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#fiorello su morgan
bylrndgm · 6 months
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una settimana che vado in giro per casa urlando: siete pronti per l'epoca della reputazione di alessandraaaa?
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rosaleona · 11 months
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Guarda "L'ironia di Fiorello: "Con Morgan sì che avremo hit a Sanremo"" su YouTube
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La frase incriminata di Amadeus è: "In silenzio anche un idiota può sembrare una persona intelligente. Sfortunatamente gli idioti vogliono sempre parlare».
Io comunque alla raccolta firme per mandare Morgan a dirigere Sanremo parteciperei ma mica perché ho stima di quel cantante. Semplicemente, troverei divertente veder annaspare un individuo arrogante e supponente in un lavoro al di sopra delle sue capacità ma per cui lui si sente adattissimo.
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uominiedonneblog · 6 months
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Fiorello a VivaRai2 lancia la bomba, Morgan potrebbe tornare a XFactor per la finale.
E adesso veniamo a parlarvi di Fiorello che ha lanciato uno scoop clamoroso su Morgan proprio stamattina a Viva Rai 2 , dove ha parlato dell’argomento della cacciata di Morgan da XFacor dopo la lite con Fedez e alcune esternazione poco simpatiche contro Francesca Michelin oltre che nei confronti dei giudici. Comportamenti che come vi abbiamo raccontato in precedenti articolo hanno portato…
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stranotizie · 6 months
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Morgan potrebbe tornare a X Factor in occasione della puntata finale. Questo è quello che sostiene Fiorello che questa mattina a Viva Rai2 ha riportato alcune indiscrezioni. “Secondo alcune voci, non so se solo di corridoio, salotto o disimpegno pare che Morgan possa tornare nell’ultima puntata di X Factor. La mia fonte? Voci di piattaforme. Sarebbe clamoroso, ma io non ho detto niente”. Vi ricordo che a licenziare in tronco Morgan da X Factor è stata la società di produzione del talent show in accordo con la dirigenza di Sky. “Sky Italia e Fremantle Italia hanno deciso, di comune accordo, di interrompere il rapporto di collaborazione con Morgan e la sua presenza a X Factor come giudice“, si legge nel comunicato stampa diramato anche per mezzo social. “Una valutazione fatta a seguito di ripetuti comportamenti incompatibili e inappropriati, tenuti anche nei confronti della produzione e durante le esibizioni dei concorrenti, e delle numerose dichiarazioni susseguitesi anche in questi giorni. È imprescindibile che i concorrenti e il loro percorso restino al centro del programma. La musica e il talento sono sempre stati e devono continuare a essere il motore fondamentale di X Factor ed è prioritario che tutto si svolga in un ambiente di lavoro professionale e che il confronto, per quanto acceso, si esprima sempre nel rispetto reciproco. La decisione e presa in considerazione dei valori di cui Sky, Fremantle e X Factor sono portatori, nel rispetto di tutte le persone coinvolte e del pubblico, e avrà effetto immediato”. Un suo ipotetico ritorno in occasione della finalissima avrebbe dell’assurdo. Fiorello, la battuta su Pupo Ovviamente lo showman non ha potuto non ironizzare sull’ultima esternazione di Pupo, che ha dichiarato che nel 2010 il Quirinale avrebbe chiamato l’Ariston per “bloccare” la sua vittoria al Festival.  “Sono cose che capitano” – ha detto Fiorello – “Pensate che l’anno scorso Mattarella in persona telefonò perché voleva che vincesse Rosa Chemical“. Pupo, la rivelazione choc su Sanremo: “Mi proposero il secondo posto dopo una telefonata del Quirinale” https://t.co/BH5mnlnKPd #Sanremo2024 — BICCY.IT (@BITCHYFit) November 27, 2023 Fiorello: “Secondo alcune voci, non so se solo di corridoio, salotto o disimpegno” – ha rilevato – “pare che Morgan possa tornare nell’ultima puntata di X Factor. La mia fonte? Voci di piattaforme. Sarebbe clamoroso, ma io non ho detto niente”. #VivaRai2 — Giuseppe Candela (@GiusCandela) November 27, 2023 Fonte
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Scoop di Fiorello su Morgan, tornerebbe per la finale di X Factor
Fiorello torna su l’affaire Morgan lasciandosi sfuggire a Viva Rai 2! di questa mattina un importante ‘scoop’. “Secondo alcune voci, non so se solo di corridoio, salotto o disimpegno pare che Morgan possa tornare nell’ultima puntata di X Factor. La mia fonte? Voci di piattaforme. Sarebbe clamoroso, ma io non ho detto niente…”.     La puntata è quindi andata avanti a colpi di battute, musiche e…
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musicletter · 11 months
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L'ironia di Fiorello e Biggio su Sgarbi e Morgan. Guarda il video
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Cosa ci ricorderemo di questo Sanremo?
Gli Amarello/Amadello
Il bacio tra Fiorello e Tiziano
Il bacio tra Fiorello e Pelù
Fiorello che nel backstage a quanto pare la vuole dare a tutti
Il discorso cringissimo di Benigni
Il sorriso di CR7
L'infarto che ha fatto venire Ghali
Morgan che ha fatto un Bugo nell'acqua
Lamborketa/Kelettra
La sobrietà di Lauro
Gli abusi fisici ricevuti da Boss Doms
I Domille/Bosille
Tanti momenti gay
Tanti momenti lesbo
Tanti momenti lgbt
AstroGabbani
Il poster della Salerno
I voti non dati ai Pinguini
I vestiti fighi dei Pinguini
Billy Blu
Il Beanie giallo di Eugenio Cesaro degli Eugeni
La bellezza di Levante 😍
Paolo❤️
Mara Venier: Ringo Staaarr
Lo shitposting su tumblr❤️
(...se avete altro aggiungete pure...)
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a---fire---inside · 3 years
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opinioni non richieste e personalissime su sanremo 2021 (che btw non è proprio un granché):
ADORO
Max Gazzé e il suo synthpop pazzo, grandissimo sempre
Willie Peyote (che conoscevo solo per ‘le preghiere non funzionano ma le bestemmie si’😂) a parte che se mi citi Boris hai vinto tutto a prescindere, ma la canzone ha un bel tiro e testi ironici che spaccano
CARUCCI
Lo Stato Sociale, non bravi come nel 2018 perché allora la loro canzone davvero si era meritata il 2 posto, ma cmq divertentissimi, e con un testo carino.
Extraliscio ma più che altro per Davide Toffolo (dei Tre Allegri Ragazzi Morti) che dopo aver portato la cumbia in Italia, ha portato un po’ di brio latino in un brano meh.
Di Martino e Colapesce caruccia dai, molto Su Di Noi di Pupo lol
Madame ma odio l’autotune, e pls mettiti le scarpe
Maneskin, però mi stanno un pochino sulle palle loro come persone
NO
tutti i cantautorelli indie, a parte che di faccia mi sembrano tutti Diodato con abiti diversi e con o senza barba (e cmq non si sono mai visti tutti insieme. Coincidence? I don’t think😂😂)
Bugo, senza morgan non ci siamo proprio🤢
ermal meta era ovvio che avrebbe portato un brano melodico e con tante paroline romantiche (e non qualcosa di più figo come no satisfaction) ma quella canzone mi pare un medley di tutte le sue canzoni che skippavo quando lo ascoltavo hahaha, e poi con quella giacca da cantante da casinò a las vegas o porti frank sinatra o ci aggiungi 2 piume e fai la (finta) *pazzerella* come achille lauro e fiorello😂
il queerbaiting all’italiana ma ne ho già parlato
ah e tutti quelli/ quelle con l’autotune.
CHE PALLE
-le varie melodicone tipo malika ayane, arisa e noemi che mi stanno simpatiche come persone ma come cantanti che sonno. meglio Orietta Berti lol
-i vari renga, il volo e mi viene sonno solo a pensare al resto
-fedez e michielin, noiaaaa🤢🤢
-achille lauro, cioè, mi piacevano le sue performance negli anni passati ma con bam bam twist e le parole revival vintage anni80-90 mi aveva già rotto il ca**o quest’estate, e lo spettacolino stile bowie l’ha già fatto e mi ha rotto ancor di più
-tutti gli ospiti, il 90% delle gag (tranne che laura pausini con la dance anni90???) amadeus e fiorello, meglio baglioni che cantava tutto oh
cmq il vero vincitore morale è Morgan con la versione integrale di Le buone Intenzioni La Maleducazione, vince tutto a mani basse 😂😂
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giulia-liddell · 4 years
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La grande fuga
Parole: 1773
No beta, we die like men
Fandom: Sanremo RPF
Avvertimenti: sdolcinatezza, hurt/comfort, poca empatia nei confronti di Morgan
Ship: Amadello/Amarello
Note autore: Ormai sono caduta nella tana del Bianconiglio e non si torna indietro... Ho scritto questa cosa con la bellezza di cinque ore di sonno alle spalle, vi prego di considerarlo nel giudicare gli orrori che avrò scritto. 
