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#musei civici di pavia
storiearcheostorie · 2 years
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REPORTAGE/ Al via la mostra sui Longobardi, un popolo che ha davvero cambiato la storia [video/ foto]
REPORTAGE/ Al via la mostra sui Longobardi, un popolo che ha davvero cambiato la storia [video/ foto]
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iamainhoa · 8 months
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Francesco Hayez
Tríptico - Vendetta Triptych (Consejo de venganza, Acusación secreta, La venganza de un rival) 1847-53
Romanticismo.
Vengeance is Sworn 1851 - óleo sobre lienzo 237x178cm
Estas tres pinturas siguientes son un tríptico basado en dos poemas de Andrea Maffei, El veneciano y La venganza, que eran alegorías de la reunificación política y cultural que aconteció en Italia en el siglo XIX. En los poemas, el personaje central, María (visto aquí con el vestido verde) es absorbido por un complot de venganza por parte de Rachel, quien sostiene una carta que explica cómo el amante de María la ha traicionado. Rachel implora a María que denuncie al hombre ante los inquisidores estatales.
📍Museo de Liechtenstein en Viena
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Secret Accusation 1847–1848 óleo sobre lienzo 153x120cm
En la segunda pintura, María se ve adolorida cuando está a punto de entregar anónimamente la carta de denuncia a las autoridades.
📍Musei Civici di Pavia
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Revenge of a Rival 1853 óleo sobre lienzo 55x40cm.
El tercer episodio está en paradero desconocido por lo que solo se puede mostrar una mala copia en baja calidad, pero muestra la carta de denuncia en manos de un inquisidor después de que María le haya confesado la verdad. Podemos ver a María arrepintiéndose de sus acciones y tratando de evitar que se entregue su denuncia. Rachel reprende a María por abandonar la trama.
📍 ?
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Pavia: fino a fine dicembre gli eventi dell'Anno Agostiniano
Ultimi giorni, quindi, per partecipare ai tanti appuntamenti in programma per far scoprire i luoghi iconici della vita del Santo, pensatore e dottore della Chiesa Agostino, figura imprescindibile della cultura universale e ancora oggi di grande attualità. La mostra immersiva – Da non perdere la suggestiva mostra “Sant’Agostino. La luce e l’immagine” allestita ai Musei Civici del Castello…
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saax2 · 5 months
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Amori
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Les amoureux en bleu, 1914 | Marc Chagall (1887-1985, Bielorossia-France)
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The love spell (incantesimo d'amore) | Unknown Master, active in 15th century, Lower Rhineland, Germany
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The embrace (lovers), 1917 (Belvedere, Vienna) | Egon Schiele (1890-1918, Austria)
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Il consiglio alla vendetta, 1851 (The Liechtenstein Museum, Vienna) | Francesco Hayez (1791-1882, Italia)
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Accusa segreta, 1847-48 (Musei Civici, Pavia) | Francesco Hayez (1791-1882, Italia)
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Imelda de’ Lambertazzi, 1853 | Francesco Hayez (1791-1882, Italia)
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La Lezione di Canto (The Singing Lesson), 1718-19 | Jean-Antoine Watteau (1684-1721, France)
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L'Amante timido (The shy lover), 1718-1719 | Jean-Antoine Watteau (1684-1721, France)
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Love scene, 1909 ca. | Käthe Kollwitz (1867-1945, Germany)
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La coppia (the pair of lovers), 1905 | Giovanni Boldini (1842-1931, Italia)
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L’ultimo amplesso (The last embrace), 1953 (Accademia d’Arte, Montecatini, Italia) | Galileo Chini (1873-1956, Italia)
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L'amore, 1919 | Galileo Chini (1873-1956, Italia)
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Hellelil and Hildebrand (The meeting on the turret stairs), 1864 | Frederic William Burton (1816-1900, Ireland)
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paviafree · 6 months
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Esplorando Pavia: turismo e attualità
Situata nella regione Lombardia, nel nord Italia, Pavia è una città affascinante, adornata da un ricco patrimonio storico e culturale, che attira viaggiatori da tutto il mondo. Dalla sua venerabile università alla sua splendida architettura e ai vivaci eventi, Pavia sposa perfettamente tradizione e modernità.
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Fascino culturale: I musei e le gallerie d’arte di Pavia offrono un’esplorazione approfondita del suo patrimonio culturale. I Musei Civici, ospitati all’interno del Castello Visconteo, offrono una vasta collezione di arte e reperti storici che i visitatori possono esaminare. Inoltre, il Palazzo Borromeo, abbellito da eleganti giardini, rappresenta un altro tesoro culturale. Ci sono molti EVENTI PAVIA capita. Durante tutto l’anno, la città ospita una miriade di mostre ed eventi culturali che celebrano l’arte, la musica e la letteratura.
Delizie Gastronomiche: Il panorama culinario pavese presenta un paradiso gastronomico per gli appassionati. Le trattorie e i ristoranti locali invitano con piatti tradizionali lombardi, tra cui risotto alla pavesi, panettone e ossobuco. Assaporare queste delizie culinarie è incompleto senza l’accompagnamento dei rinomati vini lombardi, come il Pinot Nero e la Barbera. SAGRE PAVIA ti farà godere di tutto.
Pavia Turismo e sviluppi attuali: Per immergersi completamente nell’esperienza pavese è fondamentale rimanere aggiornati sulle ultime novità e sugli eventi che si svolgono in città. Per fortuna, Pavia vanta un vivace calendario di attività culturali, sportive e di intrattenimento durante tutto l’anno.
Stravaganze culturali: Pavia è un centro di festival culturali, concerti e mostre. Tieni d’occhio gli annunci riguardanti eventi come il Festival Barocco di Pavia, una celebrazione del ricco patrimonio musicale della città o mostre d’arte presenti nelle gallerie locali.
Sport e attività ricreative: Gli amanti dello sport potranno rimanere informati sui vari eventi e attività sportive di Pavia. La città pulsa di una fiorente scena sportiva, che comprende eventi di calcio, canottaggio e ciclismo.
L’impegno della comunità: L’immersione nell’etica della comunità locale può essere raggiunta partecipando a iniziative guidate dalla comunità come mercati degli agricoltori, fiere e opportunità di volontariato.
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Per rimanere al passo con le notizie e gli eventi più recenti di Pavia, puoi accedere facilmente ai giornali locali, ai siti ufficiali del turismo e alle piattaforme di social media. Il coinvolgimento delle comunità e delle organizzazioni locali può anche offrire preziosi spunti sull’atmosfera dinamica e vibrante della città.
Pavia incarna un paesaggio urbano che intreccia perfettamente i suoi tesori storici con una scena culturale in continua evoluzione. Sia che le tue inclinazioni gravitino verso la sua antica università, l’architettura accattivante o la cucina deliziosa, Pavia promette un viaggio sfaccettato per tutti i viaggiatori. Rimanere informato sugli ultimi sviluppi ed eventi ti consentirà di ottenere il massimo dal tuo soggiorno in questa incantevole città italiana.
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personal-reporter · 6 months
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Hayez, L’officina del pittore romantico a Torino
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E' dedicata a Francesco Hayez la mostra che alla  Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino propone un viaggio attraverso arte, storia e politica che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private alla scoperta del mondo dell'artista e dell'officina del pittore per svelarne tecniche e segreti, fino al 1 aprile 2024. La mostra Hayez. L’officina del pittore romantico alla Gam - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino si suddivide in dieci sezioni in successione cronologica. Si parte con gli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez godette della protezione e dell'amicizia di Canova, per proseguire fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità. Una speciale sezione è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, la sua opera più ambiziosa, che il pittore aveva visto come il suo capolavoro, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino, dove si può ancora vedere. Nel percorso espositivo si attraversano le tappe dell’intensa vicenda biografica dell'artista, ma anche il suo percorso creativo e, oltre alle opere inedite o poco viste, si potranno ammirare in mostra alcuni dei capolavori, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona-Galleria d'Arte Moderna Achille Forti e l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, cui è accostato Il Consiglio alla Vendetta, un prestito proveniente da Liechtenstein. La novità della mostra sta nel mettere in rapporto per la prima volta i dipinti e i disegni, così da poter ricostruire e di comprendere il procedimento creativo dell'artista, introducendo il visitatore direttamente nell' atelier del pittore. Nell'opera di Hayez, ultimo rappresentante della grande pittura veneta, il disegno sembra a una prima analisi secondario rispetto al colore, infatti i suoi contemporanei rimanevano colpiti dal suo particolare modo di procedere basato sul momento, con continui ripensamenti, anche e soprattutto in corso d’opera. Ma di Hayez si conoscono anche i disegni, il più delle volte tracciati con un gesto rapido e immediato, quasi fossero appunti visivi, e solo in rarissime occasioni riportati nelle grandi dimensioni per la successiva traduzione su tela, oltre a disegni e acquerelli che riproducono fedelmente alcune delle sue opere più celebri e che hanno costituito un notevole strumento di diffusione delle sue invenzioni. Indiscusso protagonista del Romanticismo, Hayez fu capace di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità politica e fu uno dei più grandi ritrattisti di tutti i tempi, e ha saputo interpretare con la sua produzione lo spirito della propria epoca e protagonista di cambiamenti epocali, testimoniando il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo. Celebrato da Giuseppe Mazzini come vate della nazione, Hayez condivise con Manzoni e Verdi gli stessi ideali stringendo con loro un rapporto unico, di amicizia e di intesa culturale e il suo lavoro ancora oggi riesce a comunicare sentimenti e valori universali, attraverso una dimensione civile che attualizza la storia. La mostra Hayez. L'officina del pittore romantico è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura–Gruppo 24 ORE, a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera. Read the full article
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yourmarika · 2 years
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Accusa segreta
Francesco Hayez
1847-1848
Olio su tela
Musei Civici di Pavia
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Tratto da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti
LA FONDAZIONE DI UN'IDENTITA' COLLETTIVA
Il Medioevo è razionalità dello spirito, è scoperta di una possibilità escatologica prima frantumata e mai davvero concepita che rompe drasticamente il filo di continuità con il passato.  Greci e romani dell’età tardo antica sentono la pregnanza dello stoicismo e delle dottrine epicuree e nulla d’altro riescono ad elaborare di più avanzato. La forte connotazione religiosa che il cristianesimo imprime alla sensibilità degli uomini è immediatamente riflessa nella rappresentazione “ad invisibilia per visibilia”, strumento di apprendimento del soprannaturale oltre che esempio da seguire per chi ignora la scrittura, apparizione che accende l’anima dell’uomo.  Nell’arte medievale si assiste, dunque, ad un profondo ripensamento della rappresentazione, al suo irrefutabile cambiamento che muta la presenza per mimesis in presenza per apparizione.  L’apparire non ha e non può avere le forme naturalistiche, non è congeniale rappresentare con sembianze umane la divinità, è una contraddizione troppo marcata.  Allora la forma è appena stilizzata, è sintetica, indica quanto basta senza soffermarsi sul superfluo, privandosi della necessità di sondare la prospettiva in pittura o il tutto tondo nella plastica.  Ha un luogo elettivo – la basilica, il battistero ed i luoghi di culto in generale – ed ha un contenuto elettivo – la trascendenza divina, i testi sacri, le figure del nuovo testamento – ma non una materia, un supporto specifico e preminente: transita dal mosaico alla pittura parietale, dai rilievi – bassi – fino all’oreficeria ed alla toreutica caratteristiche delle etnie barbare che invadono l’occidente post-imperiale.  E in questi casi si assiste per di più ad una stilizzazione assai marcata dei manufatti artigianali (tra gli esempi, crocette auree, la famosa legatura dell’Evangelario di Teodolinda o quella dell’Evangelario di Durrow, fibbie e fibule varie) che indugiano nel decorativismo in maniera del tutto insolita per il mondo antico classico che continua a manifestare una sua resilienza. Le stesse lastre, come i plutei dell’Oratorio di S. Michele alla Pusterla a Pavia, appaiono segnate dall’influenza dello stile toreutico barbaro-longobardo mediante figurazioni in bassissimo rilievo che recuperano motivi araldici ovvero, come nel caso dell’altare del Duca Ratchis di Cividale del Friuli, figurazioni che testimoniano la conversione cattolica delle stirpi longobarde mediante il richiamo a temi come "la Visitazione" o "l’Adorazione dei Magi”.  D’altronde, lo stile è influenzato dalla materia, la soggettività diventa patrimonio collettivo ed oggettivo. In questo caso, una sintesi estrema, l’estremo opposto della mimesis antica, con la nascita persino di una “tipizzazione” delle figure umane che, dimentiche del “sorriso arcaico” pongono sui volti scarni una mutria di distacco.
