sub brutti, però è stata un'esperienza interessante. Praticamente uno sfogo settimanale.
42bis) Questa volta la sfida è di vedere entro il 2023:
Un cdrama storico o wuxia
Un drama tratto da un libro/novel/manga/webcomic
Un drama che ha vinto almeno un premio
I'm super ready! Per le prime due, in particolare, non penso avrò problemi
E anche per quest'anno siamo arrivati alla fine!
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susieporta · 2 months
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Il tradimento non è solo un esercizio di sessualità a bassa definizione, io penso che abbia una sua dignità e soprattutto che non debba essere giudicato da figli adulti che, nel condannarlo, pensano di più alla loro quiete perduta che al percorso anche drammatico in cui chiunque di noi, a un certo punto della sua vita, può venirsi a trovare. Tradire un amore, tradire un amico, tradire un'idea, tradire un partito, tradire persino la patria significa infatti svincolarsi da un'appartenenza e creare uno spazio di identità non protetta da alcun rapporto fiduciario, e quindi in un certo senso più autentica e vera. Nasciamo infatti nella fiducia che qualcuno ci nutra e ci ami, ma possiamo crescere e diventare noi stessi solo se usciamo da questa fiducia, se non ne restiamo prigionieri, se a coloro che per primi ci hanno amato e a tutti quelli che dopo di loro sono venuti, un giorno sappiamo dire: "Non sono come tu mi vuoi". C'è infatti in ogni amore, da quello dei genitori, dei mariti, delle mogli, degli amici, degli amanti a quello delle idee e delle cause che abbiamo sposato, una forma di possesso che arresta la nostra crescita e costringe la nostra identità a costituirsi solo all'interno di quel recinto che è la fedeltà che non dobbiamo tradire. Ma in ogni fedeltà che non conosce il tradimento e neppure ne ipotizza la possibilità c'è troppa infanzia, troppa ingenuità, troppa paura di vivere con le sole nostre forze, troppa incapacità di amare se appena si annuncia un profilo d'ombra. Eppure senza questo profilo d'ombra, quella che puerilmente chiamano "fedeltà" è l'incapacità di abbandonare lidi protetti, di uscire a briglia sciolta e a proprio rischio verso le regioni sconosciute della vita che si offrono solo a quanti sanno dire per davvero "addio". E in ogni addio c'è lo stigma del tradimento e insieme dell'emancipazione. C'è il lato oscuro della fedeltà che però è anche ciò che le conferisce il suo significato e che la rende possibile. Fedeltà e tradimento devono infatti l'una all'altro la densità del loro essere che emancipa non solo il traditore ma anche il tradito, risvegliando l'un l'altro dal loro sonno e dalla loro pigrizia emancipativa impropriamente scambiata per "amore". Gioco di prestigio di parole per confondere le carte e barare al gioco della vita. Il traditore di solito queste cose le sa, meno il tradito che, quando non si rifugia nella vendetta, nel cinismo, nella negazione o nella scelta paranoide, finisce per consegnarsi a quel tradimento di sé che è la svalutazione di se stesso per non essere più amato dall'altro, senza così accorgersi che allora, nel tempo della fedeltà, la sua identità era solo un dono dell'altro. Tradendolo l'altro lo consegna a se stesso, e niente impedisce di dire a tutti coloro che si sentono traditi che forse un giorno hanno scelto chi li avrebbe traditi per poter incontrare se stessi, come un giorno Gesù scelse Giuda per incontrare il suo destino. Sembra infatti che la legge della vita sia scritta più nel segno del tradimento che in quello della fedeltà, forse perché la vita preferisce di più chi ha incontrato se stesso e sa chi davvero è, rispetto a chi ha evitato di farlo per stare rannicchiato in un'area protetta dove il camuffamento dei nomi fa chiamare fedeltà e amore quello che in realtà è insicurezza o addirittura rifiuto di sapere chi davvero si è, per il terrore di incontrare se stessi, un giorno almeno, prima di morire, con il rischio di non essere mai davvero nati.
Umberto Galimberti
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ambrenoir · 10 months
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ENERGIA E SESSO
Per chi prende il sesso con molta leggerezza, lascio qui queste informazioni.
I chakra si rigenerano ogni 7 anni, quindi se stai con una persona anche solo una volta, la sua energia rimarrà con te per 7 anni. Sempre se non sai come purificarti.
Quando fai sesso con qualcuno, inizia tutto un processo energetico.
Principalmente i chakra radice (Muladhara) di entrambi, si uniscono e da questa intimità le aure si fondono per creare una grande energia aurica intorno ai due.
Attraverso la separazione, lascia un'impronta energetica e karmica.
Più relazioni hai con una persona, più profonda è la connessione.
Ecco perché a volte ricordi così tanto del tuo/a ex o con chi sei diventato intimo/a; in questo modo cambi le tue vibrazioni e crei legami energetici che li uniscono dove poi continuano a trasmettere energia a livello sottile.
In ogni relazione, si acquista una parte dell'energia dell'altra persona. Se hai rapporti con persone prevalentemente dense, incoscienti, prive di luce e amore, instabili, allora acquisisci la stessa cosa...
Si cambia in un paradigma dove niente ti rende felice pur avendo tante ragioni per esserlo.
Se l'altra persona ha fatto qualcosa che ha segnato il suo karma, tu lo acquisisci e può attirare esperienze dolorose.
Al contrario, se hai una relazione con qualcuno consapevole, pieno di luce, pieno di amore e che mantiene pulita la propria energia, si genera un meraviglioso scambio di energia positiva per entrambe le persone. Entrambi crescono in amore e consapevolezza.
L'energia dell'amore e della sessualità è così grande e magica che vibra così in alto da raggiungere uno stato di coscienza espanso. Quell'energia rimane ad entrambi come nuovi codici di luce.
Se vai a letto con una persona che attualmente ha già un partner, di conseguenza acquisisci l'energia di quella persona e del partner (e dei soci del partner).
Non ci sono colpevoli, solo incoscienti conseguenze. Sei il capo di te stesso, puoi cambiare quando decidi.
Perché attiriamo nella nostra vita persone le cui relazioni con noi sono vuote, dolorose e dense?
- Primo, dalla vibrazione: attiriamo ciò che vibriamo.
- Secondo, per l'apprendimento: l'altra persona è un riflesso di te, ti mostrerà le tue ombre in modo che tu possa riconoscerle e lavorarci.
- Terzo, per conflitti interni: non hai imparato ad amare, non hai imparato a Valorizzare...
Di conseguenza, ci relazioniamo con persone dello stesso livello vibratorio. Ci si può anche legare ("innamorarsi") ad una persona così, con l'incapacità di amarsi e valorizzarsi fino a quando non si finisce per usarsi. Perché percepisce vibrazionalmente il tuo bisogno di Amore, ma riflette solo il tuo rapporto con te stesso.
Ama te stesso e amerai gli altri e gli altri ameranno te.
Questo non è un invito a non fare sesso, anzi, bisogna fare l'AMORE tutte le volte che si vuole! Ma prima ancora vibrate, per attrarre una persona con cui stare stabili e aiutarvi a crescere e non a demolire il lavoro evolutivo.
Le persone che hanno buone VIBRAZIONI sanno scegliere AMORE e LUCE.
Non andare mai a letto con qualcuno con cui non vuoi stare, non farlo per vendetta o perché devi, abbasserà ulteriormente la tua energia.
- MonolituM
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