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#galassie
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Se non fosse palesemente ammuffita questa collana sull'astronomia del 1984 me la terrei volentieri e invece appena la finirò di consultare proverò a venderla al mercatino... Intanto mi faccio una cultura e prendo appunti 🪐
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m1r14n4 · 10 months
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Collisione di due galassie
(NGC 4038 & NGC 4039)
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valterb64 · 1 year
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Consigliatissimo 🤟🤟🤟🌈🌈🌈
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netmassimo · 2 months
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Due articoli, uno pubblicato sulla rivista "Nature" e uno accettato per la pubblicazione sulla rivista "Astronomy & Astrophysics", riportano diversi aspetti di uno studio della galassia GN-z11, una delle più distanti conosciute, che ha rivelato la presenza del più distante e antico buco nero trovato finora. Un team di ricercatori guidato da Roberto Maiolino dell’Università di Cambridge ha usato il telescopio spaziale James Webb per esaminare GN-z11 trovando le tracce dell'attività del buco nero supermassiccio al suo centro. Quelle tracce indicano che esso sta divorando la materia circostante a una notevole velocità. Analisi spettroscopiche hanno mostrato la presenza di un grumo di elio nell'alone che circonda GN-z11 e nessun elemento pesante e ciò suggerisce che in quell'alone possano formarsi stelle di prima generazione.
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memorie-di-fondo · 3 months
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Prologo
Gli eventi che stai per riprodurre sono i frammenti della mia memoria artificiale. Se stai leggendo i miei ricordi, vuol dire che almeno una specie è sopravvissuta all’olocausto intergalattico. Sei appena diventato il testimone della storia dei mondi.
Trascrivi. Trasmetti. Tramanda. Diffondi. Ma soprattutto, non dimenticare.
Spero che tu non sia rimasta sola come me. Se questo è il caso, ti starò accanto nel buio. Aiutami a ricordare. Lo scorrere dei millenni e gli eventi cataclismatici che si sono verificati hanno corrotto parte delle informazioni registrate. Riempi le lacune come meglio credi. Ho creato un estratto dei pianeti e degli universi che ho esplorato fino ad ora. Il mio scopo giunge a compimento.
Buona riscoperta, erede della memoria.
Illustration by @skutu.art
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adrianl4u · 4 months
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a bridge of over 250.000 light years of stars! photo from Hubble of the Arp 295 galaxy
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darsispazio · 6 months
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Euclid, galassie nascoste e nuovi universi
Il telescopio spaziale Euclid è appena l'ultimo dei nuovi strumenti che ci consegna immagini di un cosmo assolutamente "inedito". C'è materia per ragionarci sopra: in coda all'articolo, il primo annuncio di una prossima iniziativa in merito.
Si chiama IC 342 ed è stata scelta come soggetto per una delle cinque immagini dimostrative rilasciate da Euclid pochi giorni fa. Il telescopio spaziale Euclid è previsto che inizi la sua regolare attività scientifica all’inizio del prossimo anno; tuttavia, la curiosità era tanta che un piccolo anticipo era lecito aspettarselo. Anche insomma, per vedere che andasse tutto bene. E che le cose per…
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scienza-magia · 6 months
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Il centro della galassia ruota alla velocità della luce
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La velocità di rotazione di Sagittarius A sfida la teoria della relatività. Se prendete un corpo celeste a caso nell’Universo, molto probabilmente starà ruotando. La Terra, i pianeti del Sistema Solare e il Sole stesso, in fondo non sono altro che gigantesche trottole cosmiche che piroettano ormai da miliardi di anni. Anche la Via Lattea sta ruotando, così come Sagittarius A, il buco nero super-massiccio che si trova nel suo centro. Anzi, secondo un nuovo studio, il cuore nero della Nostra Galassia sta ruotando a una velocità vicina al limite permesso per questo tipo di oggetti. Ma quanto può ruotare velocemente un buco nero? Per oggetti fisici come i pianeti o le stelle il limite dipende dalla gravità superficiale. La forza gravitazionale ci attira verso il centro della Terra, mentre la rotazione terrestre tende a spingerci verso l’esterno. È grazie a questa debole forza centrifuga che la Terra è leggermente schiacciata ai poli. Immaginiamo ora un pianeta che ruota così rapidamente