Ringraziamento a @just-one-more-fandom e @dreamers-queen per l’idea (se non dovesse essere di vostro gradimento avete diritto a richiederne la riscrittura)
Sono momenti di sconcerto, di panico e di terrore sul palco dell’Ariston. Amadeus cammina quasi come un automa mentre il suo cervello fatica a stare al passo con quello che sta succedendo. È il disastro. In confronto a questo, l’orchestra che lancia gli spartiti al festival condotto dalla Clerici sembra una barzelletta. Amadeus non ha dovuto affrontare qualche polemica per la classifica, tanto quelle ci sono sempre, Amadeus ha dovuto affrontare la scomparsa di un artista. Questa non è roba da poco: questa è roba che finisce sui social, sui giornali, che diventa meme, che diventa aneddoto, questa è roba che la gente non si scorda mai. La sua conduzione del festival sarà da adesso per sempre legata alla Grande Fuga di Bugo dal palco. Amadeus potrebbe piangere se non fosse troppo confuso anche solo per parlare.
Fiorello corre sul palco e per un breve istante la mente di Amadeus si schiarisce quando pensa “Oh, Ciuri, sei qui meno male”, ma è solo un momento e subito ritorna la consapevolezza del suo grande fallimento. Non solo Bugo è fuggito: c’è stato almeno mezzo minuto di insulti in forma di canzone da parte di Morgan che è strato trasmesso in diretta mondiale. Non potrebbe essere peggio di così. Amadeus si sente la testa dolorante e le membra pesanti mentre Fiorello parla con Morgan e con i tecnici per capire cosa sta succedendo, per poi tornare accanto a lui. La sua presenza è rassicurante, ma il suo cervello è così in cortocircuito che è difficile anche godere dell’effetto calmante di Fiore.
«Se eventualmente dovessero essere in grado di cantare, lo dico anche al maestro, li faccio tornare ed eseguono la canzone…» Amadeus finisce di calmare il pubblico e poi si rivolge a Fiorello «C’è Bugo?» Fiore alza le braccia in segno di resa e commenta «Non c’ho capito niente. Però va bene, a questo festival ne succedono di ogni…» Fiorello ride ed Amadeus non può fare a meno di lasciarsi contagiare per un attimo dalla sua risata. Riesce a respirare e sente i suoi nervi che si distendono. Fiorello intanto continua a scherzare «Comunque posso dire che questo festival, con tutto quello che è successo già dalla prima puntata, che dico dalla prima puntata! Da ottobre! Perché tu stai facendo danni da ottobre!» Amadeus scatta in allarme per un momento, sa benissimo che Fiore scherza, però non può fare a meno di sentire i sensi di colpa che lo pungono. «Quindi adesso è colpa mia?» risponde ridendo per mascherare lo stato d’ansia «Certo! Sei tu che li hai scelti, no?» continua Fiorello, ma nel dirlo tocca le braccia del conduttore in un gesto che Amadeus sa essere di conforto. Ovviamente deve continuare a scherzare perché c’è un pubblico da intrattenere, ma si è assicurato di farse sapere indirettamente al suo Ama che non intende una sola parola di quello che dice. Amadeus respira ancora. «Con tutto quello che è successo, questo festival se lo ricorderanno! Anzi io propongo di chiudere qui, che dici? Annunciamo il vincitore e domani non veniamo, tanto non è che hai vertici della Rai servano davvero i soldi della pubblicità!» conclude Fiorello entusiasta ed Amadeus riesce a ridere sinceramente e a sentirsi più leggero.
Appena riescono a trovare un momento per appartarsi nel backstage, Fiorello abbraccia Amadeus e gli accarezza la schiena «Oh. Respira, respira. Va tutto bene. Sei teso come una corda di violino, Ama.» sussurra Fiore. «Scusa è che… Sta andando tutto malissimo… E adesso ho pure perso uno degli artisti… Insomma i tecnici hanno cercato Bugo ovunque e non si trova… Sono tutti incazzati… Morgan è ingestibile…» Amadeus sente di star sprofondando di nuovo nell’umore più nero e Fiorello lo stringe ancora «No, no, no… Non fare così… Se ti concentri sulla negatività non ne esci più.  Sei un ottimo conduttore, sei professionale e risolverai questo casino, intanto devi concentrarti sul finire la serata.» Amadeus mugola e appoggia la testa contro la spalla di Fiore «Hai ragione, Ciuri… Grazie…» risponde «E se proprio hai bisogno tirarti su di morale, Antonella è ancora in giro, fatti raccontare da lei come è andato il suo Sanremo e il tuo ti sembrerà subito un grande successo.» aggiunge Fiorello con una leggera risata e dopo aver controllato che non ci sia nessuno intorno da un veloce bacio a stampo al suo Ama.
La serata continua e non ci sono altri incidenti, se si esclude la conferma della squalifica di Morgan e Bugo… E Morgan che prima fa lo stronzo con tutti nel backstage e poi sparisce anche lui, senza dire dov’è diretto e perché… Niente di grave insomma. Eppure Amadeus è ancora completamente nel pallone e Fiorello continua a lanciargli occhiate preoccupate fino alla fine ufficiale della serata.
«Ciuri… Nessuno ha trovato Bugo nel backstage e da nessuna parte del teatro… Non riusciamo a contattarlo e adesso nessuno sa neanche dov’è Morgan… È un disastro… Anche escludendo il festival… Potrebbe essere successo di tutto a Bugo e mi sento responsabile, insomma io dovrei tenere le cose sotto controllo e invece…» dice il conduttore mentre esce dal teatro con Fiorello «Io lo devo andare a cercare, capisci? È una mia responsabilità…» continua e Fiorello per qualche momento non riesce a dire niente. Prende un respiro profondo e mette una mano sulla spalla di Amadeus «Ti aiuto.» dice, il conduttore sta per protestare, ma Fiorello lo zittisce appoggiando un dito contro le sue labbra «No, niente “ma”. Sono le tre di notte, assolutamente non ti faccio girare da solo per Sanremo.» aggiunge e Amadeus si arrende, rilassando le spalle.  
Le tappe obbligate in albergo e nelle varie sale stampa del festival, il ritorno all’Ariston per un’approfondita ricerca di ogni sua parte e il giro di tutto il vicinato del teatro non danno alcun risultato. Amadeus continua a cercare di chiamare Bugo senza ottenere risposta. Fiorello lo aiuta a restare sveglio, ma non riesce a calmare i suoi nervi. Amadeus passa tutto il tempo ad immaginare titoli di giornali catastrofici sul concorrente fuggito da Sanremo ritrovato in qualche fosso. Bugo potrebbe essere finito chissà dove per colpa sua.
La stanchezza si fa sentire più si avvicina l’alba ed iniziano a perdere le speranze. Sono entrambi arrivati quasi alla disperazione, quando Amadeus riceve un messaggio da Bugo che gli chiede di tornare all’Ariston. «Grazie al cielo! Ciuri! Bugo mi ha detto dove si trova!» Amadeus si sente come se gli avessero tolto un macigno dalle spalle. Bugo è vivo, non è più disperso e sta bene. Oddio loro non sanno ancora se sta bene, ma Amadeus non si può permettere di andare nel panico di nuovo o rischia di restarci secco.
