Tumgik
#diplomatici
hebeandersen · 1 year
Text
Petizione per mandare il duo Morandi e Ranieri all'Eurovision perché è quello che l'Europa non si merita ma di cui ha bisogno
54 notes · View notes
sauolasa · 10 months
Text
Diplomatici? "No sono spie": la Romania allontana il personale dell'ambasciata russa
Rapporti compromessi tra Bucarest e Mosca dall'inizio della guerra in Ucraina. La Romania espelle 40 diplomatici russi
0 notes
falcemartello · 9 months
Text
Tumblr media
-----
Seguono...
Cicciolina: noi vergini
Schlein: noi poveri
Bonaccini: noi capelloni
Di Maio: noi diplomatici
Conte: noi statisti
LaRussa: noi amanti nostalgici della libertà
Meloni: noi che abbiamo la stessa armocromosta di Elly
Renzi: noi amanti della lingua inglese
Bassetti: noi scienziati
Capua: noi virologi
Cecchi Paone: noi divulgatori
Gassmann: noi attori
Bergoglio: noi difensori del Vangelo e della parola di Dio
Fedez: noi musicisti
Mentana: noi giornalisti
Hannibal Lecter: noi buongustai.
[etc.]
173 notes · View notes
vadaviaaiciap · 2 months
Text
Tumblr media
🔴🔴🔴 La Russia pubblica un rapporto di 2.000 pagine che dimostra la pandemia di Covid prodotta dal Deep State e da Big Pharma La Russia ha apertamente affermato che le principali aziende farmaceutiche, insieme a figure influenti nel panorama politico statunitense, hanno orchestrato la pandemia di Covid-19 come parte di una strategia di dominio globale. Tra coloro nominati come partecipanti a questo piano ci sono Hillary Clinton, Barack Obama, Joe Biden e George Soros, suggerendo il loro coinvolgimento in una cospirazione contro l'umanità.
"L'ambasciata russa negli Stati Uniti ha dichiarato giovedì: "La Russia vuole giustizia per la creazione e il rilascio del SARS-CoV-2, mentre l'Occidente ha nascosto le origini e censurato scienziati e giornalisti". Le autorità russe affermano che le iniziative di bioricerca intraprese dal Dipartimento della Difesa americano in Ucraina necessitano di un’approfondita revisione legale, compreso il controllo da parte delle pertinenti organizzazioni internazionali.
L'ambasciata ha espresso preoccupazione per le operazioni del Pentagono in Ucraina, affermando: “Di particolare preoccupazione è l'attività svolta dal Pentagono in Ucraina. Gli Stati Uniti hanno coinvolto nei loro progetti decine di istituzioni statali e aziende private del Paese”. La dichiarazione ulteriormente elaborata: “I civili e il personale militare della repubblica sono diventati donatori di biomateriali e semplicemente soggetti sperimentali. Non c’è dubbio che tali azioni richiedano un’adeguata valutazione giuridica, anche da parte delle strutture internazionali competenti”.
Persistono preoccupazioni sulla scena internazionale riguardo alla ricerca incontrollata a duplice scopo condotta sotto la guida del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, con la Russia che cita costantemente “gravi violazioni” da parte degli Stati Uniti degli impegni della Convenzione sulle armi biologiche e tossiche. I diplomatici hanno osservato: “Washington ignora le affermazioni, giustificandosi con una certa componente umanitaria dei suoi programmi”.
Hanno aggiunto: “Sottolineiamo che non vi è alcun dubbio sugli eventuali buoni obiettivi dei progetti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Sono disponibili prove del lavoro degli Stati Uniti con potenziali agenti di armi biologiche e sono tutt’altro che isolate, così come prove di tentativi di migliorare deliberatamente le proprietà degli agenti patogeni di infezioni economicamente significative”.
42 notes · View notes
sofysta · 2 months
Text
Un Mondo di guerrafondai
Palestina e Israele, Azerbaigian e Armenia, Etiopia, Afghanistan, Russia e Ucraina, Sudan, ed ancora guerre apparentemente finite ma senza alcun accordo che potrebbero riaccendersi in qualsiasi momento: Cambogia, Bosnia, Mozambico, Liberia, Yemen e Siria.
Mi chiedo quanti e quali sforzi diplomatici si stiano operando e quanti si vuole che queste guerre continuino fino a sterminare l'umanità. Ci sono menti folli che non si fanno vedere in volto ed agiscono nell'ombra certi del fatto che per loro non ci saranno conseguenze, quelle lasciamole pure ai malcapitati soldati che vanno sui fronti ed ai civili innocenti che stanno cadendo e soffrendo. Alla fine queste guerre servono davvero solo ad accaparrarsi territori, petrolio, sbocchi sul mare e quant'altro o è tutto un progetto che porta allo sterminio dei comuni mortali ed alla sopravvivenza in qualche modo, in qualche luogo, di queste folli menti?? Queste sono guerre mascherate[ talvolta in nome di una democrazia] ma che puzzano di foibe. Il nostro mondo è nelle mani di terroristi e dittatori; la storia si sta ripetendo ed anche male mi pare di vedere.
Avremo un futuro?
Come sarà?
È difficile non porsi queste domande e vivere tranquillamente con il peso di tutte queste stragi nell'anima ed un futuro così incerto per chi ha il culo di non trovarcisi dentro. Perchè si, noi andiamo avanti con le nostre vite ma quelli che soffrono oggi potremmo anche essere noi domani.