- 1 e 2: Altare di Ratchis (Adorazione dei Magi e Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta) - 737/744, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Museo Cristiano di Cividale del Friuli (Udine)
- 3: Pluteo di Teodote - 720 circa, Oratorio di San Michele alla Pusterla, Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo Pinacoteca Malaspina
- 4: Evangelario di Teodolinda, legature - 603 circa, Museo e tesoro del duomo di Monza
- 5: Evangelario di Durrow, carpet page (pagina priva di testo) - 680, Monastero di Durrow, contea di Offaly, Irlanda, ora conservato alla Trinity College Library di Dublino
- Sulla copertina del libro: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975
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onethousandophelias · 4 years
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Giorgio Kiernek - Il silenzio (c.1900) Musei Civici di Pavia, IT
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freedomtripitaly · 5 years
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Se hai voglia di evadere dalla città anche solo per un giorno non c’è scelta migliore che organizzare una gita fuori porta questo weekend. Partendo da Milano infatti in poche ore è possibile vedere posti magnifici, visitare città d’arte, trascorrere una giornata in totale armonia con la natura o rilassarsi in terme da sogno. Con SiViaggia parti alla scoperta dei luoghi più belli da visitare in Lombardia e scegli la meta della tua prossima gita fuoriporta! I borghi medievali nei dintorni di Milano Vicino a Milano ci sono moltissimi borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Da Morimondo a Grazzano Visconti: ecco 5 borghi nei dintorni di Milano da visitare durante una gita fuoriporta. Morimondo A solo una trentina di chilometri dal centro di Milano, Morimondo è un’oasi verdeggiante immersa nella vallata del Ticino e costellata di cascine e sentieri escursionistici. La cittadina è raggiungibile anche in bici, seguendo la ciclabile che dalla Darsena porta ad Abbiategrasso e da qui al Naviglio di Bereguardo. L’attrazione principale del luogo e senz’altro l’Abazia di Morimondo, fondata in epoca medievale da dei monaci cistercensi francesi provenienti da Morimond, e conservata pressoché intatta nonostante sia passato ormai quasi un millennio. Tutt’intorno si snodano numerosi sentieri immersi nella natura incontaminata dove è possibile fare escursioni e trekking tra le bellezze paesaggistiche del Ticino, ma è anche possibile godere di degustazioni enogastronomiche e fiere di rievocazione medievale. Trezzo d’Adda Tra i posti da visitare vicino Milano raggiungibili anche in bicicletta, Trezzo d’Adda è forse uno dei più belli; sebbene questa cittadina sia facilmente raggiungibile in meno di un’ora in auto infatti, il percorso che si snoda lungo la ciclabile del Naviglio Martesana è a dir poco magico. Man mano che ci si allontana dal centro città il verde e la tranquillità aumentano, trasportandoti immediatamente in un’atmosfera bucolica; lungo il tragitto vedrai sfilare accanto a te ville nobiliari settecentesche, porticcioli colorati e un antico mulino. Una volta a Trezzo ti sembrerà di tornare indietro nel tempo passeggiando tra le antiche vie del borgo, e potrai visitare il Castello Visconteo affacciato direttamente sulle acque dell’Adda. Attraversando una passerella si raggiunge Crespi d’Adda: il villaggio patrimonio dell’Unesco dove il tempo si è fermato al 1800. Infine se vuoi passare qualche ora a contatto con la natura, visita l’oasi WWF Foppe di Trezzo. Vigevano Situata ad un’oretta da Milano, questa cittadina del Pavese è la meta ideale per una tranquilla giornata fuori città, lontano dalla frenesia della capitale e alla riscoperta di un ricco patrimonio culturale che annovera il dominio dei Visconti e degli Sforza, nonché le opere del Bramante e di Leonardo da Vinci. Camminando per le vie del centro storico si è proiettati in un passato ricco di storia e d’arte, a partire dalla maestosa Piazza Ducale che è il cuore pulsante della vita cittadina. Il luogo simbolo di Vigevano è l’imponente Torre del Bramante da cui si può ammirare un panorama che va dalle antiche vie del borgo fino ai campi della Lomellina. Infine, dopo aver visitato il duomo, è imperdibile una gita al castello, uno dei più grandi e maestosi di tutta Europa; il castello è dotato anche di un ampio giardino oggigiorno animato frequentemente da concerti e rappresentazioni teatrali all’aperto, e tre grandi scuderie che ospitano esposizioni d’arte permanenti o temporanee. Castello di Malpaga Poco fuori dalle porte di Bergamo, nel territorio del Cavernago, si erge il Castello di Malpaga. L’antico borgo medievale, immerso in una distesa di campi agricoli e foreste, ti regalerà un meraviglioso scorcio di vita bucolica in grado di proiettarti indietro nel tempo, dove poter trascorrere momenti indimenticabili in assoluto relax. Una vera perla per gli appassionati di castelli ma non solo, il Castello di Malpaga è interamente visitabile; al suo interno potrai ammirare alcuni affreschi di epoca rinascimentale che si sono conservati perfettamente intatti. Nel castello vengono organizzate ogni settimana visite guidate e moltissimi eventi culturali. Il Castello di Malpaga nei dintorni di Milano Grazzano Visconti Il grande classico delle gite fuori porta in Nord Italia è il castello di Grazzano Visconti, ad appena due ore da Milano, nel piacentino. Il piccolo borgo su cui domina il castello è caratterizzato da stradine pittoresche e botteghe artigianali che ti regaleranno una piacevole atmosfera di altri tempi. Il periodo migliore per visitare il castello è in primavera, quando i glicini e i roseti fioriscono, riempiendo di colori e profumi i giardini del paese. La storia di questo borgo è molto particolare e nasconde un alone di leggenda e mistero. Si narra infatti che il castello sia ancora infestato dal fantasma di Aloisa, una nobildonna sfortunata che morì di dolore dopo essere stata tradita dal consorte; divenuta protettrice degli innamorati, in molti si recano qui per porgerle doni e omaggi così da consolarla del suo amore finito in tragedia. Gita nelle città d’arte vicino a Milano Per chi ama la cultura e l’arte, la scelta per una gita fuoriporta in una città nei dintorni di Milano è davvero vasta. Monza, Pavia, Mantova e Bergamo sono mete ideali per una giornata immersi nell’arte. Monza A meno di un’ora di viaggio da Milano, Monza è la meta ideale per una gita fuori porta in giornata. La città è un vero e proprio gioiellino, ricca di storia e di cultura, e i suoi vicoli pittoreschi sono in grado di catturare il cuore di qualsiasi visitatore. Dopo aver visitato la città è d’obbligo una tappa alla Villa Reale, un capolavoro architettonico circondato da uno straordinario parco naturalistico che combina alla perfezione arte e natura in un unico luogo. Accedendo alla reggia potrai scegliere se visitare unicamente gli appartamenti reali oppure includere le mostre temporanee; conclusa la visita si accede al roseto, che vanta oltre quattromila varietà di rose provenienti da tutto il mondo. Da qui si parte alla scoperta di uno dei parchi più grandi d’Europa in cui potrai ammirare installazioni artistiche, come la “Voliera per umani” e “Lo Scrittore”, una fattoria e un maneggio, romantici laghetti, tempietti neoclassici e il famoso Autodromo Nazionale. Pavia Ex capitale del Regno Lombardo, Pavia è una ridente cittadina vicino Milano, raggiungibile in appena 40 minuti con l’auto o addirittura in bicicletta, pedalando per 30 chilometri lungo il Naviglio Pavese. La città è ricca di storia e di cultura e rappresenta uno dei luoghi simbolo da visitare in Lombardia, perfetta per una gita fuori porta in giornata. Programmare un itinerario è essenziale per visitare la città che, sebbene non sia molto estesa, è ricca di monumenti, musei e luoghi da vedere; il consiglio è quello di dedicare almeno metà giornata per esplorare la città e in seguito recarsi alla Certosa, l’imponente complesso monastico che è valso alla città la sua fama. Sicuramente da visitare sono il Duomo di Pavia, il Castello Visconteo e i musei Civici, l’antica Università, la Strada Nuova con la sua cupola e il Ponte Coperto sul Ticino. In bicicletta poi si possono raggiungere sia i colli dove si produce ottimo vino, sia la Certosa. Questo gioiello architettonico, oggi sede di una piccola comunità di monaci, è visitabile gratuitamente ed è un’opera architettonica davvero imperdibile. Mantova Tra le città d’arte lombarde da visitare assolutamente, Mantova occupa senza dubbio un posto d’onore; inserita dall’ UNESCO nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità, essa deve la sua fama ai numerosi monumenti costruiti dai Gonzaga, che nel XV secolo fecero di questa città la perla del Rinascimento Italiano. Entrando in città ti sembrerà di essere stato catapultato indietro nel tempo, passeggiando tra il Castello di San Giorgio, la bellissima cupola di S. Andrea, torri e campanili di epoca medievale che si specchiano nelle acque del lago. Imperdibile una visita al Palazzo Ducale, il più grande al mondo con oltre 500 stanze, nonché al Palazzo Te dove è possibile ammirare gli straordinari affreschi del Mantegna. La basilica di S. Andrea inoltre ospita una delle reliquie più importanti della Cristianità, il sangue di Gesù Cristo raccolto ai piedi della Croce. In più, presso il museo archeologico di Mantova è custodito uno dei reperti più commoventi mai rinvenuti, i cosiddetti Amanti di Mantova, due giovani sepolti oltre 6000 anni fa e ritrovati abbracciati presso le porte della Città. Visitare Mantova per una gita fuoriporta da Milano Bergamo Bergamo è una delle città storiche più affascinanti della Lombardia, da Milano si ci arriva in un’ora e mezza ed è perfetta per una gita di un giorno. La parte più antica della città, detta Bergamo Alta, è situata in cima ad un’altura ed è circondata da possenti mura di cinta veneziane; il modo più caratteristico per arrivarvi è con la funicolare, che nella sua ascesa ti regalerà un paesaggio sbalorditivo dell’intera città. Il fulcro della città antica è Piazza Vecchia, che ospita alcuni dei più importanti edifici storici bergamaschi. Qui si trovano anche il Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore e l’imponente Cappella Colleoni dove potrai ammirare dei meravigliosi affreschi di Tiepolo risalenti al settecento. Nel punto più alto della città ha sede il Castello di San Virgilio, un’oasi di pace da cui si vede tutta la città alta. Per i suoi chiostri e i suoi affreschi è da visitare anche il Convento di San Francesco. Una gita in riva al lago Se sei in cerca di idee per una gita fuoriporta nei dintorni di Milano, uno dei numerosi laghi nelle vicinanze è la scelta ideale. Lago di Como, Lago d’Iseo e molto altro: ecco dove andare al lago vicino a Milano. Lago Iseo e Monte Isola Divenuto famoso grazie all’installazione artistica galleggiante di Christo “The Floating Piers”, il Lago Iseo è la meta perfetta per una gita fuori porta questo weekend, prima della fine dell’estate. A circa due ore da Milano, Iseo ospita un piccolo borgo lacustre dall’atmosfera pittoresca e tranquilla che è un vero paradiso per chi cerca di fuggire dal caos cittadino. Da non perdere il lungolago e l’antica Pieve di Sant’Andrea; una volta giunti qui è possibile salire a boro di un traghetto per raggiungere Montisola, un’autentica perla incastonata tra le acque del lago, parte dei Borghi più belli d’Italia. Con i suoi 9 chilometri d’estensione Montisola si aggiudica il titolo di isola lacustre più grande d’Europa e anche in quanto a bellezza qui non si scherza. Inerpicandosi su fino al Santuario della Madonna della