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#insaccato
tremaghi · 3 months
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Risòtt e lüganega, ciaccer e tortèi de Carneval
Non mi maschero per Carnevale, ma un peccato di gola ci può stare.Oggi ho cucinato il risotto con la luganiga, pietanza tipica lombarda che spesso ricorre nei menù carnevaleschi delle varie feste in piazza in diverse località, anche nel Canton Ticino, dove è tradizione consumarlo il giovedì grasso, sfumato con il Merlot, il vino principe della Svizzera italiana.Spesso confusa con la salsiccia, la…
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lucadea · 4 months
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Cucina vietnamita: giò thủ, insaccato di maiale, la ricetta
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Cucina vietnamita: giò thủ, il tipico insaccato di maiale, la ricetta. È quasi il Capodanno in Vietnam, e un po' mi manca la mia terra e soprattutto mi mancano i piatti del capodanno chinese, ora sto preparando il "giò thủ", un piatto che unisce tanti ingredienti insieme per creare un gusto ricco, croccante e gommoso... è un piatto delizioso. Il cibo delizioso rende la cena del capodanno più attraente. Vietnamese cuisine: giò thủ, the typical pork sausage, the recipe - Cuisine vietnamienne : giò thủ, la saucisse de porc typique, la recette - Cocina vietnamita: giò thủ, la típica salchicha de cerdo, la receta - Cozinha vietnamita: giò thủ, a típica linguiça de porco, a receita - Vietnamesische Küche: Giò thủ, die typische Schweinswurst, das Rezept - Ẩm thực Việt: giò thủ, xúc xích heo đặc trưng, ​​công thức - 越南美食:giò thủ,典型的猪肉香肠,食谱 - ベトナム料理: giò thủ、典型的なポークソーセージ、レシピ Read the full article
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sentimentalismi · 3 months
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kon-igi · 10 months
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Figlia piccola adesso sta facendo lo stage del corso per food developer in un laboratorio di analisi alimentare.
La prima cosa che ci ha detto è stata 'Quelli non sono succhi di frutta... se li bevi muori di listeriosi sistemica o di salmonellosi fulminante'.
La seconda 'Nessun insaccato entrerà mai più in questa casa'.
Dalla Food Valley è tutto. Passo e chiudo.
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mermaidemilystuff · 7 months
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Una volta, nemmeno troppo tempo fa per quanto sembrino passati decenni, facevo entrare a fatica i jeans per il culo grosso e sodo che avevo per poi avere la soddisfazione di sentirli tirare ma avere larghi in vita. Oggi, passo cinque minuti a ballare la kalinka per poi sembrare un insaccato (:
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giardinoweb · 9 months
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Il Ciauscolo Marchigiano
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Storia, Tradizione e Gusto Unico Nel cuore delle affascinanti terre marchigiane, un salume tradizionale ha resistito al passare del tempo, portando con sé una storia ricca di tradizione e autenticità. Il Ciauscolo, oggi protetto dall'Indicazione Geografica Protetta (IGP), rappresenta un patrimonio gastronomico legato alle esigenze pragmatiche dei contadini e all'arte di utilizzare ogni parte del maiale. In questo articolo, esploreremo la storia e le caratteristiche di questo salume unico e scopriremo come gustarlo al meglio. L'Origine del Ciauscolo Il nome "Ciauscolo" deriva da "cibusculum," che significa "piccolo pasto" o "spuntino". Era una sorta di barretta energetica ante litteram, creata per sostenere i lavoratori nei campi tra un pasto e l'altro. Questo salume tradizionale è originario dell'entroterra marchigiano, Ascoli Piceno, Fermo, Ancona