Chi è andata a passare un paio d'ore in libreria a svoltare un lunedì e a cercare regali? E chi si è innamorata di altri millemila libri? Santa pazienza *_*
Alla fine ne ho presi 4, oltre a quelli che ho già da parte, e tutti gli altri li ho salvati nel cuore (e nella memoria del telefono con le foto u_u) quello della cucina indiana mi sa che lo prenderò per una mia amica, se le piace c'è anche la versione della cucina cinese e thailandese mi pare.
Invece La fioraia di Sarajevo e Io parlo come un fiume, che ho preso per un'altra amica, sono della stessa casa editrice, la Orecchio Acerbo, che voglio tenere d'occhio in futuro perché mi sembra molto nelle mie corde ^_^
Noi siamo tempesta l'ho già preso e letto e amato molto, ma ho voluto metterlo nel gruppo per ricordarmi le alternative per i vari destinatari. A mio nipote, dopo il Diario da distruggere e Noi inarrestabili, ho preso Io dico No - Storie di eroica disobbedienza, perché da zia mi sento in dovere di fomentare la vena ribelle delle giovani generazioni u_u
Invece per le mie nipotine alcune scelte sarebbero troppo in anticipo e altre troppo in ritardo, quindi sono ancora indecisa... dovrò fare il grandissimo sacrificio di passare altre ore in libreria, mi sa, eh già già che sofferenza...
In questi giorni la recensione più bella (escluse quelle dei ragazzi, ovvio) di Sette abbracci e tieni il resto (Rizzoli) compie 4 anni, e mi pare di non averla mai postata.
"Cesellato come una miniatura, frizzante come una bibita gassata, con una cura così minuziosa, certosina e chirurgica per le parole che quasi le senti, le parole, rabbrividire di piacere e ridere, o nascondersi, o svelarsi timide e nude o mostrarsi addobbate a festa: "Sette abbracci e tieni il resto" di Stefano Tofani è una sferzata di bellezza, poesia e umorismo che spazza via per un attimo il piattume di molta pseudo letteratura (non solo) per ragazzi.
Esilarante e surreale, è saturo di quel pensiero irriverente e profondo che non si ferma a piagnucolare o predicare ma attraversa il quotidiano e lo mostra e lo racconta con leggerezza calviniana, colpendo netto, dritto al centro, a caccia di sfumature ma senza inutili orpelli. C'è il piacere vero, puro, del raccontare. Ci sono pagine dove si ride, forte, altre dove il cuore si strizza e ci si emoziona. In alcune mi son fermata a pensare "oh, caspita, che bello detto così".
C'è una storia che non perde un respiro o una battuta, a volte suonando in controtempo. C'è tutta quell'ironia feroce degli adolescenti, usata come arma e scudo, come scherzo e pozione per attraversare se stessi e il mondo. C'è tenerezza, aspra e dolce, come certi fruttini selvatici che racchiudono tutti i sapori e li fanno esplodere al primo morso. C'è un modo di raccontare la nostalgia e la mancanza che ti vien voglia di abbracciare l'autore perché caspita se ha ragione, non serve spiegare e si capisce benissimo ed è proprio così, certi vuoti diventano quel cercare, quel cullarsi nel ricordo srotolandolo al tempo presente.
Ci sono pensieri contorti e aggrovigliati, di quando la vita ricorda quei giochi di enigmistica in cui seguendo un filo devi trovare la via, ma il filo giusto non lo trovi e provi e riprovi, e tutto dura un attimo mentre il tempo si dilata, dispettoso. Si legge d'un fiato, ma resta a lungo, come i profumi, quelli buoni, quelli che restano impigliati nel tempo, nella memoria. Assolutamente da scoprire.
A pagina 54 c'è uno dei passaggi più esilaranti e geniali che io abbia letto fino a oggi. Di righe sottolineate tante. Tante proprio."
Non si è mai troppo grandi!!
#apriamoipacchi #regalinatalizi #lagioiadellattesa #perfettamentechic
Che curiosità la vigilia di Natale l’attesa della mezzanotte per scartare i pacchi natalizi.
Si dice:
… lo si fa per i bambini.
E dove i bambini sono tutti grandicelli???
E’ inutile, non lo ammetteremo mai ma, scartar i pacchi natalizi, piace quasi a tutti!!!
Anche se … seguiranno commenti e critiche e risate collettive nell’apertura dei vari pacchetti, orgogliosamente i giorni a seguire,…
Il 23esimo giorno del calendario dell'avvento di around the table, con gli amici di @Hirtemis, cela DEFCON (@giochiuniti), un wargame che porta sul tavolo un'esperienza di gioco realistica ed appagante, riducendo al minimo l'alea spingendo il focus del gioco sulla programmazione strategica di ogni nostra mossa. Altro fattore fondamentale, la certezza della durata della partita: in Defcon potrete si fare la notte a giocare, senza fare la stessa frustrante partita! boardgame
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Chi riceverà il tuo regalo scoprirà un mondo tanto nuovo quanto fantastico e, a seconda del livello scelto, potrà provare l'emozione di diventare apicoltore per un giorno, entrando a contatto stretto con la Natura e le api, un mondo che lo affascinerà senz'altro!
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