Grazie all’assistenza della sicurezza Amadeus e Fiorello rientrano all’Ariston e vanno verso l’attrezzeria dove Bugo gli ha detto di trovarsi. Il cantante è seduto sul pavimento in paziente attesa quando la coppia piomba dentro alla stanza con fare affannato. Amadeus vorrebbe fare una scenata, ma tra la stanchezza e Bugo che lo guarda con gli occhi da cagnolino bastonato non trova le forze. «Stai bene?» si limita a dire e Bugo annuisce senza proferire parola «Ci hai fatto prendere un colpo... A tutti quanti hai fatto prendere un colpo!» interviene Fiorello e Bugo abbassa la testa «Scusate… Io so che non avrei dovuto… Mi dispiace davvero… Non era mia intenzione rovinare la serata ed il festival… Io ci tenevo davvero… È per quello che me ne sono andato… Morgan era lì che mi insultava e a lui non gliene frega niente perché lui non ci voleva davvero venire a Sanremo, non quanto lo volevo io… E…» la voce del cantante si spezza e gli occhi gli si riempiono di lacrime mentre ricorda gli eventi della serata. Amadeus riesce a capire come si deve sentire: anche per lui presentare Sanremo è un sogno, ci tiene davvero e teme, come Bugo di aver rovinato tutto. «Non fa niente… Non hai rovinato proprio niente, eravamo solo preoccupati per te: sei sparito così all’improvviso e non riuscivamo a trovarti…» lo tranquillizza il conduttore e Fiorello si aggrega «Altro che rovinare tutto! Hai fatto una cosa meravigliosa: hai mandato a quel paese Morgan in diretta mondiale! Sai quanti vorrebbero avere questo privilegio?» lo showman riesce a strappare una risata sia a Bugo che ad Amadeus e tutti i tre ritornano in albergo.
Appena Amadeus e Fiorello entrano in camera, il conduttore crolla sul divano esausto, coprendosi gli occhi con un braccio e non si toglie nemmeno le scarpe. Gliele slaccia Fiorello dopo essersi inginocchiato di fronte a lui. Amadeus sbircia da sotto il suo braccio e sorride debolmente «Grazie...» sussurra e subito dopo senza che neanche lui capisca bene perché, inizia a piangere. Fiorello subito si siede accanto a lui e gli accarezza le spalle «Ama? Ama, cosa c’è?» chiede preoccupato mentre il conduttore si volta tutto tremante e affonda la faccia nell’incavo del suo collo «Sc- Scusa… Io… Sono così stanco…» riesce a dire a fatica con la voce impastata dalle lacrime e Fiorello lo stringe più forte che può. Capisce cosa vuole dire. Ha sopportato troppe emozioni per una serata sola. «Lo so, lo so. Va tutto bene adesso…»
Fiorello spinge leggermente Amadeus così che si ritrovino sdraiati sul divano e continua a sussurrare parole di conforto, poi comincia a cantare piano, mentre il respiro del conduttore si calma e le lacrime smettono di scendere. “Ma se dovessimo spiegare in pochissime parole/il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore/basterebbe solo dire senza starci troppo a ragionare/che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male”. Amadeus si accoccola contro Fiore e solleva la testa per dargli un piccolo bacio. Ha scelto una canzone perfetta. Così perfetta che sembra quasi scritta per loro.
La mattina dopo vengono svegliati da una chiamata del reparto tecnico di Sanremo che ha bisogno di Amadeus per le prove. Il conduttore afferra il telefono e grugnisce in fretta due risposte al povero tecnico dall’altra parte della linea prima di chiudere la telefonata. Butta il telefono sul tappeto e si rivolta sul divano per stringersi a Fiorello. «Ama…» sussurra lui aprendo un occhio «Forse è il caso di alzarci.» conclude «Uhm.» mugugna Amadeus.
I due si alzano lentamente, doloranti e ancora stanchi morti. Miracolosamente riescono a sgrovigliarsi senza cadere entrambi. «Stai meglio?» chiede subito Fiorello appena si è svegliato abbastanza e abbraccia Amadeus appoggiandosi a lui. «Sì… Grazie a te… Grazie davvero… Per avermi seguito, per avermi tenuto calmo… Per la splendida serenata personale… Un po’ meno per avermi fatto addormentare sul divano, sai non ho più l’età per dormire così…» dice Amadeus con la voce ancora roca per il sonno «Qualsiasi cosa per te, Ama.» risponde Fiorello prima di dargli il bacio del buon mattino.
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i-love-things-a-lot · 4 years
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Come i giovani d’oggi
Perchè non c'è mai fine al peggio.
ATTENZIONE: contiene espliciti contenuti sessuali. Pura Amadello con vago riferimento a Morgan/Bugo. Betan’t
Flash.
Da una parte un piatto colmo di cibo ormai tiepido, dall’altra il proprio migliore amico. Dietro un banchetto scarno, perché erano pur sempre le tre del mattino, orario in cui di solito si tende più a dormire, che a banchettare. Ma andava bene così.
“Perfetta!” disse qualcuno tra la folla, e il telefono giunse di nuovo in mano a Fiorello da una mano a cui non fece caso, visto che i suoi pensieri erano incentrati totalmente sul cibo e sul suo migliore amico che rideva compostamente al suo fianco.
“Perfetta come la serata!” esclamò Ama tra le risate.
“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, ancora non si sa nulla degli ascolti! Anzi,” disse Fiorello con uno sguardo sornione,
“Vedrai che è stato un disastro. Tutta colpa tua, eh! Dall’inizio- ma che dico dall’inizio, da prima del Festival stai lì a fare polemiche, e questa sera è la diretta è stata così lunga che sarebbe proprio un miracolo se superassimo il 20, anzi, il 10 per cento di share! Prova a guardare l’orologio: chi starebbe mai sveglio fino alle tre di notte a guardare un programma di musica?”
Per poco Amadeus non sputò l’acqua che aveva appena cominciato a bere. Pareva sempre così goffo quando era accanto a lui, pensò nascondendo il riso dietro al dorso di una mano e dedicando a Fiorello uno sguardo affettuoso.
Come suo solito, l’amico aveva conquistato l’attenzione quasi completa del manipolo di persone presenti della saletta; mai avrebbe dubitato della sua capacità di intrattenimento.
La scelta di portarlo a Sanremo al suo fianco era stata una delle migliori che avesse mai avuto.
“Anzi, sai che ti dico?” disse Fiorello entusiasta mentre posava il piatto (ancora non aveva toccato cibo) di nuovo in mezzo al banchetto. Amadeus, che proprio in quel momento si accingeva a dare il primo boccone, fermò la forchetta a mezz’aria.
“Ora metti il cappotto e vieni con me a festeggiare per bene. Banchetti? No, no! Qui bisogna fare come i giovani, con la musica su Spotify a palla e roba forte da bere. Questo Sanremo è stato all’insegna del giovane, no? Allora passami un po’ la roba, zio! Andiamo a spaccare tutto!”
Lo afferrò per un braccio e lo trascinò via, tra le risate e le (inutili) proteste del conduttore televisivo.
Amadeus fece appena in tempo a passare il piatto a una mano vagante prima di ritrovarsi, quasi si fosse teletrasportato, buttato nella fredda notte sanremese con il cappotto in mano. Non riusciva a smettere di ridere.
“Allora”, disse Fiorello sfregandosi le mani ed emergendo appena da una sciarpa nera,
“Conosci qualche buon locale? Altrimenti”, abbassò la voce, “conosco un certo Rosario che ieri ha comprato una bottiglia di spumante.”
“Spumante? Addirittura?” esclamò Amadeus mentre finiva di abbottonare il cappotto. Sarebbe andato pure in capo al mondo con lui se solo l’avesse chiesto.
Fiorello si sciolse in un morbidissimo sorriso. In realtà non aveva nemmeno voglia di bere; d’impulso aveva portato via l’amico dal banchetto, immaginando di portarlo in hotel, nella sua stanza, chiudere la porta e…qui riaffiorava alla memoria un ricordo ormai vecchio di qualche giorno, dove a bere la notte c’erano andati davvero.
“Non hai idea di quello che ti aspetta”, incalzò Fiorello esalando una piccola nuvoletta d’aria. Non che lui ne avesse qualcuna, di idea, come già detto: se l’improvvisazione era andata bene nel palco, cosa poteva andare storto se improvvisava anche in quel contesto?
Anche Amadeus, certo, ricordava di quella particolare sera in cui l’alcool aveva fatto da padrone.
La diretta della seconda serata era appena finita quando Fiorello lo aveva invitato a prendere una bibita. Niente di che insomma, una cosa semplice tra amici. Così, appena si erano liberati da tutti gli impegni giornalieri, Amadeus suggerì di andare in un piccolo bar di sua conoscenza dove sapeva servissero degli ottimi alcolici, Fiorello lo seguì e qualche ora dopo uscirono da quella stessa porta, entrambi brilli, diretti verso quello che pareva un piccolo parco dove grossi cespugli nascondevano graziose panchine di metallo.