Ceriola si può godere di una vista a 360° su tutto il lago circondato da verdi montagne, un panorama pazzesco che da solo vale la visita! Se avanza tempo poi i dintorni di Iseo offrono tantissime attrazioni, come ad esempio la Val Camonica con le sue pitture rupestri o la riserva naturale delle Torbiere del Sebino. Varenna Situato nei dintorni di Milano, ad appena un paio d’ore di viaggio, si trova Varenna, un piccolo borgo di pescatori affacciato sul lago di Como, particolarmente amato dai turisti per i suoi vicoli pittoreschi, le casette colorate e l’aria romantica che lo caratterizza. Il modo migliore per raggiungere il paese è naturalmente a bordo di un battello, con partenza da Como. Non appena metterai piede a Varenna ti ritroverai immerso in un’atmosfera da cartolina che rende questo paesino uno dei posti più belli da vedere vicino Milano. Inizia con un giretto del centro storico, perditi tra le viuzze, fermati a pranzo in uno dei tanti ristorantini tipici, e se sei in vena di romanticherie percorri la celebre Passeggiata degli innamorati, che ti condurrà dal centro fino all’imbarcadero. Bellagio A proposito di laghi e borghi caratteristici, una bella gita fuori porta partendo da Milano è a Bellagio, un pittoresco borghetto sul lago di Como, raggiungibile in auto dal capoluogo oppure via traghetto da Como o da Varenna. Incantevole meta turistica e culturale, Bellagio è celebre per la sua posizione geografica esclusiva: il borgo si trova infatti sull’estremità settentrionale del Triangolo Lariano, proprio nel punto in cui si dipartono i due rami del lago di Como. Dopo un giretto tra le stradine acciottolate che vi porteranno alla scoperta di un vivace centro storico, non mancare di visitare Villa Melzi d’Eril, una delle ville più amate sul Lago di Como. La Villa è inoltre circondata da un grande parco botanico dove si mescolano botanica, arte, storia e architettura. Lago di Garda Incastonato tra le tre regioni di Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto, il Lago di Garda è il maggiore specchio d’acqua del territorio italiano, nonché una delle mete di villeggiatura più apprezzate dai turisti. Le attrazioni, i luoghi da vedere e le città da visitare sono davvero moltissime, il che fa del Lago di Garda una delle mete d’eccellenza per le gite fuori porta in Lombardia. Con partenza da Milano in poche ore d’auto, potrai raggiungere le placide rive del Lago di Garda; tra le mete più gettonate ci sono le incantevoli cittadine di Riva del Garda, Desenzano e Peschiera del Garda. Se viaggi in compagnia dei più piccoli poi è impossibile non fare tappa a Gardaland, il parco divertimenti più grande d’Italia. Anche Gardone Riviera è tra le località più apprezzate, celebre soprattutto per il Vittoriale degli Italiani, la maestosa cittadella dove abitò Gabriele D’Annunzio, e per il Giardino botanico André Heller, con le sue centinaia di piante e fiori provenienti da ogni continente. Sirmione Sempre sul Lago di Garda si trova Sirmione, uno dei luoghi più suggestivi da visitare vicino Milano. La peculiare conformazione della città che si estende all’interno del lago fa sembrare Sirmione un’isola; non appena giunti in città si possono ammirare le altissime mura del castello scagliero, una fortezza che sembra affiorare direttamente dalle acque lacustri. All’interno si sviluppa l’antico borgo, fatto di incantevoli stradine acciottolate, boutique artigianali e ristoranti tipici. Dalla rocca si arriva poi alle Grotte di Catullo, ex villa dell’antica Roma da cui si può godere di un panorama mozzafiato. Infine Sirmione è celebre anche per i suoi impianti termali, le terme di Catullo e le Terme Virgiliane, perfetti per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del totale relax e benessere. Sirmione per una gita vicino a Milano Rocca di Angera Un’altra delle destinazioni simbolo per le gite in giornata nel Nord Italia è il Lago Maggiore. Se stai cercando una meta tranquilla e suggestiva per una gita fuoriporta vicino Milano, il consiglio è di recarsi ad Angera, un piccolo borgo fortificato che sembra uscito direttamente dalle illustrazioni di un libro di fiabe. Situata in una posizione unica, su uno sperone di roccia da cui si abbraccia tutta la sponda meridionale del Lago Maggiore, la Rocca risale al medioevo ed è perfettamente conservata; imperdibili le Sale Storiche restaurate e il Giardino Medievale. A soli 15 km percorrendo la sponda del Lago si trova un’altra destinazione da sogno che vale la pena visitare nello stesso giorno. Si tratta del Santuario di S. Caterina del Sasso, un imponente quanto meraviglioso complesso, abbarbicato su un’alta parete rocciosa a strapiombo sul lago. Verbania Sempre sul Lago Maggiore, a meno di due ore da Milano, si trova Verbania, una piccola cittadina adagiata sulla sponda occidentale del lago. Da sempre meta di villeggiatura di famiglie nobiliari e personaggi illustri, tutto il territorio del Verbano è costellato da ville bellissime con giardini in riva al lago ed enormi parchi acquatici che sono ancora oggi una delle cose più belle da vedere; lo stile è quello liberty, che si sposa perfettamente con il contesto grandioso e floreale del lago. Tra le ville più belle che si trovano a Verbania c’è Villa Taranto, i cui giardini sono rinomati in tutto il mondo per la straordinaria valenza botanica delle specie di piante qui custodite; i giardini sono inoltre animati da viali, fontane, giochi d’acqua, serre, giardini verticali nonché un erbario, un mausoleo e il sorprendente labirinto delle Dahlie. Una giornata immersi nella natura Oltre a città, borghi medievali e splendide cittadine sul lago, ci sono diverse opzioni anche per chi vuole prendere una pausa dalla frenesia metropolitana. Se vuoi immergerti nella natura per un’intera giornata, ecco i luoghi più belli intorno a Milano. Montevecchia A circa 40 km da Milano, sul confine con la Brianza, in cima ad una collina verdeggiante, si trova Montevecchia, un piccolo paese del lecchese sede del Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone; un’ottima località per trascorrere una giornata in armonia con la natura. Dalla cima del paese si può ammirare in lontananza la skyline di Milano e i profili dei suoi grattacieli; salendo ancora più su, lungo la scalinata che porta Santuario della Beata Vergine del Carmelo potrai ammirare in tutta la sua bellezza l’incantevole paesaggio della Brianza. Dal centro di Montevecchia inoltre si diramano numerosi sentieri naturalistici che si addentrano nella Valle del Curone. Labirinto della Masone Circa a metà strada tra Parma e Milano, nei pressi di Fontanellato, si trova un luogo unico nel suo genere, capace di ammaliare tutti i visitatori che vi si rechino, perfetto se sei alla ricerca di qualcosa di diverso da visitare vicino Milano. Si tratta del Labirinto della Masone, un’installazione ideata da Franco Maria Ricci e che sembra uscito direttamente da una favola. Il labirinto, che è il più grande al mondo del suo genere, è fatto interamente di piante di bambù di almeno 20 specie diverse; la sfida è percorrere questo dedalo di sentieri pieni di vicoli ciechi, diramazioni e bivi raggiungendo l’uscita nel minor tempo possibile. Il complesso include anche un museo e una biblioteca e gli edifici che compongono il parco sono di uno squisito gusto neoclassico. Bormio Ai confini della Lombardia, situato a 1.225 metri sopra il livello del mare, si trova Bormio, un piccolo paesino divenuto celebre per le sue montagne e le sue incredibili terme. La cittadina è collocata nel cuore della Valtellina, al centro delle Alpi e, sebbene non sia esattamente vicino Milano, la si raggiunge facilmente con l’auto in 3-4 di viaggio. Ideale per tutti coloro che amano la montagna, il paese vanta ben 3 skii aree con piste da capogiro, la natura incontaminata e i paesaggi mozzafiato del Parco Naturale dello Stelvio e ben tre centri termali, di cui uno completamente gratuito, le cui acque sono dotate di straordinarie proprietà benefiche. Bormio è la meta ideale se stai programmando una gita fuori Milano ed è senz’altro è uno dei luoghi più belli da visitare assolutamente in tutta la Lombardia. Trenino rosso del Bernina Se hai a disposizione un weekend libero e vuoi approfittarne per passarlo fuori Milano, non c’è scelta più indicata che prenotare un viaggio a bordo del famosissimo trenino rosso Bernina Express. Adatto a tutta la famiglia, il viaggio lungo la ferrovia panoramica ti porterà alla scoperta di uno dei tratti montani più affascinanti di tutte le Alpi. La stazione di partenza è Tirano, ad appena un paio d’ore da Milano; una volta a bordo il trenino rosso si inerpica su per il “bianco ghiacciaio” del Bernina, nel cuore delle alpi Svizzere, regalando al turista una cartolina mozzafiato che sfila al di là dei finestrini per l’intera durata del viaggio. Il capolinea è St. Moritz, una delle stazioni di villeggiatura più celebri al mondo, ma la tratta è costellata di numerose mete turistiche che vale la pena visitare, come ad esempio Morteratsch dove è possibile ammirare l’omonimo ghiacciaio. https://ift.tt/2LXNBun Gita nei dintorni di Milano: 20 idee per tutti i gusti Se hai voglia di evadere dalla città anche solo per un giorno non c’è scelta migliore che organizzare una gita fuori porta questo weekend. Partendo da Milano infatti in poche ore è possibile vedere posti magnifici, visitare città d’arte, trascorrere una giornata in totale armonia con la natura o rilassarsi in terme da sogno. Con SiViaggia parti alla scoperta dei luoghi più belli da visitare in Lombardia e scegli la meta della tua prossima gita fuoriporta! I borghi medievali nei dintorni di Milano Vicino a Milano ci sono moltissimi borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Da Morimondo a Grazzano Visconti: ecco 5 borghi nei dintorni di Milano da visitare durante una gita fuoriporta. Morimondo A solo una trentina di chilometri dal centro di Milano, Morimondo è un’oasi verdeggiante immersa nella vallata del Ticino e costellata di cascine e sentieri escursionistici. La cittadina è raggiungibile anche in bici, seguendo la ciclabile che dalla Darsena porta ad Abbiategrasso e da qui al Naviglio di Bereguardo. L’attrazione principale del luogo e senz’altro l’Abazia di Morimondo, fondata in epoca medievale da dei monaci cistercensi francesi provenienti da Morimond, e conservata pressoché intatta nonostante sia passato ormai quasi un millennio. Tutt’intorno si snodano numerosi sentieri immersi nella natura incontaminata dove è possibile fare escursioni e trekking tra le bellezze paesaggistiche del Ticino, ma è anche possibile godere di degustazioni enogastronomiche e fiere di rievocazione medievale. Trezzo d’Adda Tra i posti da visitare vicino Milano raggiungibili anche in bicicletta, Trezzo d’Adda è forse uno dei più belli; sebbene questa cittadina sia facilmente raggiungibile in meno di un’ora in auto infatti, il percorso che si snoda lungo la ciclabile del Naviglio Martesana è a dir poco magico. Man mano che ci si allontana dal centro città il verde e la tranquillità aumentano, trasportandoti immediatamente in un’atmosfera bucolica; lungo il tragitto vedrai sfilare accanto a te ville nobiliari settecentesche, porticcioli colorati e un antico mulino. Una volta a Trezzo ti sembrerà di tornare indietro nel tempo passeggiando tra le antiche vie del borgo, e potrai visitare il Castello Visconteo affacciato direttamente sulle acque dell’Adda. Attraversando una passerella si raggiunge Crespi d’Adda: il villaggio patrimonio dell’Unesco dove il tempo si è fermato al 1800. Infine se vuoi passare qualche ora a contatto con la natura, visita l’oasi WWF Foppe di Trezzo. Vigevano Situata ad un’oretta da Milano, questa