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#poesie da amare
francesco-nigri · 6 months
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Hebe Munoz e Francesco Nigri a Siviglia per il libro di poesie d'amore HEFRA
Hebe Munoz e Francesco Nigri a Siviglia per il libro di poesie d’amore HEFRA La poetessa italovenezuelana Hebe Munoz ed il poeta italiano Francesco Nigri, sposi dall’aprile di quest’anno, saranno a Siviglia dal 12 al 22 novembre – Hotel Don Paco – per incontrare amici e follower e presentare il loro primo libro di poesie d’amore scritto assieme “HEFRA amarsi amarse”, il più recente di circa 12…
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 4 months
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Guardare un corpo nudo può essere eccitante, toccarlo può essere inebriante, ma guardare una mente nuda e senza difese può esserti fatale. Sono Virginia e voglio condurti con me nel mio intricato mondo, dove il dolore e il piacere si fondono in un unico sospiro.
Un viaggio all’interno delle mie innumerevoli emozioni e dei miei mille dubbi, attraverso il mio universo di contradizioni che mi rendono in costante lotta con me stessa.
In questi racconti, pensieri e poesie uso come metafora il bdsm per raccontare del dolore che spesso attanaglia la mia anima, rendendola incapace di trovare pace.
Questo libro è un viaggio all’interno delle mie insicurezze e alle mie paure, un viaggio che affronto da sola alla ricerca di quella sensazione di pienezza che posso ottenere solo imparando ad amare me stessa, con tutte le mie sfumature e i miei difetti.
È un doloroso viaggio introspettivo che affronto con sofferenza ma anche con molta tenacia per arrivare al mio bene superiore: Amarmi.
Sono pronta a portarti con me e partire, quindi scegli bene la tua safeword e che il viaggio abbia inizio!
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belladecasa · 3 months
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Qual è la tua idea di amore?
Io sto cercando di dormire ti rendi conto? Che prendo due sonniferi diversi per dormire? E tu vuoi rovinarmi? Vuoi frantumare ulteriormente queste macerie? E allora ok per me va benissimo solo che non esiste UNA idea di amore o almeno non per me che ho solo tante idee contemporaneamente e che cambiano, si evolvo, si cancellano, si cristallizzano, si contraddicono, nel tempo ma anche nell’immediato: ho pensato che l’amore fosse fulmineo o non fosse, fosse il primo sguardo; poi ho pensato che fosse il lento conoscere qualcuno di cui ti potevi fidare veramente, dire ogni cosa di te anche la più sordida, anche se magari non ti faceva subito ribollire il ventre di stelle. Non sento le stelle? Non sono sulle stelle, quindi non amo? Non è detto. Io all’inizio Giorgio non lo amavo mica, amavo un altro, ma Giorgio era speciale quindi perché no? E sono finita dopo qualche mese a sentire dolore alle braccia quando non lo vedevo. Proprio il mio corpo non poteva sopportare la sua assenza. Non potevo stare sola e degiorgizzata (come direbbe Wallace). E mi ricordo che io e Giorgio ci amavamo tanto che certe volte ci fermavamo nelle piazzole di sosta per baciarci, quando ci fermavamo al semaforo ne approfittavamo per baciarci. O scopavamo così in giro perché ci amavamo troppo. E prima t’avrei detto che l’amore è questo, che tu solo per baciare qualcuno faresti di tutto, la più grande pazzia di cui sei capace oppure proprio piccoli gesti ridicoli, appunto fermarti in tutte le piazzole di sosta per limonare. È la voglia di morire se l’altro non ti ama più o non ti vuole, l’amore e la morte sono vicini, soffrire per l’amore è il sentimento più simile al soffrire il lutto, con l’aggravante di non poter avere quella persona per sua scelta. È un lutto e un suicidio. Ma è pure accomodante. Conosci il detto ogni scarrafone è bello a mamma sua? È accomodante perché puoi permetterti di essere debole, patetico, brutto, mediocre, ma hai vicino qualcuno che sempre ti vedrà bellissimo, divino, come una madre con il figlio, perché l’amore è idealizzazione. Lo avevo idealizzato, si sente dire spesso da chi parla per luoghi comuni, che sono sempre veri (anche qui mi aiuta Wallace) e infatti è vero ma non nell’accezione che si dà per scontata: non amavi davvero perché idealizzavi, no! Idealizzavi in quanto amavi. È semplice. E finisce nel momento in cui riporti a terra la persona che col tuo amore viveva tra gli dei.
