Tumgik
#ex migliore amico
Text
Perdersi tra i vuoti e non ritrovarsi più.
51 notes · View notes
tutti-troppo-falsi · 2 years
Text
Non sarai mai il suo primo posto
85 notes · View notes
Text
Dimartino in Cara Maestra Abbiamo Perso che dice “cara maestra (...) voglio che rimani ancora qui con me stanotte / ho bisogno di sentirti ancora mia / anche se non guido come l'altro / se non fumo come l'altro /voglio farti compagnia” 
e poi “e avevo perso la mia anima / la mia anima a noleggio / su un bancone della carne / o tra le gambe di una ragazza, il giorno della festa”
e ancora “mi hai detto: / ‘tu non capisci la poesia / sei fatto solo per scopare’ “
he’s so slutty and for what
3 notes · View notes
lilsadcactus · 2 years
Text
Lucia ha detto ma si amo vai alla cena al massimo è sushi gratis AHAHAHA io non l’ho mai fatto in vita mia sta cosa di scroccare e fuggire 😭😭
Nel frattempo ieri sono uscita con un ragazzo 27 anni artista tatuato fino alla testa è stato in carcere attualmente in comunità con un figlio di 9anni denunciato per stalking dalla ex perché gli aveva portato via il figlio senza dirgli nulla e lui lo cercava (cit. come sempre ci sono due lati della storia) insomma gente io mi chiedo perché con questo tipo siamo riusciti a parlare e ridere come non ridevo da tanto soprattutto bevendo una redbull neanche per dire ho perso la testa per birra o vino, siamo andati a un locale tattoo a calibrare le macchine, mi ha risvegliato la voglia di tatuare e fare arte e vivere di quello che amo letteralmente ieri avevo il raffreddore e non volevo neanche uscire dal letto ma ha detto “tattoo” e mi sono ritrovata a Varese sotto la pioggia
Tornata a casa mi ha chiesto se poteva chiamarmi per continuare a parlare perché si è trovato bene porcoddiooooooo non devo cadere di nuovo nel fascino che hanno su di me i tipi come lui per ora ai suoi 💖💖 rispondo con meme stupidi o gatti preghiamo asmodeo che mabelle mantenga questa relazione platonica perché se ci casco merito solo di perire, sono di quelli che dai suoi errori non impara mai proprio
Lunedì che ha di nuovo l’uscita dovremmo andare a Milano alla spakka che devo comprare materiale per ricominciare a tatuare e ha chiesto di accompagnarmi
5 notes · View notes
mermaidemilystuff · 1 month
Text
Ieri decido di scrivere ad a. boh così almeno scambio due parole con una delle due amiche(?) che ho. Il risultato è che tra le varie altre poche cose -ovvero lei che si lamenta- le ho dovuto esprimere un concetto tre volte, ovvero: una sua amica vuole fare un corto e quando l'ho vista l'ultima volta mi ha detto "oh mi devi aiutare! Posso anche pagarti perché ho i finanziamenti!" e adesso sta facendo una raccolta fondi. Ad a. dico: dille che io lo faccio per lavoro, se ha dubbi o domande non si faccia problemi a scrivermi, se invece cercasse qualcuno a cui droppare tutta la faccenda raccolta fondi posso occuparmene io e possiamo parlare di che percentuale potrei prendere. Niente. Come se parlassi arabo, il messaggio che mi arriva sta mattina è: emi ma quindi non ho capito vuoi che le dico che preferiresti essere pagata per la raccolta fondi?
L'altro grandissimo risultato è che quando parliamo del mio ex migliore amico, persona che ha conosciuto e con cui siamo uscite insieme tantissime volte, parliamo di un certo Mattia perché chiamarlo col suo nome, Matteo, è troppo complicato.
Alle volte mi chiedo se a questi punti non valga più la pena rimanere sola, sono stanca.
22 notes · View notes
der-papero · 6 months
Text
Questo è uno di quei post dove per raccontare un episodio devo fare tutto un giro assurdo, quindi adesso mi armo di santa pazienza, ma siete dispensati dal fare altrettanto e passare oltre. Non è un post politico, anche se può sembrare tale, non faccio più politica sui social da anni ormai, sono in una fase della vita dove mi interessa parlare con le persone, non schierarmi in una curva, pur non togliendo nessun valore al dibattito (e anche allo scontro, purché civile) politico.
L'episodio in sé è una festa di compleanno del 28 ottobre, davanti a me c'è un mio amico russo, Yuriy. Siamo a tavola, si parla di tante cose, sta per arrivare Halloween, e si scherza su usi e costumi tra Italia e Russia, e io tiro fuori quella gag stranota di Vincenzo De Luca che, sul suo canale, al grido di ALLAUIN in pieno Covid, minaccia chiusure, segregazioni, pattugliamenti armati e coprifuoco mai visti.