Dunque, seppur un po’ barcollanti, i nostri amici raggiunsero le panchine e si sedettero con malagrazia sul metallo. Per fortuna l’alcool è un noto anestetico rudimentale.
Amadeus non ricordava quali furono i discorsi toccati, né lo faceva Fiorello; ciò che però era ben stampato nelle loro menti era il momento in cui Fiore si era avvicinato al suo migliore amico e, in un impeto di foga, aveva stampato nelle sue labbra un lungo bacio. Bacio assolutamente ricambiato da Ama, che lo prese per la testa e approfondì il contatto.
Quando i fumi dell’alcool cominciarono a svanire si ritrovarono non più seduti, ma coricati sulla panchina, le gambe intrecciate come le bocche, e decisero individualmente di considerare l’avvenimento come puramente causato dall’alcool e dallo stress di quei giorni, per poi sciogliersi con una scusa e tornare in albergo.
Non avevano mai rinominato la questione, né c’erano stati altri inviti fuori dopo le serate. Almeno non fino a quel momento.
“Ricordi qualcosa dell’altra sera?” chiese all’improvviso Amadeus per tastare il terreno. La domanda era tremendamente vaga, ma allo stesso tempo fin troppo esplicita. Ne ebbe quasi paura.
“Intendi la sbronzata dell’altro giorno? Assolutamente no”.
Che Fiorello stesse mentendo lo sapevano bene entrambi, eppure non ci furono repliche da parte dell’altro, che preferì affossarsi nel cappotto e sperare che il suo amico scambiasse i rossori sulle guance come causati dal freddo.
“Nemmeno io”, dichiarò una volta arrivati all’ingresso dell’albergo.
Scale o ascensore? Amadeus andò verso l’ascensore e l’amico lo seguì fin troppo silenziosamente. Rosario Fiorello, il celebre comico, silenzioso? Qualcosa di grosso bolliva in pentola, ne era sicuro.
“Sei stanco?”
Fiorello rise di gusto.
“Chi non lo sarebbe dopo cinque giorni di interviste, dirette, Dopofestival, artisti che spariscono e altri che si spogliano in diretta? Che poi, sinceramente, la tutina di Achille non era male affatto, dovrei usarla per andare al mare questa estate”
Subito imitò la camminata tipica di chi si trovava sulla sabbia bollente di una spiaggia, con tanto di gridolini e urletti in falsetto. La risata di Amadeus fu miele che scendeva sulla sua stanchezza e la ritrasformava in euforia.
“Su, su!” esclamò imperioso, “Il Festival è finito! F I N I T O! Finalmente un po’ di meritato riposo! Almeno per una giornata, intendo. Poi si ritorna a lavoro. Ah, lavoro che fa sudare, ma quanto amato!”
“Nonostante tutto il sogno è stato esaudito: abbiamo finalmente presentato il Festival di Sanremo”, disse Amadeus sospirando e ridacchiando in attesa che Fiorello aprisse la porta della camera con la tessera magnetica e gli permettesse di entrare.
“Già, a proposito di sogni esauditi-”
Fiorello si interruppe, ridacchiò in modo malizioso e aprì la porta senza accendere la luce, ma usando invece il telefono per farsi strada all’interno. Appena Amadeus fu dentro la stanza, richiuse la porta, si avvicinò al letto e si mise a cercare qualcosa nel telefono stesso, mentre il suo amico stava in piedi accanto all’uscio, cercando invano l’interruttore.
“No, aspetta Ciuri”, lo fermò subito Fiorello senza togliere gli occhi dallo schermo. Amadeus alzò le mani in segno di aver capito e rimase immobile.
“Se non sbaglio…dovrebbe essere…eccola!”
Cliccò con entusiasmo sullo schermo, posò il telefono acceso sul letto e andò incontro ad Amadeus- letteralmente, visto che era così vicino che quasi i loro nasi si sfioravano. Il conduttore deviò il desiderio di sentire di nuovo quelle labbra sotto le sue nel più casto gesto di un semplice bacio nella guancia.
Partì improvvisamente una musica dolce e ipnotica, qualcosa di familiare eppure molto distante: un ballo lento.
Un altro? Quello sul palco non gli era bastato?
I tonfi del suo cuore rispondevano che, tuttavia, non era bastato nemmeno a lui.
“Favorisci?” chiese Fiorello dolcemente. Sperava intensamente che Amadeus non notasse il tremore delle sue mani, così le chiuse lentamente sui suoi fianchi, mentre l’amico gli posava il mento sulla spalla.
“Favorisco”, sussurrò Amadeus chiudendo gli occhi. Era improvvisamente sospeso in uno stato di strana adrenalina calma, come se tutti i suoi organi fossero spariti, rimpiazzati da un vibrante vuoto composto da lineamenti di ogni colore.
Si sentiva innamorato.
Innamorato del suo migliore amico.
Abbracciò delicatamente le spalle di Fiorello, che giurò aver sentito sussultare lievemente, e si lasciò trasportare dalla musica e dal calore del corpo davanti al suo, mentre con passi lievi dondolava a tempo in quella stanza d’albergo alle tre e chissà quanto del mattino.
“Ti voglio un bene dell’anima, Ama”, sussurrò Fiorello accarezzandogli la schiena dolcemente. Nonostante indossassero ancora i cappotti, il gesto provocò nuovamente ad Amadeus il desiderio di baciarlo.
Di nuovo alzò lievemente la testa e pose le labbra sulla sua guancia, ma questa volta non le tolse subito; voleva trasmettere all’amico il sentimento confuso e forte che provava, e nel farlo lo strinse di più a sé. Fiorello rispose abbracciando più forte i suoi fianchi e- o gli pareva male?- abbassò titubante le mani lungo la schiena, anche se Amadeus non riusciva a capire, a causa del folto tessuto del cappotto, dove fossero esattamente.
“Ho caldo”, disse ad un tratto Amadeus togliendosi finalmente l’indumento incriminato.
“Oh, giusto” esclamò con voce impastata Fiorello mentre seguiva il suo esempio. Ridacchiò.
“Ballare con il cappotto addosso, questa proprio è inguardabile. Forse era meglio se richiedevo le calze di Maria. La parrucca avrebbe fatto la sua sporca figura in un ballo simile, no? La risposta definitiva alla domanda ‘chi è l’uomo e chi la donna?’”
“E chi l’avrebbe indossata? Tu?” Amadeus rise di gusto e si riavvicinò al suo Ciuri con le mani già pronte ad abbracciarlo.
“Potevamo fare così: uno con le calze, uno con la parrucca. Par condicio. Nessuno è la donna perché lo siamo entrambi. O no?”
“Mi pare giusto”, rispose Amadeus fissandogli le labbra, o almeno quello che riusciva a scorgere nella penombra della stanza. Fiorello non aveva ancora acceso le luce; e in effetti la cosa avrebbe rovinato l’atmosfera, che al buio risultava decisamente più intima.
Fiorello posò di nuovo le mani sui fianchi del suo migliore amico e, siccome gli era impossibile stare serio per troppo tempo, si esibì nuovamente nella sua imitazione di Maria de Filippi, parrucca a parte.
Puntuale come un orologio svizzero, la risata di Amadeus, unita alle scemenze dette da lui stesso, si sollevarono sino a sovrastare le povere casse del suo telefono, e Fiorello era così preso dal voler far ridere il suo Ama che cominciò a dire tutto ciò che gli passava per la testa.
“Apriaaamo la buuuusta, e chi c’è? Ma c’è un taaal Rooosaaario, ecco chi c’è! E cooosa vooorresti diiire, Rooosaaario? E Rosario dice ‘quella camicia ti sta proprio bene, Ciuri. Ti sta così bene che la toglierei’, e poi fa il giro dello studio e viene verso di te, corre a braccia spalancate Ciuri, e prepara un portentoso, sentimentale, dolcissimo-”
Amadeus lo interruppe con un bacio e il cuore gli finì da qualche parte nel profondo delle viscere.
Un istante che durò in eterno, ma allo stesso tempo non più lungo di un istante stesso, in cui in entrambi affiorò un senso finale di completezza, come tessere di rompicapo che combaciano perfettamente.
Non era come quello che avevano avuto da brilli, ma più dolce e controllato, in qualche modo più passionale. Fiorello finalmente lasciò vagare le mani più giù della schiena, in modo delicato, sfiorando appena i pantaloni, sia per poca dimestichezza con quel tipo di cose col genere maschile che per paura di esagerare.
