Tumgik
#paura del futuro
mynameimpossible · 6 months
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Vorrei amare così tanto qualcuno senza aver paura di farlo
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a-silent-bear · 2 years
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C’è una mancanza di contenuti, di empatia e di sensibilità che fa letteralmente paura. Superficialità come se fosse la cosa più comune di tutte.
Non lo sento mio questo mondo.
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Come la spieghi la voglia di morire a chi ti sta vicino e ti ama?
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queenofdjsasters · 17 days
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Vorrei che fosse semplice come per gli altri, invece io mi sento sempre fuori posto, come chiusa in una bolla da cui difficilmente riesco ad uscire. Alle volte mi chiedo cosa ci faccio in mezzo a loro e il perché mi senta tanto diversa, con un cervello che è in grado principalmente di pensare a problemi su problemi, alcuni dei quali non lo competono minimamente, e che non riesce quasi mai a chiedere aiuto. Che complicata la tua testa Cordelia, come mai sei uscita fuori così?
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Provate voi a essere donne
con il coltello alla gola
le gambe aperte
e la pistola puntata alla tempia.
Provate voi a essere donne
la costola di Adamo
la polvere di stelle
gli assorbenti con le ali
le ali senza vento,
in caduta libera.
Provate voi a essere donne
a morire come foglie
calpestate come foglie
bruciate come foglie.
Provate voi ché noi siamo stanche
di mettere al mondo uomini che ci tagliano la vita
e ci seppelliscono che ancora respiriamo.
Barbara Garlaschelli
(dipinto Christine Wu)
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iuliana01 · 9 months
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Quando provi a fuggire dalla tua paura, è allora che comprendi quanto abbia influenzato la tua vita.
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entropiceye · 10 months
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La depressione, per me, è un mostro spaventoso.
E' come un velo di ombre dense e appiccicose che lentamente finiscono per ricoprire ogni cosa, intrappolandoti.
E' un buco nero che inghiotte sogni, speranze, ambizioni, emozioni.
E' sentirsi sgretolare dall'interno, in milioni di pezzi, troppo piccoli da poter riassemblare insieme.
E' dover investire ogni briciolo di energie rimaste a dissimulare l'angoscia, a conservare quella parvenza di normalità necessaria a stare al mondo.
E' come muovere un corpo inanimato, pesante, sforzandosi di apparire convincenti.
E' come un colpo di spugna, che fa tabula rasa dei tuoi progetti futuri, lasciandoti in eredità sfiducia e disperazione, malcelati dietro un sorriso rassegnato e tremolante.
E' sentirsi irrimediabilmente soli e distanti da tutti.
Un dolore tanto insopportabile, da doverlo ovattare col distacco.
Un distacco coerente, che concretizzi e motivi quel senso di solitudine che ormai ti si è cucito addosso.
Un distacco necessario forse, specie quando inizi a non vedere più la luce alla fine del tunnel. Perché se la sconfitta è all'orizzonte, preferisci lasciarti cadere da solo, senza trascinarti dietro nessuno.
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mad19girl95 · 10 days
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Odio lo scorrere di queste giornate tutte uguali.
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illsadboy · 9 months
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La mia vita è come un eterno semaforo arancione in mezzo a una strada trafficata.
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pensieripronfodi · 2 months
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Scappo dalle mie paure
Stavo camminando in una zona buia, ricoperta di alberi spogli e tetri. Era notte. Il terreno era disconnesso a causa delle radici e delle foglie. C’era un sentiero che mi faceva intuire la strada da percorrere e io camminavo lentamente, vigile, e anche un po’ timorosa.
A un certo punto ho sentito un fruscio provenire dalle mie spalle e immediatamente mi sono voltata ma non ho visto nulla.
Ho continuato a camminare, ancora più vigile rispetto a prima. E di nuovo ho sentito un fruscio, adesso più vicino. Mi sono sforzata di osservare attentamente il terreno, di capire che cosa, o chi, ci fosse insieme a me.
Nel frattempo i miei compagni continuavano a camminare sereni, ridendo e parlando, e io avevo i capelli dritti dalla paura.
Osservando una zona del suolo, mi sono accorta di una presenza pelosa, immobile, rivolta verso di me. Ora ero anche io immobile, incapace di muovermi e di reagire.
A causa della poca luminosità mi sono sforzata ancora di più per capire che cosa i miei occhi stessero vedendo, se fosse una bestia qualsiasi, o proprio ciò che temevo.
Era ciò che temevo.