e Macerata, e nei Monti Sibillini. La sua storia è intrisa di pragmatismo contadino e ingegnosità culinaria. Caratteristiche del Ciauscolo Il Ciauscolo si distingue per la sua morbidezza unica, che lo rende spalmabile, ideale per il pane. Secondo il disciplinare IGP, può variare in peso dai 400 g fino ai 2,5 kg, con un diametro compreso tra i 4,5 e i 10 cm e una lunghezza tra i 15 e i 45 cm. Le razze di suini pesanti italiane che possono essere utilizzate per la sua preparazione sono specifiche, così come la percentuale massima di grasso ammessa. Tuttavia, alcuni piccoli produttori preferiscono seguire la tradizione utilizzando razze locali più piccole, ottenendo così un prodotto più grasso e fedele alla sua storia. Ingredienti e Produzione Il segreto del Ciauscolo risiede nella sua ricetta tradizionale. Si prepara con una percentuale significativa di grasso, solitamente attorno al 40%, che conferisce la sua consistenza cremosa e spalmabile. Viene macinato due o tre volte per ottenere una consistenza fine e omogenea, utilizzando carne di spalla di maiale, rifilature di coscia, lardo e pancetta. Il tutto viene sapientemente insaporito con sale, pepe nero macinato, aglio pestato e vino, prima di essere insaccato in budello naturale. La breve stagionatura (da 15 giorni a 2-3 mesi) mantiene la sua morbidezza e spalmabilità sul pane, mentre la macinatura fine garantisce un livello di umidità costante durante la stagionatura. Il risultato è un gusto sapido, leggermente speziato, mai acido e tendenzialmente dolce. L'Arte dell'Abbinamento Per apprezzare appieno il Ciauscolo, è importante saperlo abbinare. Data la sua origine geografica, un Rosso Piceno DOC o una Lacrima di Morro d'Alba sono scelte eccellenti. Se preferiti i vini bianchi, un Verdicchio di Jesi o di Matelica sarà un compagno ideale. Tuttavia, vale la pena di sperimentare un accostamento insolito con la Vernaccia di Serrapetrona secca, un vino spumante rosso che offre un profumo vinoso unico e un gusto piacevolmente amarognolo. Conservazione e Consumo Una volta acquistato, il Ciauscolo deve essere conservato con cura per mantenere la sua spalmabilità. Dopo l'apertura, riponetelo nella parte bassa del frigorifero avvolto in un panno di cotone pulito. Prima di gustarlo, riportalo a temperatura ambiente. Il Ciauscolo è ideale da gustare da solo, spalmato su pane leggermente tostato, come uno spuntino semplice e gustoso. Ma è anche un ingrediente versatile che può arricchire una salsa per la pasta, un ragù, un risotto o diventare l'elemento distintivo di crocchette, frittate e torte salate. Il Ciauscolo marchigiano è molto più di un semplice salume; è un pezzo di storia culinaria che continua a deliziare i palati con la sua morbidezza, spalmabilità e sapore unico. Questo tesoro gastronomico, protetto dall'IGP, rappresenta un connubio di tradizione e innovazione culinaria che vale la pena di scoprire e apprezzare. La prossima volta che vi troverete nelle affascinanti terre marchigiane, assicuratevi di assaporare questo prelibato dono culinario e scoprire il suo affascinante mondo di gusto. Read the full article
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cutulisci · 4 months
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Di media statura, di voce né sottile, né potente, figlio maggiore d’un maestro elementare e d’una sarta di retrobottega; magro di costituzione sebbene amante della buona tavola; smunto di guance e con orecchie piuttosto abbondanti; con un viso quadrato sul quale gli occhi s’aprono a fatica e con un naso da boxeur mulatto vòlto alla bocca da idolo azteco -il tutto immerso in una luce tra ironica e perfida – né molto furbo né tonto completo fui ciò che fui: un miscuglio d’aceto e olio da tavola un insaccato d’angelo e di bestia!