Amadeus ormai non capiva più nulla. Le labbra calde di Fiorello erano cosa buona, il suo corpo pure, dalle spalle coperte dalla camicia sottile alla sagoma dura dei suoi fianchi, e quando finalmente si staccarono ansanti non ci furono altre parole. In un istante decisero che quella era la cosa giusta da fare.
Il bacio successivo fu molto più simile a quello della famosa notte: bisognoso, necessario e più libero, si approfondì e ampliò al gioco di mani che tenevano il viso e accarezzavano, i corpi pressati l’uno sull’altro in una morbida stretta.
“Siamo troppo vecchi per certe cose”, ansimò Fiorello appena ci fu un momento in cui le loro bocche non erano unite, e subito cominciò a sbottonare la camicia di Amadeus con il sorriso di chi non vede l’ora di sentire (perché nella penombra non poteva vedere chissà cosa) di più.
“Guarda, a me non sembra mica” rispose Amadeus nel modo più innocente possibile prima di scoppiare a ridere.
“Eh, tu mi dirai: ‘qui funziona l’essenziale’, ma io mi riferivo a un’altra cosa, sai! Subito a fare il pervertito tu.”
“Dai, Ciuri…”
“No, no! Niente Ciuri, non mi compri mica così!” esclamò Fiorello, ma l’espressione sorridente, seppur nella penombra, lo tradì.
Amadeus era in conflitto. Voleva chiedergli di baciarlo, eppure sentiva una particolare vergogna nel farlo, come fosse qualcosa che non doveva essere detta, ma si doveva far accadere. Dunque si avvicinò e schioccò un piccolo bacio sulle labbra del suo Ciuri, sempre in amicizia, ovviamente.
La camicia di Amadeus scivolò via, e così fece poco dopo quella di Fiorello, lasciando entrambi spogli sino alla cintola, dunque ad un livello ancora accettabile di nudità; almeno, questo era quello che si diceva Amadeus mentre il suo migliore amico disseminava di baci prima la sua guancia, poi il collo, la clavicola e infine nuovamente la bocca.
Si sentiva una scolaretta alle prese con la sua prima volta e invece era un uomo di mezz’età che, dopo aver appena finito di condurre l’evento musicale più importante del panorama italiano, si ritrovava nella camera d’albergo del suo co-conduttore, coccolato dai mille baci che quest’ultimo gli stava donando.
Senza smettere di accarezzargli i fianchi, Fiorello scese lentamente in ginocchio davanti a lui e portò le mani a tentoni verso la sua cintura a lampo. Amadeus si sentì nudo, vulnerabile e ansante, mentre l’amico di una vita apriva lentamente la cerniera e gli abbassava i pantaloni.
“Hai mai pensato a cosa si possa provare se si prende un pene in bocca?”
Amadeus non era affatto nelle condizioni di ricordare una circostanza simile, anche perché in quel momento la sua mente era affollata di pensieri di estrema sorpresa e qualcosa riassumibile con “me lo vuole davvero prendere in bocca, oh, vuole farlo davvero”, cosa che occupava non solo tutta la sua capacità di pensiero, ma anche quella motoria, visto che non riusciva a fare altro che non fosse ansimare forte e accarezzare dolcemente i capelli di Fiorello.
Scosse la testa. Poi si ricordò che non si vedeva un granché, essendo la stanza buia, e sussurrò il più flebile dei “non lo so”. Inghiottì un groppo di saliva e esalò alla sensazione di essere liberato anche dal confine delle mutande e al sentore di dita calde che si chiudevano attorno al suo organo più delicato.
“Io si. Ci ho pensato molte volte, ma non ho mai avuto l’occasione di provare.”
La prima cosa che avvertì fu il fiato caldo che si avvicinava, poi la delicata spugnosità della lingua, e infine trattenne un gemito quando le labbra si richiusero e cominciarono a muoversi.
Quando era stata l’ultima volta che si era sentito così eccitato? Meglio non pensarci.
“Cosa devo fare? Così va bene?” chiese Fiorello riemergendo un attimo dal suo bacino. Anche lui ansimava, ma Amadeus immaginò fosse per un motivo diverso dal suo.
“Vai come prima, ma prova a…” si trattenne, imbarazzato da ciò che voleva dire.
“Prova a…insomma, fai come se stessi mangiando un…un Calippo, ecco”
Sentì un mugugno di comprensione provenire da giù,e subito dopo la prova che avesse capito.
“No, aspetta…! Piano, più piano. Troppi denti. Così…un Calippo, non un aspirapolvere. (qui Fiorello gli ridacchiò sopra. Non era una brutta sensazione) Ecco, si. Vai. Continua…ora stai andando…bene.”
Questa volta non riuscì a trattenere un piccolo gemito. Non era così sensibile di solito, eppure quel giorno, con lui, in qualche modo era diverso.
Con una mano prese a spingergli gentilmente la testa del ritmo giusto, cercando allo stesso tempo di evitargli la parte peggiore, ma paradossalmente anche quella migliore, di quell’atto.
Fu il comico a fermarsi volontariamente poco prima che Amadeus potesse avvertire il classico punto di non ritorno.
“Non quello che mi aspettavo, ma non è malaccio, non lo è affatto”, disse Fiorello con voce roca tornando a livello del suo viso.
Per qualche motivo, Amadeus cominciò a sentir salire i sensi di colpa. Era stato lui a costringere Fiorello a farlo, in qualche modo?
“Mi dispiace” sussurrò con voce rotta il conduttore. “Mi dispiace”, ripeté scuotendo la testa.
A vedere quella improvvisa reazione, Fiorello lo abbracciò forte e gli scoccò un bel bacio sulla guancia, seguito da un altro di egual misura sulle labbra.
“Va tutto bene, okay? Era solo una prova, una cosina. Non lo farò più. Promesso.”
“No. Non…fallo ancora, senza alcun problema. È stato solo un momento di panico.”
“Sicuro…?”
“Sicurissimo”, sorrise Amadeus, e subito Fiorello lo guidò verso la luce dello schermo del telefono, ovvero verso il letto.
Si tolse i pantaloni che aveva ancora addosso, liberando finalmente anche lui le sue grazie, e si sedette accanto al telefono. La luce era abbastanza forte perché, oltre che i lineamenti, si vedesse anche una parte intera del suo corpo, seppure in bianco e nero.
Amedeo non dovette aspettare una richiesta esplicita per inginocchiarsi a sua volta tra le gambe di Fiorello, guardarlo negli occhi e infine lanciare uno sguardo a ciò che lo meritava.
Ad occhio e croce lo aveva perfettamente normale, simile al suo, ma allo stesso tempo diverso.
“Amedeo.” esclamò il comico improvvisamente serio.
“Se non ti va di farlo non sei costretto”.
Ci fu una breve pausa in cui entrambi si fissarono, nella luce fioca, per capire i veri desideri dell’altro. Lo sguardo di Amadeus era sicuro e determinato, e i due erano amici da davvero troppi anni perché le parole, a volte, non fossero superflue; così Fiorello si tirò un po’ più verso di lui in modo da dargli più facile accesso.
Amadeus lo prese in mano. Era…giusto. Perfetto. Delicatamente poggiò i gomiti sulle cosce dell’amico, avvicinò il viso, aprì la bocca e cercò di ricordare i consigli che aveva dato lui stesso prima allo stesso Fiorello.
Se lui era stato relativamente discreto, Fiore non lo fu affatto, perché semplicemente non era nella sua natura. Appena avvertì il caldo della bocca sopra di lui esalò un rumoroso respiro, prese la testa con entrambe le mani e rischiò di soffocare il povero Ama, che cominciò a tossire sonoramente.
“Ho esagerato? Stai bene?” chiese Fiorello ad un paonazzo Amadeus, che riuscì comunque a rispondere con un’alzata di dito che fece ridere entrambi.
Ci volle poco perché riprendesse il suo lavoro, anche se questa volta fu di gran lunga più attento alle mani sulla sua testa.
Fiorello era rumoroso. Fiorello era movimentato. Stirò le gambe un paio di volte, inclinò la testa, cambiò posizione delle mani ogni due minuti, e sopratutto, se una cosa gli piaceva particolarmente, lo faceva capire in modo assai esplicito.
Amadeus si accorse che stava per arrivare al punto limite quando di nuovo si sentì prendere la testa con entrambe le mani e Fiorello cominciò a rispondere col bacino ai suoi movimenti con la bocca. Notò il modo in cui sembrassero particolarmente scoordinati e veloci, così si preparò senza indugio a vedere il suo amico raggiungere il culmine.