Congelate un attimo questo istante, perché devo parlarvi di due cose, della mia gente, i campani, e della storia della presidenza della Regione Campania.
Premetto che ho viaggiato e lavorato in talmente di quei posti da poter dire che Gennaro Savastano aveva ragione quando diceva 'a merd sta a tutt part, ten sul culor divers, quindi non cado più nei tranelli dipinti da quegli imbecilli che liquidano malamente realtà lontane nascondendo la propria sotto al tappeto, dato che il dito è sempre stato più facile da guardare rispetto alla luna, ma è un fatto che il tessuto sociale della mia terra è costruito nel quotidiano di espedienti e micromeccanismi sul bordo della legalità che fanno "sistema", nella maggioranza dei casi a danno della collettività, a volte gestibile, a volte distruttivo. Avevo già scritto tanto tempo fa qui una famosa battuta di Riccardo Pazzaglia,
Eeeehh galera ... galera ... Professo’, voi mi state trattando come se avessi commesso chissà quale delitto. E invece, in questa casa, non ci sono delitti da scoprire o, se ci sono, sono delitti di ordinaria amministrazione, piccoli sotterfugi, piccole invenzioni per sopravvivere. Quanto a voi, Dott. Cazzaniga, voi siete milanese: certe cose non le potete capire. Voi dovete sapere che, a Napoli, siamo tutti assassini ... nous sommes tous des assassins,  come diceva Jean Gabin. Però con questa differenza: che da noi ci sono delinquenti colpevoli e delinquenti innocenti. Se voi, in questo palazzo, entrate in tutte le case, voi troverete almeno un delinquente innocente.
e questo pensiero, che trovo stupendo e che rispecchia fedelmente la quotidianità della mia terra, ha un grandissimo limite, ovvero che funziona con persone come la figura impersonata da Pazzaglia (un artista che, squattrinato e in un perenne stato di necessità, vendeva dei falsi d'autore, spacciandoli per originali, tuttavia con delle storie di vita familiare inventate al momento e con tanto di rappresentazione teatrale), persone che hanno una coscienza sociale solida e un rispetto profondo per la propria comunità (i delinquenti innocenti), ma quando questo pensiero lo trasferite nella testa di coloro ai quali queste cose mancano (i delinquenti colpevoli), allora quel pensiero sarà la giustificazione perfetta dei propri atti per, nella migliore delle ipotesi, un balordo coglione, o nella peggiore, ovvero il disperato che non ha nulla da perdere, per un potenziale soldato della camorra. E questo è uno dei grandi punti dolenti della mia terra, non è, e lo ribadisco, l'origine dei mali, ma ne è uno dei vettori.
Passiamo adesso ai Presidenti di Regione. Non posso tornare indietro fino a Garibaldi, ma posso parlarvi di coloro dei quali ho una memoria politica più o meno valida, ovvero da Rastrelli in poi.
Rastrelli, 1995, beh, che dire, il classico governo FI/MSI (pardon, AN) degli amici che quando non c'era più da magnare rovesciarono il tavolo, dando l'opportunità ad un mastelliano (Losco, 1999) per un anno di mantenere lo status quo. 5 anni dove non è successo praticamente un cazzo.
Nel 2000 arriva Bassolino, DS (ex-ex-PD, per i più giovani). Sulla carta, l'uomo giusto. E' stato un ottimo sindaco di Napoli, nulla da dire, e sarebbe andato alla grande anche come Presidente della Regione, però aveva un grosso limite, ovvero che la regione non era arte sua, e il problema stava nel fattore di scala. L'ordine di grandezza dei problemi, da Napoli ad un intera regione, non è ovviamente lo stesso, e questo salto non l'ha retto, soprattutto nel suo secondo mandato, è vero, afflitto da vicende giudiziarie dalle quali ne è uscito pulito, ma ad ogni modo vittima di un immobilismo politico che, a mio parere, si sarebbe verificato anche in una carriera tutta rose e fiori. La Maionchi direbbe: bene, bene, bravo, ma per me è no.
Dopo 10 anni, arriviamo a Caldoro, 2010, FI (diciamo piuttosto un prodotto delle ceneri del PSI, ma la zuppa è quella). Nonostante il mio tono vagamente supponente, non avrei delle critiche da fare alla persona, anzi, Caldoro per me è quel classico bravo ragazzo figlio di papà del liceo tutti 10 in pagella che viene rovinato dagli amici, fosse per lui farebbe tutto a modino e non torcerebbe una ala ad una mosca, ma poi arriva l'amico di banco con la mano sul pacco e il rutto in canna, gli piscia sul compito di matematica e lui muto. Tradotto: ci provò anche a sistemare qui e là, talvolta con successo, ma poi una volta caduto Cosentino e tutto il sistema camorristico che ci girava intorno, anche la storia di Caldoro finì. Chi vuole capire capisce.