28 notes · View notes
kon-igi · 1 year
Text
E IL PREMIO ‘MIGLIORE PROTESTA PACIFICA’ VA
al tipo ucraino che ogni notte spara a balla l’mp3 di sirene antiaeree sotto gli appartamenti dei diplomatici russi a Oslo
Tumblr media
https://www.nettavisen.no/norwegian-kjetil-73-wakes-putin-s-diplomats-in-the-middle-of-the-night-with-foghorn/f/5-95-947675
99 notes · View notes
fridagentileschi · 9 months
Text
Tumblr media
RINO GAETANO: UCCISO DAI POTERI FORTI
Era amico della figlia del medico personale di Licio Gelli: era lei la fonte di tante rivelazioni che poi sarebbero finite nelle sue canzoni, in un gioco tanto pericoloso da costargli la vita?
Sono gli interrogativi che l’avvocato salernitano Bruno Mautone solleva, nel suo secondo libro sulla strana morte di Rino Gaetano, fino a chiedere alla magistratura romana di riaprire le indagini sulla scomparsa del cantante, morto nella capitale il 2 giugno 1981, a soli trent’anni di età, dopo esser stato investito da un camion. Impressionante l’elenco delle “stranezze” che Mautone riassume nel pamphlet, “Chi ha ucciso Rino Gaetano?”, edito da Revoluzione nel 2016. Davvero moltissimi i riferimenti, nelle canzoni di Gaetano, a episodi imbarazzanti della politica italiana. Desta scalpore, inoltre, l’infelice sorte di un grande amico del cantautore crotonese, altra possibile fonte di informazioni riservate: una morte-fotocopia (incidente stradale) altrettanto prematura. Il giovane, che lavorava presso consolati stranieri, fu sepolto al Verano accanto all’artista, ma poi disseppellito e trasferito in un altro cimitero. Curiosità: l’autore dello spostamento dei resti mortali, scrive il blog “Scomparsi”, ha una identità «che coincide con un personaggio storico dello spionaggio italiano, collegato addirittura al “Noto Servizio”». Si tratta di apparato riservato dello Stato «che compiva atti di intelligence in modo autonomo rispetto ai servizi istituzionali», prima il Sid e poi il Sismi e il Sisde, «spesso sfociando in atti illegali e gravissimi». Specialità inquietante del “Noto Servizio” «risultò essere, con atti sequestrati e acquisiti dalla magistratura, l’uccisione di persone ritenute “scomode” con incidenti stradali». Nel libro, Mautone ricostruisce le vistose anomalie dell’incidente che causò la morte di Gaetano, travolto da un camion e poi morto dissanguato, nella notte, a bordo di un’ambulanza militare, dopo che il ricovero fu rifiutato dal pronto soccorso di diversi ospedali. Una vicenda su cui inutilmente chiesero di fare luce, subito dopo, due senatori del Msi, Araldo di Crollalanza e Tommaso Mitrotti. Dal governo Forlani, un muro di silenzi e omissioni: il liberale Renato Altissimo, autore della risposta, non precisò l’ora dell’incidente sulla Nomentana, non disse chi allertò i soccorsi e come, né perché intervenne un’unica ambulanza nonostante fosse ferito anche il camionista coinvolto nell’incidente, esanime sull’asfalto, accanto all’artista intrappolato nella sua Volvo. Nella risposta di Altissimo, inoltre, «non si precisa perché l’unica ambulanza intervenuta fosse un mezzo poco attrezzato dei vigili del fuoco e perché Rino, una volta prelevato con una gravissima ferita cranica, venne condotto fatalmente in un ospedale privo del reparto di traumatologia cranica».
Non si fanno neppure i nomi dei medici che avrebbero curato o cercato di curare il ferito in quelle condizioni, né si fa cenno ai presunti motivi che spinsero altri ospedali, pur allertati, a non approntare nessuna forma di soccorso. Non si dice nemmeno chi convocò il medico traumatologo, fatto accorrere al Policlinico, né il nome dello specialista e degli altri sanitari coinvolti. Tanta evidente vaghezza finisce per moltiplicare i sospetti: «Sin dai primi momenti, la morte prematura dell’artista calabrese suscitò interrogativi e dubbi». Oltre alla storia dell’amico impegnato in uffici diplomatici, che di lì a poco avrebbe seguito Rino Gaetano nel cimitero maggiore della capitale (per poi esservi rimosso), Mautone rimarca una clamorosa dichiarazione rilasciata da Rino dopo i trionfi sanremesi al giornalista Manuel Insolera: il festival della canzone viene paragonato in modo esplicito ad «un ordine massonico». In un articolo della “Stampa” di Torino, pubblicato il 3 giugno 1981 all’indomani della morte del cantante, si rileva come i testi di diverse canzoni facessero riferimento alle scabrose cronache della P2. A Mautone non sfugge che Rino Gatano è statoesplicitamente citato da Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, nel suo discorso ufficiale di insediamento, il 6 aprile 2014, utilizzando un verso del cantante per sottolineare la necessità di concordia: «Vi ricordo che cosa cantava Rino Gaetano: “Chi nuota da solo affoga per tre”».
