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#maneggiare
serenamatroia · 7 months
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lastronzasulpisello · 2 years
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Con lei bastava porre la giusta attenzione alle sue spine, starle accanto era come saper maneggiare una rosa senza ferirsi
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surfer-osa · 3 months
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Di' grazia.
Non riesco ancora a scrivere di te come vorrei ma se lo facessi renderei definitivo il fatto che non ti vedrò più (ed io continuo a vederti).
Mi punisco, nel momento in cui dovrei addormentarmi gli occhi si spalancano anche se sono saldamente chiusi. La mente torna al tuo ultimo respiro e al mondo che in quel momento è scomparso attorno a noi. Si ripresenta il vuoto, il desiderio di non essere mai esistita per non dover gestire quel dolore e tutto questo mi provoca ulteriore male perché tu sei stata “pieno” e lo sei ancora.
Quindi, mamma, allungo le mani al buio e cerco il lettore mp3 che lascio sempre carico nella federa del mio cuscino. Infilo le cuffiette e faccio partire un disco di cui ho parlato proprio ieri sera.
Grace di Jeff Buckley esplode nel mio spazio nella stessa maniera in cui lo fece nell’autunno del 1994.
Ero nella mia cameretta e avevo le cuffiette. Non riuscivo a dormire perché mi sentivo aliena e non sapevo come maneggiare quel sentimento di estraneità.
Stanotte avevo il lettore mp3, trent’anni fa avevo il walkman a cassetta e stavo ascoltando Planet Rock su Radio2. Il giorno dopo, in terza media, mi avrebbero avvistata per i corridoi di scuola con un’espressione facciale teneramente ebete.
Conosco a memoria ogni parola e tutte le partiture, sperimento ad ogni ascolto quel senso di estasi e rappresentazione. Sì perché Grace parla di tutto e di tutti noi anche se non lo sappiamo e anche se non l’abbiamo mai ascoltato (provo a non essere giudicante ma amic* car* è una lotta persa: vi sto giudicando abbassando gli occhiali in segno di disapprovazione).
Stanotte sentivo il cuore sincronizzarsi alla musica quando la mia gatta Tatì è piombata sul letto per scappare da suo fratello Heavy. Lui si è letteralmente stampato sulla pediera del letto mentre lei è riuscita a spiccare il volo per poi planarmi addosso con le 4 zampe aperte tipo tuta alare di Patrick de Gayardon (o, meglio, come un petauro dello zucchero).
A quel punto l’incanto è scomparso, come la regolarità del mio battito, ed ho lasciato che la musica sfumasse.
Asleep in the sand with the ocean washing over.
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missdiana69 · 5 months
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Buona serata miei golosetti! Maneggiare con cura 💦💦👅👅👅
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solluchero · 4 months
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cose che ti fanno guadagnare punti dal mio punto di vista se sei uomo
- sei più alto di un metro e 85
- sai maneggiare il volante con una mano sola (bonus mano grande)
- se sei bono anche con gli occhiali da vista
- ti togli la maglietta tirandola da dietro
- mi dai la manina quando cammini davanti a me
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melissa-io · 5 months
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La donna non è
fragile né debole.
È solo attenta a farsi
“maneggiare”con cura.
Mely🩷
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susieporta · 5 months
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"Fragile, Maneggiare con Cura".
Proprio come facciamo con quel servizio di bicchieri di cristallo che imballiamo per il trasloco: se non scriviamo sulla scatola “fragile”, qualcuno prenderà quella scatola e la sbatacchierà a destra e sinistra, senza cura.
Essere "fragili" può coesistere con l’essere "forti", così che chi "maneggia" abbia anche quel sacro timore reverenziale che deriva dal sapere che ogni azione produce conseguenze.
Essere fragili è un tratto saliente che non andrebbe mai nascosto ma gestito e coraggiosamente esposto.
Fragili, preziosi e forti: scriviamolo bene in vista, così che sia chiaro il messaggio.
Così che sia chiaro che ci dobbiamo tutti trattare con cura.
E chi "rompe", anche se pensa di farla franca, prima o poi paga sempre.