Nicanor Parra
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ilpianistasultetto · 2 years
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Ogni volta che ci passo d’avanti, guardo e m’incanto..La bancarella è sullo spartitraffico della via di scorrimento da cui inizia Corso Italia, davanti alla porta d’entrata di Piazza del Popolo, difficile resistere e non fermarsi. Ci trovi appoggiati in basso quadri, i libri sul banco disposti secondo un disordine composto, raccontano storie, vissuti, tra carte stropicciate, grigiore di polvere di un tempo incerto. Quando piove il banchetto rimane avvolto in ruvide tele cerate, insaccato come un grande pacco da spedire e l’arabo che gestisce la bancarella rimane impassibile, mobile solo nello sguardo a cercare uno spiraglio tra le nuvole per poter esporre. Quando c’è, il sole si posa malinconico sui volumi.. M’avvicino e inizio a spulciare titoli e copertine nella speranza di trovare qualcosa d’interessante.. Dopo un po’ m’accendo una sigaretta e m’allontano con un libro comprato.. …Intanto le prime gocce di pioggia iniziano a farsi sentire di nuovo.. @ilpianistasultetto
Neil Young – scritto da Ivano Casamonti – Editore: Gammalibri..1982
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sohtaq · 1 year
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picchierei sulla faccia qualche politico appeso come un insaccato e tutti quei coglioni che seduti sulle loro poltrone abboccano come pesci
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Vestirmi con sto caldo mi fa sentire un insaccato :(
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lamilanomagazine · 7 months
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Al via "La Bonissima", il festival del gusto e della tradizione
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Al via "La Bonissima", il festival del gusto e della tradizione. Modena. I tortellini in brodo di Modena, i maccheroni al pettine della Bassa, e poi il salame di San Felice a riempire le crescentine montanare, il gnocco fritto o la stria carpigiana. E, ancora, un aperitivo con qualche scaglia di Parmigiano macchiata di aceto balsamico tradizionale prima di dedicarsi alla sfida tra lo zampone e la sassolina, insaccato delle feste che ha rischiato di scomparire, con l’accompagnamento dell’immancabile lambrusco. Sono alcuni dei molti piatti della tradizione modenese che si potranno gustare nel corso delle iniziative di “La Bonissima”, il festival del gusto e delle eccellenze enogastronomiche modenesi che si svolge in piazza Grande da venerdì 13 a domenica 15 ottobre tra mercato dei prodotti tradizionali, showcooking, sfide tra giovani chef, laboratori e degustazioni. Il programma della tredicesima edizione del festival è stato presentato questa mattina, a Palazzo comunale, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l’assessora a Turismo e promozione della città del Comune di Modena Ludovica Carla Ferrari, Paolo Storchi, di Sgp Eventi che organizza la manifestazione in collaborazione con il Comune e con la Camera di Commercio di Modena, e Luca Bonacini, esperto gourmet e giudice del Comitato di La Bonissima. La tre giorni di “La Bonissima” trasformerà piazza Grande in una vetrina delle eccellenze proposte da una trentina di produttori modenesi con specialità spesso difficili da trovare sugli scaffali dei negozi. Tre i prodotti che “debuttano” quest’anno: la stria carpigiana, che si lascerà giudicare da una giuria di esperti; la sassolina, tradizionale insaccato di Sassuolo (a rischio di scomparsa dopo la chiusura della macelleria che lo ha preparato per più di mezzo secolo) che sfiderà lo zampone; i maccheroni al pettine delle valli mirandolesi, nelle diverse declinazioni prodotte dalle rezdore custodi della tradizione. Oltre alla possibilità di gustare aperitivi e cene all’aperto, “La Bonissima” propone anche sfide culinarie come lo showcooking “Il piatto corrotto” che, sabato pomeriggio sul palco allestito in piazza Grande, vedrà contrapporsi gli studenti del Centro di formazione Nazareno di Carpi e della Scuola alberghiera di Serramazzoni nella realizzazione di un piatto classico della cucina tradizionale modenese “corrotto” però da un nuovo e insolito ingrediente. Ad assaggiare i piatti saranno lo chef Stefano Marchini e l’esperto gourmet e giornalista Stefano Reggiani, insieme a un gruppo di food influencer che condivideranno sui loro social piatti e ricette. Domenica non mancheranno gli appuntamenti con il “come si faceva una volta”, con dimostrazioni di pigiatura dell’uva e di preparazione dei ciccioli, e con il contest tra food blogger che realizzeranno i loro piatti con i prodotti acquistati nel mercato della Bonissima. Il contest è condotto da Lorella Giugni di “In cucina con Lorella”. Come è tradizione, una giuria di gourmet modenesi degusterà i prodotti degli espositori e domenica mattina incoronerà il re o la regina del mercato. Saranno proclamati, inoltre, i nuovi ambasciatori della Confraternita del Gnocco d’oro, il riconoscimento che ogni anno viene attribuito a giornalisti, comunicatori, sommelier e chef che più hanno lavorato per affermare le tradizioni modenesi ed emiliane nel mondo. Quest’anno i nuovi “Ambasciatori della Coppia fumante” sono Paolo Reggiani del ristorante I laghi e Marcello Palmieri del salumificio Favola.