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#servizi giuridici per l'impresa
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Finalmente!!!!
Finalmente ho tra le mani la pergamena della mia laurea 💙
Quale miglior autoregalo per il mio compleanno 😁
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LA CITTA’ NON HA BISOGNO DI “CIME”, MA DI UOMINI DI SERIA E BUONA VOLONTA’.
Le vicende giudiziarie recenti e meno recenti, in cui sono stati coinvolti tantissimi amministratori, hanno messo a nudo una realtà di diffusa illegalità nella quale versano gli enti pubblici. Dette vicende hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica il problema relativo alla "giusta" amministrazione delle nostre città. Invero, ormai, volge al tramonto l'epoca dell' “idiota", seppure onesto, che, datosi alla politica, nel giro di pochi anni, mercé l'intervento - non disinteressato - del papavero parlamentare, è diventato amministratore di una città e, supinamente, ha firmato tutte le carte passategli dall'usciere dell'ente, senza rendersi conto del contenuto. Ormai, anche detto "idiota" sa che il parlamentare non è sempre in grado di proteggerlo ed ha imparato alcuni "numeri" e termini giuridici, a motivo della continua frequenza: art. 323 c.p. (abuso d'ufficio), art. 314 (peculato), art. 317 c.p. (concussione), art. 318 c.p. (corruzione) e, in ultimo, il "numero" ed il termine raggelanti: art. 285 c.p.p. (custodia cautelare in carcere). Tanti guasti (seppure a volte in tutta buona fede) hanno arrecato simili amministratori alle nostre città: gli uffici della pubblica amministrazione sono sprovvisti di persone competenti e volenterose, atteso che i concorsi per lo più sono stati vinti non per meriti, bensì per raccomandazione; l'assistenza alle persone bisognose è stata erogata a chi bisogno non aveva; sono sorte opere pubbliche del tutto inutili, tranne a chi la tangente ha intascato; si è fatto scempio del territorio per agevolare l'amico o per aumentare il volume della propria borsa; si è, volutamente o semplicemente per imperizia o negligenza, posto un freno allo sviluppo economico e di converso si è alimentata l'attività illegale. Un fatto, comunque, è certo: amministrare è difficile. Oggi, a differenza di come avveniva nell'antica Roma, si possono direttamente ricoprire altissime e delicatissime cariche pubbliche senza percorrere "cursus honorum" alcuno. Eppure la nostra legislazione in materia è molto complicata e, con fatica, non sempre si riesce a trovare il filo d'Arianna. Basti pensare che, a tutt'oggi, sono vigenti, nella materia, leggi nazionali del 1800 e che la legislazione regionale si interseca e si accavalla con la legge nazionale e con le direttive comunitarie europee, creando non pochi problemi di interpretazione e di applicabilità. Ma non è finita. A complicare la situazione interviene una copiosa mole di circolari ministeriali ed assessoriali che, lungi dal fare luce, crea altra confusione. Con il passare degli anni, poi, aumentano i compiti assegnati all'ente territoriale, che assume sempre di più i connotati di un ente esponenziale di interessi sempre più sociali e sempre più sofisticati. Se amministrare nella generalità dei casi è difficile, il problema della governabilità in Acireale si pone in termini quasi drammatici, a causa del suo prolungato immobilismo e della mancanza di progettualità dei suoi amministratori. Andiamo, però, in ordine. Il punto di partenza per la rinascita di Acireale è la riscoperta della sua identità e la riaffermazione della propria dignità e della propria vera immagine. L'impresa è ardua, ma non impossibile. Essa passa attraverso l'attuazione di un programma a breve e a lunga scadenza, ma passa anche attraverso la riscoperta della storia di Acireale, delle sue opere artistiche e delle sue bellezze paesaggistiche e attraverso il ricordo dei suoi uomini illustri. All'uopo appare altresì necessario migliorare il tenore culturale della Città, possibilmente tentando di promuovere l'istituzione di una scuola che sia unica nel suo genere, ma