«Una notizia di grande interesse – aggiunge il blog “Scomparsi” – è rappresentata da una stretta frequentazione di Rino: nel cerchio delle sue più care amiche si annovera la giornalista Elisabetta Ponti, figlia di un medico, Lionello Ponti, che risultò inserito nella lista della P2 ed era il sanitario di fiducia di Licio Gelli». Il libro di Mautone, poi, mette a fuoco i costanti, fittissimi riferimenti (cifrati) con cui Rino Gaetano alludeva, nelle sue canzoni. Nella canzone “La zappa, il tridente, il rastrello” compare direttamente “una mansarda in via Condotti”, che – si scoprirà poi – ospitava il vertice della P2. Decisamente inquietante, poi, il brano “La ballata di Renzo”, inciso nel 1970 ma uscito soltanto nel 2009, postumo. Sembra l’anticipazione, profetica al millimetro, della fine che attendeva l’artista – una sorta di contrappasso dantesco. “Quando Renzo morì, io ero al bar”, cantava Rino. L’incidente, poi l’odissea in ambulanza: “S’andò al san Camillo, e lì non lo vollero per l’orario”. Altro ospedale: “S’andò al san Giovanni, e lì non lo accettarono per lo sciopero”. E quindi l’epilogo, con persino il sinistro riferimento cimiteriale: “Con l’alba, le prime luci, s’andò al Policlinico, ma lo respinsero perché mancava il vice capo. In alto c’era il sole, si disse che Renzo era morto. Ma neanche al cimitero c’era posto”
Rino Gaetano piaceva molto ai giovani. Li faceva riflettere sulla società che li circondava: era scomodo. La sua morte è stata utile al sistema per addormentare i giovani...poco dopo la sua morte infatti il sistema aiuterà l'affermarsi di un tossico ubriacone che insegnerà ai giovani a spegnersi come massimo della ribellione tra una dose di eroina e due litri di alcol come un non plus ultra della vita spericolata e a diffidare di chi cerca di andare oltre le cose...i giovani lo hanno eretto idolo in varie generazioni dagli anni 80 a oggi...alle droghe e all'alcol ha aggiunto il siero come massimo del servilismo edonista a un sistema che si può fregare solo annullandosi come esseri pensanti... embè eh già..
Guardate Maurizio Costanzo (membro della ex-loggia massonica P2) come e' irritato della presenza del cantante...
https://www.youtube.com/watch?v=0Y7eE3gNepI
53 notes · View notes
girlboccaccio · 3 months
Text
Sto pianificando di cucinare i cileni ripieni di zucchero.
Ci sto pensando da ieri: se non ho troppi impegni questa domenica, o la prossima, andrò al supermercato e comprerò tutto l'occorrente. È una pazzia? Eccome.
Innanzitutto, esistono già dei dolci con un nome simile, sono i Chilenitos dal Cile. Io però voglio fare qualcosa da zero, anche per evitare possibili danni diplomatici o scontri con Gabriel Boric, presidente del Paese e soprattutto un Swiftie.
La ricetta che ho in mente sarebbe: prendo lo zucchero e lo sciolgo finchè non diventa caramello, per evitare si solidifichi lo mischio o col burro o con la panna liquida rendendolo una crema (ci sono varie ricette su internet se qualcuno volesse provarci con me ma non ha mai preparato del caramello, questa sembra la più congeniale).
A questo punto il ripieno è pronto: se verrà fuori come lo voglio io, credo che prenderò dei cannoli già preparati da riempire, oppure se farò dei biscotti da zero (che non ho molta voglia ma chissà come mi gira) di che forma li potrei fare? Mucca? Sedere? Cellulare (questa impossibile)?. Oppure potrei fare dei semplici biscotti e guarnirli con del semplice caramello, ovvero cileni guarniti di zucchero e non più ripieni.
Ritornando alla prima ricetta, pensavo di fare qualche guarnizione per rendere la pasta il più possibile "gold" al riflesso della luce, magari bagnandola un po' col tuorlo dell'uovo oppure con qualche cremina: Mahmood è sardo da parte di madre e legatissimo a quella terra, tumblrini sardi c'è qualche cremina/guarnizione per dolci tipica della vostra isola che potrei utilizzare? Magari non troppo complessa o costosa, da trovare in breve tempo in Veneto, eheh.