Forse avrebbe fatto meglio a staccarsi prima.
Con una mossa improvvisa, Fiorello di nuovo si infilò oltre il limite di sopportazione della sua gola, provocandogli un accesso di tosse che, unito al nuovo liquido presente nel suo cavo orale, rischiò di finirgli nel naso. Il suo primo istinto fu, ahimè, di chiudere la bocca, il che dovette provocare un certo livello di dolore a Fiore, che saltò immediatamente più indietro nel letto.
“Sei stato bravissimo”, ansimò guardandolo oltre la fioca luce dello schermo,
“Ma sul finale c’è un po’ da lavorare”.
Per qualche secondo si sentì solo il tenue rumore dei loro respiri, poi entrambi scoppiarono a ridere.
“Ma hai ingoiato?” chiese Fiorello tra le risate. Amadeus mise su un’espressione stupita.
“Non mi hai letteralmente dato altra scelta, Ciuri!”
Di nuovo risero di gusto. Era così straordinariamente bello ridere in un contesto del genere che non volevano smettere mai.
“Ma qui c’è qualcosa di incompleto”, disse ancora il comico guardandolo con rinnovata malizia.
La luce dello schermo andò a spegnersi proprio in quel momento.
“Ma non sarebbe il caso di accendere la luce, ora?”
“Eccolo qua, devi sempre rovinare tutto: prima Sanremo, poi l’atmosfera…”
Amadeus non si sarebbe mai stancato di ridere alle sue battute. Fiorello non si sarebbe mai stancato di sentirlo ridere.
Si allungò sino all’interruttore nascosto accanto al letto, lo premette e finalmente la luce si accese, ma solo per venir spenta subito dopo: gli occhi ormai si erano tanto abituati al buio che la luce improvvisa li aveva accecati.
“Telefono?” chiese Fiorello strofinandosi le pupille ancora doloranti.
“Telefono.” confermò Amadeus sedendosi sul letto, ed ecco che lo schermo fu di nuovo l’unica fonte di luce nella stanza.
“E telefono sia” sussurrò Fiore baciando il suo amico sulla guancia. E poi sul collo. E ancora fece scivolare le mani lungo il suo corpo, risvegliando pienamente in lui quel qualcosa che nel frattempo era un po’ appassito.
Con delicatezza scese nella stessa posizione in cui era prima il suo amico, e di nuovo lo maneggiò un po’, tanto per finire di svegliarlo del tutto e, senza distogliere lo sguardo da quello di A, lo prese in bocca.
Amadeus esalò, un po’ tremante, poi chiuse gli occhi, inclinò la testa e di nuovo fece vagare la sua mano tra i capelli del suo Ciuri, finché il semplice vagare non si trasformò in spingere delicatamente, e ancora non presero a stringere la corta chioma grigia quando si ritrovò vicino al punto di non ritorno.
“Fiore…ci sono…” balbettò poco prima di irrigidirsi e rilasciare tutto ciò che aveva da offrire, compreso un gemito rotto così lungo da sembrare vagito.
Quando finì di riprendersi si ritrovò a guardare un Fiorello che cercava disperatamente di mandar giù senza riuscirci; forse per sfida personale, forse perché era quello che accidentalmente aveva fatto prima anche lui.
“Aspetta, ti accendo la luce del bagno” balbettò, ancora un po’ inebetito, il nostro conduttore alzandosi e andando a tentoni verso l’interruttore. Dopo un paio di tentativi a vuoto finalmente la luce del bagno si accese, e dopo una pacca sulla spalla Fiorello si fiondò a sputare nel lavandino.
“Grazie”, disse infine una volta liberatosi. Era uno spettacolo: Amadeus non poteva fare a meno di osservare il suo corpo e sorridere.
“Non c’è di che”, rispose con un gesto teatrale.
“Forse è meglio rivestirci, di là ci avranno dati per dispersi ormai. Come Bugo”.
Amadeus rise forte e seguì Fiorello verso la camera principale, dove la luce ora era da accendere per forza, se si volevano ritrovare i vari capi di abbigliamento.
“Ancora pensi a Bugo?”
Fiorello si girò di scatto e finse di essere indignato.
“Ma come, tu non ci pensi? Dopo tutto quello che ci ha fatto passare?”
Amadeus rise più forte e l’amico decise di incalzare.
“Bugo, Bugo, e alla fine era nascosto dentro un armadio! Facevamo male noi, che siamo andati in giro nei quartieri più malfamati di Sanremo per avere sue notizie”, esclamò mentre si rimetteva le mutande.
“Ma non era colpa sua, dai. Morgan si è proprio comportato male, ecco”
“Sai cosa dicono in giro? Che fosse tutta una messa in scena, e in realtà fosse solo tensione sessuale non risolta.”
“Beh, sembra che l’abbiano risolta, allora”
“Come noi.”
Il sorriso di Amadeus era grande quando quello di Fiorello mentre, soli in camera e ormai completamente vestiti, si scambiavano un ultimo bacio.
“Come noi.”
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giovaneanziano · 4 years
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L'ultima serata di Saneemo. Mi mancherete
- la banda delle guardie suona l'inno. Perché è l'anniversario
- la classifica generale AD ORA dopo le 4 giornate. Faccio top 3 e flop 3
FLOP: Junior Cally, Riki ed Elettra
TOP: LE VIBRAZIONI, Gabbani e Diodato
I pinguini quinti e gira il cazzo. Sono 23 almeno, perché Morgan Bugo son stati cacciati.
- Zarrillo, che ti devo dire, sempre Frankie Hi NRG da vecchio. Ma non urlare troppo che ti parte na vena
- Elodie continua a leggermi perché si veste come le dico io! Grazie piccina
- sbuca la Venier a caso togliendosi i tacchi perché altrimenti ciao femoreeeee
- Nigiotti aka Grignani post rehab che non sopporto la sua canzone. Ho studiato oggi eh, ho pure ascoltato tutte le canzoni attentamente, MA NIENTE
- Fiorello ha smesso di fare ridere martedì alle 9.32. e terza sera che qualcuno che si veste dalla De Filippi. Sto giro Amadeus che sembra Nino D'Angelo e Amedeo Minghi. O Marie LePen contemporaneamente.
- Irene Grandi con un vestito "lungo" in colore azzurro carta da zucchero, ma la canzone non riesco ad ascoltarla perché Vasco fa tutte le canzoni uguali, stessa metrica e stessi messaggi di empowerment. Mi faccio una run di Binding of Isaac valà
- torna Diletta Leotta. Ha riportato anche la nonna? Se ne sentiva la mancanza eh (come no). Credo di essere l'unico uomo che la trova noiosa e mediocre.
- il creeper Alberto Urso detto anche il quarto mancato de Il Volo. Che se lo guardo sembra avere la parrucca, ma farti mettere a posto no? E se la cammina nella platea e l'orchestra guarda il maestro come per dire "oi paisa', non farà mica come Bugo"
- Diodato, che per me vincerà anche se per Spotify non è lui il favorito, E anche se nella versione in studio è molto più bella. Ma purtroppo non è per me, quindi continuo a sognare un Sanremo con Miss Keta, Pippo Sowlo, Gazzelle e i Nanowar.
- SCIVOLASCIVOLASCIVOLASCIVOLASCIVOLA ha rotto il cazzo che se mi dicessero "non la sentirai più, ma ti dobbiamo evitare" mi deniderei subito
- Sabrina Salerno presenta Marco Masini detto Proraso Barbiere a Domicilio. Tutto perché gli invidio la barba eh, perché appena mi cresce un po' io smatto
- torna Leo Gassman che è stato promosso in Sanremo normale. Possiamo chiamarlo Spal.
- Tiziano Ferro. Accendo la switch
- Diletta ferma tutti per dire che la Juve ha perso. Sempre più utile la zia eh
- Piero Pelù a petto nudo con qualcosa scritto sopra, coperto con un gilet da domatore di leoni. C'è scritto Tu 6 molto di più citazione della canzone
- Levante che è sempre più figa. Che dire, una canzone che mi tocca particolarmente e me la tengo stretta anche se non vincerà
- PINGUINIIII sentiamo stasera che si inventano! Super eleganti che manco Baudo ai tempi d'oro. E RICCARDO CHE FA CANTARE LA VENIER CIAO SON COMMOSSO (e rischia di investire un cameramen)
- ACHILLE LAURO ciao. Che cazzo sto qui a fare. Dama rinascimentale che eviterò di dire il nome perché sicuramente sbaglio come ieri. Pappagorgia e capelli da Vanoni. Che poi toglie pezzi e diventa la Vanoni. E glielo appoggia a Boss Doms vestito con i pantaloncini alla Angus Young più sobrio. E GLI CAZZA IL LIMONE AAAAAAAA FANGIRLO MALAMENTE. E va via salutando come la regina.