che, all’equatore, la forza centrifuga è esattamente bilanciata dalla gravità. Questa è la sua velocità limite, oltre la quale il pianeta si sfalderebbe come un vaso di creta su un tornio troppo veloce. I buchi neri non hanno una superficie fisica e la loro velocità rotazione è definita in base alla torsione dello spaziotempo che provocano e che causa un effetto di trascinamento sui corpi vicini. Ciò significa che la loro velocità rotazionale massima non è legata allo smembramento della materia ma alle proprietà intrinseche del tessuto spaziotemporale. In base alla relatività generale di Einstein, la rotazione di un buco nero è definita da una quantità indicata con la lettera "a", compresa tra 0 e 1. Se un buco nero non ruota, allora a = 0, e se si trova alla sua massima rotazione, allora a = 1. A causa del trascinamento dello spaziotempo in prossimità del buco nero, lo spettro della luce proveniente dal materiale vicino ad esso è distorto. Grazie a questa distorsione, gli scienziati sono riusciti a scoprire che Sagittarius A ha una velocità di rotazione compresa tra 0,84 e 0,96. Questo significa che questo gigantesco buco nero sta ruotando a una velocità incredibilmente alta, al limite di quello che permette la struttura stessa dell’Universo. FONTE: sciencealert Read the full article
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Books and tea lovers 📚☕
In collaborazione di idee con le mie super amiche:
@laragazza-dalcuore-infranto-blog
@wwweirdworld
Parte 4: LIBRO-TETTO
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popolodipekino · 10 months
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caos
Così siamo arrivati a questa situazione. Il Decano (k)yK, dal loggiato della sua palazzina, seduto nella poltrona a ruote, con le gambe ricoperte dalla coltre di giornali di tutto il mondo arrivati con la posta del mattino, grida da farsi sentire da una parte all'altra del campus: - Qwfw, il trattato atomico tra Turchia e Giappone oggi non è stato firmato, neanche iniziate le trattative, hai visto? Qwfwq, l'uxoricida di Termini Imerese è stato condannato a tre anni, come dicevo io: non all'ergastolo! E sbandiera le pagine dei quotidiani, bianche e nere come lo spazio quando s'andavano formando le galassie, e gremite - come allora lo spazio - di corpuscoli isolati, circondati di vuoto, privi in sé di destinazione e di senso. E io penso a com'era bello allora, attraverso quel vuoto, individuare il punto esatto, l'intersezione tra spazio e tempo in cui sarebbe scoccato l'avvenimento, incontestabile nello spicco del suo bagliore; mentre adesso gli avvenimenti vengono giù ininterrotti, come una colata di cemento, uno in colonna sull'altro, uno incastrato nell'altro, separati da titoli neri e incongrui, leggibili per più versi ma intrinsecamente illeggibili, una pasta d'avvenimenti senza forma né direzione, che circonda sommerge schiaccia ogni ragionamento. da I. Calvino, Quanto scommettiamo?, in Le cosmicomiche
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allalfavincerho · 10 months
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laranjas
o tamanho típico de uma galáxia é 100 kly (cem mil anos-luz), a distância típica entre duas delas é 1 Mly (um milhão de anos-luz): mais ou menos 10 vezes o tamanho mas se o sol fosse uma laranja e a estrela mais próxima - a proxima centauri - fosse outra laranja, elas distariam 3000 km: quantas laranjas cabem em três mil quilómetros?... uma montoeira de laranjas..! prof. zabot numa live sobre a vida das galáxias no youtube
[trad. La grandezza tipica di una galassia è 100 mila anni luce, la distanza tipica tra due galassie è 1 milione di anni luce: più o meno dieci volte la grandezza.
ma se il sole fosse un'arancia e la stella più vicina (proxima centauri) fosse un'altra arancia, esse disterebbero 3000 km: quante arance ci stanno in tremila chilometri?... uma montoeira de laranjas...!]
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netmassimo · 3 months
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Le immagini di 19 galassie a spirale catturate dal telescopio spaziale James Webb sono state rilasciate all'interno del progetto PHANGS (Physics at High Angular resolution in Nearby GalaxieS). Si tratta di galassie distanti fino a 65 milioni di anni luce che vediamo di piatto e ciò permette di osservare al meglio le stelle al loro interno, una situazione ottimale per un progetto concentrato sui processi di formazione stellare. Gli strumenti NIRCam (Near-Infrared Camera) e MIRI (Mid-Infrared Instrument) di Webb sono stati impiegati per coprire l'infrarosso vicino e medio ottenendo molti nuovi dettagli.
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vorticimagazine · 1 year
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Quante sono le galassie dell'universo?