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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londranotizie24 · 8 months
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Royal Parthenope, beffa al 90esimo: subito fuori dalla Roger Jones Cup
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Di Pietro Nigro @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Esordio amaro per il Royal Parthenope, eliminati dagli Underdogs nella prima sfida della Roger Jones Challenge Cup con un last minute gol e due errori nei rigori. Royal Parthenope, beffa al 90esimo: subito fuori dalla Roger Jones Challenge Cup Esordio amaro per il Royal Parthenope nella Roger Jones Challenge Cup, dopo la sconfitta rimediata nella prima giornata del campionato di calcio della Division Six. Domencia scorsa, infatti, il team fondato dalla comunità dei napoletani a Londra ha pareggiato 4-4 nello scontro diretto in casa degli Underdogs Reserves ai Cockfosters Sportgrounds, grazie a un rigore concesso ai padroni di casa e contestatissimo dagli azzurri, al gol del pareggio subito al 90esimo e ai due tiri sbagliati nei calci di rigore finali. Ecco le formazioni: - Underdogs Reserves - Lineup: Tony Bonner, Ben Carruthers, Lee Graham, Wayne Hodges, Reece Horn-Haynes, Harrison Jones, Salhine Kentaf, Anis Mokthar, Sean Warner, Jack Wells, Connor Wilson, Rumaro Sylvester. Sostituti: Martyn Bickers (dal 45'), Bradley Carrete (dal 45'), Dion Laughton (dal 45'), Yousif Nasir (dal 45'), Keith Sullivan. - Royal Parthenope - Lineup: Esmail Ahmadi, Luigi Cennamo, Andrea Cirillo, Luigi Corona, Amedeo Galletta, Matteo Jimenez, Salvatore Perfetto, Andrea Porzio, Armando Ravallese, Gennaro Sorrentino, Niyah Williams. Sostituti: Bruno Aveta, Fabio De Waure, Joseph Ciro Grasso, Ian Jay, Simone Romanello. La partita prevista per le 1230 è iniziata con oltre 30 minuti di ritardo, chiesti dai padroni di casa per attendere alcuni giocatori giunti in ritardo al campo di gioco. Gli ospiti in casacca azzurra sono partiti subito all'attacco, e sono passati in vantaggio già al 13esimo grazie ad un bel gol segnato di sinsitro da fuori area dall'esordiente Matteo Jimenez, poi rivelatosi uno dei migliori in campo. Ma nemmeno un minuto dopo sono gli Underdogs a segnare con un gol insaccato da Haynes nella porta azzura. Nel bel mezzo del primo tempo, ad avere la peggio, è il portiere azzurro, Galletta, che in una concitata azione nella sua area di porta rimedia un calcio involontario da un attaccante inglese, è costretto a ricorrere all'aiuto dei medici e poi a giocare il resto del match con una mascella tumefatta e dolorante. Il punteggio resta in parità fino a che - al 43esimo - l'altro neo acquisto del Royal Parthenope, Esmail Hamadi segna di testa su calcio d'angolo. ... Continua a leggere su www.
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itsmocaworld · 1 year
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aggiornamento centro ciccioni
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Come la rossa dell'immagine di oggi non posso certo diventarlo, ma nel mio piccolo posso, o meglio potrei, cominciare a tirarmela un pò.
Col peso tutto bene, ho sempre paura di ingrassare e su questo devo lavorare. Mi affatico molto però, e questo è un pò un problema adesso che arriva il cucciolo.
Peccato però che fa parte del mio carattere l'atteggiamento esattamente opposto, cioè defilarmi dai riflettori e vivere pacificamente.
Nel tempo però, questo atteggiamento mi ha portato a rifuggire da molte cose, dalla vita di coppia in particolare. All'idea che un uomo possa invadere il mio spazio di libertà, quello spazio conquistato con tanta fatica e con altrettanta fatica mantenuto libero, già mi si torce lo stomaco e inizio a pensare alla fuga.
Ecco si, la fuga ... questa è sempre stata la cosa che mi ha preso quando avevo qualcosa o qualcuno che mi stava troppo addosso e mi opprimeva.
E' così che sono rimasta sola, che non mi metto sui social dove si trovano anime gemelle, che rifuggo sguardi dell'altro sesso ...