Avrei forse fatto meglio a parlare direttamente con la letteratura quindi ti lascio lampo l’incipit di una delle mie poesie preferite che mi guida ad avere sempre voglia di amare di nuovo:
Solo l’amare, solo il conoscere
conta, non l’aver amato,
non l’aver conosciuto. Dà angoscia
il vivere di un consumato
amore. L’anima non cresce più.
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fridagentileschi · 4 months
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Malva Marina Reyes Hagenaar, la figlia abbandonata di Neruda
Il poeta cileno, Pablo Neruda,ha avuto un'unica figlia dalla prima moglie, María Antonia Hagenaar Vogelzang di origine ebraica che lui aveva ribattezzato ''Maruca''. La bambina nata a Madrid, al principio era stata accolta con gioia dal poeta..fino a quando non seppe che la bimba era affetta da idrocefalia, allora non ci pensera' due volte ad abbandonare mamma e figlia-
Tornera' in Cile a scrivere le sue poesie e a vivere nuove storie d'amore. La moglie che gli neghera' il divorzio provera' a chiedergli aiuto per la figlia che non puo' ne' parlare ne' camminare ma non ricevera' piu' nulla.
La moglie con l'aiuto di un amico andra' a vivere nella capitale olandese essendo lei di origine olandese.
Le difficoltà si susseguono. Maruca vive in pensioni , il denaro si esaurisce e sua figlia, con il cervello sempre più pieno di liquido, richiede molta più attenzione. Attraverso organizzazioni religiose come Christian Science, Maruca riesce a trovare una famiglia di olandesi residenti a Gouda. Hendrik Julsing e Gerdina Sierks che si accordano per prendersi cura della bambina mentre sua madre cerca lavoro a L'Aia, a meno di un'ora di auto. È trattata come una di famiglia fino alla sua morte, ad otto anni, il 2 marzo 1943. Assumono persino una babysitter, Nelly Leijis, per dedicarsi esclusivamente alla bimba.
Maruca, nel frattempo, non rifiuta nessun lavoro. Si offre di pulire i pavimenti, prendersi cura dei malati, qualunque cosa serva per aiutare la figlia indifesa.
Non ha piu' i genitori e sua figlia cammina verso una fine drammatica. Attraverso la mediazione trova finalmente lavoro, anche se non ben pagato, presso l'ambasciata spagnola a L'Aia. È sotto il comando di José María Semprún, padre dello scrittore Jorge Semprún, poi espulso nel 1964 dal Partito Comunista di Spagna (PCE), che Pablo Neruda ammirava così tanto. Ciò che questa donna deve ancora soffrire non lo immagina.
Poco prima della fine della seconda guerra mondiale, María Antonia fu arrestata dai nazisti - non per essere ebrea, ma per avere un passaporto cileno - e internata nello stesso campo di concentramento dove si trovava Anna Frank. Da Westerbork, progettato per ospitare 107.000 prigionieri, di cui circa 60.000 morti, per lo più ebrei e zingari ai crematori e alle camere a gas di Auschwitz e Treblinka, in Polonia. Maruca vi trascorre un mese tra filo spinato, soldati delle SS e cani addestrati a uccidere. Ma questa volta la fortuna non le avrebbe voltato le spalle. Quando il campo fu rilasciato (15 aprile 1945) dalle truppe canadesi, trovarono vivi solo 876 prigionieri. E tra questi, la moglie abbandonata di Neruda. Nove giorni prima dell'apertura delle porte dell'inferno, Anna Frank, la sua vicina di campo, morì lì.