Paolo Borzacchiello
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frammenti--di--cuore · 9 months
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sentirsi vicini a qualcuno, per me significa che sento su di me la responsabilità di quella persona, anche solo in piccolissima parte. Significa che voglio che tu sia felice con me, che tu ti senta libero con me, che tu possa piangere con me e ridere con me e fare qualsiasi cosa ti passi per la testa con me. Significa voler essere la causa del tuo sorriso e la consolazione in un momento difficile, maneggiare i tuoi sentimenti con cura, perché dei tuoi sentimenti m'importa, perché i tuoi sentimenti sono importanti. Significa che ti odio e che non ti sopporto, che ti vorrei il più lontano possibile, ma sempre e comunque abbastanza vicino per stare tranquilla che tu stia bene. Sentirsi emotivamente vicini a qualcuno significa, innanzitutto, che è quel qualcuno ad esserti vicino al cuore.
z°o°e
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Forse, e dico forse, vedere tutti questi film romantici, pieni d'amore, e leggere romanzi strappalacrime hanno scosso e fatto crescere in me un'ideale di persona che, molto probabilmente, non esiste. O forse sì? Che gli sceneggiatori e scrittori si basino sulla realtà o che vogliano farci sognare? Il punto non è nemmeno questo, ad essere onesti, è più un pensiero mio personale che ho bisogno di esternare a qualcuno, magari alla me del futuro che, mi auguro, rileggendo queste parole possa pensare quando io sia sciocca, del passato. Ci sono dei giorni in cui avverto un forte bisogno di scoprire come ci si senta ad essere amata. Sembra stupido, me ne rendo conto, ma vorrei capire e conoscere quel tipo di felicità per vedere e sentire ciò che si prova. Dovessi immaginarlo, penserei a un tocco delicato, dita che sfiorano la pelle, permessi che si chiedono, scuse quando si va troppo oltre; maneggiare anima e corpo come se fossero di cristallo, prendersene cura come se essi fossero la cosa più preziosa e cara che ci sia in questo mondo. Baci lenti, sorrisi, battiti talmente martellanti che il cuore rischia di esplodere fuori dal petto, di uscire e fare salti, capriole; sorrisi timidi, gote arrossate, sguardi fugaci. Mi immagino attenzioni, ricerca nei piccoli dettagli, mancanze, cercarsi ripetutamente tra la folla, fare l'amore con gli occhi, la bocca, i sorrisi, la mente, prima di farlo con il corpo. Qualcuno che ti sproni ogni giorno ad essere migliore, che non si vergogni di te, che sia orgoglioso e fiero della persona che sei; che riesca a baciarti il cuore, l'anima, e che i suoi baci rimangano incastrati sulla pelle. Io lo immagino così l'amore e forse, forse, è questo che vorrei provare.
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arreton · 4 months
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Voglio trovare un metodo che mi faccia maniàre soldi senza passare per quello schifo di alienazione mentale e condanna alla schiavitù che è il lavoro.
*maniàre = letteralmente maneggiare
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lunamagicablu · 6 months
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Apponete un cartello sopra ogni bambino con su scritto: "Maneggiare con cura, contiene sogni." Mirko Badiale ********************** Place a sign above each child that says, "Handle with care, contains dreams." Mirko Badiale 
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bicheco · 5 months
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Il sifone a U
Un caso comico e uno tragico ci dicono che servirebbero corsi scolastici e post-scolastici per insegnare a maneggiare i social. Quello comico è il ministro Crosetto che a Capodanno posta su Instagram il punteggio di una partita vinta a burraco, poi insulta chi lo critica e invoca la privacy, come se non l’avesse messa in piazza lui. Quello tragico è il probabile suicidio della ristoratrice lodigiana, esaltata dalla ministra leghista Locatelli e da molti media per avere zittito un presunto cliente della sua pizzeria che su Tripadvisor lamentava la presenza di gay e disabili, poi sbugiardata perché il commento discriminatorio era un falso grossolano da “marketing del bene”. Stare sui social è diventato un mestiere usurante e pericoloso, talvolta mortale. Chi li usa senza precauzioni non è attrezzato a sopportarne le conseguenze e non capisce che il web è come un sifone a U: se ci fai i tuoi bisogni, questi ti ritornano in faccia. E non di rado accade lo stesso anche con gli escrementi altrui. I personaggi pubblici sono sempre sotto i riflettori e, volenti o nolenti, ci fanno il callo. Ma le persone comuni spesso non reggono all’esposizione, soprattutto quando passano in mezzo minuto dagli altari alla polvere, da famosi a famigerati. Nessuno conosce i motivi del gesto della ristoratrice, anche se politici e commentatori si sono affrettati incredibilmente ad attribuirlo a Selvaggia Lucarelli e al suo compagno chef Lorenzo Biagiarelli. Cioè a chi ha avuto il merito di fare ciò che ormai pochissimi fanno: la verifica dei fatti. Così smascherare il falso post sui gay e i disabili che montava come panna nel mondo politico-giornalistico è diventato “campagna d’odio” e “gogna mediatica”, anche se i toni del fact checking erano civilissimi e i commenti social piuttosto contenuti.