E arriviamo al nostro eroe, Vicienz pall 'e fierr De Luca, imperat ... ehm, governatore dal 2015. Ecco, diciamo che De Luca è la versione brutta di Bassolino. Uno dalle idee chiare, purché siano le sue, le cose le fa, e anche molto di più dei suoi predecessori, ma con questa condizione: se ti stanno bene, ok, altrimenti attaccati al cazzo, perché se non capisci il bene che sto facendo a questa terra sei un coglione. Uno frenato dalle leggi e dalla costituzione, altrimenti 'na chianett a mana smerz (= ceffone dato di dorso) te la darebbe volentieri, e non tanto come forma educativa, ma perché lui ha ragione e tu hai torto, e non ci sono altri argomenti. Un fascistone, quindi? Mmmm, sì e no, ciò che lo salva da essere un vero fascista alla Storace o La Russa è che è una persona studiata, a Napoli si direbbe nun è l'ult'm strunz, però purtroppo sì, la botta gliela dà. Ora, il punto del mio ragionamento non è fare un post pro o contro De Luca, quanto sottolineare il fatto che, al di là della persona dai modi discutibili, sono abbastanza convinto che lui sappia benissimo che, per governare una regione come la Campania, dato il ragionamento che ho fatto sopra sul "campano medio", l'unico modo è, sì, legiferare, e si spera legiferare bene, ma quando serve la pedata nel culo è necessaria, perché altrimenti si ricade sempre in quel substrato anarchico che è stampato nel nostro DNA, e che, se lasciato libero, purtroppo danni ne fa, e Bassolino questa cosa l'ha provata sulla pelle, arrivando al punto tale da non poter combinare più nulla. Lo so, è populista come ragionamento, e tanto è. Anzi, adesso ci arriviamo al populismo quello vero, tenetevi forte.
Io non so se avete avuto il coraggio di seguirmi fin qui, ma se ci siete riusciti, mettiamo finalmente insieme i pezzi. Ritorniamo alla festa di compleanno e la mia chiacchierata con Yuriy.
Nel mio racconto della storia della mia terra, tutti i vari cazzi (per quello che può essere stato possibile fare in un paio d'ore), in particolare il discorso di ALLAUIN del 2020, dove Vicienz temeva che, senza una posizione da calci nel culo, il campano medio se ne sarebbe bellamente fottuto dei distanziamenti e delle regole, mi è uscita, vi giuro, ma tipo un istinto riflesso, io manco ci ho pensato, una roba così
visti tutti quelli che han governato prima di De Luca, alla fine vince e vincerà lui perché non c'è un'alternativa, chi ci metti, quelli che non hanno mai prodotto nulla?
e lui, da cittadino di San Pietroburgo, mi ha freddato con
questa è la stessa identica frase che dice la mia gente quando supporta Putin
Ora, premesso che provai disperatamente ad arrampicarmi sugli specchi, fallendo, l'ultima cosa che voleva fare Yuriy è fare un paragone sulla persona tra Putin e De Luca, anche perché lui non sapeva manco chi cazz è Vincenzo, e infatti qui il punto non è tanto sul personaggio, quanto sul fatto che una persona forte al potere, può essere pure Gesù Cristo, crea di fatto un sistema subdolo di condizionamento nella scelta, ed è un processo purtroppo fisiologico, iniziamo a barattare spirito critico con la fiducia parzialmente poggiata sulla pigrizia, magari di più sulla paura di tornare indietro. Non ho più potere di voto in Campania, ma se potessi, io non avrei problemi a votare di nuovo lo sceriffo, però, dopo la mia chiacchierata con Yuriy, penso che nella cabina elettorale ci passerei stavolta molto più tempo, mi tremerebbe quasi la mano, perché sentirei che dietro quella X non c'è più quel pensiero naïve di credere ciecamente che Vincenzo sistemerà tutto, e lo ripeto, non perché De Luca non ne sia capace, magari ci riesce, ma lo stramaledetto punto qui è un altro, è che dietro quel voto, quella conferma, io ho aiutato a mettere l'ennesimo mattoncino su un qualcosa che, prima o poi, potrebbe diventare più grande di me, e, Dio non voglia, un qualcosa contro la quale un giorno potrei non riuscire a farci più nulla.