Non è rimasto nulla di Maria Antonia Hagenaar. Non una lapide che indica la fine del suo percorso . Tre anni dopo il suo rilascio, si reca in Cile per cessare il doloroso capitolo nerudiano. Nel novembre del 1948 firmò il divorzio e un accordo finanziario. Gli ci voleva ancora per tornare in Olanda. Dicono che sia diventata dipendente dall'oppio. Fino a che un cancro la uccise, nel 1965, a L'Aia,ha chiesto di essere seppellita non lontano dalla tomba dove sono i resti della sua amata Malva Marina, che non smise di visitare fino alla fine dei suoi giorni.
L'esistenza di queste due creature e' stata ignorata fino ad ora e sfido a trovarne traccia nella patria di Neruda, il poeta che canto' l'amore come pochi...ma come tanti non seppe amare mai.
Incredibile come nella storia dei comunisti non si trovi un solo essere degno di essere chiamato umano!
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1vidapoeticando · 4 months
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Sempre amei o céu, tanto de dia, quanto a noite...Aprecio sua beleza e inspiração que ela nos dá...As vezes me sinto como a lua, solitária, porém, fazendo companhia a todos ao meu redor...Já amei tanto uma pessoa que para mim era como se ela fosse o meu universo...Sentia o amor tão grande, que a alegria transbordava a todos ao meu redor...Quando amar alguém, seja o melhor até o último dia...E sempre valorize o amor de cada um por você...Não deixe de demonstrar, e não ignore uma pessoa que te ama...Uma pessoa que prepara para você, textos lindos e fofos, e poesias...Que da o melhor de si todos os dias...Uma pessoa que se preocupa e tem saudades de você...Que te ama incondicionalmente...Neste fim as palavras não são minhas, mas são verdades, nunca ignore, porque talvez um dia você poderá acordar e perceber que perdeu a lua enquanto contava as estrelas...
Siempre me ha encantado el cielo, tanto de día como de noche... Aprecio su belleza y la inspiración que nos da... A veces me siento como la luna, sola, pero haciendo compañía a todos los que me rodean... Ahora amé un persona tanto que para mí era como si fuera mi universo... Sentí el amor tan grande, que la alegría desbordaba a todos los que me rodeaban... Cuando ames a alguien, sé el mejor hasta el último día... Y valora siempre el amor de cada persona por ti... No dejes de demostrarlo, y no ignores a una persona que te ama... Una persona que prepara para ti, bellos y lindos textos, y poemas... Que te da lo mejor de ti cada día... Una persona que te importe y te extrañe... Que te ame incondicionalmente... Al final las palabras no son mías, pero son verdades, nunca las ignores, porque tal vez algún día tú despertarás y te darás cuenta de que perdiste la luna mientras contabas las estrellas...
I have always loved the sky, both day and night...I appreciate its beauty and the inspiration it gives us...Sometimes I feel like the moon, lonely, but keeping company with everyone around me...Now I loved a person so much that for me it was as if they were my universe... I felt the love so great, that joy overflowed to everyone around me... When you love someone, be the best until the last day... And always value each person's love for you... Don't fail to show it, and don't ignore a person who loves you... A person who prepares for you, beautiful and cute texts, and poems... Who gives the best of you every day... A person who cares and misses you... Who loves you unconditionally... In the end, the words are not mine, but they are truths, never ignore them, because maybe one day you will wake up and realize that you lost the moon while counting the stars...
Ho sempre amato il cielo, sia di giorno che di notte...apprezzo la sua bellezza e l'ispirazione che ci dà...A volte mi sento come sulla luna, solitario, ma in compagnia di tutti quelli che mi circondano...Ora ho amato un persona così tanto che per me era come se fosse il mio universo... sentivo l'amore così grande, che la gioia traboccava in tutti quelli intorno a me... Quando ami qualcuno, sii il migliore fino all'ultimo giorno... E valorizza sempre l'amore di ogni persona per te... Non mancare di dimostrarlo, e non ignorare una persona che ti ama... Una persona che prepara per te testi e poesie belli e carini... Chi ti regala il meglio di te ogni giorno... Una persona che si prende cura di te e che ti manca... Che ti ama incondizionatamente... Alla fine le parole non sono mie, ma sono verità, non ignorarle mai, perché forse un giorno tu ti sveglierai e realizzerai che hai perso la luna mentre contavi le stelle...
