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#il buio oltre la siepe
ilime · 11 months
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“Ma prima di vivere con gli altri io devo vivere con me stesso. L’unica cosa che non è tenuta a rispettare il volere della maggioranza è la coscienza.”
Harper Lee, Il buio oltre la siepe
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alonewolfr · 4 months
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Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede.
|| Il buio oltre la siepe - Harper Lee
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ambrenoir · 2 months
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" Volevo che tu imparassi una cosa da lei: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta si vince. "
Harper Lee, Il buio oltre la siepe
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greenbor · 4 months
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Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede.
Il buio oltre la siepe - Harper Lee
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testo dal post di https://alonewolfr.tumblr.com/
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perpassareiltempo · 2 years
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A volte ci tocca prendere le cose come vengono.
Harper Lee -  Il buio oltre la siepe
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Lo sapevate che… Il diario di Anna Frank è stato censurato?
Se libri come Lolita o come l’Amante di lady Chatterley furono censurati per la forte componente erotica presente nei testi, erotismo che naturalmente urtava i moralisti di turno, altri libri furono censurati per ragioni meno ovvie. Eccone alcuni:
➡️Il dottor Zivago di Boris Pasternak: le ragioni furono squisitamente politiche. Il romanzo di Pasternak mette in evidenza gli aspetti più oscuri della Rivoluzione d’Ottobre e in Russia naturalmente ciò non poteva essere permesso. Tutte le case editrici russe respinsero quello che oggi è diventato un classico della letteratura, il romanzo, pensate, venne pubblicato per la prima volta in Italia, grazie a Giangiacomo Feltrinelli che fece arrivare clandestinamente il manoscritto.
➡️Le Operette Morali di Giacomo Leopardi: ebbene sì, il nostro grande poeta venne bandito e inserito nell’Indice dei libri proibiti. Perché? Le riflessioni di Leopardi sul dolore del vivere, sulla natura matrigna, insensibile al destino umano, urtarono la sensibilità cattolica. Pensate che fino al 1966 l’opera continuò ad essere proibita. Leggete il Dialogo della Natura e di un'anima e il Dialogo della Natura e di un Islandese. Danno i brividi.
➡️Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain. Ebbene sì, questo classico della letteratura dell’infanzia è finito nel mirino del polemicamente corretto e della cancel culture. Il motivo? È stato accusato di razzismo e l’uso frequentissimo della parola n… è bastato per far declassare il buon vecchio Mark Twain a scrittore diseducativo. Per gli stessi motivi anche Il buio oltre la siepe è stato bandito dalle scuole.
➡️ll diario di Anna Frank: questa è stata la censura più vergognosa, un insulto alla memoria di una ragazzina vittima dell’Olocausto. Per molti anni non si poteva leggere nelle scuole. Perché? Per la ragione più assurda di tutte: c’è un paragrafo in cui Anna descriveva la propria anatomia e i genitori temevano che propri figli potessero imparare i nomi delle proprie parti del corpo.
La letteratura viene censurata perché non si comprende il messaggio che ha voluto trasmetterci o perché lo si comprende fin troppo bene. I libri sono pericolosi: possono svergognare i governi, far scoppiare rivoluzioni o semplicemente mettere a nudo i pregiudizi e l’ipocrisia dei benpensanti. La letteratura, non mi stancherò mai ripeterlo, non è morale ma etica, ci spinge, ci sprona a fare nostra la complessità che scaturisce soltanto dalla comprensione.
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X Potete seguirmi anche su Instagram, dove vi parlerò dei grandi classici, mi trovate a questo link: bit.ly/ilprofessorx
#libri #censura #letteratura
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attentionspoilers · 1 month
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“Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo” – Tahar Ben Jelloun Cari amici di Attention Spoilers, oggi è la giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Di seguito, una lista di libri molto utili per tenersi informati sull’argomento. Ne avete letto qualcuno? Fatemi sapere! – martie Il buio oltre la siepe –…
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motolesechloe · 5 months
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fino al fiorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi piu leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?