24 notes · View notes
blackrosesnymph · 5 months
Text
Per di più per rispondere all'anon di prima, la foto che il mio ex ha condiviso con il suo migliore amico e su cui si sono allegramente masturbati in due (condividendosi le impressioni), mi raffigurava completamente nuda e in atteggiamenti molto più espliciti di qualunque foto io abbia mai postato qui, per di più fatta in un periodo in cui non avevo ancora mai provato nulla che si avvicinasse nemmeno di sfuggita al sexting. Era una foto condivisa all'interno di una relazione stabile e affettiva durata 7 anni, quindi il danno morale è stato soprattutto a livello della fiducia e dell'umiliazione. E l'ha fatto mentre ancora stavamo insieme, pretendendo che per rimanere insieme a me fossero sufficienti delle scuse, guadagnandole con l'inganno, dicendo a me che l'aveva inviata per sbaglio (cosa non vera da come poi ho potuto constatare dagli screen della chat con l'amico, inviati a me dall'amico, a relazione conclusa).
11 notes · View notes
heytheredeann · 1 year
Note
no aspetta ti stai guardando i film nostrani? non sono per lo più pattume alla de sica? hai qualche rec?
GUARDA pensavo la stessa cosa pure io, solo che poi mi è capitato di guardare un film italiano interessante, poi un altro, e ho finito per pensare che okay, ci sono le cazzate alla De Sica, cinepanettoni e compagnia, però a questo punto se mi sono CAPITATI dei bei film, sarà che sono io che sono prevenuta e non me li sto andando a cercare i film italiani belli?
Se andiamo a vedere anche i film statunitensi variano molto per qualità, semplicemente ne guardiamo talmente tanti che riconosciamo che non necessariamente i film brutti riflettono la qualità dell'intero cinema americano.
Non conosco ovviamente i tuoi gusti, ma ti faccio un elenco di film italiani che ho visto e che mi sono piaciuti, in ordine casuale (molti sono su Netflix):
Moglie e marito (2017)
Storia di un uomo e una donna sposati ma sull'orlo del divorzio che si ritrovano, dopo un esperimento mal riuscito, uno nel corpo dell'altra. L'ho trovato carino e interessante, e merita punti anche solo per Kasia Smutniak vestita da uomo francamente ahah
Perfetti sconosciuti (2016)
Film tratto da un'opera teatrale se non sbaglio, quindi che si svolge quasi interamente in un solo set, mi aspettavo che fosse noiosetto e invece è stato molto coinvolgente, pieno di intrecci, colpi di scena e personaggi interessanti da cercare di inquadrare durante la storia. La premessa è una cena tra amici, durante la quale per gioco vengono messi i telefoni di tutti sul tavolo e letti ad alta voce tutti i messaggi/ascoltate in vivavoce tutte le chiamate.
La dea fortuna (2019)
Forse uno dei miei film preferiti in assoluto, italiani o no. Parla di una coppia gay in crisi, dopo 15 anni passati insieme, che si ritrova a doversi occupare dei figli della migliore amica di uno dei due, che è malata e non vuole che sia la propria madre a prenderli a carico.
Lasciarsi un giorno a Roma (2022)
Una storia di coppie un po' disastrate, il protagonista in particolare si occupa in segreto di gestire una posta del cuore, dove riceve una richiesta di consiglio da parte della sua fidanzata, che vuole lasciarlo. Il protagonista inizia a parlarle, senza rivelare la propria identità, per capire come salvare la relazione. In parallelo, un amico del protagonista ha difficoltà a gestire il rapporto con la moglie, sindaco di Roma. Mi era piaciuto moltissimo il finale.
Il padre d'Italia (2017)
Racconta dell'amicizia tra un uomo gay che si è recentemente lasciato con il fidanzato per via delle loro diverse idee sull'aspetto che avrebbe dovuto avere la loro famiglia in futuro, e una ragazza incinta senza nessuno a cui appoggiarsi. Veramente molto bello, ho sentito molto vicine le difficoltà del protagonista a costruirsi un futuro in quanto appartenente a una categoria per cui non esistono veramente script in questo paese, così come ho molto apprezzato l'insistenza del suo ex fidanzato a non accontentarsi delle briciole che gli vengono concesse solo perché "c'è chi sta peggio". Bello bello bello.
Era ora (2023)
Un uomo con molte difficoltà a gestire il suo tempo, per lo più in termini di bilancio lavoro-famiglia, si ritrova incastrato in una specie di loop temporale in cui ogni volta che si sveglia è passato un intero anno, di cui lui non ha memoria. Cerca, quindi, di sistemare la propria vita nell'unico giorno che ha a disposizione, con poco successo ovviamente.
