per i malati di alzheimer
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🇮🇹 Enrico Ruggeri - Sole d'Europa
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nuvolette
capitano assai spesso ultimamente giornate in cui mi sembra un po' che todo mundo me quer bem - come canta la marisa monte coi tribalistas: sembran tutti contenti di vedermi, saluti sorrisi baci abbracci e come stai
un po' come ai funerali, che al defunto tutti gli volevano bene, solo che al posto del defunto ci son io e il verbo è al presente
tendenzialmente evito di indagare sulle ragioni ultime del fenomeno: incasso, me lo godo e cammino un po' sulle nuvolette
ma stamani incrocio per strada un giovinotto con sindrome di down; mi balena per la mente il pensiero che anche a lui - perlomeno finché si mantiene all'interno di ambienti familiari - venga spesso riservata un'accoglienza così calorosa, anche se magari non si sa se sincera - come canta enrico ruggeri ne il futuro è un'ipotesi
e dunque
dunque
dunquedunquedunque
ohccazzo
fanculo ruggeri
da Giornale intimo di una fanciulla instabile, anonimo sec. xx
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Enrico Ruggeri. ‘La fine del mondo’.
Amiche, questa vita
Nasconde un senso più profondo
Di questo immobile transitare
Di questo girare in tondo
E dimmi che questi giorni
Hanno uno scopo preciso
Che c'è un disegno superiore
Che non tutto è stato deciso
E dimmi che questa non è poi la fine del mondo
E dimmi che ancora riponi speranze su me
Anche stanotte per strada le luci si accendono
Anche stavolta la fine del mondo non è
E dimmi che questo amore
Non ha momenti scontati
Che questo fiume da superare
Non ci ritrova cambiati
E dimmi che il mio dolore
È solo un altro passaggio
Un altro peso da sopportare
Con rinnovato coraggio
E dimmi che questa non era la fine del mondo
E che la fine vorresti guardarla con me
Anche stanotte per strada le luci si accendono
Anche stanotte la fine del mondo non è
Altre persone in questo momento si scelgono
Anche stavolta la fine del mondo non era
E dimmi che questa non era la fine del mondo
Dimmi che ancora riponi speranze su me
Anche stanotte per strada le luci si accendono
Anche stavolta la fine del mondo non era
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Sono sicuro che dentro qualcosa ti manca
...
A volte, lo so, mi vorresti vicino
(Vivo da re - Enrico Ruggeri)
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5. ENRICO RUGGERI
Peter Pan
2. La poesia
3. Anna e il freddo che ha
4. Mistero
5. Come lacrime nella pioggia
6. Il mare d'inverno
7. La canzone della verità
8. Nessuno tocchi Caino
9. Ulisse
10. Ti avrò
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Musica SIAE fuori da Meta. Ma resta Soundreef
Musica #SIAE fuori da #Meta. Ma resta #Soundreef
E’ noto che su Facebook e Instagram sia possibile pubblicare post, stories e Reel aggiungendo come colonna sonora un brano musicale scelto dal vasto catalogo proposto dagli stessi social network. Ma da quel catalogo stanno per sparire quasi tutti i brani di artisti italiani perché è saltato l’accordo tra Meta – l’azienda che c’è dietro a Facebook e Instagram – e SIAE, la Società Italiana degli…
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IO/NOI - La forza della vita
Paolo Vallesi feat. Gianni Morandi il nuovo videoclip è on linea
PAOLO VALLESI feat. GIANNI MORANDI
“La forza della vita”Dall’album celebrativo Io/Noi per i 30 anni di carriera dell’artista
“La forza della vita”, una delle canzoni italiane più famose degli anni ’90, grande successo con cui Paolo Vallesi si aggiudicò il terzo posto al Festival di Sanremo nel 1992, torna a raccontare di sé nella versione con Gianni Morandi, contenuta nel doppio album Io/Noi…
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1993 Millstreet - Number 14 - Enrico Ruggeri - "Sole D'europa"
Italy internally selected Enrico Ruggeri for Millstreet in 1993. The fact that he won the San Remo festival for the second time the same year presumably had something to do with it. Sole D'europa (Sun of Europe) is not the song he won with however. This was written by Enrico specifically for Eurovision (I think) and it speaks of the sons of Europe growing old under the sun that sees all rather than dying young in wars. Anti-war songs, however subtle, were kind of popular this year.
Enrico had won San Remo once before too, making him that rarest of things, a two-time San Remo champion. Unfortunately he only finished 12th in Eurovision possibly as a result of being first on, in what was the biggest competition held to that date. The song itself is far from his punkish background. It's lament is bittersweet, the lyrics complex and beautiful, and Enrico sings it magnificently with a voice that knows how to express the song's subtleties. He continues to create and play music to this day.