8 notes · View notes
gregor-samsung · 9 months
Text
“  Di italiani non ce ne sono, quei pochi rimasti in Belgio stanno ancora alle mines, gli altri sono ormai tornati. Però tutti qui hanno il ricordo della nostra razza e quando giriamo Rue Blaes per la spesa ci riconoscono e ci fanno festa, anche i musulmani ai quali tante volte abbiamo fatto la gaffe di chiedere del prosciutto e quelli “Rien vian-de de porc! Rien!” ma poi, capita la buonafede, han fatto i gentili e i simpatici. E questa storia dei musulmani ha avuto anche dei risvolti nella nostra convivenza in Rue des Tanneurs perché la sera che era di turno in cucina Jeff aveva preparato un potage Campbell’s senza tanto badare a quello che c'era nella scatola e Ibrahim dopo qualche cucchiaiata comincia a farsi serio e stropicciare il naso e grattarsi il mento pensieroso e lisciarsi il baffo perplesso e chiedere infine che cosa c'è nel piatto e noi “verdure, son verdure Ibrahim” ma lui sembra proprio che avverta in gola un brutto, davvero brutto sapore e allora corre nel cestino dei rifiuti, recupera la scatoletta e legge gli ingredienti, poi arriva incazzatissimo dove sediamo a mangiare e urla che l'abbiamo fatto apposta qui c'è della carne impura e via di seguito, tanto che noi subito ci spaventiamo ma poi ci gettiamo a ridere perché Ibrahim si mette col capo a terra a far scongiuri e belare non si capisce bene che cazzo di Allah e poi s'infila alla brutto-dio un dito in gola per vomitare quel pezzetto di wurstel che c'era nel piatto… Ma soprattutto gli spagnoli sono bellagente e ci trattano come fossimo americani sbarcati in centrafrica, tutti premurosi e gioviali. Conosciamo Gonzales che ha una drogheria e noi gli abbiamo esaurito la scorta di spaghetti. Ci presenta il figlio di sedicianni che verrà poi con noi qualche sera al Jeu-de-Balle a bere la Trapiste. Gonzales ci racconta ogni volta degli italiani che ha conosciuto, “Ah, les italiens!” dice aprendo il suo sorriso baffuto e grasso eppoi estrae dal bancone una chitarra e intona funiculì-funiculà cha-cha-cha e io rido e applaudo e la moglie esce dal retrobottega e ci offre un sorso di vino spagnolo con la piccola Esterella di cinque anni stretta al sottanone e noi stiamo bene a sentirci italiani e ne siamo anche fieri e orgogliosi che capiamo che questi legami qui sono nati tra la gente che lavora mica trattati a tavolino da diplomatici o ministri del cazzo, che di loro ci vergognamo sì, altroché. “
---------
Brano tratto dal racconto Viaggio, testo raccolto in:
Pier Vittorio Tondelli, Altri libertini, Feltrinelli, 1980¹; pp. 76-78.
17 notes · View notes
sauolasa · 1 year
Text
Sudan, rimpatriati i diplomatici statunitensi e sauditi. Continuano le evacuazioni
Ancora violenti combattimenti nel centro della capitale Khartoum e in Darfur. Migliaia i civili intrappolati in casa senza elettricità e acqua. Si teme una crisi umanitaria
0 notes
falcemartello · 1 year
Text
Tumblr media
Biden annuncia un intervento militare a maggio in Russia che concluderà il conflitto.
Nel frattempo Putin fa accordi con la Cina e pone le basi per una superpotenza asiatica pronta a difendersi dall'occidente che continua ad armarsi contro di loro.
Gli stati europei si sono fatti passivamente coinvolgere in un conflitto non voluto da loro, che ha ulteriormente stremato le risorse economiche e rovinato i rapporti diplomatici e commerciali con la Russia.
Siamo sull'orlo della III Guerra mondiale.
L'Italia come sempre gioca il ruolo del fesso della compagnia: manda armi in Ucraina a vanvera, contro il volere della sua popolazione, mentre si diletta a parlare di temi essenziali solo per quel bel 3% di coppie LGBTQ+. Tutti gli altri esticazzi.
Per fortuna siamo un popolo di fede e sappiamo che lassù qualcuno ci ascolta.
Preghiamo tutti insieme e nulla di male potrà succedere.
#andràtuttobene
ArsenaleKappa
91 notes · View notes
goblinosophy · 6 months
Text
Non solo semplici Cartoni! - Animazione
In un tranquillo pomeriggio di qualche giorno fa mentre preparavo un caffè risanante, mi è capitato di avere un' insolita chiacchierata con uno dei miei parenti su un mediometraggio di animazione trasmesso in televisione proprio in quel momento: "Saludos Amigos", classico Disney del 1943!
Tumblr media
Inutile dire che ero in estasi! Dopotutto io adoro l'animazione, e non ho potuto fare a meno di intromettermi per sapere cosa ne pensasse. Insieme alla voglia sfrenata di raccontare alcuni piccoli dettagli su questa pellicola con un po' di fierezza personale. L' entusiasmo era eccessivo e per quanto la persona in questione amasse davvero i personaggi di Walt Disney, lo scambio di battute fra di noi fu breve e venni congedato abbastanza in fretta da una classica frase di chi non vuole saperne di subire delle info-dumping "Io so solo che sono cartoni animati di quando ero piccolo e mi basta solo questo" e andava bene così.
Ma io non demordo e ne parlo qui al meglio delle mie possibilità!
Con l'inizio della seconda guerra mondiale l'attenzione del mondo si concentrava in larga parte sugli eventi salienti degli scontri in Europa. Come è facile immaginare l'animazione della Disney non potette godere appieno dell'attenzione del mondo, rimanendo con pochissimi finanziatori disposti a investire nelle produzioni degli artisti di casa Disney di cui si interesso solamente il governo statunitense a preservare attraverso alcuni finanziamenti federali, destinati però a essere utilizzati alla produzione di corti di propaganda con soldati, armi o persino alcune guide su come il popolo americano poteva contribuire alla causa bellica.