Le fate ignoranti (2001)
QUEER QUEER QUEER! Bello bello, anche qui ho amato moltissimo il finale. Storia di una vedova che scopre che il marito la tradiva con un uomo da sette anni, e finisce per avvicinarsi a questo gruppo di amici queer.
19 notes · View notes
arancinetta · 7 months
Text
in facoltà c'è il mio ex migliore amico delle elementari, abbiamo smesso di parlare da più di 10 anni e adesso che abbiamo ricominciato a vederci in aula ogni giorno ho notato che è rimasto tutto fermo a quei dieci anni fa. non sono più convinta che basti così poco per spezzare un legame
19 notes · View notes
Text
Certe persone non devono entrare nella vita delle persone, dopo anni, mesi e secoli, scusarsi e dire “voglio rimediare”, non sono così stupida da cascarci per la millesima volta, non ho più 16 anni, ti ho aspettato per 6 anni, non mi va di aspettare nessuno più.. le persone non cambiano.
0 notes
tutti-troppo-falsi · 2 years
Text
Oggi
Solo per un attimo,
Ti giuro è stato un attimo,
Era come se le tue mani fossero ancora sul mio viso e potevo quasi sentire le tue labbra sfiorarmi la fronte con così tanta dolcezza.
Poi è svanito tutto
e i brutti ricordi si sono fatti spazio nella mia mente.
Non ti perdonerò mai per quello che mi hai fatto.
17 notes · View notes
ricorditempestosi · 1 year
Text
50 domande brutte che potresti farmi
01: ti manca il tuo/la tua ex?
02: vorresti cambiare il tuo nome?
03: dove ti vedi fra 10 anni?
04: pensi di essere una brutta persona?
05: cosa ti rende felice?
06: come vorresti morire?
07: ci credi nel destino?
08: hai mai tradito qualcuno?
09: vorresti avere dei figli?
10: hai un buon rapporto con i tuoi?
11: preferisci i cani o i gatti?
12: cosa desideri più di ogni altra cosa ora?
13: come ti senti in questo momento?
14: l'ultima volta che ti sei masturbata/o?
15: di cosa ti vergogni di più?
16: sei mai stato/a innamorato/a del tuo/a migliore amico/a?
17: vorresti tornare indietro nel tempo?
18: chi è stata l'ultima persona con cui hai avuto una conversazione profonda?
19: chi vorresti come testimone di nozze?
20: concederesti una seconda chance?
21: in chi/cosa ti vorresti reincarnare?
22: credi in dio?
23: qual è il tuo meme preferito?
24: ti mangi le unghie?
25: quando hai avuto la tua ultima crisi di nervi?
26: credi nel vero amore?
27: qual è la tua canzone preferita?
28: ti sta sul cazzo qualcuno al momento?
29: ti penti di qualcosa?
30: sarebbe difficile dover baciare l'ultima persona che hai baciato?
31: ti manca qualcuno adesso?
32: qual è stato l'anno più bello della tua vita?
33: sei mai stato/a tradito/a?
34: vorresti sposarti?
35: quanti anni avevi durante la tua prima volta?
36: hai mai spezzato il cuore di qualcuno?
37: quanti soldi hai al momento?
38: dove vorresti andare in viaggio?
39: ti senti più un foglio a righe o a quadretti?
40: se potessi scegliere, con chi andresti a cena?
41: hai mai fatto a botte?
42: thè alla pesca o thè al limone?
43: hai mai mangiato le tue caccole?
44: pensi di piacere a qualcuno in questo momento?
45: ti vergogni di qualche tua relazione passata?
46: qual è la tua fobia più grande?
47: qual è la tua serie tv preferita?
48: quando è stata l'ultima volta che hai pianto?
49: ti piace il tuo corpo?
50: c'è qualcuno per cui moriresti?
17 notes · View notes
yomersapiens · 2 years
Text
L'inesistente carriera di Viktor Gnoìnar
Ero al supermercato per animali, quello dove compri tutto ciò che concerne la sopravvivenza in casa del tuo felino da esterni. La scelta è immensa. Troppe scatolette e bustine diverse. Troppi colori, carni, illustrazioni. Cosa gli piacerà? E se questo lo fa vomitare? E se con questo ingrassa? Ah, che bello questo prodotto, si chiama Happy Cat, io voglio che il mio gatto sia felice, però aspetta, il gatto in fotografia mica mi sembra tanto felice, meglio non fidarsi. Ho passato un’ora così. Quando si tratta di scegliere qualcosa da mangiare per me lo faccio in un secondo ma no, per il gatto valuto ogni possibile variante e conseguenza.