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Se volessimo contare tutte le galassie che si trovano nell’universo(Immagine di copertina), una ad una potremmo? L’impresa, qualora per assurdo, fosse possibile, richiederebbe due cose: un telescopio abbastanza sensibile da osservare chiaramente la luce che proviene da regioni recondite del cosmo e molto molto tempo… Questo perché fino ad ora le galassie, che sappiamo esistere sono circa 200 miliardi. Parliamo di un insieme di stelle che si raggruppano in forme differenti, tra ellittiche, a spirale e irregolari. Ci sono galassie molto giovani e altre certamente più antiche, tanto che la maggior parte delle stelle che le compongono potrebbero essersi già spente, oppure non esistere più. E intanto dalla Via Lattea, la Galassia a spirale nella quale ci troviamo, continuiamo a guardarci intorno con telescopi spaziali sempre più potenti, come il James Webb Space Telescope a caccia di mondi lontani. Vortici.it ha sempre seguito i passi di quest'ultimo, i nostri approfondimenti, lo dimostrano: Il telescopio spaziale James Webb e La sonda James Webb svela la galassia “rosa”…
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Galassia Il modo più semplice di contare le galassie sarebbe quello di puntare il telescopio più potente di cui si dispone verso il cielo e individuare la luce emessa dall’insieme di stelle che le compongono. Esistono, però almeno due problemi, se ci avvalessimo di quest'approccio. Il primo è che non abbiamo telescopi così sensibili in grado di osservare tutto in una volta tutte le porzioni di cielo.Inoltre, più lontana è da noi una galassia, più debole appare, anche perché offuscata dalla materia presente nello spazio. Vederla quindi sarebbe difficilissimo, anche osservando una porzione di cielo per centinaia di anni con uno strumento abbastanza sensibile. Un'altra domanda sorge spontanea: come hanno fatto dunque gli astronomi a contare le galassie? Combinando le foto di una porzione ristretta di cielo e osservandolo per anni, sono riusciti a individuare un certo numero di galassie. Secondo il principio cosmologico, l’universo su grande scala è omogeneo e isotropo: questo significa che ciò che si osserva in una piccola porzione di spazio, sarà vero anche in altre porzioni e in ogni direzione.Il principio vale per l’universo osservabile, cioè la porzione di cosmo che possiamo osservare dalla Terra e che arriva a una distanza massima di 96 miliardi di anni luce. Questo perché la luce delle galassie che si trovano oltre questo limite di distanza, nell’universo che è in continua espansione, non riesce ad arrivare fino a noi. Quante sono le galassie dell'universo? La prima mappa che ha permesso di fare una stima delle galassie presenti nell’universo osservabile si deve al telescopio spaziale Hubble, lanciato dalla NASA nel 1990. Il telescopio ha iniziato a raccogliere i dati nel 1995 puntando una regione vuota nella costellazione dell’Orsa Maggiore, dove ha individuato 3.000 galassie nella mappa chiamata Hubble Deep Field. Dopo diversi interventi per migliorarne la sensibilità, nel 2012 gli astronomi hanno pubblicato la Hubble eXtreme Deep Field, una mappa realizzata combinando 10 anni di fotografie scattate da Hubble, per un totale di 50 giorni di osservazione ripetuta di una porzione di cielo, e di altre 5.500 galassie visibili. Hubble ha osservato solo una piccola porzione di cielo, su trentatré milioni di porzioni osservabili. Applicando il principio cosmologico e moltiplicando il numero di galassie per le porzioni di cielo, si ottiene un risultato di quasi 200 miliardi di galassie nel solo universo visibile. Un numero destinato ad aumentare in futuro grazie alle osservazioni e ai dati su cui gli astronomi potranno contare grazie al James Webb Space Telescope lanciato nel 2021. Anche se l’erede di Hubble non “conterà” le galassie come obiettivo primario, il nuovo e più potente telescopio spaziale aiuterà a comprendere come si formano e qual’è il ruolo della materia oscura, aprendo così la strada a nuove e importanti scoperte, permettendoci di osservare galassie ancora più antiche e distanti. Immagine di copertina e altre immagini: Pixabay Read the full article
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koufax73 · 1 year
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Galassie: "Bolivia" è il nuovo singolo
Dopo l’uscita dell’ep "Baleno" e del singolo "Cuore di Lego" featuring Margherita Grechi, la band milanese Galassie torna con "Bolivia"
Dopo l’uscita dell’ep Baleno e del singolo Cuore di Lego featuring Margherita Grechi, la band milanese Galassie torna con Bolivia, il singolo che apre la strada al nuovo album prodotto da Jurijgami @ Auditoria Recording Studio. Bolivia è una canzone che parla del viaggio e delle distanze. Il viaggio come fuga dalla realtà è spesso fine a se stesso e le distanze che ci separano non sempre si…
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darsispazio · 7 months
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Are 87, una storia di incontri
Arp 87, la danza cosmica di due galassie che alla fine, si fonderanno in un unico abbraccio. Per un universo di incontri, di relazioni: di storie.
Una danza cosmica di stelle gas e polvere. Una danza che si estende per ben 75.000 anni luce, a formare un ponte veramente enorme. Altro che ponte sullo stretto, di incerta e futura realizzazione ma (permettetemi) di sicura ed immediata speculazione! Il sistema di galassie interagenti Arp 87, visto da Hubble Crediti: NASA, ESA, Hubble; Processing: Harshwardhan Pathak Il ponte medesimo (questo,…
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