Ora ero paralizzata, completamente. Nemmeno la voce riusciva ad uscire. Quel ragno grosso quante un cane, brutto e peloso, con delle zampe lunghe e degli occhi abominevoli e lucidi che mi stavano fissando. Se mi fossi mossa anche di un solo millimetro, quella bestia mi avrebbe inseguita e fatta fuori in un secondo.
Ho ceduto e ho urlato con tutta la voce e il fiato che avevo. E ho iniziato a correre senza nemmeno vedere dove stessi andando. Ho corso forse per centro metri o forse per un chilometro, ma la bestia mi stava dietro e per miracolo mi sono chiusa dentro a una casa dove c’erano degli sconosciuti e ho chiuso la porta alle mie spalle, sentendo poi sbattere la bestia contro questa.
Tutti mi guadavano chiedendosi chi fossi, perché fossi entrata lì dentro e avessi quell’aspetto terrificante.
Mi sono accasciata a terra priva di forze e di sensi, logorata dalla paura e dal terrore di quell’animale soprannaturale.
Sentivo pulsare le vene alle tempie, sentivo il cuore battere forte senza rallentare. Ero totalmente fuori di testa.
E quegli sconosciuti intanto avevano ripreso a fare le loro attività, lasciandomi a terra stremata.
Perché quella bestia mi stava seguendo? Che cosa avrò mai fatto? E perché era così grossa? Non sto capendo. Come ho fatto a correre più velocemente di quel ragno? È tutto assurdo. E perché gli altri non erano spaventati? Ma lo avranno visto? O l’ho visto solo io?
Se adesso esco da questa casa… no non ho via di uscita. Al bestia sarà rimasta fuori, saprà che non posso stare qua dentro per sempre. Prima o poi necessiterò di uscire. E che dovrò fare? Ammazzarlo? Affrontarlo? Scappare? Farmi ammazzare? Arrendermi?
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scrivocomeposso · 1 year
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Il tempo che passa mi spaventa
La mia pelle inizia ad avere dei leggeri solchi, qualche capello si dipinge d’argento e la mia schiena inizia a scricchiolare come un vecchio mobile.
Se tutto il trascorrere del tempo lo vedo passare sul mio corpo, ciò che mi fa più paura è il non avere fatto delle esperienze, il non aver raggiunto degli obiettivi, l’essermi lamentata più del dovuto.
Se la mia mente un giorno si atrofizzerà ed io non sarò stata in grado di arricchirla con tutta la conoscenza, l’esercizio, la saggezza che riserva questo mondo, sarà il mio più grande rimpianto.
Il tempo che passa mi spaventa perché lo vedo fluire inesorabile, veloce, implacabile.
Non prevede fermate per chi, come me, rifiuta la corsa.
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E forse, quel taglio, l'avrei dovuto fare più profondo..
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recovery-nuovame · 5 months
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18/11/23 Diario
Cose belle di questo periodo:
Sto per laurearmi (non credevo sarebbe mai successo)
Non sono troppo depressa
Ho un po' più di vita sociale rispetto al passato
Cose "brutte":
Ho paura del futuro
Mia nonna non ci sarà alla mia laurea
Non so cos'altro studierò in futuro (devo per forza continuare)
Ho paura di fallire
Ho paura che questo periodo "bello" finisca
Non mi sento bella
Sono di nuovo grassa
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CIAO, SONO L’ANSIA. (Leggetela tutta)
So che ti senti male ogni volta che mi avvicino,
che ti disperi e vorresti mandarmi via subito, so
che se potessi… mi uccideresti, soprattutto
perché credi che sia io quella che ti vuole fare del
male, ma credimi, non è così.
Non sono qui per arrecarti dolore, tanto meno
per farti impazzire, penso di avertelo dimostrato
ogni volta che arrivo.
È vero delle volte sono spaventosa ma è la mia
natura.
Però come vedi alla fine della giornata, non ti ho
ucciso e non sei impazzito.
La verità è che quando arrivo tu stai male, senti
questa sensazione dolorosa nel petto.
Purtroppo non ho altro modo per farmi ascoltare.
Sei così impegnato a cercare successo, ad essere
produttivo a dimostrare agli altri che sei degno di
essere amato… e non ascolti i miei piccoli segnali.
Ricordi quella volta che hai sofferto di
mal di testa?
O quando hai avuto l’insonnia per più di 2 ore e
ti giravi nel letto?
O che ne dici di quella volta che senza un motivo
apparente hai pianto?
O ancora, di quella volta che ti sei sentito
oppresso dentro e ti mancava l’aria e non capivi il
perché?