Il buio oltre la siepe
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lamilanomagazine · 5 months
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Alla Tenda una settimana tra cinema, musica e letteratura
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Alla Tenda una settimana tra cinema, musica e letteratura. Modena. Musica rock dal vivo, cineforum e letteratura sono al centro della programmazione della Tenda inserita nell’ambito delle attività proposte dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena. Le iniziative sono tutte a ingresso libero e gratuito. La settimana si apre giovedì 16 novembre, alle ore 20.15, con il secondo appuntamento della rassegna cinematografica “Follia e dintorni”, a cura dell’associazione La Rosa Bianca in collaborazione con Unimore, incentrata su tematiche legate al rispetto dell’essere umano. Il film proiettato è “Il buio oltre la siepe” (Robert Mulligan, 1962); presentano la pellicola e introducono il dibattito Lillo Venezia ed Eleonora Bertacchini. Come nelle precedenti 13 edizioni, obiettivo del cineforum è di aprire una discussione al termine della proiezione, offrendo dunque ai presenti la possibilità di esprimere una propria riflessione scaturita dalla visione del film. Venerdì 17 spazio invece alla musica dal vivo di band modenesi curata da associazione Intendiamoci e Superbia Music Group. Sul palco di viale Monte Kosica, dalle ore 21, sale infatti il gruppo rock sperimentale “Pandorea”. Per l’occasione, la band, tutta al femminile, presenta il nuovo singolo “Mare in tempesta”, che segna una nuova fase di ricerca delle cinque musiciste, orientata alla fusione di linee vocali pulite e sonorità distorte di chitarre e basso, incalzate da ritmi di batteria precisi e potenti. Prima dell’esibizione di Pandorea, gli amplificatori verranno “surriscaldati” dal rock di altre due band del territorio, ovvero Not my grave e La convalescenza. Il programma settimanale si chiude sabato 18, alle ore 18, con un nuovo appuntamento di “Dialogo con l’autore”, rassegna di libri e scrittori curata dall’associazione culturale L’Asino che vola. Per l’occasione, Pierpaolo Ascari intervisterà Sandro Campani, autore del libro “Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello)”, edito quest’anno da Einaudi editore. “Il libro – spiegano gli organizzatori – offre pagine dense di gratitudine e nostalgia verso gli affetti familiari e i posti del cuore dello scrittore, tra Reggio Emilia e Modena, in cui l’immersione nella natura è una forma di benedizione”.   Il calendario completo di tutte le iniziative e le modalità di prenotazione sono consultabili sui canali social e sul sito web de La Tenda all’indirizzo www.comune.modena.it/latenda. Per informazioni:mail [email protected], telefono 059 2034810.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ilime · 1 year
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“Il semplice fatto di essere stati sconfitti cent’anni prima di cominciare non è una buona ragione per non cercare di vincere”.
Harper Lee, Il buio oltre la siepe
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cinquecolonnemagazine · 6 months
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Dodicesima giornata di Serie A 2023/2024: il buio oltre la siepe
Ecco, parafrasando il famoso libro di Harper Lee potremmo adattarlo al Napoli di oggi. Un buio totale che parte da lontano e non certamente da questa dodicesima giornata di Serie A. Parte dalle ultime giornate del campionato scorso quando si è capito ampiamente che lo Spallettone scudettato non sarebbe più stato l'allenatore del Napoli Campione di Italia. Era allora quando anche il DS Giuntoli aveva chiesto di andare via. Dodicesima giornata di Serie A 2023/2024: la buia ora di pranzo azzurra Forse il presidente ha sottovalutato le perdite di due pedine importanti nello scacchiere azzurro. Il presidente, forse, contava di risolvere tutto da solo e bene ma non sempre le ciambelle riescono col buco ed il Napoli di oggi quel "buco" non lo ha. Anzi, per dirla alla napoletana: è un Tortano senza zonga (per i padani, sugna).Che significa? Letteralmente di qualcosa di brutto, scialbo ed aggiungere anche inutile. Garcia ci ha messo tutto il suo a fare una preparazione scialba e monca, priva di un organizzazione di gioco che oggi contro l' Empoli (che non è certo il Real Madrid) ha mostrato tutto le sue pecche. Assenza di linee di passaggio, nessun pressing, nessuna profondità di manovra, gioco assente in difesa, centrocampo e attacco. Fa strano dire queste cose visto che parliamo della stessa squadra che pochi mesi fa ha stravinto il campionato. Garcia… ora che si fa? Già qualche domenica fa ci eravamo espressi sul cambio allenatore ma oggi più che mai urge. Siamo per una serie di eventi fortunati ancora in lizza per il piazzamento Champions League ma non durerà per molto se non si inverte la tendenza. Non buttiamo a mare il bambino e l'acqua sporca visto che siamo ancora in tempo a riprenderci. Basta con un allenatore completamente nel pallone, non quello di calcio… ovviamente. Pertanto non daremo giudizi sulla prestazione odierna che dovrebbe essere da 3 in pagella per tutti ed aspettando come dice Eduardo "adda' passa' a nuttata". Soprattutto, caro Presidente, senza nulla togliere ai tuoi meriti ma fai il Presidente e non lo psicologo motivatore o l'allenatore. Ognuno al suo posto. Ad Maiora Read the full article
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alonewolfr · 4 months
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Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede.