Qui si ritorna al nostro topic iniziale. Con la produzione di Saludos Amigos (1943) si stava tentando di sfruttare appieno la popolarità dei personaggi dello studio di Hollywood in Sudamerica, decidendo così di impiegare la fama mondiale di Disney trasformandolo nell'ambasciatore ideale con cui era possibile saldare dei buoni rapporti diplomatici con i vicini degli statunitensi. Difatti quest'opera era anch'essa un progetto nato dal sostegno diretto del governo statunitense, seguendo così fedelmente l'idea politica del "buon vicinato" intrapresa in quegli anni dal presidente Delano Roosevelt (Good Neighboor policy) sosteneva l'idea che mantenere dei buoni rapporti con i paesi limitrofi potesse favorire il governo Americano riducendo al minimo le influenze esterne della Germania Nazista.
Tumblr media
La produzione dei 4 corti del mediometraggio furono il risultato di una vacanza di circa 2 mesi a cui partecipò lo stesso Walt Disney assieme ai suoi animatori. Viaggiando per l'America meridionale i dipendenti della Disney col tempo confezionarono un prodotto animato frutto diretto delle loro esperienze con la cultura locale trasmessa dalla gente del posto. Lo staff di artisti ha rappresentato i in modo personale i colori dei paesi visitati accompagnando lo spettatore attraverso un secondo viaggio riproposto per il pubblico, con un misto di sequenze dal vivo da una parte e dall'animazione dall'altra. Offrendoci interessanti incontri di culture con un Pippo che scopre il gaucho argentino o un Paperino in visita in Perù o quest'ultimo in visita a Rio de Janeiro per fare la conoscenza di un novello personaggio brasiliano conosciuto come il futuro amico José Carioca!
La storia di questi grandi lavori non smetterà mai di affascinarmi.
(Primo vero articolo çwç, accetto critiche costruttive volentieri!)
Fonti utilizzate
Articoli:
Dale Adams, Saludos Amigos: Hollywood and FDR's
Good Neighbor Policy, University of Texas, Austin, 2007.
Siti Web:
https://www.ilsollazzo.com/c/disney/scheda/SaludosAmigos
6 notes · View notes
marcoleopa · 3 months
Text
Carabiniere a manifestante, “Mattarella non è il mio presidente” - Il Sole 24 ORE
Ripassino veloce veloce, della Costituzione Italiana per Carabiniere sarcastico, emulo del Vannacci di turno, al quale, affidiamo la sicurezza del paese (J.V.Borghese docet)
Titolo II - Il Presidente della Repubblica
Art. 83.
Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.
All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato.
L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.
Art. 84.
Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d'età e goda dei diritti civili e politici.
L'ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica.
L'assegno e la dotazione del Presidente sono determinati per legge.
Art. 85.
Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni.
Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Se le Camere sono sciolte, o manca meno di tre mesi alla loro cessazione, la elezione ha luogo entro quindici giorni dalla riunione delle Camere nuove. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica.
Art. 86.
Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato.
In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione.
Art. 87.
Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.
Può inviare messaggi alle Camere.
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere.
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
Presiede il Consiglio superiore della magistratura.
Può concedere grazia e commutare le pene.
Conferisce le onorificenze della Repubblica.
Art. 88.
Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.
Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.
Art. 89.
Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità.
Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Art. 90.
Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.
In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.
Art. 91.
Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.
5 notes · View notes
kneedeepincynade · 7 months
Text
There is only one way to end the crisis in Palestine,the creation of a palestinian state!
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
😘 ZHANG JUN: FERMARE LA CRISI UMANITARIA, PROMUOVERE L'ISTITUZIONE DI UNO STATO DI PALESTINA CHE SIA INDIPENDENTE E SOVRANO 🇵🇸
🤔 Si può guardare al Mondo con la Prospettiva dell'Occidente, tramite l'artificiosa visione delle «democrazie contro le autocrazie», fondata sulla divisione, sulla competizione scorretta, sulla guerra e sul continuare a gettare benzina sul fuoco dei conflitti, o con quella della Cina e degli altri Paesi in Via di Sviluppo, secondo il Progetto della Comunità dal Futuro Condiviso (人类命运共同体), riconoscendo che l'Umanità (人类, rénlèi) ha un Destino Comune (命运共同, mìngyùn gòngtóng), e che la Cooperazione è il corretto percorso per il raggiungimento della Prosperità Comune (共同富裕) ❤️❤️
😘 Di fronte alla Questione Palestinese, ogni Paese responsabile deve lavorare per la Pace e per una risoluzione concreta e sostenibile nel lungo periodo, che risolva l'ingiustizia storica che ha subito il Popolo Palestinese 🇵🇸
🇨🇳 Il Compagno Zhang Jun - Rappresentante Permanente della Cina alle Nazioni Unite, è intervenuto durante una Riunione d'Emergenza del Consiglio di Sicurezza, osservando che questo nuovo ciclo di conflitto sta causando una crisi umanitaria senza precedenti 😭