cittadina del Pavese è la meta ideale per una tranquilla giornata fuori città, lontano dalla frenesia della capitale e alla riscoperta di un ricco patrimonio culturale che annovera il dominio dei Visconti e degli Sforza, nonché le opere del Bramante e di Leonardo da Vinci. Camminando per le vie del centro storico si è proiettati in un passato ricco di storia e d’arte, a partire dalla maestosa Piazza Ducale che è il cuore pulsante della vita cittadina. Il luogo simbolo di Vigevano è l’imponente Torre del Bramante da cui si può ammirare un panorama che va dalle antiche vie del borgo fino ai campi della Lomellina. Infine, dopo aver visitato il duomo, è imperdibile una gita al castello, uno dei più grandi e maestosi di tutta Europa; il castello è dotato anche di un ampio giardino oggigiorno animato frequentemente da concerti e rappresentazioni teatrali all’aperto, e tre grandi scuderie che ospitano esposizioni d’arte permanenti o temporanee. Castello di Malpaga Poco fuori dalle porte di Bergamo, nel territorio del Cavernago, si erge il Castello di Malpaga. L’antico borgo medievale, immerso in una distesa di campi agricoli e foreste, ti regalerà un meraviglioso scorcio di vita bucolica in grado di proiettarti indietro nel tempo, dove poter trascorrere momenti indimenticabili in assoluto relax. Una vera perla per gli appassionati di castelli ma non solo, il Castello di Malpaga è interamente visitabile; al suo interno potrai ammirare alcuni affreschi di epoca rinascimentale che si sono conservati perfettamente intatti. Nel castello vengono organizzate ogni settimana visite guidate e moltissimi eventi culturali. Il Castello di Malpaga nei dintorni di Milano Grazzano Visconti Il grande classico delle gite fuori porta in Nord Italia è il castello di Grazzano Visconti, ad appena due ore da Milano, nel piacentino. Il piccolo borgo su cui domina il castello è caratterizzato da stradine pittoresche e botteghe artigianali che ti regaleranno una piacevole atmosfera di altri tempi. Il periodo migliore per visitare il castello è in primavera, quando i glicini e i roseti fioriscono, riempiendo di colori e profumi i giardini del paese. La storia di questo borgo è molto particolare e nasconde un alone di leggenda e mistero. Si narra infatti che il castello sia ancora infestato dal fantasma di Aloisa, una nobildonna sfortunata che morì di dolore dopo essere stata tradita dal consorte; divenuta protettrice degli innamorati, in molti si recano qui per porgerle doni e omaggi così da consolarla del suo amore finito in tragedia. Gita nelle città d’arte vicino a Milano Per chi ama la cultura e l’arte, la scelta per una gita fuoriporta in una città nei dintorni di Milano è davvero vasta. Monza, Pavia, Mantova e Bergamo sono mete ideali per una giornata immersi nell’arte. Monza A meno di un’ora di viaggio da Milano, Monza è la meta ideale per una gita fuori porta in giornata. La città è un vero e proprio gioiellino, ricca di storia e di cultura, e i suoi vicoli pittoreschi sono in grado di catturare il cuore di qualsiasi visitatore. Dopo aver visitato la città è d’obbligo una tappa alla Villa Reale, un capolavoro architettonico circondato da uno straordinario parco naturalistico che combina alla perfezione arte e natura in un unico luogo. Accedendo alla reggia potrai scegliere se visitare unicamente gli appartamenti reali oppure includere le mostre temporanee; conclusa la visita si accede al roseto, che vanta oltre quattromila varietà di rose provenienti da tutto il mondo. Da qui si parte alla scoperta di uno dei parchi più grandi d’Europa in cui potrai ammirare installazioni artistiche, come la “Voliera per umani” e “Lo Scrittore”, una fattoria e un maneggio, romantici laghetti, tempietti neoclassici e il famoso Autodromo Nazionale. Pavia Ex capitale del Regno Lombardo, Pavia è una ridente cittadina vicino Milano, raggiungibile in appena 40 minuti con l’auto o addirittura in bicicletta, pedalando per 30 chilometri lungo il Naviglio Pavese. La città è ricca di storia e di cultura e rappresenta uno dei luoghi simbolo da visitare in Lombardia, perfetta per una gita fuori porta in giornata. Programmare un itinerario è essenziale per visitare la città che, sebbene non sia molto estesa, è ricca di monumenti, musei e luoghi da vedere; il consiglio è quello di dedicare almeno metà giornata per esplorare la città e in seguito recarsi alla Certosa, l’imponente complesso monastico che è valso alla città la sua fama. Sicuramente da visitare sono il Duomo di Pavia, il Castello Visconteo e i musei Civici, l’antica Università, la Strada Nuova con la sua cupola e il Ponte Coperto sul Ticino. In bicicletta poi si possono raggiungere sia i colli dove si produce ottimo vino, sia la Certosa. Questo gioiello architettonico, oggi sede di una piccola comunità di monaci, è visitabile gratuitamente ed è un’opera architettonica davvero imperdibile. Mantova Tra le città d’arte lombarde da visitare assolutamente, Mantova occupa senza dubbio un posto d’onore; inserita dall’ UNESCO nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità, essa deve la sua fama ai numerosi monumenti costruiti dai Gonzaga, che nel XV secolo fecero di questa città la perla del Rinascimento Italiano. Entrando in città ti sembrerà di essere stato catapultato indietro nel tempo, passeggiando tra il Castello di San Giorgio, la bellissima cupola di S. Andrea, torri e campanili di epoca medievale che si specchiano nelle acque del lago. Imperdibile una visita al Palazzo Ducale, il più grande al mondo con oltre 500 stanze, nonché al Palazzo Te dove è possibile ammirare gli straordinari affreschi del Mantegna. La basilica di S. Andrea inoltre ospita una delle reliquie più importanti della Cristianità, il sangue di Gesù Cristo raccolto ai piedi della Croce. In più, presso il museo archeologico di Mantova è custodito uno dei reperti più commoventi mai rinvenuti, i cosiddetti Amanti di Mantova, due giovani sepolti oltre 6000 anni fa e ritrovati abbracciati presso le porte della Città. Visitare Mantova per una gita fuoriporta da Milano Bergamo Bergamo è una delle città storiche più affascinanti della Lombardia, da Milano si ci arriva in un’ora e mezza ed è perfetta per una gita di un giorno. La parte più antica della città, detta Bergamo Alta, è situata in cima ad un’altura ed è circondata da possenti mura di cinta veneziane; il modo più caratteristico per arrivarvi è con la funicolare, che nella sua ascesa ti regalerà un paesaggio sbalorditivo dell’intera città. Il fulcro della città antica è Piazza Vecchia, che ospita alcuni dei più importanti edifici storici bergamaschi. Qui si trovano anche il Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore e l’imponente Cappella Colleoni dove potrai ammirare dei meravigliosi affreschi di Tiepolo risalenti al settecento. Nel punto più alto della città ha sede il Castello di San Virgilio, un’oasi di pace da cui si vede tutta la città alta. Per i suoi chiostri e i suoi affreschi è da visitare anche il Convento di San Francesco. Una gita in riva al lago Se sei in cerca di idee per una gita fuoriporta nei dintorni di Milano, uno dei numerosi laghi nelle vicinanze è la scelta ideale. Lago di Como, Lago d’Iseo e molto altro: ecco dove andare al lago vicino a Milano. Lago Iseo e Monte Isola Divenuto famoso grazie all’installazione artistica galleggiante di Christo “The Floating Piers”, il Lago Iseo è la meta perfetta per una gita fuori porta questo weekend, prima della fine dell’estate. A circa due ore da Milano, Iseo ospita un piccolo borgo lacustre dall’atmosfera pittoresca e tranquilla che è un vero paradiso per chi cerca di fuggire dal caos cittadino. Da non perdere il lungolago e l’antica Pieve di Sant’Andrea; una volta giunti qui è possibile salire a boro di un traghetto per raggiungere Montisola, un’autentica perla incastonata tra le acque del lago, parte dei Borghi più belli d’Italia. Con i suoi 9 chilometri d’estensione Montisola si aggiudica il titolo di isola lacustre più grande d’Europa e anche in quanto a bellezza qui non si scherza. Inerpicandosi su fino al Santuario della Madonna della Ceriola si può godere di una vista a 360° su tutto il lago circondato da verdi montagne, un panorama pazzesco che da solo vale la visita! Se avanza tempo poi i dintorni di Iseo offrono tantissime attrazioni, come ad esempio la Val Camonica con le sue pitture rupestri o la riserva naturale delle Torbiere del Sebino. Varenna Situato nei dintorni di Milano, ad appena un paio d’ore di viaggio, si trova Varenna, un piccolo borgo di pescatori affacciato sul lago di Como, particolarmente amato dai turisti per i suoi vicoli pittoreschi, le casette colorate e l’aria romantica che lo caratterizza. Il modo migliore per raggiungere il paese è naturalmente a bordo di un battello, con partenza da Como. Non appena metterai piede a Varenna ti ritroverai immerso in un’atmosfera da cartolina che rende questo paesino uno dei posti più belli da vedere vicino Milano. Inizia con un giretto del centro storico, perditi tra le viuzze, fermati a pranzo in uno dei tanti ristorantini tipici, e se sei in vena di romanticherie percorri la celebre Passeggiata degli innamorati, che ti condurrà dal centro fino all’imbarcadero. Bellagio A proposito di laghi e borghi caratteristici, una bella gita fuori porta partendo da Milano è a Bellagio, un pittoresco borghetto sul lago di Como, raggiungibile in auto dal capoluogo oppure via traghetto da Como o da Varenna. Incantevole meta turistica e culturale, Bellagio è celebre per la sua posizione geografica esclusiva: il borgo si trova infatti sull’estremità settentrionale del Triangolo Lariano, proprio nel punto in cui si dipartono i due rami del lago di Como. Dopo un giretto tra le stradine acciottolate che vi porteranno alla scoperta di un vivace centro storico, non mancare di visitare Villa Melzi d’Eril, una delle ville più amate sul Lago di Como. La Villa è inoltre circondata da un grande parco botanico dove si mescolano botanica, arte, storia e architettura. Lago di Garda Incastonato tra le tre regioni di Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto, il Lago di Garda è il maggiore specchio d’acqua del territorio italiano, nonché una delle mete di villeggiatura più apprezzate dai turisti. Le attrazioni, i luoghi da vedere e le città da visitare sono davvero moltissime, il che fa del Lago di Garda una delle mete d’eccellenza per le gite fuori porta in Lombardia. Con partenza da Milano in poche ore d’auto, potrai raggiungere le placide rive del Lago di Garda; tra le mete più gettonate ci sono le incantevoli cittadine di Riva del Garda, Desenzano e Peschiera del Garda. Se viaggi in compagnia dei più piccoli poi è impossibile non fare tappa a Gardaland, il parco divertimenti più grande d’Italia. Anche Gardone Riviera è tra le località più apprezzate, celebre soprattutto per il Vittoriale degli Italiani, la maestosa cittadella dove abitò Gabriele D’Annunzio, e per il Giardino botanico André Heller, con le sue centinaia di piante e fiori provenienti da ogni continente. Sirmione Sempre sul Lago di Garda si trova Sirmione, uno dei luoghi più suggestivi da visitare vicino Milano. La peculiare conformazione della città che si estende all’interno del lago fa sembrare Sirmione un’isola; non appena giunti in città si possono ammirare le altissime mura del castello scagliero, una fortezza che sembra affiorare direttamente dalle acque lacustri. All’interno si sviluppa l’antico borgo, fatto di incantevoli stradine acciottolate, boutique artigianali e ristoranti tipici. Dalla rocca si arriva poi alle Grotte di Catullo, ex villa dell’antica Roma da cui si può godere di un panorama mozzafiato. Infine Sirmione è celebre anche per i