Beh, tutte quelle volte ero io, volevo solo che tu
mi ascoltassi, ma non l’hai fatto.
Hai continuato a seguire il tuo ritmo frenetico di
vita.
Allora ho provato qualcosa di più forte, ho
provato a farti tremare l’occhio, fischiare
l’orecchio, sudare le mani, ma anche in queste
occasioni non mi hai voluto ascoltare.
Conosci bene la mia presenza, è per questo che
quando sei tranquillo o sei da solo e in
solitudine… o ti fermi, mi presento,
semplicemente per parlarti.
Ti disperi sempre, perché con la mente non
comprendi cosa ti succede, e ovviamente, con la
mente razionale non mi comprenderai.
Ecco perché mi sono arresa e ho deciso di
scriverti.
E mi congratulo con te se stai leggendo ciò che
ho da dirti, perché significa che hai finalmente il
coraggio di ascoltarmi, e credimi, nessuno meglio
di me sa della tua grande capacità di evitarmi e
scappare via, come scappare dal mostro nella
foresta oscura.
Come quelle volte in cui mi eviti e ti distrai per
ore davanti alla tv, vivendo la vita di altre persone
che non conosci pur di non affrontare ciò che
non ti piace.
O che ne dici di quelle volte che con un paio di
pillole hai intorpidito i tuoi nervi e le tue
preoccupazione; e cosa dire di quelle altre
sostanze che ti inducono lo stordimento
annebbiando ogni tipo di sentimento.
Spero che ora tu sia pronto.
Pronto ad affrontare la tua realtà, pronto ad
affrontare la verità nella tua vita senza maschere,
senza scorciatoie… senza pretese.
È così che deve essere.
L’ unica cosa che ho cercando di comunicarti per
tutto questo tempo: che è ora di evolversi andare
avanti.
Devi attuare cambiamenti molto profondi dentro
di te, perché non ti stai godendo della vita e non
ti senti appagato.
Per questo motivo che sono qui, per aiutarti a
recuperare quella pienezza che vive dentro di te;
per riuscirci dovrai liberarti da tutto ciò che ti
ostacola.
Sono qui per aiutarti a capire cosa esattamente
impedisce alla tua vita, alla tua passione di vivere
la gioia.
Ogni volta che entro nella tua vita, ti ricordo che
non è piena e felice, quindi se dovessi tornare,
non spaventarti, ma ascoltami.
E se davvero mi ascolterai non ci metterai molto
ad apportare i cambiamenti, li farai subito.
Se vuoi sentirti bene, tutto dipende solo da te.
So che lo desideri, ma allo stesso tempo so che
vuoi rimanere nel tua zona comfort, nella
comodità, pur di evitare ciò che ti fa male.
Preferisci continuare a cercare l’approvazione e
l’accettazione degli altri, facendo l’impossibile
per attirare attenzione; preferisci che gli altri
siano responsabili della tua persona, meno che tu
di te stesso... e naturalmente ti capisco, tutti
desideriamo fuggire dalle responsabilità.
Ma ho una notizia per te!
Solo entrando nel problema potrai avvicinarti a
quell'esperienza di liberazione.
Tu sia responsabile di te stesso e quando mi
ascolterai, credimi, me ne andrò.
Solo tu hai il dono di mandare via queste
sensazioni spiacevoli.
C’è qualcosa di molto importante che voglio dirti,
in realtà me ne andrò non appena intravedrò che
stai facendo cambiamenti nella tua vita, quando
vedrò che stai andando verso la tua evoluzione,
pronto a crescere e a riprendere in mano la tua
essenza.
Finché non lo farai, io ci sarò, sempre.
In conclusione, se oggi sono qui, perché hai
bisogno di me.
Hai bisogno di me, per modificare il tuo modo di
interpretare la tua realtà, lascia che ti dica che è
un po’ ���distorta’.
Devi liberarti di credenze che non ti aiutano e ti
limitano; perdonare tutta la rabbia e riprenderti la
tua libertà interiore.
Soprattutto, hai bisogno di me per riconquistare
il piacere di vivere, per essere te stesso, perdere
la paura di rifiuto o di abbandono.
Hai bisogno di me per mettere dei limiti alle
persone che ti fanno del male, affinché tu possa
impugnare coraggio e imparare a dire “no”.
Hai bisogno di me per allontanare chi non ti
merita; per smettere di dipendere dall'esistenza
del tuo partner per essere felice.
Una volta per tutte, bada alle sensazioni del tuo
corpo.