🇮🇱 A causa dei bombardamenti di Israele, sono stati assassinati civili, e anche personale delle Nazioni Unite. Fotografie e video delle brutali azioni punitive di Israele contro il Popolo Palestinese sono ora stampate nella mente delle persone 😡
🤮 Nel mentre, per giorni, l'Occidente ha portato avanti una notizia fasulla, su "bambini decapitati da HAMAS", con tanto di ammissione di colpa di chi ha diffuso una simile aberrazione, foto e video dei crimini contro la Popolazione Palestinese commessi dalle forze armate israeliane sono dilagati su internet 😭
🤔 Onestamente, la mia risposta verso qualsiasi Occidentale che da ora in poi tenterà, dal "piedistallo" della sua ignoranza, di criticare Internet Cinese o il giornalismo Cinese, senza - tra le altre cose, conoscerlo, dato che non conoscendo neanche un carattere non potrebbe neanche fare una piccola ricerca, non riceverà più una risposta approfondita, ma solo una risata 👍
🤔 È la Cina che vuole vietare le manifestazioni pro-Palestina? È la Cina che diffonde fake news atte a promuovere idee fasulle, creando falsi parallelismi tra organizzazioni terroriste jihadiste-salafite e i movimenti di resistenza in Palestina? Non mi sembra. Onestamente, i Cinesi hanno molta più competenza e comprensione di cosa sia realmente il terrorismo di qualche occidentale annoiato intriso di pregiudizi anti-Cinesi, anti-Musulmani e anti-Palestinesi: il Partito Islamico del Turkistan, il Movimento Islamico per il Turkistan Orientale che hanno terrorizzato, per anni, lo Xinjiang. Gli attacchi dell'IS-KP in Afghanistan contro il personale Cinese ad agosto del 2022. Il sostegno del terrorismo jihadista-salafita uiguro alle organizzazioni terroristiche anti-Assad in Siria. Questo è il vero terrorismo 😡
🇨🇳 La Cina è seriamente preoccupata per le dolorose ripercussioni del "completo assedio" di Gaza da parte di Israele, e Zhang Jun ha invitato Israele ad ascoltare, una volta per tutte, gli Appelli della Comunità Internazionale, e a fermare le atroci operazioni da punizione collettiva contro Gaza 🕊
🇺🇳 Ci sono più Risoluzioni ONU di Condanna contro Israele che contro qualsiasi altro Paese nella Storia delle Nazioni Unite, ma una manciata di Paesi, tra cui Israele, tende sempre a salvarsi dalle conseguenze delle proprie azioni, in quanto il Diritto Internazionale viene ogni giorno calpestato dal cosiddetto "ordine internazionale basato sulle regole", di matrice statunitense 😡
🇨🇳 Nel mentre i Diplomatici Cinesi lavorano senza sosta, per costruire le Basi per una Soluzione Politica alla Questione Palestinese, tramite l'Istituzione di uno Stato di Palestina che sia indipendente e sovrano, è necessario promuovere la costruzione di un Corridoio Umanitario di Gaza, per aiutare la Popolazione 🇵🇸
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
😘 ZHANG JUN: STOP THE HUMANITARIAN CRISIS, PROMOTE THE ESTABLISHMENT OF AN INDEPENDENT AND SOVEREIGN STATE OF PALESTINE 🇵🇸
🤔 We can look at the world from the perspective of the West, through the artificial vision of "democracies against autocracies", based on division, on unfair competition, on war and on continuing to throw fuel on the fire of conflicts, or with that of China and other Developing Countries, according to the Project of the Community with a Shared Future (人类命运共同体), recognizing that Humanity (人类, rénlèi) has a Common Destiny (命运共同, mìngyùn gòngtóng), and that Cooperation is the correct path to achieving Common Prosperity (共同富裕) ❤️❤️
😘 Faced with the Palestinian issue, every responsible country must work for peace and for a concrete and sustainable resolution in the long term, which resolves the historical injustice suffered by the Palestinian people 🇵🇸
🇨🇳 Comrade Zhang Jun - Permanent Representative of China to the United Nations, spoke during an Emergency Security Council Meeting, noting that this new cycle of conflict is causing an unprecedented humanitarian crisis 😭
🇮🇱 Due to Israel's bombings, civilians have been murdered, as well as United Nations personnel. Photographs and videos of Israel's brutal punitive actions against the Palestinian People are now imprinted in people's minds 😡
🤮 Meanwhile, for days, the West has carried forward a false news story about "children beheaded by HAMAS", complete with an admission of guilt by those who spread such an aberration, photos and videos of crimes against the Palestinian population committed by Israeli armed forces have spread across the internet 😭
🤔 Honestly, my response to any Westerner who from now on attempts, from the "pedestal" of his ignorance, to criticize the Chinese Internet or Chinese journalism, without - among other things, knowing it, given that not knowing even a character does not he might not even do a little research, he will no longer receive an in-depth answer, but just a laugh 👍
🤔 Is it China that wants to ban pro-Palestine demonstrations? Is it China that spreads fake news aimed at promoting false ideas, creating false parallels between jihadist-Salafi terrorist organizations and resistance movements in Palestine? I do not think. Honestly, the Chinese have much more knowledge and understanding of what terrorism really is than some bored Westerners steeped in anti-Chinese, anti-Muslim and anti-Palestinian prejudices: the Turkistan Islamic Party, the East Turkistan Islamic Movement who have terrorized Xinjiang for years. IS-KP attacks in Afghanistan against Chinese personnel in August 2022. Uyghur jihadist-Salafi terrorism support for anti-Assad terrorist organizations in Syria. This is real terrorism 😡