|| Il buio oltre la siepe - Harper Lee
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ambrenoir · 2 months
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“Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano.
Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda.
È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede.”
Harper Lee - Il buio oltre la siepe
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agrpress-blog · 6 months
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Ventinove anni fa moriva il grande attore americano, interprete di film quali I gangsters di Robert Siodmak, Forza bruta di Jules Dassin, Da qui all’eternità di Fred Zinnemann, Vera Cruz di Robert Aldrich, La rosa tatuata di Daniel Mann, Il mago della pioggia di Joseph Anthony, Vincitori e vinti di Stanley Kramer, L’uomo di Alcatraz e Il treno di John Frankenheimer, Il Gattopardo di Luchino Visconti, I professionisti di Richard Brooks, Atlantic City U.S A. di Louis Malle e molti altri. Nato a New York il 2 novembre 1913, trapezista in vari circhi dal ’29 al ’42, viene costretto ad interrompere la carriera a causa di una brutta frattura ad un braccio. Dopo vari lavori saltuari, nel ’43, durante la Seconda guerra mondiale, si arruola nei marines e, nei due anni successivi, combatte in Africa settentrionale e sbarca in Italia insieme agli altri militari alleati. Dopo qualche esperienza teatrale, esordisce al cinema in I gangsters (1946) di Robert Siodmak, tratto da uno fra i Quarantanove racconti di Ernest Hemingway ed in cui recita con Ava Gardner. L’anno seguente giganteggia da protagonista in Forza bruta (1947) di Jules Dassin, capolavoro carcerario degli anni Quaranta. I film successivi son quasi tutti dei classici, in cui Lancaster padroneggia sempre meglio il suo stile di recitazione ed arricchisce sempre più i suoi personaggi con dettagli, sfumature, sottigliezze ed introspezione psicologica. In Il terrore corre sul filo (1948) di Anatole Litvak, è il marito assassino che in circa un’ora e mezza di suspense ininterrotta rappresenta un serio pericolo per la moglie (interpretata da Barbara Stanwyck), mentre in La leggenda dell’arciere di fuoco (1950) di Jacques Tourneur e Il corsaro dell’isola verde (1952) di Robert Siodmak, utilizza abbondantemente il suo atletismo e le sue doti acrobatiche, che poi tempererà e drammatizzerà in grandi western come Vera Cruz (1954) di Robert Aldrich, in cui è antagonista di Gary Cooper, L’ultimo Apache (1954), anch’esso diretto da R. Aldrich, e Sfida all’OK Corrall (1957) di John Sturges, in cui recita con Kirk Douglas – con il quale aveva già lavorato nove anni avanti nel noir Le vie della città (1948) di Byron Haskin e con cui stabilirà un ottimo rapporto di amicizia ed una collaborazione artistica che, nei circa trent’anni successivi, li vedrà insieme in altri sei film. Nel frattempo, l’esperienza arricchisce la sua maschera di malinconie e mezzi toni con cui affronta personaggi più ambigui e sofferti, fra cui il giornalista di Piombo rovente (1957) di Alexander MacKendrick, il giudice tedesco che viene processato a Norimberga in Vincitori e vinti (1961) di Stanley Kramer e l’ergastolano che diventa uno fra i massimi esperti al mondo in ornitologia di L’uomo di Alcatraz (1962) di John Frankenheimer, con cui vince la Coppa Volpi a Venezia – due anni avanti aveva vinto l’Oscar come Miglior Attore protagonista con il ruolo predicatore esaltato di Il figlio di Giuda (1960) di Richard Brooks) ed ottiene una nomination all’Oscar come Miglior Attore Protagonista (Oscar che verrà vinto da Gregory Peck per Il buio oltre la siepe di Robert Mulligan, tratto dal libro omonimo - premio Pulitzer 