suoi impianti termali, le terme di Catullo e le Terme Virgiliane, perfetti per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del totale relax e benessere. Sirmione per una gita vicino a Milano Rocca di Angera Un’altra delle destinazioni simbolo per le gite in giornata nel Nord Italia è il Lago Maggiore. Se stai cercando una meta tranquilla e suggestiva per una gita fuoriporta vicino Milano, il consiglio è di recarsi ad Angera, un piccolo borgo fortificato che sembra uscito direttamente dalle illustrazioni di un libro di fiabe. Situata in una posizione unica, su uno sperone di roccia da cui si abbraccia tutta la sponda meridionale del Lago Maggiore, la Rocca risale al medioevo ed è perfettamente conservata; imperdibili le Sale Storiche restaurate e il Giardino Medievale. A soli 15 km percorrendo la sponda del Lago si trova un’altra destinazione da sogno che vale la pena visitare nello stesso giorno. Si tratta del Santuario di S. Caterina del Sasso, un imponente quanto meraviglioso complesso, abbarbicato su un’alta parete rocciosa a strapiombo sul lago. Verbania Sempre sul Lago Maggiore, a meno di due ore da Milano, si trova Verbania, una piccola cittadina adagiata sulla sponda occidentale del lago. Da sempre meta di villeggiatura di famiglie nobiliari e personaggi illustri, tutto il territorio del Verbano è costellato da ville bellissime con giardini in riva al lago ed enormi parchi acquatici che sono ancora oggi una delle cose più belle da vedere; lo stile è quello liberty, che si sposa perfettamente con il contesto grandioso e floreale del lago. Tra le ville più belle che si trovano a Verbania c’è Villa Taranto, i cui giardini sono rinomati in tutto il mondo per la straordinaria valenza botanica delle specie di piante qui custodite; i giardini sono inoltre animati da viali, fontane, giochi d’acqua, serre, giardini verticali nonché un erbario, un mausoleo e il sorprendente labirinto delle Dahlie. Una giornata immersi nella natura Oltre a città, borghi medievali e splendide cittadine sul lago, ci sono diverse opzioni anche per chi vuole prendere una pausa dalla frenesia metropolitana. Se vuoi immergerti nella natura per un’intera giornata, ecco i luoghi più belli intorno a Milano. Montevecchia A circa 40 km da Milano, sul confine con la Brianza, in cima ad una collina verdeggiante, si trova Montevecchia, un piccolo paese del lecchese sede del Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone; un’ottima località per trascorrere una giornata in armonia con la natura. Dalla cima del paese si può ammirare in lontananza la skyline di Milano e i profili dei suoi grattacieli; salendo ancora più su, lungo la scalinata che porta Santuario della Beata Vergine del Carmelo potrai ammirare in tutta la sua bellezza l’incantevole paesaggio della Brianza. Dal centro di Montevecchia inoltre si diramano numerosi sentieri naturalistici che si addentrano nella Valle del Curone. Labirinto della Masone Circa a metà strada tra Parma e Milano, nei pressi di Fontanellato, si trova un luogo unico nel suo genere, capace di ammaliare tutti i visitatori che vi si rechino, perfetto se sei alla ricerca di qualcosa di diverso da visitare vicino Milano. Si tratta del Labirinto della Masone, un’installazione ideata da Franco Maria Ricci e che sembra uscito direttamente da una favola. Il labirinto, che è il più grande al mondo del suo genere, è fatto interamente di piante di bambù di almeno 20 specie diverse; la sfida è percorrere questo dedalo di sentieri pieni di vicoli ciechi, diramazioni e bivi raggiungendo l’uscita nel minor tempo possibile. Il complesso include anche un museo e una biblioteca e gli edifici che compongono il parco sono di uno squisito gusto neoclassico. Bormio Ai confini della Lombardia, situato a 1.225 metri sopra il livello del mare, si trova Bormio, un piccolo paesino divenuto celebre per le sue montagne e le sue incredibili terme. La cittadina è collocata nel cuore della Valtellina, al centro delle Alpi e, sebbene non sia esattamente vicino Milano, la si raggiunge facilmente con l’auto in 3-4 di viaggio. Ideale per tutti coloro che amano la montagna, il paese vanta ben 3 skii aree con piste da capogiro, la natura incontaminata e i paesaggi mozzafiato del Parco Naturale dello Stelvio e ben tre centri termali, di cui uno completamente gratuito, le cui acque sono dotate di straordinarie proprietà benefiche. Bormio è la meta ideale se stai programmando una gita fuori Milano ed è senz’altro è uno dei luoghi più belli da visitare assolutamente in tutta la Lombardia. Trenino rosso del Bernina Se hai a disposizione un weekend libero e vuoi approfittarne per passarlo fuori Milano, non c’è scelta più indicata che prenotare un viaggio a bordo del famosissimo trenino rosso Bernina Express. Adatto a tutta la famiglia, il viaggio lungo la ferrovia panoramica ti porterà alla scoperta di uno dei tratti montani più affascinanti di tutte le Alpi. La stazione di partenza è Tirano, ad appena un paio d’ore da Milano; una volta a bordo il trenino rosso si inerpica su per il “bianco ghiacciaio” del Bernina, nel cuore delle alpi Svizzere, regalando al turista una cartolina mozzafiato che sfila al di là dei finestrini per l’intera durata del viaggio. Il capolinea è St. Moritz, una delle stazioni di villeggiatura più celebri al mondo, ma la tratta è costellata di numerose mete turistiche che vale la pena visitare, come ad esempio Morteratsch dove è possibile ammirare l’omonimo ghiacciaio. Sono tantissime le mete nei dintorni di Milano per una gita fuoriporta: dai piccoli borghi medievali alle città d’arte come Pavia o Mantova, ma anche laghi e natura.
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storiearcheostorie · 5 years
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(immagine di apertura: Gaetano Previati, Gli orrori della guerra-L’esodo, 1917, olio su tela. Collezione Isolabella)
PAVIA, 21 dicembre 2018 – Le celebrazioni per i cent’anni della Grande Guerra si avviano ormai alla fine, chiudendo un anniversario passato, rispetto ad altri, purtroppo in sordina. Una delle ultime occasioni per poter riflettere sull’immane conflitto che, tra il 1914 e il 1918, trascinò l’Europa (e poi le altre nazioni via via coinvolte) in un dramma terrificante – oltre 12 milioni di morti tra i soldati, tre imperi cancellati dalla storia, intere regioni distrutte, economie da ricostruire e una tragedia psicologica, per chi era il fronte soprattutto, senza precedenti – è offerta dalla mostra “Tra il vento e la neve. Prigionieri italiani nella Grande Guerra”, esposta ai Musei Civici di Pavia fino al 27 gennaio 2019. La rassegna mette in luce la complessa e poco nota vicenda dei prigionieri italiani nei campi di concentramento tedeschi e austriaci, già attivi nel primo conflitto, e il ruolo della Croce Rossa Internazionale, che ha tenuto vivo il canale di comunicazione tra i soldati e le loro famiglie, oltre ad assicurare un supporto medico neutrale.
Cartolina della Croce Rossa Italiana – Comitato di Bolzano, che veniva inviata alla famiglia per segnalare che un congiunto era stato fatto prigioniero: “Vi comunichiamo che il vostro caro è stato fatto prigioniero dalle truppe germaniche. Gode buona salute e vi manda saluti affettuosi. Seguiranno notizie direttamente da lui”. Collezione privata
Gioco degli scacchi: pedine scolpite nel legno raffiguranti Re e Regina d’Italia, Francesco Giuseppe e consorte, cavalli, cannoni e soldati. Le figurine variano da 15 cm di altezza ai 26,5 cm; il legno chiaro è usato per L’Italia e il legno scuro per l’Austria. Lavoro artigianale probabilmente eseguito in trincea dai soldati. Collezione Isolabella
NEI LAGER AUSTRIACI E TEDESCHI – Uno dei temi meno conosciuti della prima guerra mondiale, infatti,  è la prigionia di 600.000 italiani nei lager austriaci e tedeschi. In essi morirono oltre 100.000 soldati per le durissime condizioni di vita, nella sostanziale indifferenza dello Stato Italiano e del Comando Supremo.   Il ritrovamento presso archivi privati di una ricca e importante documentazione inedita riguardante il lager per ufficiali italiani di Celle (in Germania, vicino ad Hannover), insieme alla presenza nell’archivio dei Musei Civici del manoscritto originale di Angelo Rognoni (Pavia, 1896–1957) intitolato Gefangenen (prigioniero), che racconta la sua esperienza di prigioniero prima a Crossen am oder e poi a Celle Lager, è stato lo spunto per approfondire la ricerca su questo tema. Tra gli ufficiali prigionieri ci furono numerosi scrittori, come Carlo Emilio Gadda, Bonaventura Tecchi, Ugo Betti e non pochi artisti e musicisti, come Francesco Nonni, Angelo Rognoni e Silvio Santagostino, che scrissero numerosi diari e cartoline, realizzarono disegni, dipinti e composizioni musicali.
Fiorino Gheza, Acquerello su carta tratto da “Diario Prigionia”. Collezione privata
TESTIMONIANZE INEDITE E PREZIOSE – I Musei Civici di Pavia hanno riordinato e studiato approfonditamente il proprio patrimonio per arricchire la mostra con lettere e cartoline dal fronte, fotografie, documenti, diari manoscritti, diari fotografici, che si uniscono al Fondo I Guerra mondiale dell’Archivio Storico Civico. Tra questi documenti, spicca la vicenda dell’infermiera della Croce Rossa Maria Cozzi, che ha documentato la vita quotidiana dell’ospedale da campo, dei soldati, delle infermiere e dei medici lì impegnati. 
Giuseppe Resegotti, Pagina tratta da “Diario di un prigioniero di guerra dai campi di prigionia”, Germania, 1917-1918. Collezione privata
Insieme al diario di prigionia di Angelo Rognoni, testimonianza lucidissima del campo di concentramento, la mostra mette in evidenza il lato artistico, quello più vivace e poetico, legato al futurismo, grazie ai disegni realizzati durante la prigionia a Celle e le opere di stile futurista, le composizioni parolibere, lo straordinario Film di prigionia, quasi del tutto inedito, per mostrare con quanta umanità sia stato vissuto il periodo disumano della prigionia. Rognoni è stato a Pavia il principale esponente del Futurismo, insieme all’amico fraterno Gino Soggetti, del quale viene indagata per la prima volta la partecipazione al primo conflitto mondiale, insieme alla più nota carriera di pittore e grafico pubblicitario.
Albo del Dott. Ziliotto internato al Campo di Mittergrabern, rilegato in tela, 19×27,5 cm., acquerelli, cartoline, monete cartacee. Collezione Isolabella
A questo materiale (il catalogo della mostra è pubblicato da Scalpendi) si sono aggiunte le numerose e interessanti testimonianze che i cittadini pavesi hanno reso pubbliche con grande generosità, per restituire alla memoria collettiva gli oggetti appartenuti ai loro famigliari coinvolti nella Grande Guerra: in mostra saranno esposti il diario di guerra e di prigionia di Giuseppe Resegotti, il diario per immagini del pittore Silvio Santagostino, il diario di Luigi Necchi, l’Autobiografia di Giulio Peduzzi, il diario di Gino Soggetti, materiali di grande interesse e del tutto inediti.
1. Gaetano Previati, Gli orrori della guerra-L’esodo, 1917, olio su tela. Collezione Isolabella
Molti anche gli eventi collaterali sul tema, oltre alle visite guidate, per accompagnare i visitatori in questo doveroso viaggio nella memoria.
Il calendario è consultabile  su http://www.vivipavia.it
INFORMAZIONI
Tra il vento e la neve. Prigionieri italiani nella Grande Guerra Pavia, Castello Visconteo, 21 ottobre 2018 – 27 gennaio 2019 A cura di Francesca Porreca con la collaborazione di Carlo Perucchetti (Centro Studi Musica e Grande Guerra di Reggio Emilia)
Orari: ore 10-13 solo su prenotazione; da martedì a venerdì ore 14.30-18; sabato e domenica e festivi ore 11-19; chiuso il lunedì e 25 e 26 dicembre, 1 gennaio.