Qualche tempo fa ero in Italia, nella mia vecchia cittadella. Una cosa che faccio sempre quando torno è aprire la nota app per appuntamenti e vedere chi è single adesso in città. Ah guarda, lei è alla ricerca, di nuovo, si era sposata con quello e boh, deve essere finita. Però sta bene. Oh lei me la ricordo, non ero figo abbastanza per te 20 anni fa e adesso? Chi ride adesso? Non io sicuramente, dato che sono a sparare acido su una app per appuntamenti. Faccio un censimento del passato. Guardo cosa mi sono perso, che futuri ho evitato. Poi è successa una cosa strana, capita un match con una ragazza. Quando una rarità del genere accade io penso solo a una cosa: ci deve essere stato un errore, sicuramente è un bot. Così non scrivo. Invece mi scrive lei. “Ma tu sei quello dei Diari dell’orso! Ti ascolto sempre!” e io non sapevo come rispondere. Mi sono sentito un po’ in imbarazzo. Nel senso, se ascolti il mio podcast sai praticamente tutto di me (o almeno di quello che decido di spettacolarizzare e condividere). Quindi parto con un immenso svantaggio. Ma sono fatto così: datemi un lampo di celebrità e io mi prostituirò. Mi lascio andare e si esce a bere una cosa. Ho pensato perché no, al massimo ci guadagno una storia nuova per il podcast. Dopo un po’ che ci raccontiamo dice “Ma sai che quando parli mi sembra proprio di sentire il tuo podcast!” eh grazie al cazzo zia, è la mia voce, non è che ho la vocetta da paperino che poi modifico con un software. Mi scappa uno sbadiglio (non per colpa sua, perché sono un anziano che la sera non dovrebbe uscire a bere dei drink) “No vabbè ma sbadigli proprio come nella sigla!” e li ho capito che deve essere durissima per una celebrità vera, non uno sfigato con un podcast che avrà manco un centinaio di ascoltatori, uscire con qualcuno. Ovviamente non è successo nulla, non c’era tempo e non mi piace seminare nel terreno che ho abbandonato di proposito, però alla fine era pure simpatica, sicuramente meritevole di finire in un racconto.
Sto cercando di andare avanti da quest’estate, di dimenticare cosa è accaduto. Non voglio buttarlo giù per iscritto perché poi diventa vero e io odio quando le mie paure diventano reali perché poi devo affrontarle. Quando i sospetti si materializzano e i “lo sapevo” vanno spuntati perché avevo ragione. La mia ex e il mio migliore amico. Penso stiano assieme. Non lo so di preciso, non appena è venuto lui a parlarmi di quello che stava per accadere io ho scelto di non voler ricevere nessun tipo di informazione ulteriore. Lo sentivo nell’aria però.
C’è questa idea che tutti hanno di me e vi farà ridere, ma fuori di qui sono percepito come una persona aperta, riflessiva ma divertente, leggera ma profonda, intelligente e cinica. Tutti pensano “Ma sì, Matteo capirà, a lui non da fastidio niente, è così rilassato” e quindi vengo spesso inondato di responsabilità o informazioni che non mi merito. Come appunto, il mio migliore amico che viene a dirmi “Ma sì, tanto tu sei uno in gamba, sicuro capisci, sicuro non ti da fastidio, poi sono passati anni, che vuoi che sia per te che sei così aperto e cool e rilassato”. Invece manco per il cazzo. Questa parvenza di stabilità che dimostro è il frutto di notti insonni passate a studiare cosa dire per non far trasparire quello che provo sul serio. La matassa informe di insicurezze che mi compone nonostante l’età. Non sono geloso, non me ne frega un cazzo sinceramente. Qualche anno fa dopo aver scopato nuovamente (per quella stupida cosa che si fa tra ex, una specie di aggiornamento per vedere cosa si è imparato in anni di distanza) avevo capito che non c’era nulla a legarci, se non appunto un po’ di curiosità. Avevo ascoltato tutte le volte in cui mi parlava dei suoi nuovi ragazzi, di come stava bene in tutte le nuove relazioni e lo avevo fatto con rispetto e neutralità, direi quasi con amicizia. Anche con lui, avevo ascoltato sempre, sostenuto in tutto e per tutto anche quando non condividevo per niente, ma questo si fa con gli amici no? Si ascolta, si supporta, si sfotte quando possibile.
Ci ho ragionato molto. Perché mi da fastidio? Perché prima ero amico di tutti e due e adesso non voglio sapere più niente? Purtroppo non ho una risposta. Il cambio di equilibrio mi ha spiazzato. Non voglio sapere le loro storie, sentire i racconti di lei (questa volta con lui come protagonista), o guardare le foto dal mare, magari uscire e sentire lui che si lamenta di atteggiamenti che io ho provato sulla mia pelle in anni di relazione passata.