Fonte: 1Vidapoeticando 🌺 🍃
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Fonte: 1Vidapoeticando 🌺 🍃
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Fonte: 1Vidapoeticando 🌺 🍃
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Amo ❤️
Tão linda essa música 🎶 🥰 💕
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❤️ ❤️ ❤️ ❤️
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canesenzafissadimora · 3 months
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Amare una persona non è una cosa semplice.
Passarci tanto di quel tempo insieme, conoscere i suoi difetti spigolosi, i suoi comportamenti aspri, le sue cattive abitudini. Le volte che avresti desiderato prenderlo a capate, lanciargli il telefono, bruciargli le ruote della macchina.
Distruggerle lo specchietto, urlarle in faccia, lasciarla in mezzo la strada.
Baciarlo, tutte le volte che avresti voluto e non potevi farlo.
Sfiorarla, tutte le volte che avresti voluto e non potevi farlo.
La nausea per le troppe ore passate insieme, vederlo sbagliare, insistere, non cedere e perdonarlo sempre.
Sopportarla quando si impunta e vuole avere ragione.
Le sere che “adesso basta m’ha stufato” e le mattine a cercarlo col pensiero.
Le mattine che “adesso la chiamo” e le sere ad aspettarla col pensiero.
Vederlo in disordine, spettinato, malconcio, troppo felice, sudato, con le dita nel naso, con l’alito cattivo, brutto, disperato.
Vederla struccata, con i peli alle gambe e i baffetti da fare, in pigiama, in ciabatte, coi capelli da stirare.
Ascoltare i suoi discorsi dementi, le sue battute pessime, le offese, i pugni al cuore, i silenzi.
Ascoltare i suoi complessi, i suoi scleri da ciclo, le lune storte.
Farsi fregare il dolce, la cocacola, l’ultima goccia d’acqua.
Guardarlo con un’altra.
Guardarla con un altro.
E restare immobili.
Amare, non è conoscersi tre settimane alzarsi una mattina e dirgli “ti amo”. Non è solo poesie, canzone dedicate, regali, carezze e acqua di rosa.
Amare è il tempo che scorre, le cretinate che gli altri non potranno mai notare, restare nonostante a volte ci si augura a vicenda il male. Amare è svegliarsi una mattina, e dire “Oggi, nonostante quello che è, ancora lo amo.
Oggi nonostante mi lacera il cuore, ancora lo amo.
Oggi nonostante il suo caratteraccio ancora lo amo.
Oggi mi è capitato di meglio, ma se lui è il peggio, scelgo il peggio, perché ancora lo amo”.
Ecco cosa significa amare.
Ecco cosa intendevo, quando ti ho detto TI AMO.
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Federica Maneli
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Lascialo andare.
Perché se ti dice ti amo ma non lo senti, non c'è niente che tu possa fare.
Non puoi convincerlo, non puoi cambiarlo, non puoi odiarlo.
Non puoi fare niente.
Devi solo lasciar perdere.
E' sempre la stessa storia: le parole non bastano.
Non colpevolizzarlo, non offenderlo.
Magari ti ama davvero, ma non sa come fare, non sa cosa fare, non sa come amare.
Non vuole che tu lo aspetti, vuole che tu lo capisca.
E che tu vada via.
Vai via, non dipendere da nessuno, nemmeno da chi ami così tanto.
Vai via, lascia un buon ricordo, il ricordo di qualcuno che sa andare avanti, sempre, sempre, sempre.
Non volere tutto e subito.
Non accontentarti di qualcosa in meno di "tutto", però.
Chi ama ha pazienza, è vero, ma a volte la pazienza non è quello che serve.