It feels as if RAI was really trying this year having seen Mia Martini only finish fourth the previous year. That they got stuck on first and while this didn't crash and burn, it definitely didn't do as well as it deserved. The competition was strong this year, but still it should have been top ten at least. Maybe that was one of the reasons the Italians left the competition in 1994, and only competed once more in the next 18 years.
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#UnDiscoPerLaPausaPranzo - #1390 - 9 Febbraio 2023 - Enrico Ruggeri - Il falco e il gabbiano - 1990
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Enrico Ruggeri e God Save the Queen, o meglio la versione by The Sex Pistols, un rapporto possibile?
Risposta affermativa e così, dopo le cover di Motörhead et Anthrax eccone una in salsa tricolore per chiudere questa lunga parentesi storico musicale apertasi con la dipartita di Elisabetta II.
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Enrico Ruggeri. ‘Parte di me’.
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Sarà capitato anche voi di frequentare, saltuariamente, persone che non hanno gli stessi vostri identici gusti e di ritrovarvi a fine serata, in un sabato sera piovoso, dentro una birreria laser karaoke che con l’arredamento marcio kitsch esibisce il suo lato meno inquietante.
Dai, lo so che è capitato anche a voi.
Dicevamo che sarà capitato anche voi di guardare Dario, magari non proprio quel Dario ma un Dario della situazione, insomma il vostro Dario, sperando che una volta tanto funzioni la telepatia (e magari, guarda te, la telepatia ha pure funzionato ma siete comunque nella merda perché siete giunti in quel posto dimenticato da dio con l’auto in condivisione: non sia mai che, mentre il mondo va a fuoco, non cerchiate di intraprendere comportamenti virtuosi).
A questo punto, dopo una buonissima cena totalmente vegana e analcolica, pensate che il laser karaoke è troppo anche per voi e, non volendo buttarvi sulla birra temendo di dover andare a pisciare quelle 6500 volte, gettate uno sguardo disperato alla scansia degli alcolici che fa bella mostra di se intonsa e polverosa dai tempi in cui il muro di Berlino era ancora una solida realtà.
Ordinate un vov, ordinate un cazzo di vov che vi arriva al tavolo con una schiumetta bianca che galleggia leggiadra sopra ad uno strato di liquido denso di tonalità giallo pus.
Il vov è dolce da vomitare ma almeno è poco, una dose di veleno gestibilissima rispetto ai rimorsi per non esservi lanciati dall’auto in corsa mentre potevate ancora evitare quel microcosmo di anime mitologiche mezze Charles Bukowski e mezze Alanis Morrisette (scegliete voi quali mezze parti accorpare).
Sono sicura che avete pensato: ma dai, quindi non esiste solo la pre-menopausa come anticamera dell’inferno? Finanche le birrerie laser karaoke fanno la loro parte senza paura alcuna!
Il tempo inizia a scorrere lentissimo e si ferma attorno ai pezzi scelti dagli astanti.
Alanis Morrisette, Renato Zero, Elisa, Alex Baroni, Delirium, Enrico Ruggeri (più altro che avete cancellato dalla memoria per mero istinto di auto conservazione) reinterpretati da voci così aspre da penetrarvi il cervello e quel poco di felicità che vi era rimasta in corpo fino a quando non arriva il vostro turno e scegliete, con la complicità del Dario sopracitato, di richiedere un pezzo dei Sepultura.
Sapete bene che partirà una discussione infinita con il gestore attempato, rilancerete proponendo roba più “commerciale” tipo i Carcass, e finirete, dopo poco, fuori dal locale notando che ha smesso di piovere e in cielo ci sono ancora le stelle nonostante tutto.
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Enrico Ruggeri. ‘Parte di me’.
Ci sono giorni che non passano più
Ci sono amori da portare con sé
Ci sono notti ad occhi aperti
Notti da asciugare
Sarò sempre con te
Tu, che sei parte di me
Ci sono sogni lasciati in terra
Ci sono amori dimenticati
Polvere e pianto, cuori nel fango
Senza dormire
Sarò sempre con te
Tu, che sei parte di me
Se questa vita non è più vita
Se questo inverno non passerà
Se non è tempo per questo tempo
Il mio tempo è per te
Tu, che sei parte di me
Tu, che sei parte di me
Tu, che sei parte di me
Non c'è dolore più grande del mio
Solo il mio amore sarà più grande di lui
Il vuoto immenso che porto dentro
È amore per te
Tu, che sei parte di me
Tu, che sei parte di me
Tu, che sei parte di me
Tu, che sei parte di me
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