anche facendosi carico di iniziative varie e ciò in sintonia con le scuole esistenti. Interessante sarebbe la istituzione permanente di un premio letterario o qualcosa del genere, per ricordare un nostro concittadino illustre (per esempio Pietro Paolo Vasta). L'esigenza della moralizzazione della vita pubblica passa sopratutto attraverso l'attuazione della legge sulla trasparenza. Il Comune dovrà, all'uopo, rendere effettivo il diritto del cittadino all'accesso ai documenti e deve sempre più coinvolgere il cittadino stesso nell'iter formativo degli atti pubblici. In relazione ai maggiori compiti acquisiti dal Comune, che difficilmente potrà assolvere compiutamente da solo e con i mezzi tradizionali, vanno potenziate, incoraggiate e sostenute le associazioni di volontariato, culturali, sportive, teatrali, musicali, parascolastiche e cosi via. Attenzione va posta alle problematiche giovanili, cosi come va posta attenzione alle problematiche femminili, mai prese in seria considerazione dalle precedenti amministrazioni. Vanno curati i collegamenti viari e funzionali con i comuni viciniori, con i quali va, almeno di fatto, costituito un consorzio per la gestione di servizi comuni e per il decollo del turismo in tutta la zona. Tali collegamenti viari e funzionali si appalesano necessari solo se si pone attenzione che gli acesi, in effetti, non sono 52.329 (quelli effettivamente abitanti in Acireale ), ma perlomeno 70.000, atteso che molti di loro, per necessità abitative, si trovano nei viciniori comuni di Acicatena e di Aci S. Antonio. Se, poi, si osserva un po' di più la realtà, si noterà facilmente che gran parte dei non acesi abitanti nei comuni vicini gravitano su Acireale per i più svariati motivi. In relazione ai mutati rapporti della popolazione residente nel centro e nelle frazioni e alle accresciute esigenze di tutta la popolazione, vanno potenziati e decentrati i servizi, fino all'eventuale varo di un vero e proprio decentramento amministrativo con apposite circoscrizioni. Vanno presi di petto e seriamente attenzionati i problemi della pianificazione urbanistica per creare condizioni di vivibilità e quelli annosi relativi allo smaltimento delle acque luride e pulite e, comunque, alla rete idrica e fognante. A proposito in particolare modo del piano regolatore generale e dei piani attuativi, bisogna sfatare la tesi secondo la quale gli stessi sono il toccasana per l'economia. Gli strumenti urbanistici, infatti, creano occasioni di lavoro per la durata di pochi anni (sopratutto in Acireale, ove il territorio non urbanizzato è molto limitato), ma creano ridottissimo reddito e possono, di converso, determinare uno spostamento di denaro da Acireale ad altri luoghi: la materia prima ed i vari prodotti finiti (cemento, ferro, mattoni, porte, finestre, etc.) vengono prodotti e venduti altrove, con conseguente fuga di capitali da Acireale. Cosi stando le cose, scevri da preoccupazioni d'ordine economico e tenendo comunque presenti le esigenze di creazione di immediate occasioni di lavoro anche nel settore edilizio, il problema edilizio va risolto con riferimento ad altri parametri. E' evidente che gli strumenti urbanistici dovranno prevedere un incremento edilizio, ma dovranno sopratutto prevedere un armonioso e sufficiente incremento delle strutture pubbliche. "Nota dolens" per Acireale, cosi come per il resto delle città, è data dal problema dell'occupazione lavorativa. Da secoli l'economia trainante di Acireale è stata costituita dalla agricoltura e dalla industria collegata alla prima (e cioè, più esattamente, dalle industrie di derivati di agrumi). Caduti in disgrazia detti settori lavorativi, si impone la ricerca di altre forme di attività lavorativa, anche per scongiurare che un'economia criminale (cioè gestita con metodi legali da criminali o gestita illegalmente da criminali) possa affossare completamente Acireale. Le occasioni di lavoro possono essere fornite dal Comune, che ne deve creare i presupposti e che deve combattere l'abusivismo. Particolarmente, oltre a quello dell'agricoltura (che, a tutt'oggi, ovviamente da' qualche possibilità), vanno tenuti presenti quattro settori: a) commercio; b) artigianato; c) ristorazione; d) turismo. I primi tre settori potrebbero avere fortuna con adeguati ed oculati piani comunali (a tal fine l'ente comunale, in particolare, dovrà agevolare i piccoli e i medi punti vendita e di artigianato, onde dare una spinta all'economia cittadina e onde scongiurare il pericolo –peraltro già disgraziatamente in atto- di desertificazione della Città) e con la "fantasia", professionalità e buona volontà di chi vorrà dedicarsi a detti settori. La fortuna, però, di Acireale potrà venire dal turismo, settore mai seriamente sfruttato. La Città vanta pregevoli opere artistiche e pregevoli siti paesaggistici. Particolare attenzione va posta ai ruderi archeologici di Santa Venera al Pozzo, ricadenti tra i comuni di Acicatena e di Acireale, che potrebbero contribuire notevolmente a ridare ossigeno all'economia acese e catenota. Già nel 1986 il Consiglio Comunale di Acicatena approvò all'unanimità una mia proposta tendente al varo di uno strumento urbanistico intercomunale per la valorizzazione culturale e turistica della vasta zona che va dall'Eremo Sant'Anna alle "Chiazzette" (questa proposta sostanzialmente prendeva in esame i luoghi da dove è iniziata la storia delle Aci: Eremo Sant'Anna, Aci San Filippo, Reitana, Vampolieri, zona dei Mulini ad acqua, Anzalone, Santa Maria delle Grazie, Capomulini, Chiazzette). Detta proposta non ha avuto un seguito anche perché arenatasi presso il Comune di Acireale. E' da ritenere che il decollo turistico di tutta la zona può avvenire attraverso una seria programmazione della Città Metropolitana e di alcuni comuni viciniori (Acireale, Acicatena, Aci S. Antonio, Valverde, Acicastello....), con il varo di piani urbanistici intercomunali, con iniziative culturali e turistiche. L'attuazione del programma, comunque, dovrà avvenire sulla scorta di quanto suggerito da autentici esperti del settore turistico. La storia relativamente recente di Acireale è stata segnata, per molti aspetti negativamente, dalla vicinanza di Catania, dalla quale città, per colpose od errate valutazioni dei nostri amministratori, rischia sempre più di essere fagocitata. Se Acireale ha perso l'opportunità di essere eretta a provincia ovvero –oggi- a città capofila di un libero consorzio comunale (libero consorzio comunale ancora oggi ipoteticamente, ma molto difficilmente, istituibile), non deve perdere l'opportunità di fungere da efficace guida nel vasto territorio dell' Acese. La Città, poi, non ha bisogno di "cime". Ha bisogno di uomini normali, che vivono la realtà della propria Città e che del destino della stessa partecipano. Nando Gambino
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Un post su di me sul facebook della Riserva 🤩
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Post per me, per farmi forza come feci ormai 3 anni fa per la maturità.
Daje A. stringi i denti per queste 2 settimane, pensa che il 4 luglio comunque vada finalmente ti sarai tolta questo esame che è diventato il tuo maggior incubo portandotelo dietro e tendendo a rimandarlo sempre più in là. Oramai non hai scelta questa è la data, entro questa data devi essere pronta per superarlo.
È solo un esame ed è il penultimo.
Ce la stai facendo.
Ogni esame dal primo che hai fatto ti sembrava impossibile da superare eppure li hai passati tutti al primo colpo e tutti alla grande.
Ora so che sei stanca, che inizi a pensare di non avere più cassetti vuoti nel cervello da riempire con queste ennesime nozioni e norme, ma metticela tutta.
Ripeto sono solo 2 settimane
Fai un countdown se ti può fare stare meglio e non farlo se ti mette più ansia di quella che hai già.
Non ti imporre di dover sapere tutto alla perfezione ma cerca di comprendere il senso di ciò che stai studiando.
E soprattutto non farti divorare dai sensi di colpa se vedi di non esserti mossa molto nello studio i primi giorni.
Devi solo trovare quello stimolo, quell'attacco e poi parti in quarta.