A volte serve il coraggio di dire basta, con dolcezza, ma basta.
Susanna Casciani
Semplicemente delle Poesie
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francesco-nigri · 6 months
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Poema Introduttivo del poeta José Pulido al nuovo libro di poesie di Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse”
Poema Introduttivo del poeta José Pulido al nuovo libro di poesie di Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse” Questo l’annuncio Social del Poema Introduttivo del grande poeta latinoamericano di prestigio internazionale José Pulido al primo libro scritto assieme dai due poeti sposi nell’aprile 2023. Nei prossimi giorni si avranno ulteriori news, soprattutto sul “come” Munoz e Nigri sono…
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ntakeshi · 3 months
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A INTIMIDADE DOS AVESSOS - Aprendizado de Amor
Amar no olhar, no fundo do olhar .
Amar no beber da sede mais pura .
No devorar com a mais densa fome. 
Amar no vão de si mesmo, no respirar dos silêncios. 
Amar,
Ser réstia do Sol, ser trança de luz.
O sonho intacto amanhecido na pele.
Manancial de poesia e arte e vida. 
Amar nas revelações, nos  ócios.
Nos absurdos, nos  trincados. 
Amar no simples, no óbvio.
Na envergadura do Ser .
 Amar no arriscado, na percepção de Outros Nus, no espanto sem fim.
Amar na intimidade dos avessos.  
Ntakeshi –  no espanto desse aprendizado sem fim , da arte de amar-se amando em  OUTROS NUS.
*respeite a autoria registrada.
#poesis#poesis#poema#love#outrosnus
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dottssapatrizia · 2 years
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Forse l'amore è il solo modo che abbiamo per non impazzire in un mondo di folli... o forse, è l'unica forma di pazzia che ci consente di non mentire a noi stessi... di non pensare alla stupidità della vita. Forse è l'unico modo di oscillare tra felicità e infelicità sull'altalena della solitudine... un'occasione per ubriacarsi dei propri pensieri. O forse... per non guardare nel nulla... nella pochezza di alcuni... per non perdere definitivamente nel tempo, tutto quello che ti viene a mancare... la solitudine è il solo modo di amare. Amare se stessi... e non ascoltare quelle sirene che cantano l'amore... a memoria... senza più ricordare le parole e il loro significato. Così io mi amo... nel mio buio, cresco le mie emozioni... le educo... le nutro... le faccio giocare... le amo... le tengo per mano, fino a quando diventano grandi e prendono la loro strada. Nel mio buio, man mano che il tempo reclama il suo spazio, si fa sempre più lunga la notte, diversa da quella notte che ha partorito emozioni che mi hanno regalato sensazioni... ora ho altre poesie nella notte, ho altri sguardi nelle sue stelle, ho altri pensieri nella luna. La notte… è l'ora più solare per me.
http://www.youtube.com/watch?v=74zQNCht-Og
Ph @yeleynaya
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stregamorganablog · 1 year
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"E cosa c'è di bello nella coppia scusa?"
"La complicità, il senso di appartenenza. A me, per esempio, piace conoscere una persona a memoria"
"Come ti piace conoscere una persona a memoria? E la routine? La monotonia?Che cos'hanno di bello?"
"No, non parlo di routine o monotonia, ma di sapere a memoria una persona. Non so come spiegartelo, è come quando studi le poesie a scuola, in quel senso intendo amemoria"
"Questa non l'hocapita"
"Ma si dai, come una poesia. Sai come si dice in inglese studiare a memoria? By heart, col cuore. Anche in francese si dice par coeur... ecco, in questo senso intendo.