In che altro modo avresti fatto attenzione al tuo
corpo?
Probabilmente in molti altri modi, ma questa sta
funzionando.
Dai al tuo corpo il cibo di cui hai bisogno, smetti
di criticare il tuo fisico e ringraziarlo, per te fa
tanto.
Corri, muoverti, passeggia riprendi i tuoi ritmi.
Perché esplodere sempre?
Perché la tristezza?
Perché pretendere così tanto?
Non capisco perché lo fai, hai tutto, sei tutto, hai
le capacità di cui hai bisogno per creare la tua
realtà, ma ti tratti come uno schiavo, sei troppo
severo con te stesso.
Sono qui per dirti di smetterla di farlo.
Chiediti come mai non hai più equilibrio interiore.
Chiediti davvero come vuoi vivere e per cosa
lottare: è la tua vita!
L’ unico controllo che puoi pretendere è quello di
te stesso, ma per conquistarlo, devi accettare che
l’hai perso, e lasciare che finalmente mi esprima,
dirti che quei sintomi così orribili che ho
inventato era per sostenere tutto questo e se
ancora non mi accetterai, sarò ancora più forte.
Quindi, la prossima volta che mi sentirai arrivare,
chiudi gli occhi, spegni la mente razionale per un
momento, lasciati andare... respira e cerca di
comprendermi.
Poi inizia il cambiamento nella tua vita con azioni
chiare e specifiche, vedrai che me ne andrò.
Spero di non dover entrare molte volte nella tua
vita, ma se ritorno… ricordati che non voglio farti
del male, voglio aiutarti a recuperare la tua
strada, quella che ti renderà felice.
E per finire, spero che tu possa vedermi come
sono: la tua Essenza.
Sono te stesso che urlo disperatamente e
imploro di ascoltarmi, ti parlo dal profondo del
tuo cuore, che scoraggiato cerca di farsi notare.
Quello che senti non è ‘tachicardia’, sono io, la
tua Essenza, che vuole semplicemente venir fuori
e vivere.
Con affetto,
la tua Essenza mascherata da Ansia.
Carla Babudri
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formeriflesse · 8 months
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Non ho mai avuto intenzione di aiutarmi.
Ho sempre mentito.
Ho promesso a chi si preoccupava per me che lo avrei fatto.
Ho mentito ancora e ancora.
Sono una patetica bugiarda che non ha il desiderio di crescere, di responsabilizzarsi, di migliorarsi.
Che fugge dinanzi ogni minimo ostacolo.
Che evita qualsiasi situazione sgradevole o svantaggiosa.
Mi sono fatta terra bruciata attorno.
Ho mandato tutti via.
Sono sparita per così tanti mesi e non ho neppure il coraggio di chiudere i rapporti civilmente.
Ogni chiamata e messaggio che ho ignorato con il cuore in gola mi hanno resa sempre più codarda.
Vi chiedo scusa.
Non vi merito.
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entropiceye · 26 days
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Più passa il tempo e più queste festività le sento strette, più sento la costrizione di dover tornare. Mi dispiace provare questo senso di sollievo al pensiero di rientrare a "casa", anche se razionalmente sono consapevole di non poter star bene accanto alla mia famiglia.
Più mi ostino a replicare queste feste con loro, più immagino quanto sarebbero diverse quelle che vorrei trascorrere io, preferibilmente insieme a te.
Delle feste dove non ruoti tutto attorno al cibo, del tipo che, una volta finito di rimpinzarsi, si stramazzi a letto o ci si accasci sul tavolo. Il tutto condito da programmi di diete detox, tisanine depuranti e sensi di colpa e buoni propositi.
Per una volta vorrei non dover fare la mediatrice tra persone che si lanciano frecciatine continue.
Vorrei non dover annegare nella negatività altrui, visto che ho già la mia da dover gestire (ed ultimamente non me la sto cavando benissimo).
Penso al futuro e ogni mio piano mi sembra sempre poco concreto, irrealizzabile. Spesso mi sento senza speranza, come se mi stessi illudendo, inebriandomi di immagini oniriche per sfuggire al peso della realtà.
È come avere una voce severa in testa sempre pronta a smorzare il mio entusiasmo e la mia spinta a reagire.
Certe volte vorrei solo mollare tutto e andarmene chissà dove, lontano da tutti.
Stare a contatto con la natura e arrangiarmi così.
Altre volte invece vedo semplicemente tutto nero, penso a come sarebbe sparire per sempre. Mi ritrovo a fantasticare su come organizzare la mia definitiva dipartita.
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