Informazioni: Tel. 0382.399770 – email: [email protected] / [email protected] www.museicivici.pavia.it
  #MOSTRE / "Tra il vento e la neve": a #Pavia il ricordo (inedito) dei prigionieri italiani nella Grande Guerra #WWI #GrandeGuerra #eventi #MuseiCiviciPavia #storia #primaguerramondiale #19141918 (immagine di apertura: Gaetano Previati, Gli orrori della guerra-L’esodo, 1917, olio su tela. Collezione Isolabella)
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wolfliving · 3 years
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Medieval Piedmontese cities and their cultural relevancy
*This thing’s fantastic.  I’ve never seen the like. Especially in a website devoted to “future cities.”
L`aristocrazia militare del territorio di Asti: i signori di Gorzano, in "Bollettino storico bibliografico subalpino",  LIX (1971), pp. 357-447; LXX (1972), pp. 489-543.
Un`attiva minoranza etnica: gli Alamanni del comitato di Asti, in "Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken", LIV (1974), pp. 1-57.
Una valle di transito nel gioco politico dell`età sveva. Le trasformazioni del potere e dell`insediamento nel comitato di Serralonga, in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXIII (1975), pp. 109-179.
Società e potere in Asti e nel suo comitato fino al declino dell`autorità regia,  in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXIII (1975), pp. 357-349.
Per una`archeologia medievale in Piemonte: un insediamento bassomedievale a Piea (Asti), in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXIII (1975), pp. 223-234.
Paesaggio, possesso e incastellamento nel territorio di Asti fra X e XI secolo,  in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXIV (1976), pp. 457-525.
L`"erudito avvocato" De Canis e la sua opera innovatrice: un contributo del primo Ottocento al progresso degli studi sul medioevo astigiano, in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXIV (1976), pp. 239-309.
Lo storico G.S. De Canis e la sua "Descrizione statistica della provincia di Asti, Asti, Cassa di Risparmio di Asti,  1976.
Andar per castelli. Da Asti tutto intorno,  Torino, Milvia, 1976.
La città e il suo "districtus" dall`egemonia vescovile alla formazione del comune di Asti,  in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXV (1977), pp. 535-625.
Proposta per una lettura della "Corografia astigiana" dell`avv. G.S.De Canis,  Asti, Cassa di Risparmio di Asti, 1977.
Una metodologia per le storie locali, in Atti del I convegno sul Canavese, Ivrea, 1979, pp. 97-100.
La genesi della classe politica del comune di Asti,  in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXVII (1979), pp. 33-151.
Lo sviluppo delle relazioni personali nell`aristocrazia rurale del Regno Italico, in Structures féodales et féodalisme dans l`Occident mediterranéen (Xe-XIIe siécles). Atti del Colloquio intern. dell`Ecole Française di Roma (10-13 ottobre 1978), Roma, Ecole Française, 1980, pp. 241-249.
Assestamenti del territorio suburbano: le "diminutiones villarum veterum" del comune di Asti,  in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXVIII (1980), pp. 127-177.
Città e territorio nell`alto medioevo. La società astigiana dal dominio dei Franchi all`affermazione comunale,  Torino, Deputazione subalpina di storia patria, 1980 (Biblioteca storica subalpina, CC).
Spunti archeologici nelle descrizioni erudite fra Sette e Ottocento, in Medioevo rurale. Sulle tracce della civiltà contadina,  a cura di V. Fumagalli, Bologna, Il Mulino, 1980, pp. 139-154.
Lo sviluppo delle relazioni personali nel territorio del comitato di Bredulo: "domini, milites, pagenses", in “Bollettino della Società per gli studi storici, architettonici e artistici della provincia di Cuneo”(= Atti del Convegno "Agricoltura e mondo rurale nella storia della provincia di Cuneo", Fossano 23-24 maggio 1981), 1981, pp. 315-323.
Tema cittadino e "ritorno alla terra" nella storiografia comunale recente, in "Quaderni storici", XVIII (1982), 52, pp. 255-277.
Medioevo americano. Modelli iconografici e modelli mentali, in “Quaderni medievali”, 13 (1982), pp. 130-150.
Introduzione a Torino nel basso medioevo: castello, uomini, oggetti, a cura di R. Bordone  e  S. Pettenati, Torino, Musei civici di Torino, 1982.
Il "famosissimo marchese Bonifacio". Spunti per una storia delle origini degli Aleramici detti del Vasto, in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXXV (1983), pp. 587-602.
La società urbana nell`Italia comunale,  Torino, Loescher, 1984 (ried. 1998)
Medioevo all`inglese. L`esperienza pre-raffaellita tra neogotico e art nouveau, in "Quaderni Medievali", 18 (1984), pp. 82-112.
"Già parrocchiale, ora campestre e minacciante rovina..." Tracce romaniche per una storia del popolamento dell`Astigiano medievale, ne Le chiese romaniche delle campagna astigiane. Un repertorio per la loro conoscenza, conservazione, Tutela, a cura di L. Pittarello, Asti , Provincia, 1984, pp. 7-11.
Un problema di memoria collettiva, ne "Il Platano", IX (1984), pp.228-233.
"Civitas nobilis et antiqua". Per una storia  delle origini del movimento comunale in Piemonte, in Piemonte medievale, forme del potere e della società. Studi per Giovanni Tabacco,  Torino, Einaudi, 1985, pp. 29-61.
La "convenientia" tra Novi, Genova e Pavia del 1135 alla luce dei più recenti orientamenti di storia comunale. Alcune considerazioni preliminari, in "In novitate", I (1985), pp. 2-6.
Medioevo illustrato. Carlo Nicco e il revival medievale torinese, in "Quaderni medievali, 20 (1985), pp. 150-190.
Nascita e sviluppo delle autonomie cittadine, ne La Storia, II, Il Medioevo,  a cura di N. Tranfaglia e M. Firpo, Torino, UTET, 1986, pp. 427-460.
La riscoperta di una scoperta. Vent`anni di storiografia subalpina sul revival neomedievale ottocentesco, in "Bollettino storico bibliografico subalpino", LXXXIV (1986), pp. 559-568.
Storia urbana e città medievale: prospettive di ricerca, ne La storiografia contemporanea. Indirizzi e problemi, a cura di P. Rossi, Milano,  Il Saggiatore, 1987, pp. 303-321.
I comuni italiani nella I Lega Lombarda: confronto di modelli istituzionali in un`esperienza politico-diplomatica, in Kommunale Bündnisse Oberitaliens und Oberdeutschlands im Vergleich (Atti dell`incontro di Reichenau, 11-14 ottobre 1983), Sigmaringen, Thorbecke, 1987, pp. 45-61.
Il controllo imperiale del castello di Gavi, ne Il Barbarossa e i suoi alleati liguri-piemontesi  (Atti del convegno di Gavi, 8 dicembre 1985), Gavi 1987, pp.29-40 (rist. anche in Luoghi di strada nel medioevo fra il Po, il mare e le Alpi occidentali, a cura di G. Sergi, Torino 1996, pp.93-102).
La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino, Einaudi, 1987, pp. 347-370.
La società cittadina del Regno d`Italia. Formazione e sviluppo delle caratteristiche urbane nei secoli XI e XII,  Torino, Deputazione sub. di storia patria, 1987.
L`aristocrazia: ricambi e convergenze ai vertici della scala sociale, ne La Storia, I, Il Medioevo, a cura di N. Tranfaglia e M. Firpo, Torino, UTET, 1987, pp. 145-175.
Introduzione, ne L`evoluzione delle città italiane nell`XI secolo (Atti della Sett. di studi di Trento, 8-12 settembre 1986), a cura di J.Jarnut e R.Bordone, Bologna, Il Mulino, 1988, pp. 15-24.
Memoria del tempo negli abitanti dei comuni italiani all`età del Barbarossa, ne Il tempo vissuto: percezione, impiego, rappresentazione (Atti del seminario di Gargnano, 9-11 settembre 1985), Milano, Cappelli, 1988, pp. 47-62.
Equilibri politici e interessi familiari nello sviluppo dei monasteri urbani del Piemonte, in Dal Piemonte all`Europa. Esperienze monastiche nelle società medievali (Atti del Congresso storico subalpino, Torino 27-29 maggio 1985), Torino, Dep. subalp. di stori patria, 1988, pp. 229-248.
Le élites cittadine nell`Italia comunale, in "Mélanges de l`Ecole française de Rome", 100 (1988), pp. 47-53.
Le città italiane e l`impero nell`XI secolo. Spunti per una riflessione, in Cultura e società nell`Italia medievale. Studi per Paolo Brezzi,  Roma 1988, pp. 131-147.
Affermazione personale e sviluppi dinastici del gruppo parentale aleramico: il marchese Bonifacio "del Vasto", in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo (Atti del I convegno di Pisa: 10-11 maggio 1983), Roma 1988, pp. 29-44.
Il castello di Belotto: processi di trasformazione del territorio del comune di Asti nel basso medioevo, in "Rivista di storia arte archeologia per le prov. di Alessandria e Asti", XCVI-XCVII (1988), pp. 47-89.
L`istituzione del Comune, in Civiltà di Lombardia. La Lombardia dei Comuni, Milano, Electa, 1988, pp. 7-32.
Fonti relative alle fabbriche medievali: riferimenti e metodologia di analisi, ne Il restauro architettonico per le grandi fabbriche, a cura di C. Bartolozzi e M.G. Cerri, Torino 1989, pp. 91-98.
Asti capitale provinciale e il retaggio di uno "stato" medievale, in "Società e storia", 12 (1989), 44, pp. 283-302.
Medievismo romantico e neomedievismo nell`immaginario moderno e contemporaneo: il castello da Walpole a Hearst, ne Il medioevo: specchio ed alibi, a cura di E. Menestò, Ascoli Piceno 1989, pp. 81-104.
La figura di Niccola Gabiani nel contesto culturale e amministrativo della città, in Fascismo di provincia: il caso di Asti. Atti del Convegno storico (Asti 18-19 novembre 1988), Cuneo 1990, pp. 131-143.
Prospettive di ricerca e di metodo per una storia del territorio, in "Alba Pompeia", XI (1990), pp. 65-68.
L`amministrazione del regno d`Italia, in "Bullettino dell`Istituto Storico Italiano per il Medio Evo", 96 (1990), pp. 133-156.
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La codificazione dell`eclettismo alla fine dell`Ottocento, in Milano fin de siècle e il caso Bagatti Valsecchi. Memoria e progetto per la metropoli italiana, a cura di R. Pavoni e C. Mozzarelli, Milano, Guerini, 1991, pp. 191-199.
Le aristocrazie militari e politiche tra Piemonte e Lombardia nella letteratura  storica recente sul Medioevo, ne Lo spazio alpino: area di civiltà, regione cerniera, a cura di G. Coppola e P. Schiera, Napoli, Liguori-GISEM, 1991, pp. 114-131.
Il passato storico come tempo mitico nel mondo cittadino italiano del medioevo, in "Società e Storia", 14 (1991), 51, pp. 1-22.
Medioevo alla sabauda. Carlo Alberto e il sogno del Medioevo, in "Quaderni medievali", 33 (1992), pp. 78-96.
Castelli e pennoni nelle miniature del "Codex Astensis": alla ricerca di un sistema iconografico medievale, in Bianca Lancia d`Agliano fra il Piemonte e il Regno di Sicilia. Atti del convegno (Asti-Agliano, 28/29 aprile 1990), a cura di R. Bordone, Alessandria, Ed. dell`Orso, 1992, pp. 235-242.
L`influenza culturale e istituzionale nel regno d`Italia, in Friedrich Barbarossa. Handlungsspielräume und Wirkungsweisen des staufischen Kaisers, Sigmaringen  1992, pp. 147-168.
L`immaginario neomedievale nelle vedute dell`«Album delle Castella« di Enrico Gonin, in Architettura castellana: storia, tutela, riuso. Atti delle giornate di studio, Carrù 31 maggio-1 giugno 1991, Carrù 1992, pp. 97-103.