Conoscere una persona a memoria, significa, come quando ripeti una poesia, prendere anche un po' di quel ritmo che le appartiene. Una poesia, come una persona, ha dei tempi suoi. Per cui conoscere una persona a memoria significa sincronizzare i battiti del proprio cuore con i suoi, farsi penetrare dal suo ritmo. Ecco, questo mi piace. Mi piace stare con una persona intimamente perché vuol dire correre il rischio di diventare leggermente diversi da se stessi. Alterarsi un po'. Perché non è essere se stessi che mi affascina in un rapporto a due, ma avere il coraggio di essere anche altro da sé. Che poi è quel te stesso che non conoscerai mai. A me piace amare una persona e conoscerla a memoria come una poesia, perché come una poesia non la si può comprendere mai fino in fondo. Infatti ho capito che amando non conoscerai altro che te stesso. Il massimo che puoi capire dell'altro è il massimo che puoi capire di te stesso. Per questo entrare intimamente in relazione con una persona è importante, perché diventa un viaggio conoscitivo esistenziale".
Fabio Volo🫀
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madhsoul · 1 year
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Mi ricordo quando ero piccola e mi facevi viaggiare con tutte le favole che ti inventavi sul momento, hai sempre avuto una fantasia meravigliosa. Mi hai fatto vivere migliaia di avventure impossibili con la magia delle tue parole. Hai sempre letto tantissimo, spesso leggevi più libri contemporaneamente, hai la saggezza di chi sembra aver vissuto centinaia di vite diverse e tutta quella saggezza finiva nelle poesie che scrivevi. Poesie che mi rimarranno impresse nel cuore a vita. Mi hai sempre accompagnato per mano, nella luce e nel buio, anche ora che vivo nella casa che tu e la nonna mi avete lasciato e lavoro sempre e non ho mai tempo per venire a trovarvi, tu sei sempre con me insieme alla nonna. Mi ricordo quando ogni martedì in estate mangiavamo insieme il pollo e la frittura del mercato, con la radio accesa sopra al frigo e la nonna che lavava i piatti in quella che ora è la mia cucina. Oppure quando mi portavi in bicicletta nel lungo mare sotto casa e cantavamo “nel blu dipinto di blu”, quando mi svegliavo la domenica mattina con le canzoni di Mina sparate al massimo e poi al pomeriggio facevamo la settimana enigmistica insieme, ma io guardavo sempre le soluzioni. E in montagna mi portavi al minigolf e mi facevi sempre vincere. Mi ricordo che mi portavi le rose ogni 25 aprile e le mimose ogni 8 marzo e attraverso i tuoi occhi mi hai insegnato ad apprezzare le piccole cose come il suono delle rondini i primi giorni di primavera, i fiori meravigliosi che fioriscono anche nei posti più improbabili, mi hai insegnato ad amare anche la pioggia... con te anche nelle giornate più noiose era facile trovare spunto per iniziare una delle nostre avventure segrete, come il parco dietro casa che era diventato "il bosco dei cento acri" o i viaggi nei mezzi pubblici dove per passare il tempo ti inventavi delle storie utilizzando come personaggi le dita colorate dei miei guanti. Poi io sono cresciuta, ma tu sei sempre l'uomo che mi ha insegnato cos'è l'amore, se sono così sognatrice e romantica è merito tuo che mi hai insegnato a volare mentre tutti gli altri imparavano a camminare. Tu che mi saluti sempre con un bacio sulla fronte e mi dici che mi vuoi bene, mentre io non lo dico mai abbastanza. Io che solo ora mi accorgo di tutto quello che hai fatto, tutti i sacrifici, tutto quello che hai voluto tenere da parte per me, per il mio futuro... tutto l'amore che mi hai dato e continui a darmi.
E oggi che ti tengo la mano in questo maledetto letto d'ospedale, l'unica cosa che vorrei è poter tornare indietro. Ma non si può. Ora tocca a me accompagnarti per mano nel buio e darti la forza per andare avanti, sperando che tu voglia farlo ancora una volta.
A te nonno, con l'amore di sempre...