1960 - di Harper Lee). Nel ’63 Luchino Visconti gli imprime i tratti asciutti e dolenti del principe di Salina nel celebre Il Gattopardo, versione cinematografica del libro omonimo (Premio Strega 1959) di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Serge Reggiani, Romolo Valli, Rina Morelli, Lucilla Morlacchi, Mario Girotti - non ancora Terence Hill -, Giuliano Gemma ed una giovanissima Ottavia Piccolo. Nel film Lancaster, elegante più che mai negli impeccabili vestiti dell’aristocratico borbonico che si trova costretto a confrontarsi con il nuovo vento garibaldino, riesce a dominare la scena senza manierismi e senza farsi sopraffare dalla sfarzosità delle scenografie, degli arredamenti e dei costumi, fondendo, da vero precursore - qualche anno prima dell’affermazione
di attori come Robert Redford, Jack Nicholson, Dustin Hoffman, Al Pacino, Robert De Niro -, la professionalità ed il carisma hollywoodiano con la sensibilità europea, con uno stile fino ad allora sconosciuto fra attori americani. In età più matura, per dar spessore ai suoi personaggi gli basterà sempre meno. Rende crepuscolare l’antieroe western - Io sono la legge (1971) di Michael Winner, con Robert Ryan e Lee J. Cobb, Io sono Valdez (1971) di Edwin Sherin, Nessuna pietà per Ulzana (1972) di Robert Aldrich) e gangster - Atlantic City U.S.A. (1980) di Louis Malle, con Susan Sarandon, e con cui ottiene una meritatissima nomination all’Oscar come Miglior Attore non Protagonista. In Italia, viene diretto nuovamente da L. Visconti in Gruppo di famiglia in un interno (1974), con Claudia Cardinale e, nei circa quindici anni successivi, apparirà in Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci, nel film tv Mosè (1977) di Gianfranco De Bosio, in La pelle (1981) di Liliana Cavani, tratto dal libro omonimo di Curzio Malaparte ed in cui recita per la quarta ed ultima volta con Claudia Cardinale, nelle miniserie tv Marco Polo (1982) di Giuliano Montaldo e Verdi (1983) di Renato Castellani, in Il giorno prima (1987) di Giuliano Montaldo, scritto da Piero Angela, nella miniserie tv I promessi sposi (1989) di Salvatore Nocita, in cui interpreta in cardinal Federigo Borromeo, e nel film tv Il viaggio del terrore: la vera storia dell’Achille Lauro (1990) di Alberto Negrin. Fra gli altri film ricordiamo Furia nel deserto (1947) di Lewis Allen, Erano tutti miei figli (1948) di Irving Reis, Per te ho ucciso (1948) di Norman Foster, con Joan Fontaine, Doppio gioco (1949) di Robert Siodmak, con Yvonne De Carlo, La corda di sabbia (1949) di William Dieterle, con Paul Henreid, L’imprendibile signor 880 (1950) di Edmund Goulding, con Dorothy McGuire, La valle della vendetta (1951) di Richard Thorpe, con Robert Walker e Joanne Dru, Torna, piccola Sheba (1952) di Delbert Mann, Da qui all’eternità (1953) di Fred Zinnemann, con Deborah Kerr, Montgomery Clift, Frank Sinatra (Oscar come Miglior Attore non Protagonista) e Ernest Borgnine, Il trono nero (1954) di Byron Askin, La rosa tatuata (1955) di Daniel Mann, con Anna Magnani (Oscar come Miglior Attrice Protagonista - primissima attrice italiana a vincere un Oscar in un film americano), Il mago della pioggia (1956) di Joseph Anthony, con Katharine Hepburn, Mare caldo (1958) di Robert Wise, con Clark Gable, Tavole separate (1958) di Delbert Mann, con Rita Hayworth e David Niven, Il discepolo del diavolo (1959) di Guy Hamilton, con Kirk Douglas, Gli inesorabili (1960) di John Huston, con Audrey Hepburn e Audie Murphy, Il giardino della violenza (1961) di John Frankenheimer, Gli esclusi (1963) di John Cassavetes, Il treno (1964) di J. Frankenheimer, Sette giorni a maggio (1964) di J. Frankenheimer, con K. Douglas, I