- Junior Cally almeno stasera potevi metterla la maschera, te l'ha detto anche Miss Keta!
- Raphael e la sua sobrietà. Ne mancano ancora 10 Gesù
- Tosca che è soporifera. Se vince Lei basta musica
- Gabbani fa il Giovanni Storti quando canta il pezzo "se dovessimo spiegare"
- Biagio Antonacci AKA vado a farmi na tisana che non ce la faccio
- Rancore che quando metterà del colore nel vestirsi pioverà. Che stona quando fa COME L'EDEN. E lo so perché l'ho ascoltato 3-4 volte su Spotify ed ê diversa e più intonato
- stop al televoto e lo festeggiano con Sabrina Salerno che canta Boys in versione soft rock
- dicono la classifica dal 23 al 4, dopo riaprono il televoto per i primi 3.
Riki ultimo, Junior Cally, Elettra, Giordana Angi, Grignani post Rehab, Zarrillo, la Pavone, Paolo Iannacci, Masini, Il Creeper, Anastasio, Levante, Gualazzi, Rancore, Irene Grandi, Achille Lauro e tutti BUUU, Elodie, sesto Tosca, quinto Pelù, quarto Le Vibrazioni.
DIODATO GABBANI E PINGUINI TATTICI NUCLEARI AL TELEVOTO DI NUOVO
Nel mentre Fiorello gioca con l'autotune e imita i trapper e dopo 1 minuto è già mio padre che imita la gente a caso.
Stanno cazzeggiando sa 10 minuti diomadonna. Ora siamo a 27 minuti di attesa e aspetto solo di andare a letto. Diletta Leotta che canta Ciuri Ciuri si Lose yourself di Eminem. Voglia solamente morire di stenti annegando nella soda caustica.
Skytg24 spoilera il vincitore già dalle 1 e 25. È Diodato perché in sala stampa hanno rotto l'embargo sti stronzi. Sono le 1.55 e ancora fanno balletti e cose che due coglioni
Sono le 2 e sbuca de Sica Finocchiaro Rossi Ghini e Abatantuono quando ormai Sky conferma il vincitore. Poco presa per il culo eh. Sarà colpa di Mara Venier
2.05 si scopre il terzo posto: Pinguini Tattici Nucleari e andatevene tutti a fanculo
I primi due cacciati via, perché giustamente fanno un tributo ad Alberto Sordi. Mavaffanculo va
L'unica cosa che fa di serio Fiorello, è dire ad Amadeus, che cerca di fare suspence, "si sa, si sa"
E Amadeus caccia ospiti da ovunque tra poco anche il panettiere de zia Assunta di The Nanny. E Fiorello ha in mano il telefono con Twitter aperto per fare vedere ad Amadeus che è già stato spoilerato tutto.
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questouomono · 4 years
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Questo uomo no, #108 - Il fiorellismo
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Uno dei sistemi più efficaci per togliere efficacia e importanza a una parola, a una espressione, è abusarne: usarla ovunque e sempre, banalizzando il suo significato. E’ uno dei meccanismi con in quali si creano i luoghi comuni (”non ci sono più le mezze stagioni”) e con i quali si tramutano errori grammaticali in espressioni usatissime (”piuttosto che”). Questo meccanismo permette anche la diffusione di un sentimento di saturazione, di insofferenza al comparire dell’espressione: non appena la si sente, si sbuffa, ci si agita, si smette di attribuire un vero senso al discorso intorno a quella parola, a quella espressione (”Non sono razzista, ma...”).
Questo è successo nell’ultima edizione di Sanremo: Fiorello, con le sue continue e insistenti battute sul sessismo giocate sulla desinenza -ismo attaccata ovunque, ha raggiunto rapidamente diversi obiettivi: 1) svalutare “sessismo” come espressione, rendendola insopportabile all’udito in modo che divenga letteralmente inascoltabile e inascoltata; 2) ridicolizzarne il significato, applicando il suo meccanismo di riconoscimento di un comportamento violento ad azioni in sé insignificanti; 3) rendere virale questo meccanismo banalizzante, passandolo ai suoi interlocutori che infatti lo hanno usato altrove (vedi i due presentatori dello spazio precedente il collegamento con l’Ariston, e altri ospiti della trasmissione); 4) inculcare ancora di più a milioni di persone lo stereotipo linguistico, già molto diffuso ed efficace, per cui tutte le parole che finiscono in -ismo sono sgradevoli, violente, ideologicamente detestabili, culturalmente divisive; 5) permettere a quegli stessi milioni di trovarsi una bella scusa per non occuparsi di un grave problema sociale che interessa tutti e tutte. Questo uomo no.
E’ stato quindi quasi ovvio ritrovarsi più volte martellati dalla presenza di personaggi come Cristiano Ronaldo (anche lui, come Kobe Bryant, almeno ambiguo riguardo la violenza sulle donne), dalla sfacciata ignoranza di Amadeus, dalla nullità musicale di Junior Cally, dalla bella figura molto maschia di Morgan e Bugo, allo spot per Muccino - tanto materiale di cui discutere a proposito della violenza sulle donne, invece di stucchevoli richiami formulati da “bellissime” che, già abbastanza discutibili nella loro formulazione, erano rapidamente diluiti in una ipocrisia diffusa e in una puzza di machismo invadente. Su tutti questi bei maschioni complici, ha troneggiato un Fiorello che ha incarnato come meglio non si poteva l’arrogante prepotenza del “è solo una battuta”. Questi uomini no.
Né le parole di Rancore né l’estetica di Achille Lauro potevano compensare uno spettacolo violentemente maschio come pochi altri, e che per quasi una settimana, a milioni di persone, ha dimostrato come si possa prendere in giro chi si occupa di un problema sociale allarmante facendo finta di parlarne continuamente. Ed è anche questo il motivo per cui l’ho seguito, ne ho riso, mi sono arrabbiato, ne ho scritto non solo qui: non si parla per sentito dire, come invece hanno fatto tanti, seguiti da milioni di persone, a Sanremo.
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blogitalianissimo · 4 years
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Ciao! Posso fari una domanda su Sanremo, anche se forse non prevede una risposta semplice? Stasera guarderò la finale, però non ho visto nessuna delle puntate precedenti perché la sera ho sempre lavorato. Quali spezzoni mi consigli di recuperare? Stando ai memini e quanto si dice in giro, è stata un'edizione piuttosto interessante
Ehi!
Della prima puntata ti consiglio di recuperare in primis l’introduzione di Fiorello, non tanto perché sia particolarmente divertente, ma perché è direttamente collegata all’intro della seconda puntata e alla quarta.
Poi indubbiamente TUTTE le esibizioni di Achille Lauro (nella seconda puntata non si è esibito).
Sempre se vuoi cringiare consiglio il monologo di Diletta Leotta a sua nonna (prima puntata), però devi proprio volerti male per guardarlo, ecco.
Nella prima puntata inoltre ho apprezzato tanto il monologo di Rula Jebreal, è molto toccante.
Vedo che va molto forte anche Elettra Lamborghini (anche se tbh non ho visto tutto questo spettacolo), quindi magari se vuoi recupera anche le sue esibizioni (nella prima puntata non si è esibita).
Nella terza puntata il momento più cringe è stato il monologo di Benigni, però dura un casino, quindi scegli tu se recuperarlo oppure no, e l’esibizione di Morgan e Bugo, perché è qui che inizia il dramma che poi culminerà nella quarta puntata. Ah, qui ti segnalo l’esibizione di Keta e Lamborghini, che è stata, cioè non lo so, non trovo ancora le parole.
Nella quarta indubbiamente il bacio tra Fiorello e Tiziano Ferro, l’esibizione di Ghali (prepara acqua e zucchero da parte che ti farà venire un colpo) e soprattutto MORGAN E BUGO.
Oltre ad Achille, personalmente ho apprezzato le esibizioni e duetti di Rancore, Anastasio, Raphael Gualazzi e i Pinguini Tattici Nucleari. Sui social vanno forti anche Elodie, Elettra Lamborghini, Gabbani e Diodato.