🇨🇳 China is seriously concerned about the painful repercussions of Israel's "complete siege" of Gaza, and Zhang Jun called on Israel to listen, once and for all, to the calls of the International Community, and to stop the atrocious punishment operations collective against Gaza 🕊
🇺🇳 There are more UN Resolutions of Condemnation against Israel than against any other country in the History of the United Nations, but a handful of countries, including Israel, always tend to escape the consequences of their actions, as International Law comes into play every day trampled by the so-called "rules-based international order", of US origin 😡
🇨🇳 While Chinese diplomats work tirelessly to build the foundations for a political solution to the Palestinian issue, through the establishment of an independent and sovereign State of Palestine, it is necessary to promote the construction of a Gaza Humanitarian Corridor, to help the population 🇵🇸
🌸 Subscribe 👉 @collectivoshaoshan 😘
5 notes · View notes
curiositasmundi · 3 months
Text
Neanche un anno dopo la sanguinosa guerra di occupazione dell’Etiopia che Mussolini pomposamente definiva «conquista dell’Impero», gli invasori italiani erano ancora in pochi, e non dormivano bene. Militari e camicie nere, insieme alle «truppe indigene» arruolate in colonia, non avevano mai smesso di combattere e percorrevano in lungo e in largo il vasto entroterra alla caccia delle formazioni resistenti etiopiche ancora in armi. Gli altri, civili o in camicia nera, erano per lo più asserragliati nelle città, e ascoltavano con apprensione le notizie di «bande ribelli» pericolosamente vicine. La repressione della resistenza – eufemisticamente definita «grande polizia coloniale» ma in realtà fatta di uccisioni, villaggi bruciati e raccolti distrutti – dopo molti mesi pareva tuttavia aver dato i suoi frutti: molte formazioni erano state disarmate; i loro capi e componenti eliminati o deportati nel  terribile campo di internamento di Danane, in Somalia. 
Il neonato impero fascista pareva insomma sulla via di una lenta normalizzazione, quando gli occupanti ebbero un brusco risveglio. Il 19 febbraio 1937, Yekatit 12 secondo il calendario etiopico, Rodolfo Graziani, viceré d’Etiopia e governatore generale dell’Africa Orientale Italiana, era su un palco nella capitale Addis Abeba, nel pieno svolgimento di una cerimonia pubblica, quando due patrioti di origine eritrea, Mogus Asghedom e Abraham Debotch, lanciarono nella sua direzione alcune bombe a mano che uccisero sette persone e ne ferirono molte altre. Tra queste lo stesso Graziani, che venne portato via d’urgenza. Da parte italiana l’attentato produsse panico, vuoto di potere, confusione nella catena di comando, volontà di vendetta esemplare frammista alla necessità di riaffermare il prima possibile e senza dubbi l’autorità italiana. Conseguenza di tutto questo fu un massacro difficile da descrivere.
Nei momenti subito successivi al fatto, le truppe italiane presenti sul posto presero a sparare indiscriminatamente sulla folla. Fuori città, le truppe nei presidi ricevevano l’ordine di iniziare una marcia concentrica verso Addis Abeba sparando a vista a chiunque incontrassero e dando fuoco alle abitazioni etiopiche. Una camicia nera, in una lettera spedita il 30 aprile, raccontò così quella marcia: 
Stupiti, partimmo anche noi dal nostro fortino, in pieno assetto di guerra, e seguiti da carri armati e motociclette con mitragliatrici: e percorremmo diecine [sic] di chilometri, sparando su qualunque individuo di colore che incontravamo, e massacrando, nelle stesse loro capanne, tutti gli indigeni che si trovavano sul nostro cammino. 
Giunti alla periferia della città, di fronte agli agglomerati di tucul – piccoli edifici di abitazione – al cui interno si erano chiusi gli etiopici, 
siccome non potevamo colpirli tutti a fucilate, i nostri ufficiali fecero mettere in azione i lancia-fiamme: così in dieci minuti facemmo divampare, come roghi, centinaia e centinaia di tuculs, nei quali c’erano donne, vecchi e bambini, che furono abbrustoliti…
Frattanto nella città, la massima autorità politica rimasta, il segretario federale del Partito nazionale fascista Guido Cortese, ordinò la rappresaglia sguinzagliando, letteralmente, la popolazione italiana. Operai, camionisti, civili e camicie nere, avuta carta bianca dal Partito, per tre giorni trasformarono la città in un girone infernale in un’orgia di brutalità che ha pochi paragoni nella storia del colonialismo europeo. 
I diplomatici stranieri ce ne danno una testimonianza vivida nelle allucinate missive che spedivano nelle rispettive capitali. Il rappresentante statunitense Cornelius Engert il primo giorno della strage telegrafava a Washington: 
I nativi sono stati picchiati e mitragliati indiscriminatamente e le loro capanne sono state bruciate. Bombe incendiarie sono state sganciate da aerei operanti nelle periferie della città, e attualmente si sente in tutta la città una buona dose di colpi di fucile e anche di cannone da campo. Le strade sono state ripulite dagli indigeni e tutti gli italiani, compresi gli operai civili, girano pesantemente armati. 
E il giorno seguente aggiunse: 
Dal momento dell’incidente, bande disordinate di lavoratori e camicie nere armati di asce, mazze o fucili hanno vagato per le strade e, con rivoltante ferocia, hanno ucciso tutti i nativi in vista, anche le donne. 