Vorrei essere la persona che gli altri si aspettano io sia. Quella cool e intelligente e rilassata ma non lo sono. Sono un cazzo di adulto che sta in piedi per puro caso e vuole essere lasciato in pace dato che tutto mina la mia stabilità. Voglio le mie certezze. Quelle stupide che dicono che le ex dei tuoi amici non le devi guardare perché sono brandelli di un passato che non ti riguarda. Perché ci deve essere qualcosa di minimamente sacro ancora. Cioè dai, uno che pensa queste cose è completamente non cool. Io non ci credo quando mi vengono a dire “Eh che ci vuoi fare, ci siamo innamorati, mica le controlli certe cose, è successo!” ma andate a fanculo. Innamorarsi non succede. Certo, si può prendere una sbandata, ma innamorarsi è l’attuazione di un processo dopo attenta valutazione del tutto. Se si decide di andare avanti nonostante le conseguenze, allora è una scelta e io posso voler non essere coinvolto nelle scelte altrui.
Ho razionalizzato e deciso di andare avanti, tanto non vivo più nella mia vecchia città e qualunque cosa accada laggiù non mi riguarda. Perché devo restarci male? Beh perché ho perso due amici in una botta sola ma vabbè, ho un gatto adesso su cui riversare quasi tutte le mie frustrazioni. Infatti, non appena varcato il confine e tornato a Vienna, tutto il dolore era sparito. La distanza davvero aiuta. Si può guarire da quasi ogni male usando i chilometri e diluendo tutto con litri di tempo. La delusione resta e forse è per questo che voglio comprare cibo sempre miglior per il mio gatto, perché lui non mi tradirà mai (finché mangerà bene).
Mi sa che ho raccontato questa storia alla tipa del presunto appuntamento. Poi uno si domanda come mai non scopo.
Passeggiavo con mio nipote e lui è entrato in quella fase dove ripete tutto. Era bel tempo ed eravamo nel parco vicino casa. Lui mi chiede sempre di dare un nome alle cose. Vuole sapere come si chiama tutto e poi lo ripete, per allenarsi e per accumulare termini nel vocabolario. - Qvuetto? (che vuol dire “E come si chiama questo” nella sua lingua) - Questi sono i binari. I binari del tram. Qua passa il tram. Questi sono i binari. Sai dire binari? - Bi-na-i - Dai, quasi - E qvuetto? - Ecco questa è una panchina. Ci si siede quando si è stanchi. Sai dire panchina? - Pa-ì-na - Ma sei bravissimo!!! (Mento sempre a mio nipote dato che ancora non se ne accorge) Io sono contrario al cat-calling. Mi da fastidio tirare fuori del becero machismo per strada. Però faceva davvero caldo quel giorno e io vivo in un’altra nazione, 90% delle persone non capisce quello che dico quando parlo in italiano e io parlo spesso da solo nella mia lingua madre. Passa una ragazza davvero bella e scollata e io non urlo niente, perché cerco di fare meno schifo possibile, però nel mio piccolo mi scappa un commento. - Che bocce signorina - Qe bo-sce gno-i-na! - No!!! Vito!!! Non ripetere questo!!! - Qe bo-sce!!!! - Ti prego no!!! Smettila!!! - Boooo-sce!!!
Ho imparato che se un bimbo di poco più di due anni capisce che è sbagliato ripetere una parola, deciderà di ripeterla il più possibile solo per darti fastidio e ridere come un dannato. Per fortuna non ci ha sentiti nessuno e dopo qualche minuto si era dimenticato ed eravamo passati a nuove parole molto più eccitanti tipo altalena, cagnolino, camper, anticapitalismo.
Riporto mio nipote a casa sua e lo consegno a mio fratello. Dopo qualche giorno mi chiama: - Senti Matteo, ma tu sai perché Vito continua a ripetere “che bocce”? - Ah! Che strano! Forse ehm, si ricorda di quando siamo passati a vedere gli anziani giocare a bocce, ecco, sì! - Ma dove? Qua a Vienna nel nostro distretto nessuno gioca a bocce. - Eh no in tv! Anzi no, sul telefono, sai, gli facevo guardare qualche video per intrattenerlo… - Video di bocce? Tu guardi video di bocce? - Sì certo! Da lontano sento la vocina di Vito urlare: - Qe bo-sce gno-i-na!!! - Eh sì, sta proprio citando il grande giocatore di bocce Viktor Gnoìnar, Campione Nazionale 2022, dovresti vedere che giocate che fa!
Mio fratello mi saluta. Ovviamente non mi crede. Io vivo con la consapevolezza di aver rovinato mio nipote.