La cosa doveva restare confinata lì. Invece la donna è stata intervistata dal Tg3 e persino convocata in Questura per scovare l’eventuale istigatore all’odio anti-gay e disabili, ove mai esistesse. Ma il fatto più ignobile è lo sciacallaggio della Lega, la cui ministra Locatelli si era bevuta tutto senza uno straccio di verifica. E ora specula sulla tragedia straparlando della “sinistra e dei suoi giornalisti” (questi pensano che siano tutti come quelli di casa loro) ed equiparando la pizzaiola al vicepremier e ministro Salvini imputato per Open Arms. Un presunto leader che da anni, con la sua “Bestia” e i suoi stalking citofonici, mette alla gogna social privati cittadini (anche ragazze e ragazzi, persino disabili) utili alla sua propaganda o colpevoli di criticare le sue politiche. Persone che manifestano senza far nulla per mettersi in mostra, esercitando soltanto un diritto costituzionale. Che poi, per lui e quelli come lui, è il vero peccato mortale.
Marco Travaglio
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iocaotic · 5 months
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Gli uomini, ti dicevo amali, ma cerca di non farti troppo male.
Sono tremendamente imperfetti, credimi, spesso non trovano le parole, anzi stanno semplicemente troppo zitti, quando tu avverti il desiderio di essere inondata di verbi, sostantivi e aggettivi o vorresti che usassero l’infallibile intelligenza del cuore piuttosto che la labile ragionevolezza della mente.
Amali perché sono fragili, anche quando esibiscono muscoli da palestra, comprendi, senza tradire te stessa, la loro frugalità d’animo: è solo una maschera implacabile menti matematiche che non apprezzano la bellezza del caos.
Il loro cruccio è che non sanno maneggiare i sentimenti, e perdonali se pronunciano raramente l’invocato “ti amo”: non hanno letto abbastanza poesie.
Sii sempre loro amica e te ne saranno grati.
Sorridi, tollerante, quando ti accorgi che mentono sapendo di mentire: l’ironia delle donne è un’arma della quale non conoscono la sottile arguzia, l’alleanza femminile li sconcerta, la generosità li meraviglia.
Spiega loro il coraggio e la lealtà, la potenza di un abbraccio e il languore di una carezza fra i capelli.
Solo quando avranno imparato ad asciugare quella lacrima sul ciglio dei tuoi occhi fieri saranno degno di te..
Cit.
#Caotic.
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me-soltanto-me · 4 months
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Maneggiare con cura ...
Io
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missdiana69 · 6 months
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Maneggiare con cura 👅
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klimt7 · 1 year
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Donne. Uomini. Sentimenti.
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Una donna è a suo agio nel parlare di sentimenti, perchè li conosce, li sa maneggiare, non li teme. È in un territorio familiare, conosciuto.
Per gli uomini, (salvo eccezioni), è diverso.
Spesso si sentono in trasferta... su un terreno oscuro, scivoloso, complesso. Spesso ignorano del tutto, quella che si potrebbe chiamare " la geografia dei sentimenti" o "la geografia di sè". Mancano di strumenti per illuminare e comunicare questa parte della realtà. È un dato di fatto concreto, tangibile.
Questo, il problema. Che dipende in parte da un tabù culturale e anche dalla educazione ricevuta fortemente condizionata dal modello patriarcale delle nostre attuali società.
Il risultato è una sorta di analfabetismo. Un gap nella capacità di maneggiare le emozioni, la comunicazione profonda, e in definitiva, le relazioni.
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