Il diplomatico francese Albert Bodard lo definì un pogrom, riferendo che 
I cadaveri sono così numerosi che non si possono eseguire degne sepolture; i corpi vengono ammucchiati e cremati sul posto dopo essere stati cosparsi di benzina. Interi quartieri di tucul abissini furono dati alle fiamme con lanciafiamme e bombe a mano. In vari casi gli occupanti indigeni, impossibilitati a fuggire, venivano bruciati vivi nelle loro abitazioni. Ogni notte, la città è circondata dalle fiamme. […] regna una grande confusione in cui camicie nere, truppe, e operai militarizzati sembrano lasciati liberi di agire a loro piacimento. 
ancora: 
Anche i camionisti inseguivano gli abissini con le loro vetture, o le lanciavano ferocemente contro i nativi per schiacciarli. Quando le vittime esitavano a morire, i manganelli aprivano i loro crani e riportavano alla ragione i recalcitranti. 
Simile il racconto dei testimoni britannici:
Per due giorni e mezzo gli etiopi, ovunque si trovassero e qualsiasi cosa facessero, furono braccati, picchiati, fucilati, trafitti con le baionette o bastonati a morte. Le loro case sono state bruciate e in alcuni casi loro stessi sono stati respinti tra le fiamme per morire bruciati. Con questo massacro furono combinati bottino e saccheggio. I seguenti incidenti che sono riferiti da testimoni affidabili illustrano bene la condotta degli italiani. Una banda di otto camicie nere è stata vista picchiare con bastoni, apparentemente a morte, un etiope le cui mani erano state prima legate dietro la schiena. […] Un colonnello italiano ha fermato la sua macchina in una strada principale per buttare giù un gruppo di tre etiopi, un uomo e due donne. Dopo aver picchiato l’uomo si è scagliato contro la donna, ma notando l’auto di una Legazione straniera lì vicino ha desistito. […] Forse uno dei motivi principali dietro l’azione degli italiani era quello della paura, poiché in nessun momento dalla loro occupazione si sono sentiti sicuri.
Dopo tre giorni, quando giunse infine l’ordine di cessare le violenze, il bilancio delle vittime fu spaventoso: circa tremila morti, ma i calcoli più recenti effettuati da Ian Campbell hanno stimato un numero sei volte superiore, forse vicino alle ventimila persone.
[...]
3 notes · View notes
Text
Non lo posso sopportare che due persone non si parlino.
Che non si parlino più. Un uomo e una donna che si amavano per giunta. Gente che si scambiava telefonate roventi o anche solo appassionate durante la notte sbancando i centralini poco tempo prima. Non lo sopporto.
Che mancanza di curiosità, di sensibilità, che buio, che cecità, che vera decadenza.
Qualcuno si trincera dietro un silenzio ottuso, altri (altre) non danno notizie di sé forse confidando nell'antico, nefasto effetto dell'assenza che è una vera aggressione. Bisogna aver molto amato una persona per diventarne nemico a tal punto.
Siamo un antico popolo di scaltri diplomatici, nessuno quanto noi è maestro nell'arte della mediazione, del conferire pesi differenti alle parole a seconda delle circostanze; siamo farmacisti, siamo alchimisti. Però, che meraviglia!
E invece no; tentiamo tristi braccio di ferro, ostentiamo indifferenza e fingiamo durezza, siamo inclini alla fuga, alla vigliaccheria, all'allontanamento.
No, è necessario parlare, anche quando le idee si fanno confuse (è di rapporti d'amore che stiamo trattando), quando si diventa differenti da noi stessi, peggiori, e non ci si riconosce più.
Anche quando si ritiene che “qualcuno” ci abbia rapinato, scippato il nostro sentimento, le idee migliori, i segreti e la vita, tutto. Eh no, cazzo! Bisogna riprendere in mano quei telefoni, volare ancora in macchina di notte da una città all'altra, se necessario, a combattere la mediocrità del silenzio, l'astio, l'orgoglio, la convinzione di avere in tutto ragione.
Ragione di che!? L'amore è sangue che scorre e che gonfia muscoli e vene, chi se ne frega dell'orgoglio, eppoi tutto finisce da sé senza bisogno che noi uomini e donne poveri diavoli ci diamo tanto da fare per squilibrare i pesi di quello che davvero vogliamo e sentiamo. Non si mettano contro, non diventino nemici almeno quelli che si amano (e lo sanno), non perdano tempo, non peggiorino e non diseduchino se stessi; abbiamo già fin troppe battaglie se non vere e proprie guerre da combattere fuori di noi stessi, nel mondo di tutti i giorni.
Basta una telefonata notturna, una sorpresa, anche solo una parola, basterebbe una breve lettera se fossimo ancora capaci di scrivere e non lo siamo.
Un atto di ragionevolezza, un atto di umiltà, sarebbero così necessari. Sarebbe forse vero coraggio. Viviamo invece di atti di orgoglio, cioè di rinuncia; ci chiudiamo da soli alle spalle la porta della nostra cella e per maggior sicurezza ingoiamo la chiave.
Che stupidi, basterebbe parlare. Uomini e donne intendo, ragazzi e ragazze, in ogni tempo e luogo, in qualsiasi circostanza e senza reticenze né giustificazioni.
Non lo posso sopportare che due persone non si parlino.
Almeno quelli che si amano (e lo sanno) facciano qualcosa.
Tumblr media
Ivano Fossati
10 notes · View notes