Il tramonto comunale in Piemonte nella testimonianza dei cronisti astigiani, in "Società e Storia", 15 (1992), 55, pp. 1-27.
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Progetti nobiliari del ceto dirigente del comune di Asti al tramonto, in "Bollettino storico bibliografico subalpino", XC (1992), pp. 437-494 (rist. anche in Progetti e dinamiche nella società comunale italiana, a cura di R. Bordone e G. Sergi, Napoli, Ligori-GISEM, 1995, pp. 279-326).
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Il "gabinetto gotico" di Palazzo de Larderel: un episodio della storia del gusto , in Palazzo de Larderel a Livorno, Milano 1993, pp. 187-199.
Lo specchio di Shalott. L`invenzione del medioevo nella cultura dell`Ottocento, Napoli, Liguori,  1993.
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L`uomo del banco dei pegni. "Lombardi" e mercato del denaro nell`Europa medievale, Torino, Scriptorium, 1994 (ried. Asti, Centro studi sui Lombardi, 2003).
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Il mondo animale nell`onomastica e nell`araldica  dell`Astigiano medievale, in Bestie, santi, divinità. Maschere animali dell`Europa tradizionale, a cura di P. Grimaldi, Torino, Museo della Montagna, 2003, pp. 145-158.
I poteri di tipo comitale dei vescovi nei secoli X-XII, in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno italico (secc. IX-XII), Atti del terzo convegno di Pisa: 18-20 marzo 1999, Roma 2003 (Nuovi studi storici, 56), pp. 103-122.
Medioevo ideale e medioevo reale nella cultura europea della prima metà del Novecento, in Medioevo ideale e medioevo reale nella  cultura urbana. Antonio Avena e la Verona del primo Novecento, a cura di P. Marini, Verona 2003, pp. 53-61.
Il “Codex  Astensis” e l`organizzazione del territorio, in "Libri iurium" e organizzazione del territorio in Piemonte (secoli XIII-XVI), a cura di P. Grillo e F. Panero = “Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo”, 123 (2003), pp. 79-92.
Origini e composizione sociale del comune di Acqui, ne Il tempo di San Guido vescovo e signore di Acqui, a cura di G. Sergi e G. Carità, Acqui 2003, pp. 79-92.
Lombardi come “usurai manifesti”: un mito storiografico?, in “Società e storia”, 26 (2003), 100-101, pp. 255-272.
Prime attestazioni della presenza degli Ordini Mendicanti nei comuni di Asti e di Vercelli, in “Bollettino storico bibliografico subalpino”, CI (2003), pp. 515-533.
Gli statuti di Asti fra sopravvivenza comunale e sottomissione principesca, in Signori, regimi signorili e statuti nel tardo Medioevo, VII Convegno del Comitato Italiano per gli studi e le edizioni delle fonti normative (Ferrara, 5-7 ottobre 2000), a cura di R. Dondarini, G.M. Varanini, M. Venticelli, Bologna, Pàtron,  2004, pp. 75-82.
Il castello di Pollenzo. Il sogno del Medioevo per un re romantico, in Romani e barbari. Incontro e scontro di culture, a cura di S. Giorcelli Bersani, Torino 2004, pp. 243-251.
"Sub imperio abbatisse". Il monastero di Sant`Anastasio fra dipendenza vescovile ed esercizio di poteri signorili   (secoli XI e XII), in Sant’Anastasio dalla cripta al museo, Atti del Convegno di studi storici, archeologici e storico-artistici (Asti, 15-16 maggio 1999), a cura di D. Gnetti-G.P. Silicani, Asti, Gruppo Ricerche Astigiane/Comune di Asti, 2004, pp. 51-60.
(con G. CASTELNUOVO e G.M. VARANINI), Le aristocrazie dai signori rurali al patriziato, Roma-Bari, Laterza,  2004.
Spunti per una storia del paesaggio astigiano di antico regime con particolare riguardo al nord-ovest, in “Quaderni di Muscandia”, (2004), pp. 70-81.
Editoria tra `800 e `900. Fumetto, in Arti e storia nel Medioevo, a cura di E. Castelnuovo e G. Sergi, IV, Il Medioevo al passato e al presente, Torino, Einaudi, 2004, pp. 711-735.
Tra credito e usura: il caso dei “lombardi” e la loro collocazione nel panaroma economico dell’Europa medievale, in Politiche del credito. Investimento consumo solidarietà, Atti del Congresso Internazionale (Asti, 20-22 marzo 2003), a cura di G. Boschiero-B. Molina, Asti, Centro studi sui Lombardi, 2004, pp. 141-161.
Il riordino politico del territorio comunale di Asti:  le villenove duecentesche, in  “Bollettino storico bibliografico subalpino”, CII (2004), pp. 413-441.
I Lombardi in Europa nel medioevo, a cura di R. Bordone e F. Spinelli, Milano, Franco Angeli, 2005.
Spunti per una storia dell’alimentazione a Vercelli nel medieovo alla luce dei più recenti ritrovamenti archeologici, ne Il misero cibo. Vescovi e carità a Vercelli tra medioevo e rinascimento, a cura di G. Pantò, Torino, Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte, 2005, pp. 145-162.
Acque e mulini in Valtriversa tra medioevo ed eta’ moderna, in Acque e mulini nel Piemonte di antico regime, a cura di R. Bordone e R. Gendre, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2005, pp. 27-45.
Il romito del Cenisio, i Longobardi  e Carlo Magno alla Chiusa: spunti romantici di un itinerario in Valle di Susa, ne I Longobardi e le Alpi, Atti della giornata di studio “Clusae Longobardorum, i Longobardi e le Alpi”, Chiusa di San Michele, 6 marzo 2004, Susa, Segusium, 2005, pp. 67-84.
Mangiare al castello. Fonti scritte e fonti archeologiche sull’alimentazione al castello di Moncalieri tra medioevo ed eta’ moderna. Prime considerazioni, ne Il sapere dei sapori. Cuochi e banchetti nel castello di Moncalieri, a cura di G. Pantò, Torino, Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte 2005, pp. 41-67.
La fondazione di  Villanova, in Villanova d’Asti.  Città storica da conservare, a cura di C. Bartolozzi e F. Novelli, Torino, CELID, 2005, pp. 15-27.
Dalla carità al credito.  Ricchezza e povertà ad Asti dal medioevo all’Ottocento, a cura di R. Bordone, Asti, Cassa di Risparmio di Asti,  2005.
Gualino e la stagione neo-medievalistica, in “Annali del Centro Pannunzio”, XXXVI (2005/2006), pp. 327-335.
La provincia di Asti: possibile identità “astigiana”?, in Tra sviluppo e marginalità. L’Astigiano dall’Unità agli anni Ottanta del Novecento, a cura di  R. Bordone, N. Fasano, M. Forno, D. Gnetti, M. Renosio, Asti, ISRAT, 2006, pp. 11-26.
Nuove  prospettive   di ricerca  sulla storia urbana medievale, in Città e vita cittadina nei paesi dell`area mediterranea. Secoli XI-XV, a cura di B. Saitta, Roma, Viella, 2006, pp. 67-79.
Carlo Nicco “adornatore” delle Cronache dell’assedio di Torino, in  A. VIRIGLIO, Cronache dell’assedio di Torino 1706, ripr. anast., Torino 2006, pp. xix-xxiv.
Il mito, in Carlo Magno e le Alpi. Viaggio al centro del Medioevo, a cura di F. Crivello e C. Segre Montel, Milano, Skira, 2006, pp. 35-39 e 161.
(con D. GNETTI), Cortesia, corti, cortigiani: Asti all’autunno del medioevo, in L’affermarsi della corte sabauda. Dinastie, poteri, élites in Piemonte e Savoia fra tardo medioevo e prima età moderna, a cura di P.Bianchi e L.C. Gentile, Torino, Zamorani,  2006, pp. 193-216.
Sopravvivenza medievale e innovazione nella cucina piemontese tradizionale, ne La cucina medievale tra lontananza e riproducibilità, a cura di B.Garofani e U. Gherner, Torino, Musei Civici, 2006, pp. 66-8.
Chiese di villaggio nel paesaggio medioevale astigiano, ne Il paesaggio del Romanico Astigiano, a cura di F. Garetto e M. Devecchi, Asti, Cassa di Risparmio di Asti, 2006, pp. 12-18.
“Promiscuità territoriale” e delimitazione del confine in Piemonte. Il caso di Piovà Massaia e Cerreto d’Asti, in Distinguere, separare, condividere. Confini nelle campagne dell’Italia medievale, a cura di Paola Guglielmotti, "Reti Medievali - Rivista ", VII, 2006, 1
Un principato difficile: il marchesato di Monferrato tra comunità soggette e fedeltà personali, in  Cartografia del Monferrato. Geografia, spazi interni e confini in un piccolo Stato italiano tra Medioevo e Ottocento, a cura di B.A. Raviola, Milano, Franco Angeli, 2007, pp. 75-88.
Olio e vino nell’alimentazione italiana dell’alto medioevo,  in Olio e vino nell’Alto Medioevo, Spoleto, CISAM, 2007 (Settimane di Studio della Fondazione Centro Italiano di studi sull’Alto Medioevo, LIV), pp. 497-537.
Genesi e ragioni di un progetto, ne Lo spazio politico locale in età medievale, moderna e contemporanea, Atti del Convegno internazionale di studi (Alessandria, 2-27 novembre 2004), a cura di R. Bordone, P. Guglielmotti, S. Lombardini, A. Torre, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2007, pp. 399-402.
(Con P. GUGLIELMOTTI, S. LOMBARDINI e A. TORRE), Lo spazio politico locale in età medievale, moderna e contemporanea e Lo schedario storico-territoriale dei comuni piemontesi: problemi di metodo e lettura delle fonti, in Lo spazio politico locale in età medievale, moderna e contemporanea. Pratiche di ricerca, problemi di metodo, esperienze di gestione. Atti del convegno internazionale di studi, Alessandria 26-27 novembre 2004, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2007, pp. 9-47 e pp. 283-293.
Bianca Lancia di Agliano e i suoi parenti, in “Tabulae del Centro studi federiciani”, XIX (2007), pp. 87-119.
Moasca nel medioevo. Le singolari vicende di un castello di confine, in Moasca  tra Medioevo e Ottocento, Moasca, Comune di Moasca, 2007, pp. 21-41.
Cavalleria e romanticismo, ne La civiltà cavalleresca e l’Europa. Ripensare la storia della cavalleria, a cura di F. Cardini e I. Gagliardi, Atti del I Convegno internazionale di studi, San Gimignano, 3-4 giugno 2006, Pisa/S. Gimignano, Pacini/Comune di S. Gimignano, 2007, pp. 243-256.
Carlo Magno dopo Carlo Magno. La fortuna alpina di un mito, in Carlo Magno e le Alpi, Atti del XVIII Congresso internazionale di studi sull’alto medioevo  (Susa-Novalesa, 19-21 ottobre 2006), Spoleto, CISAM, 2007, pp. 413-439.
Colline e castelli, campi e vigneti nell’iconografia dell’Astigiano fra il Basso Medioevo e la prima Età Moderna, ne Il paesaggio dipinto. Astigiano, Monferrato e Langhe, a cura di Osservatorio del Paesaggio-O. Coffano, Asti, Cassa di Risparmio di Asti, 2007, pp.  59-71.
“Per lancia e spada a ogni sangue, su campo franco”. Tradizione e storicità nell’ Ettore Fieramosca di Blasetti, in Ettore Fieramosca. Segreti e passioni secondo Blasetti, a cura di F.Prono e E.Nicosia, Torino 2007 (I quaderni degli archivi, 4), pp. 37-42.
I confini della comunità. Incertezza territoriale e assetto insediativo tra medioevo ed età moderna in Piemonte, in Città e territori nell’Italia del Medioevo. Studi in onore di Gabriella Rossetti, a cura di G.Chittolini, G. Petti Balbi, G. Vitolo, Napoli, GISEM-Liguori, 2007, pp. 55-73.