Lo hai fatto anche con lo scorso esame, primi giorni massimo 5 o 10 pagine e poi bam a botte di 40 alla volta.
Tranquilla riuscirai a superarlo
Non pensare che quelle sono le domande ricorrenti perché non è detto che ti chieda quelle stesse domande
Vai avanti come hai sempre fatto senza saltare nessun argomento ma senza fermarti troppo su nessuno
Piano piano anche se il tempo è poco ce la farai.
Credo in te.
Per darti la massima carica ti voglio ricordare i successi fin'ora ottenuti superando gli esami universitari:
- teoria dell'interpretazione e argomentazione giuridica 28
- storia del diritto medievale e moderno 30
- filosofia del diritto 27
- diritto privato 27
- idoneità lingua francese ✓ (a detta della prof un'inidoneità che vale 30)
- economia politica 24
- istituzioni di diritto romano 23
- diritto costituzionale 23
- gestione delle risorse umane 30
- diritto amministrativo 23
- diritto internazionale 30
- diritto pubblico dell'ambiente 30
- diritto commerciale 24
- informatica 30
- diritto privato comparato 30
- diritto tributario 30
- diritto sindacale 28
- ragioneria 30
- diritto del lavoro 30
- diritto penale 30
Ora mancano solo 2 trofei da portare a casa :
- diritto processuale civile
- diritto dell'UE
E poi potrai pensare con calma (mentre svolgi i tirocini) a preparare l'ultimissimo step la tesi di laurea.
Una cosa alla volta!
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Top 10 del giorno della mia laurea:
- vedere il meraviglioso bouquet con i 3 girasoli che avevo chiesto 🌻oltre alle roselline (non mi aspettavo pesasse così tanto ahah) e ovviamente la corona d'alloro con quei luuunghi nastri rossi, roselline e bacche 🌹
- sentire un maniera offuscata, per la troppa emozione interiore, la presidente della commissione che diceva 108 come voto di laurea e la proclamazione a Dottoressa in Servizi Giuridici per l'Impresa! 👩🏻‍🎓
- vedere lo sguardo orgoglioso e felice del mio relatore nei miei confronti ed essermi fatta firmare la tesi come ricordo oltre ad avergli lasciato una bomboniera con una certa utilità (non posso dire di più per non rovinare la sorpresa a qualche amico-lettore) ✍🏻
- lo scoppio dei tubi di coriandoli all'uscita dall'università, gli applausi e i complimenti anche da persone sconosciute (che carini) e da vecchi colleghi di università e delle superiori. Oltre alle foto di rito davanti e e dietro alla famosa colonna all'esterno dell'uni (anche quella con la gamba alzata a mo'di salto tanto trendy sui social) 👏
- brevi festeggiamenti in famiglia sulla panchina con qualche dolcetto e un bicchiere di spumante come pranzo🍾
- foto con lo sfondo dei calanchi (tema della mia tesi) 📸
- la chat con una delle collaboratrici della Riserva e il Direttore della stessa (vogliono pubblicare la mia tesi sul sito della Riserva e fare un post su di me con tanto di foto!) 🤩
- sorpresa al bowling con un angolino dedicato tutto a me sulla pista in cui ho giocato: palloncini tematici, foto e fascia con la scritta dottoressa 🎈
- sorpresona del regalo di gruppo del bowling: un buono per comprare una nuova boccia! 🎳
- taaaaanti abbracci e complimenti da parte di tutti 🥰 ed esprimere un bel desiderio spegnendo la candelina 🍰 e il botto del tappo dello spumante che fuori all'università ha colpito lo zio e al bowling il proprietario che mi ha mandata a quel paese in maniera scherzosa mentre tutti facevamo il coro "è lui il prossimo!"
A contornare tutta la giornata le risate con le mie amiche in chat e la notizia di un miglioramento di salute di una di loro 💓
Così tanta felicità in un giorno in cui sotto i riflettori c'ero soltanto io 😆
Tanto da dimenticare quanto male mi facevano i piedi e la stanchezza della salita ai calanchi ahahah
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In cosa ti laurei?
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