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copihueart · 1 year
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POESIE IN PROGRESS
C’è un tempo per vivere
un tempo per galleggiare
un tempo per incidere la luce nell’iride
un tempo per afferrare la preda
un tempo per chiudere il cuore dentro le conchiglie
un tempo per scurire il tramonto
un tempo per ogni ruga
C’è un tempo per amare
come compiere un delitto
un tempo che non si percepisce
un tempo del suono e del silenzio
un tempo perfetto
un tempo della passione
un tempo per volare sugli aquiloni
un tempo liquido solo per l’anima
C’è il tempo bianco del dolore
un tempo per rabbrividire
un tempo per l’incauta memoria
C’è il tempo crudo che ti colpisce
il tempo della malia  di lustrini e luci
un tempo del caldo contatto
un tempo dei focosi sudori
un tempo delle carezze e dei giochi
C’è un tempo per morire
un tempo di parole appena sussurrate
un tempo per abbandonarsi e lasciarsi andare
un tempo scarlatto per scomparire
un tempo crivellato di colpi
C’è un tempo tutto nostro difficile da passare
un tempo che ci segue e ci insegue.
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Esistono donne come isole,
silenziose, solitarie e orgogliose,
forti come la roccia e l’acqua,
tutte da immaginare ed amare.
Diffidenti ma gentili ed ospitali
non assomigliano ad altre che a sé stesse,
riescono sempre a sorprendere, ad affascinare.
Sono fatte di antichi silenzi e nostalgie,
di brezza marina e di orizzonti senza fine,
avvolte dal mare e dalla dignità.
Vivono con l’anima battuta
da raffiche di vento,
eternamente alla ricerca di una completezza
che è invece dentro di loro.
Sono malinconiche e solari,
generose e possessive,
passionali e introspettive.
Non è facile riuscire ad amarle
ma è impossibile ignorarle.
Vivono in una loro speciale dimensione
quasi inaccessibili,
sono fatte di impalpabili silenzi e di segreti inviolabili,
di poesie che sgorgano come acqua fresca
per dissetarci dalla sete di vita e di bellezza.
Le donne come isole
sono misteriose e magiche, sacre e divine,
sono fatte di sogni che le abbracciano e
di silenzi che bussano alla loro anima
per essere accolti.
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Agostino Degas
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giannilenox · 1 year
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Amare una persona non è una cosa semplice.
Passarci tanto di quel tempo insieme, conoscere i suoi difetti spigolosi, i suoi comportamenti aspri, le sue cattive abitudini.
Le volte che avresti desiderato prenderlo a capate, lanciargli il telefono, lasciarla in mezzo la strada.
Baciarlo, tutte le volte che avresti voluto e non potevi farlo.
Sfiorarla, tutte le volte che avresti voluto e non potevi farlo.
Sopportarla quando si impunta e vuole avere ragione.
Le sere che “adesso basta m’ha stufato” e le mattine a cercarlo col pensiero.
Vederlo in disordine, spettinato, malconcio, troppo felice, sudato, disperato.
Vederla struccata, con i peli alle gambe e i baffetti da fare, in pigiama, in ciabatte, coi capelli da stirare.
Ascoltare i suoi discorsi a volte un po' stupidi, le sue battute pessime, i pugni al cuore, i silenzi.
Ascoltare i suoi complessi, i suoi scleri da ciclo, le lune storte.
Farsi fregare il dolce, l’ultima goccia d’acqua.
Guardarlo con un’altra, se non ti ama.
Guardarla con un altro, se non ti ama.
E restare immobili.
Amare, non è conoscersi tre settimane, alzarsi una mattina e dirgli “ti amo”. Non è solo poesie, canzone dedicate, regali, carezze e acqua di rosa.
Amare è il tempo che scorre, le cretinate che gli altri non potranno mai notare, restare nonostante a volte ci si augura a vicenda il "male".
Amare è svegliarsi una mattina, e dire “Oggi, nonostante quello che è, ancora lo amo.
Oggi nonostante mi lacera il cuore, ancora lo amo.
Oggi nonostante il suo caratteraccio ancora lo amo.
Oggi mi è capitato di meglio, ma se lui è il peggio, scelgo il peggio, perché ancora lo amo”.
Ecco cosa significa amare.
Ecco cosa intendevo, quando ti ho detto
TI AMO.
- F. Maneli
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