Però questo non penso sia il solo motivo, in realtà ho anche certa paura del rifiuto di non sentirmi voluta e accettata, le poche storie che ho avuto sono finitte così, forse sono un pò anaffettiva, a letto non credo propio di essere una bomba sexi.
Ma ne ho ancora di analisi, la più importante mi ha portata a considerare l'autoannullamento di me stessa davanti ai bisogni o ai desideri del patner, lo faccio senza volerlo e senza rendermene conto, lo faccio anche se lui manco ci pensa. Ecco questa parte di me non l'accetto e sto bene così come sono.
Ma adesso arriva leo, piccola palla di pelo sparuto, insaccato di pulci e pipì in casa, ecco tornerò a camminare felice per il mondo con lui, io se ho il mio cane con me, non ho bisogno di un uomo o di sesso (d'altra parte i miei ormoni se ne sono andati anni fa).
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personal-reporter · 1 year
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Festa del Salame Nobile Cremasco 2023
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La Festa del Salame Nobile Cremasco sarà a Crema in piazza Duomo dal 29 aprile al 1 maggio, un'occasione unica per gustare il salame tipico della zona, tra  ottimi vini locali e altre prelibatezze della cucina cremasca. L'iniziativa coinvolge i bar e i ristoranti della città, che hanno la possibilità di partecipare e di farsi conoscere come Attività Partecipante alla festa del salame. Grazie alla collaborazione tra gli organizzatori dell'evento e i locali aderenti, i visitatori potranno godere di piatti e menù ad hoc per l'occasione, dai panini agli snack, dalle sfizioserie ai piatti freddi. Inoltre, sarà possibile acquistare il salame direttamente dai produttori locali presenti in piazza Duomo durante i tre giorni di festa per un  evento gastronomico sulla cucina e della cultura cremasca. Per la preparazione del Salame Nostrano del Cremasco si impiegano carni suine magre, tra cui il lombo,  che abitualmente i territori della penisola utilizzano per prosciutti e culatelli, più una parte di carne grassa in proporzione variabile Dopo la macinatura avviene la preparazione dell’impasto unendo sale, spezie, pepe nero in mezza grana e vino rosso aromatizzato con spicchietto d’aglio. L’impasto del Salame Nostrano Cremasco viene quindi lasciato riposare per 2 o 3 ore, poi viene insaccato utilizzando budelli naturali legati rigorosamente a mano. Dopo l’insaccatura il Salame Nostrano Cremasco passa per il processo di  asciugatura, cui segue la fase di stagionatura che può durare da un minimo di 4 mesi ad un massimo di circa 18 mesi. Al momento del consumo la pelle del Salame Nostrano Cremasco è scura, di aspetto incartapecorito, con fioriture biancastre dei salami stagionati ed è  un impasto morbido, lucido di grasso, mentre il profumo è delicato, ma non si avverte aglio. Storicamente nel territorio cremasco il maiale è sempre stato allevato e macellato. infatti una parte delle sue carni macellate finiva nelle mani di bravi imprenditori che ne destinavano la maggior parte a salumifici e macelli per una buona produzione di insaccati, salumi e carne fresca. Oggi, grazie alla nascita di piccoli allevamenti che gestiscono tutta la filiera produttiva,  al consumatore arriva quindi un Salame Nostrano Cremasco di altissima scelta. Alcuni eventi climatici, come l’alto tasso di umidità, autunni e inverni umidi e nebbiosi, primavere temperate e piovose, estati calde con piogge brevi e intense, hanno favorito la produzione, la stagionatura e il commercio del Salame Cremasco, che vede spesso la macellazione, in famiglia, di maiali acquistati appositamente nel tardo autunno. Read the full article
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soffiolento · 1 year
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La genialità è arte...possiamo ammirare la forma cilindrica di questo insaccato,con telaio di legno pregiato.
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IL SALAME NAPOLI
Viene prodotto in tutta la Campania, con tagli di carne suina, che vengono puliti e macinati con una trafila. All’impasto vengono aggiunti grasso di pancetta, che non può superare il 25%, pepe nero in grani e spezie, poi il tutto viene insaccato in budelli naturali. Seguono le fasi di asciugatura e affumicatura, quindi la stagionatura di almeno 30 giorni. Ne nasce un salume dal gusto dolce e…
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