Ora mi resta solo il gatto. Con lui non posso sbagliare. Gli insegnerò ad essere rispettoso e a non provarci con le ex fidanzate. Anche se è una partita persa. Già adesso se qualcuna si invita da me è solo per passare del tempo con Ernesto. Vabbè, ho avuto le mie annate buone. Mi resta sempre il podcast e il piangermi addosso. Minchia se sono bravo in quello. Direi quasi che potrei essere chiamato il "Viktor Gnoìnar del piangersi addosso".
45 notes · View notes
autolesionistra · 1 year
Text
Un amico una volta mi disse che ammettere di aver sbagliato o di aver avuto ripensamenti e cambiato idea è una di quelle cose che culturalmente viene castigata ma andrebbe normalizzata e incentivata. Darò quindi il mio contributo alla società.
Ci sono alcuni personaggi politici che magari non voto ma apprezzo le cose che dicono e saltuariamente pure quelle che fanno. Complice anche il panorama desolato che li circonda, finisce che ogni tanto qualche germoglio di speranza nel futuro riesce a nascere anche nel freddo inverno del mio perenne disappunto (cit). E di un paio me ne son pentito, per motivi diversi.
Elly Schlein nella sua carriera politica ha detto un sacco di cose condivisibili (anche sul PD, quando ne uscì), però ha due problemi di base che per quanto sian sempre stati lì, ora sono più evidenti. Il primo è che ad Elly Schlein sembra piacere Elly Schlein più delle cose che dice Elly Schlein; certe scelte politiche ne risentono di conseguenza. Il secondo è che come un po’ tutti gli ex (?) PD, continui a considerare il PD come qualcosa di salvabile. Il mix di questi due aspetti ha generato l’attuale mostro culminato nella conferma odierna di candidatura alla segreteria.
Anche se le dinamiche fra Schlein e Bonaccini devono più a Boldi e De Sica che a Stallone, non posso non immaginare un equivalente dell’allenatore di Apollo Creed in Rocky II che le starà ripetendo da un mesetto
Tu sei il numero 1, tu sei il campione, tu sei il piu grande di tutti i tempi, sei amato dalle donne, amato dai tifosi, tutti ti amano, sei amato dai giovani, tu sei il migliore, tu sei l'unico, Rocky Bonaccini è già tuo, è già battuto, non è degno di salire sul ring insieme a te, stasera gli farai vedere chi sei, stasera distruggilo.
Anche se più probabilmente se lo sta dicendo lei allo specchio.
Detto ciò passiamo, inevitabilmente, a Soumahoro. Tutto quello che potrei dire è detto meglio qui: https://www.essenziale.it/notizie/annalisa-camilli/2022/12/01/aboubakar-soumahoro-inchiesta
Se la vicenda personale è un bignami (le edizioni, no il fascio) di tutte le peculiarità deprimenti della sinistra, dalle spaccature inutili (la lega braccianti non è un sindacato, è un’associazione, e ha avuto qualche strinatura con USB) alle parabole prevedibili (certi aspetti erano già noti a un po’ di gente, fra cui Fratoianni), credo sia più utile parlare delle idee che ha portato avanti finora.
Soumahoro è parzialmente riuscito a (ri)portare sotto i riflettori alcune questioni da tempo sparite dai radar tipo la condizione dei braccianti, il concetto di rappresentanza politica di chi vive in italia ma non è nato qui, tutte le contraddizioni di un PD che si stracciava le vesti ai tempi di Salvini al ministero dell’interno salvo poi averne messo alcune basi con il decreto Minniti-Orlando:
Al di là delle responsabilità che saranno accertate dall’indagine, in questa vicenda emergono ancora una volta le contraddizioni del sistema italiano di accoglienza: il permanere di alcune condizioni strutturali che favoriscono lo sfruttamento lavorativo degli operatori sottoposti a un regime contrattuale che non li garantisce e il taglio progressivo degli investimenti pubblici, che già in passato hanno portato ad abusi e all’erogazione di servizi insufficiente per i richiedenti asilo. Il tema non è nuovo, il sistema di accoglienza è più volte stato al centro di scandali – dal Cara di Mineo a Mafia capitale – tuttavia la campagna di criminalizzazione dell’accoglienza che ne è conseguita non ha portato a una riforma, bensì a un’ulteriore opacità e al peggioramento delle condizioni delle strutture.
Ecco, la cosa che temo molto è che contestualmente al far sparire Soumahoro dal panorama politico una serie di temi tornino ad essere infilati sotto il tappeto. Il fatto che quest’ultima cosa faccia comodo sia all’attuale esecutivo che al PD lascia un sapore particolarmente amaro a tutta la vicenda.
28 notes · View notes