professionisti (1966) di Richard Brooks, con Claudia Cardinale e Lee Marvin, Joe Bass l’implacabile (1968) di Sydney Pollack, con Ossie Davis e Telly Savalas, Ardenne 44, un inferno (1969) di S. Pollack, Airport (1970) di George Seaton, Scorpio (1973) di Michael Winner, con Alain Delon, Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman, con Paul Newman, Cassandra Crossing (1976) di George Pan Cosmatos, con Richard Harris e Sophia Loren, L’isola del dottor Moreau (1977) di Don Taylor, Zulu Dawn (1979) di Douglas Hickox con Peter O’ Toole, Branco selvaggio (1980) di Lamont Johnson, Osterman Weekend (1983) di Sam Peckinpah (alla sua ultima regia), tratto dal libro omonimo di Robert Ludlum ed interpretato anche da Rutger Hauer e Meg Foster, Local Hero (1983) di Bill Forsyth, Il sogno della città fantasma (1985) di Alan Sharp, l’amaro Due tipi incorreggibili (1986) di Jeff Kanew, settimo e ultimo film in cui recita con l’amico Kirk Douglas, La bottega dell’orefice (1988) di Michael Anderson, tratto dal dramma omonimo di Andrzej Jawien [Karol Józef Wojtyla], il film tv Il fantasma dell’opera (1989)
di Tony Richardson, tratto dal romanzo omonimo di Gaston Leroux, L’uomo dei sogni (1989) di Phil Alden Robinson, con Kevin Costner e James Earl Jones. Fa anche due esperienze dietro alla macchina da presa, dirigendo (e interpretando) il western Il kentuckiano (1955) - conosciuto anche con il titolo Il vagabondo delle frontiere -, con Dianne Foster e Walter Matthau (al suo esordio cinematografico), e L’uomo di mezzanotte (1974), con Susan Clark. Dopo varie difficoltà di salute (compresi due infarti) nel corso degli anni Ottanta (nel 1989 ad esempio, era stato costretto a rifiutare il ruolo da protagonista in The Old Gringo di Luis Puenzo, con Jane Fonda - ruolo poi affidato a Gregory Peck -, proprio per via del fatto che i suoi problemi di cuore non gli avrebbero permesso di affrontare le riprese sulle montagne messicane), nel novembre 1990, circa due settimane dopo la fine delle riprese del film tv Separate but Equal (1991) di George Stevens jr., con Sidney Poitier (che verrà trasmesso in tv nel maggio 1991), viene colpito da un ictus ischemico che comprometterà fortemente le sue capacità motorie. Si riprende parzialmente nel giro di circa un anno, ma decide di ritirarsi a vita privata, circa tre anni prima della sua scomparsa. Burt Lancaster - insieme ai quasi coetanei Robert Taylor (1911-1969), Stewart Granger (1913-1993), Richard Widmark (1914-2008), Sterling Hayden (1916-1986), Gregory Peck (1916-2003), Glenn Ford (1916-2006), Kirk Douglas (1916-2020), Robert Mitchum (1917-1997) e William Holden (1918-1981) - è stato uno fra i “grandi” della Hollywood classica e non solo. Una lunga e ricca carriera (circa cento film) cominciata con ruoli d’azione e noir e passata attraverso il western, il gangster-movie, alcuni fra i più celebri drammi di scuola statunitense fino alla profondità degli autori europei (su tutti Luchino Visconti e Louis Malle).
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L'unica cosa che non è sottoposta alla legge della maggioranza è la coscienza dell'uomo
(Il buio oltre la siepe)
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Da Il buio oltre la siepe
La domenica, sebbene a Maycomb una porta chiusa la domenica significasse solo malattia o brutto tempo, le persiane e le porte della casa erano sempre chiuse.  Secondo le dicerie del vicinato, il ragazzo più giovane dei Radley da adolescente aveva fatto lega con alcuni componenti la famiglia Cunningham, un’immensa e caotica tribù di Old Sarum, nella parte settentrionale della contea, e tutti…
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