Carlo Giambattista Cacherano Malabaila d’Osasco. Un aristocratico muratoriano alle origini della storiografia astigiana moderna, ne “Il Platano”, XXXII (2007), pp. 82-94.
Cinema e medioevo, in Lezioni sul Medioevo, a cura di D. Romagnoli, Guastalla, Comune di Guastalla, 2007, pp. 79-84.
Postfazione, in Neomedievalismi. Recuperi, evocazioni, invenzioni nelle città dell’Emilia-Romagna, a cura di M.G. Muzzarelli, Bologna, CLUEB, 2007, pp. 287-296.
Un`effimera ‘villanova’ duecentesca. Nascita e decadenza della prima Villafranca d`Asti nel riordino del territorio politico astigiano, in “Bollettino storico-bibliografico subalpino”, CV (2007), pp. 393-458.
Una Lobby finanziaria internazionale?, introduzione a Dal banco di pegno all’alta finanza. Lombardi e mercanti-banchieri fra Paesi Bassi e Inghilterra nel Trecento, a cura di R. Bordone, Asti, Centro studi sui Lombardi, sul credito e sulla banca, 2007 (= “Quaderni/Cahiers del Centro Studi sui Lombardi, sul credito e sulla banca”, II), pp. 9-25.
Rapport de synthèse: Les mémoires dwa villes, in Villes de Flandre et d’Italie (XIIIe-XVIe siècle). Les enseignements d’une comparaison, ed. E. Crouzet-Pavan/E. Lecuppre-Desjardin, Tournhout, Brepols, 2008, pp. 165-172.
La  nobiltà e l’Impero nello sviluppo del  pensiero dantesco, in Gerione - Incroci danteschi. Dante e la storia medievale, Milano, Unicopli, 2008, pp. 49-84.
“Asta facta est quasi nova”. Il rinnovamento edilizio di fine Duecento e i “benefattori” della nuova Cattedrale gotica, in Ricami di pietra. Una scultura medievale del museo lapidario di Asti, Asti, Rotary Club Asti, 2008, pp. 31-46.
“Hic me aportavit Bonefacius Rotarius civis Astensis”. Bonifacio Roero tra il Piemonte e le Fiandre, in Rocciamelone. Il gigante di pietra, a cura di A. Zonato, Susa, Centro Culturale Diocesano, 2008, pp. 37-60.
I Roero in Europa, in Piemonte e in valle di Susa, in Alpi da scoprire. Arte, paesaggio, architettura per progettare il futuro, a cura di A.De Rossi, G. Sergi, A. Zonato, Borgone Susa, Edizioni del Graffio, 2008, p. 49.
“Une tres noble jouste”, in TOMMASO III DI SALUZZO, Il Libro del Cavaliere Errante (BnF ms. fr. 12559), a cura di M. Piccat, Boves, Araba Fenice, 2008, pp. 27-35.
Un paesaggio da mangiare. Incidenza degli usi alimentari sulla formazione storica del pasaggio dell’ Astigiano, ne Il paesaggio astigiano. Identità, valori, prospettive, a cura di M. Devecchi e M. Volpiano, Asti, Cassa di Risparmio di Asti, 2008, pp. 61-73.
Una “villanova” di frontiera fra Asti e il Monferrato, in Castell’Alfero. Otto secoli di arte e storia, Castell’Alfero, Comune, 2008, pp. 23-43.
«La forest de longue actente ». Maria di Clevès, duchessa d’Orléans e signora di Asti (1465-1482), ne “Il Platano”, XXXIII (2008), pp. 201-223.
La battaglia  di  Cossano  (24 Marzo 1274), in Trasformazioni di una comunità di Langa. Cossano Belbo, a cura di R. Grimaldi, Canelli, Fabiano Editore, 2008, pp. 75-88.
La medievalizzazione del tempo festivo, ne Il Teatro della Vita. Le feste tradizionali in Piemonte , a cura di L. Nattino-P. Grimaldi, Torino, Omega Edizioni, 2008, pp. 97-106.
Il tempo e il denaro, in Tempus mundi umbra aevi. Tempo e cultura del tempo tra medioevo e età moderna, a cura di G. Archetti e A. Baronio, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 2008, pp. 339-346.
Trasformazioni della geografia del potere tra Piemonte e Liguria nel basso medioevo, in "Bollettino storico-bibliografico subalpino", CVI (2008), pp. 445-463.
1500 anni di invasioni e dominazioni straniere. Dai territori costruiti dai comuni al 1861, ne La cultura italiana, diretta da L.L. Cavalli Sforza, I, Terra e popoli, a cura di L.L. Cavalli Sforza e A. Piazza, Torino, UTET, 2009, pp. 426-433.
(con G. SERGI), Dieci secoli di medioevo, Torino, Einaudi, 2009.
The Lady of Shalott. Di telai e di tele, di amore e di morte nel medioevo vittoriano, ne Dal mito alla contemporaneità. Tessere la vita. Telai e arte della tessitura a 360o. Per un percorso interattivo interdisciplinare, a cura di C. Gutermann, M.G. Imarisio, D. Surace, Moncalieri 2009, pp. 160-166.
L`attivita` tessile nel medioevo, ibidem,pp. 27-30.
Caratteristiche sociali  e attività economiche  del primo gruppo dirigente comunale, in Storia di Fossano e del suo territorio , I, Dalla preistoria al Trecento, a cura di R. Comba, R. Bordone, R. Rao, Fossano, Co.re Editrice, 2009, pp. 134-149.
"Ius primae noctis" alle origini di Fossano?, ibidem, pp. 175-178.
Commenda di Santa Maria del Salice, ibidem, pp. 214-217.
I cavalieri  di San Giovanni dalle origini a Malta, in Cavalieri. Dai Templari a Napoleone. Storie di crociati, soldati, cortigiani, a cura di A. Barbero e A. Merlotti, Milano, Electa, 2009, pp. 91-103.
Le pretese di Bonifacio, in Bonifacio di Monferrato e il Comune di Asti. Scontri e confronti alla fine del secolo XII, a cura di E.C. Pia, Asti, Comune di Asti, 2009 (Atti della Tavola Rotonda, Asti, 6 ottobre 2007), pp. 35-51.
Attività e presenza territoriale dell`Ordine Gerosolimitano in Piemonte, in Cavalieri di San Giovanni in Liguria e nell`Italia settentrionale. Quadri regionali, uomini e documenti, a cura di J. Costa Restagno, Genova-Albenga, Istituto intern, di Studi Liguri, 2009 (Atti del Convegno, Genova, 30 settembre-2 ottobre 2004), pp.313-330.
La difficile attribuzione del santo Patrono: il caso di Villafranca d`Asti, ne “Il Platano”, XXXIV (2009), pp. 106-131.
The survival of medieval knighthood over the centuries: a journey through the culture and taste of the Occident in reverse, in"Imago Temporis Medium Aevum", 3 (2009), pp. 293-309.
Suggestioni neomedievali alla Mandria. Rosa Vercellana e il Castello dei Laghi, in "Bollettino storico bibliografico subalpino", CVIII (2010), pp. 143-155.
Chieri nel medioevo: insediamento e organizzazione politica, in  Archeologia a Chieri. Da Carreum Potentia al Comune bassomedievale, a cura di G. Pantò, Torino, Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte, 2010, pp. 33-37.
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morelin · 7 years
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Pavia
Una domenica pomeriggio dedicata alla visita di alcuni dei monumenti di Pavia. Ovviamente parto dal suo simbolo, il Ponte Coperto che collega il centro storico con il borgo al di là del Ticino e che è stato ricostruito negli anni ‘50 dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Lungo uno degli argini si trova la statua di una lavandaia, figura tradizionalmente legata alla vita del fiume.
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Da qui s’intravede in lontananza la cupola del Duomo, terza in Italia per dimensioni. La chiesa è la più imponente della città ed era affiancata dalla Torre Civica di cui ora è possibile vedere i resti dopo il crollo avvenuto nel 1987. Continua la visita delle architetture religiose con la Basilica di San Michele Maggiore, un capolavoro del romanico europeo dove fu incoronato Federico Barbarossa, e la chiesa di Santa Maria del Carmine che è il più noto esempio di architettura gotica a mattoni del nord Italia.
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Da non dimenticare anche San Pietro in Ciel d’Oro dove le spoglie di Sant’Agostino sono custodite in un’Arca gotica di marmo tutta istoriata.
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Tra le architetture civili è possibile vedere il Broletto risalente al XII-XIII secolo in Piazza della Vittoria ed il Castello Visconteo edificato da Galeazzo II Visconti che ospita i Musei civici. Inoltre, per la città sono visibili i resti di alcune delle cento e più Torri Medievali.
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personal-reporter · 1 year
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Notte dei Musei 2023
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80 spazi, 60 mostre, 130 spettacoli oltre alle visite guidate, saranno il cuore della Notte dei Musei 2023, dove il 13 maggio dalle 20 alle 2 di notte si potrà entrare nei musei gratis o con un biglietto simbolico di 1 euro. Gli spettacoli dal vivo daranno spazio alla musica classica, jazz e contemporanea, oltre a danza contemporanea, esperienze sensoriali e meditative, inoltre il Senato aprirà al pubblico la sua mostra sul 75° anniversario della Costituzione mentre la Camera dei deputati ospiterà il concerto della Banda Militare dell’Esercito. L’evento si tiene in contemporanea in diverse città europee e punta a far vedere sotto una luce inedita gli spazi museali, come in alcune zone importanti della Lombardia. Palazzo Ducale e Museo Archeologico Nazionale di Mantova apriranno le loro porte fino alle ore 22.15 offrendo la possibilità di effettuare un’indimenticabile passeggiata nella suggestiva cornice serale della monumentale reggia gonzaghesca a partire dalle ore 18.40. Alle 20 è prevista una visita guidata al percorso museale di Palazzo Ducale ed è possibile iscriversi al costo di 7 euro chiamando il numero 041 2411897 attivo dal lunedì alla domenica con orario 8.30-19.00 o prenotare la visita guidata direttamente online acquistando il biglietto per la fascia oraria delle 20. Inoltre alle 20.30 presso la Sala dei Fiumi, si terrà il primo concerto della rassegna musicale Risonanze Ducali, a cura dall’Associazione 4’33’’, con l’esibizione del Tania Giannouli Trio, preceduto da un cocktail di benvenuto nel sottoportico del Cortile d’Onore a partire dalle 19.30 riservato alle persone prenotate al concerto. Per esigenze legate all’evento, gli accessi al Giardino Pensile saranno chiusi alle 18.30 mentre l’accesso alla Sala dei Fiumi sarà riservato dalle 20.30. Sabato 13 maggio, in occasione della Notte Europea dei Musei, il Museo del Cenacolo Vinciano di Milano effettuerà un’apertura serale straordinaria dalle 19.00 alle 22 al costo simbolico di 1 €. I biglietti per la serata di sabato 13 maggio saranno messi in vendita a partire dalle 12  di mercoledì 10 maggio, esclusivamente on line sul sito  cenacolovinciano.vivaticket.it. La prenotazione è sempre obbligatoria per tutte le tipologie di biglietti, non saranno accettati gruppi, né sarà possibile fruire di servizi quali visite guidate e laboratori. I Musei Civici di Pavia aderiscono all'evento proponendo dalle 20,30 alle 23,30 l’apertura straordinaria della mostra Sant'Agostino. La luce e l'immagine, inaugurata il 28 aprile, con l'opportunità di immergersi nella vita e nel pensiero agostiniano, lasciandosi avvolgere dalla luce che emana dall'installazione. I visitatori potranno approfittare di un accompagnatore che li guiderà, oltre che nella mostra multimediale, anche nella Pinacoteca Malaspina e nella sezione Romanica, per ammirare alcune delle opere dedicate a Sant’Agostino, e nell'esposizione Arca nascosta. Uno sguardo inedito e ravvicinato all'Arca che conserva le spoglie del Santo, a cura di Compvter. Read the full article
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