E... credo di aver detto tutto?
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barrenwomb · 4 years
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A questo punto mi aspetto anche le crackfic su Bugo e Morgan con i warning hate!sex, spit kink, friends to enemies e Amadeus/Fiorello come sidepairing
oh anon, sono felice di informarti che una fanfiction amadello esiste già e sono sicura che leggerla sia un po’ come sniffare una striscia di coca
MA
io voglio desidero bramo pretendo una crackfic smut bugo/morgan con tutti i warning da te elencati (i’m a slut for hate sex) perché se devo avere un aneurisma voglio che sia uno di quelli belli pesanti
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Fiorello e lo "scoop" su Morgan: "Pare che possa tornare nella finale di X Factor"
Fiorello torna su l’affair Morgan lasciandosi sfuggire un importante “scoop”. ”Secondo alcune voci, non so se solo di corridoio, salotto o disimpegno” – ha rilevato – ”pare che Morgan possa tornare nell’ultima puntata di X Factor. La mia fonte? Voci di piattaforme. Sarebbe clamoroso, ma io non ho detto niente”.    source
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atomheartmagazine · 3 years
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Sanremo 2021 - Le pagelle finali
Vi ricordo sempre la premessa. Non deludetemi e skippatela anche stavolta. LA TROVATE QUI.
Ghemon – “Momento perfetto”: 8. Gheomon è questo. Non è sanremese. Non è per tutti. Ghemon è Ghemon.
Gaia – “Cuore amaro”: 5. Piacevole scoperta ma da lasciare lì dov’è perché è un attimo che parte anche lei con “MUSICA E IL RESTO SCOMPARE!” twerkando a caso.
Irama – “La genesi del tuo colore”: 2. Ma parliamo di come si chiamano le dita dei piedi che mi pare più interessante.
Gio Evan – “Arnica”: 4,5. Per la finale si veste elegante, solo che il pezzo è sempre quello. Che poi è sempre quello da una vita. Che poi manco lo intona bene. Che poi boh.
Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”: 5. Primo per tuta la settimana, arriva terzo. Ciao core, se semo visti anche quest’anno.
Fulminacci – “Santa Marinella”: 7. Diciamo che non è il pezzo che ricorderemo a lungo di Fulminacci. Però è servito allo scopo. Farsi conoscere da chi ancora non aveva idea esistesse. Bene così.
Francesco Renga – “Quando trovo te”: 0:0 = 0:0. Alla quinta serata le sue corde vocali sono andate ufficialmente al bar. Come i miei coglioni quando lo sento.
Come seeeeempruuuuueeeehhhh mi dimentico di prendere le note. 🎵🎶 #Renga #Sanremo2021
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 6 marzo 2021
Extraliscio feat. Davide Toffolo – “Bianca luce nera”: 6,5. È stato un crescendo. Che ritmo.
Colapesce e Dimartino – “Musica leggerissima”: 6,5. Da loro due mi aspettavo di meglio, ma forse pretendo troppo io. Comunque bravi.
Malika Ayane – “Ti piaci così”: 6. Io non so in che universo parallelo entri Malika quando canta, ma ho capito ogni sera di meno di quello che cazzo ha detto. Però l’ha fatto bene. Qualunque cosa lei abbia fatto. O detto. Insomma, quello.
Francesca Michielin e Fedez – “Chiamami per nome”: 3. Finiscono secondi nonostante la Ferragni abbia provato in tutti i modi a raccattare voti in ogni dove per farli vincere. Ma credo che alla fine nemmeno i fan più accaniti se la siano sentita di vederli trionfare. Fedez ha portato sul palco quintali di ansia per 5 serate. E forse anche io avrei avuto tutta quell’ansia a cantare (male) un pezzo così demmerda in diretta mondiale.
Willie Peyote – “Mai dire mai (La locura)”: 9. Vince il premio della critica ed è pure poco. Willie vive, regna, illumina e glorifica.
Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato”: 8,5. Ovviamente nessuno si aspettava potesse vincere. Però ecco, se venisse premiato chi sa cantare, vincerebbe a mani basse.
Arisa – “Potevi fare di più”: 8. Probabilmente una delle tre canzoni migliori di quest’anno. Eseguita con una voce praticamente divina. Arisa non ha sbagliato nulla.
Bugo – “E invece sì”: 3. Bugo sta ancora pagando lo scorso Festival. Però non credo che ci dobbiamo andare di mezzo noi e, nello specifico, i miei maroni. Continuerò ad ascoltarmi tutti i suoi vecchi album. Perché Bugo non è ‘sta roba qui. O comunque non lo era.
#Morgan che in diretta su IG si esibisce in un assolo di chitarra mentre alle sue spalle canta #Bugo è la sintesi della vita. #Sanremo2021
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 6 marzo 2021
Maneskin – “Zitti e buoni”: 4. A Damià, se sbraiti per 5 serate di fila che sei “diverso da loro”, gradirei – come minimo – che il tuo pezzo non fosse uguale ad altri 10.000 e non ti presentassi vestito da Achille Lauro. Comunque vincono. Quindi diciamo che hanno ragione loro. Ma se esci da un talent, il televoto ti premia sempre. Sono i nuovi Valerio Scanu, va. Ottimo risultato. Dice: oh, ma fanno ballare. Dico: ballate pure con Elettra Lamborghini, fate voi. All’Eurovision con i Bimbiminkieskin, sto già volando.
Madame – “Voce”: 8. Non la sua migliore esibizione, ma riempie comunque il palco. A 18 anni non è facile. Arriva ottava e se lo merita tutto. Grande, grande, grande.
La Rappresentante di Lista – “Amare”: 9. Probabilmente i migliori del Festival. Per tutto.
Annalisa – “Dieci”: 8. La classe. L’intonazione. Gli universi che si allineano. Poche, molto poche come lei.
Coma_Cose – “Fiamme negli occhi”: 8. Più li guardi più gli vuoi bene. Il pezzo merita, loro meritano.
Lo Stato Sociale – “Combat Pop”: 6. La loro esibizione peggiore, probabilmente. Il pezzo resta divertente e loro dei magnifici cazzari.
Random – “Torno a te”: 1. Questo s’è chiamato Random perché A Cazzo pareva brutto.
Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band – “Il farmacista”: 6,5. S’è vestito da Clark Kent. Volo. Il problema è che il pezzo non è all’altezza degli standard a cui Gazzè ci ha abituato. Peccato.
Noemi – “Glicine”: 6,5. Il pezzo è debole, ma lei è potente. Come spesso accade con Noemi.
Fasma – “Parlami”: 1. Se abolissero l’autotune che farebbe? Ma anche con l’autotune, dico, questo che fa? Perché se canta la vedo male. Ma male male male.
Aiello – “Ora”: 0,5. Aiello secondo me è simpatico. È quello che in classe ti fa spaccare dalle risate. È quello che nella compagnia ha sempre l’aneddoto divertente di quella volta che urlò a caso in mezzo al palco più prestigioso d’Italia spacciandosi per cantante. E tu non ci credi, ma ridi. Ridi un botto. Perché non può essere vero. VERO?!
Per trovare un podio più insensato di questo devo tornare indietro a mai. #Sanremo2021 #SanremoMania
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 7 marzo 2021
Amadesus: 2. Lui ride. Ride tanto. Ride per tutto. Ma non c’è un cazzo da ridere. Cambia tutto, porta quintali di indie e poi vincono quelli usciti dal talent. Non è che – niente niente – ha sbagliato tutto?
Fiorello: 4. In cinque serate ha azzeccato solo una cosa, quando si è seduto nelle poltroncine come spettatore. Forse avrebbe dovuto fare solo quello.
Zlatan Ibrahimovic: 4,5. Anche il monologo? Sul serio?
Achille Lauro: 3. Fatemi uno squillo quando farà qualcosa che non è già stato fatto, già stato detto e via dicendo. Però oh, se qualcuno mi paga un decimo di quanto Gucci e la Rai hanno dato a lui, mi dipingo d’oro e vi dico che Achille Lauro è una figata pazzesca e che lo capiremo nel 3020 (quando fortunatamente saremo tutti già morti).
Sintesi. E anche la serata finale è andata. Sempre meglio di una gomitata sulle gengive.
Belli, noi ci ribecchiamo sempre da queste parti per altri eventi imprescindibili. Non mancate.
Alla prossima!
Fermi, fermi. Mi dicono che c’è stato un problema al microfono, canta nuovamente Renga. Ma vaffanc….
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